Andrè De Long-Prée

Indentikit nome&cognome: Andrè De Long-Prée. Il nome deriva dal greco ed ha il significato di 'virilità, valore, mascolinità', doti che - per quanto si possa ammettere che sia un bel bocconcino - questo ragazzo non possiede molto. Non ostenta la propria mascolinità al massimo, è un ragazzo taciturno che passa il suo tempo maggiormente ad occuparsi delle proprie tecniche divinatorie e della cura della propria pelle, che tenta sempre di tenere perfettamente impura e priva di imperfezioni.
età&luogonascita: Parigi, Francia. 11.09.1994, 24 anni.
casata: Corvonero - Dioptase.
professione:
statosangue: Purosangue. La famiglia De Long-Prée è purosangue da numerosissime generazioni, sin dall'inizio della sua discendenza, ed ha sempre tenuto moltissimo a mantenere la propria linea impeccabilmente pura. Nonostante questi dettami decisamente arcaici, Andrè non ha mai dato troppo peso alla questione, ritenendosi per nulla razzista nei confronti delle varie linee di sangue. La sua famiglia, inoltre, non lo vede di buon occhio a causa della sua omosessualità dichiarata, che lo porta ad apparire agli occhi dell'arcarico lignaggio come se fosse una specie di 'perverso lussurioso satiro'.
statosociale: Ricco.
segniparticolari: Una voglia a forma di occhio sulla spalla sinistra, non si capisce come mai ma spesso si ripresenta in famiglia, specie nei casi delle persone estremamente legate alle pratiche divinatorie.
allineamento: Legale Neutrale.
orientamentosessuale: Omosessuale. Ama i ragazzi sicuri, decisi, coloro che portano i pantaloni nella relazione, ed è particolarmente attratto da coloro che sono più grandi di lui.



Aspetto fisico Alto un metro e settanta - quindi è abbastanza 'nano' –, possiede un corpo che ha forgiato con anni ed anni di danza classica e contemporanea, due stili che ha sempre amato praticare sin da quando aveva sei anni. Le spalle sono abbastanza larghe, il giusto, mentre il busto è magro ed anche abbastanza lavorato per mezzo di esercizio fisico e ginnico ripetuto ogni due giorni, così da mantenere una particolare elasticità e tonicità dei propri muscoli sebbene non si diletti più con l’arte coreutica da almeno tre anni. La pelle, che è estremamente chiara, ha sofferto di acne in adolescenza ma nonostante questo il ragazzo è riuscito a rimuovere le cicatrici per mezzo di pozioni farmaceutiche prescritte da magi-dermatologi di grande spessore; ad oggi cerca sempre di prendersi il più cura possibile della propria pelle, applicando creme idratanti, maschere e qualsiasi tipologia di intruglio benefico per restringere i pori, togliere le impurità e far apparire la propria pelle splendente e ben luminosa, liscia come il sederino di un bambino. La vita è decisamente stretta e sconfina, successivamente, in un paio di fianchi abbastanza larghi che vanno a definire il corpo come una bella clessidra sinuosa, quasi come se fosse quello di una vespa. A proposito di sederino, per via della grande dedizione nella danza e della particolare attenzione prestata alle diete, ne possiede uno sodo, tondo ed abbondante, ma nonostante questo tenta sempre di nascondere le proprie forme a causa di una innata insicurezza in merito al proprio aspetto fisico. Per essere alto solamente un metro e settanta, le gambe sono abbastanza lunghe, toniche come non mai e dalla muscolatura abbastanza pronunciata e, soprattutto, dritte. La parte finale delle stesse, quella del polpaccio che risulta particolarmente sviluppato, è anche incurvata, andando a conferire alle gambe un aspetto ‘a sciabola’, anche questo tratto dovuto all’arte praticata. I piedi, infine, sono piccini e costituiti da un collo molto pronunciato e ben sviluppato. Il viso del ragazzo, di forma abbastanza regolare, è costituito da occhi con ciglia particolarmente lunghe e con iridi di un colore estremamente particolare ed enigmatico: di base sono grigie, ma contengono delle sfumature che li portano talvolta ad assomigliare più ad un azzurro ghiaccio, talvolta più ad un colore ambrato. Le labbra, estremamente carnose, si trovano sotto al suo naso di dimensioni giuste, né all’insù come quello che ha tutta la sua famiglia, né verso il basso come quello che ha il padre: è semplicemente costituito da un profilo dritto, come se fosse uno scivolo. I capelli, rigorosamente di un biondo naturale, sono corti e sono la parte alla quale Andrè si dedica principalmente, oltre che alla propria pelle. Cerca sempre di non andare in giro spettinato, cura alla perfezione il proprio ciuffo, senza mai apparire né estremamente leccato, né eccessivamente trasandato: cerca di ottenere un look naturale, sobrio e piacevole che possa far colpo al primo impatto.

prestavolto: Matthew Pollock

_{There's nothing I can do. The total eclipse of the heart.}

Carattere Il carattere di Andrè è estremamente particolare, forse perché lui è quello che può essere definito un “soggetto”, un “personaggio”. E’ estroverso e solare, due caratteristiche che si possono immediatamente notare non appena lo si guarda in volto per via del bellissimo sorriso dalla dentatura bianca e perfetta che sfoggia a chiunque, anche al suo peggior nemico. Non ama litigare con il prossimo, difatti una delle caratteristiche che costituisce sia un pregio che un difetto è la sua estrema bontà: da una parte cerca sempre di dare il massimo per le persone che ha accanto, trattandole con educazione e rispetto e cercando di farle sentire a proprio agio in ogni circostanza, d’altro canto – però – molto spesso ha incontrato nella sua vita persone che lo prendessero di mira per la sua eccessiva carica di ‘fessaggine’, o che si approfittassero della sua disponibilità per poi lasciarlo da solo. Nonostante questo, è sempre pronto a perdonare il prossimo e a dimostrarsi generoso nei suoi confronti. Empatia ed intuizione, inoltre, sono due termini che rappresentano alla perfezione il suo rapporto con le persone e con la vita in generale: adora risollevare il morale di chi ha accanto, semplicemente perché è in grado di cogliere facilmente le sfumature dello stato d’animo di una persona, e spesso arriva anche a provare le sue stesse emozioni a causa della sua grande capacità di immedesimarsi negli altri; l’intuito invece lo ha sempre aiutato, sin dagli anni di scuola, a capire quale svolta avrebbe preso una determinata situazione, così da permettergli di agire di conseguenza: molte risse scolastiche sono state scampate grazie alla sua capacità di mediare tra due persone dopo aver intuito che il punto di non ritorno era vicino, tante volte ha captato con effettività i tradimenti dei suoi ex-ragazzi, per poi obbligarli ad ammettere lo sbaglio. Tipici della sua personalità, inoltre, sono anche alcuni tratti che l’hanno portato ad avere un rendimento eccellente a scuola: il senso di responsabilità, l’ordine, la precisione, la disciplina e l’operosità sono sempre serviti a permettergli di organizzare lo studio con efficacia, lasciandogli inoltre la possibilità di ottenere il massimo dei voti e di farlo apparire effettivamente come un ragazzo intelligente e conscio dei propri doveri da studente. Ha sempre amato le letture lunghe ed approfondite, quelle che per la maggior parte delle persone risultano pesanti ed impossibili da leggere, ed ha cercato in ogni caso di avere la meglio sulla pigrizia tipica di ogni animo umano e di eseguire al meglio le mansioni assegnate dai professori, per il suo bene e per rendere al meglio. In più, la sua personalità è colorata da una vena ‘arcobaleno’, che non è dovuta al suo essere omosessuale, ma è donata dalla sua grande capacità di avere senso dell’umorismo e di fare delle battute, molto spesso, su di sé. Tra tutti i lati del suo carattere, però, culminano anche una profonda insicurezza del proprio corpo e del proprio aspetto che lo portano a prendersi cura continuamente della propria apparenza, ma anche una serie di distrazioni casuali che sono dovuti alla sua natura particolarmente profetica e divineggiante. Quando è arrabbiato, tuttavia, si trasforma in una specie di arpia sputa-fuoco: non si contiene, scaglia frecciatine come non mai, taglia qualsiasi tipologia di rapporto e contatto con una determinata persona e la inserisce in via definitiva e permanente all’interno della propria ‘agenda mentale dell’odio’.



storia Andrè nasce a Parigi, in Francia, come è solito essere tradizione all’interno della propria famiglia di lignaggio chiaramente francese, come si può ben intendere dal cognome. Nonostante la madre ed il padre vivessero già da moltissimo tempo in Inghilterra, per proseguire quella specie di usanza famigliare decisero di recarsi appositamente nel maniero della famiglia del padre a Parigi per permettere alla madre di partorire in quella città con l’ausilio di una magi-ostetrica privata. Appena venuto alla luce, si dice che un raggio di luna colpì la fronte del piccoletto che, dopo essere stato investito da quel fascio lunare, iniziò immediatamente a piangere. Sua madre, Charlotte Exupéry, era un avvocato che lavorava presso il Wizengamot ed era anche particolarmente gettonata e portata per il proprio lavoro, mentre suo padre Claude De Long-Prée era un imprenditore a capo di famosissime marche di materiale per la cancelleria magica, disponeva di numerosissimi stabilimenti in tutta la Gran Bretagna, e chiaramente era uno dei soliti ricconi antipatici e pieni di sé che aveva già iniziato a trasmettere questa smodata passione per il denaro e per i piaceri della vita al primogenito, il fratello maggiore di Andrè, Armand. Armand è più grande di dieci anni del suo fratello minore e tra i due non è mai scattata la vera e propria scintilla dell’amore fraterno, questo perché durante la crescita di Andrè il maggiore è stato il più distaccato possibile, pensando unicamente alla sua formazione e alla sua adolescenza, ma la separazione ufficiale dal fratello avvenne quando in famiglia si venne a sapere dell’omosessualità del minore. I primi anni di vita, tuttavia, sono passati abbastanza tranquillamente e sono stati pieni di stimoli magici ed intellettivi per il piccolo, che ha iniziato a camminare e parlare da molto piccolo, mostrando inoltre una grandissima passione per la musica. Sin da quando aveva una manciata di anni il pargoletto adorava scuotere il pannolino a ritmo delle note suonate dalla madre sul pianoforte o al violino, ed allo stesso tempo adorava anche cantare numerosissime canzoni assieme alla nonna materna che, in passato, era stata una nota cantante leader di una Girl Band famosissima nel mondo magico. L’adolescenza di Andrè è estremamente particolare, forse anche un po’ decadente: è la stagione dei primi amori, avuti tutti rigorosamente con ragazzi più grandi di lui che si sono approfittati di lui, delle prime delusioni e soprattutto del bullismo che il ragazzo ha subito in maniera particolare, specialmente ad Hogwarts, per via della sua ‘condizione’ che era dilagata facilmente tra i propri compagni. La sua carriera scolastica, inizialmente all’interno della casa di Corvonero e poi tra le schiere dei Dioptase, fu brillante sotto tutti i punti di vista e difatti riuscì ad ottenere i diplomi con il massimo dei voti, sia quelli di metà percorso scolastico che quelli che ne segnavano la fine. Ha sempre mostrato, tuttavia, una particolare propensione per le materie un po’ più particolari, non quelle che venivano sempre praticate da tutti quanti: era estremamente portato per la divinazione, materia che gli rimarrà per sempre nel cuore, per la trasfigurazione, per l’astronomia, per le rune antiche e per la storia della magia, tutte materie che, più o meno, contenevano gran parte teorica e poca pratica, sinonimo della sua estrema attrazione per gli studi approfonditi. Una volta uscito dalla scuola, dopo aver chiuso una storia di tre anni con un ragazzo che ha ben pensato di scappare via dall’Inghilterra per farsi una nuova vita in America senza far sapere nulla a nessuno, Andrè ha subito cercato lavoro ed ha iniziato a lavorare al ministero nell’Ufficio Misteri come indicibile, tuttavia successivamente decise di uscire da quell’ambito per potersi dedicare alla professione che più sentiva propria, andando quindi a presentare una domanda per poter insegnare Divinazione, con la speranza che venisse accolta.

_{Guarda dentro di te, poi giudica al di fuori.}

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