Multicolored Hurricane

dioptase

amalea davidson
ex corvonero

Se dovessimo paragonare Amalea ad un animale questo sarebbe senza dubbio un felino, precisamente un gatto nero obeso che la maggior parte del genere umano tenderebbe ad evitare, persino cambiare strada pur di non far incrociare i loro destini, fondamentalmente per una questione di apparenze e superstizioni. E questo succede anche con lei. Se il povero piccolo felino non è ben visto per via del colore del suo pelo come sinonimo di cattivo auspicio, ciò che più allontana le persone comuni da lei è la sua fisicità ben al di là degli stereotipati e comuni canoni di bellezza.
Il fatto di non essere accettata dalla società per il suo aspetto esteriore ha portato la Davidson a chiudersi in un carattere tutt'altro che facile da gestire, soprattutto quando non vi è un minimo di confidenza con un'altra persona, svettando per essere ironica -un'arma dal doppio taglio, che non sempre è compresa e che finisce per lo più col ferirla- ambiziosa, permalosa ed anche un po' altezzosa, in quanto gioca molto sui punti di forza per nascondere quelli più deboli e fragili, come quello di sentirsi perennemente sola anche se circondata di gente.
Sebbene sia una fervida sostenitrice del "non fare agli altri ciò che non vuol esser fatto a te" e di cercare di andare sempre al di là delle apparenze, alla fine finisce col dare lei stessa delle etichette seppur non lo ammetterebbe neanche sotto tortura.
Concludendo, si potrebbe affermare come la personalità della strega viva di un fortissimo paradosso tra quello che vorrebbe essere -libera, non giudicata, se stessa- quello che in realtà è -insicura, saccente e un pizzico petulante- e come la vedono gli altri, ovvero brutta, un po' banale, a tratti insulsa. Ma, d'altro canto, è piuttosto ovvio che sia così viste le numerose maschere che indossa a protezione del suo io più fragile.

medimaga

EILIDH MAE AILEANACH RHEON
metamorfa | corvonero | pozionista

Delineare il suo carattere è fin troppo difficile. Qualcuno, se non ricorda male la nonna, le ha attribuito il detto babbano “nove mesi, nove visi”, rigirandola, attraverso un improbabile studio filologico, alle sue tante personalità per ogni ora della giornata. Suonava come “ventiquattro ore, ventiquattro lune”. Ecco, forse sarebbe proprio giusto parlare di lunaticismo: il suo umore è calante e crescente, come le fasi della luna, perlappunto, cosa che molti l’hanno paragonata a vivere sulle montagne russe. Si butta a capofitto in una cosa, ma molto presto ne viene a noia; ha un bisogno continuo di stimoli, ma anche di momenti dove perfino un “ciao” potrebbe mettere a serio rischio e pericolo la vita del povero malcapitato. E guai, guai a parlare subito appena sveglia e senza aver ingurgitato almeno due tazze abbondanti di caffè, rigorosamente nero, il bacio del Dissennatore sarebbe una dimostrazione d’amore a confronto.
Ad Eilidh piace credere di essere una persona leale, che aiuta il prossimo per passione e non per un tornaconto personale (forse questo carattere l’ha preso proprio dalla madre che, oltre ad essere impiegata al Ministero, dedica parte del tempo libero ad una associazione per i diritti di tutte le Creature Magiche); è sincera, senza peli sulla lingua, cosa che le ha creato non pochi problemi, soprattutto con quelle persone che le sono poche simpatiche a pelle. Perché se c’è una cosa di cui si fida, più di un buon libro, è il suo istinto. E se quest’ultimo le dice di scappare, beh, lei lo fa.

black opal

elisabeth lynch
capitana | ex-Prefetta | Serpeverde

Testarda, senza peli sulla lingua e orgogliosa erano le tre caratteristiche che più le si addicevano, oltre all’impazienza per quelle poche cose che le interessavano: Quidditch ed il cibo. Cosa contraria per quanto riguarda l'avere "sangue freddo", in particolar modo quando si tratta di fronteggiare alle offese subite per via del suo essere senza padre. Se in un primo momento aveva lasciato che a risolvere la controversia fosse una zuffa alla maniera babbana, successivamente aveva imparato a ferire e a difendersi grazie al saggio utilizzo delle parole, ma, prima di farlo, contava almeno fino a dieci (sempre se ci riusciva). Ricordava di aver incontrato un bimbetto -probabilmente purosangue- in uno dei suoi viaggi nell'Est Europa, che sosteneva come fosse una magonò, dato che il padre sicuramente era uno «sporco e sudicio babbano»; fu in quel momento che Lisa, alla tenera età di otto anni, ebbe il primo scoppio di magia accidentale: sulla testa dell'antipatico bambino spuntarono due grandi orecchie da somaro e, nel momento in cui provò a parlare, l'unico suono che uscì dalla sua bocca fu il classico ragliare dell'animale.
Di animo curioso e sensibile, vive sempre alla ricerca di novità e nuovi stimoli -o forse, semplicemente, è l'unico modo che conosce di vivere- ogni tanto sprofonda nella saccenza e nel vedere le cose con superficialità. In un certo senso è timorosa di ciò che l'aspetterà nelle mura del castello, dato che, molto probabilmente, quella struttura avrà il sapore di una casa che non ha mai conosciuto, neanche quando era ad Hogwarts.

black opal

fitzgerald garrett o'connor
ex serpeverde

Se il gemello è il sole lui è la notte; se il gemello è amante delle freddure idiote lui predilige quelle cariche di sarcasmo e, ancor meglio, il silenzio; se il fratello incarna il tipico Grifondoro lui è il perfetto Serpeverde, animato dall'ambizione, dall'oscuro e dal potere, quello vero. Non quello di facciata, il bel politicante che si presta con il suo bell'aspetto e il linguaggio fintamente forbito, no lui aspira ad essere il tessitore, il burattinaio che muove le fila. Solitamente schivo, si accompagna a poche persone ma buone, seppur è facile vederlo circondato dagli altri. Tende a tenere segreta la sua vita privata, tranne che per il fratello gemello. Lui è l'unico a sapere della sua storia con Evan Blackfire, un tassorosso del settimo anno mentre lui era al quinto.
Nonostante abbia soli sedici anni vive e si atteggia come uno con il doppio della sua età, trovando futili e frivole le banalità che assillano la vita dei suoi coetanei. Covatore seriale di rabbia e rancore, se qualcuno sbaglia con lui una volta lo fa per sempre. Per lui rimorso e perdono non esistono. Le uniche eccezioni sono per i suoi fratelli e i genitori. Allergico agli abbracci, tende ad essere anaffettivo e a prendere dai rapporti solo quanto più gli procura piacere o vantaggio.

libraia

KENNA IVONNE MACEWEN
ex docente | serpeverde | ex frigida

Donna decisa, determinata e, all’occorrenza, intimidatoria.
Risultando difficile da domare e da plagiare, restando ancorata ai suoi principi morali, esercita l'arte della retorica per ottenere ciò che vuole.
I tratti della gioventù sono ancora riscontrabili nelle tracce di irrequietezza quando la sua curiosità, solleticata dall'osservazione, riprende vita, restando ammaliata dai piccoli e grandi misteri di ciò che la circondano. Il suo occhio critico, affinato in anni ed anni di ricerca per lo più storica legata al mondo inglese -magico e Babbano-, è coadiuvato da un ragionamento meticoloso, talvolta troppo macchinoso, figlio di una formazione storica e giuridica.
Prima di compiere qualsiasi azione rimugina su tutti i pro e i contro, immaginando le varie azioni e reazioni, fino a quando non è certa di perseguire quella strada.
Ambiziosa, astuta, amante di tutto ciò che è passato in quanto crede che solo conoscendo il vecchio si possa affrontare e prospettare il nuovo.

ministero

MAYA WADE
serpentese | uagadou | SOON

C'è un prima ed un dopo la rivelazione. Prima Madeline era una ragazzina curiosa, gentile, portata a sposare anche la più piccola delle cause perse che incontrava. Sognava di diventare una magiavvocata proprio come suo padre, John per il wizengamot africano.
Dopo, invece, lo sguardo della ragazzina era animato solo dalle fiamme dell'odio e della vendetta. Inizia a perseguire una morale solo sua, intervenendo come, dove o meglio preferisce ma soprattutto per un suo tornaconto personale. Studia sempre chi si trova davanti al fine di usarlo e manipolarlo a seconda delle sue necessità; rifugge il lavoro di gruppo, preferendo azioni solitarie e talvolta suicide. Nella vita mondana si presenta affabile ed ammaliatrice ma come è nel lavoro e nella quotidianità anche la sua sfera privata è attraversata da una cortina di ferro: sfrutta uomini e donne solo per il mero piacere e, pertanto, non è alla ricerca di legami stabili e duraturi. Ciò fino a quando non riuscirà a compiere la sua promessa: uccidere suo padre.
CURIOSITÀ
• Avendo frequentato Uagadou riesce ad evocare la magia anche senza il catalizzatore;
• Il suo animale totemico -se così vogliamo definire la capacità appresa sulle Montagne di Luna- è un ashwinder;
• Rettilofona, gentile dono del patrimonio genetico di una delle famiglie Purosangue più antiche del mondo magico;
• Abusa dell'incanto per cambiare colore di capelli.

AMETRIN

NATHAN PARKER KING
WAMPUS | JOLLY | IDIOTA

A dispetto del suo aspetto che suggerisce una persona dura ed incazzata con il mondo, uno schiopodo sparacoda dotato di testa, gambe e braccia, in realtà Nathan è più paragonabile ad una Puffola Pigmea. Carino, morbido e coccoloso, ma vendicativo quando bisogna cacciare gli artigli. Leale oltre ogni misura, diretto in ogni cosa che dice, è -purtroppo per lui- ferocemente attaccabrighe. Infatti, l’ex Wampus è fortemente polemico, amante del conflitto e con un’insana passione nel pensare dopo aver agito. Non c’è nulla di calcolato in lui -ma qualche caccola dimora indisturbata nel suo nasone- e neanche di stranamente perfido e viscido. Amante del bello e del sensuale ripudia con ogni fibra del suo essere qualsiasi legame sentimentale stabile. Adora circondarsi di amici e di caos, è il primo che si butta in una conversazione con sconosciuti utilizzando persino qualche uscita infelice ed ama essere sempre sotto i riflettori (non per nulla si allena duramente per mantenere quei cubetti scolpiti sul suo addome!). In un sunto? Nathan Parker King è un grandissimo cazzone.

Vampira

Catalina A. Salazar
Editrice | Siviglia | Toreador

Prendere decisioni, avere una tempistica o una scaletta da rispettare le dona un senso di pace oltre che di controllo. Il successo nel mondo lavorativo ne è una diretta conseguenza insieme alla forte socializzazione di cui si nutre: ama i dibattiti appassionati, vivaci e stimolanti, seppur ricade nel vezzo di usare fascino e dialettica per avere l'ultima parola. Il suo tessere relazioni non va però di pari passo con la comprensione delle emozioni altrui, apparendo spesso aggressiva, polemica e conflittuale, come già sottinteso nella volontà di prevalere sull'altro.
Ma ad ogni regola ci sono eccezioni e la sua è rappresentata dalla sua famiglia: le Salazar, le sue sorelle, le uniche per cui sarebbe capace di mettere a ferro e fuoco l'intero mondo.