Votes taken by Regina Beauvais

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    Regina Beauvais
    Dioptase | 18 anni
    Forse stavano correndo troppo, ma quell'anello era bellissimo e sulla sua mano gli stava anche meglio. Regina non era mai stata attratta da quelle cose, ma aveva una voglia matta di provarle tutte quante e più stava con Julian più si rendeva conto che lui era la sua dolce metà. Si, era completa anche da sola, ma con lui la vita aveva un sapore decisamente diverso. Era come se tutto quello che aveva avuto fino a quel momento non era intenso come quando c'era lui. Era qualcosa di estremamente intimo, con lui poteva essere davvero se stessa e riusciva seriamente a non perdersi mai d'animo. Era una ragazza nuova, aveva deciso di fare altre cose nella sua vita ed adesso che ne sua sorella ne il suo gemello c'erano, era da sola e la cosa la sconvolgeva ancora di più. Si morse il labbro, stava scoppiando: stava provando così tante cose che non riusciva neanche a capire come si potessero provare tutte quelle cose in soli pochi secondi. Non solo le stava provando ma sapeva anche che erano intense, erano completamente vere, nuove, vecchie... Julian aveva la capacità di sorprenderla alla grande, aveva la capacità di capirla come nessuno aveva mai fatto e la cosa la devastava. Non sapeva se prendere tutto quello come il bene superiore di tutto, oppure come qualcosa da cui fuggire perchè se solo lui avrebbe voluto farle del male, ci sarebbe riuscito e l'avrebbe uccisa, ne era certa. Le distanze vennero azzerate da tutto quello che lei non sapeva dirgli, aveva detto tutto,si era completamente aperta a lei, gli aveva detto di si, che era disposta a fare quel percorso insieme, che voleva davvero provarci. Gli stava dicendo la verità, gli stava parlando con il cuore in mano, con tutte le buone intenzioni e lui sembrava essere ancora più perfetto di come se lo ricordava e di come lo aveva sempre visto. In quegli occhi scuri gli stavano passando tutti i loro momenti belli, tutti i loro momenti tristi e tutto quello che avevano sempre affrontato insieme, fin da bambini. Era contanta di tutta quella storia ed era contenta di essersi finalmente sciolta con lui. Loro erano legati e quello era, oramai, qualcosa di estremamente visibile a lei, a lui e a tutto il mondo. Lo strinse, lo baciò, questa volta più intensamente. Vorrei che tu capissi che io non provo a fare qualcosa. Io riesco a fare quello che voglio! Lo cansonò in maniera bonaria prima di stringere le braccia intorno al suo collo e baciarlo nuovamente. Ecco, adesso era tornato tutto come prima,solamente che non aveva paura di toccare quelle labbra così perfette e carone con le sue. Sorrise e si godè con lui non solo Parigi e la sua atmosferma, ma finalmente, la serenità che si meritavano.
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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Forse era il suo primo ballo vero e proprio. Lei era sempre stata un topo da biblioteca, tranne quando ballava e quando stava su di un palco, allora solo li, si trasformava in una diva. Aveva un carattere chiuso, riservato. Solo Julian riusciva veramente a far uscire una parte di lei completamente diversa. Era andata da lui perchè sapeva che era la persona giusta, nonostante avesse paura di tutti quei cambiamenti, nonostante non era ancora veramente sicura di tutto quello che voleva veramente dalla sua vita, era sicura che Julian doveva farne parte. Sorrise e quando entrò in quella sala si sentì quasi persa, tanto che si strinse al braccio del ragazzo come a voler sostegno. Era bellissima e sapeva di esserlo a gli sguardi addosso la mettevano quasi a disagio. Si morse il labbro e quando il riccio le propose la foto lei sorrise. Oddio si, ed effettivamente ne voglio anche una per la mia storia! Dise poi raggiante. Si guardò intorno, non c'era ne Louise ne Blake, ma individuò sicuramente Lilith e quel ragazzo che non aveva idea di chi fosse. Sapeva che fosse tornato da chissà dove e che era legato, in qualche modo a Barnes, ma nient'altro. Ma non era il momento di pensare a tutto quello, alla fine l'unica persona di cui le interessava era li al suo fianco. Si mise in posa e si fece cattare quella foto con lui. Poi si avvicinò alla sua guancia e se ne fece scattare un'altra mentre gli lasciava il segno leggero con il rosetto. Adesso va mooolto meglio. E si, dai andiamo a pattinare, ma dovrai reggermi, sai non sono brava negli sport. Preferisco di gran lunga essere su un terreno saldo, ma tu sei bravo quindi... Non riuscì davvero a finire la frase perchè arrivò un Cameron incazzato nero, levandosi quel braccialetto, dicendo che era finito perchè lei era con lui e poi cose che Regina non capiva e neanche voleva capire. Sapeva solamente che si era abbassata lo aveva raccolto ed aveva le fiamme negli occhi. Prima che lei o Julian potessero dire qualcosa, lui se ne stava andando. Regina guardò per un momento il ricco. Posso dire due parole al tuo stupido amico in privato? Chiese poi retoricamente. Ma non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare. Aveva sentito delle voci di corridoio su lui e la prefetta degli opali, ma niente di troppo serio, alla fine neanche le interessava, nonostante conoscesse Liz per i social, visto che era collegata a Blake, ma erano dettagli. Seguì il ragazzo che conosceva a malapena fuori al corridoio. EHI. Disse seriamente. Perchè voi ragazzi siete sempre così idioti e stupidi senza capire le cose? Non conosco te, non conosco lei. Ma tu stai mollando. Non è lei che va da lui, sei tu che sei così tanto vigliacco e senza palle da consegnargliela senza neanche provarci. La Lynch è una stronza. Non ha la fama proprio di una che ti da una pacca sulla spalla. Sei venuto con lei, avrete parlato? Boh, non lo so, ma sei un maleducato se prendi e te ne vai così. La vuoi? La vuoi davvero? rimettiti questo coso e valla a prendere.Se te ne vai, allora quello che avevate non è mai stato ne vero ne importante. Lo diceva perchè per lei qualcuno aveva combattuto ed era stato bellissimo. Julian l'aveva fatta sentire importante, non sapeva perchè erano andati via, non conosceva nessuno dei due e non ci teneva a farlo, ma bastava guardare Elisabeth negli occhi per capire che stava solamente recitando la parte di quella che "se il mondo crolla io mi sposto un pò più in la". Gli lanciò il bracciale che aveva preso prima di Julian e sospirò. Non provare a trascinare nel tuo stupido buco di insicurezze ed incertezze Julian, impara ad essere uomo. Forse un pò too much, ma era un amico di Julian, no? Quindi se dovevano stare insieme avrebbe dovuto sopportarlo e comunque Regina non riusciva a rimanere fuori dalla vita del riccio. Era andato da lui, lei era con lui ed adesso Cohen si prendeva il pacchetto completo. Era certa che il riccio l'avrebbe seguita, quindi fece un passo indietro, senza neanche vedere se davvero ci fosse ed afferrò la sua mano.

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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Quella giornata era stata bella, importante, Julian le stava dimostrando davvero che ci tenesse a lei, e molto più di prima. quando erano in America lei era sempre stata la sua spalla. oddio era anche vero che non si era mai interessata davvero a nient'altro che allo studio, ma Regina, era una bambina e lo aveva sempre dimostrato. Da quando era a Londra, da quando collaborava con Blake per i suoi video, e di conseguenza con persone che davvero fatturavano e non erano intenzionati ad essere intransigenti su niente e nessuno, Regina era cresciuta. Aveva cominciato davvero a capire quanto potenziale avesse e forse quanto era bella. Non solo dentro, ma proprio esteticamente. Era qualcosa di assurdo come, a volte, dei modi così simili fossero così diversi. Certo anche lei era ricca, ma non tanto da possedere una stanza di registrazione nella propria cameretta. Anche i suoi genitori erano schifosamente ricchi e detentori di proprietà, ma non tanto da avere hotel di lusso sparsi da per tutto. Tutto quello per dire che, effettivamente, Blake l'aveva cambiata e l'aveva resa molto più consapevole di quello che era. Ma, era anche dannatamente vero, che la vicinanza con quello che riteneva "l'amore della sua vita", le aveva fatto aprire gli occhi proprio su quello che lei provava per il minore dei Barnes. Ammirazione. la sua cotta per lui era inesistente. Aveva litigato con la persona più importante della sua vita, per semplice ammirazione. Si morse il labbro al pensiero di tutto quello e mentre era seduta in auto. Capiva che aveva allontanato Julian solamente perchè aveva paura e quando lui se ne era andato era successo il macello. Sapeva che non poteva più stare lontano da lui oppure si sarebbe persa completamente. Come rimediava? non lo sapeva, regina non era abituata a farlo ed infatti lo stava facendo il riccio per lei. Sorrise per quello che Jackson le disse. Ancora non poteva smaterializzarsi da sola, ma con lui si. Quindi in un attimo erano in un'altra auto dai finestrini oscurati e Regina aveva le farfalle nello stomaco mentre guardava il profilo del ragazzino. Forse doveva dirgli come stavano davvero le cose? Non sapeva da dove iniziare, ma quella sera, per ringraziarlo di quella giornata assurdamente bella, lo avrebbe fatto o comunque, ci avrebbe provato. Per smetterla di torturarsi le labbra, decise di prendere il lucidalabbra rimpolpante, con dei brillantini delicati all'interno, e spargerlo in maniera abbondante, ma non volgare. Una volta arrivati li, sorrise al riccio, fece quello che faceva sempre. Smettila di dire queste cose. Sai benissimo che sei bello tanto quanto me e sai benissimo che non ti serve che io te lo ricordi. Inoltre tu sei alla mia altezza. Sempre.Quello era un rimprovero degno e caratteristico di Regina. Poi, quando finalmente capì dov'era, su quella terrazza strepitosa, Si alzò di scattò e si avvicinò alla ringhiera della stessa terrazza, lo guardò con gli occhi lucidi e gli disse, con il gesto di una mano, di andare vicino a lei. tu sei impazzito! Oddio che bello! Cioè, ok, Parigi, ma questo... e il locale è tutto per noi e ti sarà costato tutto una fortuna ed io...Abbassò appena lo sguardo verso la punta delle sue scarpe. Non gli aveva portato niente, assolutamente niente. Si sentiva in colpa, si sentiva una stronza che pretendeva sempre e che non dava mai. Forse era vero, era un'egoista e non aveva le palle di ammetterlo. Poi lo vide inginocchiato davanti a lei a prendere qualcosa ed il cure le si fermò in gola, neanche stesse ricevendo una promessa di matrimonio. Stava trattenendo il respiro e quando vide quell'anello e sentì le sue parole, sentì anche una lacrima scendergli sulla guancia e rigarla completamente. io..SI!Gli tese la mano per farsi mettere l'anello e poi lo esortò ad alzarsi e se il ragazzo lo avesse fatto, regina l'avrebbe stretto completamente a lui, avrebbe abbracciato Julian come mai aveva fatto fino a quel momento. Poi si allontanò leggermente prese il suo viso tra le mani. Io... sono senza parole. Forse sono io che dovrei impegnarmi di più per e4ssere alla tua altezza. per essere più... non so neanche come dirlo. Ma so solamente che io... ecco io... si insomma. Fece un respiro profondo perchè sentiva il cuore troppo accelerato e si stava impappinando da sola. Credevo davvero di essere innamorata di Blake. Credevo davvero di provare qualcosa di reale per lui, ed invece... io prendevo solo tempo, perchè ho paura di amare te.Non era una dichiarazione d'amore convenzionale, ma era quello che voleva spiegargli, quello che voleva che lui sapesse. Mi sei mancato per tutta l'estate e...voglio stare con te, e voglio dormire con te, voglio baciarti, voglio darti il tormento come facevamo una volta. Anzi, non come una volta, ma... diversamente, in maniera più intensa, in maniera più... hai capito!Posò la sua fronte su quella del riccio e poi lo baciò.

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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Doveva ammettere che non era mai stata così in ansia come in quel momento. Certo, era il suo vero primo ballo li ad Hidenstone ed era anche vero che non vedeva l'ora di andarci con Julian. Le cose stavano cambiando, stavano facendo il loro corso, ma la cosa che più la spaventava era che piano piano cominciava davvero a capire cosa pr5ovasse per quel riccio. Non le piaceva per niente, ne aveva paura e soprattutto era sicura, che alla fine di tutto, si sarebbe ritrovata da sola a provare qualcosa di forte. Lui si sarebbe stancato, alla fine aveva la testa a festa da sempre e non ce lo vedeva a metterla apposto per un lungo periodo di temkpo, inoltre, come amico aveva Cameron, risaputo traditore della prefetta degli ametrin. Ecco, le voci a scuola giravano e soprattutto erano letali. Ma non era quello il punto. Si era provata così tanti vestiti che alla fine, nella sua camera sempre ordinatissima, sembrava essere esplosa una bomba. Ma alla fine aveva deciso. Blu notte,accollato, semplicissimo, l'unica particolarità era la zip che le arrivava appena sopra il sedere lasciando la schiena completamente nuda. Aveva messo degli orecchini brillantinati sempre dello stesso blu, nessuna collana, nessun bracciale. Il suo trucco riprendeva i colori della sua casata esattamente come il suo vestito. La borsa era abbinata alle scarpe, come la moda imponeva. ALe delcoltè erano leggermente a punta ma con un filo di gioiello che le fasciava la caviglia fina. La sua carnagione un pò più scura risaltava, i suoi occhi erano brillanti ed i suoi capelli lunghi erano stati piastrati alla perfezione, le due ciocche di capelli che in genere le fasciavano il viso un pò tondo, erano state riposte dietro le orecchie e laccate, non si sarebbero mosse. Si guardò allo specchio, fece un bel selfie che postò sulla sua storia e poi scese in sala comune dove il suo principe l'aspettava. Regina, di nome e di fatto, era una ballerina, quindi ancheggiò senza un minimo di volgarità fino infondo alla scala, quando lo vide. Sorrise. Avrebbe riconosciuto il suo profumo anche in capo al mondo. Il suo, quella sera era molto delicato, aveva scelto l'ultimo di Chanel, che sua madre gli aveva spedito proprio per quell'occasione. Gli sorrise e gli lasciò un dolce bacio all'angolo della bocca. Sei veramente molto bello stasera!Aggiunse dandogli una rapida occhiata. Aveva messo un rossetto nude matto, in maniera tale che non avrebbe lasciato nessun segno sul ragazzo ne tanto meno si sarebbe scomposta più di tanto. Poi quando gli arrivò quell'ultimo regalo, quasi impazzì di gioia. Lo guardò intensamente e scosse appena il capo. Sei pazzo! Insomma...Come facevi a sapere il colore del mio vestito? Come facevi a sapere che... Aaaah non importa! Andiamo!Aggiunse poi posando la sua mano sotto il suo braccio e lasciandosi accompagnare in sala grande. Era contenta di andare con lui al ballo. In fondo non c'era nessun'altro che avrebbe mai potuto essere così perfetto per lei quella sera.

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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Quella mattina non si aspettava minimamente di essere ricevuta in quella maniera. Non che i soldi e le attenzioni di sua madre e suo padre le mancassero, ma quando fu Julian ad architettare tutta quella situazione per lei, la mattinata cominciò sicuramente in maniera più dolce e sicuramente molto più felice. Era strano tutto quello e sicuramente non riusciva neanche a comprendere a pieno cosa stesse succedendo davvero nella sua vita. Sapeva, sicuramente, che da quando Julian era tornato, lei aveva l’esigenza fisica e sentimentale di stare con lui, di fare tutte quelle cose che non avevano più fatto insieme. Non aveva neanche più visto Spike, il che quasi non le interessava. Era qualcosa di strano, qualcosa di pericoloso tra di loro e sapeva anche che non sarebbe stato duraturo, ma sicuramente intenso. Ma non era quello il punto. Adrien era sparito, James aveva i fatti suoi e Marleen, oramai era presa ancora dalle sue amicizie, quindi alla fine era di nuovo come quell’estate. I suoi fratelli non erano per niente presenti nella sua vita e questa cosa la lasciava sempre molto, molto male, ma doveva reagire e comunque c’era Julian adesso. Inoltre doveva farsi nuove amicizie! Basta passare la vita a pensare a quelle vecchie e cose. Era ad Hidenstone, era il suo secondo anno e lei non conosceva nessuno della sua casata, no, non era possibile. Si doveva impegnare, voleva farlo davvero. Comunque, la prima cosa da fare fu andare a prendere quei vestiti che lui le aveva commissionato, si stava divertendo tantissimo. Alla fine, però, aveva ceduto ed invece di andare dove aveva detto lui, aveva deciso di impiegare la giornata per vedere i gioielli della regina, e tutti i musei intorno. Insomma, si era una tipa vanitosa, femmiile e tutto il resto, ma era anche vero che amava la conoscenza e quel pomeriggio culturale e storico era stato veramente qualcosa di bellissimo. Alla fine, comunque, indossò il vestito, tutto brillantinoso e di un verde smeraldo particolare che si era fatto cucire su misura, ed andò da lui. Quella terrazza era bellissima e soprattutto quando lo vide era lui ad essere bellissimo. Lo salutò appena. Per l’occasione si era lasciata i suoi lunghi capelli sciolti, abboccolati solo alle punte, il trucco era intonato al suo vestito e la sua borsa intonata ed abbinata alle sue scarpe, entrambe d’oirate. Ovviamente Regina era una ragazza che ci teneva moltissimo alla moda, specialmente perché molti dei suoi vestiti venivano dati a lei proprio dalla sorella di Julia, che era una modella professionista. Si avvicinò a lui e gli sorrise. Sei un pazzo. Disse poi guardandosi intorno mentre i suoi occhi brillavano di gioia. Era contenta che lui fosse li, era contenta di tutto quello ed era anche contenta che alla fine di tutta quella storia si erano davvero ritrovati. Si avvicinò a lui e gli mise il papillon dritto, sorrise, mentre lo faceva lo stava guardando in quegli occhi. Era chiaro che provava qualcosa per lui, era chiaro che lui era quello giusto, quello che da sempre doveva stargli vicino. Stai molto bene vestito in questo modo, sei molto bello! u po' rossa in viso decise che era giusto fargli quel complemento A cosa devo tutto questo? Chiese poi sorridendogli e sedendosi composta sulla sedia. Si guardava intoro, la terrazza era solamente per loro due e lei era così emozionata che non riusciva neanche bene a capire cosa dovesse dire, o cosa dovesse fare. Erano andati molte volte insieme a mangiare, anche in ristoranti lussuosi, ma adesso era diverso, sentiva che il tutto era diverso. Insomma piano piano si stava rendendo conto che forse, forse era esattamente dome diceva lui: loro si amavano. Si morse il labbro internamente, piano, come se quella consapevolezza la eccitasse e spaventasse allo stesso momento. Niente a che vedere con quello che era successo con Spike. Quello era un sentimento vero e non solo fisico.

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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Tutta quella situazione era strana. Sapeva che non era mai stato così tra di loro, a nessuno dei due era mai servito andare via e scappare. A nessuno dei due era mai passato per la testa essere veramente distanti tra di loro. Loro erano delle persone unite, loro erano sempre stati una sola cosa. Eppure lui l'aveva lasciata da sola, Nonostante lei gli avesse detto che non sapeva cosa provava, che non aveva idea del perchè stava succedendo tutta quella cosa e soprattutto, non aveva idea di quello che sarebbe successo. Si erano sempre capiti, ma da quando erano andati a Londra le cose erano cambiate. Forse Regina era semplicemente cresciuta, forse Regina aveva e sentiva il bisogno di esplorare, ed il solo fatto che qualsiasi persona che le desse un minimo di consedirazione, lei pensava si fosse infatuata, allora le faceva capire tutto. Si morse il labbro e decise che forse era il caso di tornare un pò all'origine. Doveva riprendersi, stare un pò da sola e cercare seriamente la dritta via. Ma oramai le cose erano andate in quel modo, e quell'estate, per lei, era stata deleteria. Aveva ballato tantissimo, studiato come una pazza ed aveva fatto sesso per la sua prima ed unica volta. Ne era rimasta quasi sconvolta, ma non aveva neanche avuto il coraggio di alzare il telefono e dirlo a Julia. E se si fosse incazzato? Se davvero non sarebbe mai più tornato? Adesso stare tra le sue braccia era una gioa immensa e soprattutto era confortante, era qualcosa di realmente vero. Finalmente era a casa. Si morse appena il labbro e poi fece sfregare il suo naso con quello di lui. Sai cosa penso? Che non dovresti più parlare.Sussurrò alla fine del suo discorso. La sua mano era immersa nei suoi ricci e le sue palpebre si chiusero nel frattempo che la sua bocca sfiorava quella che era la bocca di luii. La verità era che non era vero che non si sentiva speciale per nessuno, la verità era che lei era sempre stata speciale per Julian, ma forse era così scontato e così assurdo per lei che non riusciva davvero a farsene una ragione. Gli morse appena il labbro, poi sorrise, fece aderire il suo corpo perfetto a quello di lui. I baci non si chiedono, ma si danno! Lho letto su di un libro!E quello faceva capire al ragazzo quanto la ragazza fosse stata da sola, chiusa in una camera a ballare e leggere come se non ci fosse stato un domani. Si morse ancora il labbro e poi gli diede un altro bacio,ma questa volta sulla sua guancia. Io non lo so cosa provo per te. Continuo a non capirci niente e pensare che per me sei una devastante distrazioe. So che sai distruggermi e rendermi la ragazza più felice al mondo con un solo gesto, e so anche che quello che dici non riuscirai a mantenerlo davvero, almeno non adesso. Sei uno spirito libero Julian, e ed è la cosa che ho sempre amato di te. Sei uno che non si lega a qualcuno in particolare, tu sei amico di tutti, tu sei... sei tu ed io non ti cambierei per niente al mondo. Ma so che mi sei mancato e so che solo vicino a te riesco ad essere me stessa, riesco ad essere la persona che vorrei essere con il mondo. Quidi si. voglio che tu rimani con me, adesso e per sempre. Se dovrò legarti a me con qualsiasi mezzo, io lo farò. Puoi scommetterci.Quela era una dichiarazione? Non lo sapeva neanche lei, ma era quello che provava. Una lacrima di gioia scese lungo la sua guancia. Era felice ed era tra le sue braccia. Era con lui e non chiedeva altro. Sapeva che avrebbero litigato ancora, sapeva che entrambi erano testardi, erano delle teste calde e soprattutto avevano un carattere dominante. Ma sapeva anche che lei lo avrebbe aspettato per sempre. Sapeva che non voleva che lui stesse con lei solamente perchè ne sentiva l'esigenza, ma perchè non poteva fare a meno di lei. Era una che leggeva così tanto che non poteva fare altro che sognare ad occhi aperti e lei, veramente voleva lui. Doveva solo rendersene conto davvero. Doveva solamente capire la profondità di quel sentimento.

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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Regina aveva solamente un unico problema: era un’ingenua. Era una che non faceva altro che pensare che
    le fiabe esistessero e che, soprattutto, il mondo fosse a pois bianchi e rosa. Era una romantica, era una che
    sognava l’amore ad occhi aperti, ma la stessa che non sapeva riconoscerlo quando ce l’aveva davanti.
    Regina era una ragazza semplice e complessa allo stesso tempo e Julian lo sapeva, lo sapeva per davvero.
    Con lui si era istaurato un rapporto perfetto, quando regina non riusciva più a stare a casa sua per varie
    situazioni, allora si rifugiava in quelle braccia ed allora era tutto perfetto, la pace dei sensi. Julian era il suo
    porto sicuro, era casa sua, era la persona di cui si fidava più al mondo dopo il suo gemello. Averlo li tra le
    mani la stava facendo quasi emozionare, come se fosse qualcosa di raro, come se fosse qualcosa di
    estremamente ed assurdamente improbabile. Le era mancata la sua voce, a sua impertinenza, il suo essere
    perfetto a scuola ma sembrare che non combinava mai assolutamente niente. Mera come se tutto quello
    fosse completamente assurdo ed irrazionale ed adesso, mentre lui la toccava, mentre lui le sfiorava le
    labbra con quell’indice, sentiva quasi come stare a casa. Un senso di appartenenza non probabile, un senso
    di appartenenza che quasi non era possibile. Ma non disse niente, anche perché quella lentezza era
    estenuante ed era anche molto, molto piacevole. Era come se il tempo intorno a loro era completamente
    fermo, come se tutto quello fosse completamente perfetto. Cercò di capire bene quello che le stava
    dicendo e poi sospirò appena. Prima di quel commento era anche tranquillo, ma dopo arrossì di botto come
    se era il complimento che stava aspettando da una vita, come se tutto quello fosse arrivato tardi ma era
    l’unica cosa che davvero desiderava. Sorrise ancora. Io… Ecco. Tutto questo è assolutamente
    assurdo. Le risposte le avresti trovate anche con me, anzi io te le avrei date. Non capirò mai le tue scelte!

    Dopo quella maledetta lezione di pozioni è andato tutto male. È come se ti fossi sentito rifiutato da me, e
    poi abbiamo cominciato a litigare ed ancora ed ancora. Io… non capisco. Ci siamo sempre appartenuti,
    avevid etto che non saresti mai andato via da me, ed invece… la verità è che sei tornato anche per quella
    Giada, che dovrebbe stare con qualcuno e tu… non lo so Jul. Io non riesco proprio a capire.
    E quel
    discorso poteva fargli intuire che Regina aveva vissuto la cosa completamente in maniera diverso. Si lui le
    aveva detto di essere innamorato, ma Regina le aveva dato un altro senso. Di certo non quello romantico.
    Lei non era pronta a quelle cose, nonostante avesse scoperto il sesso, ma non era comunque sempre e non
    per quel genere di relazioni. Insomma lei era una ragazza molto, molto intelligente, ma non lo era nel alto
    sentimentale e non per se stessa. Sorrise a ancora al riccio e poi si strinse nelle spalle.
    Grazie! Sono vestiti che abbiamo comprato insieme l’estate scorsa. E comunque anche tu non sei per
    niente male, ci facciamo un giro?
    Aveva veramente voglia di stare con lui e pian piano l’incazzatura
    stava sfumando lasciando il posto sicuramente alla curiosità, quella che la caratterizzava.


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    Edited by Aaron Barnes - 28/11/2022, 10:20
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    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Per lei non era del tutto normale essere amica con qualcuno. Non aveva mai avuto dei veri e propri amici e
    di conseguenza non sapeva mai come comportarsi. Ammetteva, però, che con Aidan sembrava essere
    molto facile, si sentiva spontanea, si sentiva seriamente in forma e la cosa non gli dispiaceva per niente.
    Finalmente aveva trovato una persona con cui parlare. Il fatto che fosse il nemico del fratello era quasi
    ironico, ma era anche vero che Regina era convinta che Adrien lo odiava solamente per via di quella
    ragazzina. In realtà erano simili ed era convinta che Adrien cercasse solamente una persona con cui essere
    amica davvero ed Aidan era comunque un suo coetaneo, era impertinente ed era molto, molto simile a lui.
    Certo, Regina non avrebbe mai detto niente del genere ne ad Aidan ne a suo fratello. Alla fine erano fatti
    loro e Regina era contenta, veramente contenta di stare li. Ascoltò quel discorso su Gyll e le stava ancora
    più antipatica di prima. Poi sospirò. Sai cosa? Penso che sia una persona molto, molto
    insicura. Esiste una sola creatura in grado di fare queste cose agli uomini, anzi due: i vampiri soggiogando,
    ma quello lo fanno sia ai maschi che alle femmine, e le Veela. Esseri che si nutrono dell’amore e l’attrazione
    degli uomini, possono portarti anche ad impazzire per loro. Sono creature rare, rarissime, in genere in
    mezzo a noi sono mezze-veela. Quindi Gyll o è molto brava a stare al centro dell’attenzione oppure è una
    mezza-veela!
    Era una persona intelligente, se le si davano delle informazioni così decise poteva
    seriamente essere letale. Poi non sapeva in nessun modo utilizzare la sua forza, non era coraggiosa e
    soprattutto era goffa. Regina aveva solamente una grandissima qualità: l’intelligenza, l’intuito e il buon
    senso. Per il resto doveva ammettere che era carente. Ma comunque non era qualcosa di irreparabile.
    Sorrise ancora al ragazzo. Da quando stai con questa nuova ragazza, comunque, ti sento
    molto più tranquillo! Anche negli atteggiamenti!
    Aggiunse poi seriamente finendo di mangiare il
    suo pasto. è bello essere amati da qualcuno, non è vero? Chiese poi un po' sognante.
    Ecco lei non vedeva l’ora di trovare una persona che l’amasse, qualcuno che la guardasse e vedesse la cosa
    più bella del mondo. Quello era un sogno e lei lo sapeva.


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    La situazione era veramente, ma veramente strana. La situazione che si stava presentando era strana ed assurda e Regina non poteva crederci, davvero. Non poteva credere che proprio lei stava facendo amicizia con Louise. L'aveva odiata nel profondo e forse era ancora un pò così. Lei aveva le attenzioni di Blake in maniera così facile che lei se lo poteva scordare. Louise non se ne accorgeva minimamente quanto Regina avrebbe voluto, almeno per un secondo essere nei suoi panni. Scosse il capo e ridacchiò per quello che disse. Si li stava spiando, ma oramai era acqua passata. Scrollò le spalle come per farle capire che era inutile parlare di tutta quella storia, oramai era andata e sapeva che Blake non era scemo, se lo aveva detto voleva dire che lo pensava. Fece un piccolo sospiro e poi sentì quello che disse. Lei non era coraggiosa. Non lo era per niente. Non era una persona che si metteva in mezzo e forse non era capace di difendere nessuno, neanche se stessa e quello era a dir poco chiaro. Non sapeva neanche come sapersi difendere con le parole perchè per quanto Regina potesse essere una stronza, era semplicemente individualista e priva di qualsiasi malizia o malvagità. Lei era solamente una persona riservata, solitaria e che le piaceva per lo più danzare e studiare. Quella era la sua vita. Arrossì quando lei disse che era successo un'altra volta e voleva morire di vergogna quando lei le disse che non doveva pensare ad una cosa del genere. Non lo penso, giuro. é che dopo quello che è successo con mio fratello io... Era difficile da spiegare. Era un 1+1 non era qualcosa che lei voleva pensare in malafede. A me Blake piace, tanto. é solo che delle volte fa paura anche a me, ha un carattere forte e che mi lascia perplessa e non so se ... io gli piaccio. Bello parlare con un'altra persona che ha una cotta per Blake e che fino a prima che ti incontrasse ti stava maledicendo. Ecco, Regina non avrebbe mai pensato ad una cosa del genere, non era nella sua personalità.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
    Pureblood
    Dioptase

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    COMPITI DI REGINA BEAUVAIS:

    Le rune le erano sempre piaciute, forse un pò meno delle pozioni, ma comunque era una delle sue materie preferite. Certo erano più complesse, forse perchè non era abituata ad usarle sempre, ma alla fine le piacevano e neanche poco. Aveva deciso di svolgere l'esercizio da sola perchè voleva concentrarsi, voleva veramente immergersi in tutto quello che poteva essere quel mondo. Aveva bisogno di ripassare un pò di cose dell'anno precedente in quanto erano andati a scuola troppo tardi e non avevano assistito alla lezione speciale di Olwen. Quindi era carente in alcune cose e non aveva nessuna intenzione di esserlo. Regina ci teneva particolarmente hai suoi voti e forse teneva molto più a quelli che a qualsiasi tipo di relazione sociale. Non aveva tantissime amiche, anzi, non ne aveva proprio nessuna, oltre a Louise, che non spiccava per grandissimo senso della socievolezza!Insomma aveva il suo carattere e la cosa che sicuramente la contraddistingueva era che andava fiera di tutto quello che era, quindi, con una bella coda alta, evidenziatori di tutti i tipi, un quaderno per prendere appunti, disegnare rune in maniera al quanto perfetta e poi scirvere il suo nome solo di rune. ᚱᛖᚷᛁᛝᚨ Forse se lo sarebbe tatuato veramente addosso. Guardò quelle rune in maniera analitica. Le rune nominali sono rune molto potenti, che non solo ti identificano, ma che ti descrivono nel profondo dell'anima. Sinceramente trovo tutte le rune del mio nome molto significative e che diano un contributo ed una profondità alla mia personalità.Se cominciamo ad anlizzare la mia iniziale, possiamo vedere come tale runa, la ᚱ simboleggi il viaggio il percorso. Essendo io una persona molto curiosa, penso che il viaggio possa essere qualcosa di molto peculiare in me: il viaggio rappresenta l'ignoto, rappresenta qualcosa di bello, con delle aspettative, così come un percorso. Quando una persona comincia un percorso lo fa sempre a fin di bene, perchè vuole cambiare. E il cambiamento può essere interpretato ed evidenziato dalla lettera "e" ᛖ: movimento, progresso. Si fermò un momento nello scrivere, pensò un attimo, cancellò le sbavature e poi riscrisse il concetto in bella copia. Fino li filava. Credo che le altre rune del mio nome non mi rappresentino moltissimo, anche se continuando sulla stessa linea di prima,ᚷ rappresenta fortuna, generosità, virtù che ahimè non si imparano ma sono doni che riceviamo dalla nascita ed io sono fortunata di essere nata dalla parte giusta del mondo e soprattutto di aver avuto la possibilità di studiare.ᛁ: conservazione, stasi. Credo che anche in questo modo, nonostante il mio essere sia sempre in continuo mutamento dovuto dalla mia sete di sapere, tendo ad essere una persona molto conservatrice e soprattutto, leggermente maniaca del controllo. Ma credo che analizzare le rune in questo modo, cercando di trovargli per forza un'assonanza con la propria persona sia oltremodo sciocco e soprattutto contro producente e superficiale. ᛝ: Sviluppo, crescita. Questa, invece, è una runa molto interessante in quanto la sento moltissimo vicina a me, ma sarei ripetitiva nello scrivere che lo sviluppo è legato al movimento ed al cambiamento.ᚨ: incontri, lingua, onestà. Credo che il fonema "a" non mi rappresenti neanche un pò. Nonostante tutto, credo che le due rune che mi rappresentino di più siano la ᛒ: Berkana donna, sicurezza, crescita e ᚱ: Raido. Si fermò di nuovo, rilesse il tutto e riscrisse in bella copia, poi cercò quale fosse l'incantesimo di marchiatura di alcune rune "Chorium Runae", ne vide gli effetti, ne cercò di studiare da sola cosa potesse succedere se avesse realmente provato sulla sua pelle. Ma Regina non era un cuor di leone, quindi lasciò perdere e si limitò a scrivere un ultimo rigo: Sceglierei come runa nominale Berkana, in quanto racchiude tutto quello che davvero voglio essere e vorrei divenire da grande: una donna sicura sempre in continua crescita.
    Sperava che la professoressa avesse apprezzato ogni tipo di spiegazione data e scritta in quei fogli. Sorrise, firmò il suo compito e lo andò a consegnare a chi di dovere. Aveva un pò terrore della ex professoressa di storia della magia, ma non importava, più erano severi i professori più lei sarebbe potuta diventare brava in quello che voleva fare, specialmente perchè alla fine dell'anno avrebbe avuto i MAGO e lei voleva arrivare preparata, aveva bisogno di eccellere.
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    Non era completamente in confidenza con lei, non sapeva ancora come comportarsi, ancora non riusciva seriamente a capire perchè era li e l'aveva cercata con tanta insistenza. L'aveva ringraziata più di una volta ed era evidente che Louise non fosse sciocca ed aveva capito benissimo che, nonostante tutto, aveva apprezzato quel gesto. Eppure era ancora li, era ancora li che voleva a tutti i costi parlare con la biondina, ma di cosa in realtà? Si morse il labbro per quello che disse e si strinse nelle spalle, e scosse il capo. In realtà lei non voleva stare da sola ed era solamente che una benedizione il fatto che l'avesse trovata. No, io non voglio rimanere da sola. Cioè... io... ecco si ti cercavo non solo per dirti di nuovo grazie per quello che hai fatto. é che per come sono fatta e per come gira sempre la mia vita, è strano che qualcuno decida di fare qualcosa per me, almeno non liberamente. Ammise seriamente prima di stringersi nelle spalle. Poi fece un sospiro e la invitò a sedersi insieme a lei. Quel giorno, mentre correvo con Blake, mi sono comportata come una bambina stupida nei tuoi confronti e mi dispiace. Veramente.Ammise poi senza neanche riflettere troppo a quello che stava dicendo. Forse era quello il punto, era meglio che rifletteva quando parlava perchè così diventava ovvio l'argomento di cui voleva parlare. Stefany non mi guarda neanche più in faccia, credo che sia per via di Blake... io. Tu... l'hai mai visto in quel modo? Il fatto era solamente uno: Regina non era una persona diretta. Non riusciva neanche ad esserlo davvero. O meglio, lo era, certo, ma non sapeva essere amica di qualcuno, non aveva mai avuto un'amica, non sapeva neanche come si affrontavano certi discorsi. Era come se tutto quello fosse qualcosa di davvero nuovo per lei e, forse Louise, se fosse stata davvero attenta ai movimenti, alle espressioni e al tono di voce della ragazzina, se ne sarebbe sicuramente accorta. Era ovvio che ci fosse qualcosa che stesse provando anche se non sapeva esattamente se ci stesse riuscendo. Poi... tu hai reagito come Stefany ed io non voglio pensare che Blake possa mai picchiare una ragazza... ma...Come si chiedeva ad una persona il perchè di qualcosa senza essere cafona, impicciona o troppo curiosa?
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    In realtà lei non sapeva neanche che fosse partito davvero, fino a quando non aveva visto una sua storia palesemente in america. Regina ne era rimasta sconvolta e soprattutto aveva deciso che se lui non voleva rimanere con lei allora erano solamente fatti suoi. Julian era una parte integrante della sua vita. Lo amava da morire, era una di quelle persone essenziali nella sua vita. Anche se lui aveva deciso di andare via non avrebbe mai cancellato neanche un momento insieme a lui, neanche una risata, e neanche una volta di tutte quelle che avevano dormito insieme o lui l'aveva abbracciata solamente per rassicurarla. Lui era andato via perchè lei lo aveva rifiutato e ci era voluto così poco per allontanarlo che Regina aveva semplicemente avvalorato ancora di più la sua tesi. Come poteva dire di essere innamorato di lei se poi quattro grida gli erano bastate per andare via? Inoltre non era sicuro che fosse tornato per lei. Lo strinse forte, e poi scese dalle sue braccia e slegò quell'abbraccio infinito, prese il suo viso spigoloso tra le sue mani. Io sono reale, e tu lo sei? Quasi se adesso fosse lei a non credere ai suoi occhi a non credere a quello che davvero aveva di fronte. Si morse appena il labbro inferiore e poi toccò i ricci del ragazzo come se fossero ossigeno puro. Mi sei mancato. Seppur sono arrabbiata con te. Mi sei mancato. Non aveva paura di dirlo, voleva solamente che il ragazzo capisse che dovevano fare le loro esperienze che le doveva dare il tempo di capire cosa davvero volesse dalla sua vita e con chi lo volesse. Era inutile dirle che lui l'amava, perchè anche lei lo amava, era ovvio, era palese, ma non era il momento. Regina stava pensando a tutt'altro in quel momento della sua vita e non voleva smettere di farlo, m voleva di nuovo Julian nella sua vita, come sempre, come avevano sempre fatto. Alzò un sopracciglio. Perchè le aveva chiesto scusa? Alla fine aveva fatto quello che lui riteneva opportuno e Regina ammirava il coraggio di Julian da sempre.Perchè mi chiedi scusa?Almeno in America hai seguito le lezioni e fatti i compiti oppure verrai bocciato e non saremo più in classe insieme? Chiese poi sospirando prima di continuargli ad accarezzare il volto. Non voleva lasciarlo andare, non voleva che quel tocco potesse finire, aveva quasi paura di lasciarlo andare. E se era un sogno? Se tutto quello non era reale e lui sarebbe svanito per sempre? Di nuovo?
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    Quando Adrien cominciava a fare quei giri di parole era solamente perchè non aveva nessuna voglia di dire quello che doveva dire. Il problema principale era che erano gemelli e Regina era una persona puntigliosa, una che non si faceva scappare mai assolutamente niente. Non era una che si perdeva in chiacchiere, o meglio si poteva perdere in spiegazioni, ma mai in chiacchiere. Era una persona scrupolosa e quando si trattava della sua famiglia era quasi peggio di conan super detective con gli occhiali (eh si devi leggere questa frase canticchiando)! Stava guardando suo fratello quasi con sospetto, era il suo gemello ed aveva la sensazione che le avrebbe detto qualcosa che sicuramente non le sarebbe piaciuto.Sai che quando vuoi mandarlo a fanculo io sono dalla tua parte, sempre. Ma non è questo il punto, vero?Chiese poi alzando un sopracciglio mentre lo guardava dire "Beh allora". Ecco quello era sicuramente un campanellino d'allarme. Si morse il labbro e quando disse che era fidanzato da un pò di tempo sgranò i suoi occhioni nocciola, ma quando sentì il nome della sua fidanzata aprì anche la bocca come per chiedergli se fosse scemo, se la stesse prendendo in giro, oppure era esattamente quello che le doveva dire. Alzò le mani in segno di resa e quasi per un 5 minuti aprì e chiuse la bocca, come se voleva dire qualcosa ma non riusciva a dire assolutamente niente. Come diavolo si poteva anche solo pensare ad una cosa del genere? Come si poteva capire cosa si doveva fare per non sclerare male in quel momento? Poteva davvero sopportare tutto e tutti, ma quello non era sicura che ce la poteva fare a farlo. Sai cosa mi perplime di più? Il fatto che tu faccia la corte ad una che non sa neanche cosa vuol dire essere corteggiata. Gyll è una che va con tutti! Santo cielo! Adrien! Io capisco che sia una bella ragazza ma tu... proprio tu vieni abbindolato da certi tipi di persone? Ma sei completamente uscito fuori senno? Chiese poi scuotendo il capo s sbuffando. Poi cercò di fare un respiro profondo. E poi da quanto state insieme? Cioè... tu me lo hai detto ora, per quale cavolo di motivo? Era arrabbiata, tanto che stava stringendo i pugni. Era un cretino ecco cos'era suo fratello. Poteva accettare qualsiasi cosa, ma non quello e non in quel momento. Scosse il capo ed alzò verso di lui un dito perchè voleva dire qualcosa, ma non riusciva a dire altro. Era irritata ecco si. Era seriamente irritata.
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    Adrien era la cosa più importante che aveva nella sua vita. Adrien era la persona che più la capiva al mondo. Si conoscevano da sempre, erano nati insieme, e nel vero senso della parola. Era qualcosa di incredibile come il legame tra gemelli potesse essere forte. Regina era fredda sotto tanti punti di vista e con tante persone, ma mai con suo fratello, mai con il suo gemello. Se avesse ddovuto scegliere tra la sua stessa vita e quella di Adrien non avrebbe esitato neanche un secondo a morire. Non avrebbe neanche immaginato un modo ed una vita senza di lui. Per quanto si davano fastidio, per quanto non facevano altro che sfottersi, loro erano inseparabili e NESSUNO poteva davvero metterli contro. Lei avrebbe sempre scelto lui e sapeva che lui avrebbe sempre scelto lei. Su quello non c'era nessun dubbio.Ho letto che per delle persone, per far si che facciano quello che si vuole, bisogna fargli credere di comandare la loro vita. Quindi vuoi fumare? Fuma pure. Disse scuotendo il capo e stringendolo a sua volta. Era bello, lo pensava veramente. Anche se con i capelli lo era ancora di più, ma per lei, Adrien sarebbe stato il più bello di tutti sempre. Allora cosa succede e non dire così che mi agiti solamente molto di più, quindi smettila. Ammise poi allontanandosi un pò ed incrociando le braccia al petto. Attese. Adrien era sempre stato enigmatico, era sempre stata una persona che le cose te le dice, ma ai suoi tempi e soprattutto ai suoi modi. Non era del tutto chiaro e cristallino, come invece lo era sempre stata lei, o almeno credeva che lo era sempre stata. Lui era da interpretare ed il fatto che facesse quelle premesse le deva ai nervi. Perchè mai doveva metterla così tanta ansia? Già ne aveva moltissima di suo, senza che lui ci mettesse il carico da 100!
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    Aveva provato in tutti i modi ad essere una persona migliore, ad essere una ragazza molto più socievole, molto più sociale. Aveva cercato di chiudere i libri ed uscire con la testa a scoprire il mondo facendo esperienze. Aveva cercato in tutti i modi di essere qualcuno che non era e la verità era che era successo di tutto. Era stata bullizzata, il ragazzo che aveva sempre avuto affianco si era smaterializzato nel nulla ed anzi si sentiva con un'altra, Blake si l'aveva notata ma era chiaro che non provesse le stesse cose che provava lei. Aidan era così assurdamente carino, dolce e soprattutto una persona con cui si poteva parlare di tutto. Possibile che quando trovavi un ragazzo del genere decidevi di tradirlo? Pensò a Gyll in quel momento e quasi la detestò per quello che gli aveva fatto passare, ma alla fine gli era passata. Si vedeva, era forte, era un ragazzo capace attento e soprattutto che riusciva a fare un discorso sensato senza sembrare uno stupido che ci sta provando. Anzi, in quel momento sembrava tutto tranne che quello. Era la prima volta che regina chiedeva a qualcuno di uscire con lei, sia per amicizia sia perchè, comunque, provava un certo interesse nei suoi confronti e sentirlo parlare così di un'altra le faceva andare in frantumi il cuore. Ma non lo diede a vedere. Mi fa piacere che almeno qualcuno sappia andare oltre le apparenze! Ammise distogliendo lo sguardo con un leggero rossore sulle guancie poi scosse il capo. No, Adrien non poteva essere innamorato di una come Gyll, era impossibile. Mio fratello non si innamorerebbe mai di una persona del genere. é solo molto bella e molto brava, non so in che rapporti stiano ma non mi piace per niente. Davvero! Certo la domanda non era se a lei piacesse o meno, ma insomma. Ce la con te per qualche ragione, ma sinceramente non mi interessa neanche troppo, gli passerà. Adrien è un ragazzo veramente intelligente e fantastico. Mi dispiace anche che sia arrivato a picchiarti, anche se... ecco, credo che ci sia andato peggio lui. Perchè... non so se lo sai, alla fine è stato lui a finire in ospedale... si fermò un momento. Doveva dirglielo davvero? Blake. Non disse altro. Rivedere Adrien così per terra era qualcosa che le faceva veramente, ma veramente male. Non la conosco! Ma ho capito chi è! Si allena spesso con Blake nel bosco! Comunque sono contenta per te, sembra veramente una brava ragazza! La sua voce era un pò rammaricata, ma era felice davvero per Aidan, alla fine lui era sempre stato gentile e disponibile nei suoi confronti, non poteva essere sgarbata ed scontenta. Quartiere molto interessante, anche se non ci sono mai andata! Posso essere maleducata e chiederti che cosa le è capitato quest'estate?Chiese poi non riuscendosi proprio a trattenere. Era curiosa fino allo stremo, non riusciva veramente ad essere diversa, e poi a quel punto, era inutile anche solo pensare di fare qualsiasi cosa. No, assolutamente! Anzi, mi sento anche una stupida ad avertelo chiesto... Non lo so che mi sia preso! Ma credevo davvero che... ecco... ma non fa niente! Sicuro ci era rimasta un pò male, ma non voleva interrompere la conoscenza con lui e non voleva in nessun modo essere sua nemica. Gli piaceva, amen! L'ennesima cotta non ricambiata! Oramai ne faceva la collezione.
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