Posts written by Regina Beauvais

  1. .
    Regina Beauvais
    Dioptase | 18 anni
    Ecco, quella si che era una vera e propria lezione. Era qualcosa che gli mancava! Fare una lezione tranquilli, fare una lezione come si doveva. Ammetteva che non poteva farne a meno e quando aveva saputo che si andava al San Mungo e che ci sarebbe stato anche Aaron insieme ad Annie era veramente super eccitata. Sapeva tutto di entrambi in quanto erano attivamente nella vita di Blake e per lei quello era qualcosa di primario. Conosceva tutte le canzoni del biondino che aveva dedicato al maggiore ed erano le canzoni che amava di più. Forse perchè gli ricordavano il fratello, forse perchè riusciva semplicemente ad immedesimarcisi dentro, fatto si era che vederli dal vivo e conoscerli era una grande emozione. Quando arrivarono in quel luogo, Regina si guardò intorno con occhi brillanti, occhi curiosi e quando la professoressa Ivanova li presentò tutti quanti ai due medimaghi, le brillarono gli occhi, e lei alzò la mano. Come siete diventati parabatai? Chiese più a modi intervista che altro, ma sapeva tutto quello che Blake, o la stessa Annie o Aaron avevano messo sui social per non fare quella domanda. Vi è mai capitato di essere in competizione per un caso? Insomma siete due brillanti medici, nonostante la dottoressa Welsh stia un pò più avanti, ma lei, Dottor Barnes... Abbassò appena lo sguardo ed arrissì leggermente. Si sa che ha avuto molto da fare nella sua vita... Comunque, siete due brillanti medici e per me due idoli. Sarà un piacere collaborare con voi, cosa faremo? Ma l'ultima frase la rivolse alla sua docente. Si, era veramente in forma quel giorno. Finalmente stava facendo qualcosa che le piaceva. Si guardò intorno. Julian dove diavolo era finito? Glielo aveva anche ricordato che quella lezione era speciale. Scosse il capo e poi prese il telefono per vedere se stava arrivando. Odiava andare a lezione senza di lui, quello era un dato di fatto a dire la verità!
    RevelioGDR
  2. .
    Regina Beauvais
    Dioptase | 18 anni
    Forse stavano correndo troppo, ma quell'anello era bellissimo e sulla sua mano gli stava anche meglio. Regina non era mai stata attratta da quelle cose, ma aveva una voglia matta di provarle tutte quante e più stava con Julian più si rendeva conto che lui era la sua dolce metà. Si, era completa anche da sola, ma con lui la vita aveva un sapore decisamente diverso. Era come se tutto quello che aveva avuto fino a quel momento non era intenso come quando c'era lui. Era qualcosa di estremamente intimo, con lui poteva essere davvero se stessa e riusciva seriamente a non perdersi mai d'animo. Era una ragazza nuova, aveva deciso di fare altre cose nella sua vita ed adesso che ne sua sorella ne il suo gemello c'erano, era da sola e la cosa la sconvolgeva ancora di più. Si morse il labbro, stava scoppiando: stava provando così tante cose che non riusciva neanche a capire come si potessero provare tutte quelle cose in soli pochi secondi. Non solo le stava provando ma sapeva anche che erano intense, erano completamente vere, nuove, vecchie... Julian aveva la capacità di sorprenderla alla grande, aveva la capacità di capirla come nessuno aveva mai fatto e la cosa la devastava. Non sapeva se prendere tutto quello come il bene superiore di tutto, oppure come qualcosa da cui fuggire perchè se solo lui avrebbe voluto farle del male, ci sarebbe riuscito e l'avrebbe uccisa, ne era certa. Le distanze vennero azzerate da tutto quello che lei non sapeva dirgli, aveva detto tutto,si era completamente aperta a lei, gli aveva detto di si, che era disposta a fare quel percorso insieme, che voleva davvero provarci. Gli stava dicendo la verità, gli stava parlando con il cuore in mano, con tutte le buone intenzioni e lui sembrava essere ancora più perfetto di come se lo ricordava e di come lo aveva sempre visto. In quegli occhi scuri gli stavano passando tutti i loro momenti belli, tutti i loro momenti tristi e tutto quello che avevano sempre affrontato insieme, fin da bambini. Era contanta di tutta quella storia ed era contenta di essersi finalmente sciolta con lui. Loro erano legati e quello era, oramai, qualcosa di estremamente visibile a lei, a lui e a tutto il mondo. Lo strinse, lo baciò, questa volta più intensamente. Vorrei che tu capissi che io non provo a fare qualcosa. Io riesco a fare quello che voglio! Lo cansonò in maniera bonaria prima di stringere le braccia intorno al suo collo e baciarlo nuovamente. Ecco, adesso era tornato tutto come prima,solamente che non aveva paura di toccare quelle labbra così perfette e carone con le sue. Sorrise e si godè con lui non solo Parigi e la sua atmosferma, ma finalmente, la serenità che si meritavano.
    RevelioGDR
  3. .
    Regina Beauvais
    Dioptase | 18 anni
    Odiava quella materia. Lei non era fatta per le cose pratiche, era più per il teorico, era più un topo da biblioteca che un leone da battaglia, quindi tutto quello, per lei era quasi assurdo. Odiava anche Brian e non sapeva neanche perchè insegnasse ancora in quella scuola. Non capiva davvero perchè tutto quello fosse possibile: nessuno si rendeva conto che quel tizio non voleva altro che la morte di tutti? Trasalì quando disse che no, non era giusto quello che avevano detto, ma come? Insomma quello c'era scritto nei vari libri di testo. Aggrottò la fronte e sentì la sua spiegazione, ok, forse non aveva detto esattamente quelle parole... ma infondo lui mica ce l'aveva con lei in maniera particolare! Ecco, se solo non avesse avuto il fetish per la E, allora si sarebbe rifiutata di fare quel compito. Cioè, si poteva chiedere ad un corpo auror di mettersi da parte e far agire degli studenti del primo e del secondo anno? No, per Regina non era qualcosa di concepibile e di conseguenza non fese altro che rimandare la prova pratica finchè non fu per forza il suo turno. Era pur ovvio che non sarebbe mai riuscita a fare qualcosa di eccezionale, ma aveva letto abbastanza sull'argomento da pensare e sperare di sopravvivere. Si aggiustò la giacca, alzò lo sguardo ed il mento verso il docente e si morse il labbro visibilmente preoccupata. Davvero interverrà se ci vede in difficoltà? Chiese in maniera educata, come sempre, ma anche con un tono di preoccupazione. Era ovvio che lei non pensava che davvero fosse intervenuto, se no non avrebbe rimarcato la sua prima parola. Non voleva offenderlo, ne tanto meno sfidarlo, non ne aveva ne il coraggio ne il carattere, voleva solamente che qualcuno gli dicesse che sarebbe tornata viva da qualsiasi posto le stava dando accesso quella passaporta. Si morse il labbro e poi la toccò. Chiuse gli occhi e quando li riaprì desiderò ardentemente di prendere una T, forse la prima della sua vita, e di non aver mai passato quel posto. Si morse appena il labbro e poi un Lumus! uscì dalla sua bocca. Si, era qualcosa che doveva per forza fare, più luce c'era più lei si sarebbe sentita al sicuro, e poi si sarebbe guardata intorno. Silenzio. Sembrava quasi essere in un cimitero e il solo pensiero le diede un brivido dietro la schiena. Poi sentì finalmente qualcosa che non avrebbe mai voluto sentire. Un alito fetido e pesante dietro la sua schiena. Si voltò lentamente, quasi a non voler veramente verificare quanto aveva vicino. Aveva il cuore a mille ed una paura che non si poteva raccontare, ma Regina era una ragazza intelligente e solo quello poteva salvarla. Fece qualche passo indietro con cautela. Alimentes Flames!Per allontanarlo il più possibile. Doveva pensare, non lo avrebbe ucciso, non ne era capace ne di spirito ne tanto meno di forza. Doveva essere solamente furba. Confundus! Aggiunse. E se lo avesse visto davvero confuso, anche se non sembrava poi essere davvero confuso, Regina non si perse d'animo. Sentì i suoni gutturali che aveva descritto poco prima il profesore e trasalì facendo ancora qualche passetto indietro. Senti io non voglio farti del male, ma stammi lontano, o almeno cerca di starmi lontano! Disse poi sentendo dietro di lei una fredda parete. Chiuse appena gli occhi. Pietrificus totalum! Urlò più per paura che per altro. Non lo sapeva che stava per fare quel coso sapeva solamente che voleva andare via da li. Tutto quello non era divertente e lei non voleva essere un auror, per nessuna ragione al mondo. Avrebbe preferito la strada della diplomazia, della medicina anatomica o ancora delle pozioni, ma niente a che vedere con missioni, morti e feriti. Alzò la bacchetta con gli occhi velati dal terrore. Periculum! una scintilla rossa illuminò il cielo. Non le interessava del voto, voleva solamente andare via da quell'inferno e mentre sentiva il goblin avvicinarsi come se stesse guardando un bel piatto succulento, Regina ebbe la freddezza di lanciare un Protego dinanzi a lei. Si, decisamente quella non era la sua materia.
    RevelioGDR



    Rispettando il carattere di Regina, ossia tanto cervello ma poco coraggio, Cerca di affrontare il goblin, ma non sa esattamente cosa fa lui, in quanto presa dalla paura, lancia un periculum per farsi venire a prendere e poi un protego per stare al sicuro. Inizialmente cerca di affrontarlo prima allontanandolo e poi cerca di pietrificarlo.
  4. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Forse era il suo primo ballo vero e proprio. Lei era sempre stata un topo da biblioteca, tranne quando ballava e quando stava su di un palco, allora solo li, si trasformava in una diva. Aveva un carattere chiuso, riservato. Solo Julian riusciva veramente a far uscire una parte di lei completamente diversa. Era andata da lui perchè sapeva che era la persona giusta, nonostante avesse paura di tutti quei cambiamenti, nonostante non era ancora veramente sicura di tutto quello che voleva veramente dalla sua vita, era sicura che Julian doveva farne parte. Sorrise e quando entrò in quella sala si sentì quasi persa, tanto che si strinse al braccio del ragazzo come a voler sostegno. Era bellissima e sapeva di esserlo a gli sguardi addosso la mettevano quasi a disagio. Si morse il labbro e quando il riccio le propose la foto lei sorrise. Oddio si, ed effettivamente ne voglio anche una per la mia storia! Dise poi raggiante. Si guardò intorno, non c'era ne Louise ne Blake, ma individuò sicuramente Lilith e quel ragazzo che non aveva idea di chi fosse. Sapeva che fosse tornato da chissà dove e che era legato, in qualche modo a Barnes, ma nient'altro. Ma non era il momento di pensare a tutto quello, alla fine l'unica persona di cui le interessava era li al suo fianco. Si mise in posa e si fece cattare quella foto con lui. Poi si avvicinò alla sua guancia e se ne fece scattare un'altra mentre gli lasciava il segno leggero con il rosetto. Adesso va mooolto meglio. E si, dai andiamo a pattinare, ma dovrai reggermi, sai non sono brava negli sport. Preferisco di gran lunga essere su un terreno saldo, ma tu sei bravo quindi... Non riuscì davvero a finire la frase perchè arrivò un Cameron incazzato nero, levandosi quel braccialetto, dicendo che era finito perchè lei era con lui e poi cose che Regina non capiva e neanche voleva capire. Sapeva solamente che si era abbassata lo aveva raccolto ed aveva le fiamme negli occhi. Prima che lei o Julian potessero dire qualcosa, lui se ne stava andando. Regina guardò per un momento il ricco. Posso dire due parole al tuo stupido amico in privato? Chiese poi retoricamente. Ma non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare. Aveva sentito delle voci di corridoio su lui e la prefetta degli opali, ma niente di troppo serio, alla fine neanche le interessava, nonostante conoscesse Liz per i social, visto che era collegata a Blake, ma erano dettagli. Seguì il ragazzo che conosceva a malapena fuori al corridoio. EHI. Disse seriamente. Perchè voi ragazzi siete sempre così idioti e stupidi senza capire le cose? Non conosco te, non conosco lei. Ma tu stai mollando. Non è lei che va da lui, sei tu che sei così tanto vigliacco e senza palle da consegnargliela senza neanche provarci. La Lynch è una stronza. Non ha la fama proprio di una che ti da una pacca sulla spalla. Sei venuto con lei, avrete parlato? Boh, non lo so, ma sei un maleducato se prendi e te ne vai così. La vuoi? La vuoi davvero? rimettiti questo coso e valla a prendere.Se te ne vai, allora quello che avevate non è mai stato ne vero ne importante. Lo diceva perchè per lei qualcuno aveva combattuto ed era stato bellissimo. Julian l'aveva fatta sentire importante, non sapeva perchè erano andati via, non conosceva nessuno dei due e non ci teneva a farlo, ma bastava guardare Elisabeth negli occhi per capire che stava solamente recitando la parte di quella che "se il mondo crolla io mi sposto un pò più in la". Gli lanciò il bracciale che aveva preso prima di Julian e sospirò. Non provare a trascinare nel tuo stupido buco di insicurezze ed incertezze Julian, impara ad essere uomo. Forse un pò too much, ma era un amico di Julian, no? Quindi se dovevano stare insieme avrebbe dovuto sopportarlo e comunque Regina non riusciva a rimanere fuori dalla vita del riccio. Era andato da lui, lei era con lui ed adesso Cohen si prendeva il pacchetto completo. Era certa che il riccio l'avrebbe seguita, quindi fece un passo indietro, senza neanche vedere se davvero ci fosse ed afferrò la sua mano.

    RevelioGDR
  5. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Non era molto brava in divinazione. perchè non era brava in qualcosa che non fosse astratto, qualcosa che non avesse una vera e propria spiegazione. A lei le interpretazioni non piacevano, per niente. Era più una ragazza concreta, era una a cui piaceva la scienza perchè poteva essere dimostrata. Ma nonostante quello, era anche una di quelle persone che non riuscivano a non fare i compiti e di conseguenza...Prese tutto quello che potè sulla divinazione e si chiuse in biblioteca. Ecco, si Regina era il classico topo da biblioteca, era una che li dentro ci passava le ore, ore intere a leggere, concentrata, senza alzare davvero la testa. Certo, aveva disagi sociali, ma quelli erano più dovuti alla player che a se stessa. Ma comunque, andiamo avanti. Come prima cosa si mise a segnare tutti i tipi di segni divinatori che potevano piacergli, almeno partire da qualcosa che capiva, anche solo in maniera leggera e lontana, non doveva essere poi così male. Anatra: restituzione di denaro prestato. scrisse ma cancellò di netto. ALTARE: Matrimonio, soddisfazioni lavorative, desideri che si avverano. quella parola fu contornata da cuoricini, ma poi cancellata brutalmente sia perchè la stava distraendo sia perchè non aveva nessun tipo di idea. CHIODO: Gelosia e difficoltà nella sfera sessuale. quella era molto interessante. Ma perchè un chiodo doveva rappresentare una cosa che non c'entrava proprio nulla con quello che rappresentava? O forse si, chiodo schiaccia chiodo? Na! Cosa c'entrava con la gelosia. Si stava cominciando a domandare perchè non lasciasse perdere e ricominciava a studiare rune, o comunque incantesimi o altro. Ma niente, doveva fare e finire quel compito. Non era sua intenzione mollare. Sbuffò ed un ciuffo di capelli ricadde disordinato sulla faccia. Poi si morse il labbro. Le venne un'idea. Doveva trovare qualcosa che le facesse pensare a qualcosa di quotidiano e quindi cominciò a pensare ai suoi gesti, quelli a cui non riu8sciva proprio a fare a meno. si toccò quindi, le labbra. Scrisse.
    LABBRO.Quando si toccava lei le labbra, quando faceva il gesto di morderle? Quando provava soddisfazione per qualcosa, no, non proprio a dire il vero! Quando era imbarazzata. Poi la lampadina. LABBRO: inganno scoperto. Si, era soddisfatta. In genere le labbra sono una parte del nostro corpo che tendiamo a mordere, toccare o in qualche modo torturare quando dobbiamo mentire, quando siamo imbarazzati o anche quando dobbiamo trovare una via d'uscita ad un problema. Quindi, potremmo interpretare le labbra come una scoperta di qualche inganno o qualcosa legato ad esso. ok, aveva preso il ritmo. DENTE: perdita di una persona cara, noie con la salute. I denti non gli piacevano, si ricordava che quando era piccola e doveva andare dal dentista era sempre straziante a dire il vero. quando si pensa ai denti è raro che si pensi a qualcosa di veramente buono. La perdita di un dente, il dolore dei denti, e tutto quello che può essere legato ad un dente dolorante potrebbe andare a significare perdita, o comunque dolore in qualche modo, ed al contrario, potremmo interpretare la figura del dente bianco, d'oro e così via dicendo in maniera positiva, come vantaggio economico.Scrisse sempre in brutta, doveva rileggere prima di consegnare al professore. Altro gesto che faceva sempre, in maniera particolare quando pensava a Julian era quello di toccarsi i capelli. Scrisse. CAPELLI: sensualità, seduzione. Poi sorrise appena di se stessa. Ecco anche quella era fatta. Prese e scrisse tutto quanto in bella: LABBRA: inganno scoperto. Le labbra sono una parte del nostro corpo che tendiamo a mordere, toccare o in qualche modo torturare quando dobbiamo mentire, quando siamo imbarazzati o anche quando dobbiamo trovare una via d'uscita ad un problema.
    DENTE:perdita di una persona cara, noie con la salute. La perdita di un dente, il dolore dei denti, e tutto quello che può essere legato ad un dente dolorante potrebbe andare a significare perdita, o comunque dolore in qualche modo, ed al contrario, potremmo interpretare la figura del dente bianco, d'oro e così via dicendo in maniera positiva, come vantaggio economico.
    CAPELLI: sensualità, seduzione. Da sempre un segno di particolare sensualità il toccarsi i capelli, sono proprio quei gesti corporei che parlano da soli.
    . Rilesse tutto ed alla fine scrisse il suo nome, la data e la casata d'appartenenza ed andò a consegnare tutto nell'aula di Divinazione. Anche quella volta era soddisfatta.


    RevelioGDR
  6. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Lo stava aspettando già da un quarto d'ora. Quando le scrisse sbuffò e si fece materializzare un'aspirina sulla mano, o meglio, in un bicchiere d'acqua con un cucchiaino che girava. Lei aveva le braccia conserte ed un fianco che quasi le usciva. Incazzata nera. odiava andare a lezione in ritardo ed ultimamente capitava spesso. Senti io non ti aspetterò mai più. Se vuoi bere e fare il coglione ok, ma lontano da me.Chissà dove era finita la ragazza del parco, quando a luglio/agosto il ragazzo era tornato! Comunque, in quel momento non le interessava. Voleva solamente andare a lezione e capire cosa gli aspettava di atroce quel giorno. Lei preferiva i compiti in classe a sorpresa o i compiti a profusione. Tutto pur di non alzare il sedere dalla sedia. Odiava le prove pratiche di difesa e solo perchè non aveva il carattere giusto per affrontarle. Una volta arrivata, e senza aver più rivolto la parola al ragazzo, si mise seduta, salutò cordialmente ed educatamente il professore ed ascoltò i suoi compagni parlare, prese appunti. Era tutto quanto molto interessante, specialmente quello che disse la Lastrange. Chissà se era legata alla famiglia Lastrange che seguiva il signore oscuro oramai un bel pò di tempo fa. Sapeva che il professor Ensor non amava essere interrotto, ne tanto meno amava gli studenti prolissi, ma lei non ce la faceva a non esserlo. Educatamente alzò la mano e quando il docente gliene diede modo posò la penna in mezzo al suo quaderno. Sicuramente non sono creature che spiccano per bellezza, e spesso, quando si tratta di goblin, si pensa sempre a creature che svolgono dei compiti molto umili, da schiavi, o comunque da scribacchini. Non spiccano di grande leadership, infatti spesso e volentieri vengono sottomessi da creature molto più carismatiche di loro. Questo, comunque no vuol dire che sono creature stupide. é una figura che viene utilizzata molto spesso nelle leggende e nei racconti fantasy babbani e spesso, a parte qualche strano cartone animato, vengono associati a figure cattive, maligne, ma più che esseri cattivi, vengono descritti come servitori del male. Inutile ripetere quanto è stato già detto. Quindi mi soffermerei su come si possono tenere lontane queste creature o, addirittura, come si possono uccidere. Fece una piccola pausa per riprendere fiato. A quanto pare le leggende più accreditate parlano di frecce di legno, ma credo anche che la magia bianca possa aiutare oppure incantesimi come il recido, l'ardemonio, o anche l'incendio possono essere distruttivi per tutti, specialmente se utilizzati in maniera ravvicinata o con uno spirito molto aggressivo. Era una sua considerazione, ma erano ad una lezione di difesa, era bene toccare quell'aspetto. Sinceramente di queste creature non mi ha colpito niente in particolare. Sono silenziose, operano per un qualcosa che non mi appartiene e non hanno quasi mai capacità di scelta propria.Giudizio severo, ma sicuramente originale.

    RevelioGDR
  7. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Quella giornata era stata bella, importante, Julian le stava dimostrando davvero che ci tenesse a lei, e molto più di prima. quando erano in America lei era sempre stata la sua spalla. oddio era anche vero che non si era mai interessata davvero a nient'altro che allo studio, ma Regina, era una bambina e lo aveva sempre dimostrato. Da quando era a Londra, da quando collaborava con Blake per i suoi video, e di conseguenza con persone che davvero fatturavano e non erano intenzionati ad essere intransigenti su niente e nessuno, Regina era cresciuta. Aveva cominciato davvero a capire quanto potenziale avesse e forse quanto era bella. Non solo dentro, ma proprio esteticamente. Era qualcosa di assurdo come, a volte, dei modi così simili fossero così diversi. Certo anche lei era ricca, ma non tanto da possedere una stanza di registrazione nella propria cameretta. Anche i suoi genitori erano schifosamente ricchi e detentori di proprietà, ma non tanto da avere hotel di lusso sparsi da per tutto. Tutto quello per dire che, effettivamente, Blake l'aveva cambiata e l'aveva resa molto più consapevole di quello che era. Ma, era anche dannatamente vero, che la vicinanza con quello che riteneva "l'amore della sua vita", le aveva fatto aprire gli occhi proprio su quello che lei provava per il minore dei Barnes. Ammirazione. la sua cotta per lui era inesistente. Aveva litigato con la persona più importante della sua vita, per semplice ammirazione. Si morse il labbro al pensiero di tutto quello e mentre era seduta in auto. Capiva che aveva allontanato Julian solamente perchè aveva paura e quando lui se ne era andato era successo il macello. Sapeva che non poteva più stare lontano da lui oppure si sarebbe persa completamente. Come rimediava? non lo sapeva, regina non era abituata a farlo ed infatti lo stava facendo il riccio per lei. Sorrise per quello che Jackson le disse. Ancora non poteva smaterializzarsi da sola, ma con lui si. Quindi in un attimo erano in un'altra auto dai finestrini oscurati e Regina aveva le farfalle nello stomaco mentre guardava il profilo del ragazzino. Forse doveva dirgli come stavano davvero le cose? Non sapeva da dove iniziare, ma quella sera, per ringraziarlo di quella giornata assurdamente bella, lo avrebbe fatto o comunque, ci avrebbe provato. Per smetterla di torturarsi le labbra, decise di prendere il lucidalabbra rimpolpante, con dei brillantini delicati all'interno, e spargerlo in maniera abbondante, ma non volgare. Una volta arrivati li, sorrise al riccio, fece quello che faceva sempre. Smettila di dire queste cose. Sai benissimo che sei bello tanto quanto me e sai benissimo che non ti serve che io te lo ricordi. Inoltre tu sei alla mia altezza. Sempre.Quello era un rimprovero degno e caratteristico di Regina. Poi, quando finalmente capì dov'era, su quella terrazza strepitosa, Si alzò di scattò e si avvicinò alla ringhiera della stessa terrazza, lo guardò con gli occhi lucidi e gli disse, con il gesto di una mano, di andare vicino a lei. tu sei impazzito! Oddio che bello! Cioè, ok, Parigi, ma questo... e il locale è tutto per noi e ti sarà costato tutto una fortuna ed io...Abbassò appena lo sguardo verso la punta delle sue scarpe. Non gli aveva portato niente, assolutamente niente. Si sentiva in colpa, si sentiva una stronza che pretendeva sempre e che non dava mai. Forse era vero, era un'egoista e non aveva le palle di ammetterlo. Poi lo vide inginocchiato davanti a lei a prendere qualcosa ed il cure le si fermò in gola, neanche stesse ricevendo una promessa di matrimonio. Stava trattenendo il respiro e quando vide quell'anello e sentì le sue parole, sentì anche una lacrima scendergli sulla guancia e rigarla completamente. io..SI!Gli tese la mano per farsi mettere l'anello e poi lo esortò ad alzarsi e se il ragazzo lo avesse fatto, regina l'avrebbe stretto completamente a lui, avrebbe abbracciato Julian come mai aveva fatto fino a quel momento. Poi si allontanò leggermente prese il suo viso tra le mani. Io... sono senza parole. Forse sono io che dovrei impegnarmi di più per e4ssere alla tua altezza. per essere più... non so neanche come dirlo. Ma so solamente che io... ecco io... si insomma. Fece un respiro profondo perchè sentiva il cuore troppo accelerato e si stava impappinando da sola. Credevo davvero di essere innamorata di Blake. Credevo davvero di provare qualcosa di reale per lui, ed invece... io prendevo solo tempo, perchè ho paura di amare te.Non era una dichiarazione d'amore convenzionale, ma era quello che voleva spiegargli, quello che voleva che lui sapesse. Mi sei mancato per tutta l'estate e...voglio stare con te, e voglio dormire con te, voglio baciarti, voglio darti il tormento come facevamo una volta. Anzi, non come una volta, ma... diversamente, in maniera più intensa, in maniera più... hai capito!Posò la sua fronte su quella del riccio e poi lo baciò.

    RevelioGDR
  8. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Doveva ammettere che non era mai stata così in ansia come in quel momento. Certo, era il suo vero primo ballo li ad Hidenstone ed era anche vero che non vedeva l'ora di andarci con Julian. Le cose stavano cambiando, stavano facendo il loro corso, ma la cosa che più la spaventava era che piano piano cominciava davvero a capire cosa pr5ovasse per quel riccio. Non le piaceva per niente, ne aveva paura e soprattutto era sicura, che alla fine di tutto, si sarebbe ritrovata da sola a provare qualcosa di forte. Lui si sarebbe stancato, alla fine aveva la testa a festa da sempre e non ce lo vedeva a metterla apposto per un lungo periodo di temkpo, inoltre, come amico aveva Cameron, risaputo traditore della prefetta degli ametrin. Ecco, le voci a scuola giravano e soprattutto erano letali. Ma non era quello il punto. Si era provata così tanti vestiti che alla fine, nella sua camera sempre ordinatissima, sembrava essere esplosa una bomba. Ma alla fine aveva deciso. Blu notte,accollato, semplicissimo, l'unica particolarità era la zip che le arrivava appena sopra il sedere lasciando la schiena completamente nuda. Aveva messo degli orecchini brillantinati sempre dello stesso blu, nessuna collana, nessun bracciale. Il suo trucco riprendeva i colori della sua casata esattamente come il suo vestito. La borsa era abbinata alle scarpe, come la moda imponeva. ALe delcoltè erano leggermente a punta ma con un filo di gioiello che le fasciava la caviglia fina. La sua carnagione un pò più scura risaltava, i suoi occhi erano brillanti ed i suoi capelli lunghi erano stati piastrati alla perfezione, le due ciocche di capelli che in genere le fasciavano il viso un pò tondo, erano state riposte dietro le orecchie e laccate, non si sarebbero mosse. Si guardò allo specchio, fece un bel selfie che postò sulla sua storia e poi scese in sala comune dove il suo principe l'aspettava. Regina, di nome e di fatto, era una ballerina, quindi ancheggiò senza un minimo di volgarità fino infondo alla scala, quando lo vide. Sorrise. Avrebbe riconosciuto il suo profumo anche in capo al mondo. Il suo, quella sera era molto delicato, aveva scelto l'ultimo di Chanel, che sua madre gli aveva spedito proprio per quell'occasione. Gli sorrise e gli lasciò un dolce bacio all'angolo della bocca. Sei veramente molto bello stasera!Aggiunse dandogli una rapida occhiata. Aveva messo un rossetto nude matto, in maniera tale che non avrebbe lasciato nessun segno sul ragazzo ne tanto meno si sarebbe scomposta più di tanto. Poi quando gli arrivò quell'ultimo regalo, quasi impazzì di gioia. Lo guardò intensamente e scosse appena il capo. Sei pazzo! Insomma...Come facevi a sapere il colore del mio vestito? Come facevi a sapere che... Aaaah non importa! Andiamo!Aggiunse poi posando la sua mano sotto il suo braccio e lasciandosi accompagnare in sala grande. Era contenta di andare con lui al ballo. In fondo non c'era nessun'altro che avrebbe mai potuto essere così perfetto per lei quella sera.

    RevelioGDR
  9. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Quella mattina non si aspettava minimamente di essere ricevuta in quella maniera. Non che i soldi e le attenzioni di sua madre e suo padre le mancassero, ma quando fu Julian ad architettare tutta quella situazione per lei, la mattinata cominciò sicuramente in maniera più dolce e sicuramente molto più felice. Era strano tutto quello e sicuramente non riusciva neanche a comprendere a pieno cosa stesse succedendo davvero nella sua vita. Sapeva, sicuramente, che da quando Julian era tornato, lei aveva l’esigenza fisica e sentimentale di stare con lui, di fare tutte quelle cose che non avevano più fatto insieme. Non aveva neanche più visto Spike, il che quasi non le interessava. Era qualcosa di strano, qualcosa di pericoloso tra di loro e sapeva anche che non sarebbe stato duraturo, ma sicuramente intenso. Ma non era quello il punto. Adrien era sparito, James aveva i fatti suoi e Marleen, oramai era presa ancora dalle sue amicizie, quindi alla fine era di nuovo come quell’estate. I suoi fratelli non erano per niente presenti nella sua vita e questa cosa la lasciava sempre molto, molto male, ma doveva reagire e comunque c’era Julian adesso. Inoltre doveva farsi nuove amicizie! Basta passare la vita a pensare a quelle vecchie e cose. Era ad Hidenstone, era il suo secondo anno e lei non conosceva nessuno della sua casata, no, non era possibile. Si doveva impegnare, voleva farlo davvero. Comunque, la prima cosa da fare fu andare a prendere quei vestiti che lui le aveva commissionato, si stava divertendo tantissimo. Alla fine, però, aveva ceduto ed invece di andare dove aveva detto lui, aveva deciso di impiegare la giornata per vedere i gioielli della regina, e tutti i musei intorno. Insomma, si era una tipa vanitosa, femmiile e tutto il resto, ma era anche vero che amava la conoscenza e quel pomeriggio culturale e storico era stato veramente qualcosa di bellissimo. Alla fine, comunque, indossò il vestito, tutto brillantinoso e di un verde smeraldo particolare che si era fatto cucire su misura, ed andò da lui. Quella terrazza era bellissima e soprattutto quando lo vide era lui ad essere bellissimo. Lo salutò appena. Per l’occasione si era lasciata i suoi lunghi capelli sciolti, abboccolati solo alle punte, il trucco era intonato al suo vestito e la sua borsa intonata ed abbinata alle sue scarpe, entrambe d’oirate. Ovviamente Regina era una ragazza che ci teneva moltissimo alla moda, specialmente perché molti dei suoi vestiti venivano dati a lei proprio dalla sorella di Julia, che era una modella professionista. Si avvicinò a lui e gli sorrise. Sei un pazzo. Disse poi guardandosi intorno mentre i suoi occhi brillavano di gioia. Era contenta che lui fosse li, era contenta di tutto quello ed era anche contenta che alla fine di tutta quella storia si erano davvero ritrovati. Si avvicinò a lui e gli mise il papillon dritto, sorrise, mentre lo faceva lo stava guardando in quegli occhi. Era chiaro che provava qualcosa per lui, era chiaro che lui era quello giusto, quello che da sempre doveva stargli vicino. Stai molto bene vestito in questo modo, sei molto bello! u po' rossa in viso decise che era giusto fargli quel complemento A cosa devo tutto questo? Chiese poi sorridendogli e sedendosi composta sulla sedia. Si guardava intoro, la terrazza era solamente per loro due e lei era così emozionata che non riusciva neanche bene a capire cosa dovesse dire, o cosa dovesse fare. Erano andati molte volte insieme a mangiare, anche in ristoranti lussuosi, ma adesso era diverso, sentiva che il tutto era diverso. Insomma piano piano si stava rendendo conto che forse, forse era esattamente dome diceva lui: loro si amavano. Si morse il labbro internamente, piano, come se quella consapevolezza la eccitasse e spaventasse allo stesso momento. Niente a che vedere con quello che era successo con Spike. Quello era un sentimento vero e non solo fisico.

    RevelioGDR
  10. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Tutta quella situazione era strana. Sapeva che non era mai stato così tra di loro, a nessuno dei due era mai servito andare via e scappare. A nessuno dei due era mai passato per la testa essere veramente distanti tra di loro. Loro erano delle persone unite, loro erano sempre stati una sola cosa. Eppure lui l'aveva lasciata da sola, Nonostante lei gli avesse detto che non sapeva cosa provava, che non aveva idea del perchè stava succedendo tutta quella cosa e soprattutto, non aveva idea di quello che sarebbe successo. Si erano sempre capiti, ma da quando erano andati a Londra le cose erano cambiate. Forse Regina era semplicemente cresciuta, forse Regina aveva e sentiva il bisogno di esplorare, ed il solo fatto che qualsiasi persona che le desse un minimo di consedirazione, lei pensava si fosse infatuata, allora le faceva capire tutto. Si morse il labbro e decise che forse era il caso di tornare un pò all'origine. Doveva riprendersi, stare un pò da sola e cercare seriamente la dritta via. Ma oramai le cose erano andate in quel modo, e quell'estate, per lei, era stata deleteria. Aveva ballato tantissimo, studiato come una pazza ed aveva fatto sesso per la sua prima ed unica volta. Ne era rimasta quasi sconvolta, ma non aveva neanche avuto il coraggio di alzare il telefono e dirlo a Julia. E se si fosse incazzato? Se davvero non sarebbe mai più tornato? Adesso stare tra le sue braccia era una gioa immensa e soprattutto era confortante, era qualcosa di realmente vero. Finalmente era a casa. Si morse appena il labbro e poi fece sfregare il suo naso con quello di lui. Sai cosa penso? Che non dovresti più parlare.Sussurrò alla fine del suo discorso. La sua mano era immersa nei suoi ricci e le sue palpebre si chiusero nel frattempo che la sua bocca sfiorava quella che era la bocca di luii. La verità era che non era vero che non si sentiva speciale per nessuno, la verità era che lei era sempre stata speciale per Julian, ma forse era così scontato e così assurdo per lei che non riusciva davvero a farsene una ragione. Gli morse appena il labbro, poi sorrise, fece aderire il suo corpo perfetto a quello di lui. I baci non si chiedono, ma si danno! Lho letto su di un libro!E quello faceva capire al ragazzo quanto la ragazza fosse stata da sola, chiusa in una camera a ballare e leggere come se non ci fosse stato un domani. Si morse ancora il labbro e poi gli diede un altro bacio,ma questa volta sulla sua guancia. Io non lo so cosa provo per te. Continuo a non capirci niente e pensare che per me sei una devastante distrazioe. So che sai distruggermi e rendermi la ragazza più felice al mondo con un solo gesto, e so anche che quello che dici non riuscirai a mantenerlo davvero, almeno non adesso. Sei uno spirito libero Julian, e ed è la cosa che ho sempre amato di te. Sei uno che non si lega a qualcuno in particolare, tu sei amico di tutti, tu sei... sei tu ed io non ti cambierei per niente al mondo. Ma so che mi sei mancato e so che solo vicino a te riesco ad essere me stessa, riesco ad essere la persona che vorrei essere con il mondo. Quidi si. voglio che tu rimani con me, adesso e per sempre. Se dovrò legarti a me con qualsiasi mezzo, io lo farò. Puoi scommetterci.Quela era una dichiarazione? Non lo sapeva neanche lei, ma era quello che provava. Una lacrima di gioia scese lungo la sua guancia. Era felice ed era tra le sue braccia. Era con lui e non chiedeva altro. Sapeva che avrebbero litigato ancora, sapeva che entrambi erano testardi, erano delle teste calde e soprattutto avevano un carattere dominante. Ma sapeva anche che lei lo avrebbe aspettato per sempre. Sapeva che non voleva che lui stesse con lei solamente perchè ne sentiva l'esigenza, ma perchè non poteva fare a meno di lei. Era una che leggeva così tanto che non poteva fare altro che sognare ad occhi aperti e lei, veramente voleva lui. Doveva solo rendersene conto davvero. Doveva solamente capire la profondità di quel sentimento.

    RevelioGDR
  11. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Era incredibile come determinate situazioni si venissero a creare in maniera così particolare. Possibile che
    l’unica sua amica doveva anche essere l’unica sua nemica? Possibile che alla fine di tutto doveva sempre
    succederle quello? Aveva sospettato che anche a Louise gli piacesse Blake, ma non ci aveva mai pensato
    seriamente ed in quel preciso istante la sua vita era seriamente incentrata e preoccupata per altro. Si
    morse appena il labbro sentendo quello che le chiese l’ametrina. Doveva dirglielo? Adrien l’0avrebbe
    ammazzata, ne era sicurissima. Fece un respiro profondo, ma lei con qualcuno doveva pur parlare e
    sfogarsi, era diventato qualcosa di realmente insostenibile, a dire il vero. Stare sempre zitta e cercare
    sempre soluzioni strane per gli altri. Non esisteva, non era qualcosa di fattibile. Lo ha
    picchiato.
    Sapeva che era stato lui perché aveva sentito la conversazione tra Aaron ed il fratello in
    ospedale. Si strinse nelle spalle. Ma so che Adrien ha fatto qualcosa per provocarlo, ne sono
    sicura!
    Di rimando conosceva bene il gemello e sapeva che quello non era proprio un bel periodo e
    di conseguenza non poteva essere altrimenti. Poi vide la sua faccia, vide i suoi occhi sgranati e buttò la sua
    faccia sulle ginocchia come se non volesse essere guardata. Lei si imbarazzava per quelle cose e più
    conosceva ragazzi che potevano piacerle, più si rifugiava nella convinzione che Blake potesse essere l’unico
    amore della sua vita. Forse il solo fatto di non poterlo mai avere tutto per se, rendeva forti le convinzioni
    che aveva, pur di non soffrire, pur di non mettersi in gioco avrebbe fatto davvero di tutto. Poi quando la
    ragazzina disse che era difficile, Regina alzò di nuovo la testa. Davvero è difficile? Perché?
    Blake è una persona così limpida che quando gli piace una ragazza fa sempre qualcosa per lei e per farglielo
    capire. Non so se quello che fa per me è qualcosa di importante per lui, perché per me lo è eccome!

    Certo che parlare in quel modo on era molto rassicurante per Louise, anche perché implicava ammettere
    che Blake era proattivo con tutti e non solamente con lei, ma quella era un’altra storia. Decisamente.


    RevelioGDR
  12. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Regina aveva solamente un unico problema: era un’ingenua. Era una che non faceva altro che pensare che
    le fiabe esistessero e che, soprattutto, il mondo fosse a pois bianchi e rosa. Era una romantica, era una che
    sognava l’amore ad occhi aperti, ma la stessa che non sapeva riconoscerlo quando ce l’aveva davanti.
    Regina era una ragazza semplice e complessa allo stesso tempo e Julian lo sapeva, lo sapeva per davvero.
    Con lui si era istaurato un rapporto perfetto, quando regina non riusciva più a stare a casa sua per varie
    situazioni, allora si rifugiava in quelle braccia ed allora era tutto perfetto, la pace dei sensi. Julian era il suo
    porto sicuro, era casa sua, era la persona di cui si fidava più al mondo dopo il suo gemello. Averlo li tra le
    mani la stava facendo quasi emozionare, come se fosse qualcosa di raro, come se fosse qualcosa di
    estremamente ed assurdamente improbabile. Le era mancata la sua voce, a sua impertinenza, il suo essere
    perfetto a scuola ma sembrare che non combinava mai assolutamente niente. Mera come se tutto quello
    fosse completamente assurdo ed irrazionale ed adesso, mentre lui la toccava, mentre lui le sfiorava le
    labbra con quell’indice, sentiva quasi come stare a casa. Un senso di appartenenza non probabile, un senso
    di appartenenza che quasi non era possibile. Ma non disse niente, anche perché quella lentezza era
    estenuante ed era anche molto, molto piacevole. Era come se il tempo intorno a loro era completamente
    fermo, come se tutto quello fosse completamente perfetto. Cercò di capire bene quello che le stava
    dicendo e poi sospirò appena. Prima di quel commento era anche tranquillo, ma dopo arrossì di botto come
    se era il complimento che stava aspettando da una vita, come se tutto quello fosse arrivato tardi ma era
    l’unica cosa che davvero desiderava. Sorrise ancora. Io… Ecco. Tutto questo è assolutamente
    assurdo. Le risposte le avresti trovate anche con me, anzi io te le avrei date. Non capirò mai le tue scelte!

    Dopo quella maledetta lezione di pozioni è andato tutto male. È come se ti fossi sentito rifiutato da me, e
    poi abbiamo cominciato a litigare ed ancora ed ancora. Io… non capisco. Ci siamo sempre appartenuti,
    avevid etto che non saresti mai andato via da me, ed invece… la verità è che sei tornato anche per quella
    Giada, che dovrebbe stare con qualcuno e tu… non lo so Jul. Io non riesco proprio a capire.
    E quel
    discorso poteva fargli intuire che Regina aveva vissuto la cosa completamente in maniera diverso. Si lui le
    aveva detto di essere innamorato, ma Regina le aveva dato un altro senso. Di certo non quello romantico.
    Lei non era pronta a quelle cose, nonostante avesse scoperto il sesso, ma non era comunque sempre e non
    per quel genere di relazioni. Insomma lei era una ragazza molto, molto intelligente, ma non lo era nel alto
    sentimentale e non per se stessa. Sorrise a ancora al riccio e poi si strinse nelle spalle.
    Grazie! Sono vestiti che abbiamo comprato insieme l’estate scorsa. E comunque anche tu non sei per
    niente male, ci facciamo un giro?
    Aveva veramente voglia di stare con lui e pian piano l’incazzatura
    stava sfumando lasciando il posto sicuramente alla curiosità, quella che la caratterizzava.


    RevelioGDR


    Edited by Aaron Barnes - 28/11/2022, 10:20
  13. .
    img
    Regina Beauvais
    Dioptase| 18 anni
    Per lei non era del tutto normale essere amica con qualcuno. Non aveva mai avuto dei veri e propri amici e
    di conseguenza non sapeva mai come comportarsi. Ammetteva, però, che con Aidan sembrava essere
    molto facile, si sentiva spontanea, si sentiva seriamente in forma e la cosa non gli dispiaceva per niente.
    Finalmente aveva trovato una persona con cui parlare. Il fatto che fosse il nemico del fratello era quasi
    ironico, ma era anche vero che Regina era convinta che Adrien lo odiava solamente per via di quella
    ragazzina. In realtà erano simili ed era convinta che Adrien cercasse solamente una persona con cui essere
    amica davvero ed Aidan era comunque un suo coetaneo, era impertinente ed era molto, molto simile a lui.
    Certo, Regina non avrebbe mai detto niente del genere ne ad Aidan ne a suo fratello. Alla fine erano fatti
    loro e Regina era contenta, veramente contenta di stare li. Ascoltò quel discorso su Gyll e le stava ancora
    più antipatica di prima. Poi sospirò. Sai cosa? Penso che sia una persona molto, molto
    insicura. Esiste una sola creatura in grado di fare queste cose agli uomini, anzi due: i vampiri soggiogando,
    ma quello lo fanno sia ai maschi che alle femmine, e le Veela. Esseri che si nutrono dell’amore e l’attrazione
    degli uomini, possono portarti anche ad impazzire per loro. Sono creature rare, rarissime, in genere in
    mezzo a noi sono mezze-veela. Quindi Gyll o è molto brava a stare al centro dell’attenzione oppure è una
    mezza-veela!
    Era una persona intelligente, se le si davano delle informazioni così decise poteva
    seriamente essere letale. Poi non sapeva in nessun modo utilizzare la sua forza, non era coraggiosa e
    soprattutto era goffa. Regina aveva solamente una grandissima qualità: l’intelligenza, l’intuito e il buon
    senso. Per il resto doveva ammettere che era carente. Ma comunque non era qualcosa di irreparabile.
    Sorrise ancora al ragazzo. Da quando stai con questa nuova ragazza, comunque, ti sento
    molto più tranquillo! Anche negli atteggiamenti!
    Aggiunse poi seriamente finendo di mangiare il
    suo pasto. è bello essere amati da qualcuno, non è vero? Chiese poi un po' sognante.
    Ecco lei non vedeva l’ora di trovare una persona che l’amasse, qualcuno che la guardasse e vedesse la cosa
    più bella del mondo. Quello era un sogno e lei lo sapeva.


    RevelioGDR
  14. .
    Era gelosa del fratello? Assolutamente si. Adrien e lei si appartenevano e lei odiava le persone che gli giravano intorno specialmente perchè non riuscivano veramente a capire quanto suo fratello fosse intelligente, bello e dannatamente sensibile, fragile ed allo stesso tempo forte e coraggioso. Insomma era suo fratello ed ai suoi occhi, lei lo vedeva seriamente perfetto. Era qualcosa che non riusciva a comprendere ed il fatto che qualcuno non gli desse quello che meritava la faceva infuriare. Cercò di stare calma il più allungo possibile ma alla fine non ce la fece. Sapeva chi era Gyll e la cosa non le piaceva per niente. Si l'avrebbe fatto soffrire, ne era sicuro. Era sicurissimo di quella cosa come era sicurissimo del fatto che alla fine della fiera sarebbe dovuta intervenire lei e fare la stronza come suo solito. Lei che alla fine, ed in fin dei conti, non era una stronza, non lo era affatto. Era tutta apparenza, era solamente uno scudo che aveva solamente per riuscire a sopravvivere, a dire la verità. Si morse il labbro e chiuse gli occhi fece un respiro profondo per le parole di suo fratello e poi riaprì i suoi occhi scuri e profondi. Io ti sto facendo venire l'ansia? Sai cosa si dice di Gyll? Sai di quel Garlic? Sai che Aidan è stato ridicolizzato perchè lei urlava: no io non ci vengo con te? Era un pò pettegola Regina, ma era anche giusto, in fondo era una ragazzina. Tu sei migliore e che significa non parlate da un pò di tempo? Senti vuoi divertirti? Bene, fallo! Perchè se non lo farai tu, allora lo farà lei mettendoti nelle stesse condizioni di Aidan! E da come difendeva il suo stesso concasato, Adrien avrebbe capito in poco tempo che il suo acerrimo nemico era invece un amico stretto della sua gemella ed era chiaro lo schieramento assoluto della dioptase. Io non so, esattamente cosa c'è tra di voi, con Gyll non ci ho neanche mai parlato ma... Era un pò isterica, ma stava seriamente cercando di mantenere la calma, di essere una persona normale, di fare la persona normale e soprattutto di non mettersi ad urlare come una pazza isterica. Se ti fa del male, se solo prova a farti stare male, io sarò costretta a distruggerla! Aggiunse seriamente. Era incredibile come in quel momento stesse palesando il suo bene e la sua intensa preoccupazione per il gemello. Gli voleva bene e come aveva sempre detto lui: "Sottomettersi l’un l’altro, ma combattere l’uno per l’altro", quella era la loro regola e sempre lo sarebbe stata, quindi... quello era solamente un isterico avvertimento!
    Regina Beauvais

    "
    citcitcit
    "

    Regina Beauvais - 17 anni
    Pureblood
    Dioptase

    code by ©#fishbone

  15. .
    Era veramente affezionata alla sua famiglia, era veramente, ma veramente dedita a loro per qualsiasi cosa. Per lei i fratelli venivano sempre al primo posto, forse Adrien era sempre il favorito, ma era anche vero che era il suo gemello, che lei era nata dopo di lui e che per questo era la maggiore e che si preoccupava da pazzi. Era un pò il carattere un pò il fatto che alla fine non poteva fare a meno di essere una sorella maggiore premurosa e sempre pronta a farsi in quattro a prendersi oneri ed onori per loro. Non era certo pronta a tutto quello ma sapeva perfettamente che non poteva andare poi così troppo avanti come situazione. Marleen era la solare e la luce della casa e doveva continuare a splendere, sia per lei che per tutti loro. Lei era quella con il sorriso, sempre con una parola buona per tutti, sempre con l'intraprendenza, ma quella sana, quella che riusciva sempre nel migliore dei modi ed era veramente contenta di averla fatta uscire da quella porta, da quella stanza. Sorrise alla sua sorellina e guardandola non riuscì a fermarsi un attimo ed abbracicarla, forte.Sarò stupida ma sono contenta, vederti di nuovo così mi commuove e mi piace, da morire!Ammise poi sospirando per le parole che ebbe Marleen per Adrien. Ecco, era esattamente di quello che stava parlando. Era quello che gli mancava veramente della sua sorellina. Sorrise ancora e poi si strinse nelle spalle. Già so che riuscirò a farlo ragionare, devo solo capire il modo proprio perchè è intelligente. non lo sopporto quando fa lo sciocco, non è da lui, non è per lui fare cose del genere. Non che debba essere perfetto, ma neanche così idiota! Ammise rendendosi conto che quella era più una conversazione fatta tra se e se che per la sorellina, ed infatti, con una mano fece finta di scostare l'aria e poi ridacchiò appena. Si era decisamente importante cambiare discorso. Lo sai che io ti dico sempre la verità e sono anche dalla tua parte, ma Thomas è un cucciolo e tu devi tenerti strette sempre le persone che ami! Aggiunse poi pensando a Julian. Chissà lui cosa stesse facendo in quel momento, ma no, quella era un'altro argomento che non si poteva affrontare. Non in quel momento almeno. Siii Sono veramente ma veramente molto contenta e poi andrà su youtube, insomma è un salto veramente importante! Ballerò per la persona di cui sono innamorata, per un vide che avrà almeno almeno più di un milione di visualizzazioni! Si, ce la posso fare! Aggiunse poi emozionata della situazione. Poi guardò l'orario. Adesso però devo scappare cavolo! Tra poco ho lezione e non posso arrivare tardi. Marleen. Ti raccomando! Sii forte e soprattutto non tenermi mai più all'oscuro di qualcosa! Le lasciò un bacio sulla guancia e corse verso l'aula di incantesimi!
    Regina Beauvais

    "
    citcitcit
    "

    Regina Beauvais - 17 anni
    Pureblood
    Dioptase

    code by ©#fishbone

139 replies since 21/9/2021
.
UP