Votes taken by Siria Healy

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quel giorno era stata invitata dalla sua amichetta Aibileen a trascorrere una piacevole domenica alla sala da tè, tutti se conoscevano almeno un pochino Aibileen sapevano che aveva scelto quel luogo per potersi strafogare di prelibatezze e lei non era nessuno per vietarle di farlo, anzi sicuramente si sarebbe lanciata anche lei su qualche dolcetto con la panna per recuperare zuccheri necessari a far lavorare al meglio la mente, chiaramente era solo una scusa per non pensare alle calorie che avrebbe ingerito.
    Quella giornata poi era iniziata nel migliore dei modi, la pioggia cadeva allegra e lei aveva meno pensieri sul fatto dell'esposizione ai raggi solari, certo in minima parte erano sempre presenti ma poteva permettersi di non imbacuccarsi su tutta come se dovesse partire per una spedizione nel deserto o in Siberia.
    [...]
    Una volta giunta alla sala entrò togliendosi il mantello che si era messa per l'occasione e iniziò a guardarsi attorno in cerca della sua amica. Ovviamente salutò cordialmente chi l'accolse sulla porta e mentre scambiava qualche parola di cortesia con tale persona intravide la ragazza seduta ad un tavolino, era un poco rigida nel suo stare seduta. Le si avvicinò da dietro con fare silenzioso e una volta a portata le mise le mani sulle spalle all'improvviso.
    Signorina lei dovrebbe rilassarsi, un bel massaggino le andrebbe?
    Una flebile risata si librò dalle sue labbra iniziando a massaggiare piano le spalle di Aibileen in modo scherzoso prima di lasciarle un lieve bacio sulla guancia e andare a sedersi su una sedia presente al tavolo.
    Aspetti da molto? Ho fatto il più in fretta possibile ma mi ero persa via a leggere un libro...sai com'è!
    Notando poi che il tavolino era composto da tre sedie.
    Aspettiamo qualcun'altro?
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quel ragazzo era come una calamita per lo sguardo, ora capiva perchè le altre ragazze lo trovassero così attraente e ne parlavano appena avevano l'occasione, in quel momento la sua sola presenza la stava mettendo in leggera difficoltà sul guardare altrove, ma una cosa era certa, la sua mente la stava indirizzando a un altro ragazzo e quindi le rendeva più semplice il non rimanere imbabolata a fissarlo come un'ebete, cosa che aveva visto accadere coi suoi occhi ad altre ragazze. Dal canto suo però sapeva che quel ragazzo nascondeva un lato più tenero, qualcosa glielo sussurrava nella mente, sicuramente aveva un lato nascosto che esternava con alcune persone fidate e che sovrastava il suo essere egocentrico in quei momenti.
    Un piccolo bagliore di quel lato nascosto lo potè vedere proprio in quel momento, quando senza nemmeno rendersene conto il ragazzo si propose di attirare più gente per quella festicciola improvvisata realizzando un boomerang quasi a tradimento di loro due messi insieme. Per quanto lui l'avvisò preventivamente di quella idea la ragazza non fu assolutamente pronta.
    Cavolo! Ho tutti i capelli pieni di ragnatele...e poi guarda che faccia storta!!!!
    Ovviamente non sarebbe mai stato perfetto, ma già il secondo fu accettabile e passabile per essere postato sul profilo di Blake e poi successivamente riproposto su quello della ragazza dopo che lui avrebbe condiviso il post col tag.
    Nel giro di qualche minuto quella stanza iniziò a popolarsi, ne rimase piacevolmente stupita e quasi le si sbarrò la bocca per la marea di gente che si stava appropinquando ad entrare con solo il fatto che Blake aveva pubblicato una foto.
    Ma tu sei magico!
    Un sorrisone a trentadue denti fu rivolto a lui, il viso della ragazza era raggiante e sinceramente grata per quello che aveva fatto, anche se era solo un piccolo gesto era servito per animare di più quella piccola festicciola organizzata, sapeva bene che doveva tutto a lui e che in alternativa si sarebbe trovata da sola con altri tre o quattro gatti che l'avrebbero raggiunta poi.
    Mentre era persa a salutare tutte le persone che entravano in modo caloroso e a spiegargli molto velocemente cosa si sarebbe fatto nei minuti a venire, le giunse all'orecchio la proposta dio gioco. Rapidamente la sua attenzione fu catturata nuovamente da Blake, se si parlava di giocare o di sfide lei era sempre pronta, adorava il pericolo e ormai non aveva più paura di quasi nulla.
    Siria Healy non si tira mai indietro in nulla! Giochiamo!
    Un lieve sorrisino di sbieco si presentò sulle sue labbra mentre aspettava la spiegazione di quella sfida o gioco che voleva proporle.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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  3. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aveva appena finito di sistemare le ultime decorazioni per la sala multimediale, e dentro queste c'era compreso pure il districarsi da quella ragnatela che praticamente si era impadronita dei suoi capelli, tanto che decise di lasciarne un pezzo a decorarli, quando andando a sedersi su una delle poltrone messe a disposizione per la serata sentì la porta della stanza aprirsi e poi richiudersi un leggero tonfo.
    Qualcuno è arrivato!
    Non fece in tempo a formulare quasi quel pensiero che si ritrovò al suo fianco un ragazzo, seduto proprio vicina a lei, e dandogli una rapida occhiata solo alle mani aveva tra di esse un libro, che fosse lì per studiare e non sapeva nulla della serata che aveva organizzato?
    Ovviamente quella sua domanda retorica nella sua testa fu smorzata appena il ragazzo iniziò a parlare e chiaramente sapeva dei film e di quello che voleva organizzare, ma quella battutina le fece alzare lo sguardo sul suo viso per capire chi era quello sfacciato che si era presentato, dal solo tono della voce non riusciva a riconoscerlo.
    Ed ecco che quasi diventò paonazza dal trovarsi vicino uno dei ragazzi più famosi e popolari della scuola, perchè sì proprio di lui si trattava e ovviamente lo riconobbe all'istante, molte compagne di anno le avevano parlato di lui e di quanto fosse figo.
    Effettivamente non hanno tutti i torti...
    Una lieve alzata di sopracciglie le sfuggì nel pensare a quelle parole nel mentre cercava di riprendere il suo solito colorito cadaverico che la contraddistingueva ovunque.
    Blake Barnes mi omaggia della sua presenza quindi? Ne sono onorata...e magari era proprio quello che volevo senza la benchè minima utilità di altre persone
    Un lieve sorrisetto si stagliò sulle sue labbra, non era una che aveva troppi peli sulla lingua quindi il rispondergli allo stesso modo sarcastico le venne quasi automatico, ovviamente dopo aver ripreso le facoltà mentali perse poco prima.
    Rimase sorpresa che lui conoscesse il suo nome, si limitò così ad annuire in risposta a quel suo chiedere quasi retorico.
    Comunque spero arrivi qualcun'altro...o Sir Isaac penso si offenda parecchio, ci ha messo tutto se stesso per scegliere i film horror perfetti!
    Distolse lo sguardo dal ragazzo per lanciare un occhio verso il fantasma che se ne stava ancora lì a scegliere titoli per quella festicciola halloweennesca, era stato davvero molto entusiasta quando la ragazza lasciò a lui il compito di scegliere i film che avrebbero seguito Nightmare Before Christmas.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    Edited by Siria Healy - 24/11/2021, 16:42
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    La lezione di Rune aveva dato il via al suo cervello di mettersi completamente nel mood hallowen, le era proprio servito quel la da parte del professor Lance per farla calare completamente nell'atmosfera di quel periodo. Da qualche giorno a quella parte aveva iniziato a vestirsi e truccarsi in maniera più gotica, niente di troppo esagerato da potersi beccare qualche richiamo ma aveva preso il via il mood e non poteva sottrarsi dal dar sfogo a quella sua esigenza.
    In quel momento si trovava nella sala multimediale e stava girando come una trottola mentre armeggiava con una barretta di cioccolato in una mano e delle decorazioni spettrali nell'altra. Avrebbe sicuramente potuto usare la magia per compiere quel compito decorativo ma, non voleva togliersi l'ebrezza di poter essere fiera del lavoro svolto e di poter dire di aver decorato la sala. Perchè stava facendo tutto quello? Semplicemente perchè voleva portare avanti quello che aveva accennato al professore e lui le aveva dato via libera. La maratona di Nightmare Before Christmas e già che c'era, o meglio per chi ci sarebbe stato, avrebbe proposto anche altri film horror per allungare ancora di più quella giornata incentrata su halloween.
    Qualche giorno prima aveva iniziato a far girare la voce tra i suoi compagni di casata e di biennio su quella cosa che voleva organizzare. Aveva già scelto giorno e orario, assicurandosi che la sala fosse libera e disponibile per quella cosa che stava pianificando. Per essere completamente corretta ne aveva parlato pure con Sir Isaac, il fantasma che presidiava la sala e si era fatta aiutare pure da lui per organizzare una playlist di film ad hoc per l'"evento".
    Niente doveva andare storto, ci teneva parecchio a quella piccola cosa che aveva messo in piedi e infatti ora era lì, con la barretta di cioccolato tra le labbra salde, visto che entrambe le mani erano occupate da un filo di ragnatela che stava attaccando al muro, cercando però di scrollarselo di dosso visto le si stava bellamente impigliando nei capelli. Dei piccoli mugugni incomprensibili stavano uscendo dalle sue labbra mentre si muoveva quasi spasticamente per togliersi di dosso quella ragnatela.
    Edd-mmmh! Togli-gnffff!
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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  5. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Nuova mattina, nuova lezione, forse un pochino troppo presto per i suoi gusti di quel giorno, ma era solo colpa sua se stava con le occhiaie sin sotto il mento, sarebbe potuta andare a letto prima e invece si era persa via a rispondere a alcune lettere da casa, la lettera alla madre era arrivata persino a due fogli di pergamena.
    Dopo aver fatto una veloce colazione si ritrovò a girare per i corridoi come un fantasma, non riusciva proprio a svegliarsi e soprattutto il mantello nero che portava molto spesso con se le faceva assumente un'aria davvero spettrale. Fece il giro più lungo che potette per arrivare all'aula di Rune, doveva riuscire a svegliare il cervello in qualche modo e l'unica idea che le era venuta fu quella di camminare per i corridoi, non poteva di certo bersi litri e litri di caffè, ci teneva ancora al suo cuoricino.
    Arrivata alla porta dell'aula aspettò che un altro studente entrasse prima di lei e quando il ragazzo aprì la porta la sua mente fu invasa dalla musichetta che proveniva dalla stanza. Non poteva crederci, amava alla follia quel cartone babbano e da bambina lo rivedeva a ripetizione durante quel periodo dell'anno.
    Chissà se qui in Accademia ci sarebbe modo di vederlo...
    Quel pensiero la fece sostare un poco proprio sul limitare della porta, appena prima di varcare la soglia, così qualcuno da dietro le diede una piccola spinta per farla avanzare risvegliandola dal pensiero. In quel momento notò tutta l'aula addobbata in tema, un sorriso le si allargò sul volto e con un dito si avvicinò a uno dei ragni che pendevano dal soffitto mettendosi a infastidirlo per farlo dondolare un poco, proprio come una bambina quasi si mise a ridere da sola per quella cosa.
    Buongiorno Professore! Adoro come ha decorato l'aula e in verità volevo capire se si poteva organizzare una serata film col cartone dal quale è tratta questa musica
    Perchè non approfittare subito per chiedere tale cosa, alla fine era la cosa migliore chiedere a un docente, si sarebbe immediatamente saputo se fosse possibile o meno.
    Mentre attendeva la risposta del prof si incamminò tra i banchi in cerca di un posto dove sedersi e mettersi a decorare pure lei. Non era molto brava con la manualità ma voleva mettersi d'impegno pure lei per dare un suo tocco all'aula.
    Notò Nicholas seduto poco più in là e senza nessuno nel posto vicino, così senza pensarci molto andò a sedersi al suo fianco, sorridendogli immediatamente e soffermandosi a osservarlo mentre faceva quel festone con le zucche.
    Ma sono fighissime!
    Posata la borsa al lato del banco prese anche lei la sua bacchetta e, recuperando uno di quei graziosi ragni che pendevano dal soffitto, si mise a decorarlo in modo alquanto artistico e forse fuori luogo per quella festa.
    Atramenta!
    La decorazione che aspettò a quel ragno, e anche a qualche altro, fu un chiaro rimando ai dolciumi che si utilizzava richiedere durante quella festa. Niente di lugubre poteva uscire da lei, era sicuramente più incline a cosa colorate e dolci.
    Siria era totalmente concentrata in quelle decorazioni, la si poteva notare con la punta della lingua tra i denti e presissima dal rendere una caramella della forma perfetta, o meglio rendere un ragno un caramella colorata.
    Alla domanda del professore alzò lo sguardo verso di lui e rimase un momento ferma ad ascoltare quello che gli altri stavano dicendo. Arrivò il suo turno di dire la sua e visto che tutti stavano trattando argomenti molto teorici e seri le venne in mente di puntare su una piccola curiosità.
    Sapevate che Jack o'lantern deriva da una leggenda irlandese? Più specificatamente da quella di Stingy Jack. Tale leggenda narra la vicenda di Jack che voleva offrire un drink al diavolo ma non voleva pagarlo, così lo convinse a trasformarsi in moneta...solo che al posto che pagarci il drink se la intascò e la tenne a casa sua vicina a una croce d'argento, in modo che il diavolo non potesse tornare nella sua forma. Promise però al diavolo di lasciarlo andare solo se lo avesse lasciato da solo per un anno e se fosse morto, il diavolo non poteva reclamare la sua anima. Quando morì però Dio non voleva una persona come Jack in paradiso e il diavolo non gli avrebbe permesso di entrare all'inferno per mantenere la parola data...così Jack è stato spedito a vagare per la terra di notte con un solo carbone ardente a illuminargli la strada, tale carbone fu posto da lui stesso in una rapa scavata. Da qui le persone irlandesi e scozzesi hanno iniziato a scavare rape, barbabietole e patate per creare le proprie creazioni per Halloween, solo una volta arrivata in America sono apparse le zucche intagliate.
    Sorrise soddisfatta del suo racconto, ma non lo era del tutto, voleva aggiungere un pizzico di inquietudine nei suoi compagnia. Decise così di raccontare un'altra storiella.
    Avete mai provato a scendere le scale all'indietro e con uno specchio in mano a mezzonotte di Halloween?...Beh...io non ve lo consiglio...
    Lasciò apposta la frase in sospeso, chissà se qualcuno conosceva quella superstizione inglese e sapeva cosa si diceva che poteva accadere. Lei non era una che credeva molto alle superstizioni, ma sicuramente non avrebbe mai provato a compiere tale gesto, anche se non era niente di così malvagio ma solo vedere apparire qualcosa nello specchio l'avrebbe spaventata a morte.

    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    Si siede vicina a Nicholas Mc Callister e decora qualche ragno.
    Risponde alla domanda del professore raccontando due curiosità di halloween.
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Le parole del professore e della Druida risuonarono chiare e limpide nella mente della ragazza, trovava alquanto scortese non ascoltare attentamente ogni spiegazione che quelle due persone stavano dando a loro studenti quindi, anche se non si rivolgevano direttamente a lei, rimase in silenzio ad ascoltare le varie risposte e i vari suggerimenti dati. Fu alquanto soddisfatta quando Morrigan si complimentò con lei per il fatto del suono, era effettivamente quello che aveva pensato di tenere conto, un modo per tranquillizzare e far accettare l'elemento extra ai cuccioli, anche se comunque la trappola sarebbe stata all'esterno e non all'interno della bolla, come aveva specificato più volte, ma soprattutto le piaceva andare controcorrente, immaginava che quasi tutti sarebbero andati all'attacco e quindi sarebbe servito qualcosa di difensivo e eccolo lì, uno scudo, niente di meglio.
    [...]
    Una volta conclusa tutta la spiegazione della fase successiva di quella lezione, Siria recuperò i suoi materiali portati sulla spiaggia, quindi scudo e conchiglia, e con passo veloce, non voleva di certo finire annegata nelle acque di quel mare, seguì Amalthea attraverso quel lungo percorso nato dalla divisione delle acque. Ovviamente la sua curiosità la spinse a un continuo guardarsi attorno, non era di certo una cosa di tutti i giorni trovarsi in un lungo corridoio circordata dalle acque marine e soprattutto poter vedere cosa ci fosse su quei fondali senza doversi immergere e rischiare la propria vita, si non era un'abile nuotatrice come si poteva immaginare, no sole no mare ovviamente.
    Quando il percorso giunse a quello spiazzo formato dalla cupola d'acqua e cosparso qua e là da tavoli imbanditi a dovere per quella loro lezione, Siria si avvicinò a uno di essi, posando lo scudo, per niente leggero per una ragazzina del suo calibro, e la conchiglia al suo fianco, ma che riprese poco dopo in mano come a volerla tenere con se e sentirsi più protetta in qualche modo. Alla spiegazione delle varie bolle contenenti i vari cuccioli le si aprì leggermente la bocca dallo stupore nel vedere quelle creature, erano tutte così meravigliose, si pure i mezzi uomini foca o quello che potevano sembrare, erano davvero buffi dal suo punto di vista ma evitò di guardarli per troppo tempo data la spiegazione della Druida. Appena Amalthea e Morrigan ebbero finito la loro spiegazione, appena dopo lo sguardo che il Professore le rivolse, Siria iniziò ad alleggerire il suo corpo, come aveva fatto sulla Drakkar, togliendosi qualche indumento di dosso e tirandosi su le maniche pronta a lavorare su quella trappola difensiva che piano piano si stava disegnando nella sua testa. Non era certa di riuscire nell'intento che aveva pensato e che stava elaborando ma ce l'avrebbe messa tutta per dare della protezione a quelle creaturine.
    Prima di mettersi all'opera però si avvicinò a una della bolle, non sarebbe entrata in essa, voleva solo visionare un pò più da vicino cosa quello scudo avrebbe dovuto proteggere. Nel mentre stava osservando il bordo della bolla un piccolo Kelpie si avvicinò e con fare curioso i due si guardarono, generando poi sul viso della ragazza un sorriso dolce e facendole allungare piano una mano per dargli una leggera carezzina sul muso. Una flebile risata le sfuggì dalle labbra quando il piccolo si mise a strusciarsi alla sua mano sotto forma di lontra, sembrava un gattino, quindi rimase lì qualche minuto a fargli qualche coccola prima di allontanarsi dalla bolla e mettersi al lavoro.
    [...]
    La sua idea era semplice, almeno nella sua testa, avrebbe usato lo scudo dei vichinghi come base e come cassa risonante per il suono, si sa che il legno fa amplificare il suono magnificamente quindi sarebbe stato ottimo. Il problema principale rimaneva il come incastonare l'anima della conchiglia in esso, visto che l'animo gentile e sonoro sarebbe venuto da essa. Incrociò appena le braccia al petto e rimase un momento a osservare quei due materiali sul tavolo di fronte a lei.
    Una volta che il piano fosse chiaro nella sua testa prese la propria bacchetta dalla borsa che aveva con se e puntandola verso lo scudo pronunciò le parole per un primo incantesimo.
    Engorgio!
    Esatto, la prima cosa da fare era ingrandire quello scudo in modo che potesse ricoprire quasi totalmente un lato della bolla, gli altri lati poi sarebbero stati coperti magicamente con l'effetto della runa difensiva che aveva in mente di incidere sul legno successivamente.
    Prima di applicare però il sigillo scelto doveva pensare alla conchiglia, doveva fonderla col legno e il metodo migliore che le venne in mente era quello di far mutare la conchiglia stessa in qualcosa che si potesse agganciare allo scudo. Ci ragionò così rapidamente su e puntanto la bacchetta ad essa pronunciò il nuovo incantesimo.
    Muto!
    Da tale incantesimo si generò una specie di disco della grandezza giusta per permettere alla ragazza di incastonarlo dietro lo scudo, proprio al centro dove presentava quella tipica parte concava degli scudi vichinghi, ma lasciando invariato il materiale in modo da lasciare le sue caratteristiche originarie. Già nella sua testa si immaginava quello che avrebbe dovuto affrontare dopo durante la visione, sicuramente avrebbe dovuto parlare con entrambi gli elementi della trappola e farli accordare in modo che avrebbero reagito in modo sinergico durante un eventuale attacco.
    Una volta incastrata la conchiglia non restava che imporre il sigillo, prima di procedere con la discussione che stava quasi generando una leggera ansia in Siria. Andò così a recuperare un manuale di Antiche Rune e si mise a leggere attentamente l'elenco della varie rune che aveva a disposizione. Ce ne erano diverse che potevano fare al caso suo, molte difensive e adatte per il ruolo che doveva compiere quello scudo, ma ce n'era una che era perfetta pure per la conchiglia che aveva un compito più materno verso i cuccioli, chissà se si poteva apporre due sigilli diversi. Cercò così con lo sguardo il professore e successivamente si avvicinò a lui, doveva porgli quella domanda assolutamente, ne andava dell'andamento del suo compito.
    Professore ma è possibile apporre due sigilli sulla stessa trappola? No, perchè le spiego...leggendo il Manuale di Rune ho notato molte rune difensive, ma c'è pure Berkana che per il ruolo che voglio dare alla conchiglia sembra perfetta...cioè il ruolo materno...sa il suono per calmarli mi ricorda la ninna nanna di una madre...
    Sperava di essersi spiegata al meglio delle sue possibilità e infatti quando arrivò la risposta da parte di Morrigan sul suo viso si allargò un ampio sorriso pieno di felicità. "Ne serviva uno ma chi sono io per fermare la vostra creatività!" non poteva essere frase migliore in quel momento. Così, dopo aver ringraziato con mille sorrisi il professore, tornò al suo posto e prendendo in mano la bacchetta enunciò l'incanto che le sarebbe servito per scrivere i due sigilli.
    Atramenta!
    Da prima formò la runa ALGIZ sul legno dello scudo, in un punto abbastanza riparato per non essere rovinata o cancellata facilmente. Quella runa le avrebbe permesso di dare allo scudo un potere difensivo maggiore e mettergli dell'autoconservazione in modo che il legno durasse per molto più tempo prima di marcire o rovinarsi totalmente essendo a contatto con l'acqua.
    Successivamente enunciò lo stesso incantesimo di poco prima e compose sulla conchiglia la runa BERKANA, che come spiegato prima a Morrigan sarebbe servita come lato materno per tenere i cuccioli calmi e tranquilli durante un possibile attacco attraverso una ninna nanna che, se quello che aveva in mente sarebbe riuscito, si sarebbe diffusa proprio da essa.
    [...]
    E ora era giunta la parte più difficile di quella prova, doveva entrare in coesistenza con quei due elementi e provare a convincerli a collaborare tra di loro per quel compito per il quale erano stati uniti. Sperava che nessuno dei due si era preso a male per quella sua brutale unione non autorizzata, ma sembravano sinergizzare al meglio per quello che aveva in mente e quindi lo aveva fatto.
    Prese un respiro profondo e posò le mani su quei due elementi, rispettivamente la sinistra sul disco di conchiglia e la destra sul legno dello scudo, aveva scelto le mani accuratamente secondo delle conoscenze che aveva appreso da bambina. La parte sinistra del corpo richiama alla figura femminile e invece quella destra a quella maschile, proprio quello che le serviva, la conchiglia doveva raffigurare la madre e il legno il padre, una sorta di trappola familiare. Socchiuse così gli occhi e cercò di estraniarsi completamente dal vociare intorno a lei, concentrandosi solo sul mare che rumoreggiava attorno a quello spiazzo improvvisato e ai versi dei vari cuccioli nelle bolle.
    Sentì tutti i muscoli rilassarsi, poco dopo davanti a lei ci fu un bagliore e successivamente una sagoma prese forma, non era del tutto lineare ma sembrava con i contorni frastagliati come se fosse un ricordo o un sogno. Siria sembrava essere totalmente lucida e sveglia, anche se intorno a loro c'era solo del bianco, un immenso campo bianco sconfinato.
    "Non so chi tu sia ma spero tu abbia una spiegazione del perchè sono qui"
    Quella figura aveva parlato, a guardarla bene si trattava di una donna dai lineamenti forti ma gentili, lo stesso tono di voce poteva sembrare severo ma al tempo stesso c'era una nota di dolcezza. Piano piano la ragazza potè delineare meglio quella figura davanti a lei e palesemente si trattava di una donna vichinga, ma guardandola meglio quella donna emanava un'aria più divina di una normale donna.
    Salve, io sono Siria...effettivamente non mi aspettavo una persona in particolare, cioè me ne aspettavo minimo due per quello che avevo in mente...
    Fu bruscamente interrotta da un'alzata di mano, chiaro segno di stop, da parte di questa donna.
    "Smettila di girare attorno...perchè sono qui? Una guerriera vichinga non ha tempo da perdere in chiacchiere"
    Un piccolo brivido percorse la schiena di Siria a quelle parole, era riuscita a visualizzare addirittura una figura che rispecchiava entrambe le caratteristiche che stava ricercando, o forse lei era la posseditrice dello scudo usato per la trappola prima che finisse abbandonato sulla Drakkar. Così fece un piccolo colpo di tosse, capì che non era una avvezza a molte chiacchiere.
    Signora avrei bisogno del suo aiuto per la protezione di alcuni cuccioli. Il mio pensiero era far coesistere sia la parte difensiva che la parte calmante in un unico oggetto e quindi ho pensato che...
    Un ulteriore gesto della mano fece capire a Siria di smettere di parlare, così si stoppò subito da quello che stava dicendo.
    "So bene quello che volevi creare, voglio che tu mi chieda quello che vuoi senza girarci attorno"
    A quel punto la ragazza prese un piccolo respiro e riprese a parlare.
    Ho bisogno che alla prima minaccia malvagia per la bolla si attivi uno scudo protettivo tutto attorno e che allo stesso tempo una dolce melodia venga diffusa all'interno di essa per tranquillizzare i cuccioli fino alla fine dell'attacco.
    Cercò di essere il più sintetica possibile, visto che la vichinga sembrava volere solo quello, e alla fine delle parole della ragazza la donna fece un sorriso dolce con un assenso del capo, chiaro segno che aveva accettato quella richiesta, e senza dire una parola di più sparì dalla vista riportando Siria al tavolo della lezione.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    Ascolta attentamente tutto quello che dicono il professore e la cuginetta.
    Si perde via a guardare e a coccolare un Kelpie mentre studia un poco il contorno della bolla.
    Inizia a costruire la trappola ingrandendo lo scudo con Engorgio e riducendo la conchiglia a un disco con Muto, in modo da incastonare quest'ultima al centro dello scudo.
    Chiede a Morrigan se è possibile posizionare due rune differenti come sigilli in due posti differenti.
    Applica le due rune, ALGIZ sul legno come difesa e BERKANA sulla conchiglia come tratto materno.
    Interagisce con una guerriera vichinga, forse la precedente posseditrice dello scudo, per accordarsi su come far agire la trappola.
  7. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Respirare stava diventando sempre più difficile e complicato, quel sole a picco che surriscaldava i suoi abiti neri non era di certo un aiuto per provare sollievo in quella lezione al quale non aveva assolutamente rinunciato, anche se le sue condizioni avrebbero richiesto altro. Cercava in tutti i modi di rimanere concentrata sulle parole di Morrigan, ma molto spesso si ritrovava a sventolarsi un poco con la mano libera dall'ombrello per provare, anche se solo per pochi secondi, una leggera brezza piacevole sul suo viso.
    Mentre compiva tale gesto si guardò intorno e il suo sguardo si incrociò con quello di un ragazzo che non aveva mai visto prima di quel momento, molto probabilmente era uno del primo anno e era per quel motivo che il viso non le era familiare, anche se a guardarlo meglio era sicura di averlo visto da qualche parte le ricordava sicuramente qualcuno di già visto, ovviamente fuori dall'Accademia. Gli sorrise gentilmente e appena il professore le fece l'incanto sull'ombrello, permettendole ora di avere entrambe le mani libere da ingombri vari, gli accennò anche un piccolo saluto con la mano in modo totalmente amichevole, alla fine era sempre pronta a fare nuove conoscenze e il ragazzo le sembrava simpatico dalla prima occhiata.
    Quando gli sguardi dei due ragazzi furono attirati nuovamente dalle parole del Professore, tornò a cercare di rimanere concentrata sulla lezione ma quel caldo la stava lentamente sciogliendo. Quel suo malessere però fu leggermente sopito quando dalla foresta vide arrivare una ragazza in groppa a un granchio enorme e successivamente essere definita la "cuginetta" del Professore. Rimase leggermente a bocca aperta alla vista di quella creatura, era la prima volta che vedeva una scena simile e sicuramente non si sarebbe immaginata minimamente di poterla vedere durante una lezione, non che la trasformazione di Morrigan di prima da Orso a Umano fosse da meno, ma quella era davvero una cosa fenomenale. Non era per niente a conoscenza della realtà che offriva Denrise, dei suoi druidi e di quelle cose che la caratterizzavano, lei veniva da un posto molto più monotono e noioso, sicuramente se ne avrebbe avuta la possibilità avrebbe approfondito in futuro le sue conoscenze su quel posto che occupava l'Accademia.
    Una volta che i due cugini ebbero spiegato un poco di cosa avrebbe trattato la prova pratica di quella lezione rimase in silenzio a spostare lo sguardo tra i vari studenti che andavano a risponder alla domanda che il Prof aveva posto. Costruire una trappola per difendere dei cuccioli di famiglia...a malapena i suoi genitori le avevano comprato un gatto da piccola, che si sarebbe inventata ora?
    La domanda posta era chiaramente un invito a riflettere loro stessi su cosa pensare, e soprattutto su cosa informarsi, prima di mettersi in moto per fare quella cosa. In quel momento non aveva per niente le idee chiare su come rispondere e quindi si limitò ad ascoltare le parole degli altri e a trarne magari dei consigli per basarsi sulla successiva richiesta che il professore gli fece per la lezione. Trovare almeno un oggetto che sarebbe potuto servire per la costruzione di tale trappola.
    Quando Morrigan gli diede il via libera per muoversi liberamente sulla spiaggia o nella foresta alla ricerca di quei materiali, si alzò con calma guardando un poco intorno, in cerca forse di qualcuno al quale affiancarsi, magari di Aibileen, in modo da essere almeno in due teste che ragionano, sarebbe stato sicuramente più semplice.
    Il suo cercare però fu interrotto dall'avvicinarsi del ragazzo col quale si stava scambiando lo sguardo precedentemente, Isaac. Fu piacevolmente colpita dalla sua richiesta che gli sorrise in modo gentile.
    Volentieri, due teste sicuramente lavorano meglio che una sola!
    Con quella risposta si avviò con lui lungo la spiaggia, ovviamente non gli avrebbe messo fretta nel cercare quello che a lui fosse sembrato il materiale più adatto a quella richiesta, anche perchè lei, oltre che a cercare lei stessa qualcosa, doveva pure tenere d'occhio i raggi del sole e cercare di non scottarsi, quindi era ancora più in difficoltà del ragazzo e ulteriormente rallentata nella ricerca.
    Essendo curiosa di natura si guardava costantemente in giro, sbirciando magari cosa prendevano gli altri che incontrava durante la loro ricerca in spiaggia, prendere spunto non avrebbe di sicuro causato un danno a qualcuno era solo un gesto innocente.
    Spero che tu abbia un'idea in mente, io onestamente sto andando un poco a cuore...
    Una flebile risata le sfuggì dalle labbra quando ammise senza troppi giri di parole che non aveva la minima idea di cosa cercare per quella richiesta, sperava di non essere presa per scema da Isaac ma non le piaceva affatto rimanere in totale silenzio se era in compagnia di qualcuno, soprattutto se era a stretto contatto con lui come in quella prova.
    Mentre camminava sulla spiaggia con lo sguardo verso la sabbia trovò una grossa conchiglia, mezza insabbiata e mezza fuori, che attirò la sua attenzione. Da un primo momento non aveva idea di cosa poteva servirle ma poi nella sua mente si fece largo un piccolo piano, molto astratto ma che forse avrebbe potuto funzionare se avesse trovato il secondo oggetto che aveva in mente. Le serviva solo di individuare una Drakkar e sperare che tale nave contenesse ancora quello che le serviva.
    Vedi per caso i resti di una Drakkar da qualche parte?
    Nel chiedere quel supporto a Isaac il suo sguardo andò a muoversi lungo la costa della spiaggia su dove si trovavano e un poco più distante da dove si trovavano in quel momento i due ragazzi c'era proprio quello che le serviva. Allungò così il passo, prendendo una mano del ragazzo per trascinarlo con se, niente di troppo irruento era più un invito a seguirla verso la nave.
    Una volta nei pressi della nave vichinga la analizzò un momento prima di dirigersi verso un foro nello scafo che le avrebbe permesso di entrare in essa e esplorare l'interno, sicuramente sarebbe stato più semplice reperirlo da lì che mettersi a cercarlo sotto mucchi e mucchi di sabbia con la speranza di trovarlo. Quello che stava cercando era uno scudo, di quelli tondi che usavano appunto i Vichinghi, sarebbe andando bene pure mezzo distrutto ma l'importante era che fosse uno scudo. Una volta nello scafo mezzo distrutto della nave, dove il sole per il momento le stava dando pace, si tolse il mantello e prese un bel respiro profondo per godersi quell'ombra e quel lieve freschetto che le stava offrendo quel riparo. In quel momento, Isaac che era con lei poteva vedere finalmente la ragazza privata da qualche strato di troppo di vestiti e che piano piano stava riprendendo un'aria meno sofferente.
    Ci mise tutta la calma possibile nella ricerca, in modo da godersi a pieno quel momento di meno sofferenza per la sua figura, e dopo un po' di minuti trovò lo scudo che stava cercando, non le importava il materiale ma sicuramente quello scudo era di qualche Vichingo e era servito per difendersi da qualche attacco quindi era implicitamente impregnato di energia difensiva, perfetta per una trappola che non voleva assolutamente essere di attacco ma solo difensiva.
    Una volta recuperato lo scudo, e indossato tutto quello che si era tolta quando era salita sulla Drakkar, uscì nuovamente sulla spiaggia e si diresse verso la posizione di Morrigan e della lezione. Con la conchiglia in una mano e lo scudo nell'altra arrivò sino al Professore e posizionandoli davanti ai suoi piedi gli rivolse lo sguardo.
    Per la trappola ho pensato di avere un atteggiamento puramente difensivo e non di attacco con questo scudo vichingo. Penso che è già impregnato di energia difensiva, in quanto l'ho trovato su una Drakkar naufragata sulla spiaggia, visibilmente usato in qualche battaglia per difendersi, e in più ho pensato che questa conchiglia possa servire per tranquillizzare il cucciolo. So che possono emettere dei suoni, soprattutto quelle di queste dimensioni vengono "suonate"...quindi se gli si incide sopra magari una runa sonora o qualcosa di simile può emanare nella bolla una piacevole melodia per il cucciolo per tenerlo tranquillo magari durante un attacco o comunque quando è più agitato.
    Quella sarebbe stata la sua proposta, sperava che fosse valida e che non avesse preso un granchio nella richiesta.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    Interagisce con Lionan Ceir e va in cerca dei materiali con lui per la spiaggia e successivamente sulla Drakkar naufragata.
    Porta al professor Morrigan una conchiglia e uno scudo vichingo per la trappola.
  8. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quel giorno era il grande giorno, per due cose in particolare, riniziavano le lezioni all'Accademia ma soprattutto...quel giorno avrebbe segnato la sua morte, già lo sapeva, appena aveva ricevuto la lettera del professore che li invitava a raggiungere la Costa per assistere alla lezione, espressamente indicando di andarci in costume da bagno, lei aveva visto tutta la sua infanzia passarle davanti fino a sfociare nel giorno presente e andando pure nel futuro, osservando impassibile mentre la portavano via verso l'ospedale aleggiando sopra il suo corpo steso su una barella. Tragica? Sì, ma pur avendo quella sua piccola particolarità, che non le permetteva di stare a diretto contatto col sole, non avrebbe mai rinunciato a una lezione, per niente al mondo lo avrebbe fatto.
    Quella mattina, infatti, si era svegliata all'alba, cercando di non svegliare le sue compagne di stanza o sarebbe morta per mano loro ancora prima di arrivare sulla Costa, e si era messa a ravanare nel suo baule in cerca di ogni cosa possibile che si sarebbe potuta mettere addosso per schernire maggiormente i raggi solari. Ovviamente aveva saggiamente preso la pozione il giorno precedente, in modo da avere il massimo dell'efficacia anche da essa, ma sapeva bene che non sarebbe bastato. Il suo ingegno stava lavorando all'impazzata mentre la sua parte di stanza stava diventando una discarica di vestiti sparsi un poco ovunque, ma se guardata attentamente si poteva notare che qualcosa di buono stava piano piano andando a formarsi.
    Uscì di stanza ancora prima che le altre si svegliassero e si diresse verso i bagni per prepararsi a quella prima lezione.
    [...]
    Arrivò sulle Coste sicuramente tra gli ultimi studenti del biennio, già in lontananza vedeva un piccolo stuolo di puntini sulla sabbia che attendeva l'arrivo del professore. Poco le importava se fosse tra gli ultimi, quella era stata una mattinata d'inferno per lei e essere lì presente le era costato tutto l'impegno che poteva metterci, anche perchè già sapeva che l'avrebbero guardata tutti una volta giunta in spiaggia e quindi aveva avuto bisogno anche di diversi minuti per prepararsi mentalmente a tutte quelle occhiate.
    Una volta sul limitare della spiaggia si fermò un attimo e prendendo un piccolo respiro avanzò verso tutti gli altri studenti. Aveva ben in mente l'immagine che avrebbero visto, anche perchè si era specchiata non so quante volte prima di uscire dai bagni. Una ragazzina minuta con addosso un mantello nero, totalmente coprente e avvolgente, nemmeno uno spicchio di pelle si poteva intravedere sotto di esso, anche perchè sotto portava altri strati di vestiti, che avanzanva nella sabbia cercando di non cadere in quanto ai piedi portava delle scarpe della divisa e in una mano teneva un ombrellino parasole, che cercava di non far dondolare troppo in modo da non scoprire nemmeno per sbaglio il viso, visto si era rifiutata di mettersi addosso il cappuccio del mantello, almeno quello poteva risparmiarselo.
    Per la prima volta dopo diversi anni si sentì mille occhi addosso e decise così di sedersi in disparte sulla sabbia, sapeva bene che se avesse parlato col professore magari l'avrebbe esonerata dalla lezione ma non era da lei, doveva farcela con le sue forze e quello era il risultato.
    [...]
    La sua attenzione era messa a dura prova dal suo continuo controllare se fosse tutto a posto e che nessun raggio di sole arrivasse alla sua pelle. Si perse quasi del tutto l'entrata in scena del professore e le sue successive domande. Riuscì però a captare cosa stesse chiedendo dalle risposte che i compagni del biennio stavano dando e quindi quando arrivò il suo turno cercò di mettere insieme qualcosa per dare pure lei una risposta valida e non rimanere totalmente estranea dal momento.
    Penso che la Magitecnica serva a migliorare ciò che i Babbani hanno già inventato in modo da sfruttare al meglio le risorse che hanno e che magari loro, non avendo magia, non riescono a sfruttare al massimo. Penso anche che il futuro sarà molto basato su questa branca della magia e che da essa possano uscire cose fenomenali...basta guardare i suoi droni professori, stanno semplificando a noi la lezione prendendo appunti al posto nostro in modo che noi possiamo godercela a pieno.
    Sapeva bene che la sua risposta era raffazzonata e magari poco lineare, ma almeno non aveva fatto scena muta.
    Comunque io sono Siria e sono una Ametrin del secondo anno...penso che tutti, o almeno i primini, si stiano domandando come mai io sia conciata così in spiaggia...beh...dovete solo sapere che il mio corpo non mi permette di stare esposta al sole e quindi eccomi qui, vestita come una vedova nera che piange al funerale del suo marito ucciso "accidentalmente"
    Una piccola risata le sfuggì nel definirsi in quel modo, ma era la spiegazione più rapida che le era venuta in mente per le mille domande che sicuramente si stavano facendo la maggior parte dei presenti.
    E per quanto riguarda l'artefatto,sarò forse banale, ma mi piacerebbe avere qualcosa per questo piccolo e insignificante problema che mi ritrovo e perchè no, magari qualcosa che lo curi definitivamente non sarebbe poi così male. Per quanto rara, come malattia, penso che anche le altre persone che se la ritrovano potrebbero essere contenti se esistesse un'oggetto simile.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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  9. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era appena finita una delle tante lezioni che avevano avuto in quella giornata, nemmeno il tempo di sistemare le cose nella borsa che usava per portare le varie cose in classe che rigirandosi verso la sua compagna di banco trovò il vuoto. Corrucciò appena la fronte, non se lo sarebbe mai aspettata da Aibileen, l'aveva mollata lì da sola per qualche strano motivo, cioè era tutto il giorno che era distratta da qualcosa ma scomparire così nel nulla era davvero strano. All'improvviso si ricordò che era ora di pranzo e sicuramente si era affrettata a uscire dall'aula per dirigersi in sala grande per il pranzo, era tipico suo, sicuramente era quello il motivo per il quale fosse svanita così in quel suo momento di distrazione, il cibo era davvero una brutta cosa.
    Finite di recuperare le proprie cose, salutò le ultime persone ancora in aula e vi uscì, diretta verso la sala grande per cercare di raggiungere quella disgraziata che l'aveva abbandonata lì senza dire una parola. Passo svelto e deciso, cercando di evitare il più possibile le persone che si erano riversate tutte nei vari corridoi per andare a pranzo, l'ora dei pasti era davvero un percorso ad ostacoli se avevi fretta, dovevi stare attenta ad ogni angolo che giravi se non volevi ritrovarti sedere a terra dopo aver sbattuto contro qualcuno a caso che svoltava dalla parte opposta. Si...ormai era esperta di quella cosa, le era successo un'infinità di volte, anche perchè era praticamente sempre col naso per aria a pensare ai fatti suoi. Ma non oggi, oggi doveva recuperare Aibileen prima che finisse tutto il purè!
    All'improvviso, girando per un corridoio, notò una figura seduta a terra con la schiena appoggiata al muro, quella distrazione fu fatale. Si bloccò come una statua proprio nel bel mezzo del corridoio per capire chi si fosse seduto a terra in quel modo al posto che andare a pranzare e non fece in tempo a riconoscere la ragazza che dalla parte opposta alla sua arrivò un ragazzo, con la testa sicuramente altrove pure lui, che si scontrò molto sonoramente contro la sua figura. Un tonfo si propagò per il corridoio e entrambi erano sedere a terra.
    Oddio che botta...penso che ormai il mio sedere abbia generato un cuscino apposta per queste cadute...
    Una lieve risata uscì dalle labbra della ragazza mentre cercava di alzarsi piano e massaggiandosi un poco una natica, zero classe in quel momento ma poco le importava, le faceva male. Il ragazzo d'altro canto sembrò prenderla sul ridere pure lui e l'aiutò pure a recuperare alcune cose che le erano rotolate fuori dalla borsa, stessa cosa fece lei con quelle del ragazzo.
    Nel mentre raccoglieva le cose da terra il suo sguardo si spostò nuovamente verso la figura che era seduta a terra e in quell'istante notò la sua amica.
    Ma quindi tu mi hai mollata in aula per sederti qui? E io che mi stavo già preoccupando per il purè!
    Nel mentre diceva quelle parole, ovviamente rivolte alla ragazza seduta a terra, riconsegnò le cose al ragazzo col quale si era scontrata e lo salutò prima che lui proseguì il suo cammino.
    Siria Healy


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  10. .
    Benvenutissima gioia! *^*
    E' sempre bello accogliere qualcuno di nuovo in questo posticino tanto carino e accogliente!
    Io sono Roberta e sono la giocatrice di due pg, lei e una vampira tanto carina quanto poco mansueta ahah Quando creerai la tua studentessa verrò subito a stalkerarla e magari ci si fa una role ;)
    Ci si vede in game carah! <3
  11. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era appena tornata in sala comune dopo una cena veloce, quella sera non presentava chissà quanta fame e si era concessa il giusto apporto energetico che un'insalata poteva darle, non era strano che lei non mangiasse, purtroppo la pozione che doveva prendersi una volta al mese ogni tanto le dava un certo fastidio allo stomaco e le si chiudeva quasi definitivamente, ma come le avevano raccomandato i medici mangiava comunque qualcosa per non rimanere totalmente senza forze e ritrovarsi da qualche parte svenuta, era già successo e non voleva ripetere tale esperienza. Mentre stava passando davanti la bacheca dove erano affisse tutte le comunicazioni varie il suo sguardo cadde su una in particolare, la lezione di Astronomia si sarebbe tenuta quella sera nel giardino nel castello.
    Astronomia!
    Perchè questa testolina non riesce a ricordarsi una comunicazione simile!
    Mentre pensava quelle sue parole la si potè vedere correre letteralmente per la sala comune diretta verso il proprio dormitorio, scansando quasi egregiamente le persone che le si peravano davanti durante il cammino e arrivare tutta trafelata in camera per recuperare le poche cose che potevano esserle utili in una lezione all'aperto, per fortuna tenutasi di sera o sarebbe letteralmente cotta sotto il sole con addosso quel suo amato mantello nero per niente leggero.
    Sistemata un poco la cravatta davanti lo specchio della stanza, non era per niente capace di fare quel dannato nodo non aveva mai imparato, infatti pure in quell'istante era mezzo storto, si fiondò nuovamente in sala comune e poi per i corridoi dell'Accademia, passo veloce e niente corsa, voleva evitare di essere ripresa da qualche prefetto e perdere tempo che effettivamente non aveva per arrivare sino in giardino a lezione.
    Una volta giunta in giardino un respiro di sollievo scaturì dalla sua bocca, era sera e lei si sentiva così bene sotto quel cielo stellato che amava così tanto, niente poteva farla sentire meglio che le ore dopo il tramonto del sole. Si prese tutto il tempo che restava per passeggiare con calma sino a dove la professoressa aveva detto di ritrovarsi. Una volta giunta nelle vicinanze notò sin da subito quel fuoco rosa shocking che bruciava al centro del luogo d'incontro e rischiarava la zona, se lo doveva aspettare dalla Professoressa che non sarebbe stato tutto nella norma, ma le piaceva appunto per quello, riusciva a rendere una cosa simile il più normale possibile, era fantastica!
    Più si avvicinava più notava che alcuni studenti erano già giunti al luogo dell'incontro e spese un piccolo sorriso cordiale per tutti, allargandolo quando incrociò lo sguardo di Aibileen e andando poi a sedersi proprio al suo fianco, lasciandole un piccolo bacino sulla guancia come fine del suo saluto speciale per lei.
    Buon Beltane Professoressa!...anche se in ritardo di qualche giorno Disse il primo pezzo di frase con un sorriso sprezzante in viso, rivolgendo lo sguardo verso la prof, ma poi abbassò piano il volume della voce nell'appurare che era comunque in ritardo come augurio, ma si era sentita così e lo aveva detto.
    E comunque ADORO il suo fuoco rosa fluo, vorrei tantissimo saperlo fare pure io!
    Per un qualcuno che non conosceva la ragazza poteva sembrare una sviolinata bella e buona nei confronti della professoressa, ma per chi la conosceva sapeva benissimo che era sempre così Siria, un poco con la testa tra le stelle e un poco presente sulla terra, e poi si sapeva che il rosa era uno dei suoi colori preferiti, aveva sempre un dettaglio con se che rimandava a quel colore, come per esempio il fermaglio che ora portava tra i suoi capelli biondi.
    Una volta che la professoressa iniziò la lezione lei si zittì, rimanendo incantata un poco da quelle fiamme rosa che danzavano davanti ai suoi occhi e un poco dall'esuberanza della donna che parlava davanti a loro. Il suo sguardo però lo si poteva vedere perso pure verso il cielo, la via lattea era così bella visibile che non poteva perdersi assolutamente uno spettacolo simile, ma teneva sempre l'attenzione verso le parole che stava enunciando la professoressa. Alla sua domanda, sul novilunio, infatti la sua attenzione fu riposta nuovamente verso la sua figura e lasciando che il suo compagno Dioptase rispondesse per primo, volle comunque aggiungere una piccola cosa extra.
    Il novilunio è anche il momento ideale dove far chiarezza su cosa è maggiormente importante per noi e purificarsi dal resto, o se si seguono queste tradizioni anche purificare gli ambienti a noi importanti per scacciare il male da essi...
    Sperava tanto di essere rimasta in tema con la domanda e non aver osato troppo nell'aggiungere magari un dettaglio non richiesto dalla donna, diciamo che si era lasciata un poco trasportare dalle sue conoscenze su quell'argomento. Tornò così ad ascoltare quello che dissero altri studenti e la successiva richiesta della professoressa su argomenti trattati e non capiti. Trovò alquanto affascinante la domanda fatta da Aibileen, effettivamente era una curiosità che ci poteva stare e ora pure lei era curiosa di sapere se tali incanti dipendessero da quelle cose. Rimase così con lo sguardo sorridente rivolto verso di lei mentre la ascoltava domandare quella cosa e poi lo riportò verso la professoressa in attesa della risposta al quesito.
    Siria Healy


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    - Si ricorda di avere lezione
    - Arriva a lezione e augura alla professoressa un felice betlane, le fa i complimenti per il suo fuoco rosa
    - Risponde alla domanda della professoressa, dopo Aidan Hargraves
    - Ascolta con attenzione la domanda rivolta da Aibileen Beatrix


    Edited by Siria Healy - 3/5/2021, 22:12
  12. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Sapeva già come sarebbe stato il suo viaggio su quella magnifica nave, per quanto avesse il mantello alla mano e avesse bevuto la sua solita pozione per tenere a bada la sua malattia, i professori le avevano consigliato vivamente, quindi obbligata, di trascorrere il viaggio nella cabina adibita alla sua stanza lontana dai raggi UV tanto odiati dalla sua pelle. Una cosa buona è che avevano incantato l'oblò di quella cabina in modo da oscurarlo al meglio e permetterle così di godersi il paesaggio da lì e non annoiarsi totalmente restando chiusa, da sola, dentro quella stanza, perchè chi altro avrebbe voluto passare tutto il viaggio chiuso in una cabina con lei? Ovviamente nessuno, anche se un pochino lei ci sperava. Ad un tratto, nel bel mezzo di quel viaggio un poco tumultuoso e scandito dalle onde, alla porta si sentì un battere e staccando lo sguardo da quell'oblò che le stava facendo vedere cose sensazionali, scorse delle figure a lei familiari. Alcuni dei suoi vecchi compagni di casa di Hogwarts la raggiunsero e portarono con loro dolcetti a volontà, da cosa nasce cosa e una piccola festicciola si fece spazio in quella cabina solitaria, attirando anche persone mai viste prima che raggiunsero la porta richiamati dagli schiamazzi che il gruppetto improvvisato stava emettendo mentre parlava e scherzava del più e del meno, soffermandosi soprattutto a fantasticare su questa nuova scuola che li avrebbe accolti. Siria era letteralmente la più elettrizzata, non vedeva l'ora di scoprire cose nuove e fare amicizia con gente, rendersi utile per attività scolastiche e magari incontrare il suo principe azzurro, magari era la volta buona.
    [...]
    Al richiamo dei professori, quando finalmente la nave si fermò, le persone presenti nella cabina di Siria si fiondarono letteralmente sul ponte per proseguire il loro cammino verso la scuola, lei però ebbe bisogno di qualche minuto in più prima di seguirli. Mise con cura il suo mantello nero sulle spalle e alzando il cappuccio si guardò per un momento allo specchio che era presente nella cabina, un piccolo pensiero le passò nella testa, era sempre complicato per lei spiegare perchè indossasse quell'indumento con costanza, sperava che nessuno si focalizzasse troppo su quel dettaglio. Una volta sistemato tutto a dovere recuperò le sue cose e seguì gli ultimi studenti giù dalla nave e lungo il sentiero che l'avrebbe condotta all'accademia.
    Superato il primo scoglio di attenzione, cioè l'ascolto dei professori che rappresentavano le tre case della scuola, seguì il gruppo di studenti lungo un sentiro illuminato da lucine molto particolari. Quelle si che attirarono l'attenzione di Siria e come se niente fosse si avvicinò un poco ad una di esse sul sentiero, stava quasi per tendere il dito verso di essa quando un colpo di tosse richiamò la sua attenzione, facendola così proseguire col resto del gruppo verso la grande statua dello snaso. Per quella sua piccola deviazione durante quel semplice percorso nella Sala Grande, si ritrovò ad essere tra gli ultimi in coda, ma osservò molto attentamente lo svolgimento degli studenti davanti a lei, era davvero un modo particolare ma sembrava simpatica come cosa.
    [...]
    Al suo turno avanzò verso la statua dorata e con lo sguardo la osservò un pochino, era davvero carino quello snaso tutto d'oro, chissà se un vero snaso sarebbe stato orgoglioso di essere totalmente di quel materiale da loro amato. Fu richiamata nuovamente con un piccolo colpo di tosse dai suoi pensieri e leggermente imbarazzata afferrò la propria bacchetta per castare l'incantesimo richiesto per lo smistamento.
    Revelio
    Appena enunciato l'incantesimo si abbassò il cappuccio del mantello, che si era dimenticata di avere ancora alzato sulla testa, e allungando la mano verso lo scompartimento dove era apparsa la spilla, la prese e con molta cura se la appuntò al mantello, aspettando di vedere in che casa fosse destinata.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    1. SCEGLI TRA I SEGUENTI LAVORI QUELLO CHE RAPPRESENTA MAGGIORMENTE IL TUO FUTURO

    Spezzaincantesimi

    2. TI AVVICINI ALLO SPECCHIO DELLE BRAME E VEDI...

    Me stesso accanto alle persone che amo

    3. QUALE ANIMALE PORTERESTI CON TE A HIDENSTONE?

    Scoiattolo

    4. SEI APPENA ARRIVATO A HIDENSTONE, QUALE LUOGO SEI PIÙ CURIOSO DI SCOPRIRE?

    Labirinto Incantato

    5. SCEGLI UN RUOLO DI QUIDDITCH.

    Battitore

    6. COSA TI SPAVENTA MAGGIORMENTE?

    Ferire le persone a cui voglio bene

    7. QUALE LEZIONE NON VEDI L'ORA DI FREQUENTARE?

    Pozioni

    8. A QUALE CARATTERISTICA TI SENTI PIÙ AFFINE ?

    Empatia

    9. SE POTESSI OTTENERE QUALSIASI COSA DALLA VITA COSA SCEGLIERESTI?

    La possibilità di rendere il mondo un posto migliore

    10. TROVI UNO SCRIGNO PIENO DI OGGETTI IMPOLVERATI, MA PUOI SCEGLIERNE SOLO UNO.

    Un leoncino di peluche

    11. IN QUALE CASATA NON VUOI ESSERE SMISTATO?

    Black Opal
  13. .
    BOOM!
    Finalmente posso mettere in gioco un nuovo profilo pure io per un altro mio amato pg rivisitato all'occorrenza. Arriverà con molta calma, forse, ma sappiate che i miei criceti sono già in moto u.u Sarà una bellissima studentessa, così posso rompervi pure dentro scuola ehehe
    Ah si...sono sempre Roberta, la vostra amata vampira dalla chioma bianca ❤️
13 replies since 18/4/2021
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