Black Heart

Tra il profumo emanato dai suoi piedi (profumo vero, di barbecue) e il crepitio delle braci, oltre al risuonare delle sue imprecazioni, udì una voce che gli parve famigliare.

CERCO DI ESSERE DEGNO

urlò di rimando, tra una scottatura e l'altra.

ALMENO STAVOLTA SOLO I PIEDI SONO A FUOCO

Eh sì, quella volta l'atmosfera era decisamente caliente, e il suo corpo era molto simile alla torcia umana dei fantastici 4. Bestemmiando, terminò la sua corsa fiammeggiante, e già che era vicino al bagnasciuga, immerse i suoi piedi doloranti nell'oceano, sperando che Poseidone apprezzasse l'aroma (?).

Il diavolo mi porti se il vederti qui non è una gradita quanto inaspettata sorpresa, Morri

Con un gesto della bacchetta richiamò i suoi stivali e li calzò immediatamente.

Ma farmi qualche bicchiere con te non mi è mai dispiaciuto

Si grattò il mento barbuto

Anche perchè normalmente finiamo la nottata facendoci altre cose.

Sorrise al signore delle drakkar, con allusioni poco nascoste e molto poco gentili... beh, non per loro, s'intende.

Sei una calamita per le donzelle, sì sì. Allora, com'è essere il signore assoluto del cantiere di Denrise?

Chiese, mentre recuperava la sua roba, non senza controllare di avere i caricatori pieni.

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Black Heart

Dodici sulla cassa del morto, oh oh! E una bottiglia di rum...

Black avanzava con passo incerto sul pontile di Denrise, in mano una bottiglia di rum decisamente vuota. La sciabola sbattacchiava sul suo fianco, sull'altra la bacchetta. Sul petto, una sovrastante l'altra, due grosse rivoltelle. Non aveva il tridente, ma nella mano stringeva una bottiglia decisamente vuota.

La guardò in controluce e la gettò dietro di se. Un suono sordo seguito da un tonfo e un gemito.

Scusa Earl!

Disse in direzione del marinaio steso da una bottiglia volante non identificata.

Si rimise in marcia, ma del clamore poco lontano ne attrasse l'attenzione.

Ah, è solo John. Purtroppo sono al verde

Si tastò le numerose tasche dei vestiti ed estrasse trionfante una moneta dorata. Peccato fosse di cioccolato. Dopo un lungo attimo in cui forse rifletteva sulla sua sfiga, scrollò le spalle, la scartò e se la mangiò. Ma non fu quello a risollevare il suo umore.

Rum gratis? O si è annacquato, oppure John è proprio contento!

All'improvviso il pirata ritrovò le forze, e volò anche lui al canto, carico come non mai, pronto a...

Cosa stracazzo...

Osservò con sguardo folle il predone che stava piantando un cavatappi nelle sue orecchie. Estrasse una pistola, gliela puntò alla testa e fece fuoco. Beh. Ci provò.

A seguito di un innocuo clack, si ricordò di quel mezzo uomo pesce che aveva provato a mangiarlo quella mattina. Ora riposava in fondo al mare, sì, ma con dodici pezzi di piombo che Black non aveva ancora sostituito nelle pistole.

Sbuffando amareggiato acchiappò uno sgabello e si sedette, incrociando lo sguardo di una delle poche persone al mondo che gli stavano simpatiche.

Ciao mia regina di Cuori

Salutò Rebecca con un occhiolino, quindi diede una pacca a John.

Capitano Baker, sono sempre felice di poter contare su di te nei momenti critici. Donare rum è un atto di grande coraggio e nobiltà d'animo, non lo dimenticheremo mai

Il tono solenne di Black forse poteva far passare quel mai con messaggi diversi da "più o meno 20 secondi".

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Black Heart

Dove dovremmo essere anche noi, dannazione!

La risposta a Sigurd non si fece attendere, veniva facile imprecare quando enormi "cosi" ti attaccano da ogni lato con soverchiante superiorità numerica.

[...]

Erano in salvo, ma non al sicuro.

C'ha detto?

Sì, la perplessità di John trovava eco in quella di Black.

Ciccio, non hai manco più un corpo, quale potere vuoi avere? Ahahaha


Eh sì, la lista delle persone / entità che amano Black è ancora piuttosto corta, e giustamente il pirata deve tentare di rimediare.
Scosse la testa. Quell'entità era strafatta o solo molto stupida. Ma si sa, gli anziani spesso hanno problemi con la testa.

ALLORA! La smetti di sparare minchiate? Appena eviteremo di morire vengo lì e...

Estrasse il tridente

Lo vedi questo? Te lo infilo su per il...

Non finì la frase, mentre l'acqua iniziava a minacciarli, Sigurth vide oltre i limiti umani. E un prurito sulla schiena gli fece ricordare la presenza di un tridente rovesciato tatuato a fuoco sulla sua pelle. Forse prima di annegare doveva far pace con Poseidone. Ma dettagli a parte.

Ottimo, ma se fosse una combinazione? Così eh. Insomma, invece di sbatterci in faccia roba che hai letto ieri, cerca di assicurarti la nostra sopravvivenza, per Atlantide nefasta!

Eh sì, anche Black doveva fare il suo.

Si buttò su una porta e puntò la bacchetta verso l'altra

Carpe Retractum!

Per un principio di azione e reazione, in teoria, sarebbe dovuto riuscire a chiudere gli affari fuori. E loro dentro.

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Black Heart

Caos. Sangue. Mare. Il pirata era nel suo elemento, la guerra, la battaglia navale. Sorrise vedendo il loro vecchio amico tornare all'attacco, mise su un sorriso sornione quando il suo tentativo di colpire Morrigan fu debilitato dagli scudi congiunti di lui e Airwen.

Ehi ciccio, prima ho congelato mezzo oceano con il tuo stesso attacco, mi aspettavo che tu riuscissi a fare di più che lanciare fiammiferi, ahahah

Purtroppo, il tipo non aveva capito che sul faro non aveva alcuna intenzione di ucciderlo, ma ora...

Dei del mare, io ti lascerei anche vivere, ma stai iniziando ad infastidirmi sai? Per colpa tua quel signore ora è irritato con me, perchè io sono stato gentile con te, mentre tu ci hai trattato come criminali. Vabbè, tempo di farti capire perchè il mare è meglio del cielo. Me lo avvicini un'attimo?

Fece l'occhiolino a Sigurth, sperando che captasse il messaggio. Peparò il tridente, lo puntò sul ponte della nave e lo direzionò verso il sacerdote, dando uno strappone quando questo gli fosse arrivato contro in seguito al doppio Everte dei compagni. Una volta che il poruomo fosse stato impalato sulla sua arma ( e ehi, finalmente sfrutto l'uncino che ho usato in quest senza sfruttare il bonus a Coraggio! Per capire, può essere usato in una quest sola ) avrebbe impugnato la mano la bacchetta con la mano libera, avrebbe tracciato violentemente una linea sul polso della mano del sacerdote che impugnava la bacchetta. Uno sguardo feroce accompagnava la formula:

Recido

Sorrise follemente

Questo è il prezzo per aver ferito l'orgoglio della mia ciurma e sputato sulla mia cordialità

Gli avrebbe sussurrato all'orecchio, ben sapendo di non essere (ancora) capitano, ma volenteroso di imprimere il nome di Black Heart, se non nelle menti delle persone, almeno nelle loro carni.

Diede un'occhiata in giro, in caso qualcosa fosse riuscito ad attirare la sua attenzione.

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Black Heart

Rise.

Ora sei tu ad adularmi, sappiamo bene entrambi che al Canto passano ogni giorno almeno 3 forestieri per ogni faccia amica

Continuò a sorridere mentre scuoteva mestamente la testa. Osservò la stanza affollata riflettersi un bicchiere così lucido da parere di cristallo.

Denrise viene spesso vista come covo di predoni e feroci uomini del mare e valchirie, ma solo chi ci vive sa veramente quanto la gente qui sia efficiente, lavori sodo e con passione. Olio di gomito e antiche magie, nulla di più... che popolo ammirabile

Questo fu il pensiero di Black mentre il suo sguardo luccicante incontrò se stesso riflesso nel bicchiere, non senza una punta d'orgoglio nell'essere parte di quel meraviglioso popolo.

Annuì, sorridendo

E pensa che non ho ancora una mia nave, ogni arrembaggio lo faccio o con le mie forze, o con uno sparuto gruppo di coraggiosi

Disse drizzando la schiena, fierissimo delle sue capacità piratesche (o del suo immenso fondoschiena, chissà).

Rise di cuore alla battuta di Rebecca; osservandola percepiva sempre più il desiderio di assaggiare qualcosa di diverso dal rum che stava attendendo, il corpo di Rebecca cercava di ipnotizzarlo con infinite curve e figure geometriche al limite della perfezione.

Annuì:

Fai bene, decisamente

Eh eh, ti sembra che io possa mentire... a te?

Il sorriso di Becca, più che il suo tocco, gli fece salire tiepidi brividi lungo la schiena, e non fu l'unica cosa a salire.

Rise, vedendo il menù. Posò un sacchetto d'oro sul bancone, sopra al menù, e sia avviò da Becca, sorridendo. Si fermò, con uno sguardo pensieroso, quindi si voltò e fece dietrofront. Agguantò la bottiglia di rum, soppesò il sacchetto che aveva messo sul bancone e annuì, in teoria sarebbe dovuto essere qualcosa come il triplo del necessario.

Mia regina

Disse suadentemente avvicinandosi nuovamente a Becca.

Se per te non da fastidio, sarai l'unica costellazione che seguirò sta notte, tra i flutti e i rollii

Sussurrò, guardandola negli occhi.

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Black Heart

Era piacevole sapere che in certi posti si era sempre i benvenuti, e il canto, almno per Black, era decisamente uno di quelli.

Ahaha! Questo spiega come mai mi vuole così bene

Disse ridendo mentre faceva suonare una tintinnante borsa di cuoio nascosta da qualche parte nei suoi pantaloni.

Diciamo che prima di venire qua mi assicuro di avere sempre dei liquidi a portata di mano... a ben pensarci il Canto è l'unico locale in cui non faccio debiti... beh, non troppo spesso perlomeno! Ma ovviamente li ho sempre pagati

Disse sorridendo, trattenendo a fatica gli occhi dal continuare l'esplorazione del corpo della donna.

Scosse la testa, che appoggiò teatralmente sul palmo della sua mano, il braccio a reggere entrambe:

Adulatore dici? Nah, da queste labbra temprate dai sali di sette mari esce solo la verità più pura...

Rise, sapendo che effettivamente di verità ne è sempre uscita poca da quella bocca, ma sicuramente quell'affermazione e stata sincera: al momento Becca non aveva mai dato fastidi o rogne al pirata, dopotutto.

Mentre nel campo visivo di Black entrava qualcosa la cui perfezione sembrava rivaleggiare con quella della donna

Dei del mare... sento quel Rum sussurrare il mio nome in almeno dieci lingue...

qualcosa nelle parole della donne fece scendere un'ombra sullo sguardo di Black, affievolendo per un attimo la follia che li ha sempre illuminati:

No, qualcosa di molto peggio si sta risvegliando... cose antiche, più di noi, molto antecedenti alla nostra isola, stanno iniziando a destarsi dal loro lungo sonno. Questa pace, è solo il segno di una guerra imminente

Lo sguardo pensate volò verso il tridente

Devo trovarlo...

Fu una frazione di secondo, e certamente non voleva turbare la donna

Ma gli faremo il culo come al solito, e poi, stavolta al nostro fianco ci sei anche tu

Le disse facendole l'occhiolino, e con una voce così suadente, che avrebbe potuto tranquillizzare anche l'urlo di Munch (o come si scrive).

Si accarezzo il pizzetto.

Mhh, mi ricorderò della tua offerta

Poi, cambiando tono

Certo, è anche vero che alcune cose possono essere insegnate anche sulla terraferma...

Annuì

Aye, se voglio farmi pagare e armare la nave da Denrise, mi tocca

Disse ridendo.

Bah che dire...forse, per stasera, è meglio così...

Rispose, modulando la voce fino a farla diventare un sussurro suadente

Minuti? Eh eh, temo che non sia sufficiente... sono sicuro che qualche grammo d'oro massiccio possa far chiudere un occhio al nostro Jon

Disse trattenendo un sogghigno.

Black sorrise:

Potresti avere ragione... temo di essere stato in giro per i mari troppo a lungo ultimamente, non saprei da dove iniziare... tu cosa consigli?

Sussurrò di rimando, stando al gioco con tutto se stesso, e ringraziando gli dei del meraviglioso bottino dell'altro giorno.

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Black Heart

L'atmosfera era accogliente come al solito, ma non si poteva dire lo stesso per John; fu infatti Rebecca, che il pirata non aveva notato vicino al titolare, ad accoglierlo.

Inarcò un sopracciglio, prima di soffocare una risata. Si arcuò ancora più sul bancone, per avvicinarsi alla donna e sussurrarle di rimando

Cosa gli avete fatto? Gli avete regalato un rifornimento annuale di succo di frutta? E magari glielo avete anche addebitato, eh eh

Oltre alle abituali prese per il culo nei confronti del titolare, amico di lunga data col corsaro, Black dovette rispondere ad una proposta interessante... più perchè era stata fatta da un'interessante donna che altro, effettivamente.

Si raddrizzò sulla sgabello, sorridente

Oh, ma tu non sarai mai un problema per me

Le fece l'occhiolino, ben sapendo che certe frasi erano pericolose da pronunciare davanti a Becca, ma al corsare giocare col fuoco non dispiaceva affatto.

La vide trafficare in un settore delle bottiglie diverso dal solito, che avessero spostato il Rum? Impossibile, Black lo aveva adocchiato da quando era arrivato a portata visiva, quindi? Si erano dimenticati cosa prendeva?

Approfittando del fatto che la ragazza gli dava le spalle, si mise ad osservarne le curve perfette avvolte da aderente tessuto nero.
Sospirò.

Non è difficile capire come fa questa baracca ad andare avanti così bene...

Vero, vero, però non ho visto mostri marini, quindi ciò non compromette la vericidità della mia affermazione

Mentre Black si prendeva una pausa per rielaborare la cazzata che aveva appena sparato, la ragazza portò avanti il discorso.

Mh, sì, diciamo di sì... tuttavia per me è difficile resistere al richiamo del mare

E dei soldi, e dei tesori, e dei guai....

Sì, ho sentito, mi è dispiaciuto non esserci, davvero, ma in quell'istante se non erro stavo cercando un certo tempio Maya in Messico... ricerca infruttuosa, purtroppo

Gli occhi di Black si illuminarono osservando il liquido dorato che gli venne versato nel boccale. L'odore che emanava era qualcosa di assurdo, e il desiderio di assaggiare quella bevanda si fece quasi impellente.

In realtà ero venuto qui con l'intenzione di chiacchierare con John tra un bicchiere e l'altro

Disse accennando con un cenno del capo al titolare

Ma dato le circostanze e l'accoglienza che mi hai riservato...

Mentre si avvicinava il boccale alla bocca, senza distogliere lo sguardo dagli occhi della bionda, un sorriso apparì sulle sue labbra

...potrei anche cambiare idea... so che sei in servizio però

Disse mentre sorseggiava quel nettare divino, ben sapendo che la frase che aveva detto poteva avere parecchie interpretazioni. In ogni caso Black fece una faccia sorpresa assaporando quel Rum.

in nome dello Squotiterra!

Esclamò Black

Ma questo qua deve essere arrivato direttamente dalle Antille! È... meraviglioso!

Che dire, Becca si era sicuramente guadagnata la mancia, a prescindere da come sarebbe continuata la serata.

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Black Heart

Black aveva la serata libera. Ok ok, per uno che più o meno tra una missione ai limiti della sopravvivenza e tre arrembaggi normalmente poco fortuiti, le serate libere erano parecchie, ma dettagli.

Aveva deciso di vestire più sobrio del solito, un semplice gilet nero accompagnava una camicia blu, appaiata a un paio di pantaloni di seta nera e degli eleganti anfibi, il tutto contornato ovviamente da gioielli vari; a tracolla aveva una rivoltella, sotto la camicia si poteva intravedere lo scatolotto della sua bussola e al fianco, posizionato in modo da avere l'asta dietro la schiena, aveva un tridente a sostituire la sua solita sciabola. Ora, soprassedendo al perchè uno dovrebbe girare vestito elegantemente e con un tridente, ricordandoci che la normalità a Denrise non esiste, Black camminava a zonzo per le vie dell'isola.

Potrei andare al porto, come al solito... però boh, avrei un debito da pagare.... vabbè, "uno"... massì, Sigurd sembrava giovane quando ho messo piede l'ultima volta al Canto, John ormai penserà che un Kraken abbia banchettato con le mie ossa

Ignorando il fatto che Black andava al Canto almeno una volta a settimana, il nostro ero... ok, il nostro Black decise di rivolgere i suoi passi verso quello che era uno dei locali più famosi di Denrise. Avvicinandosi ebbe modo di sentire le urla, le imprecazioni, le bestemmie, e le risate, nonché un certo profumo nell'aria, tanto caro al pirata... forse non quanto l'oro, ma quasi.

Seguendo il profumo del Rum, Black giunse davanti alla soglia del locale, e non esitò ad attraversarla. Restò un attimo abbagliato dal chiarore, quindi si avvicinò al bancone, ignorando accuratamente di cercare sguardi familiari tra la folla, e sorrise vedendo il titolare a pulire un paio di boccali di vetro.

Olà John! Come va? Per me il solito, as usual!

Mentre parlava si accomodò al bancone, il tridente messo in modo da non dargli fastidio, e il braccio sinistro appoggiato al bancone, col corpo sporto leggermente verso il titolare.

Che mi dici, gli affari girano bene? In teoria d'Inverno i predoni si prendono una pausa dall'essere mangiati dai mostri marini, no?

Chiese sorridendo, aspettando il suo oro liquido.

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Black Heart

Black si trovava nel porto di Denrise (strano eh) e stava bevendo rum con alcuni vecchi amici (mamma mia, mai successo), rum che aveva offerto lui (ok, questa è una novità); ovviamente aveva avuto modo di mettere le mani su uno scrigno carico di galeoni... galeoni che ormi erano tutti finiti nei bicchieri che giravano per il locale. Dopo tutto quel bere, Black dovette andare in bagno.

Con pochi Scusate, permesso, se non ti togli ti riempio di nuovo il bicchiere Black giunse alle porte del bagno; entrò, fece quel che doveva fare, e uscì. Tuttavia non fece subito ritorno al tavolo: la sua attenzione venne catturata da una locandina appesa sulla bachca, posta vicino ai bagni, per l'appunto. Lesse velocemente il testo... beh, o meglio, lesse "tesori", "missione", "ore 10:00 AM", "Tempio di Denrise". Guardò l'ora col suo cipollotto d'oro recentemente "acquistato" da un ricco quanto distratto mercante: erano le 9:38.

Senza salutare nessuno, uscì e corse a perdifiato al suo capannone, entrò, prese una borsa da viaggio, e decise di prendere tutto quello che poteva tornargli utile: 30 metri di corda di canapa, un rampino, 5 barre light chimiche da 20 cm, 3 fiaschette da 250 ml di rum, avvolte in tre panni di lana, una bottiglia contenente quella che sembra esattamente acqua, anch'essa avvolta in un panno di lana. Chiuse la borsa, prese un compasso che aveva posato su un tavolo li vicino, il suo portamappe (vuoto, rip), si assicurò che la sua sciabola fosse appesa alla cintura, che la bussola fosse appesa al suo collo, sotto la sua camicia.

Fatto ciò, si mise le gambe in spalla e corse con tutto sé stesso al tempio. Era incredibilmente in tempo, perciò si fermò un attimo in disparte per riprendere fiato.

Renn! Eh lo so lo so, non potevo non esserci, eh eh. In realtà mi sto chiedendo perchè non siamo ancora partiti ma...aspetta, chi?

Kwaku...Kwaku... Ah già, sì sì, ora ricordo, gran bell'uomo lui

Pericoli inaspettati

E te pareva... Oh, ciao Morri!

Disse contento vedendo l'amico predone, tra le altre cose, tra le persone li radunate.

Strano come sono sempre i tesori a farci ricongiungere, neh?

[...]

Dopo un attimo di buio, Black si ritrovò seduto in mezzo agli altri predoni. Un lampo attraversò gli occhi del pirata, il quale andò leggermente in disparte, estrasse la sua bussola e, per pura curiosità, oltre che abitudine, guardò dove puntava, ben sapendo che l'unico desiderio che al momento gli riempiva il cuore, era trovare quei fantomatici e leggendari tesori che i sotterranei di Denrise nascondevano e custodivano.

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Black Heart

Dodici sulla cassa del mo-rto! Oh oh oh! e una bottiglia di Rhum!

Black canticchiava questi famosi versi mentre, in compagnia di una bottiglia, per metà svuotata, della bevanda protagonista, lavorava con un compasso su una carta nautica, segnando alcune informazioni su un blocchetto degli appunti accanto alla mappa, usando una bic nera.

Il cappello del pirata era poggiato al tavolo, mentre il pirata stesso, con al fianco una sciabola, era a cavalcioni di uno sgabello, appoggiato al tavolo su cui stava lavorando.

Black aveva scelto quella torretta per la tranquillità che normalmente quel posto garantiva, ma non poteva certo immaginare che qualcuno gli avrebbe fatto visita, come lui fece a quel qualcuno precedentemente.

La Bussola era appesa ad un laccetto di cuoio, legato attorno al suo collo, mentre la scatola della stessa era nascosta sotto la camicia; la bacchetta del mago era a destra della mappa, sul tavolo, pronta per qualsiasi evenienza.

Con la mano sinistra Black prese la bottiglia e la avvicinò alle labbra, prima di bloccarsi di botto.

Questo...è decisamente il suono di suole dure che calpestano la sabbia qui fuori...chi sarà mai?

Senza il vento dell'altra notte, non era certamente un problema sentire i rumori provenienti dall'esterno... fatto stà che Black scosse le spalle e bevve un sorso dalla bottiglia, prima di tornare al suo lavoro.

Sarà solo qualcuno di passaggio... o qualche naufrago moribondo... ho una creatura degli abissi... Bah, sia quel che vuole, basta che non mi rompa le palle

Pensato ciò Black tornò al suo lavoro, ignorando completamente i passi che venivano da fuori... o almeno, così sembrava: si sistemò leggermente sullo sgabello, in modo da poter vedere l'uscio della torretta con la coda dell'occhio, inoltre avvicinò la bacchetta alla mano e viceversa, tenendola in modo da poter reagire al minimo segno di attacco

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Black Heart

Black sostava di fronte al Paiolo, ripensato alla discussione che aveva avuto qualche giorno fa al porto a Denrise: stava parlando con un suo vecchio compagno, e parlando dei vecchi tempi, Black aveva ripreso il discorso che avevano interrotto la volta prima:

Ehy Tony, ho intenzione di mettere su una ciurma, fare costruire una nave e tornare per mare, come ai vecchi tempi, che ne dici, saresti con me?

Black, mi spiace dirtelo ma ultimamente la Fortuna si tocca quando ti vede, perciò mi perdonerai se rifiuto la tua proposta...però...

Però? Conosci qualcuno interessato? disse sorseggiando il suo rum, osservando il suo vecchio compare, sorridendo leggermente

No, nessuno sarebbe così pazzo da seguirti da qualche parte, ora come ora, però forse c'è QUALCOSA che potrebbe aiutarti...è una bussola, me la proposta quel pazzoide al... si guardò intorno, deglutendo, poi abbassò la voce, Lo sai, al Paiolo

Una...bussola? Che genere di bussola?

Se ne parlava così non poteva essere una bussola qualsiasi...se era venduta LÌ non poteva essere una bussola qualunque...

Pare che abbia il potere di guidarti verso i tuoi più grandi desideri, per la strada più diretta...

Ah sì!?

Oh, per tutti i mari! Guarda com'è tardi, devo andare, ciao!

Detto questo di alzò, finì il rum e si smaterializzò, sentendo a malapena Tony imprecare perchè doveva pagare per l'ennesima volta il conto....ma era colpa sua: doveva sapere che certe notizie non doveva dargliele seduti al tavolo.

E ora era li, davanti al Paiolo, preparandosi per il solito tram tram per andare da Keratack. Entrò e si avvicinò al bancone

Salve! disse allegramente

Vorrei prenotare la stanza numero 13, ovviamente per correttezza il conto lo pago subito Fece l'occhiolino al barista E portamici anche un Bloody Mary, se non ti dispiace

Attese che il barista lo accompagnasse alla stanza da lui "prenotata", quindi, una volta andato si sedette sulla prima sedia che vide e chiuse gli occhi, ricordandosi quella prassi dal paio di volte precedenti che avevo fatto visita al maniaco, in cerca di merce...'rara".

La sua mente non riusciva a non immaginarsi questa bussola, quella sì che sarebbe stata una chicca...certo, il suo ultimo bottino era quasi stato completamente convertito in rum, ma pensava che il denaro che avesse dietro fosse più che sufficiente...o almeno lo sperava, far perdere tempo al pazzo non era contemplato tra le opzioni...non si sa mai come potrebbe reagire...

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