Posts written by Gerd Kaleel

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    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Aveva perso la sua occasione di entrare nel letto e nelle grazie di Yasir?
    Lo sguardo di lui si era fatto più diffidente verso di lui, ma ciò le suggeriva anche che fosse un uomo sveglio 'Da benissimo che siamo qui per sedurlo, non serviva certo il discorso sugli animali...' si disse lei, forse nel tentativo di non prendersi a botte da sola.
    La sua buona invettiva su suffragata anche dall'alchimia crescente tra Marina e Gebre, il quale appariva tanto ben disposto verso di lei, quando non lo era nei confronti di Kwaku 'Minchia quanto è peso questo? Manco Yasir la mena quanto lui... e dire che Kwaku ha mollato lui, non Gebre'
    L'animalista ad un safari giunse infine a conclusioni simili a quelle di Marina, ricordandosi anche come in mezzo al mare ogni buco fosse trincea, osservando poi Kwaku spiegare magistralmente il piano.
    'Cavolo... io direi di sì anche senza tutti quei muscoli' pensò lei lievemente trasognante 'Quando usciamo glielo devo dire che è molto sexy quando parla di cose militari' si divertì a pensare, ascoltando l'intervento di Gebre con la coda dell'orecchio, scoppiando poi alla fine a ridere sonoramente.
    "Oh, scusatemi, non volevo mancare di rispetto alla vostra legittima domanda" dopo un istante, rendendosi conto di aver comunque commesso una gaffe, la donna mise la mano davanti alla bocca e si chiuse in un imbarazzato ed innocente sorriso, ponendo gli occhi scintillanti sul navigatore africano "Ma... l'immagine di Sigurd che annuncia al villaggio che ha deciso di accogliere la richiesta del concilio..." e rise ancora "No, niente, non ce la faccio... sento da qui - dal passato al futuro ipotetico - le grida indignate di tutti i denrisiani" ammise scotendo la testa.
    "I Denrisiani già dicono che Sigurd non ha polso perché ha permesso al Ministero di mettere dei negozi in città e permette ai londinesi di venire a comprare. Gli dicono che ci sta imbastardendo e ci sta rendendo deboli... figuratevi se mai dicesse che ha scelto il Concilio al posto dei nostri storici alleati" certo, c'era il problemuccio che fossero maghi neri, ma Gerd era certa che a Denrise si dicesse meglio un mago nero in casa, che un Inglese alla porta.
    "Non starò qui a parlarvi di fiducia e fedeltà di altre persone, che conoscete probabilmente anche meglio di me" e a quel punto scoccò un sorriso a Kwaku "Vi ricordo solo che non stiamo parlando di eunuchi, ma di fieri Denrisiani. E noi abbiamo una sola parola."
    Al termine della sua invettiva, la donna tornò ad osservare il re Yasir, mangiando il suo coccodrillo e ghignando sentendo parlare di pedaggi (i soldi riscossi la mettevano sempre di buon umore) "La sola idea non vi viene voglia di non uccidere sir George al solo scopo di trovarvelo davanti che vi chiede di passare - e pagare - dove voi navigate liberamente?"
    RevelioGDR


    con una fragorosa risata chiarisce che se mai sigurd tradisse yasir per il concilio magico internazione, i dernisiani lo appenderebbero per le palle e lo userebbero come pinhata

    CAR32 SOC
  2. .
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    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Gerd aveva quel giorno deciso di agire d'azione, d'istinto.
    Era stata molto sfacciata nei confronti di Kwaku - neanche lei sapeva bene come e perché - e ciò le aveva giovato vantaggi interessanti, così aveva finito col replicare la medesima strategia anche sul Re, incontrando anche in questo caso un discreto successo, tuttavia un antico detto non recitava forse "chi fa sbaglia"? Sicché, alla fine, dopo tanto spingersi al limiti, per dirla eleganetemente, aveva finito col pestare un merdone.
    'Possa Frigg tagliarmi la lingua e gettarla nel mare' si maledisse lei per un istante osservando la risposta prudente e forse anche un po' lusingata del sovrano, che comunque non poteva non studiarla nel mentre in tavola venivano servite pietanze per così dire esotiche 'Per non dire a rischio di estinzione'
    Dopo tanto calcolo e intraprendenza, era possibile che fosse proprio la sua passione a farla crollare?
    'Sia mai' si disse lei, adirata con sé stessa, facendo rumorosamente girare le rotelle della sua testa nel mentre con decisione e con un sorriso cortese prendeva un pezzo di coccodrillo "Coccodrillo? Non ho mai avuto il piacere di assaggiarlo" ammise lei con una risatina nel mentre rimandava il momento del confronto.
    'Non posso non mangiarlo o si offende e fanculo al mio piedino. Ma non posso manco dirgli che non me ne frega un cazzo degli animali o passo per falsona di prima categoria' che un po' era pure vero, ma ovviamente non avrebbe giovato alla sua credibilità. Inclinò un sorriso elegante, poi si rese conto che il suo tempo stava per scadere, e allora qualsiasi risposta sarebbe stata solo che sbagliata.
    "Ma del resto non ho mai mangiato alla corte di uno dei Re del Mare, dove ogni cosa è possibile" concluse lei, cercando di affidarsi alle parole di Kwaku e a ciò che aveva intorno e aveva capito di lui 'Lui non è come Sigurd. Lui vuole comandare e vuole che tutti sappiano che lui può e gli altri no. E allora io ingoio il coccodrillo, come ingoierei ben altro... perché lui è un Re' e questo, sperava lo compiacesse, così come il fatto che, discretamente, si era sfilata una scarpa, tentando di stuzzicare col piede nudoil ginocchio e la coscia del negromante, facendo dell'arrendevolezza il suo attuale marchio di fabbrica, insistendo, con discrezione, anche quando egli quasi le provocò un orgasmo carpiato ricordandosi del corvo a tre occhi, cosa che le faceva sperare di essere stata ascoltata, quanto bastava per riportarlo su quel tema.
    Placò il piede per mangiare compostamente il proprio coccodrillo, ascoltando intanto i due uomini di mare parlare del passato e di come fosse diverso dal futuro prossimo, osservando poi quasi con stupore il silenzio che divampò al nominare Gibilterra.
    "Lo stretto di Bab el-Mandeb non appartiene a nessuno, ma... noi ci siamo praticamente davanti, non è così, nobile Gebre?" chiese lui, tirando ad indovinare, richiamando i suoi ricordi di geografia "Nessuna nave può sperare di transitare per il mar rosso senza essere da voi vista, questo lo sanno tutti..." e anche se non lo sapevano, a chi importava 'Non esce da sto buco di culo da quanto? Dieci anni? Cazzo ne sa del mondo: posso dire quello che voglio, specialmente se alimenta sue convinzioni pregresse' rifletté tra sé e sé, ritraendo la gamba e piantando invece i suoi occhi sul re per la medesima ragione: avere la sua totale attenzione, ma soprattutto apparire credibile.
    "Col controllo anche dello stetto di Gibilterra, qualsiasi nave per accedere al mar mediterraneo, al mar nero e al mar rosso dovrebbe sempre e comunque rendere conto a voi... avreste di fatto il monopolio del mercato e se le mie conoscenze in economia non sono scadenti, in genere un mercato controllato da un unico fornitore è per lui molto vantaggioso..." e nel dirlo scoccò un'occhiata al tesoriere di corte, tornando però immediatamente al sovrano "Inoltre... non pretendo di dire che con quello stretto malta sarebbe finita... sicuramente il sacro ordine ha molte frecce al suo arco, e anche molti alleati anche proprio dentro al mare che domina... ma con il controllo dei due stretti... il vero sovrano... l'unica persona che davvero potrebbe andare in qualsiasi punto di quei mari e sentirsene di fatto padrone... sarebbe lei"
    Sorniona, la donna si disegnò un sorriso furbo sul volto, in teoria stuzzicando la vanagloria dell'uomo, ma in pratica mettendogli in testa idee ben diverse 'Se nessuno può entrare o uscire senza il tuo consenso... chi mai potrebbe ostacolarti se ti fai un viaggio... e dove mai potrebbero portarti, ammesso che riuscissero a prenderti, senza venir massacrati?' come anche prima, Gerd non puntava a convincere un uomo così astuto di qualcosa: era troppo diffidente e furbo per una simile bieca manipolazione da una donna che conosceva da un paio d'ore, tuttavia nulla le impediva di sottolineargli strategie ed possibilità che forse lì per lì non avrebbe colto, e che forse avrebbero potuto davvero cambiare il corso degli eventi.
    RevelioGDR


    Mostra stima per Gebre, solletica il tesoriere con la prospettiva di un monopolio e ricorda a Yasir che se nessuno può entrare o uscire dai suoi domini, lui di fatto ci può far dentro ciò che vuole.
    CAR32 SOC
  3. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    'Ho fatto colpo, noto' che Yasir avesse un debole per le donne s'era capito, ma lei più di altre, a quanto pareva: era il suo innato fascino? 'Sono una figa spaziale, e sicuramente una sciacquetta come quella Aloy me la mangio a colazione' lei, in compenso, la poteva aprire in due come un cocomero, ma al momento non aveva molta importanza, giusto? 'Ma... Marina?'
    Marina era bella, bella da star male, eppure in qualche maniera Yasir aveva indugiato più su di lei. Era Sol, erano state le sue parole sul bracconaggio o forse era il suo parlare di peregrinazioni in giro per il mondo ad un uomo che viveva in una bellissima gabbia d'oro 'Hai sentito anche tu che abbiamo qualcosa in comune, Yasir?'
    Gerd ne era abbastanza convinta, così come lo era il fatto che l'uomo mantenesse rapporti cordiali - amichevoli addirittura - con Kwaku, salvo poi cercare ogni volta di provocarlo, senza che ovviamente lui cadesse nella trappola.
    La vista del corvo a tre occhi ovviamente la colpì, del resto si trattava di una specie rarissima e potentissima cui lei non aveva mai avuto accesso, il che le fece anche perdere il momento per rispondere al leader del mar rosso se non con un sorriso intrigante, lasciandole poi spostarsi verso un altro luogo, dove in effetti furono di fatto invitate a pranzo.
    "Sarà un vero piacere dividere la tavola con lei, Sire" propose Gerd, osservando le pietanze con curiosità 'Felicissima doppiamente: assaggerò solo che mangi tu, cocco!' pensò lei, abbastanza sicura che l'uomo non li avrebbe avvelenati, non dopo quell'accoglienza, ma non potendo sentirsi abbastanza al sicuro anche da eventuali filtri 'Qui gli unici stregati dovete essere voi' rifletté lei, scivolando sulla sedia tra Gebre e Yasir, fiera di essersi riuscita ad accaparrare un posto vicino al Re, ma frustrata di non essere anche vicino a Nassim e soprattutto ai suoi soldi.
    'Maledette avare cerca-oro!' pensò lei, indignata che loro si fossero abbassate tanto, quando era ovvio che quello fosse il suo posto. Per lei e i suoi affari 'Così ora mi toccherà lavorarmi lo stronzo navigatore! Per carità, bel tipo, ma... Kwaku è più figo... e Yasir più potente' e lei non aveva voglia di prendersi gli avanzi di nessuno 'Specialmente perché non so di che cazzo parlarci con questo!'
    Ovviamente la maga verde aveva tenuto per sé le proprie osservazioni, trincerandosi dietro un sorriso intrigato ed intrigante e lasciando scivolare lo sguardo su tutti i presenti, finendo con l'afferrare qualche stuzzichino solo dopo che il re si fosse servito.
    Come previsto, Aloy attaccò bottone col tesoriere, fin troppo ammiccante, nel mentre Marina la sorprese, iniziando a chiacchierare con Gebre.
    'Con lui?! E allora perché ti sei seduta di là, maledizione anche a te!' pensò lei, rallegrandosi quasi subito della cosa in vero 'Se parla con Gebre... chi parla con Yasir' e perché proprio lei?
    "Il mio famiglio Sol, può stare al tavolo con noi o lo trova disdicevole?" il galateo in fatto di famigli era sempre complicato e a lei comunque serviva una scusa per attaccar bottone "Come avrà intuito, ho una grande passione per gli animali... infatti prima non ho avuto modo di risponderle, mi vorrei scusare" ammise lei con un sorriso "Sa... trovarmi davanti ad un corvo a tre occhi... Lord Kwaku saggiamente mi ha nascosto la cosa..." affermò lei scoccando uno sguardo fintamente offeso verso il maschione consorte "Altrimenti avrei finito per considerare solo lui per tutto il viaggio: sono anni che cerco di studiarli e comprenderne i segreti" del resto si era visto in zona qualcuno che amasse gli uccelli neri più di lei?
    Gerd si girò lievemente verso il re e continuò a parlare "Comunque... la sua domanda è un po' sibillina: bracconieri dal punto di vista di chi?" suggerì lei furbetta "Alla fine nessuno si definisce tale, sono gli stati e le persone a chiarti così... in ogni caso ho avuto a che fare con persone accusate di bracconaggio, che mi hanno in effetti condotto in luoghi... discutibili... ma del resto certe realtà non possono essere esplorate sempre e solo in vie alla luce del sole e io ho sempre avuto una gran fame di novità... e una gran fretta" concesse con un sorriso accavallando le gambe e facendo il modo che (e che la tovaglia ci assista!) il collo del suo piede destro aderisse alla gamba di lui.
    Laddove Marina si era distinta per delicatezza e sottigliezza (nonché multitasking), Gerd fu fedele all'immagine che stava dando di sé: diretta e senza alcuna forma di ritegno.
    "Per quanto in effetti io non sia una gran sostenitrice del bracconaggio... nulla contro chi va contro a legge stupide o miopi, ma quel genere di reati serve anche a preservare alcune specie dalla stupidità umana, e trovo arrogante da parte dell'uomo privare il mondo di qualcosa..." affermò lei, facendo lievemente e oscillare il collo del suo piede, affinchè Yasir sentisse costantemente la sua presenza casomai i suoi occhi non fossero bastati, così come una lieve argentina risata ai limiti dell'imbarazzo (per una volta quasi sincero) "Il che è in effetti forse un po' melenso da dirsi davanti a lei... dopo quello che ho potuto ammirare nel suo Villaggio" concesse infine, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, nel mentre si voltava per un istante a vedere il capo della sua spedizione: si stava dimostrando abbastanza intraprendente da compiacerlo?
    RevelioGDR


    Sfrutta il suo fascino per rabbonire Yasir anche nei confronti di Kwaku e del corvo
    CAR32 SOC
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    AgPMp
    Gerd Kaleel
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    Non c'era il capovillaggio e la nave non era sontuosa come si sarebbe attesa, ma c'era Kwaku, un buon gruppo e comunque lei era e restava fa-vo-lo-sa!
    Il Consorte fornì non pochi chiarimenti alle tre dame, compiacendo non poco la donna quando questi decise di avere un approccio meno formale, con lei specialmente, interessandosi soprattutto dei suoi timori, ben intenzionato a rassicurarla in ogni maniera possibile.
    "Così?" avrebbe sussurrato lei alle divertite parole dell'uomo, osando posare una mano sul di lui petto "In effetti sentendo i tuoi forti muscoli mi sento molto più sicura" propose lei con una risata, lasciando poi scorrere la mano anche sugli addominali, ove poi la fece restare nel mentre il discorso avanzava e lei comprendeva quanto fosse complessa la situazione e quanto fosse pericoloso l'uomo che presto avrebbero incontrato.
    'Col cazzo che vado con quel pazzo necrofilo: ci vadano le altre due sgallettate' pensò lei, che in effetti si era dimostrata la più facile delle tre, ma solo perché Kwaku era la classica occasione da non lasciarsi scappare, sia in avvenenza, sia in prestigio: lei, a casa, ci voleva tornare, e non solo viva, ma anche più ricca di prima.
    Sol non disse niente degli atteggiamenti intimi dell'uomo, limitandosi a lascare i due più liberi di conversare, tornando dalla padrona quando la situazione si fece più oscura e pericolosa.
    "Avevo sentito parlare di Tuulada... ma non credevo fosse... così" affermò lei, sentendo in quella precisa occasione un serio brivido lungo la schiena, che spense per un po' le sue vene civettuole, spingendola a seguire il capovillaggio lungo le vie, osservando quella surreale cittadina, che pareva più morta che viva.
    Si era pentita di essersi imbarcata? Forse sì, anche se tutto sarebbe ovviamente dipeso da due fattori 'Se torno a casa intera e se Kwaku mi invita a cena' si ricordò lei, deglutendo lievemente, sgranando poi gli occhi quando l'ambiente cambiò radicalmente: erano al chiuso.
    "Potrei elencare in pochi secondi almeno cinque capi di stato che hanno residenze meno sfarzose e con meno buon gusto" pensò lei con un sorriso un po' selvaggio, studiando gli arredi e in particolar modo le piante, giusto per essere sicura sia di avere qualche intuizione sui gusti dell'uomo (le preferenze regionali, il tipo di arte che prediligeva etc) e soprattutto intuire se avesse conoscenze botaniche e se coltivasse piante di qualche interesse per lei.
    Una segretaria molto gentile comparve rapidamente offrendo loro con solerzia da bere. Se Marina attese le indicazioni di Kwaku, lei decisamente non aveva alcuna intenzione di ubbidire ad un maschio 'Mica siamo nell'Ottocento' si disse lei, ovviamente non dimentica delle raccomandazioni dell'uomo, ma sapendo fare le proprie valutazioni "Grazie, sto bene. Posso solo chiedere un po' d'acqua per il mio Sol? Il viaggio deve averlo stancato..." propose lei con voce morbida, riflettendo sul fatto che forse la cosa che più l'aveva sfinito era il suo armeggiare con Kwaku "Non sarà un problema portarlo davanti al Re, vero? E' il mio famiglio ed è un animale estremamente docile..."
    Salite le due rampe di scale furono davanti al Re seduto sul suo trono di ossa, davanti alla sua porta di ossa e attorno ai suoi migliori scheletri 'Che dire... un uomo che sa come farsi rispettare' si disse lei, facendo un inchino profondo esattamente quanto quello di Marina (mai si sarebbe abbassata più di lei, anche a costo di farti tagliare la testa) per poi prendere la parola dopo il Re, il Consorte e anche Marina.
    "Sono Gerd Kaleel, imprenditrice e magizoologa. Mi lasci dire che è per me un grande onore essere qui: lungo i miei viaggi per il mondo in cerca di piante e animali esotici, ho lungamente sentito parlare del fascino di Tuulada Garsoon... ma mai avrei pensato di poter mettere piede in una delle terre più segrete al mondo" affermò lei, tentando un sorriso obliquo e pericoloso: Marina stava cercando di rendersi accomodante come una segretaria, ma lei non era una donna che stava alle dipendenze, lei era più una regina, una donna alpha che prendeva il pericolo e lo affrontava spavalda.
    'Sì, in questo... e solo in questo, sono una vera denrisiana' pensò lei, sostenendo fiera lo sguardo dell'uomo, sperando di interessarlo.
    RevelioGDR


    Studia l'interno della reggia, con particolar riferimento alle piante
    intuito 20
    verde 1


    Ha con sé solo il suo boa constrictor, Sol
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    Gerd Kaleel
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    Era guerra.
    E Gerd, quando l'aveva saputo, si era disperata, quasi fino alle lacrime 'I miei affari, COME FARO' A FARE SOLDI?!' era risaputo che la guerra non giovava ai commerci, e lei, che campava anche di specie esotiche, sicuramente ne avrebbe risentito in prima persona 'E poi dovrò rimanere sempre in questo posto infernale? Oh, Merlino, come farò senza una giornata alla SPA al mese? Come farò senza fare shopping a Parigi? Come farà la mia abbronzatura a reggere senza le Maldive?!'
    Il pacifismo di Gerd era come si poteva intuire profondo e radicato, quindi non doveva stupire che la donna avesse risposto all'appello del capovillaggio, comprendendo come ci fossero anche altri problemi oltre alle catastrofi da lei rilevate: c'era il serio rischio che ci potessero lasciar tutti la pelle 'E no, eh! Questa guerra non solo deve finire presto, MA DOBBIAMO VINCERLA!' e con questa convinzione nel cuore non solo aveva offerto la sua disponibilità a farsi un viaggetto in Africa, ma avrebbe all'occorrenza sfoderato l'artiglieria pesante.
    Quella mattina, nonostante fosse l'alba, non solo era in splendida forma, ma era proprio carica a pallettoni.
    Aveva optato per un abito lungo verde aderente che aderiva splendidamente al suo corpo con un fiore lilla sul decolté a sottolinearlo con cura, assieme allo scollo. L'abito le arrivava sopra le ginocchia, mostrando comunque ampie porzioni delle sue flessiose gambe, che terminavano in eleganti decolté lilla, in tinta con il fiore, ma anche con i suoi guanti, che la coprivano fino agli avambracci, lasciando le braccia scoperte.
    I capelli, vaporosi, rilucevano di cento castani e biondi alla luce del sole, intrecciandosi ai colori ambrati delle spire di Sol, il boa constrictor che la stava accompagnando, conferendole quell'aspetto esotico e pericoloso che tanto amava.
    "Capovillaggio, Kwaku... ragazzze" si presentò lei con discrezione, salutando i presenti in ordine di importanza e salendo poi con disinvoltura sulla barca, lasciando che questa prendesse il largo con solo loro e il consorte.
    "Mi dispiace ti sia stata imposta la nostra presenza, Kwaku: spero ti saprevo far ricredere" disse lei con sguardo cordiale e deciso, parlando al plurale, ma probabilmente intendendo semplicemente un plurales majestatis, lasciando poi che il nero riassumesse il loro semplice piano operativo, rimanendo poi a riflettere, nel mentre le sue compagne azionavano i neuroni, ponendo domande non stupide.
    "Kwaku... sono indiscreta se ti chiedo perché Sigurd non ha voluto che tu andassi da solo? Immagino che la tua presenza fosse necessaria per il fatto che lo conosci e perché sei il consorte di un capovillaggio, per non causare uno sgarro..." ma loro cosa c'entravano?
    'Siamo solo esche, come pensa Aloy?' si chiese lei, notando su di sé lo sguardo intrigato di Kwaku, cui rispose con un sorriso seducente e accavallando le gambe.
    "Sei uno degli uomini più forti del villaggio e nessuno è più valoroso di te... mi sono imbarcata in questa impresa anche perché sapevo che potevo contare sulla tua presenza, per quanto ci recassimo in un posto pericoloso... ammetto che... a sapere ti servisse una scorta... sono un po' inquieta" avrebbe detto lei, lasciando lievemente tremare la voce, ad uso e consumo dell'uomo "Ci sono degli attriti tra Yasir e Sigurd che possono andare oltre persino la storica alleanza tra i due popoli?" domandò infine lei, parlando lentamente, allo scopo di trattenere quanto più possibile sulle sue forme lo sguardo del Superquattro: se la voleva studiare, lei ovviamente non si sarebbe tirata indietro.
    RevelioGDR


    Oh sì, tenta di sedurre Kwaku.
    Soc1 carisma 32


    Ha con sé solo il suo boa constrictor, Sol
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    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Gerd amava il proprio lavoro e amava gli animali.
    Non quanto lei, ma comunque li amava.
    Ciò nonostante, ovviamente però, c’erano aspetti che più amava di altri nella propria professione: le piaceva incassare, le piaceva interagire con gli allocchi e fregarli, e le piaceva anche molto esibire le proprie esotiche conoscenze; altre cose, invece, come il mettere ordine, semplicemente lo odiava.
    ‘Basta, mi prendo un elfo domestico, anzi, TRE!’ seccata, la donna osservò il proprio negozio e, tanto per cambiare, lo trovò in disordine, cosa più che normale, vista la mole di cuccioli che teneva lì, la maggior parte dei quali manco domestici.
    Sospirò frustrata, poi si puntò contro la bacchetta “Vox Animalia” comandò lei, iniziando una ad una a rappresentare le voci delle specie presenti, emettendo poi versi di pericolo o di minaccia, e inducendoli a liberarla, almeno, della loro presenza ‘Visto che non sapete pulire, almeno non statemi in mezzo’ si disse lei, scoccando un’occhiata velenosa alle creature “Colloportum” sentenziò in conclusione, chiudendo magicamente la porta, affinché i cuccioli stessero al loro posto.
    ‘Bene, e ora mettiamo fine a questo porcile’ determinata, la donna praticò sulla propria persona direttamente un Vestis per mutare i propri abiti ed evitare di sporcarli, questo ovviamente come misura di sicurezza - quasi a scopo rituale - giacché la signora si sarebbe ben guardata dall’alzare un solo dito in quella disgustosa operazione: tutto sarebbe stato fatto rigorosamente a colpi di bacchetta.
    “Wingardium Leviosa” l’antico moto del polso fu eseguito con una certa sicurezza dalla donna, che però dovette accigliarsi, rendendosi conto di trovarlo meno naturale dell’atteso ‘Da quanto non usavo questa magia?’ si chiese infatti, notando anche alcune incertezze nel movimento di fluttuazone della pallina che stava riportando al suo posto, aspetto sul quale meditò con una certa attenzione, e un filo di frustrazione.
    ‘Da quando ho fatica a far levitare le cose? Cosa sono, una sbarbatella di undici anni?!’ si chiese lei, al limite dello sdegnato, fissando la sua compagna in legno e la sua mano quasi folgorandole manco fosse colpa loro “Sanctuarium” piccata, la donna si seguì dell’Incantesimo di esilio per rimettere a loro posto tutti i giocattoli, poi si servì del Locomotor per sistemare al loro posto le ceste.
    Fatto ordine, fu ora di far pulizia e senza esitare la donna dapprima aprì tutte le finestre servendosi dell’Alohomora, poi indicò la stanza, tracciando una nuovola “Gratta e Netta” imperò dunque, andando a diffondere sapone e una pioggerellina sanificatrice degno di una clorina dell’Ospedale San Paolo di Savona che rese tutte le superfici linde e lucenti, restituendo al volto di Gerd un sorriso candido.
    “Bene. Ora direi che è tutto a posto” decretò lei, fissando anche il proprio catalizzatore soddisfatto: aveva eseguito molte volte tutte quelle magie, riscoprendo pian piano di aver confidenza con gli incanti sui quali si era ritrovata rigida, il che la compiacque, anzi, la rassicurò ‘Forse alla fine è meglio non prenderlo l’elfo.. i soldi me li scoppio in SPA!’ decise lei, ridendo satanicamente da sola, aprendo la porta e poi conducendo con un altro paio di wingardium leviosa due palline da dei cuccioli di Crup, che invitò a giocare con lei, sia per ristabilire armonia nel posto, sia per essere certa di avere davvero di nuovo confidenza con quella magia: decisamente, aveva trovato un’eccellente ragione per non togliersi mai più i guanti o usare le mani senza bacchetta!
    RevelioGDR
  8. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Da bravo Serpeverde, Vath aveva dato per scontato di essere riconosciuto ed era rimasto compiaciuto quando l'altra effettivamente aveva associata faccia e nome, il che in vero non era qualcosa che Gerd sentisse di poter biasimare 'Io avrei affatturato la gente per molto meno' rifletté, non sentendosi comunque minimamente in colpa: lei mica era Vath 'Io sono davvero indimenticabile' che poi, era quello che pensava ogni serpeverde.
    O ogni gatto.
    O ogni gatto serpeverde (?).
    La donna ascoltò con piacere gli aggiornamenti sulla carriera dell'uomo, sorridendo e mostrando un certo interesse verso il castello che egli stava flexando (con ampio successo) 'Ricordavo che era un ottimo partito, ma non era uno che potevi raggirare facilmente' ed essendo il mare pieno di polli, aveva ovviamente indirizzato i propri interessi altrove, pur mantenendo una discreta simpatia per il ministeriale, quanto bastava per ridere quando egli fece interendere il proprio lavoro.
    "Lavori per l'UCMI e ti spediscono a trattare con i Denrisiani? Oh, povero Vath, proprio tu? Qui a denrise nella migliore delle ipotesi scambieranno la tua classe e la tua cultura per omossessualità, nella peggiore per debolezza snob" ammise lei scotendo la testa "Hai tutta la mia solidarietà" concluse lei, sincera, ovviamente speranzosa che al momento opportuno anche lui sarebbe stato lo stesso con lei 'Un parruccone torna sempre utile da amico' si ripeté infatti, nel mentre il suo amico auror si stufava di far da candela e reclamava le proprie attenzioni, i propri accessori e il proprio enorme uccello blu e per lei non c'erano problemi, se pagava, ovviamente.
    Fu molto fiera di mostrare il proprio recinto, sorvolando sulla spacconeria del moro ed annuendo invece a Vath "Nessun problema, ma vi avverto... questo non è un allevamento a buon mercato... anche se applicherò uno sconto amicizia" chiarì lei, omettendo di dire che i prezzi, non essendo esposti, sarebbero stati gonfiati e poi ridotti, dando solo la parvenza di uno sconto.
    La donna rimase a braccia conserte, lasciando libero Krasus di osservare il recinto e gli enormi struzzi morbidosi, nel mentre avvicinava il compagno di scuola "Un auror lo avrei immaginato più a suo agio con un chocobo giallo, utile e adattato ad ogni situazione, piuttosto che uno specializzato nel nuoto: fa missioni subacque?" chiese lei, forse volendo capire se tutto quello fosse in qualche maniera legata a Denrise e al recente deterioramento dei rapporti tra Londra e l'Isola 'Il mare è la nostra prima difesa' pensava infatti lei, distraendosi quanto bastava per non notare l'ardire di Krasus, se non in effetti quando fu troppo tardi, strillando acutamente quando l'altro se la sentì un po' troppo Thor, scatenando il panico tra i Chocobo, specialmente gli esemplari più giovani.
    Molti pennuti iniziarono a girare e svolazzare per tutto l'allevamento, scappando ovviamente del recinto e tantissimi degli chocobo azzurri si diedero alla macchia in acqua. Gli unici che rimasero compatti e anzi caricarono l'auror furono i feroci chocobo neri, i quali però non ebbero modo di affondare i propri becchi in lui non tanto per i suoi incantesimi, quanto per l'azione di Gerd.
    "Levicorpus" sibilò lei, facendo schizzare in aria il nostro komodo preferito, lasciandolo poi appeso a testa in giù.
    "Come osi seminare il panico tra i miei animali" lo sguardo di lei era gelido, nel mentre i chocobo neri si radunavano sotto al ragazzo saltando senza però mai raggiungere la testa del ragazzo per beccarlo a dovere "Esigo rispetto, per me, il mio allevamento e i miei animali. Non sono qui per il tuo divertimento, né per le tue prove." affermò lei, quasi gridando, spostando poi lateralmente il ragazzo e lasciandolo cadere a terra.
    "Non sei tu a scegliere l'animale, è lui a scegliere te, specialmente dopo la tua bella trovata. Quelli sono gli unici esemplari azzurri non fuggiti dalla tua idiozia: approcciali, se lo reputi saggio, e spera che almeno uno di loro accetti di essere il tuo famiglio." sentenziò lei, mentre Krasus si trovava davanti solo tre esemplari in effetti.
    Un cucciolo che sarebbe divenuto adulto dopo sei mesi, maschio, giovane e forte, almeno apparentemente. Un esemplare già adulto, femmina, che lo proteggeva e dall'animo molto bellicoso ed un terzo esemplare, molto più vecchio dei precedenti, come dimostrato dal piumaggio parzialmente bianco e dal fatto che al posto dell'occhio sinistro avesse una cicatrice. Nonostante il terzo sembrasse il più debole, sulla carta, il suo atteggiamento non lo tradiva: enorme, ancora di più perché aveva rizzato le piume, si trovava davanti agli altri due ed emetteva sibili e schiocchi dal becco davvero poco rassicuranti.
    Di animali, comunque, qualcuno ce n'era ancora, inoltre Krasus aveva da festeggiare: difficilmente Gerd si sarebbe scordata di lui "E ovviamente scordatevi lo sconto per i conoscenti." affermò folgorando con lo sguardo Vath, ricordando un po' ad entrambi come forse non fosse sempre un bene essere ricordati dalla bella donna.
    RevelioGDR


    Ti ho descritto i tre animaletti che sono rimasti a tua disposizione.
    - giovane, maschio
    - adulto femmina
    - vecchio maschio

    A te la scelta: ovviamente, specialmente dopo l'iniziativa di Krasus devi davvero ruolarti un'interazione e un avvicinamento all'animale, o Gerd non ti vederà niente u_u
  9. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Tesuya Nomura era un genio, un magho o un grandissimo bastardo per tutto il casino di Kingdom Hearts?
    Ai posteri l'ardua sentenza, quanto nel nostro quanto nell'altrui mondo.
    Gerd in vero non aveva la minima idea di chi fosse Nomura, forse al sentirlo nominare avrebbe chiesto in quale pagina del kamasutra fosse inserito, del resto era sempre stata più brava con gli animali con le persone, anche senza cadere nello stereotipo della gattara: era una donna affabile, bella, che sapeva stare e soprattutto sfruttare gli altri, ma in vero era verso il prossimo soprattutto con una funzione opportunistica, non trovando in loro particolare e sincero interesse, quanto appunto più uno scopo. Ciò la rendeva disponibile, affabile, socievole persino, ma il suo interesse superficiale aveva ovvie falle, soprattutto a livello mnemonico. E Vath di ciò ne avrebbe in effetti avuto prova direttamente quello stesso giorno.
    La donna si dimostrò diposonibile e cordiale come sempre, ma era ovvio come non avesse riconosciuto l'assessore, tanto che alle parole dell'uomo, ella sgranò gli occhi 'Ma che cazzo vuole questo cafone?!' pensò lei per un istante, decidendo arbitrariamente e convenientemente che chiunque la contraddicesse o la prendesse in castagna fosse per definizione un maleducato "Mi scusi io..." si arrischiò lei a dire, non concludendo neanche la frase e andando invece ad incorniciare un sorriso imbarazzato, lasciando l'altro libero di parlare nel mentre i suoi occhi esploravano il volto dell'uomo, in cerca del ragazzo che fu.
    ".... Remar?" concluse infine lei, stupita, per quanto non capisse se lo fosse più di essersi ricordato di lui o del fatto di trovarserlo or ora davanti "Come... per Frigg, come sei finito a Denrise, tu che dovresti vivere in un castello da qualche parte in Inghilterra?" propose lei, ridendo di gusto, mostrandosi più entusiasta del necessario, allo scopo di compensare la debacle precedente.
    Annuì ed alzò una mano indicando l'insegna esterna "La mia famiglia possiede dall'alba dei tempi questo allevamento" fece notare lei, dimenticandosi volutamente come i Denrisiani fossero arrivati sull'isola 1500 anni prima circa "Ho girato il mondo, ho seguito le mie ambizioni... ma il richiamo delle proprie radici non può essere ignorato, non trovi?" propose lei, appoggiando gli avambracci sul bancone, sporgendosi in avanti, nel mentre, finalmente, si arrivava al punto.
    Un chocobo.
    E non uno qualsiasi.
    "Sei un uomo che sa quel che vuole, non c'è che dire" fece notare lei, notando la precisione delle richieste dell'uomo, che non le parvero meri elementi e sfizi, ma frutto di un attento studio, del resto il moro pareva avere un certo istinto per gli animali, dal modo in cui giocava con i suoi cuccioli 'E' già un buon inizio...' decise lei, ravvivandosi i capelli e iniziando a muoversi "Ma non temere, nel mio allevamento troverai il meglio dell'Isola, e come ben sapete Dernise è il top per quanto riguarda l'allevamento di chocobo" il che stava a significare che, per lei, quelli erano i migliori chocobo al mondo.
    La donna portò i due sul retro e quindi fuori, all'aperto, dove si aprivano vari altri capanni con gli animali "Per scegliere gli accessori da battaglia ci sarà tempo: prima troviamo l'animale perfetto" Gerd aveva un passo rapido e sicuro che li stava conducendo ad un recinto, al cui interno c'erano chocobo di tutti i colori.
    "Che te ne pare?" disse molto sicura di sé, indicando gli esemplari rossi e gialli, spostando poi il dito verso quelli azzurri, che si trovavano più vicini all'acqua.
    RevelioGDR
  10. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Sigurd aveva dato un giro di vite alle incursioni degli stranieri nella terra di Denrise, ma siccome ci teneva a non essere sgozzato nel sonno, aveva consentito che una delle motivazioni d'accesso fossero appunto gli acquisti nelle prestigiose botteghe dell'isola 'E io sono esattamente tra quelle'
    C'erano meno clienti di una volta, lo doveva riconoscere la donna, ma i suoi incassi non ne avevano particolarmente risentito 'Evidentemente abbiamo solo ridotto i perdigiorno... meglio così' si diede come spiegazione Gerd, dedicandosi al suo sport preferito dopo il sesso e lo sfruttamento di imbecilli: la conta delle banconote.
    Siedeva placidamente dietro al bancone indossando un pesante maglione in lana e dei comuni jeans, associati a degli scarponcini che avevano qualcosa della cowgirl (la versione chic), canticchiando un motivetto americano verificando la solidità della propria tesi, chiedendosi se anche gli altri allevamenti fossero in forma quanto lei, ma non credeva 'Noi siamo tra i più antichi... e io ho amici al ministero Brasiliano ed Inglese: sono sulla bocca di tutti' si rassicurava lei, allargando un sorriso a tratti sadico, colmo di avidità, certamente il peccato che più la pervadeva.
    Si ravvivò i capelli sciolti, poi posò le banconote sul bancone, osservando alcuni cuccioli saltellare per il negozio. Sorrise e fece comparire per loro due palline, lasciando che quegli splendidi esemplari di crup di appena due mesi zompettassero ancora più allegramente 'Casomai entrasse un cliente: due cuccioli sciolgono sempre il cuore di tutti' valeva persino per lei 'E soprattutto il laccio del loro borsellino'
    Continuò la propria conta, poi, ad un certo punto, attese ciò che stava attendendo: la porta si aprì "Benvenuti all'allevamento Kaleel" trillò lei non appena lo scampanellio argentino del campanello non cessò, lasciando come unico suono oltre la flautata e calda voce di Gerd l'allegro e acuto abbaiare dei crup, che saltellavano ora intorno ai due ministeriali.
    'Bravi bambini: questa sera vi do anche un osso' pensava lei, quasi commossa da tanta solerzia, volgendo poi le iridi suadenti ai due "Sono la proprietaria del negozio: come posso esservi di aiuto?" domandò infine, allargando le braccia, pronta a condurre i due ovunque avessero voluto lasciare i propri soldi. Ops, pardon: vedere e magari acquistare animali splendidamente allevati e accuditi!
    RevelioGDR
  11. .
    Nome: Lama specchio
    Materiale: variante dell'argento, talmente riflettente da essere uno specchio
    Descrizione: questa tipologia di arma può assumere diverse forme, principalmente spade, ma anche armi quali daghe, alabarde, asce e (nella forma sferica liscia) anche mazzafrusto. L'importante è che la superficie in metallo sia liscia, priva di interruzioni e permetta correttamente al mago di riflettersici
    Effetto: 1d20 di danno; +2 se impiegato per effettuare divinazioni
    Note: in caso la lama sia bagnata col sangue, genera bonus extra alle predizioni, specialmente si tenti di divinare proprio sull'entità cui appartiene il sangue

    (non ho messo una immagine perché dipende dalla fattura)
  12. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Gerd si sarebbe definita una femminista: credeva nella parità dell'uomo e della donna, e anzi era pronta a credere che molto spesso le donne fossero superiori agli uomini 'Per questo preferisco gli uomini: sono più diretti e semplici' il che per una manipolatrice era importante, così come a volte lo era rivendicare la propria natura di sesso debole per scroccare un pranzo o prentendere che fosse l'uomo a fare certe cose.
    Su un aspetto però era al 100% femminista: l'utero era suo e lo gestiva lei, e questo significava che non era disposta a permettere a nessuno (specialmente le malelingue) di censurare i suoi desideri, anche sessuali. Gerd sapeva cosa voleva e non si faceva problemi dunque a prenderlo, nonostante i fischi, nonostante avrebbe potuto farne a meno e aspettare fosse l'altra parte: era parte di lei, quella libera.
    Si era dunque lanciata per il Donneville e la sua audacia si era estesa anche sotto al tavolo, rendendolo un secondo campo di scontro ove l'altro mosse solo un piccolo, ma significativo passo 'Oh oh' pensò lei, più ebbra per la caccia che per quanto bevuto, tanto da piantare i suoi scintillanti occhi sul ragazzo e accettare la sua sfida ad andarsene 'Pronto a vedere di che colore sono le mie lenzuola?' si domandò lei, sussultando lievemente con un sopracciglio quando l'altro la prese in contropiede con una controargomentazione che mai si sarebbe attesa da un Denrisiano.
    'Per Morgana... vuoi dire che sono riuscita a prendere una sbandata per l'unico uomo dell'isola che non ha il complesso del cazzo corto e deve costantemente dimostrare di essere più uomo?' si domandò lei, divertita quanto bastava per inclinare un angolo delle sue labbra verso l'alto nel mentre le venivano sciorinati i sedicenti pericoli della sua abitazione, o anche solo dello sfidarla.
    "Se non accetti il mio invito, non lo scoprirai mai, non credi? Sei uno che ha deciso di prendere il mare, sei abituato ai pericoli..." propose lei, usando parole tipiche del gergo denrisiano per indicare chi accettava i rischi dell'oceano e le sue ricompense come predone "E tu... potrai anche avere un sorriso rassicurante, ma lo vedo il tuo fisico..." affermò, lanciando una lunga ed eloquente occhiata alel sue braccia, così come al torso "Se lo volessi potresti bloccarmi contro un muro... o un pavimento e fare di me quello che vuoi"
    Le sue erano parole di violenza, di pericolo, eppure il tono della voce di lei era vellutato, quasi mellifluo, accompagnato sempre da quello sguardo sveglio, lucido, scintillante, costantemente puntato, famelico, su di lei, nel mentre la sua gamba, rincuorata dalla lieve vicinanza altrui, si era fatta più audace, più alta, progredendo assieme al suo eloquio, forse a chiarire come quelle non fossero paure, ma, in un certo senso, presagi, sempre più prossimi, visto che entrambi avevano ormai consumato i propri calici.
    RevelioGDR
  13. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Certe persone erano nate per cacciarsi nei guai e Skyler Mave in questo eccelleva, data la sua propensione ad approcciare persone come Philipp e Gerd.
    "In genere prediligo siano armi rivolte contro di me" ammise lei con un ampio sorriso 'Le lusinghe sicuramente... ma che siano armi... oh, in quel senso le uso solo io' si disse infatti, inclinando la testa davanti all'offerta dell'infermiere, alquanto ricca e caotica "Non sono sicura di aver bisogno di un pompiere... ma magari passa in negozio da me... ho visto che ci sai fare con i felini..." ingiunse lei, andando poi con l'indice a giocherellare con la maglia del ragazzo "Magari... riesco a trovare un modo per... servirmi di te" propose lei, promettendo altro, ma in realtà intendendo soprattutto ciò che stava dicendo.
    'i clienti uomini sono sempre i migliori' si ricordò lei, dopo essersi congedata da Skyle e facendo finire tra le proprie spire Nathan, il quale, incredibile a dirsi, fu meno odioso del solito! "Se te lo dico io, puoi" confermò Gerd, regalando il primo vero sorriso della giornata, osservando Sol annusare incuriosito il ragazzo, quasi ipnotizzato, nonché assolutamente mansueto, per quanto poco incline a comprendere il linguaggio umano (Gerd lo aveva abituato male) "Sei portato... si vede" ammise lei annuendo, certa che ben presto il ragazzo sarebbe tornata da lei, per un tirocinio, un consiglio, un animale o anche solo per Sol "Buona giornata!" gli disse persino, tradendo come appunto fosse rimasta colpita, cosa che, in un certo senso, successo anche con Aidan.
    'Un ragazzo che sa come trattare una donna: pagandole tutto!' per certe cose lei era una tradizionalista (fondamentalmente quando ci guadagnava) e ovviamente ella aveva notato l'interesse di Aibileen per le farfalle, per quanto un po' intimorita dalle fiamme, così come quello di Emma per i pesci e ovviamente le aveva avvicinate appena possibile, salvo poi venir sorpresa dalla offerta di Aidan "Benvenuti allo Skolen, sono Gard, la proprietaria e ovviamente abbiamo anche splendidi mezzi-kneazle" affermò lui, allungando al ragazzo un esemplare tigrato "Mi sembrate molto decisi e gli animali sembrano avervi presi in simpatia... sono 225 galeoni... ma, suvvia, puoi darmene anche solo 220!" propose lei allegra, uscendone elegantemente con uno sconto praticamente del 2% "Specialmente se eviti si usare quella qui dentro" affermò indicando la mazza del giovane "Non vorrei essere costretta a farti vedere il mio sangue denrisiano... hai compiuto un bel gesto di affetto verso queste due ragazze... mi dispiacerebbe rovinare tutto..." concluse lei nel mentre il suo sorriso era candido come la neve, nel mentre i suoi occhi erano freddi come l'acciaio
    RevelioGDR


    Gerd non dispone di tutti i suoi animali, ma sono presenti gli animali comuni domestici e quelli di classe X, e al bisogno può mostrarvi gli altri. Dispone anche di tutti gli accessori: trovate tutto in listino.

    In via del tutto eccezionale sono inoltre in vendita alcuni cuccioli.
    Cuccioli elementali: normali animali incantati alla nascita con il potere di un elemento. Sono disponibili due gemelli per specie, identici nell’aspetto ma di diverso sesso (1 maschio e 1 femmina).
    Prezzo: 75G

    Carpa dell’acqua
    (venduta la femmina)
    Carpa bianca con alcune squame rosa molto ghiotta di molliche e lattuga. Dalla bocca genera delle bolle d’acqua all’interno della quale può galleggiare come fosse una lacrima d’acqua o può rinchiuderci cose/piccoli animali facendoli galleggiare.

    Carlino della terra
    Carlino massiccio ed estremamente voglioso di coccole: avendo il naso estremamente schiacciato detesta camminare ed ama essere portato in braccio. Quando raspa il terreno può sollevare piccole montagnette di terra, creando colonne e muretti o scavando fossi anche profondi.

    Geko del vento
    (venduti)
    Geko di colore dorato piuttosto schivo, che ama stare nella tasca del suo padrone. Ama camminare sulle pareti, sui soffitti e… per aria. Balzando, infatti, genera dei piccoli cuscinetti d’aria solida che resistono qualche minuto, abbastanza forti perché il padrone (e solo lui) vi si possa aggrappare o appoggiare per massimo 5 secondi.

    Gatto persiano della tempesta
    (venduti)
    Vanesio e pigro esemplare di persiano, dotato di un lunghissimo pelo bianco che accumula elettricità, tramite il quale può addensare nubi e richiamare in punti desiderati fulmini.

    Farfalla del fuoco
    (venduti)
    Farfalla con enormi ali rosse e arancioni che ama posarsi come un fermaglio tra i capelli del proprio padrone. Se toccata da chi non vuole, ustiona e provoca 1d10 di danno.

    Rospo della neve
    (venduto il maschio)
    Rospo blu traslucido, ricoperto da una soluzione velenosa che a contatto, oltre a poter avvelenare, provoca anche congelamento. L’animale detesta il caldo ed ama cantare e gracidare per il suo padrone per venire applaudito.

    Sono in numero limitato: quando si venderà un esemplare lo riporterò qui u_u
  14. .
    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    Che Julian fosse un tipo piuttosto spericolato era evidente, ma Gerd davanti alle sue palesi avance non poté che sorridere generosamente 'Un altro pollo da spennare!' pensò lei, entusiasta della cosa, del resto aveva sempre reputato il maschio una facile preda, data la sua avvenenza, e da sempre si era servita delle sue doti per raggiungere i propri scopi senza alcuni pietà. Accettò i soldi dal ragazzo per il gatto, ma accettò solo parzialmente il secondo dono "Riprenditelo: serve più a te che a me" spiegò lei, incidendo su di esso il proprio indirizzo, per essere facilmente raggiungibile "Nel caso tu abbia bisogno di consigli o istruzioni..." propose lei, tentando di sfiorare il colletto del ragazzo "Un animale nuovo, una scuola nuova, un'isola nuova... penso sia importante avere un punto di riferimento..." sibillò infine, lasciandolo libero di andare a provarci anche coi tombini, cosa che a lei ovviamente non importava 'Se torna meglio: finirà per trovarsi qualcosa in mano. Da pagare.' e fu così che mentalmente rise come una cattiva della Disney, vedendo il proprio buon umore morire un po' con Nathan, salvo comparire poco dopo quando ella fu stupita nel vederlo interagire col boa con lo stesso entusiasmo con cui Kenna avrebbe guardato una stanza piena di cartelli con divieti vari ed eventuali per studenti.
    "Si chiama Sol, e siamo insieme da cinque anni" spiegò lei, cambiando repentinamente tono ed avvicinando il proprio famiglio, al quale, con un paio di sibili, raccomandò di essere educato, ed accettando così le scuse del ragazzo "Vuoi accarezzarlo o prenderlo in braccio? Non sono molti gli studenti che lo hanno avvicinato ed è molto curioso" spiegò lei, ascoltando i sibili della creatura, desiderosa di dare comunque un premio al giovane per la cortesia dimostrata.
    Avrebbe nel caso lasciato Sol alle attenzioni di Nathan, senza però poter portare lo strisciante fuori dal suo stand, nel mentre ella si sarebbe dedicato alla coppia di amici delle lingue. La donna rimase piuttosto impressionata dallo sfoggio linguistico di Amalea, ridendo al suo spagnolo "Non dirlo ai portoghesi, tesoro: detestano quel paragone" disse lei, spostando poi l'attenzione sulle scuse di Brooks, salvo poi non degnarlo di una risposta e controbattere alla giovane "Diciamo che non ha dimostrato la stessa proprietà di linguaggio che hai te." sentenziò lei, ritirando i soldi per l'acquisto, lieta di aver intascato anche quelli.
    RevelioGDR


    Gerd non dispone di tutti i suoi animali, ma sono presenti gli animali comuni domestici e quelli di classe X, e al bisogno può mostrarvi gli altri. Dispone anche di tutti gli accessori: trovate tutto in listino.

    In via del tutto eccezionale sono inoltre in vendita alcuni cuccioli.
    Cuccioli elementali: normali animali incantati alla nascita con il potere di un elemento. Sono disponibili due gemelli per specie, identici nell’aspetto ma di diverso sesso (1 maschio e 1 femmina).
    Prezzo: 75G

    Carpa dell’acqua
    Carpa bianca con alcune squame rosa molto ghiotta di molliche e lattuga. Dalla bocca genera delle bolle d’acqua all’interno della quale può galleggiare come fosse una lacrima d’acqua o può rinchiuderci cose/piccoli animali facendoli galleggiare.

    Carlino della terra
    Carlino massiccio ed estremamente voglioso di coccole: avendo il naso estremamente schiacciato detesta camminare ed ama essere portato in braccio. Quando raspa il terreno può sollevare piccole montagnette di terra, creando colonne e muretti o scavando fossi anche profondi.

    Geko del vento
    (venduti)
    Geko di colore dorato piuttosto schivo, che ama stare nella tasca del suo padrone. Ama camminare sulle pareti, sui soffitti e… per aria. Balzando, infatti, genera dei piccoli cuscinetti d’aria solida che resistono qualche minuto, abbastanza forti perché il padrone (e solo lui) vi si possa aggrappare o appoggiare per massimo 5 secondi.

    Gatto persiano della tempesta
    (venduti)
    Vanesio e pigro esemplare di persiano, dotato di un lunghissimo pelo bianco che accumula elettricità, tramite il quale può addensare nubi e richiamare in punti desiderati fulmini.

    Farfalla del fuoco
    (venduta la femmina)
    Farfalla con enormi ali rosse e arancioni che ama posarsi come un fermaglio tra i capelli del proprio padrone. Se toccata da chi non vuole, ustiona e provoca 1d10 di danno.

    Rospo della neve
    (venduto il maschio)
    Rospo blu traslucido, ricoperto da una soluzione velenosa che a contatto, oltre a poter avvelenare, provoca anche congelamento. L’animale detesta il caldo ed ama cantare e gracidare per il suo padrone per venire applaudito.

    Sono in numero limitato: quando si venderà un esemplare lo riporterò qui u_u
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    AgPMp
    Gerd Kaleel
    Kaleel Skolen
    A far saltare la mosca al naso a Gerd ci voleva parecchio, ma a volte era sufficiente una parola sbagliata, e Nathan, campione nazionale di dire la cosa sbagliata al momento giusto, quel giorno sembrava essersi vinto il premio, uno splendido trofeo a forma di boa conscrictor. Fortunatamente Amelia Farley da questo punto di visto pareva più sveglia e soprattutto di meno parole e in pochi secondi rallegrò non poco la negoziante "Certo, scoprirai che sono tutti animali ben educati e addestrati: vanno d'accordo con tutti" precisò lei, consegnandole l'esemplare maschile.
    Un po' più di imbarazzo giunse invece quando fu il turno di Brooks 'Mi sta dando della provincialotta?' pensò lei con un lieve lampo d'ira negli occhi, derivante come sempre dal suo fiero orgoglio "Eu falo português,e italiano and also english" chiarì lei, scivolando da una lingua all'altra come una signorina di Jonathan avrebbe saputo fare tra un cliente e l'altro, posando poi gli occhi anche su Amalea "Apprezzo il suo rispetto per la nostra cultura. Apprezzo di meno l'inglese scadente." affermò lei, alla quale, in effetti, sopra ogni cosa interessava solo di un aspetto: i soldi. E siccome loro erano interessati a comprare, ovviamente lei era disponibilissima a volgersi al perdono "Entrambi? Oh, saranno contenti di non essere divisi, essendo nati insieme" disse lei, mostrando compiacimento "Sono animali vivaci e mangiano insetti. Potete comprare il loro mangime specifico, fatto di insetti morti, oppure potete portarli all'aperto e lasciarli cacciare: amano saltare sull'aria e scoprirete che hanno una vera passione per inseguire gli insetti svolazzanti come le mosche" precisò, ben sollevata di aver concluso altri due acquisti.
    Molti ragazzini a quel punto erano stati serviti, ma ovviamente Gerd ci teneva al feedback su quanto venduto precedentemente "Sbaglio o io ti conosco...?" chiese lei, chinandosi e notando Bloody Mary, avendo poi una conferma alla vista di Skyler, cui inclinò un sorriso "Vedo che il tuo occhio per i felini non è svanito nel tempo... e vedo che hai trattato bene il mio kneazle, ne sono lieta" affermò lei, camminando verso il ragazzo "E dimmi, che tipo di aiuto puoi fornirmi?" domandò infine, sfidandolo con lo sguardo, forse con l'intenzione di imbarazzarlo.
    RevelioGDR


    Gerd non dispone di tutti i suoi animali, ma sono presenti gli animali comuni domestici e quelli di classe X, e al bisogno può mostrarvi gli altri. Dispone anche di tutti gli accessori: trovate tutto in listino.

    In via del tutto eccezionale sono inoltre in vendita alcuni cuccioli.
    Cuccioli elementali: normali animali incantati alla nascita con il potere di un elemento. Sono disponibili due gemelli per specie, identici nell’aspetto ma di diverso sesso (1 maschio e 1 femmina).
    Prezzo: 75G

    Carpa dell’acqua
    Carpa bianca con alcune squame rosa molto ghiotta di molliche e lattuga. Dalla bocca genera delle bolle d’acqua all’interno della quale può galleggiare come fosse una lacrima d’acqua o può rinchiuderci cose/piccoli animali facendoli galleggiare.

    Carlino della terra
    Carlino massiccio ed estremamente voglioso di coccole: avendo il naso estremamente schiacciato detesta camminare ed ama essere portato in braccio. Quando raspa il terreno può sollevare piccole montagnette di terra, creando colonne e muretti o scavando fossi anche profondi.

    Geko del vento
    (venduti)
    Geko di colore dorato piuttosto schivo, che ama stare nella tasca del suo padrone. Ama camminare sulle pareti, sui soffitti e… per aria. Balzando, infatti, genera dei piccoli cuscinetti d’aria solida che resistono qualche minuto, abbastanza forti perché il padrone (e solo lui) vi si possa aggrappare o appoggiare per massimo 5 secondi.

    Gatto persiano della tempesta
    (venduti)
    Vanesio e pigro esemplare di persiano, dotato di un lunghissimo pelo bianco che accumula elettricità, tramite il quale può addensare nubi e richiamare in punti desiderati fulmini.

    Farfalla del fuoco
    (venduta la femmina)
    Farfalla con enormi ali rosse e arancioni che ama posarsi come un fermaglio tra i capelli del proprio padrone. Se toccata da chi non vuole, ustiona e provoca 1d10 di danno.

    Rospo della neve
    (venduto il maschio)
    Rospo blu traslucido, ricoperto da una soluzione velenosa che a contatto, oltre a poter avvelenare, provoca anche congelamento. L’animale detesta il caldo ed ama cantare e gracidare per il suo padrone per venire applaudito.

    Sono in numero limitato: quando si venderà un esemplare lo riporterò qui u_u
56 replies since 23/8/2020
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