Posts written by Aaron Barnes

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    Benvenutissimo!!!! Non vediamo l'ora di vederti giocare *__*
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    Aaron Barnes
    Medimago | 30 anni
    Come avrebbe mai potuto negare il suo aiuto alla docent di incantesimi di Hidenstone? Non ci sarebbe mai riuscito neanche a volerlo e la cosa era fin troppo risaputa. Il solo fatto che Eva si era rivolto a lui lo aveva fatto arrossire. Si sentiva davvero un adolescente alle prime armi e sapere che Blake non era nella schiera dei suoi "alunni" lo faceva sentire ancora meglio. Sorrise alla parabatai e sospirò. Non è che ti fanno paura i ragazzini? Chiese poi sfottendola prima di spingere lui il carrello come un galantuomo e guardare la rossa. é una buona idea. Pensa se quando fu di Naga li avessero addestrati a curarsi invece di... combattre o fare blake! Sarebbe andata per tutti meglio, non credi? Chiese seriamente prima di zittirsi e salutare con un cenno della mano i ragazzi. ragazzi che conosceva fin troppo bene visto e considerato che Blake era uno che chiacchierava pure troppo e comunuque i primini di hidenstone erano sempre fin troppo interessanti da seguire. Ascoltò quello che disse Eva, poi quello che concluse Annie. Guardò gli studenti e sorrise loro in maniera rassicurante. Inoltre chi sviene alla vista di sangue, farebbe bene ad avvisarci, anche in maniera privata, ma è meglio non rischiare. Era meglio fargli capire che si ne avrebbero visto di sangue e no, non c'era veramente niente di male nel ammettere che quel liquido rosso intenso e caldo a volte faceva un pò schifo. La domanda di Eva era interessante, chissà a quell'età come venivano percepiti i medimaghi. Sapeva per certo che per Blake era un lavoro stupido, troppo scontato e da deboli, ma magari non era per tutti così, o comunque se lo augurava! Alla fine non poteva dire di non essere nervoso, erano sempre stati abituati ad agire sui ragazzi e non ad insegnargli qualcosa, ma alla fine aveva anche imparato a capirli, dopo anni ed anni di terapia con mezza classe di Blake, il che era tutto dire, visto e considerato che quella classe era veramente qualcosa di estremamente surreale e problematica. Attese le risposte degli alunni certo che avrebbe sorriso più e più volte.
    RevelioGDR
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    Aaron Barnes
    Medimago | 30 anni
    Vi erano delle situazioni veramente pericolose e la cosa assurda era che Aaron ci finiva sempre dentro anche quando non ne aveva veramente voglia. Era come se il mondo lo mettesse sempre alla prova e come se tutto quello che doveva fare era solamente rischiare la vita per riuscire a godersela di più. Era senz'altro qualcosa di allucinante, qualcosa di estemamente assurdo. Non sapeva esattamente il perchè, ma cominciava a capire seriamente il fratello ed il mondo in cui riusciva a mettersi nei casini anche quando diceva di non volerlo, davvero.. Guardò Selene e le sorrise, quasi come per rassicurarla. Non preoccuparti. Non morirò stasera e non in questo momento. La mia Parabatai è li da qualche parte, se qui vicino a noi c'è Lancelot allora lei è qui. Per scorpirlo devo semplicemente sentirla urlare dal dolore. Abbiamo un legame particolare, le nostre rune sono un casino esattamente come noi. Devi fidarti di me! Le spiegò in maniera chiara, precisa e con una fretta quasi mai sentita. Il sangue caldo fuoriuscì dal braccio e sentì un lamento, quasi come se si, Annie fosse davvero li. Sorrise. Lo sapeva. Ma il pensare a tutto quello lo fece distrarre, come se non gli appartenesse davvero tutta quella situazione e questo non giocò a suo favore. Preoccupazione lesse nella mente di quella creatura. Non era malvagia, ma era il suo unico modo di soppravvivere. Stava cercando davvero un metodo pacifico, ma niente! Alla fine la creatura sferrò il suo colpo ed una frusta infuocata arrivò a stringere Selene e a farle perdere l'equilibrio. NO! Urlò poi mettendosi vicino alla sua amica. Recido! Verso la corda. Tutto quello era assurdo. Ma che diavolo!Morrigan... Eh niente, alla fine stavano combattendo dalla parte sbagliata, perchè chi lo colpì davvero non furono le creature che gli stavano di fronte, ma quelle che gli stavano affianco. Era increidbile come tutta quella situazione potesse essere scaturita da una semplice giornata di shopping. Tutto quello gli sembrava non solo assurdo ma davvero spreggevole. Uno squarcio sulla gamba gli venne provocato dal grifone, Aaron sgranò gli occhi e poi tornò a guardare verso quelle creature, che cominciavano a non essere poi così tanto poco famigliari. Revelio! Avrebbe puntato la bacchetta contro Lancelot/Morrigan ( grifone cucciolo non specificato dal master) ed avrebbe cercato di capire chi fossero davvero. Nel frattempo levò la sua maglietta e l'annodò alla ferita giusto per fermare l'emorragia. Maledizione a lui e quando aveva deciso di non attaccare a fucile spianato ma cercare di parlare. Forse, in quelle occasioni, Blake sarebbe stato davvero utile.

    RevelioGDR



    Azione 1: Recido sulla corda infuocata che tiene legata Selene
    Azione 2: Revelio verso lancelot/ morrigan
    Mezza azione: (?) togliersi la maglia ed annodarla alla gamba
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    Aaron Barnes
    Medimago | 30 anni
    Ok, perchè aveva portato suo fratello? Ah, si! Per Adrien. In quel momento avrebbe voluto dire a Vath: che ti avevo detto che era una pessima idea? Ma non gli sembrava veramente ne il momento ne il luogo di tutta quella situazione assurda. Lasciò che Blake facesse Blake, alla fine il ministeriale non era uno sciocco e sicuramente avrebbe saputo rispondere a dovere, ed infatti così accadde. Sorrise poi quando il fratello con un dito medio alzato si prese Adrien e sparì da qualche parte. Ecco, adesso sicuramente andava molto, molto meglio. Salutò un pò tutti riconoscendo la sua collega di lavoro, poi il suo fidanzato auror, ed ancora Killian. Poi quando Vath annunciò le costine e i vari arrosti sorrise ancora di più. Si i fratelli barnes vivevano costantemente nella fame, neanche non mangiassero mai! Comunque fece il suo brindisi, fece tintinnare il suo calice con quello degli altri e poi si buttò sulla carne. Hai una casa incantevole, davvero! Ammise poi verso il padrone di casa. Adesso, però era veramente molto curioso della sorpresa che aveva riservato per loro. Guardò i presenti, non poteva parlare solamente con il ministeriale, quindi si avvicinò a Isond e Wyatt. Allora, a quando le nozze? Sarai sicuramente una sposa bellissima! E tu complimenti, hai occhio! Diciamo che il San Mungo era peggio di un gossip girl adolescente. Alla fine tutti sapevao tutto degli altri, era raro il contrario e comunque Isond non passava di certo inosservata con quell'anello. Voi sapete che ha in mente Vath? Chiese poi indagando. Si, su alcune cose era impaziente neanche fosse un bambino, ma la giornata doveva svoltare in qualche modo ed il fatto che Blake ed Adrien non fossero nei paraggi era sicuramente qualcosa che a lui faceva più che piacere, oltre al fatto che lo rendevano sicuramente meno nervoso. Attese le risposte.
    RevelioGDR
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    Aaron Barnes
    Medimago | 30 anni
    In genere Aaron era una persona molto più carismatica e con Charm. Doveva ammettere che quella sera non stava facendo proprio una bellissima figur con quella ragazza, ma doveva anche ammettere che era scocciato davvero da tutta quella situazione. Più lui si impegnava per fare qualcosa di bello ed altruistico per le persone, più queste non facevano altro che prendersi gioco di lui. Comunque, lei non centrava niente e la cosa bella, veramente divertente, era che nonostante tutto, l'aveva fatta leggermente sciogliere e di conseguenza anche la ragazza parlava di più con lui. Non che fosse colpta della rossa che lui fosse un pò rincoglionito!Ma quando la ragazza gli disse che si, si conoscevano e gli spiegò anche il motivo, anche se a grandi linee, Aaron si sentiì meglio, sollevato, come se qualcuno gli avesse appena confermato che si, stava bene e che non aveva allucinazioni. In fondo lavorava veramente tantissimo ed era sempre in tensione, sia la sua vita come medimago che quella come imprenditore lo lasciavano sempre senza fiato ed al limite dell'umano. Si sentiva sempre li li per fallire e la cosa non gli piaceva per niente. Era ovvio che fosse solamente una sua percezione, ma era altrettanto ovvio che Aaron era un ambizioso e non si limitava mai a fare le cose bene, ma le voleva sempre perfette. La guardò più disteso e rilassato e poi le sorrise come se il rebus della serata fosse stato risolto. ok, allora credo di aver parlato qualche volta con la tua gemella, e comunque ti ricordo anche ad Hogwarts, io ho una memoria fotografica molto sviluppata, se no chi si sarebbe mai riuscito a laureare in medimagia! Il che era assolutamente vero. Aaron aveva una buona memoria fotografica, registrava i colori e le forme come se fossero niente, e forse anche quello lo aveva veramente aiutato nella dicotomia della sua vita intensa. Io ero un corvo e credo che sia anche facilmente intuibile! Topo di laboratorio, disagiato e con non troppa attitudine alla socievolezza. Sorrise alla ragazza poi per quello che disse per il caffè, rise. Che bello sentirtelo dire! Io farei la stessa cosa! Facendo una vita intensa non so, come delle volte, riesco a stare davvero in piedi!Ammise poi più rilassato rispetto a quando avevano cominciato a parlare. Quella sua domanda gli fece girare il viso verso i camerieri. Fece un sospiro, in realtà non voleva dirlo perchè non voleva essere ne sembrare presuntuoso, ma visto che si era offerta di ascoltarlo...Un auror! Allora si, ci siamo visti sicuramente anche al ministero, io sono solito affiancare gli auror nelle missioni, in maniera tale da non far morire nessuno. I tuoi colleghi sono un pò spericolati, specialmente alcuni che si sentono onnipotenti. Ogni riferimento ad alexander Olwen è puramente casuale! Poi arrivò al motivo della sua domanda. Questo posto è mio. Sono un imprenditore, la mia famiglia possiede tutti i locali lussuosi o comunque con un certo standard di Londra, ed anche fuori, ma parliamo di Londra. In genere i miei sottoposti vengono retribuiti profumatamente, per dare un servizio al top. Ho ricevuto delle lamentale e la cosa non mi piace. PErchè ho mandato una mia segretaria a fare il mio lavoro ed è stata insultata e soprattutto non è stata trattata con rispetto e la cosa non mi piace doppiamente, e quindi sono qui per fare il mastino e non per godermi la serata! Aveva riassunto bene? Certo, aveva detto anche troppo, ma non con avidità o con aria di superiorità, anzi, forse con qualche linea di umiltà, tanta disperazione e una buona dose di rassegnazione.
    RevelioGDR
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    Aaron Barnes
    Medimago | 30 anni
    Non capiva seriamente il perchè doveva finire sempre in quel modo. Era andato a trovare la sua amica ed adesso era in una nebbia, con lupi ed orsi strani, con Selene che buttava maledizioni senza perdono a destra e a manca. Insomma una vera e propria tragedia. Davvero dovevano finire per forza in quel modo. Stava per dire qualcosa alla strega oscura, quando la terra sotto i suoi piedi crollò completamente. Una caduta che gli fece intravedere da prima Annie, Charles ed Eilidth, poi Lancelot e Morrigan. Comunque la nebbia andò con loro e la confusione non rimase di certo al piano di sopra (?), quando Aaron alzò quindi la testa non fece altro che prendere la bacchetta mettersi davanti a Selene. «Abbiamo fatto a modo tuo. Adesso facciamo a modo mio. Niente maledizioni senza perdono.» Il che era tassativo. Per quanto Aaron non fosse proprio uno stinco di santo e non avesse sempre a che fare con la magia bianca o con intenti veramente pregievoli, non avrebbe mai utilizzato certe cose sapendo che Annie ed Eilidth erano nei paraggi, la prima perchè era come se lo facesse su se stesso e non solamente per il rito parabatai che li legava, ma anche proprio per quello che erano uno per l'altro, l'altra perchè era madre di tre figli e compagna di una vita. Non avrebbe mai potuto farle del male, seppur non si amavano come si erano amati molto tempo addietro. Forse qualcosa come un fuoco di paglia, ma per Aaron era stato intenso, ma soprattutto reale. Ok. Si rivolse presumibilmente a Morrigan e Lancelot. Lance, se li c'è Annie dovremmo andarla a prendere, subito. E la cosa assurda è che ancora una volta tu non sei con lei. Ma... Non era quello il momento di puntualizzare certe situazioni, quindi alla fine Lo guardò più intensamente per capirci qualcosa, ma decise che l'unico modo per capire se Annie fosse davvero li era l'unica cosa che li contraddistingueva rispetto a qualsiasi altro parabatai: il dolore. Erano legati per la vita e nel vero senso della parola. Ogni volta che Annie stava male, Aaron ne risentiva il doppio di un parabatai normale, perchè non ci avevano capito niente ed il loro rito era andato un pò come erano loro: per la tangente! Prese un sasso, il più appuntito che ci fosse e cercò di tagliarsi un braccio. ANNIE.Urlò, forte se il taglio fosse riuscito anche per il dolore, avrebbe sentito lo stesso male e sperava che urlasse esattamente come lui. Poi riprese la bacchetta in mano e la puntò verso i suoi tre amici. Non voglio attaccare, non voglio far del male a nessuno. Vi prego. Diteci chi siete e lasciateci andare dai nostri amici.Aggiunse seriamente. In fondo stava cercando di comunicare con loro esattamente come aveva fatto per l'orso e il lupo, in quell'occasione senza nessun tipo di risultato, ma poco importava. Fece un passo avanti, con il braccio sanguinante e poi puntò verso una delle tre creature. Mi dispiace. Legiliments! Se loro non volevano collaborare, allora avrebbe usato la sua dote per entrargli nell testa ed avere una visioni più chiara di tutto quello che stava accadendo. Basta andarci per le sottili. Se avesse visto qualcosa, qualsiasi cosa avrebbe agito di conseguenza.
    RevelioGDR



    Azione 1: cerca, prende un sasso appuntito e si taglia un braccio, in maniera non gravosa, ovviamente, per far provare dolore anche ad annie in maniera da riuscire a capire se è nei paragi, dicendo a "lancelot" che dovrebbe stare vicino a lei e non lontano.
    Azione 2: Legiliments su uno dei tre - non riconoscendoli punta il più vicino.


    Usa la skill di: Legittimante - Ment II

    Parabatai di Annie: ogni volta che Annie subisce un danno, Aaron perde 1pv, ma comprende la natura della ferita inferta. potrà aprire una role per provare a rimuovere questo malus;
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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Le parole dell'orso non furono per niente incoraggianti, guardò prima Selene e poi Krakus come per dirgli: io ci ho provato ed infine mantenne il suo protego. perchè le persone decidevano di non stare dietro ai medimaghi? Comunque, il lupo fu momentanemtanete sistemato. Ma la polverina bianca che cadde su Selene e Krakus era evidentemente pricolosa. Ecco. Abbassò lo scudo, doveva andare da entrambi e rimetterli in sesto prima ancora che potessero essere attaccati. Quindi anche voi esseri creati del nulla siete tutti uguali e senza alcuna anima e scoscienza. CHI vi ha creati? Chiese poi sempre con la bacchetta puntata verso l'orso. Ma quello che accadde dopo lo lasciò quasi senza fiato. Ascoltò le parole di Selene. Si lui voleva sapere le arti oscure, voleva conoscerle per ragioni ben precise, ma non per uccidere. Quello mai. Quindi un NOOOOO gli venne dal cuore e cercò davvero di non farglielo fare, ma senza alcun risultato. Era sbiancato, ma quello non era il momento di dire o fare assolutamente niente, almeno non all'amica. Con lei ci si sarebbe chiariti dopo. Comunque Annie avrebbe sentito la sua disperazione, molto molto di più della sensazione di calma che avrebbe dovuto sentire l'orso. Cumma muratum!Un quadrato in aria per proteggere da eventuali altri attacchi i due compagni di viaggio. Scosse il capo e li guardò entrambi. Proverò a levarvi queste cose di dosso, voi cercate di proteggervi. Lo scudo dovrebbe reggere per un pò! Aggiunse poi mettendoli vicini e approcciando un Aguamenti!Se entrambi per lavarli da tutto quello. Se tutto fosse andato bene, i compagni sarebbero stati salvi, o comunque le cose non avrebbero dovuto peggiorare di troppo. Tornò a guardare Selene, e poi Krakus. In fondo sono animali, no?Stava scusando la strega oscura? La gli sembrava parzialmente il momento?

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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Lo sapeva. Sapeva che ogni volta che qualcuno nominava Lancelot lei diventava una mina vagante. Ovviamente dipendeva molto da chi aveva di fronte e con aaron era sempre la stessa storia, si chiudeva ecercava di andare via. La sua domanda non era per cacciarla, non lo avrebbe mai voluto ed anzi sapere di tornare a casa e ritrovare la rossa con i pigiami più assurdi ad aspettarlo e cenare insieme era la cosa più bella e simile alla parola famiglia che avesse mai avuto. Ma vederla scontenta era ancora peggio. Fece una smorfia e scosse il capo. Quando si trattava del biondo, non ci capiva più niente e tanto fu che si alzò in piedi andando verso la ringhiera, dicendo che sarebbe dovuta tornare nel suo loft, scusandosi del disturbo. Ad ogni parola di Annie, gli occhi di AAron venivano sgranati gradualmente fino a diventare grandi come quelli di un pesce palla. Si mise sulla porta e l'abbracciò. Non voglio che tu torni nel tuo loft e non dire assurdità. Tu sei la mia famiglia, sei la NOSTRA famiglia. Tu sei Annie e dio solo sa quanto io sia grato di averti per dentro casa ed in giro nella mia vita. Sei la mia ancora, sei la mia salvezza in tutto! Non dire scemenze! Disse seriamente accarezzandole i capelli. Io voglio solo vederti felice. E so che quando sei con Lancelot Olwen sei no felice, molto di più. Vorrei che lui venisse qui, si inginocchiasse e con un anello chiedesse la tua mano. Vorrei che ti desse la vita che sei pronta a vivere. Hai scelto Lance ed io ho scelto te. Questa cosa non cambierà mai. E se dovrò vedere quello stupido scoiattolo tutti i natali, ed ogni giorno della mia vita, io lo farei, pur di vedere te e mantenerti nella mia incasinatissima vita. Aggiunse posando entrambe le sue mani sulle spalle forti ma piccole della ragazza, per vederla meglio. Devi smetterla di pensare che io non voglio che tu stia con Lance. Non è qualcosa che spetta decidere a me. Hai sopportato Katrina, i suoi tradimenti e le sue bugie per anni. Io per te sopporterei e mi farei piacere di tutto. Quindi non prenderla a male e dimmi come stano realmente le cose. Aggiunse poi accarezzandole una guancia rosa. Le sorrise ancora. E tu non andrai mai più in quel loft. Non potrei mai sopportare questa casa completamente vuota! Ammise poi attirandola a se e stringendola in un caldissimo abbraccio.

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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Aaron era sempre stata una persona dicotomica. Se da un lato era l'imprenditore cazzuto che possedeva quasi tutti gli hotel di lusso nel mondo, dall'altro lato, quello sentimentale, riusciva ad essere il ragazzo più insicuro che potesse mai esistere. Evelyn lo rendeva insicuro e forte allo stesso tempo. Averla li, tra le sue braccia, avvicinarsi in quel modo a lei, era stato solamente qualcosa di istintivo,ma anche di naturale. Sapeva che non avrebbe mai fatto niente per fargli del male. Era presunzione? Si, forse lo era davvero ma la cosa non gli interessava per niente. Sorrise appena quando lei si scontro con i suo corpo e rimase li, rannicchiatacontro il suo petto. Era inutile, per quella sera continuare a dire qualsiasi cosa. Cosa mai potevano dire? Cosa mai poteva ancora sputarle addosso? La situazione non era semplice e non era delle migliori per nessuno dei due. Entrambi erano stati feriti dall'altro ed entrambi pretendevano qualcosa che neanche sapevano, sempre dall'altro. Aaron, in quel momento si sentiva davvero uno stronzo, Aaron si sentiva un viscido, sentiva quasi che era stato lui ad abbandonarla. Era più facile in quel modo, era molto meglio in quel modo! Che poi non era veramente il suo modo di fare, che poi, davvero non era qualcosa che riusciva a sopportare. Lui non era un codardo, non era una persona che lasciava veramente andare le cose in quel modo. Aaron era uno che, nonostante il suo carattere, combatteva, lo faceva sempre. Si morse il labbro, e poi le sue parole lo spiazzarono. Non aveva mai pensato davvero di lasciarla. in quel periodo si era visto molto poco anche con Markab, nonostante avesse cominciato a sentire Mayra, con la quale, alla fine non era successo assolutamente niente se non qualche bacio appassionato. La strinse forte, le accarezzò i capelli rossi, quel rosso che lo faceva completamente impazzire. Non è mai stata mia intenzione farlo...Sussurrò di rimando prima di sorriderle e lasciarle un piccolo e dolce bacio sulla nuca. Non seppe per quanto tempo rimasero in quella posizione, ma era ora di cambiarla, gli si stavano addormentando le braccia. Rimasi qui stanotte. Vai in bagno, fatti una doccia, ti preparo qualcosa da mangiare. quacosa che ti sazi davvero. Che ne dici? Era notte fonda, suo fratelo ancora non tornava e forse non voleva neanche più che lo facesse, almeno non in quel momento. Le sorrise e le accarezzò una guancia. Ti ho lasciata andare già una volta, ed hai visto com'è finita? Non credo che farò lo stesso errore!La buttò un pò sul ridere, in fondo non era qualcosa che riusciva a fare spesso, ma in quel momento era necessario perchè stava implodendo. Si potevano provare così tante emozioni nello stesso momento? E potevano essere così contraddittorie e devastanti? Da annullarsi ed aimentarsi ancora in questo modo e a vicenda? Non ci stava capendo davvero niente. Sapeva solamente che quel momento lo aveva aspettato da tempo e quando era arrivato, non era stato pronto a riceverlo.

    RevelioGDR
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    Fatto entrambi!
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    Regina c'è!
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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Non usciva mai, ma a quanto pareva, quando lo faceva non era per niente qualcosa di buono. Aaron aveva già detto ad Annie che in quella giornata era meglio cherimaneva a casa, ma niente! Aveva deciso che dovevano per forza uscire ed ad Annie nessuno diceva, o riusciva a dire di no veramente. Guardò e sentì Selene urlare e di conseguenza non riuscì a lasciarla da sola. Sarebbe voluto andare a vedere cosa stesse succedendo, ma non riusciva a muoversi. Per quanto lui e Selene non si vedevano spesso, per quanto avessero due vite completamente diverse, erano comunque legati. Come al solito Barnes aveva sicuramente un legame strano con lei, ma comunque era forte. La sua barriera era riuscita egregiamente, ne fu soddisfatto, almeno non le sarebbe successo niente, esternamente. Si morse appena il labbro quando tornò da quel momento di trance, si avvicinò a lei e si mise vicino a lei, in ginocchio, le prese il viso tra le mani. Va tutto bene. Chiunque esso sia non sarà peggiore di quello che abbiamo già affrontato nella nostra vita! Rispose seriamente per rassicurarla. Poi si alzò e le tese la mano. Perchè hai urlato?Chiese poi non ripetendo le sue parole solamente perchè era certo che Selene avrebbe capito a prescindere. Arrivarono verso il varano auror ed annuì a tutto quello che disse selene, poi si guardò intorno.Forse questa volta fu davvero attento, guardò i corpi ghiacciati. Avanzò ancora qualche passo insieme al varano, poi ancora quell'aria un pò tetra, ma più si spostavano più la vegetazione era folta, licheni, muschio. Era sempre tutto molto freddo ed umido, ma voleva dire che c'era vita. Sorrise a Selene, ancora per rassicurarla e a Mayra per farle capire che poteva stare tranquilla. Poi si fermò. Krakus aveva visto qualcosa e senza aspettare ci era saltato addosso, Aaron prese la sua bacchetta e la puntò dietro al cespuglio, ancora quando vide quell'orso uscire fuori e rimanere ferito, inquieto, quindi pericoloso. Il suo manto era bianco, ma aveva dei cristalli blu come incastonati su di essi. E se erano della sostanza che teneva quelle persone intrappolate? Sembrava quasi di essere nella grotta di ursula che per qualcosa in cambio ti chiedeva cose assurde, tu non riuscivi poi a fare quello che ti chiedeva e ti trasformava in dei girini. Si, Aaron si sentiva una sirenetta in quel momento. Per meglio voler precisare ci si sentiva la sua player, ma andiamo a bomba. Non solo l'orso aveva rugito così forte da fargli rizzare i peli delle braccia, ma adesso un lupo ringhiava e mostrava i denti. Si mise davanti alle due ragazze, il più vicino possibile all'auror e poi decise di dargli una possibilità. Natura in fabula, lo disse verso l'orso, forse era il più propenso a parlare. Poi, comunque, verso il lupo lanciò un Protego! In maniera tale che comunque erano protetti e lui poteva anche capire, effettivamente dove si trovavano. Si rivolse all'orso che se avesse avuto davvero l'influenza del suo incanto avrebbero potuto scambiare due chiacchiere! Vogliamo solamente uscire di qui e possibilmente sapere dove siamo. Non vogliamo fare del male a nessuno.Era meglio andare subito al punto, anche perchè non aveva intenzione di morire. Annie sarebbe stata veramente male.

    RevelioGDR





    Azione 1: Natura in fabula verso l'orso così da poter parlarci un attimo XD
    Azione 2: Protego verso il lupo così da non farsi attaccare
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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Era vero, sicuramente Aaron era fuori luogo in un contesto de genere ed era completamente avulso da tutte quelle situazioni. In fondo era troppo ricco, troppo bello troppo posato e sicuramente troppo classista per poter stare li, ma era preoccupato per Louise ed era i suo psicologo. Forse qualcosa di più e forse era solamente un suo modo di lavorare quello di andare a caccia di soluzioni per i suoi piccoli clienti. Sospirò quando quell'uomo aprì la porta, ed allungò la mano proprio come un bravo gentiluomo quale era davvero. Aaron Barnes, e sono qui per parlare di Louise De Maris. Aveva capito che girare intorno alle cose non doveva essere una buona idea e comunque Aaron non era abituato a faro. Sapeva benissimo riconoscere le persone quando le vedeva e sapeva anche conoscerne il senso, le caratteristiche ed anche il temperamento. E davanti a lui c'era una persona che poteva e voleva farlo a pezzi. Sapeva che presentarsi in quel modo a casa delle persone non era proprio buona creanza, ma non era neanche normale andare da qualcuno per salvare una vita, quindi, aveva deciso di fare la cosa più giusta per la ragazzina e non per lui. Non era il suo modo di fare ed il suo modo di agire, ma lui era un adulto e Louise ne aveva parlato a lungo, quindi era bene parlare in maniera esplicita e riservata con chi aveva i suo stesso livello di competenza. Non rimase fuori alla porta, quello che doveva dire lo doveva dire al sicuro, quindi prima ancora che lui potesse dire qualcosa fece un passo avanti.Sono il magispicologo di Louise, so chi è lei, so cosa ha promesso di fare. Quindi deve anche sapere chi sono io e cosa ho intenzione di fare. Non posso parlare sempre con una ragazzina impaurita e timorosa. Ho bisogno di qualcuno che tenga a lei e che sia perfettamente in grado di difendersi per qualsiasi tipo di ritorzione.Era chiaro il perchè fosse li no? Ed era anche sicuro che adesso che lui era stato chiaro e puntuale in quello che lui stesso aveva detto, era anche più facile almeno farsi ascoltare. Ma comunque, Aaron si sarebbe fatto ascoltare a prescindere. Questa volta, però attese che fosse James a parlare, lui aveva fatto un passo avanti proprio per fargi capire che da li non se ne sarebbe mai andato e che no, non aveva paura di persone come lui. Anzi. Aveva molto più a che fare lui con delinquenti che i delinquenti stessi.

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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    L'ultima cosa che si ricordava della sera prima era che aveva chiesto a Mayra di tornare a casa con lui e fare qualcosa. Forse sesso? Neanche quello si ricordava. Poi il buio. Qualsiasi cosa avessero fatto dopo sarebbe rimasto un mistero perchè lui non ne aveva memoria. Certo si era che sapeva di avere ancora un briciolo di dignità,o almeno sperava. Si era addormentato, semplicemente, con il braccio che avvolgeva la sua collega. Erano momenti duri quelli e doveva anche ammettere che non avrebbe mai creduto che alla fine della giornata fossero stati quelli i risultati. Si morse il labbro quando si sentì strattonato e quando aprì velocemente gli occhi per poi asciugarsi un pò di bava dalla bocca, e scattare a mezzo busto in mezzo al suo letto. é tardi? Non ho sentito la sveglia? In realtà non doveva andare a lavoro perchè i girono prima aveva fatto troppe ore e gli avevano detto che se continuava così l'avrebbero dovuto mettere in ferie forzate. si toccò la testa perchè alzandosi in quel modo gli era rimbombato tutto quanto addosso. Si morse il labbro ancora sentendo appena del sangue e solamente dopo che i suoi occhi si fossero davvero aperti guardò Mayra e sgranò gli occhi. Non aveva capito cosa gli stava chiedendo. La sbronza era stata forte e lui non capiva neanche cosa e dove stesse, quindi figurarsi le parole della ragazza. Fece uno sbadiglio e cercò seriamente di realizzare. La vide corpirsi il seno quindi intuiì che era nuda. Poi sgranò ancora gli occhi a quella sua domanda. Oddio... io... non lo so!Era la verità ed il suo stato comatoso insieme al suo essere completamente ancora assonnato, avere i capelli completamente scompigliati gli stava rendendo giustizia. Poi si alzò senza pensarci, aveva ancora le mutande addosso, voleva dire qualcosa? Si rimise nel letto imbarazzato. Infilò la testa nel cuscino e cercò di soffocarsi dalla vergogna. Poi si voltò appena verso di lei. Io non ricordo... cioè, ci stavamo baciando, poi non lo so... io...comunque ecco credo che uqesto sia tuo. Disse passandole il reggiseno che era sul suo comodino. Si sentiva veramente in imbarazzo. Non riusciva in nessun modo ad essere una persona diversa ed adesso con il post sbronza e soprattutto con il fatto che fosse mezzo nudo era ancora peggio. Nonostante quello gli veniva seriamente da ridere. Perchè le situazioni assurde solamente a lui capitavano?

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    Aaron Barnes
    Medimago| 29 anni
    Era stata una giornata infernale. Era cominciata male estava finendo malissimo. Aveva fatto tre interventi, un'urgenza, un crollo nervoso di una paziente affetta da schizzofrenia, n genitore irrequeito, aveva copoerto una sua collega al pronto soccorso ed adesso voleva solamente morire sul divano. Stava ucedno un'infermiera dal suo studio quando venne spalancata la porta, il fiatone venne raggiunto alle orecchie di Aaron ed il suo viso stanco non fecero altro che dire all'infermiera di lasciar perdere e di dire che lui era andato via. Adrien Beauvais era i suo ultimo caso umano della giornata. Anche perchè era difficile rimanere conceentrati in quella situazione. Fece un respiro profondo. Si voltò verso il ragazzino, lo guardò attentamente. non avrebbe mai voltato le spalle a nesusno. Non avrebbe mai veramente fatto niente de genere. Aaron, quando idossava quel camice, era una persona completamente generosa. Era comese fosse la sua seconda personalità. Certo era anche quello che di tanto in tanto prendeva degli organi e li portava da Sinister, ma nessuno lo sapeva e nessuno mai lo avrebbe scoperto, esattamente come l'essere uno spacciatore. Aaron era una persona ancora più complessa di Blake e per fortuna quest'ultimo non conosceva neanche la metà delle attività del fratello, ed andava fin troppo bene in quel modo. Riprenditi. Io vado in bagno, ordino almeno due pizze e tu... vuoi qualcosa? No perchè io ho fame, sono 34 ore che giro per questo ospedale e ho fame. Tipo una bella pizza al formaggio ed una con funghi, salsiccie e patatine fritte. Si, direi che ci sta.Qualsiasi cosa doveva fare la dovevano fare con lo stomaco pieno oppure sarebbe svenuto morto. Prese il suo telefono chiamò la pizzeria ed ordinò doppio di tutto, insieme a due birre. Si, Aaron era un magipsicologo diverso rispetto agli altri e forse era per quello che aveva in cura quasi tutti gli studenti di Hidenstone. Sorrise appena al ragazzo e poi si mise affianco a lui sulla poltrona e non di fronte a lui. Lo guardò. Puoi cominciare, ti ascolto. Disse ovviamente dopo essere andato in bagno, avatosi mani e faccia e tornato da lui. I suoi occhi color ghiaccio erano attenti, ma comunque stanchi e spenti. Sorrise e mise un bicchiere d'acqua ad entrambi. Ci voleva.

    RevelioGDR
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