Lezione di Incantesimi - Biennio 2023

Luogo: San Mungo

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era passata già mezz'ora da quando erano lì, quel lunedì mattina in cui Eva aveva chiesto ai colleghi di poter prendere l'intera mattina a disposizione per poter portare i ragazzi del biennio a lezione presso l'ospedale San Mungo.
    L'idea di Eva era quella di iniziare a far capire quanto il mondo degli adulti fosse più complesso di quello dentro le mura di Hidenstone, nonostante l'ultima avventura di quel terremoto che aveva visto scombussolare un po' tutta l'Accademia.
    Aveva chiesto ad Annie ed Aaron di poter inserire i meritevoli studenti del biennio nello staff del pronto soccorso del San Mungo, con tutte le dovute precauzioni. Nonostante il virus incombesse su di loro, aveva deciso che potesse essere un'esperienza decisamente migliore di stare tra i banchi di scuola. Con loro c'era anche il triennio, ma loro avevano altri oneri a cui far fronte.
    Dopo un primo assesto degli studenti, qualcuno più impacciato degli altri, qualcuno già a proprio agio nell'aiutare nel momento dell'emergenza, tutti avevano preso parte a quella lezione con una nota di curiosità, qualcuno con noia, qualcuno perché era costretto (?).
    Le parole di Eva, non appena arrivati al San Mungo, erano state brevi. Affiancata dai due specialisti, la docente si era raccomandata con l'equipe di quel giorno.

    «Confido in voi, se avete dubbi potete chiedere ad uno di noi tre, seguite le istruzioni e mantenete sempre l'attenzione sul compito che state seguendo. Ricordate che non conta quanto sia grave il caso che state seguendo, avete sempre per le mani una persona che confida in voi e nella vostra capacità di aiutarla.»

    Le sue parole erano state dette con il calore e la dolcezza di una madre, mentre osservava in volto ogni studente che aveva davanti, una platea di occhi di giovani ragazzini che lei stava nuovamente mettendo alla prova, come ormai faceva sempre, viste le situazioni a cui dovevano far fronte sempre gli studenti.

    «Se avete domande, potete farle ora. Non temete di prendere iniziativa e agite sempre per il bene del paziente. Una sola domanda prima di iniziare: qual è secondo voi, una delle caratteristiche importanti che deve avere un medimago o chiunque sia coinvolto nell'assistenza di qualcuno che non sta bene?»
    Eva Ivanova

    "
    Pensa, credi, sogna e osa.
    "
    Doc. Incantesimi, Resp. Diop

    code by ©#fishbone

    //Ciao bimbi del biennio.
    Siete stati mandati tutto il giorno, quindi tutte le lezioni annullate per questa gita al San Mungo, come equipe di appoggio ai medimaghi del pronto soccorso magico. Prima di entrare nel vivo delle visite vi do la possibilità di fare domande a riguardo, ambientarvi, reagire alla situazione etc, oltre che rispondere alla domanda che vi ha posto Eva.
    Con voi ci saranno anche Aaron ed Annie, pronti ad aiutarvi e anche per dividervi in gruppetti, successivamente. Per ora fate il vostro ingresso e andiamo avanti divertendoci tutti.

    Attendete Aaron ed Annie e poi postate voi.
    Rimango a disposizione anche in off per qualsiasi dubbio o incertezza (?).

    Scadenza: 08 Gennaio 2023 ore 23:59
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Si era fatta coinvolgere da Aaron in quella strana lezione che avevano pensato lui ed Eva, non trovando troppo difficile gestire un gruppo di ragazzini ormonati e pieni di loro stessi, pronti a mettersi in mostra. Non vedeva l'utilità di un'equipe di studenti, ma allo stesso tempo, in quel periodo era giusto che qualcuno aiutasse al Pronto Soccorso magico, visto l'incombere di casi del nuovo virus che li stava mettendo a dura prova, che si aggiungeva alle solite emergenze magiche che giungevano al loro cospetto.
    Era uscita dal suo studio, indossando il suo camice bianco sulla divisa, anch'essa bianca, che prevedeva pantalone e casacca, quindi aveva raggiunto Aaron nel suo studio.

    «Tu sei ancora convinto che sia la cosa giusta?»

    Domandò al parabatai, cercando di farsi convincere ancora una volta dell'utilità di ciò che stavano facendo. Sarebbe uscita da quella stanza accanto al suo legame stretto, trovando una delle infermiere a consegnare loro un carrello con sopra tutti i dispositivi di sicurezza, che prevedevano guanti sterili, mascherine e quant'altro. Non voleva avere sulla coscienza studenti che potevano infettarsi con un virus letale, qual era quello che stava schiacciando il mondo magico e babbano.
    Avrebbe raggiunto la Hall, salutando con un sorriso la docente di Incantesimi che ormai ben conosceva anche solo dal parlare continuo di Aaron su di lei e doveva ammettere che aveva qualcosa che ricordava la mamma dei Barnes, con un accenno di Romania di troppo. Guardò gli studenti arrivati da loro, scrutandone i volti, sperando di non trovare nessuno di loro impaurito dall'ambiente e dal loro ruolo lì, non avevano bisogno di quello.
    Ascoltò le parole della docente, mentre incrociava le braccia sotto i seni.

    «Ricordatevi sempre di mantenere la calma, in qualsiasi situazione e di non aver timore di chiedere aiuto a qualcuno più esperto. Non è una gara a chi è più bravo, curare gli altri è un lavoro di squadra. Ricordatelo sempre.»

    Aggiunse mentre i suoi occhi celesti cercavano gli sguardi degli studenti.
    Annie-Macrae Welsh

    "
    Amor, ch'a nullo amato amar perdona.
    "
    Medimaga

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    Aaron Barnes
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    Come avrebbe mai potuto negare il suo aiuto alla docent di incantesimi di Hidenstone? Non ci sarebbe mai riuscito neanche a volerlo e la cosa era fin troppo risaputa. Il solo fatto che Eva si era rivolto a lui lo aveva fatto arrossire. Si sentiva davvero un adolescente alle prime armi e sapere che Blake non era nella schiera dei suoi "alunni" lo faceva sentire ancora meglio. Sorrise alla parabatai e sospirò. Non è che ti fanno paura i ragazzini? Chiese poi sfottendola prima di spingere lui il carrello come un galantuomo e guardare la rossa. é una buona idea. Pensa se quando fu di Naga li avessero addestrati a curarsi invece di... combattre o fare blake! Sarebbe andata per tutti meglio, non credi? Chiese seriamente prima di zittirsi e salutare con un cenno della mano i ragazzi. ragazzi che conosceva fin troppo bene visto e considerato che Blake era uno che chiacchierava pure troppo e comunuque i primini di hidenstone erano sempre fin troppo interessanti da seguire. Ascoltò quello che disse Eva, poi quello che concluse Annie. Guardò gli studenti e sorrise loro in maniera rassicurante. Inoltre chi sviene alla vista di sangue, farebbe bene ad avvisarci, anche in maniera privata, ma è meglio non rischiare. Era meglio fargli capire che si ne avrebbero visto di sangue e no, non c'era veramente niente di male nel ammettere che quel liquido rosso intenso e caldo a volte faceva un pò schifo. La domanda di Eva era interessante, chissà a quell'età come venivano percepiti i medimaghi. Sapeva per certo che per Blake era un lavoro stupido, troppo scontato e da deboli, ma magari non era per tutti così, o comunque se lo augurava! Alla fine non poteva dire di non essere nervoso, erano sempre stati abituati ad agire sui ragazzi e non ad insegnargli qualcosa, ma alla fine aveva anche imparato a capirli, dopo anni ed anni di terapia con mezza classe di Blake, il che era tutto dire, visto e considerato che quella classe era veramente qualcosa di estremamente surreale e problematica. Attese le risposte degli alunni certo che avrebbe sorriso più e più volte.
    RevelioGDR
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.

    »


    Una gita all’ospedale magico più famoso del Regno Unito? Era una cosa grandiosa e dato che prendeva il posto di una lezione poteva essere ancor più interessante per tanti punti. Poter prendere parte alle visite, dire la loro poteva essere un punto di favore per provare a scoprire anche un’altra possibile carriera per il suo futuro nel mondo magico e poteva assolutamente dare un'occasione a quel ruolo di Guaritore. Provare in prima persona cosa voleva dire era decisamente la mossa migliore per spingerlo o allontanarlo da un percorso. La docente però non era sola in quella prova, era affiancata da due medimaghi, tutti e due, sia la ragazza che il ragazzo, decisamente sexy. Se tutti fossero stati come loro in quel lavoro poteva essere nel paradiso dell’Eden, una sfilata di moda al San Mungo, ma sapeva che ognuno lì dentro faceva un gran lavoro, non era una cosa per tutti o una scelta facile da fare quella del medimago. Aiutare le persone poteva essere eccome nella sua figura, nel suo essere, e ciò poteva aiutarlo eccome in quello che avrebbero fatto con quelle persone da curare, o meglio provare a dar loro mano, sapeva anche lui che curare per un ragazzo del secondo anno del bienno di Ametrin non sarebbe stato facile. Ma in ogni caso amava eccome il mettersi in gioco, quello era poco ma sicuro. Ascoltò le parole della docente, della medimaga e del medimago, prima di provare a rispondere alla domanda che era stata posta loro dalla prof.ssa Ivanova. Ci pensò un attimo, era differente dalla maggior parte delle cose che facevano in aula, ma era decisamente una sfida che amava e che voleva fare al meglio delle sue possibilità e conoscenze.

    Penso che la cosa principale che debba fare un medimago sia essere paziente e saper osservare ogni minimo sintono in un paziente, quindi avere una grande attenzione ai dettagli per trovare la cura migliore e più funzionante sulla persona che stai curando.

    Non aveva mai paura di migliorarsi e mettersi in gioco, quello era lo spirito con il quale affrontava ogni mattina quando si svegliava. L’accademia serviva soprattutto per imparare e diventare un qualcuno di importante nel futuro che avrebbe avuto da adulto in quel mondo magico.


    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James risponde alla domanda…
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Una gita al San Mungo, ne aveva sempre sentito parlare anche se per sua fortuna non ci aveva mai messo piede per motivi di salute e ciò era decisamente un bene. Ma vedere il più grande ospedale magico del mondo magico britannico di persone come “ospite” era un qualcosa che le piacque eccome dal primo momento, era magnifico per certi versi. Era stata una grande idea quella della professoressa della cattedra di Incantesimi di fargli fare ciò. Si vedeva in futuro nella veste di guaritrice o medimaga? Difficile, nutriva già tante altre ambizioni ma a quella non aveva dato nemmeno mezza occasione per il momento, ma forse da cosa poteva nascere cosa. Come diceva un detto famoso nel mondo babbano, “Le cose migliori accadono sempre per caso”, quindi mai dire mai. Poteva trovare una vera ispirazione così confermare le sue idee precedenti, le strade erano solo due. La professoressa però non era sola e con sé aveva due medimaghi, una ragazza rossa che poteva essere preda per molti studenti che erano lì con la classe e soprattutto un vero figo, un qualcosa che se non fosse stata lì per una lezione speciale ci avrebbe assolutamente provato, era poco ma sicuro. Dopo le parole dette da tutti i presenti, prof.ssa compresa, prese la parola cercando di dire il suo pensiero in merito a quella domanda.

    Credo sinceramente che un medimago deve avere una grande preparazione alle spalle e saper agire al meglio in situazioni che spesso possono essere anche critiche.

    Poteva essere di ispirazione per lei quella giornata al San Mungo? Come si sarebbe comportata con i pazienti? Era decisamente una situazione nuova per lei. Un conto era leggere e imparare degli incanti curativi in un’aula, un altro era applicare il tutto e cercare di salvare persone, o anche solo aiutarle. In ogni caso era pronta per fare la sua parte.

    RevelioGDR
     
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    Regina Beauvais
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    Ecco, quella si che era una vera e propria lezione. Era qualcosa che gli mancava! Fare una lezione tranquilli, fare una lezione come si doveva. Ammetteva che non poteva farne a meno e quando aveva saputo che si andava al San Mungo e che ci sarebbe stato anche Aaron insieme ad Annie era veramente super eccitata. Sapeva tutto di entrambi in quanto erano attivamente nella vita di Blake e per lei quello era qualcosa di primario. Conosceva tutte le canzoni del biondino che aveva dedicato al maggiore ed erano le canzoni che amava di più. Forse perchè gli ricordavano il fratello, forse perchè riusciva semplicemente ad immedesimarcisi dentro, fatto si era che vederli dal vivo e conoscerli era una grande emozione. Quando arrivarono in quel luogo, Regina si guardò intorno con occhi brillanti, occhi curiosi e quando la professoressa Ivanova li presentò tutti quanti ai due medimaghi, le brillarono gli occhi, e lei alzò la mano. Come siete diventati parabatai? Chiese più a modi intervista che altro, ma sapeva tutto quello che Blake, o la stessa Annie o Aaron avevano messo sui social per non fare quella domanda. Vi è mai capitato di essere in competizione per un caso? Insomma siete due brillanti medici, nonostante la dottoressa Welsh stia un pò più avanti, ma lei, Dottor Barnes... Abbassò appena lo sguardo ed arrissì leggermente. Si sa che ha avuto molto da fare nella sua vita... Comunque, siete due brillanti medici e per me due idoli. Sarà un piacere collaborare con voi, cosa faremo? Ma l'ultima frase la rivolse alla sua docente. Si, era veramente in forma quel giorno. Finalmente stava facendo qualcosa che le piaceva. Si guardò intorno. Julian dove diavolo era finito? Glielo aveva anche ricordato che quella lezione era speciale. Scosse il capo e poi prese il telefono per vedere se stava arrivando. Odiava andare a lezione senza di lui, quello era un dato di fatto a dire la verità!
    RevelioGDR
     
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    CASSEDY (CASSANDRA) HARTMANN
    Non si vive per accontentare gli altri! Davvero? Non lo avevo capito!
    30.07.2006, BERLINO - 16 ANNI - AMETRIN
    Sinceramente? non era mai stata al San Mungo. Aveva paura degli ospedali e tutta quella situazione le dava un'ansia veramente assurda. Stare li dentro le ricordava le flebo che aveva dovuto prendere quando aveva smesso di mangiare. Mangiare, mangiare mangiare. Era l'unica cosa che in quel momento riusciva veramente a pensare, l'unica cosa a cui voleva dare davvero seguito. Era normale? Non del tutto. Doveva anche ammettere che non si sentiva a suo agio con due medimaghi specializzati in arti mentali. Si era letta i curriculum di entrambi ed entrambi non gli piacevano per niente. Si nascose dietro ai suoi compagni, con quei guanti di colore nero che comprivano i lividi e le ferite sulle nocche delle mani. Certo, provocarsi il vomito non era del tutto in dolore, ma cosa ci poteva fare? Era l'unica cosa che la faceva sentire viva, che la faceva sentire veramente attenta. Sorrise appena alla professoressa di incantesimi ed ad ogni suo incoraggiamento. Avrebbe voluto davvero fare qualche domanda, ma non era molto della quale specialmente perchè non riusciva veramente bene a capire come doveva interagire con quelli della sua classe e con tutto il resto. Si morse il labbo e cercò una barretta di cioccolato fondente. Pensi che ci faranno veramente curare qualcuno? Chiese poi a bassa voce verso James. Alla fine era un suo coetaneo e gli stava affianco, quindi, magari, poteva veramente interaggire con lui e poteva avere un nuovo amico. Avrebbe voluto chiedergli di suo fratello, ma evitò abbondantemente. Forse era meglio così, era meglio che si erano persi di vista. In fondo non erano niente. Solamente due persone che si sopportavano a malapena. Poi Ascoltò le parole di Regina, la gemella di Adrien. Cavolo, quei beauvais erano da tutte le parti, possibile? Erano così tanti che ancora non capiva perchè erano tutti allo stesso anno, seppur con età diverse. Ma non era importante. Doveva concentrarsi, doveva per forza farlo. Fece un respiro profondo e poi alzò improvvisamente la mano. Se muore qualcuno mentre noi lo curiamo, di chi sarà la reponsabilità? La domanda era nettamente diversa rispetto a quella di Regina, ma alla fine sicuramente più inerente a tutto quello. C'era da aspettarsela una domanda del genere, da una bulimica, no?
    do it for the aesthetic -- ms. atelophobia
     
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    Black Opal
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    Dal momento in cui la Ivanova aveva annunciato una "gita" al San Mungo, aveva capito che sarebbe stata una lezione diversa, se sempre di lezione si sarebbe potuto parlare.
    Una volta arrivati in quell'ambiente asettico, Brooks iniziò a guardare con curiosità ogni cosa, divorando con gli occhi qualsiasi particolare diverso da ciò cui era abituato. A differenza, magari, di qualche suo compagno, a lui gli ospedali non dispiacevano. Dei medici, tanto tempo prima, avevano dato a lui e a Fitz la possibilità di avere una sorellina che adoravano nonché la possibilità ai loro padri di avere una famiglia, nonostante tutto.
    Tese le orecchie, comunque, in ascolto delle parole della docente.
    A quanto pare avrebbero contribuito ad aiutare qualcuno e questo lo eccitava, perché amava aiutare gli altri, mettendo sempre il bene delle persone, avanti al suo. A quella domanda, gli ingranaggi del suo cervello cominciarono a girare.
    La sua mano scattò in aria come una molla e quasi si mise a saltellare, aspettando il suo turno.
    Secondo me sono due le caratteristiche che dovrebbe avere iniziò quando gli fu data la parola, abbassando la mano. Per prima cosa l'empatia. Perché ancora prima di saper trovare una cura per un paziente o saper individuare i sintomi nel migliore dei modi, un medimago deve saper trattare il paziente come un essere umano e non come una malattia, capendo se ci saranno momenti di rabbia per esempio e capendo che non è rivolta al medico, solo che lui è l'unica persona su cui sfogarsi. Non umiliandolo facendolo sentire difettoso e tenere sempre il sorriso, essere comprensivo. Fece una pausa soprattutto perché questa player si è dimenticata -mentre scriveva- quale fosse la seconda caratteristica. E sicuramente umanità, che può coincidere con molte caratteristiche dell'empatia ma credo che siano due cose separate concluse, sviando lo sguardo per osservare i due medimaghi che erano a disposizione quel giorno, tornando a sorridere.
    Brooks O'Connor


    Black Opal
    II Anno
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    Evangeline Ivanova
    Docente | Metamorphomagus
    Lasciò che tutti gli studenti si ambientassero in quello spazio che non gli apparteneva, mentre osservava ognuno di loro mettersi nei panni di improvvisati assistenti di quei due dottori che per Eva erano molto più che validi.
    L'arrivo di Welsh e Barnes fece mormorare tanti studenti, anche quelli, che a lezione, risultavano sempre essere i più silenti. Osservava, la rumena, ad uno ad uno i ragazzi, per cercare di capire le loro reazioni riguardo quella tipologia di lezione.
    Le aggiunte dei due medimaghi erano state più che opportune e doveva ammettere che già prevedeva qualche svenimento di troppo, ma era pronta anche a questo.
    Sentì le parole di James, annuendo appena alla sua risposta, ma senza esprimere ulteriori riflessioni a riguardo.
    Quando fu Giada a parlare, lo sguardo celeste si spostò su di lei, dolce e accondiscendente. Un cenno del capo, prima di proferire poche parole.

    «La preparazione è importante, ma ricordate: non saranno i testi di scuola ad insegnarvi come gestire una situazione critica. Sarete voi e la vostra maturità.»

    Il suo parlare era dolce e risoluto, mentre Regina prendeva le scene, riferendosi più a chi era la novità di quella lezione. Aggrottò la fronte, attenta ad ogni sua domanda, trovando brillante come sempre la mente di quella newyorkese che era arrivata da pochi anni da loro.
    Lasciò spazio alla sua curiosità, seppur non era strettamente legata alla lezione, tuttavia la trovava necessaria, come se fosse anche questo il motivo per cui aveva portato i ragazzi in un ambiente diverso e con persone che potessero dare altre nozioni oltre quelle teoriche a cui erano abituati. Incrociò le braccia sotto i seni e attese che i medimaghi rispondessero, quindi stava quasi per rispondere alla sua domanda, per entrare nel vivo della lezione, quando la Hartmann catturò la sua preoccupazione.
    Inclinò il capo e sorrise materna alla rossa degli Ametrin.

    «Non preoccupatevi, gli specialisti che vi affiancano non vi metteranno in situazioni troppo complesse, Cassedy.»

    Le sorrise, quasi a volerla tranquillizzare, per poi porre l'attenzione sulle caratteristiche esposte da Brooks. Sorrise, trovandole decisamente calzanti per uno come lui, quindi dopo qualche altro intervento, riprese parola trovando finalmente lo spazio per rispodnere alla domanda di Regina.

    «Affiancherete i due specialisti in due casi di pronto soccorso. Farete parte, per oggi, della loro equipe medica, trovandovi a collaborare non solo con loro ma anche con i vostri stessi compagni.»

    Proprio in quel momento, i due medimaghi si divisero, uno a destra e uno a sinistra della docente, che invece continuò a parlare.

    «Cassedy e James, voi lavorerete con il dottor Barnes. Brooks, Regina e Giada, vi affiancherete alla dottoressa Welsh.»

    Guardò i due specialisti annuendo per avere un cenno di consenso da parte loro, quindi tornò agli studenti.

    «Se non ci sono ulteriori domande, andate. Ci rivedremo qui solo quando i due medimaghi vi diranno che potrete andare.»
    RevelioGDR


    //Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto gravi problemi a casa.
    Veniamo a noi: vi ho divisi in gruppi attraverso un roll di dadi che è stato assai clemente con voi (?)

    Gruppo Aaron: James, Cassedy
    Situazione: avete davanti un bambino di sei anni, Leon, che è caduto dalla bicicletta e oltre ad avere un braccio fratturato, uno dei raggi della ruota della bicicletta gli ha creato un taglio profondo sul polpaccio destro. Urgono dei punti, oltre a sistemare il suo braccino. Il taglio sanguina ancora e non è ancora stato disinfettato.

    Gruppo Annie: Brooks, Regina, Giada
    Situazione: giocatore di quidditch a livello dilettantistico, Roan, anni 15. E' caduto dalla scopa e la sua frattura non è la sola cosa che vi deve preoccupare. Il ragazzo presenta uno stato di agitazione molto alto, probabilmente lo shock, probabilmente no. Dovete calmarlo, altrimenti non potrete né aggiustare la sua frattura alla gamba destra, né estrarre il pezzo di vetro che ha nel fianco sinistro, essendo caduto su un auto poco fuori dallo stadio dove si stava allenando. Attenzione all'estrazione: ricordate che potrebbe andare in emoraggia.

    Bene, avete le vostre situazioni su cui lavorare. Potete fare un massimo di due post per ognuno di voi, non sono obbligatori, l'importante è che agiate in squadra e che siate coerenti.
    Non aspettate il post di Aaron ed Annie, arriveranno alla chiusura della lezione.

    Scadenza: 26 Gennaio 2023, ore: 23:59
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    La risposta della docente era comprensiva di tutto quello che aveva provato a dire nel suo piccolo discorso, ben sapendo che la sua esperienza nel campo era decisamente bassa sapeva che ogni mossa doveva essere attenta e ponderata. Alla fine era solo una studentessa del secondo e ultimo anno del bienno di Ametrin, i guaritori e i medimaghi ne sapevano decisamente tanto più di lei. Ma almeno potevano provare a fare qualcosa in merito per i pazienti in quell'occasione. Fece un cenno con la testa alle parole della docente. Il libro insegnava, era proprio vero, ma poi dovevano essere loro a mettere in pratica quello che imparavano, sia nelle lezioni normali che quella gita che stavano facendo al San Mungo. Era lieta di poter dar mano a un vero guaritore nella cura di un paziente, un'esperienza decisamente nuova per lei nonostante non fosse proprio il campo che vedeva nel suo futuro, seppur sapeva che una cosa del genere poteva cambiare anche grazie a un'esperienza come quella. Seguì il gruppo che era con la medimaga, Annie. Erano lei, Brooks e Regina a livello di gruppo di studenti e studentesse. Un buon gruppo effettivamente. Davanti a se aveva un ragazzo, che la cartella riportava essere un giocatore di quidditch dilettante, era effettivamente un loro coetaneo, 15 anni. Ciò poteva aiutare nel parlarci e calmarlo. Ma aveva anche anche una frattura alla gamba destra e un pezzo di vetro infilato nel fianco sinistro. Poteva iniziare a fare la sua parte. Si avvicinò al ragazzo per metterlo al suo agio, pensando a come poteva agire una vera medimaga come colei che era con loro.

    Roan, siamo qui per aiutarti. Vogliamo rimetterti in sesto per uscire come nuovo dal San Mungo. Ma abbiamo bisogno che stai calmo, è importante per far si che tutti noi possiamo fare del nostro meglio. Più ti calmi e meno ti muovi e prima torni sulla scopa a fare quello che ti piace di più.

    Non sapeva nemmeno come le potevano essere uscite quelle parole, non sembrava lei ma un'altra persona. Ma doveva provare a essere professionale. Il parlare con i pazienti spesso poteva fare la differenza. Sperava nella collaborazione del ragazzo per permettergli di lavorare al meglio. Doveva provare a agire su quella che era la frattura nella gamba destra. Poi forse gli altri del gruppo avrebbero potuto concludere anche quella cosa, la collaborazione era molto importante. Si rivolse ai suoi compagni e compagnie di "turno" al San Mungo.

    Provo a curarli la gamba fratturata, nel caso che vada bene potete così dedicarvi a quel pezzo di vetro.

    Poter dividere i compiti non era una cosa da poco, ma dovevano tentare. Accertatasi che il ragazzo poteva essere più tranquillo avrebbe ripreso a parlare con quel paziente coetaneo.

    Ora devi stare fermo al massimo, collabora con noi e tutto finirà presto. Te lo assicuro.

    Quindi avrebbe fatto una linea delicata sopra la frattura nella gamba del ragazzo. Poi avrebbe detto la formula magica.

    Epismendo.

    Quindi avrebbe subito disegnato un "8" con la bacchetta sulla parte da fasciare e curare. Era, teoricamente, perfetto per fare la sua medicazione sulla frattura. Quindi avrebbe detto la formula magica.

    Ferula.

    Sperava che la sua mossa potesse far la sua parte e aiutare a curare quel ragazzo.

    RevelioGDR


    Azione I: Usa Epismendo sulla frattura sulla gamba destra del ragazzo

    Nome: Incantesimo Cura Ferite
    Classe: Cura
    Formula: Epismendo
    Movimento: una linea delicata sopra la ferita da curare
    Effetto: blocca le epistassi e risalda le microfratture
    Note: è inefficace nel caso un mago sia stato schiantato o presenti gravi fratture esposte o scomposte ed è poco efficace contro la Maledizione Dissanguante.
    Cura 1d10 Pv

    Azione II: Usa Ferula sempre sulla gamba fratturata del ragazzo

    Nome: Incantesimo Fasciante
    Classe: Cura
    Formula: Ferula
    Movimento: disegnare un 8 con la bacchetta sulla parte da fasciare
    Effetto: genera bende intorno alle ferite
    Note: Se applicato prima di un incantesimo di guarigione è possibile lanciare due dadi anziché uno e tenere quello col risultato maggiore.
    Consigliato per lesioni e fratture di media entità. Questo incantesimo è inutile per riparare o aiutare a curare le fratture interne causate dalla Fattura Spezza Ossa (Fractum Ossia) o per arrestare il sanguinamento provocato dalla Maledizione Dissanguante(Sectumsempra)

    Mezz'azione: Cerca di calmare il ragazzo parlandoci e facendolo sentire a suo agio.
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.

    »


    Forse la cosa che gli poteva piacere maggiormente di quella lezione e visita al San Mungo poteva essere il fatto di mettersi nei panni, seppur solo per un piccolo lasso di tempo, di un vero medimago e poter affrontare delle sfide per curare delle persone. Sempre sperando che non fosse nulla di impossibile. Ascoltò tutto quello che gli altri partecipanti alla lezioni dettero, apprezzò ogni risposta degli altri studenti e studentesse. La fase successiva della lezione prese il via, loro vennero smistati in due gruppi di lavoro e lui finì insieme al sexy medimago Aaron, era felicissimo della cosa, e con Cassedy. Erano un gruppo interessante e che poteva fare bene. Videro a breve il loro paziente, un giovanissimo ragazzo di sei anni di nome Leon. Si era fatto male con la bicicletta e aveva un braccio fratturato e una ferita che stava sanguinando sul polpaccio destro. Non era messo bene quel ragazzo, ma poteva rimettersi facilmente da quello che poteva vedere. Ma aveva comunque un bisogno di cure. Si avvicinò a lui.

    Ciao Leon, siamo qui per curarti e aiutarti. So che quello che hai subito con la caduta è doloroso, ma ti prometto che tornerai meglio di prima.

    Gli fece un sorriso poi si girò verso Cassedy.

    Senti, io provo a curare la ferita da taglio che ha sul polpaccio. Ci pensi te alla frattura?

    Una buona collaborazione e divisione dei compiti era importante per far si che tutto andasse per il meglio. Quindi a quel punto diresse la sua attenzione sul ragazzo. Osservò bene la ferita, aveva ben in mente come agire, il taglio andava fatto smettere di sanguinare e poi disinfettarlo. Poi poteva pensare ai punti per chiudere la ferita. Per prima cose di fatto pensò a far smettere di sanguinare la stessa ferita. Fece una linea delicata con la bacchetta magica sul taglio che voleva far smettere di sanguinare, poi disse la formula magica.

    Epismendo.

    A quel punto avrebbe disinfettato la ferita stando attento a non far male al ragazzo, era importante che tutto fosse fatto a modo. Poi avrebbe lasciato lo spazio al vero medimago per mettere i punti sul taglio del ragazzo, non poteva fare lui una cosa del genere che richiedeva esperienza e manualità nella cosa. Fatto ciò il passo successivo fu una bendatura, teoricamente. Avrebbe puntato la bacchetta verso il taglio che faceva soffrire il ragazzo, poi avrebbe disegnato un "8" con la medesima sulla stessa ferita. Quindi sarebbe andato di formula magica.

    Ferula.

    Una bendatura sulla zona poteva essere la conclusione di tutta quell'operazione.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    Azione I: Incantesimo Cura Ferite sul taglio profondo del ragazzo.

    Nome: Incantesimo Cura Ferite
    Classe: Cura
    Formula: Epismendo
    Movimento: una linea delicata sopra la ferita da curare
    Effetto: blocca le epistassi e risalda le microfratture
    Note: è inefficace nel caso un mago sia stato schiantato o presenti gravi fratture esposte o scomposte ed è poco efficace contro la Maledizione Dissanguante.
    Cura 1d10 Pv

    Mezz'azione: Disinfetta la ferita del ragazzo per permettere di mettere i punti alla ferita del ragazzo al vero medimago del gruppo.

    Azione II: Incantesimo Fasciante sul taglio profondo del ragazzo.

    Nome: Incantesimo Fasciante
    Classe: Cura
    Formula: Ferula
    Movimento: disegnare un 8 con la bacchetta sulla parte da fasciare
    Effetto: genera bende intorno alle ferite
    Note: Se applicato prima di un incantesimo di guarigione è possibile lanciare due dadi anziché uno e tenere quello col risultato maggiore.
    Consigliato per lesioni e fratture di media entità. Questo incantesimo è inutile per riparare o aiutare a curare le fratture interne causate dalla Fattura Spezza Ossa (Fractum Ossia) o per arrestare il sanguinamento provocato dalla Maledizione Dissanguante(Sectumsempra)
     
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    Black Opal
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    Quasi saltellando, il ragazzino eseguì gli ordini, affiancandosi alla rossa. Purtroppo avrebbe dovuto lavorare anche con Regina, ma non si sarebbe mai perso d'animo. Non gli stava molto simpatica la sorella della sua ex, ma era sicuro che fosse reciproco... non ne sapeva il motivo, era qualcosa che riusciva a percepire a pelle. Ma sospirò, perché lui era sempre buono e generoso con tutti e soprattutto non avrebbe messo a repentaglio qualcun altro per le sue antipatie.
    Sarà un onore lavorare con lei, dottoressa Welsh annunciò con sincerità, prima di avvicinarsi al ragazzino -doveva essere più piccolo di lui- che era ancora vestito in tenuta da quidditch e sembrava piuttosto agitato.
    Ehi, Roan! Per che squadra giochi? Gli domandò, regalandogli un sorriso dolce e solare, com'era solito fare, mentre si chinava per arrivare alla sua altezza. Anche a me piace tanto il Quidditch anche se per ora non gioco aggiunse poi, facendogli un check up con lo sguardo ed estraendo la bacchetta con discrezione.
    Adesso stai tranquillo che ci siamo noi... gli sussurrò, sollevando il catalizzatore e posandoglielo con delicatezza sulla fronte. Disegnò quindi una goccia. Passio prohibenda. Avrebbe fatto sì che il dolore un po' si anestetizzasse e, quindi, sperava che ciò unito alle parole di Giada, avrebbe contribuito a calmarlo.
    Aspetta, questo incantesimo serve per le microfratture sussurrò a Giada. Non abbiamo idea di come sia la sua. Inoltre... Indossò dei guanti e guardò in direzione di Regina. Io estraggo la scheggia, qualcuno dovrebbe bloccare l'emorragia subito dopo. Non lo ordinò, chiedendolo come sempre con il suo tono basso e rilassante. Era abbastanza preparato perché quando lui ed Amalea erano al secondo anno di Hogwarts, avevano letteralmente sfondato una porta di vetro con lo skateboard ed un grosso detrito si era conficcato sul braccio della ragazzina. Stupidamente, non aveva aspettato i papà o la magimabulanza, ma aveva provato ad arrangiarsi... e magicamente non aveva fatto alcun danno. Prese la scheggia con entrambe le mani e tirò con forza, perché se lo avesse fatto lentamente, avrebbe solo peggiorato il danno.
    Brooks O'Connor


    Black Opal
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    Bisex

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