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.Era passata già mezz'ora da quando erano lì, quel lunedì mattina in cui Eva aveva chiesto ai colleghi di poter prendere l'intera mattina a disposizione per poter portare i ragazzi del biennio a lezione presso l'ospedale San Mungo.
L'idea di Eva era quella di iniziare a far capire quanto il mondo degli adulti fosse più complesso di quello dentro le mura di Hidenstone, nonostante l'ultima avventura di quel terremoto che aveva visto scombussolare un po' tutta l'Accademia.
Aveva chiesto ad Annie ed Aaron di poter inserire i meritevoli studenti del biennio nello staff del pronto soccorso del San Mungo, con tutte le dovute precauzioni. Nonostante il virus incombesse su di loro, aveva deciso che potesse essere un'esperienza decisamente migliore di stare tra i banchi di scuola. Con loro c'era anche il triennio, ma loro avevano altri oneri a cui far fronte.
Dopo un primo assesto degli studenti, qualcuno più impacciato degli altri, qualcuno già a proprio agio nell'aiutare nel momento dell'emergenza, tutti avevano preso parte a quella lezione con una nota di curiosità, qualcuno con noia, qualcuno perché era costretto (?).
Le parole di Eva, non appena arrivati al San Mungo, erano state brevi. Affiancata dai due specialisti, la docente si era raccomandata con l'equipe di quel giorno.
«Confido in voi, se avete dubbi potete chiedere ad uno di noi tre, seguite le istruzioni e mantenete sempre l'attenzione sul compito che state seguendo. Ricordate che non conta quanto sia grave il caso che state seguendo, avete sempre per le mani una persona che confida in voi e nella vostra capacità di aiutarla.»
Le sue parole erano state dette con il calore e la dolcezza di una madre, mentre osservava in volto ogni studente che aveva davanti, una platea di occhi di giovani ragazzini che lei stava nuovamente mettendo alla prova, come ormai faceva sempre, viste le situazioni a cui dovevano far fronte sempre gli studenti.
«Se avete domande, potete farle ora. Non temete di prendere iniziativa e agite sempre per il bene del paziente. Una sola domanda prima di iniziare: qual è secondo voi, una delle caratteristiche importanti che deve avere un medimago o chiunque sia coinvolto nell'assistenza di qualcuno che non sta bene?»Eva Ivanova"Pensa, credi, sogna e osa."Doc. Incantesimi, Resp. Diop"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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SPOILER (clicca per visualizzare)//Ciao bimbi del biennio.
Siete stati mandati tutto il giorno, quindi tutte le lezioni annullate per questa gita al San Mungo, come equipe di appoggio ai medimaghi del pronto soccorso magico. Prima di entrare nel vivo delle visite vi do la possibilità di fare domande a riguardo, ambientarvi, reagire alla situazione etc, oltre che rispondere alla domanda che vi ha posto Eva.
Con voi ci saranno anche Aaron ed Annie, pronti ad aiutarvi e anche per dividervi in gruppetti, successivamente. Per ora fate il vostro ingresso e andiamo avanti divertendoci tutti.
Attendete Aaron ed Annie e poi postate voi.
Rimango a disposizione anche in off per qualsiasi dubbio o incertezza (?).
Scadenza: 08 Gennaio 2023 ore 23:59. -
.Si era fatta coinvolgere da Aaron in quella strana lezione che avevano pensato lui ed Eva, non trovando troppo difficile gestire un gruppo di ragazzini ormonati e pieni di loro stessi, pronti a mettersi in mostra. Non vedeva l'utilità di un'equipe di studenti, ma allo stesso tempo, in quel periodo era giusto che qualcuno aiutasse al Pronto Soccorso magico, visto l'incombere di casi del nuovo virus che li stava mettendo a dura prova, che si aggiungeva alle solite emergenze magiche che giungevano al loro cospetto.
Era uscita dal suo studio, indossando il suo camice bianco sulla divisa, anch'essa bianca, che prevedeva pantalone e casacca, quindi aveva raggiunto Aaron nel suo studio.
«Tu sei ancora convinto che sia la cosa giusta?»
Domandò al parabatai, cercando di farsi convincere ancora una volta dell'utilità di ciò che stavano facendo. Sarebbe uscita da quella stanza accanto al suo legame stretto, trovando una delle infermiere a consegnare loro un carrello con sopra tutti i dispositivi di sicurezza, che prevedevano guanti sterili, mascherine e quant'altro. Non voleva avere sulla coscienza studenti che potevano infettarsi con un virus letale, qual era quello che stava schiacciando il mondo magico e babbano.
Avrebbe raggiunto la Hall, salutando con un sorriso la docente di Incantesimi che ormai ben conosceva anche solo dal parlare continuo di Aaron su di lei e doveva ammettere che aveva qualcosa che ricordava la mamma dei Barnes, con un accenno di Romania di troppo. Guardò gli studenti arrivati da loro, scrutandone i volti, sperando di non trovare nessuno di loro impaurito dall'ambiente e dal loro ruolo lì, non avevano bisogno di quello.
Ascoltò le parole della docente, mentre incrociava le braccia sotto i seni.
«Ricordatevi sempre di mantenere la calma, in qualsiasi situazione e di non aver timore di chiedere aiuto a qualcuno più esperto. Non è una gara a chi è più bravo, curare gli altri è un lavoro di squadra. Ricordatelo sempre.»
Aggiunse mentre i suoi occhi celesti cercavano gli sguardi degli studenti.Annie-Macrae Welsh"Amor, ch'a nullo amato amar perdona."Medimaga"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
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Una gita all’ospedale magico più famoso del Regno Unito? Era una cosa grandiosa e dato che prendeva il posto di una lezione poteva essere ancor più interessante per tanti punti. Poter prendere parte alle visite, dire la loro poteva essere un punto di favore per provare a scoprire anche un’altra possibile carriera per il suo futuro nel mondo magico e poteva assolutamente dare un'occasione a quel ruolo di Guaritore. Provare in prima persona cosa voleva dire era decisamente la mossa migliore per spingerlo o allontanarlo da un percorso. La docente però non era sola in quella prova, era affiancata da due medimaghi, tutti e due, sia la ragazza che il ragazzo, decisamente sexy. Se tutti fossero stati come loro in quel lavoro poteva essere nel paradiso dell’Eden, una sfilata di moda al San Mungo, ma sapeva che ognuno lì dentro faceva un gran lavoro, non era una cosa per tutti o una scelta facile da fare quella del medimago. Aiutare le persone poteva essere eccome nella sua figura, nel suo essere, e ciò poteva aiutarlo eccome in quello che avrebbero fatto con quelle persone da curare, o meglio provare a dar loro mano, sapeva anche lui che curare per un ragazzo del secondo anno del bienno di Ametrin non sarebbe stato facile. Ma in ogni caso amava eccome il mettersi in gioco, quello era poco ma sicuro. Ascoltò le parole della docente, della medimaga e del medimago, prima di provare a rispondere alla domanda che era stata posta loro dalla prof.ssa Ivanova. Ci pensò un attimo, era differente dalla maggior parte delle cose che facevano in aula, ma era decisamente una sfida che amava e che voleva fare al meglio delle sue possibilità e conoscenze.
Penso che la cosa principale che debba fare un medimago sia essere paziente e saper osservare ogni minimo sintono in un paziente, quindi avere una grande attenzione ai dettagli per trovare la cura migliore e più funzionante sulla persona che stai curando.
Non aveva mai paura di migliorarsi e mettersi in gioco, quello era lo spirito con il quale affrontava ogni mattina quando si svegliava. L’accademia serviva soprattutto per imparare e diventare un qualcuno di importante nel futuro che avrebbe avuto da adulto in quel mondo magico.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
SPOILER (clicca per visualizzare)James risponde alla domanda…. -
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.CASSEDY (CASSANDRA) HARTMANNNon si vive per accontentare gli altri! Davvero? Non lo avevo capito!30.07.2006, BERLINO - 16 ANNI - AMETRINSinceramente? non era mai stata al San Mungo. Aveva paura degli ospedali e tutta quella situazione le dava un'ansia veramente assurda. Stare li dentro le ricordava le flebo che aveva dovuto prendere quando aveva smesso di mangiare. Mangiare, mangiare mangiare. Era l'unica cosa che in quel momento riusciva veramente a pensare, l'unica cosa a cui voleva dare davvero seguito. Era normale? Non del tutto. Doveva anche ammettere che non si sentiva a suo agio con due medimaghi specializzati in arti mentali. Si era letta i curriculum di entrambi ed entrambi non gli piacevano per niente. Si nascose dietro ai suoi compagni, con quei guanti di colore nero che comprivano i lividi e le ferite sulle nocche delle mani. Certo, provocarsi il vomito non era del tutto in dolore, ma cosa ci poteva fare? Era l'unica cosa che la faceva sentire viva, che la faceva sentire veramente attenta. Sorrise appena alla professoressa di incantesimi ed ad ogni suo incoraggiamento. Avrebbe voluto davvero fare qualche domanda, ma non era molto della quale specialmente perchè non riusciva veramente bene a capire come doveva interagire con quelli della sua classe e con tutto il resto. Si morse il labbo e cercò una barretta di cioccolato fondente. Pensi che ci faranno veramente curare qualcuno? Chiese poi a bassa voce verso James. Alla fine era un suo coetaneo e gli stava affianco, quindi, magari, poteva veramente interaggire con lui e poteva avere un nuovo amico. Avrebbe voluto chiedergli di suo fratello, ma evitò abbondantemente. Forse era meglio così, era meglio che si erano persi di vista. In fondo non erano niente. Solamente due persone che si sopportavano a malapena. Poi Ascoltò le parole di Regina, la gemella di Adrien. Cavolo, quei beauvais erano da tutte le parti, possibile? Erano così tanti che ancora non capiva perchè erano tutti allo stesso anno, seppur con età diverse. Ma non era importante. Doveva concentrarsi, doveva per forza farlo. Fece un respiro profondo e poi alzò improvvisamente la mano. Se muore qualcuno mentre noi lo curiamo, di chi sarà la reponsabilità? La domanda era nettamente diversa rispetto a quella di Regina, ma alla fine sicuramente più inerente a tutto quello. C'era da aspettarsela una domanda del genere, da una bulimica, no?do it for the aesthetic -- ms. atelophobia.
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.Dal momento in cui la Ivanova aveva annunciato una "gita" al San Mungo, aveva capito che sarebbe stata una lezione diversa, se sempre di lezione si sarebbe potuto parlare.
Una volta arrivati in quell'ambiente asettico, Brooks iniziò a guardare con curiosità ogni cosa, divorando con gli occhi qualsiasi particolare diverso da ciò cui era abituato. A differenza, magari, di qualche suo compagno, a lui gli ospedali non dispiacevano. Dei medici, tanto tempo prima, avevano dato a lui e a Fitz la possibilità di avere una sorellina che adoravano nonché la possibilità ai loro padri di avere una famiglia, nonostante tutto.
Tese le orecchie, comunque, in ascolto delle parole della docente.
A quanto pare avrebbero contribuito ad aiutare qualcuno e questo lo eccitava, perché amava aiutare gli altri, mettendo sempre il bene delle persone, avanti al suo. A quella domanda, gli ingranaggi del suo cervello cominciarono a girare.
La sua mano scattò in aria come una molla e quasi si mise a saltellare, aspettando il suo turno.
Secondo me sono due le caratteristiche che dovrebbe avere iniziò quando gli fu data la parola, abbassando la mano. Per prima cosa l'empatia. Perché ancora prima di saper trovare una cura per un paziente o saper individuare i sintomi nel migliore dei modi, un medimago deve saper trattare il paziente come un essere umano e non come una malattia, capendo se ci saranno momenti di rabbia per esempio e capendo che non è rivolta al medico, solo che lui è l'unica persona su cui sfogarsi. Non umiliandolo facendolo sentire difettoso e tenere sempre il sorriso, essere comprensivo. Fece una pausa soprattutto perché questa player si è dimenticata -mentre scriveva- quale fosse la seconda caratteristica. E sicuramente umanità, che può coincidere con molte caratteristiche dell'empatia ma credo che siano due cose separate concluse, sviando lo sguardo per osservare i due medimaghi che erano a disposizione quel giorno, tornando a sorridere.Brooks O'Connor
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.SPOILER (clicca per visualizzare)//Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto gravi problemi a casa.
Veniamo a noi: vi ho divisi in gruppi attraverso un roll di dadi che è stato assai clemente con voi (?)
Gruppo Aaron: James, Cassedy
Situazione: avete davanti un bambino di sei anni, Leon, che è caduto dalla bicicletta e oltre ad avere un braccio fratturato, uno dei raggi della ruota della bicicletta gli ha creato un taglio profondo sul polpaccio destro. Urgono dei punti, oltre a sistemare il suo braccino. Il taglio sanguina ancora e non è ancora stato disinfettato.
Gruppo Annie: Brooks, Regina, Giada
Situazione: giocatore di quidditch a livello dilettantistico, Roan, anni 15. E' caduto dalla scopa e la sua frattura non è la sola cosa che vi deve preoccupare. Il ragazzo presenta uno stato di agitazione molto alto, probabilmente lo shock, probabilmente no. Dovete calmarlo, altrimenti non potrete né aggiustare la sua frattura alla gamba destra, né estrarre il pezzo di vetro che ha nel fianco sinistro, essendo caduto su un auto poco fuori dallo stadio dove si stava allenando. Attenzione all'estrazione: ricordate che potrebbe andare in emoraggia.
Bene, avete le vostre situazioni su cui lavorare. Potete fare un massimo di due post per ognuno di voi, non sono obbligatori, l'importante è che agiate in squadra e che siate coerenti.
Non aspettate il post di Aaron ed Annie, arriveranno alla chiusura della lezione.
Scadenza: 26 Gennaio 2023, ore: 23:59. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione I: Usa Epismendo sulla frattura sulla gamba destra del ragazzo
Nome: Incantesimo Cura Ferite
Classe: Cura
Formula: Epismendo
Movimento: una linea delicata sopra la ferita da curare
Effetto: blocca le epistassi e risalda le microfratture
Note: è inefficace nel caso un mago sia stato schiantato o presenti gravi fratture esposte o scomposte ed è poco efficace contro la Maledizione Dissanguante.
Cura 1d10 Pv
Azione II: Usa Ferula sempre sulla gamba fratturata del ragazzo
Nome: Incantesimo Fasciante
Classe: Cura
Formula: Ferula
Movimento: disegnare un 8 con la bacchetta sulla parte da fasciare
Effetto: genera bende intorno alle ferite
Note: Se applicato prima di un incantesimo di guarigione è possibile lanciare due dadi anziché uno e tenere quello col risultato maggiore.
Consigliato per lesioni e fratture di media entità. Questo incantesimo è inutile per riparare o aiutare a curare le fratture interne causate dalla Fattura Spezza Ossa (Fractum Ossia) o per arrestare il sanguinamento provocato dalla Maledizione Dissanguante(Sectumsempra)
Mezz'azione: Cerca di calmare il ragazzo parlandoci e facendolo sentire a suo agio.. -
.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
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Forse la cosa che gli poteva piacere maggiormente di quella lezione e visita al San Mungo poteva essere il fatto di mettersi nei panni, seppur solo per un piccolo lasso di tempo, di un vero medimago e poter affrontare delle sfide per curare delle persone. Sempre sperando che non fosse nulla di impossibile. Ascoltò tutto quello che gli altri partecipanti alla lezioni dettero, apprezzò ogni risposta degli altri studenti e studentesse. La fase successiva della lezione prese il via, loro vennero smistati in due gruppi di lavoro e lui finì insieme al sexy medimago Aaron, era felicissimo della cosa, e con Cassedy. Erano un gruppo interessante e che poteva fare bene. Videro a breve il loro paziente, un giovanissimo ragazzo di sei anni di nome Leon. Si era fatto male con la bicicletta e aveva un braccio fratturato e una ferita che stava sanguinando sul polpaccio destro. Non era messo bene quel ragazzo, ma poteva rimettersi facilmente da quello che poteva vedere. Ma aveva comunque un bisogno di cure. Si avvicinò a lui.
Ciao Leon, siamo qui per curarti e aiutarti. So che quello che hai subito con la caduta è doloroso, ma ti prometto che tornerai meglio di prima.
Gli fece un sorriso poi si girò verso Cassedy.
Senti, io provo a curare la ferita da taglio che ha sul polpaccio. Ci pensi te alla frattura?
Una buona collaborazione e divisione dei compiti era importante per far si che tutto andasse per il meglio. Quindi a quel punto diresse la sua attenzione sul ragazzo. Osservò bene la ferita, aveva ben in mente come agire, il taglio andava fatto smettere di sanguinare e poi disinfettarlo. Poi poteva pensare ai punti per chiudere la ferita. Per prima cose di fatto pensò a far smettere di sanguinare la stessa ferita. Fece una linea delicata con la bacchetta magica sul taglio che voleva far smettere di sanguinare, poi disse la formula magica.
Epismendo.
A quel punto avrebbe disinfettato la ferita stando attento a non far male al ragazzo, era importante che tutto fosse fatto a modo. Poi avrebbe lasciato lo spazio al vero medimago per mettere i punti sul taglio del ragazzo, non poteva fare lui una cosa del genere che richiedeva esperienza e manualità nella cosa. Fatto ciò il passo successivo fu una bendatura, teoricamente. Avrebbe puntato la bacchetta verso il taglio che faceva soffrire il ragazzo, poi avrebbe disegnato un "8" con la medesima sulla stessa ferita. Quindi sarebbe andato di formula magica.
Ferula.
Una bendatura sulla zona poteva essere la conclusione di tutta quell'operazione.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
SPOILER (clicca per visualizzare)Azione I: Incantesimo Cura Ferite sul taglio profondo del ragazzo.
Nome: Incantesimo Cura Ferite
Classe: Cura
Formula: Epismendo
Movimento: una linea delicata sopra la ferita da curare
Effetto: blocca le epistassi e risalda le microfratture
Note: è inefficace nel caso un mago sia stato schiantato o presenti gravi fratture esposte o scomposte ed è poco efficace contro la Maledizione Dissanguante.
Cura 1d10 Pv
Mezz'azione: Disinfetta la ferita del ragazzo per permettere di mettere i punti alla ferita del ragazzo al vero medimago del gruppo.
Azione II: Incantesimo Fasciante sul taglio profondo del ragazzo.
Nome: Incantesimo Fasciante
Classe: Cura
Formula: Ferula
Movimento: disegnare un 8 con la bacchetta sulla parte da fasciare
Effetto: genera bende intorno alle ferite
Note: Se applicato prima di un incantesimo di guarigione è possibile lanciare due dadi anziché uno e tenere quello col risultato maggiore.
Consigliato per lesioni e fratture di media entità. Questo incantesimo è inutile per riparare o aiutare a curare le fratture interne causate dalla Fattura Spezza Ossa (Fractum Ossia) o per arrestare il sanguinamento provocato dalla Maledizione Dissanguante(Sectumsempra). -
.Quasi saltellando, il ragazzino eseguì gli ordini, affiancandosi alla rossa. Purtroppo avrebbe dovuto lavorare anche con Regina, ma non si sarebbe mai perso d'animo. Non gli stava molto simpatica la sorella della sua ex, ma era sicuro che fosse reciproco... non ne sapeva il motivo, era qualcosa che riusciva a percepire a pelle. Ma sospirò, perché lui era sempre buono e generoso con tutti e soprattutto non avrebbe messo a repentaglio qualcun altro per le sue antipatie.
Sarà un onore lavorare con lei, dottoressa Welsh annunciò con sincerità, prima di avvicinarsi al ragazzino -doveva essere più piccolo di lui- che era ancora vestito in tenuta da quidditch e sembrava piuttosto agitato.
Ehi, Roan! Per che squadra giochi? Gli domandò, regalandogli un sorriso dolce e solare, com'era solito fare, mentre si chinava per arrivare alla sua altezza. Anche a me piace tanto il Quidditch anche se per ora non gioco aggiunse poi, facendogli un check up con lo sguardo ed estraendo la bacchetta con discrezione.
Adesso stai tranquillo che ci siamo noi... gli sussurrò, sollevando il catalizzatore e posandoglielo con delicatezza sulla fronte. Disegnò quindi una goccia. Passio prohibenda. Avrebbe fatto sì che il dolore un po' si anestetizzasse e, quindi, sperava che ciò unito alle parole di Giada, avrebbe contribuito a calmarlo.
Aspetta, questo incantesimo serve per le microfratture sussurrò a Giada. Non abbiamo idea di come sia la sua. Inoltre... Indossò dei guanti e guardò in direzione di Regina. Io estraggo la scheggia, qualcuno dovrebbe bloccare l'emorragia subito dopo. Non lo ordinò, chiedendolo come sempre con il suo tono basso e rilassante. Era abbastanza preparato perché quando lui ed Amalea erano al secondo anno di Hogwarts, avevano letteralmente sfondato una porta di vetro con lo skateboard ed un grosso detrito si era conficcato sul braccio della ragazzina. Stupidamente, non aveva aspettato i papà o la magimabulanza, ma aveva provato ad arrangiarsi... e magicamente non aveva fatto alcun danno. Prese la scheggia con entrambe le mani e tirò con forza, perché se lo avesse fatto lentamente, avrebbe solo peggiorato il danno.Brooks O'Connor
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