Le olimpiadi dell'ignoranza

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    Gli Snasi
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    Le olimpiadi dell'ignoranza
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    Finalmente l’anno era terminato e gli studenti potevano rilassarsi. Beh, non tutti, chiaramente. Coloro che avevano da svolgere gli esami di fine biennio o di fine Accademia, dovevano ancora attendere per avere le meritate vacanze, ma potevano ritenersi fortunati nel poter prendere una ventata di libertà con quella festa organizzata solo per loro.
    Questa si sarebbe tenuta al Wonderland, famoso pub dove la movida giovanile tendeva ad incontrarsi spesso nel fine settimana. Era uno dei locali più in voga tra i ragazzi e gli studenti di Hidenstone avevano anche diversi sconti grazie ad un accordo con i Prefetti di cui nessuno conosceva veramente quali fossero i termini: leggende metropolitane raccontano di pozioni passate sottobanco, chi invece parla di compiti passati di nascosto in cambio di qualche cliente in più. Insomma, nessuno sa veramente come, ma i Prefetti e i Caposcuola, negli anni, hanno continuato questo accordo e ad oggi, ancora gli studenti tutti di Hidenstone possono beneficiare di ciò.
    Il locale non ha il classico arredamento di legno, ogni arredo è fatto di acciaio e richiama molto lo stile cyberpunk, i colori prevalenti sono l’azzurrino e il fucsia e la musica che viene riprodotta è sempre molto forte e coinvolgente.

    Per l’occasione, i tavolini che solitamente arredano il centro del locale sono diminuiti per lasciare spazio a dei tavoli più grandi che potessero accogliere diverse persone. I Prefetti e i Caposcuola hanno provveduto a farvi recapitare l’invito nelle vostre Sale Comuni, con anche l’orario di inizio. Il messaggio riportava: ”Carissimi, ormai la scuola è finita e nonostante gli esami che ci aspettano tra qualche settimana, abbiamo il diritto di prendere una serata solo per noi. Ci vediamo tutti al Wonderland alle ore 22.30. Mi raccomando, portate con voi la voglia di divertirvi!”.

    Ad accogliervi appena arrivati, la solita atmosfera spensierata e familiare che conoscete se avete frequentato questo posto.I barman sono già molto affaccendati a preparare le loro specialità alcoliche tutte per voi, ma non appena vi girate intorno, potete notare come siano state fatte delle modifiche al posto e siano state aggiunte delle postazioni diverse, dando spazio ad angoli di gioco dove come elemento comune c’è sempre dell’alcol.

    IL CERCHIO DELLA MORTE
    Louise - Aidan


    Dopo aver fatto il vostro giro, il tavolo che maggiormente attira la vostra attenzione e quello in cui sentite risate e bicchieri che sbattono sui tavoli in continuazione. Dev’essere l’odore dell’alcol ad avervi attirato, perchè lo sappiamo tutti che sotto quei faccini delicati e teneri, c’è el diablo!
    Mentre vi avvicinate, quello che sembra essere il mazziere di una partita di poker, vi sorride e vi fa segno di avvicinarvi Oh, davvero interessante, abbiamo altri due avventurieri che vogliono entrare nel tavolo! - non ve lo chiede realmente, è come se volesse solo vedervi giocare. Nel mentre vi indica due posti, uno accanto all’altro, Louise alla destra di Aidan, e vi mette davanti due bicchieri di gin tonic… probabilmente.
    Al centro del tavolo c’è una grande coppa, come quelle dei Re che si usavano nelle vecchie corti, ma molto più grande. Intorno alla coppa vi sono delle carte coperte e i giocatori, altri due ragazzi che continuano a ridacchiare, sembrano non stare più nella pelle di ricominciare a giocare.
    Il mazziere, con quel sorrisetto enigmatico sul volto, vi guarda Allora, vi unite a noi? - e un occhiolino viene fatto in direzione di entrambi.

    TORO MECCANICO
    Jesse


    Ho vinto di nuovo! Y-AH! Sono imbattibile! - queste sono le grida che - nonostante la musica - si sentono non appena il Prefetto dei Black Opal si avvicina alla zona che ha attirato la sua attenzione: al centro di una stanza quadrata, chiusa da soli tre pannelli di vetro, è stato allestito un vero e proprio stand dove tra dei tappeti blu alti cinque centimetri, era stato installato un toro meccanico. Il ragazzo che urlava sembrava piuttosto preso da quel gioco e guardava tutti i presenti mostrandosi altezzoso e pieno di testosterone che si poteva quasi annusare nell’aria.
    Jesse non avrebbe tardato a notare come, accanto a lui, stavano passando due ragazzi piuttosto rattristati dal fatto che la loro vittoria era sfumata.
    Allora? Chi di voi ha il coraggio di sfidarmi? - la sua mano passò sui capelli a spina, induriti da un gel a lunga tenuta. Cercava negli occhi di tutti una sfida, ma quando incrociò lo sguardo di Jesse, una scintilla sembrò balenare nell’iride verde scuro. Che fosse un guanto di sfida? Qualche passo più lento in sua direzione, ora non gridava più. Arrivò davanti al Prefetto e lo squadrò da capo a piedi, leccandosi le labbra come se avesse visto un bel bocconcino da pappare E tu chi saresti? - ora lo smeraldo era fisso sul volto del biondino.

    7 MIN IN HEAVEN
    Adrien - James - Harry


    COSA DIAVOLO CI FA ADRIEN QUI, QUESTO SNASO NON SE LO SPIEGA. Ma… tolta questa digressione, veniamo a noi. Voi tre maschietti bellocci siete attirati da quell’angolino del locale più buio, più intimo. Qui sono poche le persone che si avvicinano e - a parte qualche neon fucsia - non vi è altra fonte di luce. Vi è stata allestita una torretta alta poco più di quattro metri, larga altrettanto, con una semplice porta nera davanti. Avete visto diverse persone entrare ed uscire, tutte in maniera diversa: chi piangeva, chi rideva, chi si aggiustava i vestiti o il rossetto o i capelli. E davanti a questa porta un omone dalle spalle larghe e i pettorali sporgenti a gestire una fila di una decina di persone. Le braccia dell’uomo erano incrociate al petto, la t-shirt a maniche corte nera sembrava voler esplodere per quanto i muscoli fossero gonfi, di tanto in tanto faceva segno a due persone di entrare e guardava l’orologio. Voi vi avvicinate, vi viene offerto un cocktail a vostra scelta, mentre l’uomo vi guarda, come se stesse valutando qualcosa.

    BEERPONG
    Giada


    Perché mai accontentarsi dell'alcol quando ci si può divertire con l'alcol? Questo forse è stato il pensiero di Giada quando decise di avvicinarsi ad un gruppo di tavoli accostati tra loro a formare un grande quadrato; su di essi, diversi bicchieri di plastica, alcuni grandi e altri piccoli, alcuni pieni e altri no, erano circondati da palline da ping pong.

    Il gruppo che avevi intravisto giocare barcolla verso il bancone, mentre una ragazza dai capelli rossi, forse l'arbitro, ride con una mano davanti alla bocca.
    Il suo sguardo cade su di te e sul trio che si sta avvicinando insieme a te. Vi sorride e fa cenno di avvicinarvi.
    Siete pronti a sfidare il vostro fegato e mettere alla prova la vostra mira?

    Note Off
    //Follettini e follettine alcolizzati, benvenuti alla vostra festa di fine anno! Questo post è solo una piccola entrata, dove potete alcolizzarvi, familiarizzare con il posto, e dividervi nei vostri rispettivi giochi.

    Per le regole più specifiche ci rivediamo al prossimo post. Avete a disposizione un post a testa per le vostre interazioni, prima del prossimo esito dove si entra nel vivo della situazione.

    PER CHI NON SI E’ ISCRITTO, C’E’ ANCORA TEMPO FINO ALLA SCADENZA!
    ACCORRETE ALCOLIZZATIIIIIIIIIIIII!

    Regole generali
    * Le scadenze saranno dai 4 ai 5 giorni;
    * Non saranno concesse proroghe;
    * Potete fare più post a turno, quando segnalato, ma considerate che dal secondo in poi li valuterò 1exp;
    * Disponete di un'azione a turno, ma siete liberi di muovervi liberamente;
    * Sotto al post dovete postare un breve riassunto delle vostre azioni e la vostra ubicazione;
    * Taggate PG con cui interagite;
    * Potete convertire exp fino al vostro primo post.

    Scadenza: domenica 5 giugno ore 23.59
    Divertitevi e divertitemi!
    RevelioGDR
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    [7 min in Heaven]



    Uscire da quello che erano gli esami per una festa piena di libertà, poteva chiedere di meglio? Il Wonderland erano uno dei locali più e famosi per loro ragazzi, la vita non mancava assolutamente al medesimo. Se uno voleva trovare delle ragazze il luogo era ideale, il divertimento non mancava eccome. Adorava quella musica così famosa nel mondo babbano, dava un senso di gioia incredibile. Quando gli era arrivato l'invito dei prefetti e dei capiscuola non poteva che iniziare a prepararsi per una festa che sarebbe stata magnifica. Indossava un pantalone lungo nero attillato e una maglia bianca di una nota marca babbana che metteva in risalto i suoi bicipiti, la adorava per quello. Scelse una delle attività più interessati, cosa c'era di meglio che poter conoscere delle ragazze parlando con loro? Adorava poter parlare e mettere in atto le sue tecniche seduttorie. Quell'angolo era interessante, era davvero intimo, era quello che cercava. Si mise quindi in fila per entrare nel luogo scelto, quello che sembrava il buttafuori non sembrava essere molto amichevole, quindi meglio non farlo arrabbiare. Quando dovette decidere il drink prese uno dei suoi preferiti, era il Sex on The Beach, quel sapore del vodka unito alla frutta era unico e lo prendeva sempre quando poteva, quindi anche in quell'occasione. l'unica pecca poteva il tempo in quella cosa, ma sette minuti bastavano eccome per combinare qualcosa. Attese il suo turno poi quando il grosso uomo gli dette il permesso di entrare dette un sorso al suo cocktail e entrò in quella zona buia, era il suo turno.

    Vamos, tocca a me.

    Chissà chi avrebbe incontrato, chissà chi sarebbe stato colui o colei a parlare con lui, chiaramente sperava in qualche bella ragazza, in qualcuna che fosse disposta ad approfondire meglio la conoscenza tra di loro. Il divertimento era appena iniziato.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Liberi di interagire con Harry per chi vuole. Si porta nella zona del "7 min to heaven" in attesa di parlare con qualcuno, o meglio spero qualche bella ragazza. :)


    Edited by Harry Wood - 4/6/2022, 02:32
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    [Beerpong]



    La festa di fine anno, un qualcosa che tutti loro aspettavano e questa volta si teneva in uno dei locali più famosi tra loro ragazzi, il Wonderland, l'alcool che girava in quel locale era tanto ed era decisamente buono, anzi fottutamente buono. Doveva portarci anche Ben una volta dato che lo stava portando anche verso quel mondo. L'invito che le era arrivato nella sala comune della sua casata grazie ai Prefetti e ai Capiscuola, era stato un vero toccasana, non sarebbe mai mancata a quella festa. Aveva scelto un abito decisamente perfetto per la festa, non lasciava molto all'immaginazione, ma doveva poteva sfoggiarlo se non a una festa come quella? Era l'occasione migliore per usarlo. Lo adorava.



    Quella sera per le dieci e mezza così come detto dall'invito raggiunse il locale e entrò rapidamente nello stesso, era leggermente diverso dal solito, più spazioso, era decisamente meglio. Quella musica le entrò fin da subito nella testa, si muoveva a tempo anche solo nel camminare. Tra quelle attrazioni proposte ce ne fu una che l'attirò particolarmente, il Beerpong, giocare e bere allo stesso tempo, poteva chiedere di meglio? Assolutamente no. Osservò lo sguardo della ragazza dei capelli rossi che sembrava chiamarla insieme a quel gruppo di ragazzi barcollanti, quanto avevano già bevuto per stare per stare così? Nel frattempo la raggiunse e prese un Cosmopolitan per iniziare a bere in quella serata, era giusto iniziare al meglio una serata del genere. Poi prese la parola.

    Io ci sono per giocare, sono pronta. Adoro il beerpong.

    In ogni caso l'importante era bere e lì l'alcool non mancava assolutamente. Nel frattempo dette un sorso al suo drink, era fatto bene tutto sommato, di una buona qualità. Ne aveva assaggiati si di migliori ma anche quello era molto bevibile, dopo tutta quella birra era certa che il sapore sarebbe stato il problema minore.

    RevelioGDR


    Giada prende un Cosmopolitan per iniziare poi si porta alla zona del beerpong per iniziare a giocare.
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    [7 Min to Heaven]



    La sua prima festa di fine anno a Hiddenstone, non era mai stato prima di allora a quel locale in cui si sarebbe tenuta la medesima, il Wonderland, ma tutti quelli che aveva sentito aveva parlato solo bene di quel locale. Aveva delle ottime aspettative. L'invito era stato chiaro, per le 22:30 si sarebbero dovuti far trovare direttamente al locale. Aveva scelto un abito che gli piaceva moltissimo, un qualcosa che fosse si elegante ma fosse anche perfetto per quello che erano i suoi muscoli ben scolpiti. Un pantalone chiaro elegante, una cintura scura e una camicia molto attillata che era un blu scuro come colore, le maniche erano tirate su a metà.



    Si diresse al locale, e appena entrato a prima vista vide come non era lontano da tanti locali di New York e lui ne aveva visti diversi nella sua città natale, forse la qualità era inferiore ma mai dire mai. Si guardò a giro e per prima cosa prese un qualcosa da bere, aveva sete e un bel drink era la base per il divertimento, per trovare la partenza nella festa. Prese un Moscow Mule, i suoi ingredienti, la Vodka, il ginger beer e il succo di lime lo facevano assolutamente impazzire. Bevette un sorso, era buono e piacevole tutto sommato, poi ad attirarlo fu quell'attrazione che sembrava essere nella zona più buia, si mise in coda ed appena fatta la fila per entrare fece il suo ingresso nella stanza, non c'era molta luce, però lì bastava il tempo e il saperci fare, sperava di trovare un bel ragazzo che facesse al suo caso, oppure una bella ragazza, non aveva problemi in nessuno dei casi, gli bastava che fosse pronta o pronto per divertirsi, e parlare era perfetto per conoscere qualcuno. Doveva mettersi all'opera, il divertimento era appena iniziato.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James prende un Moscow Mule e raggiunge la zona del "7 min to heaven"
     
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    “Tranquilla, non si beve così tanto in questa festa!”
    Aveva detto la cazzata più grossa di tutta la sua vita. Sua madre non sapeva cosa fosse realmente quella festa. Non sapeva se era legale e se effettivamente poteva andarci. “Eddai, sono doppiamente maggiorenne...sia nel mondo magico sia in quello babbano! Ho diciotto anni, non 16!”
    Eppure i suoi genitori erano sempre preoccupati per lui. E non poteva biasimarli. Quella scuola era peggio di Hogwarts! Lo diceva sempre.
    Dopo aver indossato solamente un paio di pantaloncini ed una maglietta nera con la sua solita stampa da Nerd (oltre alle scarpe ovviamente: niente di particolare, non era uno che pretendeva le scarpe all'ultima moda da miliardi di sterline...anche perché, ok che la sua famiglia era benestante, ma non era così ricco da spendere 'miliardi di sterline' per un paio di scarpe), si avviò verso la destinazione della festa. Un locale chiamato Wonderland.
    Entrato lì dentro fece un giro solamente per vedere cosa c'era di interessante. Tutto incentrato nell'alcol. Qui, Aidan, capì che aveva riferito una minchiata colossale alla sua famiglia. Già si aspettava di arrivare a casa (se ci sarebbe arrivato) ridotto decisamente male. Aveva come una 'visione' del suo futuro: Lui, ubriaco marcio, che arrivava davanti casa sua strisciando come un militare durante gli addestramenti. Solo che lui non stava facendo nessun addestramento militare.
    La musica era davvero intrigrante, gli veniva voglia di ballare ma, per evitare-almeno per ora- figure di merda, si limitò a muovere la testa a ritmo di musica.
    Poco dopo il Dioptase fermò lo sguardo verso un tavolo dove un gruppetto di ragazzi ridacchiavano tra di loro. Avvicinandosi di più constatò che stessero facendo qualche partita a Poker, o cose simili (non sapeva giocarci a dire il vero) ed accanto a lui, probabilmente arrivata nello stesso momento, vide Louise. “Ohi! Anche tu sei finita qui senza avere la minima idea del perché tu sia finita qui?”
    Poi si voltò, appena sentì la voce di quello che dovrebbe essere il mazziere che si rivolse a loro due. “In realtà...” Il mazziere indica due posti ai due ragazzi, Aidan voltò lo sguardo a Louise e le sussurrò “Tu sai giocare a Poker? Perché io non so giocarci...ma dato che siamo ad una festa...perché non provarci comunque?”
    Quindi decise di sedersi in una delle sedie che gli aveva indicato il mazziere ed osservò il tavolo. Si diede una grattata tra i capelli, spostando lo sguardo sul bicchiere che gli fu messo davanti.
    Infine guardò il mazziere e alzò le spalle “Beh, siamo in ballo...” buttò giù il contenuto del bicchiere, senza sapere nemmeno cosa fosse realmente e riprese a parlare, con la voce un po' ritirata a causa dell'alcool che gli attraversò l'esofago “Balliamo”. Non era un bevitore così frequente, ma, a differenza del player che lo muove, gli piaceva bere qualche bicchiere di qualcosa di Alcoolico, soprattutto adesso che era 'doppiamente maggiorenne'.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 18 anni

    code by ©#fishbone




    Interagisce con Louise De Maris e si scola il bicchiere che gli offre il mazziere
     
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  6. Louise De Maris
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    LIBERTÀ
    Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza.
    Il primo passo nel locale risuonò con un tonfo nella sua testa: andando lì, stava sfidando qualsiasi Dio che governasse le menti di Evrard Boyer e Brigitte De Maris. Ma aveva fatto una promessa a sé stessa e l’avrebbe rispettata senza alcun rimorso. Non sarebbe rimasta a guardare mentre la gente malvagia tentava di legarle i polsi con pesanti catene. E se avessero dovuto punirla, allora avrebbe dato loro una motivazione sufficiente (per modo di dire, perché non avrebbe dovuto succedere e basta) per farlo. Quello era un nuovo passo verso la vera libertà, perché non avrebbe permesso mai più che la sua anima fosse prigioniera della paura. Quanto avrebbe voluto che ci fosse Blake lì… non l’aveva ancora visto, né sentito, il che era abbastanza strano. Ma quando si parlava di un Barnes la stranezza era all’ordine del giorno, quindi, pensò che non avrebbe dovuto preoccuparsene. Sarebbe stata l’occasione perfetta per stringere nuove amicizie o definire meglio quelle già avviate. Aveva indossato lo stesso tubino blu brillantinato che portava la sera in cui conobbe Blake e durante la quale si ubriacò per la prima volta. Era sicura che quella notte non avrebbe fatto alcuno sconto al suo corpo in materia di alcool.
    Si guardò attorno, abbastanza spaesata: le piaceva la luce azzurra e fucsia che, uniti, sembravano dar vita a tinte di viola. Un po' meno apprezzò la musica, perché, sinceramente, ne avrebbe preferita di meglio, certo qualcosa di più allegro e coinvolgente, ma erano gusti personali. Si fece strada tra i tavoli: era stato loro assicurato che ci sarebbe stato molto divertimento, tanto vale dare un’occhiata e gettarsi nella mischia. La sua attenzione fu attirata dalle risate provenienti da un tavolo specifico, dove la puzza di alcool si alzava ad ondate. Decise che avrebbe cominciato col botto. Si avvicinò con circospezione, non trovando alcuna faccia familiare tra i presenti, fino a quando una voce non la chiamò. Si girò di scatto con occhi guardinghi e sorrise, una volta riconosciuta la persona che si era affiancata a lei.
    - Aidan!! – esclamò, urlando, nel tentativo di sovrastare la musica ad alto volume. – Sinceramente, se proprio devo divertirmi, voglio iniziare alla grande e, sai, ho visto le risatine e l’alcool, una combo perfetta, perciò mi sono avvicinata qui -.
    Il mazziere la colse di sorpresa: era un invito quello? Comunque, decise di prendere posto sullo sgabello, tirando verso l’altro Aidan, che sembrava non molto convinto.
    - Certo che ci uniamo! -
    In seguito, decise di rispondere alla domanda del Dioptase, che aveva ignorato fino a qualche secondo prima.
    - No, non so giocare affatto, ma il bello sta proprio in questo, no? Una nuova avventura! -
    Non stava più nella pelle. Buttò uno sguardo sul bicchiere che gli fu posto davanti: ne sentì l’odore, ma non riuscì a riconoscere quale fosse il liquido contenuto. Diffidente – perché, chi poteva saperlo (!), potevano girare pasticche di droga e, sinceramente, non voleva avere a che fare con certa roba – si rivolse all’uomo che distribuiva le carte.
    - Che cos’è? – domandò.
    Aidan ne bevve il contenuto senza darsi troppa preoccupazione e, secondo Louise, non fu proprio una mossa saggia, ma non gli disse nulla. Non era la balia di nessuno.

    18 ANNI
    AMETRIN
    SCHEDA PG
    STATISTICHE
    LOUISE DE MARIS
    Una donna è libera nel momento in cui desidera esserlo.


    Interagisce con Aidan e si siede al tavolo da poker. (Il cerchio della morte)


    Edited by Louise De Maris - 5/6/2022, 23:45
     
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  7. Adrien Beauvais
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    CRETINO
    Stupido, imbecille.
    Nonostante tutte le sue buone intenzioni di essere un ragazzo all’apparenza perfetto, anche Adrien amava divertirsi, seppur a modo suo. La frequentazione di un locale pieno zeppo di persone lo incoraggiava a scender verso una più profonda repulsione per tutti quei marmocchi senza testa che si gettavano a capofitto nell’alcool – oh, caro Adrien! Da che pulpito viene la predica! -, da un lato, mentre, dall’altro, lo spingeva a cimentarsi in nuove forme di “tortura” per dar fastidio proprio a coloro che, senza avergli fatto alcun torto, lo infastidivano di conseguenza. Non sembrava proprio un ragazzo sano di mente, ma chissene frega! Cioè, a lui non interessavano le teorie psicologiche che avrebbero potuto essere fatte sul funzionamento del suo cervello. Lui così si divertiva e stop.
    Alle 22:30 si fece trovare all’ingresso del locale, già gremito di suoi coetanei: anche in questo caso, non poteva mancare di dar sfoggio della propria educazione da perfettino, seppur non è che gli altri lo stessero a guardare, eh. Ma la puntualità era un valore sacrosanto per il Black Opal, che non avrebbe mai potuto tradire.
    Indosso aveva una maglia a righe bianche e nere e una giacca aranciata, abbinati a semplici jeans, outfit davvero inusuale per lo studente, che avrebbe stranito chiunque l’avesse riconosciuto come Adrien Beauvais.
    Senza troppe cerimonie, pronto a sballarsi, si avvicinò al bancone dove i barman sembravano in preda al panico – “Sfigati!” pensò, sogghignando.
    Riuscì a farsi strada tra la calca, muovendosi a ritmo di musica, senza preoccuparsi di quello che gli altri avrebbero potuto pensare del suo strano modo di ballare, girando su sé stesso, con le braccia spalancate e le mani a mo’ di rapper, e attirò l’attenzione di uno degli sfigati che aveva appena nominato come tali.
    - Un Manhattan – disse, secco, senza troppi giri di parole. Considerato uno dei primi cocktail della storia, erano una combinazione di whiskey, vermut e Angostura, mescolati, ma non agitati. Insomma, una bomba.
    Attese che gli venisse consegnato quanto richiesto, pagò la somma, non senza sbraitare - Certo che avete rotto proprio il cazzo con sti prezzi esorbitanti. -, e si allontanò dopo aver esplicitamente alzato un terzo dito verso l’uomo che l’aveva servito – così, senza davvero una motivazione. Gli andava di farlo e l’aveva fatto.
    Senza alcuna ansia – poteva esser buttato anche fuori, ma non stava pensando alle implicazioni del gesto – si fece un giretto nel locale, fino a quando la sua attenzione non fu attirata da un certo biondino in un angolo più tranquillo del locale. Prese un sorso del suo drink e si avvicinò al fratello.
    - Uhuuuuh, ma guarda chi si rivede! Che ci fa qui il mio bro, tutto solo soletto, eh?? – esclamò. Mise un braccio attorno al collo di James e si guardò attorno.
    - Certo che potevi scegliere un luogo meno lugubre… -
    Quando, però, notò la porta nera e le diverse persone che uscivano da questa in maniera totalmente differente rispetto a come erano entrate, capì tutto.
    - Ahh, vecchio volpone Jamie! Ho capito perché sei qui… -
    Gli sfuggì una risatina. Con il braccio ancora attorno al suo collo, lo condusse verso l’uomo che sembrava essere una sorta di buttafuori, talmente era grosso. Rifiutò i cocktail offerti con una sventolata di mano: aveva già il suo.


    18 ANNI
    BLACK OPAL
    SCHEDA PG
    STATISTICHE
    ADRIEN BEAUVAIS
    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.


    Si prende da bere al bancone, sbraita contro il barman per i prezzi e gli rivolge un dito medio, poi vede James Beauvais nell'angolo più buio del locale e decide di unirsi a lui. (7 min in heaven)
     
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    Black Opal
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Jesse non era esattamente uno molto sociale, o da locali, ma si trattava del miglior amico di Blake, si poteva davvero pensare che il sabato sera potesse stare a casa?
    In vero sì. In genere nudo con sopra Adamas, ma il Capitano degli ametrini era una novità dell'ultimo anno e mezzo, che, a fronte dei precedenti anni, determinava che comunque l'aspirante marine avesse un'ottima conoscenza del locale, così degli storici accordi tra lui e i prefetti 'Non ho mai capito cosa diamo in cambio di cosa, e quali cose mi paga il conto aperto di Blake, ma uh, Wonderland, top!'
    Insomma, Jesse quella sera era confuso e felice come suo solito.
    "Uh ciao Adrien" il giovane si presentò davanti al concasato con i capelli sparati grazie al gel, una camicia color verde militare con le maniche rabboccate agli avambracci aperta in maniera tale da mostrare il suo fisico da urlo e la sua cintura con fibbia a forma di aquila color bronzo, sopra a dei pantaloni skinny neri lunghi e degli anfibi "Ricordati che conosci Blake Barnes e quindi nessun prezzo è troppo alto, e comunque non insultare i baristi o ti sputano nel drink e poi ti prendi il COVID e uccidi tua nonna" affermò lui, concatenando una serie di eventi abbastanza improbabili, salvo poi storcere la bocca, rendendosi conto di non aver detto al ragazzo ciò che voleva davvero dirgli.
    "Comunque, diveriti... bevi e fai quello che vuoi, ma stai attento, ricordati che nei drink ci mettono la droga dello stupro: se ti senti male chiamami o vieni a cercarmi dal toro meccanico ok? BUONA SERATA!" affermò lui prendendo poi un Moscow Mule e recandosi da Harry poco dopo per ripetergli lo stesso identico discorso, che poi avrebbe narrato a qualsiasi Black Opal avesse incontrato.
    Sì, anche Gyll, Ale: lo so che mi devi leggere, quindi sì, anche lei.
    Svolto il suo compito da prefetto, Jesse avrebbe messo via il suo lato attivo per tornare al più congruo atteggiamento passivo: si recò quindi dal toro.
    'Uh?' giunto all'attrazione, che avrebbe trovato sufficientemente sicura da permettergli di farci montare sopra dei suoi concasati più giovani, il ragazzo notò chiaramente il bulletto di quartiere improvvisatosi cowboy, con la depressione di altri due.
    "Ehi, ragazzi, ma è una festa, che sono quei musi lunghi? Volete alcool? L'alcool risolve tutto alle feste... tranne i casini... quelli in genere li peggiora" avrebbe detto ai due, cercando di capire se li conosceva e offrendo parte del proprio drink agli sconsolati nel mentre mister modestia cercava un degno avversario, puntandolo poco dopo.
    'Mh?' Jesse se lo vide arrivare contro e storse la bocca, del resto, prim'ancora di lui, giunse la puzza del suo ego ipertrofico, che lo spinse a raddrizzare le spalle e indurire lo sguardo, che mai si sarebbe staccato da quello dell'altro; a fatica avrebbe sbattuto le palpebre, questo per intendersi quanto fosse sull'attenti e concentrato "Io sono Jesse Lighthouse, Prefetto dei Black Opal dell'Accademia di Hidenstone. Tu invece chi saresti per farmi l'interrogatorio?" chiese lui, incrociando le braccia "Comunque non capisco perché debba sfidarti quando è un gioco pubblico, ma ehi, ok" ammise lui, facendo spallucce "Ragazzi, prima volete andare voi due? Vi siete rotti un sacco le scatole mentre lui cavalcava: magari vi va di sgranchirvi un po'..." affermò lui, cedendo volentieri il passo agli altri due, ignorando abbastanza platealmente il cowboy di turno, montando sul toro meccanico solo dopo di loro o un loro diniego.
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    Jesse va da Adrien Beauvais e Harry Wood, così come da qualsiasi altro black opal, riproponendo sempre lo stesso discorso sul fatto della droga dello stupro nei drink e di cercarlo al bisogno.

    Poi va dal toro, trova il cowboy e accetta la sua sfida, non prima di aver dato spazio agli altri due ragazzi.

    Res Jesse: 28
     
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    Davvero una festa poteva definirsi tale senza Blake Barnes? Davvero gli avevano detto a lui che doveva presentarsi alle 22.30? Insomma ma si rendevano conto che a quell'ora uscivano solamente i bambini? Che poi che cosa strana, l'evento era stato organizzato per tutta la scuola e finalmente era fuori quelle mura e soprattutto si poteva bere senza avere rotture di cavolo in giro. Era qualcosa che non gli dispiaceva affatto e la cosa ancora più bella era che cominciava a pensare che tutto quello era perchè non volevano che succedesse qualcosa come qualche anno fa: ossia che lui desse fuoco a qualche studente. No, non era stato fatto per quello, anche perchè c'era più alcool in giro e non si poteva, in nessun modo prevedere la mossa di Blake o anche solo la sua vittima. Entrò nel locale, con un completo di cotone misto a lino, la camicia aveva le maniche piegate in maniera finalmente disordinata fino ai gomiti, abbronzato come se fosse stato al mare - e forse c'era anche stato- e con quell'aria da sbruffone tipica di un Barnes, o meglio tipica di Blake che non si sarebbe mai levato dal viso. I suoi occhi azzurri risaltavano ancora di più con la pelle abbronzata e sicuramente i suoi capelli erano di un biondo cenere più chiaro. Insomma era in ritardo e si sarebbe fatto notare a prescindere. Quando entrò nel locale salutò varie persone che conosceva con una stretta di mano amichevole, o una pacca sulla spalla, qualche bacetto a qualche ragazza di qua e di la. Le persone che conosceva le individuò quasi subito, Luisa, Aiden insieme vennero semplicemente ignorati, ma nel senso buono, insomma stavano facendo cose per fatti loro e Blake non era uno che andava lui da qualcuno, ma nel caso sarebbe successo il contrario. Ovviamente non successe la stessa cosa per Jesse che venne raggiunto dal compagno di stanza e salutato con un: Quasi ho paura a chiederti perchè hai scelto proprio questa attrazione. Aspetti Adamas o senti la sua mancanza? Era stronzo, era Blake e Jesse era suo, quindi poteva dire e fare qualsiasi cosa al ragazzo, giusto? NO. Ovviamente la risposta era no, ma a Blake non interessava poi così tanto. Ti raccomando! Non si fermò neanche li. Alla fine non avrebbe mai non salutato Jesse, ma voleva andare a bere ed in quel momento una sola cosa c'era che voleva veramente, ma veramente bere: birra. Ecco, una bella birra fresca era quello che ci voleva, quindi andando verso il bancone, la ragazza del beerpong gli sorrise e lui sospirò. Ok, la ragazza era stata convincente. Vada per la sfida! Disse poi arrivando vicino ad un tavolo. I primini non li conosceva a prescindere e comunque non era li per fare il sociale, solo bere. Comunque si voltò verso una ragazzina. Adori il beerpong, la birra, oppure la scusa che avrai quando sarai ubriaca? Chiese poi sentendo la sua ultima frase. Oh si, Giada aveva davanti propio Blake Barnes in tutto il suo splendore. Non doveva neanche troppo attirare la sua attenzione per farsi calcolare perchè lo aveva fatto lui. Era bello non doversi presentare ogni due per tre perchè le persone già sapevano esattamente chi avevano davanti. Era quella la parte più bella dell'essere popolare!
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    Il ritardo.
    Era il ritardo ciò che componeva il 90% del corpo di Gyll. Mentale, orario, qualsiasi tipo di ritardo (non quello mestruale sennò sarebbe veramente un casino!) faceva parte della sua natura e anche quello che l'aveva portata a quella festa di fine anno, dove aveva deciso di prendersi la libertà di svagare la mente, in quell'anno dove non vi erano esami per lei e tutto era finalmente giunto alla fine.
    Non vedeva l'ora di essere libera definitivamente, andare in vacanza e godersi il relax totale. Quella sera aveva deciso di lasciarsi andare, di prendere la serata in maniera leggera.
    Aveva indossato un abitino molto corto, a stento sfiorava la coscia e sul lato destro della fine di esso, vi era uno spacco ornato da catenine che lasciavano la pelle di porcellana della mezza-veela, completamente nuda. Il vestito stringeva sui fianchi e sui seni, ma calzava perfettamente sul corpo della ragazzina. I capelli biondi erano legati in alto, con soli due ciuffi che scendevano al lato del viso. Gli occhi celesti guardavano a destra e sinistra, ma la prima cosa che fece quando arrivo al Wonderland fu andare al bancone.
    «Un gin tonic, per favore.» - chiese quasi timorosa di aver sbagliato qualcosa, in tutto quello. I tacchi su cui si slanciava la figura si abbinavano perfettamente al suo outfit che brillava in tutti i sensi. Sembrava perfetta, anche se decisamente a disagio in quella folla di studenti che potevano avere ancora con lei qualche remora.
    Dopo aver ricevuto il suo cocktail si spostò a dare un'occhiata in giro, ma ciò che l'attirò di più fu proprio quella zona buia, curiosa peggio di una scimmia, la ragazzina si avvicinò, non badando tanto a chi stava in fila, ma cercando di vedere oltre per spiare cosa ci fosse di così interessante da fare una fila. Non era proprio certa di voler partecipare a qualche gioco, eppure sembrava come se si fosse messa in fila. Distratta come al solito, quasi non inciampò su se stessa mentre si sporgeva, e nemmeno il tempo di focalizzare le figure di James, Adrien e Harry, che gli occhi cristallo si bloccarono sul buttafuori che incuteva un sacco paura.
    «Meglio che vada... anche se sono curiosa di sapere cosa ci sia lì dietro e perchè tutta questa gente sia qui!»
    Gyll McKenzy

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    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
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    In realtà non ci voleva andare a quell'evento. In realtà era stufa anche di aspettare un messaggio di Julian che le dicesse dove diavolo era finito, ma alla fine ci aveva rinunciato ed aveva deciso di smetterla di pensare e ripensare a qualsiasi cosa stesse facendo quello stronzo ed andare.Sapeva che sicuramente c'era Blake e di conseguenza non poteva perdersi quell'evento, inoltre Adrien andava ed anche i suoi fratelli minori, nonostante Marleen fosse scomparsa dalla circolazione chissà in quale luogo. Comunque, Era chiaro che Regina avesse voglia di andare a quell'evento ed era altrettanto chiaro che ci mise non seppe neanche lei quanto tempo per decidere il vestito. Alla fine aveva optato per un pantalone nero aderente, ed un top carta da zucchero, in onore della sua casata, il frontino abbinato con le scarpe bianche. Semplice, pratica e veloce. In fondo andava li per divertirsi e non per farsi vedere da chissà chi. Con Blake ci parlava oramai quasi tutti i giorni e forse era vero che non facev altro che aumentare una cotta inesistente, ma alla fine aveva 16 anni no? Cosa doveva fare se non godersi l'ormone? Sorrise davanti al suo specchio, sistemò i suoi capelli lunghissimi dietro le spalle ed uscì ed in perfetto orario si trovò davanti al locale. Certo era tutto nuovo per lei visto che veniva dall'America ma non vedeva l'ora di cominciare la serata. Quando entrò, e non andò con il suo gemello, si guardò prima intorno e poi decise di andare esattamente dalla parte opposta di Adrien e James. Non era cattiveria, ma certe volte era impossibile riuscire a sostenerli entrambi, specialmente con l'alcool in corpo. non prese niente da bere e sorrise salutando Aidan con la mano, e quasi timidamente. Rivolse anche uno sguardo a Louisa. In fondo si erano conosciute meglio ed in una situazione un pò spiacevole, ma non disse assolutamente niente. Quella cosa doveva rimanere tra loro e guai a lei se avesse detto qualcosa. Quindi, andò esattamente verso una parte dove non sarebbe mai andata: il toro meccanico. Sarebbe stata carina come situazione, lei danzava, di conseguenza poteva anche essere portata a certi giochi e comunque non era una che beveva. Quando vide Jesse Lighthouse li, gli si illuminarono gli occhi. Se c'era Jesse li, ci sarebbe stato anche Blake, ed infatti bingo! Non fece in tempo a dire niente che il ragazzo era andato dritto dritto dal suo migliore amico, lo aveva salutato e prima ancora che il tizio del toro meccanico potesse sfidare il prefetto Black Opal, Blake era anche andato via. Sospirò. Come ci sei riuscito? Gli venne spontaneo chiederlo quasi come supplica. Poi sorrise al ragazzo biondo e gli tese la mano. Regina Beauvais, primo anno Dioptase! Si presentò al ragazzo sorridendogli prima di alzare un sopracciglio per quella conversazione interrotta. Sospirò. Vai Jesse! Fagli vedere chi sei! Si stava facendo il tifo per quel ragazzo solamente perchè era il migliore amico/fidanzato di Blake, e perchè comunque doveva cominciarsi a fare nuovi amici no? E lui le sembrava una persona socievole e comprensiva. Come al solito si era informata prima di fare qualsiasi mossa.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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    toro meccanico
     
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    Le olimpiadi dell'ignoranza
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    BEERPONG
    Giada, Blake

    Chiamarlo “beerpong” sarebbe un po’ riduttivo cara, però effettivamente “alcolpong” suona in modo orribile


    Nel trio che giunse insieme a Giada c’era un ragazzo di bell’aspetto, avente carnagione scura e occhi castani, con un orecchino ad anello, d'oro, all'orecchio destro e una catena dorata al collo, nonché un abbigliamento molto dark (con tanto di T-shirt dei Nirvana), quindi il classico “cattivo ragazzo”, almeno visivamente.

    Chissene del nome: l’importante è divertirsi! Giusto?


    Fece l’occhiolino alla giovane. L’arbitro vide la scena e sorrise, quindi puntò la bacchetta sul tavolo e la realtà parve vibrare, il tavolo divenne vuoto e infine, in un tremolio scintillante, un nuovo e pulito “campo” da beerpong era pronto allo scontro all’ultimo sorso. Un movimento del polso e un carrello del ghiaccio affiancò il quartetto, portando con sè numerosi sciottini di qualunque colore, dal ramato al grigio, passando per il rosa fino al nero.

    I gusti saranno sorprese… giusto per dare quel tocco di mistero che sta bene ovunque. Potete berne uno prima di ogni turno… ma solo uno, non vorrei dover chiamare i soccorsi.


    Ridacchiò, quindi puntò la bacchetta verso Giada e il ragazzo che l’aveva approcciata precedentemente, disegnando la lettera Alpha sul loro petto, di un luminoso scarlatto. Un Omega dello stesso colore venne tracciata sulla ragazza restante e Blake, che ricevette anche un occhiolino. L'altro ragazzo invece sembrava aver semplicemente cambiato idea.
    Puntò nuovamente la bacchetta verso il gruppo di Giada

    Testa, e voi croce!


    Sembrava si stesse divertendo un mondo nel suo ruolo. Estrasse una moneta rossa dalla tasca e la lanciò. La prese al volo e la mostrò a tutti, quindi, essendo uscita testa, diede la pallina a Giada.

    Un tiro a testa, vi alternerete tra le squadre saltando da uno all’altro, Quindi ricomincerete il giro. Buona fortuna!


    Il ragazzo avrebbe sorriso alla mora

    Prima le signore, piccolina

    La ragazza non avrebbe detto nulla, solo guardato Blake, ridacchiato nervosamente e gli avrebbe fatto "ciao" con la mano.
    Giada, a te la palla

    Qui, la disposizione dei bicchieri:


    // Ciao bellissima (?) e Blake ahahaha
    Le regole sono semplici, no? Dovete arrivare vivi al coma etil— ehm, uno di voi deve vincere la partita.
    Per farlo avrete a disposizione: 2 post a questo turno. Come funziona? La moneta ha deciso che partirà il team di Giada, quindi il primo post sarà suo, il secondo di Blake, poi di nuovo Giada e poi di nuovo Blake.
    E fin qui tutto semplice, giusto?


    C’è solo una cosa che dovrete fare: autogestirvi.
    In questo evento sperimentiamo la vostra fortuna con i dadi. Se avete notato, nel vostro modello di risposta, vi è un tastino “Lancia il dado”. Dovrete, prima del vostro post, entrare in questo topic e lanciare il dado.

    Ehi, ma quale dado?
    Bella domanda. Non lo sapp– no, scherzo.
    Abbiamo impostato dei parametri standardizzati per ogni gioco.
    Il vostro è questo:

    1d20+dest/4
    Risultato: 1-10 - fallimento, 11-20 riuscita


    Quindi,
    1° post - Giada: lancio del dado 1d20+2 - una volta ottenuto il risultato, e qualora il suo risultato rientri nel range da 11 a 20, dovrà lanciare 1d10 per decidere in quale bicchiere entrerà la palla - poi scrive il post. Nel post deve linkare il suo lancio del dado.
    2° post - Blake: lancio del dado 1d20+7 - una volta ottenuto il risultato, e qualora il suo risultato rientri nel range da 11 a 20, dovrà lanciare 1d10 per decidere in quale bicchiere entrerà la palla - poi scrive il post. Nel post deve linkare il suo lancio del dado.
    E si ricomincia con Giada, stessa procedura di prima.

    Ovviamente noi rimaniamo a disposizione e vi osserviamo **


    7MIN IN HEAVEN
    Harry-Gyll, Adrien-James


    Le cose si facevano decisamente interessanti in quella zona strana del Wonderland.Il tamarro bodyguard guardava tutti e quando Harry si avvicinò alla fila come se volesse già entrare si piazzò davanti alla porta e fece solo no con la testa, facendo capire al povero Black Opal chi scegliesse i turni. Tuttavia, Harry avrebbe potuto vedere sul volto un ghigno divertito, come se le tue parole gli avessero dato un assist per quella che era la sua prossima mossa.
    Nel frattempo un campanello suonò e dalla porta nera uscì una prima coppia, una ragazza e un ragazzo, decisamente sconvolti nell’aspetto: lei aveva il trucco sulle labbra sciolto, lui sembrava quasi provato ma felice di quella giornata. Poi un secondo campanello ed ecco uscire una seconda coppia: questa volta una piangeva ancora e l’altro sembrava imbarazzato da un qualcosa.
    La guardia, nel frattempo, aveva alzato lo sguardo sulla fine della fila, notando come un disagio ulteriore era arrivato.
    Tu. Volevi iniziare, no? Con quella ragazzetta lì. Avete sette minuti, non di più, nè di meno. Le regole sono semplici: fonti di luce zero, lo spazio è piccolo e dovrete adattarvi. Quando sentirete la campanella la vostra porta si aprirà ed uscirete. - quindi si spostò da quella che era la porta di un ascensore, dopo aver indicato Harry e Gyll Nessuno qua fuori saprà cosa vi dite o fate lì dentro, l’importante è che tutto rimanga nel legale. Sono stato chiaro?! - e lo sguardo si posò su entrambi, mentre continuava a far segno a Gyll di entrare. Prima di entrare potete notare un sorrisetto divertito nell’avervi accoppiato.
    Una volta che i due furono entrati Ehi Hansel e Gretel. - indicò rispettivamente Adrien e James Tocca a voi. - ripete anche a voi le regole Stesse regole, stesso tempo. - disse, prima di accertarsi che la prima coppia avesse ormai liberato l’atrio dell’ascensore nero.

    //Bene, poche regole per questa cornice.
    Le coppie, scelte dal dado, sono:
    ♥ Harry e Gyll
    ♥ Adrien e James
    La guardia vi fa entrare e le coppie hanno stanze diverse, non potete uscire prima, né cercare di arrivare nell’altra stanza, sarebbe inutile >.<
    Potete fare più di un post in questo turno, dal secondo verrà valutato 1exp. E’ una cornice piuttosto libera.
    Divertitevi e divertitemi ♥


    Il Cerchio della Morte
    Aidan, Louise


    Oh oh, questo è lo spirito!

    Avrebbe commentato così l'uomo, vedendovi giungere di gran carriera. Avrebbe osservato i vostri movimenti con curiosità, ascoltando, evidentemente, i vostri discorsi. Rise alla preoccupazione di Luisa.

    Mia cara, quello è solo del gin tonic, giusto per schiarirvi le idee prima di giocare

    Avrebbe passato le mani coperte da guanti bianchi sulla coppa in mezzo.

    È questa violetta che vi causerà problemi, ah ah ah!
    Questo non è poker! È il cerchio della morte: a giro, partendo in senso orario, pescherete una carta, e attiverete degli effetti. Siete in 6, quindi la cosa potrebbe essere interessante. Partiamo da…


    puntò il dito verso Aidan

    Te. Poi la ragazza e così via. Ogni volta che pescherete vi esplicherò cosa avete attivato, perché sono meraviglioso.


    Vi fece l'occhiolino e il suo sguardo cadde su Aidan, e li rimase.

    Volevate un gioco senza regole? Beh, la prossima volta andate a Denrise (?). Comunque, come specificato, dovrete pescare una carta e l'uomo vi spiegherà che succede.
    Pescata la carta dite come agite, quindi uno snaso risponderà il prima possibile per muovere anche i png, permettendovi di postare di nuovo. Tra i png ci sono una ragazza coi capelli bianchi, un ragazzo e una ragazza coi capelli neri e un biondo.

    La carta estratta sarà decisa da voi attraverso il metodo dell'autoesito: lanciate un d13 e pescate seguendo i risultati di questa Immagine_2022-06-10_083123

    In caso di necessario intervento del master, sarà fatto immediatamente un miniesito, in seguito al quale potrete postare nuovamente (senza pescare).


    TORO MECCANICO
    Jesse, Regina

    Jesse, ci saranno diversi motivi per cui sei un prefetto, ma la nobiltà d’animo è sicuramente uno di questi; lo dimostra il tuo importi sui soprusi, offrendo agli altri una possibilità di giocare. Ma un loro sguardo irrequieto verso il bullo, ti fa capire come non giocheranno. Ti sorridono e si avvicinano a Regina.

    L’altro ti guarda ghignando, ma non dice niente. Sali in sella al toro con agilità, dopotutto hai una notevole esperienza… più o meno. Ma questi sono altri racconti. Il toro inizia a muoversi poco dopo che tu ci sali sopra, ma la tua presa è salda. Senti gli occhi di parecchie persone su di te: il rischio di farsi male è sempre alto in giochi del genere, e, mi spiace per te, ma la gente aspetta solo che gli altri si facciano male. Ovviamente si scherza, Regina non lo vuole (?). A prescindere da ciò, dopo dei movimenti tranquilli, il toro inizia a fare sul serio, sta a te opporti.

    Forse hai sottovalutato il toro, ma i tuoi riflessi ti salvano: stai per cadere, ma riesci ad acchiappare le corna e a restare in groppa. Mentre il toro rallenta, qualcuno ti fa un timido applauso, ma ad imporsi è una risata:

    AH AH AH, se fai fatica a reggerti anche solo alla velocità più bassa, come puoi sperare di provare a vincere? Pivellino, ti suggerirei di arrenderti, sai?

    Il ragazzo si appoggia vicino al muro e ti guarda con sguardo ammiccante. Ti sta provocando, è evidente, ma sta a te decidere come reagire. E sta a te decidere se tentare il secondo giro o fermarti al primo.

    Jesse, hai rischiato di cadere, ma sei riuscito a rimanere su: a te se tentare il secondo giro o no.
    Se decidi di tentare, sappi che dovrai fare di meglio u.u

    A prescindere da ciò, tu e Regina avete a disposizione un post, con possibile miniesito



    Note Off
    //Follettini e follettine alcolizzati, benvenuti alla vostra festa di fine anno! Questo post è solo una piccola entrata, dove potete alcolizzarvi, familiarizzare con il posto, e dividervi nei vostri rispettivi giochi.

    Ora che sapete cosa avete di fronte (o chi...) non vi resta che scatenare l'inferno! Eh eh
    (per i tiri dei dati potete creare un
    Regole generali
    * Le scadenze saranno dai 4 ai 5 giorni;
    * Non saranno concesse proroghe;
    * Potete fare più post a turno, quando segnalato, ma considerate che dal secondo in poi li valuterò 1exp;
    * Disponete di un'azione a turno, ma siete liberi di muovervi liberamente;
    * Sotto al post dovete postare un breve riassunto delle vostre azioni e la vostra ubicazione;
    * Taggate PG con cui interagite;
    * Potete convertire exp fino al vostro primo post.

    Scadenza: martedì 14 giugno ore 23.59
    Divertitevi e divertitemi!
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    Harry Wood
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    Quel bodyguard era innegabilmente forte e muscoloso, quindi non era bene mettersi contro di lui. Attese quindi il suo momento di entrare e sapere cosa succedesse in quella zona, era tutta una curiosità effettivamente. Quando due coppie uscirono da quella porta fece il suo ingresso, fu lieto di essere finito con Gyll, era una bella ragazza e soprattutto mai dire mai, poteva accadere di tutto in quella stanza.

    Si volevo iniziare e lo voglio ancora, mi creda, non aspettavo altro.

    Fece un sorriso importante, il tempo a disposizione non era molto, ma sapeva che ci sapeva fare con le ragazze e la cosa era interessante da mettere in pratica anche in una situazione del genere. Appena superata la porta vide come lo spazio si poteva quasi toccare con le mani allungando le braccia, il buio era tanto, non si vedeva nulla ma almeno non era da solo, anzi in buonissima compagnia. La cosa che fosse stata messa in chiaro la cosa che tutto doveva restare nel legale lo fece sorridere, tutto era legato in un certo modo, bastava che entrambi fossero d'accordo alla fine. Prese per primo la parola per rompere il ghiaccio, solitamente era quello che facevo con maggiore piacere e successo prima di arrivare al dunque.

    Questo buio è strano. E' la stessa cosa per te?

    Fece un sorriso seppur sapeva che la ragazza non poteva vederlo. Non aveva mai avuto tante occasioni per parlare così con Gyll, poteva rimediare in quell'occasione.

    Voglio rompere il ghiaccio con una domanda. Mi vuoi raccontare qualcosa di te? Qualsiasi cosa, poi lo faccio io o chiedimi cosa vuoi, hai carta bianca nel senso. Puoi chiedermi qualsiasi cosa.

    Voleva sentire cosa aveva da dire la ragazza, cosa avrebbe detto, e soprattutto quello che gli avrebbe chiesto. Quella era la sua curiosità maggiore, erano momenti in cui spesso non esistevano problemi nel parlare, potevano dirsi qualsiasi cosa, non si vergognava di nulla.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
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    Gyll McKenzy
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    La fila stava scorrendo per superare quella porta, le coppie avanzavano mentre altre uscivano dalla stessa porta, era interessante vedere con chi sarebbe stato accoppiato per entrare, poteva essere chiunque, un bel fico, un bel ragazzo oppure una bella ragazza, tutto poteva essere interessante, tutto poteva essere una scoperta però era come se fosse un vaso di Pandora. Il nome con il quale venne chiamato dal bodyguard che decideva che entrava lo fece sorridere, ma lo fece ancora più sorridere la scelta di chi doveva entrare con lui, si aspettava tutti escluso Adrien, che caso strano era il destino volesse quella scelta. Quindi superò quella porta e raggiunse la zona a loro riservata, il buio era totale in quella zona. Ma almeno era nella sicurezza di essere con il fratello.

    Adri, ci sei?

    Non vedere non era il massimo, ma il bello della cosa era quello. Sette minuti per parlare tra di loro? Si parlavano da una vita senza se e ma, erano cresciuti uno accanto all'altro. Non avevano bisogno di quei sette minuti, avevano condiviso un sacco di cose tra di loro, era innegabile.

    Sai che mi aspettavo di finire qui con un bel ragazzo o una ragazza decisamente carina?

    Fece una bella risata.

    Non che non sia un bel ragazzo te, non fraintendermi, sei decisamente un bel bocconcino per le ragazze e sei mio fratello quindi devi avere successo sicuramente, noi Beauvais non possiamo fallire sul piano amoroso, è il nostro marchio di fabbrica. Ma io mi aspettavo ben altro, sai cosa intendo vero?

    Riprese subito a parlare.

    Allora di cosa vogliamo parlare? Come va a donne? Sei riuscito ad arrivare a fondo con qualcuna? Fammi felice.

    Si immaginava la faccia del fratello, era decisamente curioso di vederla ma quel buio gli toglieva quell'opzione davanti a se, poteva solo sentire la sua voce.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche

     
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      Giada McCarthy
     
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