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.SPOILER (clicca per visualizzare)Liberi di interagire con Harry per chi vuole. Si porta nella zona del "7 min to heaven" in attesa di parlare con qualcuno, o meglio spero qualche bella ragazza.
Edited by Harry Wood - 4/6/2022, 02:32. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Giada prende un Cosmopolitan per iniziare poi si porta alla zona del beerpong per iniziare a giocare..
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.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
»[7 Min to Heaven]
La sua prima festa di fine anno a Hiddenstone, non era mai stato prima di allora a quel locale in cui si sarebbe tenuta la medesima, il Wonderland, ma tutti quelli che aveva sentito aveva parlato solo bene di quel locale. Aveva delle ottime aspettative. L'invito era stato chiaro, per le 22:30 si sarebbero dovuti far trovare direttamente al locale. Aveva scelto un abito che gli piaceva moltissimo, un qualcosa che fosse si elegante ma fosse anche perfetto per quello che erano i suoi muscoli ben scolpiti. Un pantalone chiaro elegante, una cintura scura e una camicia molto attillata che era un blu scuro come colore, le maniche erano tirate su a metà.SPOILER (clicca per visualizzare)
Si diresse al locale, e appena entrato a prima vista vide come non era lontano da tanti locali di New York e lui ne aveva visti diversi nella sua città natale, forse la qualità era inferiore ma mai dire mai. Si guardò a giro e per prima cosa prese un qualcosa da bere, aveva sete e un bel drink era la base per il divertimento, per trovare la partenza nella festa. Prese un Moscow Mule, i suoi ingredienti, la Vodka, il ginger beer e il succo di lime lo facevano assolutamente impazzire. Bevette un sorso, era buono e piacevole tutto sommato, poi ad attirarlo fu quell'attrazione che sembrava essere nella zona più buia, si mise in coda ed appena fatta la fila per entrare fece il suo ingresso nella stanza, non c'era molta luce, però lì bastava il tempo e il saperci fare, sperava di trovare un bel ragazzo che facesse al suo caso, oppure una bella ragazza, non aveva problemi in nessuno dei casi, gli bastava che fosse pronta o pronto per divertirsi, e parlare era perfetto per conoscere qualcuno. Doveva mettersi all'opera, il divertimento era appena iniziato.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
SPOILER (clicca per visualizzare)James prende un Moscow Mule e raggiunge la zona del "7 min to heaven". -
.“Tranquilla, non si beve così tanto in questa festa!”
Aveva detto la cazzata più grossa di tutta la sua vita. Sua madre non sapeva cosa fosse realmente quella festa. Non sapeva se era legale e se effettivamente poteva andarci. “Eddai, sono doppiamente maggiorenne...sia nel mondo magico sia in quello babbano! Ho diciotto anni, non 16!”
Eppure i suoi genitori erano sempre preoccupati per lui. E non poteva biasimarli. Quella scuola era peggio di Hogwarts! Lo diceva sempre.
Dopo aver indossato solamente un paio di pantaloncini ed una maglietta nera con la sua solita stampa da Nerd (oltre alle scarpe ovviamente: niente di particolare, non era uno che pretendeva le scarpe all'ultima moda da miliardi di sterline...anche perché, ok che la sua famiglia era benestante, ma non era così ricco da spendere 'miliardi di sterline' per un paio di scarpe), si avviò verso la destinazione della festa. Un locale chiamato Wonderland.
Entrato lì dentro fece un giro solamente per vedere cosa c'era di interessante. Tutto incentrato nell'alcol. Qui, Aidan, capì che aveva riferito una minchiata colossale alla sua famiglia. Già si aspettava di arrivare a casa (se ci sarebbe arrivato) ridotto decisamente male. Aveva come una 'visione' del suo futuro: Lui, ubriaco marcio, che arrivava davanti casa sua strisciando come un militare durante gli addestramenti. Solo che lui non stava facendo nessun addestramento militare.
La musica era davvero intrigrante, gli veniva voglia di ballare ma, per evitare-almeno per ora- figure di merda, si limitò a muovere la testa a ritmo di musica.
Poco dopo il Dioptase fermò lo sguardo verso un tavolo dove un gruppetto di ragazzi ridacchiavano tra di loro. Avvicinandosi di più constatò che stessero facendo qualche partita a Poker, o cose simili (non sapeva giocarci a dire il vero) ed accanto a lui, probabilmente arrivata nello stesso momento, vide Louise. “Ohi! Anche tu sei finita qui senza avere la minima idea del perché tu sia finita qui?”
Poi si voltò, appena sentì la voce di quello che dovrebbe essere il mazziere che si rivolse a loro due. “In realtà...” Il mazziere indica due posti ai due ragazzi, Aidan voltò lo sguardo a Louise e le sussurrò “Tu sai giocare a Poker? Perché io non so giocarci...ma dato che siamo ad una festa...perché non provarci comunque?”
Quindi decise di sedersi in una delle sedie che gli aveva indicato il mazziere ed osservò il tavolo. Si diede una grattata tra i capelli, spostando lo sguardo sul bicchiere che gli fu messo davanti.
Infine guardò il mazziere e alzò le spalle “Beh, siamo in ballo...” buttò giù il contenuto del bicchiere, senza sapere nemmeno cosa fosse realmente e riprese a parlare, con la voce un po' ritirata a causa dell'alcool che gli attraversò l'esofago “Balliamo”. Non era un bevitore così frequente, ma, a differenza del player che lo muove, gli piaceva bere qualche bicchiere di qualcosa di Alcoolico, soprattutto adesso che era 'doppiamente maggiorenne'.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 18 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Louise De Maris e si scola il bicchiere che gli offre il mazziere. -
Louise De Maris.
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LIBERTÀStato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza.Il primo passo nel locale risuonò con un tonfo nella sua testa: andando lì, stava sfidando qualsiasi Dio che governasse le menti di Evrard Boyer e Brigitte De Maris. Ma aveva fatto una promessa a sé stessa e l’avrebbe rispettata senza alcun rimorso. Non sarebbe rimasta a guardare mentre la gente malvagia tentava di legarle i polsi con pesanti catene. E se avessero dovuto punirla, allora avrebbe dato loro una motivazione sufficiente (per modo di dire, perché non avrebbe dovuto succedere e basta) per farlo. Quello era un nuovo passo verso la vera libertà, perché non avrebbe permesso mai più che la sua anima fosse prigioniera della paura. Quanto avrebbe voluto che ci fosse Blake lì… non l’aveva ancora visto, né sentito, il che era abbastanza strano. Ma quando si parlava di un Barnes la stranezza era all’ordine del giorno, quindi, pensò che non avrebbe dovuto preoccuparsene. Sarebbe stata l’occasione perfetta per stringere nuove amicizie o definire meglio quelle già avviate. Aveva indossato lo stesso tubino blu brillantinato che portava la sera in cui conobbe Blake e durante la quale si ubriacò per la prima volta. Era sicura che quella notte non avrebbe fatto alcuno sconto al suo corpo in materia di alcool.
Si guardò attorno, abbastanza spaesata: le piaceva la luce azzurra e fucsia che, uniti, sembravano dar vita a tinte di viola. Un po' meno apprezzò la musica, perché, sinceramente, ne avrebbe preferita di meglio, certo qualcosa di più allegro e coinvolgente, ma erano gusti personali. Si fece strada tra i tavoli: era stato loro assicurato che ci sarebbe stato molto divertimento, tanto vale dare un’occhiata e gettarsi nella mischia. La sua attenzione fu attirata dalle risate provenienti da un tavolo specifico, dove la puzza di alcool si alzava ad ondate. Decise che avrebbe cominciato col botto. Si avvicinò con circospezione, non trovando alcuna faccia familiare tra i presenti, fino a quando una voce non la chiamò. Si girò di scatto con occhi guardinghi e sorrise, una volta riconosciuta la persona che si era affiancata a lei.
- Aidan!! – esclamò, urlando, nel tentativo di sovrastare la musica ad alto volume. – Sinceramente, se proprio devo divertirmi, voglio iniziare alla grande e, sai, ho visto le risatine e l’alcool, una combo perfetta, perciò mi sono avvicinata qui -.
Il mazziere la colse di sorpresa: era un invito quello? Comunque, decise di prendere posto sullo sgabello, tirando verso l’altro Aidan, che sembrava non molto convinto.
- Certo che ci uniamo! -
In seguito, decise di rispondere alla domanda del Dioptase, che aveva ignorato fino a qualche secondo prima.
- No, non so giocare affatto, ma il bello sta proprio in questo, no? Una nuova avventura! -
Non stava più nella pelle. Buttò uno sguardo sul bicchiere che gli fu posto davanti: ne sentì l’odore, ma non riuscì a riconoscere quale fosse il liquido contenuto. Diffidente – perché, chi poteva saperlo (!), potevano girare pasticche di droga e, sinceramente, non voleva avere a che fare con certa roba – si rivolse all’uomo che distribuiva le carte.
- Che cos’è? – domandò.
Aidan ne bevve il contenuto senza darsi troppa preoccupazione e, secondo Louise, non fu proprio una mossa saggia, ma non gli disse nulla. Non era la balia di nessuno.18 ANNI AMETRIN SCHEDA PG STATISTICHE LOUISE DE MARISUna donna è libera nel momento in cui desidera esserlo. SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Aidan e si siede al tavolo da poker. (Il cerchio della morte)
Edited by Louise De Maris - 5/6/2022, 23:45. -
Adrien Beauvais.
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CRETINOStupido, imbecille.Nonostante tutte le sue buone intenzioni di essere un ragazzo all’apparenza perfetto, anche Adrien amava divertirsi, seppur a modo suo. La frequentazione di un locale pieno zeppo di persone lo incoraggiava a scender verso una più profonda repulsione per tutti quei marmocchi senza testa che si gettavano a capofitto nell’alcool – oh, caro Adrien! Da che pulpito viene la predica! -, da un lato, mentre, dall’altro, lo spingeva a cimentarsi in nuove forme di “tortura” per dar fastidio proprio a coloro che, senza avergli fatto alcun torto, lo infastidivano di conseguenza. Non sembrava proprio un ragazzo sano di mente, ma chissene frega! Cioè, a lui non interessavano le teorie psicologiche che avrebbero potuto essere fatte sul funzionamento del suo cervello. Lui così si divertiva e stop.
Alle 22:30 si fece trovare all’ingresso del locale, già gremito di suoi coetanei: anche in questo caso, non poteva mancare di dar sfoggio della propria educazione da perfettino, seppur non è che gli altri lo stessero a guardare, eh. Ma la puntualità era un valore sacrosanto per il Black Opal, che non avrebbe mai potuto tradire.
Indosso aveva una maglia a righe bianche e nere e una giacca aranciata, abbinati a semplici jeans, outfit davvero inusuale per lo studente, che avrebbe stranito chiunque l’avesse riconosciuto come Adrien Beauvais.
Senza troppe cerimonie, pronto a sballarsi, si avvicinò al bancone dove i barman sembravano in preda al panico – “Sfigati!” pensò, sogghignando.
Riuscì a farsi strada tra la calca, muovendosi a ritmo di musica, senza preoccuparsi di quello che gli altri avrebbero potuto pensare del suo strano modo di ballare, girando su sé stesso, con le braccia spalancate e le mani a mo’ di rapper, e attirò l’attenzione di uno degli sfigati che aveva appena nominato come tali.
- Un Manhattan – disse, secco, senza troppi giri di parole. Considerato uno dei primi cocktail della storia, erano una combinazione di whiskey, vermut e Angostura, mescolati, ma non agitati. Insomma, una bomba.
Attese che gli venisse consegnato quanto richiesto, pagò la somma, non senza sbraitare - Certo che avete rotto proprio il cazzo con sti prezzi esorbitanti. -, e si allontanò dopo aver esplicitamente alzato un terzo dito verso l’uomo che l’aveva servito – così, senza davvero una motivazione. Gli andava di farlo e l’aveva fatto.
Senza alcuna ansia – poteva esser buttato anche fuori, ma non stava pensando alle implicazioni del gesto – si fece un giretto nel locale, fino a quando la sua attenzione non fu attirata da un certo biondino in un angolo più tranquillo del locale. Prese un sorso del suo drink e si avvicinò al fratello.
- Uhuuuuh, ma guarda chi si rivede! Che ci fa qui il mio bro, tutto solo soletto, eh?? – esclamò. Mise un braccio attorno al collo di James e si guardò attorno.
- Certo che potevi scegliere un luogo meno lugubre… -
Quando, però, notò la porta nera e le diverse persone che uscivano da questa in maniera totalmente differente rispetto a come erano entrate, capì tutto.
- Ahh, vecchio volpone Jamie! Ho capito perché sei qui… -
Gli sfuggì una risatina. Con il braccio ancora attorno al suo collo, lo condusse verso l’uomo che sembrava essere una sorta di buttafuori, talmente era grosso. Rifiutò i cocktail offerti con una sventolata di mano: aveva già il suo.18 ANNI BLACK OPAL SCHEDA PG STATISTICHE ADRIEN BEAUVAISI cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere. SPOILER (clicca per visualizzare)Si prende da bere al bancone, sbraita contro il barman per i prezzi e gli rivolge un dito medio, poi vede James Beauvais nell'angolo più buio del locale e decide di unirsi a lui. (7 min in heaven). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Jesse va da Adrien Beauvais e Harry Wood, così come da qualsiasi altro black opal, riproponendo sempre lo stesso discorso sul fatto della droga dello stupro nei drink e di cercarlo al bisogno.
Poi va dal toro, trova il cowboy e accetta la sua sfida, non prima di aver dato spazio agli altri due ragazzi.
Res Jesse: 28. -
.Davvero una festa poteva definirsi tale senza Blake Barnes? Davvero gli avevano detto a lui che doveva presentarsi alle 22.30? Insomma ma si rendevano conto che a quell'ora uscivano solamente i bambini? Che poi che cosa strana, l'evento era stato organizzato per tutta la scuola e finalmente era fuori quelle mura e soprattutto si poteva bere senza avere rotture di cavolo in giro. Era qualcosa che non gli dispiaceva affatto e la cosa ancora più bella era che cominciava a pensare che tutto quello era perchè non volevano che succedesse qualcosa come qualche anno fa: ossia che lui desse fuoco a qualche studente. No, non era stato fatto per quello, anche perchè c'era più alcool in giro e non si poteva, in nessun modo prevedere la mossa di Blake o anche solo la sua vittima. Entrò nel locale, con un completo di cotone misto a lino, la camicia aveva le maniche piegate in maniera finalmente disordinata fino ai gomiti, abbronzato come se fosse stato al mare - e forse c'era anche stato- e con quell'aria da sbruffone tipica di un Barnes, o meglio tipica di Blake che non si sarebbe mai levato dal viso. I suoi occhi azzurri risaltavano ancora di più con la pelle abbronzata e sicuramente i suoi capelli erano di un biondo cenere più chiaro. Insomma era in ritardo e si sarebbe fatto notare a prescindere. Quando entrò nel locale salutò varie persone che conosceva con una stretta di mano amichevole, o una pacca sulla spalla, qualche bacetto a qualche ragazza di qua e di la. Le persone che conosceva le individuò quasi subito, Luisa, Aiden insieme vennero semplicemente ignorati, ma nel senso buono, insomma stavano facendo cose per fatti loro e Blake non era uno che andava lui da qualcuno, ma nel caso sarebbe successo il contrario. Ovviamente non successe la stessa cosa per Jesse che venne raggiunto dal compagno di stanza e salutato con un: Quasi ho paura a chiederti perchè hai scelto proprio questa attrazione. Aspetti Adamas o senti la sua mancanza? Era stronzo, era Blake e Jesse era suo, quindi poteva dire e fare qualsiasi cosa al ragazzo, giusto? NO. Ovviamente la risposta era no, ma a Blake non interessava poi così tanto. Ti raccomando! Non si fermò neanche li. Alla fine non avrebbe mai non salutato Jesse, ma voleva andare a bere ed in quel momento una sola cosa c'era che voleva veramente, ma veramente bere: birra. Ecco, una bella birra fresca era quello che ci voleva, quindi andando verso il bancone, la ragazza del beerpong gli sorrise e lui sospirò. Ok, la ragazza era stata convincente. Vada per la sfida! Disse poi arrivando vicino ad un tavolo. I primini non li conosceva a prescindere e comunque non era li per fare il sociale, solo bere. Comunque si voltò verso una ragazzina. Adori il beerpong, la birra, oppure la scusa che avrai quando sarai ubriaca? Chiese poi sentendo la sua ultima frase. Oh si, Giada aveva davanti propio Blake Barnes in tutto il suo splendore. Non doveva neanche troppo attirare la sua attenzione per farsi calcolare perchè lo aveva fatto lui. Era bello non doversi presentare ogni due per tre perchè le persone già sapevano esattamente chi avevano davanti. Era quella la parte più bella dell'essere popolare!blake barnes"Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra"blake barnes - 19 anniPurebloodblack opal
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SPOILER (clicca per visualizzare)beerpong!. -
.Il ritardo.
Era il ritardo ciò che componeva il 90% del corpo di Gyll. Mentale, orario, qualsiasi tipo di ritardo (non quello mestruale sennò sarebbe veramente un casino!) faceva parte della sua natura e anche quello che l'aveva portata a quella festa di fine anno, dove aveva deciso di prendersi la libertà di svagare la mente, in quell'anno dove non vi erano esami per lei e tutto era finalmente giunto alla fine.
Non vedeva l'ora di essere libera definitivamente, andare in vacanza e godersi il relax totale. Quella sera aveva deciso di lasciarsi andare, di prendere la serata in maniera leggera.
Aveva indossato un abitino molto corto, a stento sfiorava la coscia e sul lato destro della fine di esso, vi era uno spacco ornato da catenine che lasciavano la pelle di porcellana della mezza-veela, completamente nuda. Il vestito stringeva sui fianchi e sui seni, ma calzava perfettamente sul corpo della ragazzina. I capelli biondi erano legati in alto, con soli due ciuffi che scendevano al lato del viso. Gli occhi celesti guardavano a destra e sinistra, ma la prima cosa che fece quando arrivo al Wonderland fu andare al bancone.
«Un gin tonic, per favore.» - chiese quasi timorosa di aver sbagliato qualcosa, in tutto quello. I tacchi su cui si slanciava la figura si abbinavano perfettamente al suo outfit che brillava in tutti i sensi. Sembrava perfetta, anche se decisamente a disagio in quella folla di studenti che potevano avere ancora con lei qualche remora.
Dopo aver ricevuto il suo cocktail si spostò a dare un'occhiata in giro, ma ciò che l'attirò di più fu proprio quella zona buia, curiosa peggio di una scimmia, la ragazzina si avvicinò, non badando tanto a chi stava in fila, ma cercando di vedere oltre per spiare cosa ci fosse di così interessante da fare una fila. Non era proprio certa di voler partecipare a qualche gioco, eppure sembrava come se si fosse messa in fila. Distratta come al solito, quasi non inciampò su se stessa mentre si sporgeva, e nemmeno il tempo di focalizzare le figure di James, Adrien e Harry, che gli occhi cristallo si bloccarono sul buttafuori che incuteva un sacco paura.
«Meglio che vada... anche se sono curiosa di sapere cosa ci sia lì dietro e perchè tutta questa gente sia qui!»Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, III anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.In realtà non ci voleva andare a quell'evento. In realtà era stufa anche di aspettare un messaggio di Julian che le dicesse dove diavolo era finito, ma alla fine ci aveva rinunciato ed aveva deciso di smetterla di pensare e ripensare a qualsiasi cosa stesse facendo quello stronzo ed andare.Sapeva che sicuramente c'era Blake e di conseguenza non poteva perdersi quell'evento, inoltre Adrien andava ed anche i suoi fratelli minori, nonostante Marleen fosse scomparsa dalla circolazione chissà in quale luogo. Comunque, Era chiaro che Regina avesse voglia di andare a quell'evento ed era altrettanto chiaro che ci mise non seppe neanche lei quanto tempo per decidere il vestito. Alla fine aveva optato per un pantalone nero aderente, ed un top carta da zucchero, in onore della sua casata, il frontino abbinato con le scarpe bianche. Semplice, pratica e veloce. In fondo andava li per divertirsi e non per farsi vedere da chissà chi. Con Blake ci parlava oramai quasi tutti i giorni e forse era vero che non facev altro che aumentare una cotta inesistente, ma alla fine aveva 16 anni no? Cosa doveva fare se non godersi l'ormone? Sorrise davanti al suo specchio, sistemò i suoi capelli lunghissimi dietro le spalle ed uscì ed in perfetto orario si trovò davanti al locale. Certo era tutto nuovo per lei visto che veniva dall'America ma non vedeva l'ora di cominciare la serata. Quando entrò, e non andò con il suo gemello, si guardò prima intorno e poi decise di andare esattamente dalla parte opposta di Adrien e James. Non era cattiveria, ma certe volte era impossibile riuscire a sostenerli entrambi, specialmente con l'alcool in corpo. non prese niente da bere e sorrise salutando Aidan con la mano, e quasi timidamente. Rivolse anche uno sguardo a Louisa. In fondo si erano conosciute meglio ed in una situazione un pò spiacevole, ma non disse assolutamente niente. Quella cosa doveva rimanere tra loro e guai a lei se avesse detto qualcosa. Quindi, andò esattamente verso una parte dove non sarebbe mai andata: il toro meccanico. Sarebbe stata carina come situazione, lei danzava, di conseguenza poteva anche essere portata a certi giochi e comunque non era una che beveva. Quando vide Jesse Lighthouse li, gli si illuminarono gli occhi. Se c'era Jesse li, ci sarebbe stato anche Blake, ed infatti bingo! Non fece in tempo a dire niente che il ragazzo era andato dritto dritto dal suo migliore amico, lo aveva salutato e prima ancora che il tizio del toro meccanico potesse sfidare il prefetto Black Opal, Blake era anche andato via. Sospirò. Come ci sei riuscito? Gli venne spontaneo chiederlo quasi come supplica. Poi sorrise al ragazzo biondo e gli tese la mano. Regina Beauvais, primo anno Dioptase! Si presentò al ragazzo sorridendogli prima di alzare un sopracciglio per quella conversazione interrotta. Sospirò. Vai Jesse! Fagli vedere chi sei! Si stava facendo il tifo per quel ragazzo solamente perchè era il migliore amico/fidanzato di Blake, e perchè comunque doveva cominciarsi a fare nuovi amici no? E lui le sembrava una persona socievole e comprensiva. Come al solito si era informata prima di fare qualsiasi mossa.Regina Beauvais"citcitcit"Regina Beauvais - 17 anniPurebloodDioptase
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SPOILER (clicca per visualizzare)toro meccanico. -
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Gyll McKenzy.
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.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
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La fila stava scorrendo per superare quella porta, le coppie avanzavano mentre altre uscivano dalla stessa porta, era interessante vedere con chi sarebbe stato accoppiato per entrare, poteva essere chiunque, un bel fico, un bel ragazzo oppure una bella ragazza, tutto poteva essere interessante, tutto poteva essere una scoperta però era come se fosse un vaso di Pandora. Il nome con il quale venne chiamato dal bodyguard che decideva che entrava lo fece sorridere, ma lo fece ancora più sorridere la scelta di chi doveva entrare con lui, si aspettava tutti escluso Adrien, che caso strano era il destino volesse quella scelta. Quindi superò quella porta e raggiunse la zona a loro riservata, il buio era totale in quella zona. Ma almeno era nella sicurezza di essere con il fratello.
Adri, ci sei?
Non vedere non era il massimo, ma il bello della cosa era quello. Sette minuti per parlare tra di loro? Si parlavano da una vita senza se e ma, erano cresciuti uno accanto all'altro. Non avevano bisogno di quei sette minuti, avevano condiviso un sacco di cose tra di loro, era innegabile.
Sai che mi aspettavo di finire qui con un bel ragazzo o una ragazza decisamente carina?
Fece una bella risata.
Non che non sia un bel ragazzo te, non fraintendermi, sei decisamente un bel bocconcino per le ragazze e sei mio fratello quindi devi avere successo sicuramente, noi Beauvais non possiamo fallire sul piano amoroso, è il nostro marchio di fabbrica. Ma io mi aspettavo ben altro, sai cosa intendo vero?
Riprese subito a parlare.
Allora di cosa vogliamo parlare? Come va a donne? Sei riuscito ad arrivare a fondo con qualcuna? Fammi felice.
Si immaginava la faccia del fratello, era decisamente curioso di vederla ma quel buio gli toglieva quell'opzione davanti a se, poteva solo sentire la sua voce.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
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dado beerpong: 13
- 1d20
- 13
- Inviato il
- 10/6/2022, 22:05
- Giada McCarthy
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