Lezione Biennio 21/22

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    Black Opal
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    |marlee "mar" beauvais|


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    arlee era super attenta alla lezione, e non perché volesse sembrare una secchiona o simili, semplicemente perché aveva imparato che le rune dicevano tanto di una persona, sopratutto se pescate in quella maniera. Sospirò quando Amalea estrasse la sua, non ancora del tutto certa di cosa fosse successo tra i ragazzi, e inclinò la testa ascoltando Fitz, che sembrava essere uscito da Zombieland, tanto le sembrava pallido. Lo vide lanciare delle occhiate a un dioptase seduto qualche fila dietro di lei, e si domandò cosa fosse capitato. Era troppo curiosa. Lo divenne ancora di più alle parole di Brooks, che lo aveva guardato con affetto. Si riscosse quando si rese conto che il ragazzo aveva nominato anche lei, e si ritrovò ad arrossire leggermente sulle guance, sorridendogli. Le era davvero mancato Brooks, non c’era nulla da fare. Il sorriso si congelò un po’ sul volto alle sue successive parole, ma si scongelò in fretta alla vista del ragazzo che si avvicinava. Marlee non fece in tempo a rispondergli, non fece in tempo a fare nulla in realtà, perché le labbra di Brooks si erano piazzate proprio sull’angolo della sua bocca, facendola arrossire furiosamente e balbettare un “anche tu”.
    Si riscosse all’apparizione delle zucca sul banco, e dopo la piccola spiegazione del professore decise di rimboccarsi le maniche e tranquillizzarsi. Respirò a fondo un paio di volte, cercando di non guardare il ragazzo, e dopo il quinto respiro si calmò. Decise che avrebbe cercato di ottenere il set di quarzo, e si preparò a cercarlo. Prese un foglio di pregamena dal suo zaino e con la piuma disegnò quattro linee rette, una per ogni zucca. Pensò intensamente al set di quarzo, prese il sacchetto e rovesciò una manciata di rune sulla mano destra, lanciandole in aria e facendole cadere sul banco. Lo fece ancora e ancora, fino a che non ebbe il sacchetto vuoto. Molte rune erano fuori dal disegno, alcune addirittura fuori dal foglio, ma a lei interessavano quelle che si erano posate sulle linee. Raccolse le altre e le ripose nel sacchetto.
    Per la prima zucca c’erano wunjo e fehu al contrario, che indicavano una insoddisfazione, un generale sentimento di sfortuna, l’altra il fallimento, la perdita - legati entrami al un senso di mancanza più grande - decise di scartare la prima zucca. Sulla linea della seconda era presente una sola runa, Nauthiz. Sorrise, domandandosi perché proprio quella scelta, e la prese in mano. La runa - e conseguentemente la zucca - non erano proprio quello che cercava, considerato che ogni volta che la pescava la associava ad un messaggio generale di “Non è questo quello che voglio”. Simboleggiava prove difficili, ma anche il non arrendersi mai di fronte ad esse. Probabilmente in quella zucca c’era il set di ossa. Guardò la terza e un gran sorriso le si aprì sul volto. Vi erano, ben ordinate sulla riga, Uruz al dritto - che simboleggiava la sopravvivenza, il riuscire a compiere un impresa - Dagaz - che significava chiarezza, la riuscita di un progetto - ma sopratutto Laguz al dritto - ossia la runa dell’intuizione, della capacità di comprendere i segnali che ci vengono presentati davanti gli occhi. Annuì, concentrata. La terza zucca sembrava decisamente promettente, e decise che avrebbe probabilmente scelto quella. Spostò lo sguardo sulla quarta riga, prendendosi il mento tra le mani. Ad aspettarla c’era Thurisaz al dritto, runa del dio Thor e annunciatrice di successo nelle imprese. Era una buona runa, molto promettente. Inoltre, al suo fianco c’era Sowelu, la runa del sole. Si ricordò che aveva letto in un libro sui cristalli che il quarzo rutilato era chiamato anche “capelli di venere”, per il colore delle sue venature che si pensava potessero catturare la luce solare e quindi illuminare gli uomini. Si prese il mento tra le mani, cercando di capire a cosa affidarsi. Alla fine la terza zucca parlava di una realizzazione, ma non aveva nessuna affinità con il quarzo. L’ultima invece aveva quella piccola chicca…
    Alzò la mano a chiamare il professore, decisa.
    -Vorrei trovare il set in quarzo, prof, e penso che sia nella quarta zucca, questa in osso. - indicò con il dito la suddetta zucca, sorridendo e guardando il professore.



    PARLATO - ASCOLTATO - PENSATO - NARRATO
    bymars


     
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    Amelia Farley
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    parlato - pensato- ascoltato
    Avrebbe rivolto a Nathan un sopracciglio perfettamente alzato mentre si dilettava nella lettura di Berkana, senza riuscire a capire se facesse sul serio o meno e non potè fare a meno di sgranare gli occhi, seppur in modo non troppo teatrale, quando si rivolse a lei in quel modo. Ecco, dare spettacolo in quel modo era più nello stile di Nathan che nel suo e la ragazza si ritrovò a sospirare piano. “Idiota. Certo che non sei pronto.” mugugnò, scuotendo piano la testa. “Ma forse non hai interpretato bene Berkana, non sono incinta.” aggiunse poco dopo, cercando poi di concentrarsi su una nuova zucca per nascondere l’imbarazzo. Il fatto che proprio il docente fosse venuto in suo soccorso non migliorava troppo la situazione ma lanciò un’occhiata a Lancelot senza commentare.
    Si sforzò di dimenticare tutto comunque poco dopo, comprese le parole di Lancelot così severe verso Nathan, cosa che in parte poteva capire, per focalizzarsi solo sull’ultima parte della lezione. Immaginava che non avrebbero chiacchierato e ritagliato zucche e pipistrelli per tutta la mattina –si augurava che quello non fosse il piano del docente- e fu più che contenta di alzarsi, per osservare meglio le zucche davanti a sé, e potersi sgranchire un po’ la schiena nel frattempo. Il docente aveva chiesto di prevedere dove si trovasse quello che volevano, quindi il piano nacque nella sua testa in modo naturale e istintivo: recuperò il sacchetto di Rune a loro disposizione e poi cancellò qualsiasi distrazione intorno a sé, focalizzandosi sulle zucche. Le avrebbe fissate una a una, per qualche secondo, e poi avrebbe estratto una runa per ognuna, con attenzione, ponendole coperte di fronte alle zucche. Nella sua mente aveva ben dipinto il set di Rune in quarzo, quello con maggiore precisione e che di certo bramava di più, anche se nemmeno quello in osso le sarebbe dispiaciuto. Una volta estratte tutte, avrebbe girato una Runa per volta, analizzando quindi il risultato.
    La prima Runa era finita di fronte alla zucca di Halloween classica, così semplice e banale da risultare quasi infantile: Perth dritta fece la sua comparsa, portando con sé un significato chiaro di successo e fortuna. Ricordava bene il significato della Runa, tanto da non avere bisogno di controllarlo sul libro: Perth era la Runa della dea Madre, Frigga, l’oracolo per eccellenza, il mistero e quindi perché no poteva essere legata agli spiriti, che il quarzo portava con sé. Avrebbe anche potuto fermarsi ma aveva imparato che la predizione richiedeva pazienza, quindi proseguì.
    La seconda che girò fu la Runa che apparteneva alla zucca di cristallo, la più bella a vedersi ma che risultò essere abbinata ad Uruz al contrario: debolezza, simbolo di frustrazione e anche dipendenza, e Amelia non potè fare a meno di pensare alle caramelle, che non a caso erano un tipo di cibo che si era negata e le era stato negato per parecchio, fino a non troppo tempo prima. Non era certo una novità che dovesse essere sempre perfetta e di certo i dolci non erano la chiave che, secondo i coniugi Farley, l’avrebbe aiutata in quel senso. Preferì non pensare al fatto che Uruz fosse spesso legata alla figura del padre, lo stesso che non si era mai risparmiato commenti negativi quando non la vedeva al meglio…per lei era già abbastanza, e alla fine passò oltre.
    La terza Runa fu una Laguz, chiara e inconfondibile, dritta e decisa, abbinata alla zucca mettalica, di quello stile così particolare. Laguz era la runa dei sogni, dell’inconscio e dell’occulto, tutte definizioni abbastanza adattabili a tutti i set eccezion fatta per un significato ben preciso, quello della memoria. Laguz era l’acqua che scorreva, placida ma sicura, e che lasciava tracce di sé alle proprie spalle, corrodendo e cambiando quel che toccava… i morti. I morti avevano l’abilità di lasciare memorie, di scatenare emozioni e di modificare la vita di coloro che lasciavano sulla terra, anche solo attraverso il loro ricordo, per cui le sembrò chiaro che fosse legata al set di osso.
    L’ultima zucca rimasta era quella bianca, a righe, che scoprì essersi legata alla Runa di Teiwaz, ancora una volta dritta. Se avesse avuto bisogno di conferme le parve di ottenerle con quell’ultima predizione: la Runa era quella della vittoria, del valore, di certo elementi che si sposavano alla perfezione con l’alloro, non solo per il suo potere divinatorio ma anche per il suo essere pianta d’eccellenza per i vittoriosi, i poeti e i saggi.
    Conclusa quindi la sua lettura avrebbe fatto la sua scelta, optando per la prima zucca, quella classica, dove era sicura si trovasse il set di quarzo che stava tanto cercando.
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    Metodo misto, una parte è inventata (l'imposizione delle mani per sentire l'energia) e la classica lettura delle tre rune, riferita però alla zucca scelta prima con la prima parte di metodo. Scelta: Zucca Steampunk e Set di Quarzo.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Un sorriso le si formò sul viso quando il professore le assegno quei punti extra per la sua risposta sulla runa Berkana, anche se in cuor suo continuava a riflettere sul perchè proprio quella runa era uscita e soprattutto perchè le stava dando quel consiglio. Le sarebbe capitato qualcosa di inaspettato o magari semplicemente il destino sapeva che, per quanto lei si fosse impegnata a costruirsi quel suo modo di essere, non era del tutto a posto. Sicuramente ci avrebbe riflettutto attentamente una volta finita la giornata scolastica, doveva arrivare a un punto, doveva capire cosa voleva dirle.
    Ora però era arrivato il momento di tornare focalizzati sulla lezione e sulla prova pratica che il professore gli stava mettendo di fronte. All'apparire delle quattro zucche sul banco le si spalancarono un poco gli occhi stupita, era evidente che al prof Lance piacesse tematizzare la propria lezione a pieno se ne aveva la possibilità e doveva ammettere che quella cosa non le dispiaceva affatto.
    Ascoltando le parole dell'uomo si ritrovò a fissare quelle quattro zucche diverse tra loro e con un gesto quasi automatico andò a posare entrambe le mani su di esse, a una a una, come a voler sentire qualche energia arrivare da esse. Doveva scegliere un metodo divinatorio con le rune e metterlo in atto per trovare il set che più le aggradava. Dalla sola descrizione del professore fu attirata dal set in quarzo sin da subito quindi rimase focalizzata nella sua mente su quel set mentre appoggiava le mani su quegli ortaggi. Posando le mani sulla zucca steampunk sentì come una vibrazione sotto le sue mani, poteva essere una mera sensazione ma qualcosa le fece formicolare le dita una volta appoggiate sulla buccia.
    Era il momento di passare alle rune e basarsi su quella zucca che le aveva provocato quella strana sensazione di formicolio. Prese così il proprio sacchettino di rune e socchiudendo gli occhi si mise a mescolarle smuovendo un poco il sacchetto, infilando successivamente la mano per farlo in modo più accurato. Mentre teneva gli occhi chiusi rimaneva focalizzata sulla zucca steampunk e sul set di quarzo che voleva trovare, avrebbe così pescato tre rune e poste davanti alla zucca scelta. Quella sarebbe stata la risposta, quelle rune le avrebbero detto se in quella zucca c'era o meno il set che aveva scelto. Era semplice e poteva portarla a una risposta sicura in poco tempo, se fosse stata positiva, se invece fosse stata negativa avrebbe cercato di interpretare altre tre rune, estratte con un nuovo mescolaggio, per individuare in quale delle tre zucche rimaste si sarebbe trovato il set. Questo era il metodo che voleva usare, non le rimaneva che pescare.
    Concentrandosi ancora maggiormente prese tre rune dal sacchetto e le posò con delicatezza sul banco, davanti la zucca prescelta. Furono estratte Perth Diritta, Raido Diritta e Wunjo Diritta.
    Perth al dritto dava un consiglio fondamentale, bisogna fare buon uso del potere di scelta e di decisione che la natura ci ha conferito. Quindi molto probabilmente stava ad indicare che dovevo seguire la sensazione che avevo avuto con l'imposizione delle mani sulla zucca e che quindi quella era la scelta giusta.
    Stesso significato similare aveva Raido al dritto. Quando appare questa runa bisogna avere fiducia nel fatto che il problema che ci assilla verrà presto definitivamente risolto, sempre a patto che manteniamo chiari i nostri obiettivi e siamo perseveranti. E' il momento, quindi, di agire confidando nelle nostre forze. Doveva quindi seguire quello che aveva percepito tramite le sue sole forze e il suo voler trovare a ogni costo quel set runico, l'obiettivo le era stato chiaro sin dall'inizio quindi quella era la zucca giusta.
    E ora rimaneva l'ultima runa da interpretare, Wunjo anch'essa dritta. Niente di più semplice nell'interpretazione di quell'ultima runa, era chiaramente un altro segno positivo del fatto che quella zucca conteneva il set che cercava. La runa al dritto rappresentava un momento favorevole e che ci si sente in armonia con la vita, bisognava accettare quella cosa per acquisire fiducia in sè stessi e in ciò che si sta facendo.
    Tutto era chiaro, non poteva essere diversamente.
    Alzò così lo sguardo da quella zucca stile steampunk e sventolò piano la mano verso l'alto per richiamare l'attenzione del professore, come gli aveva detto di fare.
    Professore, ho trovato la zucca che voglio e quindi il set che voglio!
    Usò apposta quelle parole, non voleva mettere forse o probabilmente, lei era sicura che lì dentro c'era il set in quarzo che tanto voleva trovare, doveva essere sicura di se stessa come le aveva suggerito Wunjo.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    BENJAMIN D'ANGELO
    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO
    Benjamin aveva ancora lo sguardo truce puntato su Nathan, che non sopportava proprio di vederlo vestito in quel modo, tantomeno a lezione. Era talmente scocciato e innervosito che non aveva voglia di litigarci, perché lui sotto il quel carattere da arrogante, era un ragazzo di diciassette anni che aveva un grande cuore.

    ‘Non è un comportamento adatto a un secondino come lui. Così non ci arriverà mai in terzo se continua... a fare in questo modo secondo me!’.

    Pensò Il secondino dagli occhi azzurri e i capelli mentre sul suo volto gli apparve un lieve sorriso quando vide avvicinarsi il professor Olwen che sistemò la divisa scolastica di Nathan come al meglio poteva, così Benjamin grazie alle parole dell’insegnante Olwen riuscì a calmarsi e tornò il ragazzo tranquillo che era in primo anno, così lo ringraziò con un sorriso stampato.

    “Grazie davvero professor Olwen!”

    Disse il secondino mentre sul suo volto apparve un’espressione tranquilla. Soltanto Aibileen e il professor Olwen avevano il potere di tranquillizzarlo, infatti, dopo essersi calmato, Benjamin rimase in silenzio per le varie spiegazioni dei suoi compagni alle quali fece un piccolo sorriso alle parole del compagno di casata James poi spostò lo sguardo verso Harry mentre gli fece cenno con la testa come per dire “Sicuro che significa malattia quella runa ?” sperando che lui capisse che intendeva dire. Dopo aver ascoltato le spiegazione dei suoi compagni segnandosi tutto quello che non sapeva. Fu contento per Siria rivolgendole un lieve sorriso. Poi Benjamin posò lo sguardo celeste sull’insegnante Olwen mentre capì che era arrivato il momento della prova pratica della sua materia preferita. Così lui, ascoltò, con molta attenzione la spiegazione pratica mentre vede con lo sguardo celeste il professor Olwen far apparire tre set di pietre runiche molto differenti tra loro: il primo set era in quarzo utile per i presagi e parlare con gli spiriti che erano delle pietre con dentro dei fili dorati con incise sopra le rune. Il secondo set era contenente le rune d’alloro che avevano maggior presagio. il terzo set l’ osso erano meno efficaci, ma erano legate alla morte, e parlare con i fantasmi e poi vide apparire quattro zucche: la prima era un’ esemplare che appariva perfettamente comune per il periodo di Halloween, illuminata, mentre le altre tre avevano un colore bianco diverso una era bianca come fosse fatta di osso e coperta di variopinte righe come la testa di una calabveras; la seconda pareva come un cristallo prismatico, con arcobaleni generati dal riflesso della luce; l’ ultima invece era metallica, probabilmente in ottone, con tutti incarti steampunk. Benjamin si accorse che era un po’ agitato. Non aveva mai letto le rune, per lui era la prima volta e aveva paura di sbagliare e sul il suo volto apparve un espressione di paura e di sconforto.

    ‘Chissà se andrò bene...ci devo provare.. tentar non nuoce’

    Dopo si voltò un attimo verso Aibileen che gli era accanto le mandò un sorriso e poi si accorse che gli aveva fatto un cenno con la mano che significava forza. Così Benjamin, si alzò dal banco incoraggiato da lei, con una determinazione che non aveva prima, così raggiunse il tavolo dove si trovarono i tre set. Prese in mano il set delle rune in alloro tra i tre che il professor gli aveva proposto, dopo averlo perso, tornò verso il banco dove studiava e le rovesciò dal sacchetto sistemandole a forma di cerchio sul banco. Iniziò a studiarle tutte concentrandosi una per una secondo i tre aspetti fondamentali come il suono della runa, il segno cioè la lettera che quella runa rappresenta e infine l’ ultimo passaggio il simbolo se era dritto o capovolto. Dopo averle studiate con tutte con attenzione passò la mano destra sulle rune senza toccarle e la risposta che ricevette della runa centrale era chiara che forse quello delle rune d’ alloro si trovava nella quarta zucca, anche se prima di arrivare alla scelta della l’ultima zucca. Così Benjamin incominciò a guardale tutte una per una. Prima posò sulla prima zucca che aveva il simbolo PERTH, che nel alfabeto runico aveva la tradizione dell’ albero del pero, ma aveva anche due significati che possiamo interpretarli così: avere dei segreti che non tu non te la senti di condividere, ma anche essere come l’ elemento Aria, leggera e allegra come Hay Lin nella serie Witch, mentre nella seconda zucca c’era il simbolo ALGIZ che nell’ alfabeto runico aveva la seguente traduzione Alce e aveva soltanto due significati molto chiari difendersi dai pericoli e attaccamento alla vita, poi SOWILU nella terza che aveva la traduzione nel alfabeto runico Sole che aveva un solo significato Energia. All’ improvviso il suo sguardo celeste si illuminò. Capì che c’era disegnata la runa Tiwaz, quella che rappresentava il dio Tyr, che per lui significava che poteva affrontare imprese e affrontarle come se fosse lui il guerriero della runa che aveva scelto. Dopo aver finito rimise tutto a posto e alzò la mano destra con un sorriso che apparve sul volto, così Benjamin, chiamò il professore con voce chiara e tranquilla.

    “Ho scelto il Set delle rune d’ alloro, poi ho scelto la quarta zucca quella in ottone che ha tutti steampunk.”

    Disse il secondino dagli occhi celesti e i capelli biondi mentre indicò con la mano destra, la quarta zucca, sperando sia la scelta giusta, così Benjamin spostò lo sguardo celeste verso l’insegnante Olwen mentre sul volto si formò un piccolo sorriso di preoccupazione, paura e ansia, non era tranquillo per nulla, così attese il verdetto dell’ insegnante se aveva superato la prova oppure no ?.


    Scheda - Statistiche - Outfit

    @yuiccia



    Si tranquillizza grazie alle parole del Professore Olwen e usa il metodo della mano sopra le rune e sceglie il set di Alloro e la quarta zucca con gli incarti in steampunk.
     
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    Black Opal
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    La lezione di rune di quel giorno sembrava essere più: "chi spara meglio verso la sua personale croce rossa vince 100 punti", piuttosto del comando del docente che voleva semplicemente ricevere una risposta significativa legata alle antiche incisioni. Marlee, Amalea, Nicholas e persino Brooks avevano ferito con le loro spiegazioni; quanto a lui era sicuro di averlo fatto. Ne era certo, perché sentiva la nuca bruciargli dolorosamente. Forse il Dioptase non lo aveva guardato mentre estraeva Wunjo sotto lo sguardo vigile del docente, ma lui aveva sentito quella strana ed inquietante connessione che condivideva con lui bruciare. Da una parte finì davvero col ringraziare il gemello che rifilava stoccate alle sue ex migliore amica lasciandola esanime al suo posto, tutto pur di allontanare pensieri e congetture che quella runa aveva provato a sussurrare, con cui aveva cercato di aprire il suo sguardo. Lo aveva scacciato via, trincerandosi dietro una bugia.
    Il suo viso scattò, le spalle si sollevarono, quando il docente riprese a parlare non commentando più le letture degli studenti, quanto più proseguendo la sua lezione. Davanti a lui comparvero quattro zucche: una classica, una di ossa e messicaneggiante, una in cristallo -che sarebbe stata bene sulla cover di un album dei Pink Floyd- ed una metallica. Senza avere bisogno di provare a divinare qualcosa l'irlandese si sentiva attratto da quella in cristallo per il semplice fatto che nonostante fosse trasparente in realtà non si poteva vedere attraverso, scorgere cosa ci fosse al suo interno. Quella zucca gli ricordava se stesso. O almeno così gli piaceva credere. Quanto alle spiegazioni di Olwen sui diversi set runici che avrebbero trovato, fatto qualche istante prima dell'apparizione delle zucche, O'Connor era portato a credere che quello più interessante fosse quello fatto in osso. Si girò di poco verso il fratello osservando come fosse già intento a rovistare all'intero del suo sacchetto. Un sorriso sbilenco e poi anche l'Opale cercò di schiarire la mente, allontanando il più piccolo dei pensieri che avrebbe potuto interferire con il suo compito. Chiuse gli occhi, richiamando a sé il potere dei vecchi indovini, dei druidi e delle sacerdotesse di ogni credo. Inspiro ed espirò in un ciclo di tre. Il tre sarebbe stata la chiave di tutto. Tre come per terzo era il set in osso nella spiegazione di Olwen; tre come la zucca di cristallo; tre come le rune che avrebbe pescato per ogni zucca. Non si sarebbe focalizzato sui loro significati quanto più su come queste si sarebbero manifestate. Visibili o non visibili; dritto o rovescio; sì o no. La disposizione sarebbe stata la stessa per ogni zucca, lasciando che fosse il senso dell'orientamento e del tatto a lavorare al posto della sua vista. La prima runa sarebbe andata a sinistra, la seconda, invece, avrebbe occupato la distanza del suo indice posto in orizzontale, lasciando la runa vicino alla nocca. La terza sarebbe stata posta in alto, dopo che pollice e medio avrebbero calcolato la distanza tra la prima e la seconda runa, con l'indice a scattare in alto per individuare il terzo vertice. Nei fatti quello che avrebbe cercato di riprodurre sarebbe stato un triangolo isoscele, un triangolo che avrebbe potuto ricordare il disegno della punta di una freccia bidimensionale. Ancora una volta il numero tre. Tre rune per quattro zucche, tre rune che avrebbero cercato di indicargli la strada verso il sacchetto delle rune in osso. Quando terminò l'operazione di estrazione, Fitzgerald inspirò ed espirò per tre volte prima di sollevare le palpebre e vedere il risultato. Mannaz dritta, Perth dritta, Eiwaz al rovescio. Due sì ed un no. Per la zucca made in Coco ci furono due rune capovolte (e quindi non visibili) e il suo apice indicava Hagalaz dritta. Saltò direttamente alla quarta zucca. A sinistra vi era Sowilu dritta, a destra del triangolo una runa non visibile, all'apice Algiz dritta. Non si accorse di essere in tensione. Le spalle erano rigide, il cuore batteva frenetico e le mani erano sudaticce. Passare dalla seconda all'ultima zucca chiudendo gli occhi fu difficile, ma resistere alla tentazione meglio di Orfeo nell'oltretomba ripagò il suo sforzo. Alla terza zucca, quella di cristallo, trovo le rune dritte e visibili. Giubilo alla corte! Thurisaz e Berkana erano in sostegno, la base, le radici affinché Ansuz potesse brillare forte. Thor-Betulla, in supporto ad Asi. La protezione e la sicurezza a fondere energia all'onestà. Che le rune stessero cercando di rivelargli ancora qualcosa oltre al luogo in cui fosse nascosto il sacchetto che lui bramava? Scosse il capo, alzando la mano per attirare l'attenzione su di sé del docente. «Il sacchetto con le rune in osso sono all'interno della zucca di cristallo», nessun tentennamento da parte sua, la certezza ad armare le sue parole. Probabilmente aveva preso una cantonata ma non gli interessava: numero che si ripeteva nelle spiegazioni e nella richiesta dei tre sì utili per avere una risposta netta alla sua domanda.

    Fitz O'Connor

    "
    I etched the face of a stopwatch on the back of a raindrop and I did a swap for the sand in an hourglass.
    "

    Black Opal
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    Bisex

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    Il metodo di divinazione è piuttosto semplice. Viene posta la domanda: dove si trova il sacchetto delle rune in osso? mentre estrae le rune che dispone in un triangolo isoscele davanti a ciascuna zucca. Per il risultato di runa dritta, rovescio o capovolta mi sono affidata al lancio dei dadi.

    Per i dadi:
    • Un 3d6 per le tre rune. Pari significava runa dritta, dispari capovolta/rovescio;
    • Un d2 -o suo multiplo- per vedere se c/r, quindi pari rovescio, dispari capovolta;
    • Un d24 -o il numero di pari che usciva nel primo lancio- per capire quale fosse la runa ad essere uscita. Ogni numero corrisponde ad una runa della lista in manuale.

    Lanci:
    • zucca classica: 3d6: 2-6-3; d2: 2; 3d24 (perché rovescio): 20-14-23;
    • zucca Messico: 3d6: 1-3-4; 2d4: 3-1; rolld24: 9;
    • zucca metallica (ho davvero rollato per la quarta zucca prima, lol): 3d6: 4-5-2; d2: 1; 2d24: 16-15;
    • zucca in cristallo: 3d6: 4-6-2; 3d24: 3-16-9 (essendo 16 e 9 già uscite ho rollato un d24 a testa), quindi 3-18-4.


    Nicholas Mc Callister perché sì, non farlo sarebbe una eresia.
     
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    Ametrin
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    Alla fine il buon vecchio Olwen guardone aveva allentato la stretta della sua cravatta. Non come avrebbe voluto ma almeno il bastante per placare la sensazione di cappio intorno alla gola. Era diventato ancora più suscettibile dopo l'incontro con il bambino fantasma che gli aveva lasciato proprio una corda con cui si era privato della vita. Corda che ora aveva reso magica la sua felpa preferita. Ovviamente, però, non tirava mai quella stringa.
    Comunque quel siparietto non placò la verve di King, famoso per le sue uscite di testa che potevano renderlo simpatico a tanti ed insofferente per altri. Gli interessava davvero? Assolutamente no. Il bostoniano infatti aveva dato sfoggio delle sue doti di disegnatore di serie d -era un passo dalla categoria dilettantistica ma era riuscito tramite play-out a rimanere nella lega superiore- con tanto di premiazione da parte di Lance che lo lasciò davvero basito. Ma insomma! Gli aveva tolto due punti per poi ridarglieli? Che storia era mai questa? Avrebbe dovuto forse privarsi delle sue vesti e fare l'elicottero con la sua appendice preferita per vedere un po' di gemme viola volare via? «Naaaah, più facile che mi dia cento punti solo perché è bello!». L'idiozia -perché qui non era questione di ego- in quella prima ora di lezione stava toccando vette altissime, era così tanto in botta che con grande probabilità avrebbe finito col trascinarsi per il resto della giornata a meno che non avrebbe finito col ricaricare le pile insieme alla sua fidanzatina che prima -una botta in testa alla player narrante, grazie- gli aveva allungato l'invito per la festa dei Farley di Halloween. Già pregustava la possibilità di perdersi in lei mentre nel salone principale c'erano membri della sua famiglia con generazione x-y-z e ripresa dell'intero alfabeto. La fame che aveva di lei non si placava, neanche nel momento di estrarre la sua runa, Berkana, che preferì associare ad un probabile stato interessante della sua dolce metà e non al fatto che dovesse crescere. Crescere nel senso di sviluppare un minimo di maturità. Insomma, l'unica cosa che poteva crescere in lui era la famosa appendice di cui sopra, quella con cui avrebbe fatto un signor elicottero, cui avrebbe permesso a tutti -in primis a quel buongustaio di Lance- di guardare ma non toccare, perché si sapeva di chi fosse ormai. Ma bando alle ciance, Parker non si scompose di una virgola alla ripresa del professoruccio finendo con il sorridere -teneramente- verso la sua ragazza nel tentativo di tranquillizzarlo che non ci fosse nessun piccolo King a scorrazzare in giro. Cioè immaginatevi per un attimo Nathan papà: quanta vita avrebbe avuto il frugoletto che sarebbe stato del suo carattere ma con l'aspetto divino della madre? Vaneggiamenti a parte, alla fine venne chiamato a cercare di divinare dove fosse uno dei set runici proposti dal biondino in una delle zucche apparse magicamente sul tavolo. Erano belline, interessanti, e tutto ma dopotutto stiamo sempre parlando di Nathan e del suo essere cretino. Quindi l'unica cosa che pensò -in realtà disse- fu: «Voglio il set di caramelle gommose!» Perché anche se viaggiava verso i venti lui rimaneva sempre un bambino di cinque anni. Così mentre gli altri cercavano di riprodurre metodi divinatori appresi dalle famiglie, ad inventarne di nuovi o chissà quale altro marchingegno, lui decise di fare la cosa più banale del mondo: la conta! Il sistema era piuttosto semplice, canticchiare una canzone mentre posava una runa davanti ad ogni zucca e -siccome erano 24- si affrettò a prendere il sacchetto di un ragazzo dietro di lui -non quelle del suo compagno di banco, perché ne aveva usate quattro, rimanendo quindi pari- per vedere alla fine chi avesse il numero di rune più alto. La conta era quella che usava sin da quando era un bambino.

    «Eeny, meeny, miny, moe
    Catch a Diricawl by the toe
    If he hollers let him go,
    Eeny, meeny, miny, moe»

    La canticchiò fino a quando non esaurì tutte le rune con l'ultima che venne posata davanti a quella tutta metallica. «Ehi, prof, le rune morbidose sono sotto la zucca steampunk!» Sarà vero, sarà falso o sarà boh?
    Nathan Parker
    King

    "
    The biggest misunderstanding about me is that I'm just a bratty, gobby idiot.
    "

    Ametrin
    Wampus
    Quidditch

    code by ©#fishbone



    Ho usato una filastrocca per la conta statunitense, in linea con le origini di Nathan, ovvero: Eeny, meeny, miny, moe, Catch a tiger by the toe, If he hollers let him go, Eeny, meeny, miny, moe, sostituendo tigre con Diricawl perché è una creatura magica, ci suona bene e perché appaiono e scompaiono per sfuggire al pericolo e quindi difficili da catturare.


    Interagisce con Lancelot Olwen, Amelia Farley.
     
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    Raise your words, not your voice.

    Aveva cercato di ignorare Brooks, davvero. Aveva finto di essere indaffarata con il manuale per controllare di non aver detto castronerie quando aveva fatto il suo intervento; aveva cercato di non focalizzare l'attenzione su di lui sistemando la sua postazione e ritoccando i fiori della sua terra lontana, ma tutto fu vano quando l'irlandese affermò di aver pescato Ansuz. Riuscì a resistere e a non prestare attenzione a quanto diceva, come una radio in sottofondo o un rumore bianco, ma quando affermò come quella fosse fosse perfetta per lui il cuore della Davidson perse un battito. Stava forse parlando di loro, di lei? Capì di avervi riposto speranza quando permettendosi di guardarlo l'aveva visto indicare Marlee dopo parole dolcissime. Sprofondò, con le spalle che si fecero strette e la testa china. Cercò di riportarlo ad un brusio fastidioso ma quando la sua voce articolò perdita la strega risollevò il capo. Non la guardava, non la indicava, ma sapeva stesse parlando di lei. Lei preziosa? Per lui? Se lo fosse stato davvero non sarebbero in quella situazione, perché l- I suoi pensieri si arrestarono. Altri vocaboli iniziarono ad affollare la sua mente: illudendomi e non illudendo nessuno. Quindi lui credeva di averla illusa, ma in che modo lei aveva illuso lui? Avrebbe voluto alzarsi e chiederglielo. Stava per farlo quando lo vide avvicinarsi alla Beauvoir e lasciarle un bacio troppo vicino alle sue labbra. «Lei, vuole lei, non ha mai smesso di volerla». Il dubbio che tra i due fosse tornato ad ardere qualcosa era forte, ma vederlo -in realtà una ulteriore conferma- era anche peggio.
    Motivo per cui tornò ad indossare la sua maschera cinica ed indifferente a tutto ciò che riguardasse Brooklyn.
    La lezione continuò, con il professor Olwen a rivelar loro in cosa dovessero fare prima che la sabbia nella clessidra del tempo finisse. Trovare un set di rune all'interno di una delle zucche attraverso la divinazione. Quelle che riuscirono ad attirare le curiosità della Davidson furono quelle in alloro, per il loro potere nella predizione, un materiale curioso e tutt'altro che comune. Le davano l'idea di fragilità e bellezza al tempo stesso. Ma il vero colpo di scena fu vedere davanti a lei quattro zucche, una più particolare dell'altra. La sua parte per metà latina sposò immediatamente quella in osso coperta con disegni a lei fin troppo familiari. In lei nacque la speranza di trovare proprio lì quello che desiderava, ovvero il set di alloro, ma sarebbe andato bene qualsiasi cosa. Il suo metodo divinatorio sarebbe stato piuttosto semplice: avrebbe lasciato cadere -direttamente dal sacchetto- una runa davanti ad ogni zucca. Nel modo in cui questa si sarebbe presentata -dritta o al suo rovescio- avrebbe avuto una risposta alla sua domanda con un sì o un no. Qualora non si fosse presentata alcuna runa favorevole - o più di una- sarebbe passata al suo significato con la speranza di riuscire ad avere una discreta capacità di comprenderla in relazione alla divinazione. Chiuse gli occhi, afferrò il sacchettino con entrambe le mani; la mancina al di sotto la destra sull'imbuto per regolarne l'uscita. Il tatto era concentrato sul movimento delle falangi che spingevano verso l'apertura della sacchetta, l'udito ad accertarsi della caduta di una singola runa, la vista del tutto oscurata. Davanti alla zucca tradizionale comparve Fehu, al suo rovescio; a quella delle sue origini Raido, dritta; a quella di cristallo Uruz, avversa ed infine a quella metallica Algiz, favorevole. Parità. Significava che doveva comprendere ed associare il significato di quanto uscito, tentando di non farsi influenzare dai suoi desideri. Iniziò da Algiz, la z come fonema, associata alla difesa e all'autoconservazione. Un significato diametralmente opposto a Raido, la cavalcata, il viaggio ed il percorso. Era affascinante l'ultima zucca, nella sua bellezza e particolarità, ma sentiva che alla fine la divinazione attraverso le rune rappresentasse proprio un percorso, un viaggio verso l'ignoto. Se solo l'avesse estratta prima il suo discorso non sarebbe cambiato poi tanto. Si parlava di nuovi inizi, nuove possibilità, un cambiamento consapevole. E quindi decise di fidarsi, del suo istinto, di quella r così spigolosa ma al tempo stesso morbida nelle promesse. Alzò la mano, in attesa del docente, lasciando le rune ancora ben visibili. «Credo che il sacchetto con le rune di alloro sia all'interno della zucca calaveras» e su quella parola spagnola non c'era alcuna traccia dell'asprezza dell'inglese. Solo musicalità. Sperava solo di aver indovinato.


    It is rain that grows flowers, not thunder.




    Anche qui mi sono affidata ai dadi. Ho lanciato un 4d24 per le rune: 1-5-2-15; Fehu-raido-uruz-algiz. E poi un d2, pari dritta, dispari rovescio, per ogni runa avendo: 1-2-1-2.
     
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    La ragazza seguì con attenzione le parole dell'insegnante, ma gli occhi le si illuminarono soprattutto in un preciso istante:

    Caramelle gommose?

    La ragazza sorrise luminosamente

    Che la caccia abbia inizio!

    Decise di "barare"... più o meno.

    Sganciò il suo pendente dalla catenella che lo reggeva, quindi lo mise sul tavolo, tra le quattro zucche. Tracciò un quadrato con la bacchetta, quindi sussurrò la formula:

    Atramenta

    E disegnò tutte e 24 le rune, disponendone 5 allineate ad ogni punta della stella, tranne per la punta, dalla quale di rune se ne dipartirono solo 4. Quindi tracciò un triangolo attorno a questa costruzione a stella; sul vertice sinistro andò a disegnare la runa Perth, in questo caso col significato di "segreti", come rappresentante del passato; in cima tracciò la runa Isaz, simbolo di conservazione, stasi, a rappresentare il presente, e infine, sul vertice destro, tracciò la runa Raido, simboleggante il viaggio, o un percorso, e quindi in questo caso rappresentante il futuro, nonchè la speranza in esso riposta.

    Fece un bel respiro, quindi puntò la bacchetta sul "cerchio runico" che aveva realizzato, sfruttando il diamante rosa come "catalizzatore", sul quale appoggiò la punta della bacchetta, prima di pronunciare:

    Revelio

    Una nuvoletta di luce rosa si sarebbe generata all'interno del triangolo, mentre le tre lune ai vertici avrebbero iniziato a "consumarsi" come un legnetto fiammeggiante.

    Dopo poco, in un ultimo lampo rosa, la luce scomparve, e con essa buona parte dell'inchiostro: rimanevano solo 3 rune attorno alla stellina: Fehu, Kenaz e Perth.

    La ragazza riflettè un attimo, quindi associò alle rune il loro significato: Abbondanza, successo, ricchezza per Fehu, Illuminazione, creatività per Kenaz e Segreti, allegria, leggerezza per Perth... per un attimo la ragazza fu indecisa se cercare nella zucca cristallina... poi però optò per quella luminosa: sembrava quella che incarnava meglio il risultato datole dalle rune, ovvero luminosa, allegra, spesso abbondante di dolci o piccole ricchezze, certamente creativa, nonchè simbolo della leggerezza che spesso accompqgna i bambini quando la portano in giro per fare "Dolcetto o scherzetto". Prese quindi la sua stella e la riagganciò alla catenella, movimento che fece letteralmente evaporare le tre rune che erano rimaste. Alzò la mano.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stats
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  9. Louise De Maris
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    Louise De Maris
    FORESTA, CALIGO, MAREA
    E
    dith Brighstone le sembrava davvero una brava ragazza e, molto probabilmente, avrebbe potuto andar d'accordo con lei, per quello che le sembrava.
    - Piacere di fare la tua conoscenza! Io sono Louise e... grazie! - rispose, mentre un sorriso le sbocciava sul volto e le illuminava gli occhi. Era raro che qualcuno rivolgesse complimenti a completi sconosciuti, ma, soprattutto, passassero da donna a donna.
    Aidan era simpatico come al solito e le fece sfuggire una risatina.
    Quando si era alzata per pescare una runa, aveva apprezzato parecchio le parole di Edith e le aveva rivolto un dolce sorriso, mentre le sussurrava nervosamente, per il timore che la attanagliava: - Sono sicura che sarà lo stesso per te! -

    Una delle tecniche che era riuscita ad imparare grazie a suo padre era la tecnica delle tre Norne: raccolse il sacchetto tra le mani e prese tre rune che pose in fila su un piano, rappresentando rispettivamente passato, presente e futuro. La prima era Perth, la runa del Pero, simbolo di allegria e leggerezza ed, effettivamente, il suo passato era stato sicuramente spensierato; la seconda era Hagalaz, la runa della Grandine, simbolo di rottura e distruzione, un presente descritto impeccabilmente; infine, la terza era Dagaz, la runa del Giorno, indicante un completamento o una mutazione, il che era abbastanza paradossale. Ma la tecnica non finiva lì: estrasse altre due rune e pose la prima, Uruz, runa del Bovino, simbolo di forza primitiva e resistenza, come causa del passato (in effetti, suo padre si era ribellato alla sua famiglia, alla tradizione ad essa collegata, come anche ai pregiudizi, per sposare una babbana), al di sotto di Hagalaz e l'altra, Mannaz, la runa dell'Uomo, simbolo di intelligenza e solidarietà, al suo di sopra, da interpretare come consiglio per volgere la situazione a proprio favore. Se avesse dovuto comprenderne il loro significato a proposito delle zucche, il set di rune avrebbe dovuto essere in una zucca che prevedesse un mutamento, che fosse lieve o profondo non aveva importanza.
    Tutte le rune estratte erano dritte, il che era positivo. Giunse alla conclusione che fosse la zucca in cristallo prismatico, con arcobaleni generati dalla rifrazione della luce (e quale miglior mutamento se non proprio quello della rifrazione della luce, che a volte si fa più forte, altre è più flebile o, ancora, cambia "posizione", in base allo spostamento della terra rispetto al sole), a contenere il set runico in quarzo rutilato, che aveva attirato la sua attenzione sin dall'inizio, quasi fosse una calamita. E Mannaz indicava fosse sulla strada giusta.
    Alzò la mano.
    - Professore - disse. - Credo che il set di quarzo sia all'interno della zucca di cristallo -
    Sperava di avere ragione.
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    Scheda Statistiche
    Louise utilizza la tecnica delle tre Norne e giunge alla conclusione che il set di rune di quarzo si trova nella zucca di cristallo
     
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    Lancelot OlwenDocente di Rune
    Rune non era una materia semplice o che ispirava divertimento e nonostante Lancelot facesse del suo meglio per renderla piacevole, i ragazzi dovevano comunque trovare il proprio sistema, il proprio appiglio, per sopravvivere a quell'insieme di simboli, storia e leggende.
    Alcuni come Nicholas si pizzicavano la coscia, altri si perdevano nei proprio drammi adolescenziali, altri ancora si convincevano di star rischiando di diventar papà: ogni strategia era ben accetta, purché discreta ed efficace, del resto Lancelot era sempre stato uno di mente aperta, cuore d'oro e manica larga, quanto bastava, almeno, per confondere un tontolone imbottito di ormoni come Nathan.
    "Apprezzo la tua simpatia nei miei confronti, Aidan" esordì l'uomo davanti a qualcuno che forse quel giorno era stato un po' poco discreto, accendendo alcuni allarmi nella mente del runista "Dico davvero... così come ho apprezzato la tua messa in gioco e la tua onestà. E per questo ti ho fatto quell'appunto, Aidan, per ricordarti che ogni simbolo ha diversi significati e voglio che non vi fermiate a quelli più semplici o più eclatanti, per soffermarvi invece sui più profondi: distruzione, morte e cambiamento possono sembrare concetti lontani e vicini assieme, ma comprenderne le similitudini e le distanze è la vera ragione per cui siamo qui. Per cui ora vi cimenterete in una prova pratica"
    Quindi eccolì lì, con quattro zucche davanti ed un sacchetto di rune per trovarne un secondo.
    Lancelot si aggirò tra i banchi forse un po' congolante, annuendo ad alcuni ragazzi e sollevando un sopracciglio verso altri (per esempio Nathan), sobbalzando persino alla messa in atto della strategia di Aidan, forse anche perché immerso nei preparativi di Leah, che pareva proprio in vena di complicarsi la vita 'O strappare la lode' si era giusto detto prima di sobbalzare e squittire.
    I ragazzi uno ad uno chiamarono il docente, il quale ascoltava la loro teoria e con un colpo di bacchetta apriva la zucca designata "Dolcetto o scherzetto?" proponeva lui ogni volta, sorridendo poi colpito davanti al successo (dolcetto!) o affermando con un sospiro scherzetto.
    "Bene ragazzi" disse quando l'ora era ormai terminata e tutti i ragazzi avevano tentato la sorte "Spero che abbiate imparato la lezione più importante di rune: un simbolo ha più significati. E per una stessa soluzione esistono più quesiti" affermò lui, facendo poi un occhiolino "Per settimana prossima voglio 20 pollici di pergamena su che tipo di quesito avete chiesto alle rune e un suo confronto con almeno altre due strategie adottate da altri vostri compagni: ricordatevi sempre di aprire la mente e non fermarvi mai all'ovvio. Specialmente in rune!"
    E così i ragazzi furono liberi, ognuno col suo sacchetto, ognuno
    col suo compito da svolgere.

    Conclusione

    Sì, lo so, ormai avevate perso le speranze. E INVECE SONO QUI!

    Vi ringrazio per il vostro tempo e la vostra pazienza: leggervi è stato davvero divertente e mi avete lungamente tenuto compagnia, tra una cosa e l'altra, grazie alla vostra scrittura, ma ora veniamo a noi: premi e punti.

    Premi
    Per il set runico, come accennato, si è basato su un tiro su intuito, tuttavia a chi ha preso il massimo nella prova pratica ho abbuonato il tiro, concludendo io la riuscita dell'esercizio.

    James Beauvais 6+5+6=17pt (O)
    1PP TEC + 1PP EMP + 1EXP
    Set runico in osso: macabro set realizzato in osso caprino, che pare collegare all’aldilà. +1 alle interazioni non offensive coi fantasmi, inoltre se impiegato +1 alle divinazioni

    giada 6+6+6=18 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 2EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Harry 4+5+8=17 (O)
    1PP TEC + 1PP EMP + 1EXP
    Set runico in alloro: set realizzato in legno incantato che potenzia le predizioni. +1 a tutte le predizioni, +2 se si usa il set per divinare

    Nicholas 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in osso: macabro set realizzato in osso caprino, che pare collegare all’aldilà. +1 alle interazioni non offensive coi fantasmi, inoltre se impiegato +1 alle divinazioni

    Julian 6+6=12 (A)
    1 EMP + 3EXP

    marlee 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Benjamin 5+5+8=18 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 2EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Siria 6+6+7=19 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 4EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Amelia 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    brooks 6+5+8=19 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 4EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Edith 6+6=12 (a)
    1 EMP + 3EXP

    Aidan 6+6+7=19
    1PP TEC + 1PP EMP + 4EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    fitz 6+6+8=20 (e)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in osso: macabro set realizzato in osso caprino, che pare collegare all’aldilà. +1 alle interazioni non offensive coi fantasmi, inoltre se impiegato +1 alle divinazioni

    Louise 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in quarzo rutilato: set costituito da rune incise su pietre bianche con filamenti dorati. +1 alle invocazioni, inoltre +1 alle divinazioni se impiegato

    Amalea 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP + 6EXP
    Set runico in alloro: set realizzato in legno incantato che potenzia le predizioni. +1 a tutte le predizioni, +2 se si usa il set per divinare

    Addison 5+6=11 (N)
    1EMP

    Nathan 5+6+5=16 (O)
    1PP TEC + 1PP EMP +1exp
    Set runico commestibile: non è particolarmente adatto per divinare, ma le caramelle sono tutti i gusti+1. +1 se impiegate per divinare, ma se vengono mangiate curano 1d6 PV per due turni ad una persona. Sono uso singolo e una volta consumate perdono l’uso, ma il giorno dopo, magicamente, rispuntano nel sacchetto

    Leah 6+6+8=20 (E)
    1PP TEC + 1PP EMP +6exp
    Set runico commestibile: non è particolarmente adatto per divinare, ma le caramelle sono tutti i gusti+1. +1 se impiegate per divinare, ma se vengono mangiate curano 1d6 PV per due turni ad una persona. Sono uso singolo e una volta consumate perdono l’uso, ma il giorno dopo, magicamente, rispuntano nel sacchetto

    Punti Casata
    Ametrin: 120
    17+18+18+20+11+16+20
    Black Opal: 109
    17+20+19+20+33*
    Dioptase: 121
    18+20+12+20+12+19+20

    Lancelot Olwen: 1PP EMP +1PP TEC + 8exp

    Divertitevi e divertitemi!
     
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54 replies since 4/10/2021, 17:17   1262 views
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