Lezione Triennio | Aprile 2021

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    Kàra Onfroy
    Docente Magia Verde

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    parlato - pensato- ascoltato
    Kàra non aveva ancora smesso di sentirsi come se fosse il suo primo giorno. Era arrivata ad Hidenstone ormai da qualche mese eppure l’agitazione appena prima di una lezione le sembrava sempre la stessa: lo stomaco le si chiudeva, sentiva i palmi delle mani leggermente più sudati del solito e la sua mente si riempiva di domande. Aveva scelto di diventare insegnante perché sperava di poter trasmettere le sue conoscenze e la sua passione a qualcuno, perché credeva nel potenziale dei giovani ragazzi che frequentavano Hidenstone ed era certa che, se opportunamente guidati, avrebbero saputo costruire un futuro ben migliore di quello che si prospettava, eppure non aveva mai pensato che insegnare fosse semplice.
    Sapeva che per riuscire ad attirare l’attenzione dei ragazzi era necessario sapere dove puntare, conquistare la loro fiducia e il loro rispetto prima ancora di sperare di potergli fare entrare qualcosa in testa e augurarsi che potesse rimanerci. Per questo chiunque avesse già seguito una delle sue lezioni si sarebbe accorto che la docente era metodica, seppur comprensiva, e ripagava con sorrisi e ottimi voti chiunque dimostrasse di essere pronto a impegnarsi, a prescindere dai risultati raggiunti. Soprattutto con i ragazzi del biennio si augurava di poter cominciare a stendere delle basi solide per i loro studi futuri, nella speranza che potessero fare scelte mirate sui loro percorsi di studi futuri, portandoli al terzo anno pronti a fare una scelta consapevole, che comprendesse o meno studi in Magia Verde.
    Quel pomeriggio, come molto spesso accadeva, Kàra aveva raggiunto l’aula ben prima dell’inizio della lezione, cominciando ad occuparsi delle piante che la popolavano, tenendosi impegnata così da annullare tutte le sue preoccupazioni. Quel giorno gli studenti avrebbero potuto notare, con un po’ di spirito di osservazione, come le piante che spesso occupavano –seppur solo in parte- i grandi tavoli centrali erano state spostate, lasciando i grandi “banchi” comuni vuoti: la ragione l’avrebbero scoperta di certo più tardi, ma quel giorno avrebbero avuto qualche ospite che necessitava di un po’ di posto.
    L’aula di Magia Verde era sempre disposta in modo da permettere agli studenti di seguire la lezione per lo più in piedi –si trattava di una materia troppo dinamica per potersi sedere e ascoltare-, divisi in gruppi radunati attorno agli spaziosi tavoli di legno. In particolare quel giorno i ragazzi avrebbero trovato tre tavoli al loro ingresso e avrebbero potuto scegliere dove sistemarsi, con l’accortezza di creare il più possibile gruppi ben bilanciati: a Kàra non era mai importato molto delle ragioni per cui i ragazzi si sedevano vicini, che fosse per caso o perché non volevano separarsi dai loro amici, ma aveva sempre preteso che il numero di studenti fosse equo e che ci si approcciasse alla lezione con più serietà possibile.
    “Penso che quella Centinodia finirà per non sopportarti più se non la smetti di ronzarle intorno.” le ricordò Madama DooW, parlando da sopra la sua testa e costringendo la docente a togliere finalmente gli occhi dal suo lavoro, portandoli sulla ninfa che abitava l’edera che percorreva la stanza. Le due erano legate da un rapporto profondo, difficile da comprendere del tutto dall’esterno, ma avevano costruito una complicità così solida che anche qualcuno che le vedeva per la prima volta avrebbe potuto notare.
    La ninfa non l’aveva distratta certo per nulla: a Kàra bastò lanciare un’occhiata all’orologio che portava al polso per accorgersi che mancava davvero poco all’inizio della lezione. Si sarebbe quindi tolta i guanti da giardinaggio, riponendo tutto quanto al suo posto, si sarebbe data una sistemata rapida e poi avrChiunque conoscesse un minimo Kàra, anche solo come professoressa di Hidenstone, avrebbe potuto arrivare a chiedersi se sapesse che cosa volesse dire dormire fino a tardi o prendersi una pausa, e con ogni probabilità si sarebbe sentito rispondere che la Natura era sempre all’opera e così anche lei. Era ovvio che dormisse, ogni tanto, e appariva quasi sempre sveglia e riposata, ma la si trovava fin dalle prime luci dell’alba a lavorare sulle piante che popolavano l’aula di Magia Verde, o direttamente alla Riserva dove si occupava delle creatura che la popolavano con estrema dedizione.
    E poi c’erano le lezioni. Aveva smesso, almeno in parte, di sentirsi inadatta al ruolo di insegnante e doveva ammettere che cercare di spiegare la sua visione del mondo ai ragazzi era qualcosa che le dava sempre parecchia carica e che la faceva sentire utile, almeno nel suo piccolo, per quanto alle volte si chiedesse anche lei quanto bene stesse facendo. Aveva le migliori intenzioni, questo era certo, ma si impegnava ogni giorno per provare a mettersi nei panni dei ragazzi, per capire come stessero, cosa provassero e non era dell’idea che riempirgli di compiti e domande fosse il modo migliore per insegnare.
    La parte di empatia era fondamentale, dal suo punto di vista, e detto da una che non era di molte parole e che non sempre riusciva a gestire al meglio le emozioni proprie e altrui poteva apparire strano, ma si era imposta di essere una figura di riferimento, vicina ai ragazzi, e non solo un’istituzione da percepire come distante e superiore.
    La lezione di quel giorno, forse anche per il suo essere così intima, la metteva particolarmente a suo agio, almeno tanto quanto la agitava. Non che fosse la prima volta, eppure se sperava che quella sensazione si attenuasse durante l’anno scolastico forse si sbagliava. Per quell’anno, gli studenti che avevano scelto un percorso che comprendesse la sua materia erano davvero pochi, e se da un lato aveva paura che una lezione più ristretta l’avrebbe mandata in crisi –dopotutto il suo patrigno le aveva tramandato il suo essere burbero e non troppo bravo nei rapporti interpersonali, cosa forse ancora più evidente con meno persone intorno-, dall’altro aveva intenzione di approfittarne per conoscere meglio chi aveva di fronte e dedicargli il giusto tempo.
    Alle volte le dispiaceva avere a che fare con classi piuttosto piene, come succedeva nelle lezioni combinate del biennio, e non avere abbastanza tempo per soffermarsi su ogni singolo studente e comprendere che cosa stesse passando. Non aveva dubbi che fosse difficile per tutti loro vivere ad Hidenstone e affrontare anni così delicati, e per quanto non si reputasse un bravo supporto psicologico aveva intenzione di evitare il più possibile di causare alcun trauma. Se poi poteva essere d’aiuto, perché non farlo?
    In quel momento, forse anche per mettere in pace il suo cuore agitato e dimenticare le proprie preoccupazioni, era così presa dal curare una piccola pianta di rose selvatiche che non si rese nemmeno conto dell’orario, e quando sentì Metcalfe tirarle l’orlo del grembiule le sembrò di cadere dalle nuvole. Le bastò lanciare un’occhiata al suo famiglio per inclinare la testa e spostarsi un ciuffo di capelli dalla fronte. “Oh dannazione, è già così tardi?” avrebbe borbottato, cercando di sistemare le ultime cose prima dell’arrivo degli studenti… non era il caso di mostrarsi mentre si prendeva cura di qualche pianta e gli ignorava no?!
    Comunque avrebbe appena fatto in tempo a togliersi i guanti al volo e si stava ancora dando una sistemata al grembiule quando gli studenti cominciarono ad entrare, accolti da una frizzante Madama DooW in vena di scherzi. Chiunque fosse arrivato avrebbe dovuto stare attento a non indispettirla troppo, la ninfa sembrava di un umore ballerino quel giorno e non era da escludere che potesse fare qualche dispetto di troppo.
    Entrando, gli studenti avrebbero visto la docente coprire la breve distanza che ormai la separava dalla cattedra e salutarli con un leggero sorriso, le guance leggermente arrossate per la paura di compiere qualche gaffe e non sistemare tutto in tempo. Avrebbe comunque ripreso in fretta il controllo di sé, e aspettando che tutti entrassero avrebbe comunque lasciato ben visibile la lavagna alle sue spalle, che riportava due domande che sperava avrebbe suscitato qualche reazione in loro e gli avrebbero portati a cominciare da subito ad aprirsi e discutere.

    Dibattito:
    Che cosa pensi che rappresenti il fuoco, a livello fisico ma anche filosofico?
    Quali tipi di piante e/o animali potresti legare all’elemento del fuoco?”



    code made by gin






    Buongiornissimo (o dovrei forse dire buonasera?!) e benvenuti alla lezione di Magia Verde! Qui abbiamo a che fare già con studenti navigati, ma ci tengo a ricordare qualche dettaglio.

    On game siamo a lunedì 05 aprile, ore 16:45. Come tutti le lezioni anche questa è divisa in tre parti, e nella prima l'idea è quella di discutere dell'elemento del fuoco. La risposta chiesta da Kàra vuole essere una rielaborazione personale sul tema, in merito alle emozioni che suscita questo elemento nel vostro personaggio ma anche a qualsiasi altra cosa riguardi il mondo magico. In questo caso, trattandosi di un dibattito, gli studenti sono esortati a spiegare oralmente le loro opinioni.

    Ricordo per comodità una lista che potrebbe tornarvi utile:


    ❇Volatili: elemento aria. - PP Intuito
    ❇ Rettili: elemento fuoco. - PP Coraggio
    ❇Insetti: elemento aria. - PP Tecnica
    ❇ Piante: elemento terra - PP Empatia
    ❇Cavalcature: elemento terra. - PP Destrezza
    ❇ Creature Marine: elemento acqua. - PP Resistenza
    ❇Felini: elemento elettricità. - PP Carisma
    ❇Mammiferi: elemento fuoco. - PP Intelligenza


    Nel manuale sarà inoltre possibile trovare sicuramente molte altri informazioni utili.
    Ricordo che QUI trovate una descrizione accurata dell'aula e dei PNG presenti: parte della valutazione è anche la coerenza con l'ambientazione ed eventuali interazioni.

    Per qualunque domanda rimango ovviamente disponibile, sia qui per mp che su Telegram (Julsiji). Essendo la mia prima lezione feedback, osservazioni e critiche costruttive sono ben accetti <3
    Scadenza 7 aprile ore 23:59


    Edited by Kàra Onfroy - 3/4/2021, 08:55
     
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    5 Aprile, un pomeriggio come tutti gli altri, dove Lucas aveva riposto le speranze di un lunedì che non lo avrebbe portato a rientrare in stanza, sbattendosi sul letto ancora vestito, per la troppa stanchezza. C'era una cosa che amava di quel lunedì, in particolare, ed era la presenza di una delle materie che più amava: Magia Verde. Era sempre puntuale e anche quella volta stava percorrendo il corridoio rialzato per giungere all'aula con un passo decisamente svelto. La cravatta non era perfettamente allacciata, la camicia era in parte fuori dai pantaloni della divisa e sul braccio pendeva una sacca dove aveva libri e quant'altro che tirava in maniera scomposta la giacca dell'uniforme. Tirò fuori dalla giacca il magifonino e mandò un messaggio ad Erik
    CITAZIONE
    «Foster, ti aspetto a lezione di Magia verde! Ho preso posto anche per te!»

    - faceva sempre bene una compagnia a lezione ed Erik era la migliore che potesse avere, lo dimostrava anche quando non si lamentava del suo russare. Quando arrivò davanti all'entrata della stanza, Lucas sorrise alla ninfa che era guardiana dell'ingresso «Madama Doow buon pomeriggio, questa primavera le dona particolarmente. Come sta, quest'oggi?» - il tono del ragazzo era gentile e dopo aver atteso una sua eventuale risposta, si sarebbe prodigato ad entrare in aula, sempre che la ninfa non gli avesse fatto qualche dispetto.
    «Buongiorno professoressa Onfroy.» - sentenziò, mentre prendeva posto in uno dei banchi che erano stati liberati, quelli più avanti possibile, così da non avere distrazioni durante la lezione.
    Quando la lezione iniziò, Lucas buttò un occhio alla domanda che apriva il dibattito, quindi dopo aver sentito alcuni studenti degli altri anni rispondere, prese parola «Il fuoco è un elemento molto complesso, secondo me. Se parliamo di filosofia, il fuoco è il primo dei quattro elementi fondamentali. A lui si legano i significati di energia, passione, grinta. Credo che il fuoco sia uno degli elementi più difficili da domare. Esso, in alchimia, è associato al numero uno, in quanto unità da cui si originano gli altri tre elementi. Prendiamo il Sole, anche questa è una stella di fuoco.» - fece una pausa, rendendosi conto di quanto stesse parlando «Possiamo ritrovare l'elemento del fuoco anche nell'astrologia, lo Zodiaco divide i suoi segni in base agli elementi e quelli del fuoco - Ariete, Leone e Sagittario - sono i rispettivi del fuoco. Segni che incarnano la creatività, l'attività e l'espansività, tipici di questo elemento.
    Alcune religioni, ad esempio quella induista, ha fatto del fuoco una vera e propria divinità, facendo incarnare in Agni - dal sanscrito, fuoco - il dio principale che brucia i demoni e media tra gli dei e gli umani.»
    - quanto amasse la magia verde si poteva notare da come ad ogni lezione tentava di superare se stesso. Gli veniva bene studiarla, quasi come se fosse pura e semplice lettura di piacere «A livello fisico, il fuoco è calore. L'uomo ha scoperto il fuoco per sopravvivere al freddo e alla fame, è stata una delle invenzioni più importanti per la storia dell'uomo. E' combustibile, aiuta molto la terra, nelle zone con scarsa piovosità, in quanto decompone rapidamente i vegetali e ridona le sostanze nutritive al terreno. Ci sono addirittura delle piante, pirofite, che si riproducono più velocemente in seguito ad incendi.» - tirò un profondo respiro, sorridendo alla docente «Se penso al fuoco mi vengono in mente diverse creature e piante legate a questo elemento. Il crisantemo, fiore dei cimiteri, per esempio, e questo riporterebbe anche il legame divino che diverse mitologie legano alla cremazione dei defunti, dove si pensa che il fuoco sia elemento di comunicazione tra gli uomini e il divino. O la pervinca.
    Tra gli animali, invece, come non nominare la salamandra, che abita all'interno delle fiamme. O anche a dei semplici mammiferi.»
    - per ora aveva finito, doveva lasciare spazio anche agli altri e forse aveva dimenticato cos'altro dire.

    Cerca di conversare con la ninfa, poi entra e si siede, prendendo posto anche per Erik. Risponde alle domande, preso un sacco dall'argomento!
    lucas j. jones

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    Erik Foster | Ametrin | III anno
    A Hidenstone il clima era assai differente da quello di Londra. Solitamente nella capitale inglese ad aprile si usciva con un cappotto leggero a Denrise, invece, potevi anche andar in giro a maniche corte e non risentire minimamente del fresco primaverile. Anzi, mi sembra quasi estate! Potrei andare al laghetto a salutare i miei amici pesciolini! Si disse, andando in cucina per supplicare gli elfi affinché potessero concedergli qualcosa di commestibile anche per loro. Oh, sì, so che avete da fare signori elfi, ma vi supplico, anche loro devono mangiare! Sarà l'ultima volta che vengo qui, ma vi supplico. Sono anche disposto ad aiutarvi con la cena! Forse più per pietà che per reale bontà d'animo, uno degli elfi cedette alle suppliche e consegnò a Erik del semplice pane bianco. Bene, ora chiamerò i miei amici! Impugno il magifonino e sbiancò. MAMMINA! Ma oggi abbiamo magia verde! Senza attendere ulteriormente cominciò ad avviarsi verso l'aula e rispose al messaggio di Lucas: Sto arrivando mio piccolo Lucky Luke! E mentre saliva le scale a gran velocità cominciò a canticchiare:In sella al mio cavallo, sto arrivando Lucky Luke. Se guardi all'orizzonte puoi vedermi anche tu.
    Giungendo in aula, Erik alzò la mano in cenno di saluto. Ciao a tut- BU! AIUTO GLI ALIENI! Fece un salto lungo mezzo metro, dopodiché si voltò. Madama Doow gli aveva appena fatto uno scherzetto. Acciderbolina, non volevo darti dell'aliena, ma mi è venuto un colpo! Scosse rapidamente il capo, rivolgendo poi l'attenzione verso la docente. Buonasera prof! Lo sguardo poi andò verso Lucas e in quel momento notò un dettaglio: erano stati spostate le piante dai tavoli. Prof, si è occupata da sola della nuova disposizione? Se sapevo sarei arrivato qualche minuti prima per darle una mano. Rispose in maniera gentile, affiancandosi poi all'amico a cui diede una pacca sulle spalle. Grazie per avermi tenuto il posto. Tentò di dargli un bacetto sulla guancia e continuò a conversare con lui fino a quando la lezione e il dibattito non ebbero inizio.
    Dopo aver lasciato parola al suo amicone, fu Erik ad alzare la mano. Professoressa, non sono molto bravo a spiegarmi, ma cercherò di far il possibile per essere chiaro: per me il fuoco a livello filosofico rappresenta qualcosa che cambia, che muta, mai uguale. Insomma, quando vediamo un fuoco che brucia, le fiamme non sono ferme, mi da l'impressione che sia qualcosa di dinamico e in continua trasformazione. Altri significati a cui associo il fuoco sono quelli di accoglienza, contrasto e rinascita. Fece una piccola pausa per riprendere fiato, dopodiché continuò.
    A livello fisico il fuoco mantiene il senso della trasformazione: come ha detto Lucas la cibo diventa cotto, ma anche il ghiaccio diventa acqua, il ferro diviene modellabile e il buio si trasforma in luce finché qualcosa lo alimenta.
    Al fuoco legherei l'ortica dato che l'etimologia del suo nome è legato al significato bruciare o la starnutaria. Per quanto riguarda gli animali nominerei gli Ashwinder che nascono dal fuoco magico, la fenice e numerose famiglie di draghi.






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    xscheda | blake barnes | statistiche

    La coerenza di Blake Barnes lo avrebbe distrutto dall'interno. Era talmente tanto disinteressato e disattento a quello che riguardava la sua formazione che delle volte faceva delle cose seriamente assurde. Non è che Blake non amasse la scuola era tutto quello che ci girava intorno a non essere amato da lui: i compiti, i professori, i doveri, le aspettative, Aaron che rompeva le palle, Annie che gli dava man forte, i suoi amici prefetti che aspiravano e facevano sempre compiti pazzeschi e sopratutto facevano i compiti. Lui non ce la faceva ecco la verità dei fatti quale era. Blake era una persona che tendeva ad agire e non a pensare, tendeva a voler fare qualcosa invece che discutere di qualcosa. Era il classico tipo che da bambino non mangiava e non dormiva ed era anche sottopeso perchè mangiava in piedi e finiva di fare una cosa e subito ne voleva fare un'altra ed era per quello che quella mattina aveva sbagliato tutto e la giornata era cominciata dannatamente in maniera caotica. Era andato a lezione fino all'ora di pranzo aveva pranzato, si era fatto un pisolino e poi boom, si era risvegliato con un Ares selvatico addosso ed una Sambuca strusciante ed adorante nei capelli e lui che era convitno di dover andare a lezione. Certo gli orari del primo e del secondo anno non li aveva mai imparati davvero, ma era come se qualcosa gli dicesse che doveva veramente andare a lezione ed, in effetti doveva farlo. La professoressa di incantesimi gli aveva dato un compito extra e gli aveva detto che si doveva presentare alle 17 in punto nella riserva per fare una lezione dedicata solamente a loro, questo per il 6 aprile, e si, eravamo al 5 aprile, ma questo Blake non lo sapeva ancora. Quindi si diede una rapida sistemata, prese il manuale di incantesimi e via verso il luogo dell'appuntamento, dove ovviamente non c'era assolutamente nessuno perchè non era il giorno giusto ma visto che è a convinzione che fotte le persone, Blake andò verso quella che era la prima aula che vide aperta, si infilò dentro e si mise dietro a tutto, cercando di capire quale fosse l'argomento del gionro e cercando anche di dare una risposta giusta a tutto quello. Il fuoco. Si lo conosco e ce la posso fare. Ma perchè ci sono piante in giro?Bah! Fece un passo avanti e con suo enorme sorpresa e dispiacere di Kara, possibilmente, Blake capì che era nella lezione sbagliata, nel momento sbagliato ma, esattamente cosa doveva fare adesso? Poteva mai dire: vabbè è stato un piacere vado via? Sembrava brutto quindi si grattò il capo, nascose dietro la schiena il manuale evidentemente sbagliato e guardò la ninfa in segno di resa come per dirle: non avvelenarmi ed amami come fanno tutti. Vide Lucas ed Erik e fu una piacevole sorpresa ma si rese conto che non era proprio contemplata la sua presenza li quindi doveva essere ancora più zitto ed attento visto che per una cosa del genere poteva essere messo di nuovo in punizione. Mi scusi professoressa è che sono interessatissimo a questo genere di cose e di conseguenza... Era un paraculo e cercava davvero di salvarsi con una bugia palesemente detta per non dire altro. Ma era anche convinto che se seguiva la lezione come un qualsiasi studente e senza creare scompiglio, poteva rimanere. Sperava solo di non perdere punti. Associerei il fuoco a qualcosa di intenso sia a livello fisico che filosofico. A livello fisico perchè il contatto con il fuoco non è mai qualcosa che passa inosservato, se sei freddo il fuoco ti scalda, se sei eccessivamente caldo il fuoco ti scotta, se ci stai troppo a lungo a contatto con una fiamma puoi decisamente farti male fino ad arrivare alla morte. Tanto, e a questo mi ricollego per il significato filosofico, il fuoco veniva usato per uccidere le streghe e veniva usato il fuoco proprio perchè si pensava che esso fosse in grado di purificare l'anima delle stesse. Ma al contempo possiamo anche dire che il significato di purificazione si pone in netto contrasto con l'idea che l'inferno, ad esempio, sia fatto di fiamme, quindi può essere anche visto come qualcosa di cattivo e pericoloso. Per quanto mi riguarda il fuoco è un elemento che mi identifica molto anche se sendo gli astri il mio segno zodiacale appartiene all'elemento della terra. Personalmente lo associo a qualcosa di estremo, quando le sensiazioni vengono associate al fuoco si vuole esaltare quella stessa sensazione, quindi dire il fuoco della passione, o una passione ardente, gli occhi fiammeggianti di rabbia... Beh, però almeno era capitato ad una lezione abbastanza giusta per lui, cominciava ad essere seriamente curioso della cosa. Quindi il fuoco è potenza, forza, distruzione, purificazione, è rinascita e passione. Ecco come poteva riassumere tutto quello che aveva detto. Poi pensò un pò alle puante e agli animali. Ecco su quello era sicuramente meno bravo. Sicuramente il primo animale che mi viene in mente per associazione è il drago - ed Amelia, ma questo non poteva dirlo ad alta voce - Per quanto riguarda le piante invece, direi, il crisantemo. In quanto, se non ricordo male e la possibilità è veramente molto alta, è legato all'elemento del fuoco ed è associato alla morte e alla rinascita e... no non sapeva dire altro e non aveva neanche un manuale e i suoi occhioni blu erano fissi su quelli della professoressa e chiedevano pietà e di continuare la lezione e farlo smettere di parlare perchè davvero non sapeva che altro dire!

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    Kàra Onfroy
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    Ogni volta che vedeva gli studenti raggiungere l’aula, non poteva fare a meno di sentire la tensione allentarsi almeno un po’. Per quanto non fosse mai sicura di avere davvero qualcosa da dare in pasto a quelle giovani menti, la rincuorava l’idea di poterli aiutare, almeno un po’, nei loro percorsi e tanto bastava per riuscire a convincerla a lasciarle alle spalle i dubbi personali. Succedeva ogni volta, eppure era un processo così interessante che non finiva mai di sorprenderla: chissà come facevano quei ragazzini a farla sentire così bene, se non altro significava che quel mestiere le piaceva più del previsto.
    Sorrise appena nel sentire la voce di Madama DooW che accoglieva gli studenti, rispondendo con voce squillante e risatine scampanellanti. “Di certo mi donerebbe di più se avessi qualche fiore in più!” avrebbe replicato candidamente alle parole di Lucas Jughed Jones , pur gonfiando parecchio le sue foglie di fronte a quei complimenti. “Buongiorno a te, Lucas.” rispose con gentilezza, lasciando che si sistemasse in uno dei tavoli. Non poteva fare a meno di trovare la ninfa adorabile, nonostante non potè evitare di lanciarle un’occhiata di disapprovazione quando poco dopo cercò di spaventare Eric, facendolo saltare in aria e probabilmente costringendolo a perdere pure qualche anno di vita. “Madama DoooW, ti prego, un po’ di contegno…!” l’avrebbe ripresa a mezza voce, sorridendo quindi al ragazzo. “Spero tu stia bene e ti ringrazio per l’offerta, lo terrò in considerazione per la prossima volta, ma spostare le piante è un’attività più divertente di quel che sembra.” replicò quindi con leggerezza, per poi lasciare che tutti prendessero posto e aspettando paziente le loro risposte.
    Durante le sue ore di lezione si era sempre rifiutata di costringere chiunque ad aprirsi troppo o a sforzarsi, voleva che tutti si sentissero a loro agio e che avessero la possibilità di riflettere anche su argomenti che magari non avevano tempo di analizzare altrove. Fu contenta di sentire risposte approfondite e variate tra loro e non mancò di rispondere ad ognuno con più attenzione possibile. “Hai ragione Lucas, il fuoco è un elemento fondamentale ma anche uno dei più complessi: l’uomo ne è da sempre affascinato ma anche spaventato, forse proprio perché ne riconosciamo la sua capacità di dare e togliere la vita. Troviamo un dio del fuoco in qualunque credo, pensiamo anche alla mitologia norrena e al Dio Logi, che insieme ai suoi fratelli Ægir e Kari, che hanno plasmato il mondo.” spiegò, e dal suo sguardo era evidente il legame che aveva con certe tradizioni e miti. “Affascinante, non trovate? Il fuoco ha la nomea di distruggere e tenerci in vita: Lucas ci ricorda le piante pirofite, tra cui abbiamo anche le sequoia, che riescono a mettere radici solo se esposte al calore di un incendio.” approfondì, lanciando al ragazzo un leggero sorriso colmo d’orgoglio. “La salamandra è un ottimo esempio! Vi ricordo infatti che tutti i rettili sono legati a doppio filo con l’elemento del fuoco, ma di questo parleremo tra poco…” anticipò con un tono sospetto, senza sbilanciarsi troppo.
    Anche Erik Foster rispose in modo eccellente, intenerendo la docente per la sua sincerità. “Ti sei espresso molto bene, invece, e hai proprio ragione: è un’osservazione molto precisa la tua ma è vero, il fuoco è sempre in movimento, forse ci spaventa anche per questo. E’ imprevedibile, in continua mutazioni, e molti filosofi direbbero che l’uomo ha paura dei cambiamenti molto spesso. Ma il fuoco è anche casa, calore, accoglienza” concordò “Le ortiche sono piante che tendiamo a non prendere in considerazione ma ciò che hai detto è vero, sono indubbiamente legate all’elemento del fuoco e non a caso sono altamente irritanti, per quanto vi potrebbe sorprendere sapere quanto siano utili e benefiche in realtà.” si dilungò leggermente, cercando poi di riprendere il filo del discorso.
    Di certo si aspettava di tutto, ma mai avrebbe potuto prevedere l’arrivo di Blake Barnes, che si fece avanti con non chalance: doveva essere entrato quando avevano già cominciato a parlare e Kàra era troppo focalizzata su altro, e quando lanciò un’occhiata a Madama DooW questa alzò gli occhi al cielo e fece “spallucce” con le sue foglie, come a dire “cosa volevi che facessi?! Mi hai detto tu di fare la brava.” Tornò comunque a guardare il ragazzo: non era un problema che si fosse presentato lì, d’altronde la docente pensava che l’insegnamento dovesse essere accessibile a tutti, ma conosceva la sua nomea e non era sicura che fosse proprio un caso se era finito lì quel giorno. “Sono felice che tu abbia deciso di unirti a noi e darci il tuo contributo.” ammise con franchezza, lasciando poi che spiegasse la sua visione delle cose. Aveva sentito parecchi racconti circa quel ragazzo, la sua nomea non era certo un mistero tra i docenti, ma lei si scoprì colpita dalle sue parole tanto quanto quelle di chiunque altro: colori che sostenevano che non si impegnasse dovevano aver sbagliato ragazzo. “Sono proprio i crisantemi, esatto, e questo ci riporta ad un importante passo: il legame del vuoto con la vita e con la morte, con la fine e l’inizio. Un ciclo, che non sembra finire mai e che si ripete sempre e comunque, nella natura come nelle nostre vite. Un ciclo che è anche passione, perché la vita è prima di tutto una fiamma ardente. Dopotutto le emozioni più forti sembrano farci bruciare da dentro, non siete d’accordo?” domandò per poi scuotere appena la testa, come a voler tornare anche lei alla realtà.
    Avrebbe quindi guardato gli studenti, riservandogli un sorriso leggero e gentile, indicando con un cenno il laghetto che padroneggiava un’ala della stanza, avvicinandosi. “Venite con me, per la lezione di oggi ho in mente qualcosa in particolare, voglio portarvi in un posto.” avrebbe quindi spiegato, senza anticipare troppo, sistemandosi poi su una delle pietre che contornava il laghetto e aspettando che gli studenti lo attraversassero, per arrivare alla Riserva. Non era qualcosa che accadeva troppo raramente, ormai non era un segreto per nessuno che la docente di Magia Verde avesse interesse nel far vivere ai suoi ragazzi la natura in prima persona e non solo attraverso libri e trattati. Il laghetto permetteva a chiunque lo attraversasse di raggiungere punti della Riserva che Kàra decideva, e in questo caso i ragazzi, una volta arrivati dall’altra parte, si sarebbero trovati davanti ad un casolare dall’aspetto particolare. La struttura non era troppo imponente, somigliava per lo più ad una di quelle case storicamente abitate da guardia caccia o falegnami, immerse nel verde e lontane dai centri abitati. Se anche sembrava fatta di legno, in realtà era composta da uno speciale materiale ignifugo e la ragione vi sarebbe parsa ovvia non molto tempo dopo: guardando attentamente a terra, sbirciando dalla porta aperta, avreste notato delle inconfondibili scie di cenere negli angoli più bui, che potevano appartenere solamente a degli Ashwinder. Ed ecco spiegata la domanda sul fuoco. Poco lontano dalla casa, ma comunque a distanza di sicurezza, Kàra si era preoccupata di allestire un angolo, munito di tavoli e di tutti gli utensili che i ragazzi avrebbero potuto reputare utili: guanti di pelle di drago, attrezzi ignifughi, ghiaccio, scorte d’acqua, manuali e qualsiasi cosa potesse passargli per la testa.
    Kàra si sarebbe voltata verso gli studenti, sorridendo appena nel guardarli, rimanendo comunque leggermente a distanza dalla casa. “Ecco qui, questa è una delle diverse strutture che si trovano all’interno della Riserva, forse avete avuto modo di vederne altre. Ognuna di esse è pensata per ospitare creature con esigenze particolari, e questa è stata costruita per ospitare gli Ashwinder. Sono sicura che ne abbiate sentito già parlare, sono dei serpenti, quindi per natura già legati all’elemento del fuoco in quanto rettili, ma ancora più particolari per via del fatto che siano per lo più composti da cenere e fiamme.” spiegò quindi, con calma e chiarezza. “Immagino vi ricordiate bene da dove hanno origine questi serpenti: nascono quando i fuochi magici vengono lasciati bruciare a lungo, e hanno poche ore di vita nelle quali si riproducono prima di spegnersi per sempre. Il loro è un rituale delicato e veloce, che compiono sempre nel buio, per ricordarci che Luce e Ombra sono sempre in delicato equilibrio.” continuò, sorridendo ad Erik e Lucas con gentilezza. “Come avete detto anche voi, il fuoco è nascita, è vita, ed è anche passione. E non per niente le uova di Ashwinder sono l’ingrediente fondamentale per una pozione d’amore molto nota: l’Amortentia.” buttò lì con eleganza, per poi rivolgere un’occhiata alla casa che, pur essendo abitata fa piccoli fuochi magici e creature focose non sembrava pronta a crollare ad un momento all’altro e nemmeno molto bruciata, a dire il vero.
    “Questo è un luogo protetto, pronto ad accogliere i nostri Ashwinder e offrirgli un riparo sicuro, dove possano non temere le loro sorti. Per questo voglio che entriamo qui dentro con tutte le accortezze del caso: siete studenti del triennio, mi aspetto che sappiate come trattare con questi animali ma rimango disponibile per ogni genere di dubbio. Vi chiedo di essere rispettosi e cauti, e di recuperare almeno un uovo. Vi prego di ricordate che le uova di Ashwinder prendono fuoco se non trattare con cautela, quindi vi consiglio di sbrigarvi a congelarle: questo edificio è a prova di incendio e non correte rischi, ma non vogliamo rendere vani gli sforzi di queste creature. Avrete a vostra disposizione qualsiasi tipo di strumento, materiale o incantesimo che pensiate possa servirvi, rimango disponibile per ogni dubbio ma vorrei spronarvi a ragionare di testa vostra e seguire il vostro intuito. Mi fido di voi.” concluse, ed era palese che credesse fermamente ad ogni singola parola.
    Prima di lasciare i ragazzi andare si sarebbe rivolta a Blake, con gentilezza. “Blake, dal momento che non hai seguito altre lezioni prima di questa, ti chiedo gentilmente di seguire Lucas o Erik nel loro compito: potrai fare la tua parte nel processo, sono certa aggiungerai eccellenti idee al piano, ma ti chiedo di agire con prudenza per rispetto degli animali con cui stiamo interagendo.” spiegò con cautela, con tutta la speranza che la ascoltasse.


    code made by gin






    Ma come siete stati braviiii, ho apprezzato un sacco le vostre risposte e i vostri interventi *^* Passiamo quindi alla seconda fase della lezione, che sarebbe quella teoria (ma che ho condito con una piccola sorpresa <3)
    Come avete visto Kàra risponde alle vostre parole e poi vi porta, attraverso la passaporta situata nel laghetto, nella Riserva. Qui vi ritrovate di fronte ad un edificio costruito nel bosco ( immaginatelo come qualcosa di questo genere), incantato e reso ignifugo, con all'interno svariati focolari magici che permettano agli Ahswinder di nascere e riprodursi in pace.
    Qui Kàra vi presenta gli animali con cui andrete a "scontrarvi" e vi chiede di recuperare un uovo a testa. Vi spiego meglio cosa intendo:
    - Quello che a me preme è che voi vi soffermiate nello spiegare quale sia il vostro piano e come intendiate approcciare l'Ashwinder, cercare le uova e prenderle, in linea con le informazioni che sapete circa i rettili ( che trovate sempre QUI)) e nel rispetto delle creature. Potete sfruttare qualsiasi cosa vi venga in mente (giocatevi pure incantesimi, elementi narattivi, tutto ciò che volete).
    - vi chiedo di non autoconcludere l'azione con la certezza di aver recuperato l'uovo: sono certa che sarete bravissimissimi ma non si sa mai v.v
    - siete liberi di dividervi come meglio credete, il compito andrebbe svolto in singoli ma visto che Blake non ha mai partecipato a Verde prima gli viene chiesto di affiancarsi a qualcun altro: Kàra consiglia Lucas o Erik ma se l'idea non vi aggrada Blake può affiancare un PNG, l'importante è che il suo ruolo sia in linea con le sue presunte conoscenze <3
    - Soggetto della valutazione sarà più che altro il rispetto dell'ambientazione, delle creature ma anche del carattere del vostro personaggio <3

    Non vedo l'ora di vedere che cosa vi inventerete *^*

    Rimango disponibile per qualunque dubbio o domanda e per qualunque lamentela o feedback <3

    Scadenza: 15 aprile ore 23.59
     
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    Erik Foster | Ametrin | III anno
    Gli occhi di Erik si illuminarono non appena vide Blake fare il suo ingresso. Ma cosa ci fa qui? Ascoltò del suo interesse della materia e sul volto dell'ametrino si dipinse un sorriso a trentatude denti. Acciderbolina, non sapevo del suo interesse per la Magia Verde! Dopo la lezione gli facciamo vedere tutte le piantine di cui ci prendiamo cura? Sussurrò a Luke, salutando poi il suo amicone biondo con un rapido gesto della mano destra. Se Blake avesse spostato lo sguardo verso Erik avrebbe potuto leggere il suo labbiale: sono felice di vederti qui.
    Ognuno dei presenti rispose in maniera personale alla domanda che la docente aveva posto. Siamo una classe fantastica. Era soddisfatto in seguito ai complimenti che ognuno di loro aveva ricevuto e per un istante si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo: tra di loro non c'erano persone interessate alla dura competizione fra casata, senza l'incombente bisogno di dover essere per forza migliori rispetto al prossimo. Qui ognuno di noi darà il suo massimo.
    Che bello, usciamo dall'aula! Secondo voi dove ci porterà? Nonostante l'entusiasmo del moro, questa aveva già una sua idea: le serre del castello. E naturalmente non ci azzecco mai. Si disse dopo aver attraversato il laghetto ed essersi ritrovato nella riserva delle creature magiche. Uh, un casolare! Fece notare il licantropo, concentrandosi poi sulla cenere a terra prodotta probabilmente dagli Ashwinder nominati dalla docente. Sono le creature che ho nominato! La spiegazione sulle suddette lasciò Erik incantato, trovando affascinante il loro dualismo non solo tra luce e buio, ma anche tra vita e morte.
    Il compito degli studenti sarebbe stato quello di recuperare le uova delle creature, senza però deturpare in nessun modo il loro territorio o far loro del male. Tutto chiaro, prof! Si voltò verso Lucas e Blake. Amiconi, pronti per la missione aiutiamo i dolci Ashwinder a sopravvivere? Sono certo che ognuno di voi farà del vostro meglio, ma comunque ci tengo ad augurarvi buona fortuna! Esclamò, saltellando poi in direzione degli strumenti: senza neanche pensarci indossò un paio di scarpe e guanti ignifughi in maniera tale da essere protetto se come di suo solito avesse toccato qualcosa da non toccare. Testabolla! Affermò ad alta voce e con estrema sicurezza, mentre una bolla circondò il suo capo. Ora non dovrei soffrire dei brutti effetti del fumo. Poi continuò a guardarsi intorno alla ricerca di possibili esche, purtroppo però forse a causa della sua sbadataggine non ne trovò. Va bene, mi inventerò qualcos-PRENDO QUELLE! Si trattava di due pietre focaie.
    Si avvicinò così al casolare. Aveva l'aria di trovarsi lì da parecchi anni e ciò rassicurò l'aspirante magizoologo. A me potrà sembrare pericoloso, ma devo ricordarmi che per gli Ashwinder è un vero e proprio paradiso. C'era della cenere già all'entrata, così si chinò e la raccolse con le mani, dopodiché se la sparse lungo le braccia e sulla base del collo. In una situazione normale si sarebbe occupato anche del viso, ma in quel momento tutti gli odori emessi dal proprio capo erano già bloccati dal Testabolla. Odori forti e sconosciuti potrebbero metterli sulla difensiva e io voglio essere loro amico.
    Avanzò verso l'interno e l'aumento di temperatura dovuta alla presenza delle creature si percepì forte e chiara. Oh, mammina! L'abitazione era un forno. Amici? Erik chiuse gli occhi, ripose la bacchetta nella tasca posteriore affinché non venisse vista e tentò di utilizzare la localizzazione magica affinché potesse rintracciare quantomeno un uovo. L'aura lavanda - visibile solo a lui - si concentrò dapprima sulla sua testa, dopodiché sulle mani, affinché potessero percepire gli influssi magici. In mente aveva chiaro l'uovo: forma ovale e non più alto di quindici centimetri, il peso si aggirava dai cento ai duecento grammi, superficie ruvida al tatto ma incandescente, luminosa e dalle tonalità color oro, adagiate su una superfice piana o concava.
    Avanzò oltre l'ingresso, senza però percepire nulla. Probabilmente, trattandosi del luogo più vicino all'entrata e quindi più esposta all'ambiente esterno era la stanza con la temperatura meno adatta per deporre le uova o condurre la propria vita.
    L'arredamento di fronte agli occhi del moro era semplice ed essenziale, fatta eccezione per uno spesso tappeto che presentava innumerevoli pieghe, lasciando spazi abbastanza alti. L'influsso magico dell'aura si concentrava su quel tappeto: là sotto doveva essere più buio e anche il caldo si concentrava, proteggendo le uova da possibili spifferi esterni. E ora? Scosse il capo, ponendo fine alla localizzazione, afferrando poi la bacchetta e tenendola alle sue spalle.
    Alimentes Flames! L'Incantesimo di Propagazione fu indirizzato contro un fuoco magico situato dal lato opposto del tappeto - probabilmente ignifugo - che aumentò di dimensione, innalzando non poco la temperatura all'interno della stanza. La variazione di temperatura venne percepita da un'ashwinder femmina che uscì da una delle pieghe del tappeto. Osservò Erik con un'aria piuttosto confusa, dopotutto non era abituata alla presenza degli umani. Non voglio farti del male. Il tono era estremamente pacato, basso e lentamente ripose sulla tasca posteriore la bacchetta. In un primo momento non si mosse, rimanendo immobile e lasciando il rettile muoversi prima a destra e poi a sinistra, ma neanche lui si avvicinò. Il fuoco l'ho alimentato io. L'ashwinder sibilò, dopodiché un altro ashwinder fuoriuscì dal tappeto e si avvicinò al fuoco di Erik, percependo l'effettivo cambiamento. Lentamente l'ametrino si mosse, piegandosi verso terra fino al sedersi. Facendo attenzione a non far movimenti bruschi, dalle sue tasche afferrò le due pietre focaie e le sfregò su una tegola rialzata accanto a lui, generando un ennesimo fuoco, rendendo la temperatura per il giovane Foster estremamente difficile da sopportare. Lo sto facendo per loro. Per gli ashwinder è piacevole. Questa è la loro casa. Scosse il capo, ma in seguito a un ennesimo sibilio, Erik rivolse lo sguardo verso l'ashwinder femmina e successivamente al maschio che da dentro il tappeto portò fuori per quattro uova, avvicinandole a poca distanza dal fuoco magico. Fa molto caldo, eh? Sp-spero di aver reso l'ambiente più accogliente. Si morse appena il labbro, dopodiché si strappò il colletto della camicia della divisa e lanciò il bottone che faceva da chiusura a un metro di distanza dal serpente. Il maschio si avvicinò, lo morse, ma rendendosi conto di come non fosse nocivo, lo portò vicino alla femmina. Erik fece ciò affinché potessero percepire al meglio il suo odore o, meglio, quella pare non nascosta dalla cenere. Non dovete aver paura di niente. La destra andò dietro al proprio corpo e vi posò a terra le due pietre focaie. Successivamente si mosse, affinché potesse mettersi in ginocchio e nuovamnete la mano, rimanendo dietro impugnò la bacchetta magica. Corpusfiguro! Corpusfiguro! Tentò di trasfigurare le due pietre in due topolini che cominciarono a correre per la stanza. Ciò mise in guardia i due ashwinder che si separarono, forse poiché avevano intuito la possibilità di un pasto facile da reperire. Non appena li vide sfrecciare e allontanarsi un minimo da lui, Erik agì rapidamente. Puntò la bacchetta perso una della uova. GLACIUS! Lo eseguì in maniera non verbale come aveva appreso a lezione di Incantesimi, affinché, non emettendo suoni gli ashwinder non partissero prevenuti. Forse non avvertirono il suono, ma il netto cambio di temperatura quando fuoriuscì il raggio congelante sì. La madre corse in direzione dell'uovo, mentre il maschio strisciò rapidamente in direzione di Erik. Carpe Retractum! L'obiettivo era quello di far sì che un fascio di luce bianco potesse aggrapparsi all'uovo che aveva cercato di congelare, affinché venisse poi trascinato dal ragazzo. Se l'azione fosse riuscita, avrebbe fatto il possibile per correre verso l'esterno dell'abitazione ed evitare l'altro ashwinder grazie a una piattaforma generata da un Cumtello eseguito al meglio delle sue possibilità.


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    Le parole di Madama Dooow fecero sorridere l'ametrin, che fece un inchino alla ninfa «La trovo splendida anche così, Madama. I fiori sono solo un apostro dolce tra le parole d'incanto.» - che ammaliatore, eh?
    Un sorriso venne donato anche alla docente, quando ricambiò il suo saluto e rimase lì in attesa.
    La vita era sempre lì, pronta a sorprenderti ogni giorno. Lucas questo lo aveva capito da tempo, ma doveva ammettere che non si era ancora abituato a quanti dispetti facesse la vita, alle persone come lui. Soprattutto quando queste sorprese erano dettate dall'entrata in aula di Blake Barnes.
    Lucas, sentendo la voce dell'amico, si voltò con occhi sgranati, quasi increduli che fosse davvero lì. Sì, certo, sapeva che aveva fatto dei cambi di percorso, ma forse quello era anche troppo per le sue corde. Se avesse incrociato il suo sguardo, Lucas avrebbe mimato con il labbiale un «Bro, tutt'apposto?» - allargando poi le mani a volergli chiedere che cosa diavolo ci faceva lui a lezione di Magia Verde ed Erik sembrava concordare con il suo stupore, visto il commento che fece «Non sono certo che Blake voglia vedere le piantine che noi curiamo. Secondo me ha sbagliato aula.».
    Tornò poi alla lezione, avvicinandosi con il volto a Foster per un sussurro innocente «Ma quanto è carina la professoressa Onfroy?» - disse, coprendosi la bocca con la mano, così che non potesse esserne letto il labbiale. Poi fece un sorriso innocuo al suo Prefetto del cuoricino e rientrò nella concentrazione. Forse era il fascino della Magia Verde che lo stava ammaliando, eppure ogni volta che entrava in quell'aula desiderava non andarsene più. Il concordare della docente, poi, fece gonfiare ancora di più un Lucas intento a pavoneggiarsi in quella che era una delle sue materie preferite, pendendo dalla spiegazione di Kàra, come se fosse miele per le api. Era orgoglioso se aveva appena ottenuto un po' dell'attenzione della donna e questo non fece altro che farlo sorridere di rimando, calando lo sguardo, poi sul banco. Non potè poi che annuire riguardo le emozioni forti che scuotevano i loro animi, con un leggero sorriso sarcastico sul volto. Chissà se la passione per una docente poteva rientrare tra gli ardori di qualcuno...

    Finalmente la lezione entrava nel vivo, come sempre la Onfroy sapeva come trattare con quegli adolescenti stanchi di essere costretti dietro i banchi di scuola. Si diresse, quindi, ad uscire da dietro il bancone, aspettando che anche Blake si unisse a lui, dopo aver fatto cenno con la mano di raggiungere lui ed Erik, Se lo avesse fatto, quindi, avrebbe approfittato di quel movimento di persone per delucidazioni riguardo la sua presenza a lezione «Bro, ma c'hai la febbre? Cioè, mi fa piacere se frequenti con noi Magia Verde, ma... sei sicuro di non aver ingerito qualcosa di indigesto?» - rise appena, spingendolo appena con il gomito, dopo aver fatto quella battuta.
    Raggiunse, quindi, il posto dove la docente aveva creato una specie di passaggio tra l'aula e tutto il resto: il laghetto e non ci pensò poi così tanto ad attraversarlo, per giungere lì dove si sarebbe svolta la seconda parte di quella lezione.
    Un casolare strano, decisamente discreto, fatto in legno. Il ragazzo si guardò attorno, con aria interrogativa e notando delle scie di cenere che davano sicuramente la certezza di essere alle prese con degli Ashwinder. Ora tutto aveva un senso, ecco perché tutto girava intorno all'elemento del fuoco. Lucas sorrise quasi a se stesso, e quando la docente tornò a parlare, eccolo che riprese l'attenzione sulla spiegazione interessante. «Un po' come lo yin e lo yang...» - commentò appena sovrappensiero, pensando al binomio Ombra Luce. Sgranò gli occhi quando la docente parlò dell'Amortentia «Si dice sia il filtro d'amore più potente al mondo. Per questo è vietato riprodurlo...» - commentò allo strano riferimento fatto alla pozione proibita.
    Annuì alle parole della docente, quindi guardò Blake «Bro, con me.» - e si avviò verso la postazione organizzata con tutto il necessario per entrare in quell'edificio.
    Cercò di prendere di prendere quanto più materiale possibile. Iniziò dai guanti di pelle di drago e da una maschera ignifuga che indossò sul volto «Prendi tutto ciò che è necessario affinché tu non prenda fuoco.» - rise appena, pensando a Blake che era quasi il fuoco stesso, quindi lanciò al ragazzo una bottiglia d'acqua e del ghiaccio.
    «Sei pronto?» - chiese, e alla sua risposta sarebbe entrato nell'edificio.
    I passi mossi sarebbero stati attenti, cercando di essere quanto meno invadente possibile. Il suo tono era quasi un sussurro quando si rivolse al compagno «Allora, cerchiamo di essere più cauti possibili. Dobbiamo cercare una scia di cenere, gli Ashwinder sono facili da trovare proprio per questa traccia che lasciano dietro di loro. Vivono poco, giusto il tempo di rilasciare le loro uova, quindi non dobbiamo farci percepire come una minaccia, ok?» - quindi tentò di guardare a terra, cercando una qualche polvere.
    Dopo un po' di ricerca, Lucas diede un leggero colpo sul braccio di Blake e indicò un punto con l'indice della mano sinistra. Un angolo di quell'edificio, una stanza molto interna, dove il buio era diventato il covo di quella creatura, era davanti a loro. Erano due Ashwinder, per quello che avrebbe potuto vedere, quindi la questione sarebbe stata forse un po' più ostica... «Piano...» - sussurrò, tenendosi a debita distanza dalla creatura per evitare di agitarla «Ora, cerchiamo di tenerla occupata senza farle del male. Nel mentre io tenterò di prendere un uovo... conto su di te, Blake. Potresti cercare anche di attirarli da un'altra parte, l'importante è che non si facciano male, anche con un verso simile al loro, per esempio... la loro vita è già troppo breve...» - annuì quindi e quando l'altro sarebbe stato pronto, gli avrebbe indicato di dividersi. Così, Lucas si sarebbe occupato di uno dei due Ashwinder e avrebbe tentato di parlare alla creatura «Ehi...» - parlò piano, cercando di sembrare il più delicato possibile «... non vi farò del male. Promesso. Alla fine è casa vostra e io sono solo un vostro ospite, quindi mi scuso in anticipo...» - quindi la sua bacchetta l'avrebbe puntato e tracciando un cerchio, poi una stoccata, Lucas avrebbe mormorato «Bellyplenio» - con l'idea di rendere la creatura sazia, quindi una scintilla verde probablmente si sarebbe avvicinata all'ashwinder, tentando di rendere più mansueto l'ostacolo. Quindi, se ci fosse riuscito, avrebbe provato a rendere più sicuro il suo essere preda del serpente e «Immobilus.» - tracciò una I, provando ad immobilizzare l'animale, qualora non fosse bastata la precedente magia.
    Se questo fosse riuscito, e se Blake avrebbe ammansito anche l'altro serpente, avrebbe provato a puntare un uovo, quello più esterno e «Glacius.» - la voce sarebbe stata ferma e poi «Accio Uovo.» - e se anche questo fosse successo, avrebbe afferrato l'uovo della creatura.
    «Andiamo Blake.» - mormorò, piano, quindi sarebbero usciti, con la speranza che tutto fosse andato bene.
    lucas j. jones

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    xscheda | blake barnes | statistiche

    C'era poco da fare, Blake era una persona invasiva, prepotente, egoista e sopratutto sorprendente. Qualcuno avrebbe detto che brillava. Sicuramente la luce che emanav era tanto forte quanto nociva come quella del sole quando lo si fissava troppo e di conseguenza ogni persona che gli stava intorno si ritrovava o ad amarlo incodizionatamente oppure ad odiarlo senza nessun timore. Ma la maggior parte delle persone alternavano momenti di odio acuto a momenti di amore estremo. Quelle erano le persone che, in effetti, gli volevano veramente bene e che lo conoscevano davvero. Inutile dire che erano poche e sopratutto erano tutte quante con un disagio non indifferente. Ecco perchè quando Blake sentì le parole di Lucas per la ninfa storse il collo e lo guardò come per dire: ma che cazzo dici? Ma non disse niente. La professoressa Onfroy era stata così dolce e carina con lui che quasi gli dispiaceva anche essere li per sbaglio e non per scelta! Si erano incorciati ad Halloween e doveva ammettere che gli aveva fatto davvero piacere combattere al suo fianco, si era sempre ripromesso di fare un salto nel suo ufficio ma poi tra i tirocini ed i compiti era stato davvero impossibile riuscire nel suo intento. Ma fu davvero contento che almeno quello che aveva detto era più o meno giusto ed era ancora più contento del fatto che ne la ninfa, ne la stessa professoressa, lo aveva buttato fuori. Si avvicinò ai suoi compagni e poi, in particolare all'orecchio di Lucas, giusto per non disturbare gli altri ragazzi che stavano dando la loro visione dei fatti.Credo che intendesse dire che voleva farle vedere alla prof e non a me. Il che rende tutto ancora più grave! Suggerì a Lucas prima di dare una pacca sulla spalla ad Erik e seguire entrambi fuori di li, andando verso il casolare una volta che la professoressa avesse finito la sua spiegazione. A che servono i filtri d'amore? pensò tra se e se prima di decidere, saggiamente, di chiederlo alla professoressa. Prof. Ma se l'amore vero esistesse veramente, esattamente a cosa servono i filtri d'amore? Insomma chi è tanto sfigato da voler ingannare qualcuno con una pozione? E sopratutto chi è tanto sfigato da decidere di arrovellarsi il cervello prima facendo una pozione e poi illudendo se stesso e la persona a cui ha dato il filtro d'amore? Diciamo che a Blake un pò ed educazione sentimentale andava fatta, ma era sempre stato spontaneo e non avrebbe cambiato di certo il tiro in quel momento, in fondo oramai era li, a quel punto era giusto ed opportuno partecipare alla lezione e levarsi una serie di curiosità! Che poi aveva sempre i suoi soliti modi per rapportarsi al mondo quello era solo sinonimo di carattere e personalità!
    Comunque quando Lucas lo avvicinò di nuovo e gli chiese se avesse la febbre, Blake ridacchiò. No Bro, non ho la febbre, ho sonno. Mi sono svegliato, pensavo una cosa ma è evidente che non sia così e la cosa assurda è che se io adesso sono qui e non ci dovrei essere, vuol dire che sto perdendo un'altra lezione alla quale, invece, dovevo partecipare! Ma ehi! Come potevo mai perdermi una lezione che parla di fuoco? chiese poi per ironizzare su se stesso e su quanto fosse coglione!? Ecco, si diceva che l'intelligenza si misurava anche per il sarcasmo e l'auto ironismo e Blake, su quello andava forte. Sapeva esattamente come prendersi in giro. Infatti, nel suo immaginario, poteva farlo solamente lui a se stesso e mai un altro a lui. Insomma l'ultimo che aveva riso di lui stava per prendere letteralmente fuoco. Comunque, non era quello il momento di pensare a bei tempi andati, ma doveva concentrarsi quantomeno per cercare di rimanere vivo e far rimanere vivo sia quell'animaletto simpatico sia quello che aveva deciso autonomamente che sarebbe stato il suo compagno. Mi vuoi con te perchè hai paura che ti uccida, che mi uccida da solo oppure che uccida le uova con tutto lo Ashwinder? Anche in questo caso era ironico. Ecco, forse dagli anni precedenti era cambiato quello in Blake. Era diventato sicuramente molto più ironico e sarcastico rispetto a stronzo ed antipatico, anche se, ovviamente, dipendeva tutto da che parte del letto scendeva la mattina. Comunque non aveva molte alternative a dire il vero specialmente perchè non voleva, in alcun modo far ricredere la docente di erbologia e di conseguenza andò insieme a Lucas e seguì attentamente quello che diceva lui. In fondo lui era alunno della professoressa e seguiva quella materia da mesi e mesi, Blake non l'aveva seguita nei due ani precedenti ( era bello dormire nella serra di erbologia) e non avrebbe mai avuto il carattere e la pazienza giusta per seguirla in quel triennio. Ma comunque. Wao, cenere e fuoco. Sono le mie anime gemelle e non lo sapevo! Sussurrò poi impugnando la bacchetta in maniera decisa. Ecco, su quello era giusto un attimo più ferrato: il combattimento, comunque, lo aveva nelle ossa e fin da bambino, per quanto, come mestiere aveva deciso di seguire la sua più grande passione ossia la musica. Quando Lucas gli diede la botta sul braccio e lo fece arrestare, Blake alzò un sopracciglio, guardò nella direzione del suo compagno e poi annuì, fino a che sentì quello che disse per quanto riguardava il verso. Adesso tu mi devi spiegare che verso fanno? No perchè sono serpenti e non credo che un ssssss li attirerebbe! Si, il suo tono era divenuto un pò spocchioso a dire il vero, ma non poteva farci niente, Lucas gliele tirava terribilmente! Quindi non dobbiamo ucciderli noi, ma aspettare che muiano per... prendere le loro uova? Ma che razza di gente siamo? Tipo aspetto che tua madre muoia e poi... Si arrestò perchè il paragone gli fece venire un brivido sulla schiena. Ok. Facciamolo. Basta pensare e parlare. Non era nel suo carattere, non era nel suo essere e stava arrivando ad un discorso che lo avrebbe portato solamente a non pensare. Quindi, doveva concentrarsi sulle uniche cose che sapeva: Amano il fuoco. Di conseguenza il fuoco li attira. Se li attira li distrae, e se li distrae quel "ifiorisonosolo unapostrodolcetraleparoled'incanto" può prendere il suo uovo. Ma lo devo prendere anche io? Tutto questo si sviluppò nella mente del giovane ed abusivo opalino in men che non si dica, pochi sencondi e l'unica cosa che riuscì a dire, ed anche con una certa fatica e sopratutto con un momento di panico in quanto paura di prendere fuoco come era già successo, ma in quel momento Skyler non era li, fu incendio! Gli piaceva così tanto quel diavolo di incantensimo che si era dimenticato che proprio perchè a quegli animali piaceva così tanto il fuoco l'edificio era stato creato proprio per non far prendere fuoco a niente. Ecco, una cosa era certa: Blake continuava a stare a lezione e a perdersi pezzi per la strada senza neanche rendersene conto. Non è che lui non ascoltasse è che proprio aveva il livello di attenzione di un bradipo morto! Niente paura. Tutto apposto. Volevo solamente darvi un pò di calore, ma a quanto pare non ci è permesso. Adesso. Direi che possiamo stringere quasi un accordo, no? Era pessimo. Non c'era che dire. Quella non era sicuramente la sua materia. Ed allora cercò di utilizzare un'altra tattica: ossia quella del copia il tuo amico che sicuraente ha seguito più lezioni di te ed è stato molto più attento di te! Immobilus!, e cercando di non far davvero del male a quell'"esserino" che, comunque, sentiva essergli molto affine, Glacius!Ci pensò per un momento: Glacius sull'uovo? chiese poi al suo amico come per chiedergli: ma che cazzo fai? Ma sicuramente aveva una logica che lui non conosceva. Protego! Ecco, li si vedeva l'istinto da auror che aveva sempre avuto, e l'occhio che aveva visto il suo docile serpentello aizzarsi contro di lui. Hai preso il tuo dannato uovo? Bene, andiamo via! Tanto credo che il mio glacius sia andato un pò a cazzo suo! E ci stava fin troppo bene quel suo modo di fare le cose che non sapeva fare un pò a cavolo di cane. Sperava che la creatura non si fosse fatta davvero niente. Ma quando tornarono dalla professoressa, Blake decise andare dalla prof e riferire l'accaduto. Non credo ci avergli fatto del male, l'ho visto tornare dalle sue uova con la coda dell'occhio mentre uscivamo, ma non sono riuscito a prendere la mia. Maho dato degli assist incredibili a Jones! Quindi se può eviti di togliere punti agli opali. Quei gnu gnu gnu nelle orecchie non mi va di sentirli!Il suo tono era pacato, ma Blake non riusciva ad essere una persona timorata davanti ai suoi professori. Dava del lei e rispettava sempre i suoi docenti, ma continuava ad essere una persona con un ego troppo sconfinato per essere davvero uno che abbassava la testa.

    Revelio GdR

     
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    Kàra Onfroy
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    Di certo Lucas aveva un qualche ascendente su Madama DooW, o la ninfa era solamente molto sensibile a chiunque gli facesse dei complimenti. Kàra aveva distolto lo sguardo, con un leggero sorriso, guardando l’altra farsi tutta bella alle parole del ragazzino. Di certo l’arrivo di Blake in aula aveva destato qualche domanda e qualche sguardo curioso, lei aveva cercato di soprassedere e cercare di includerlo nella lezione senza farlo sentire in imbarazzo, ma era evidente come tra gli studenti serpeggiasse una stessa sorpresa. Kàra non aveva ancora avuto modo di sperimentare sulla sua pelle la scoppiettante nomea di Barnes e non aveva comunque intenzione di farsi influenzare da quelle che per lei rimanevano voci di corridoio. Si fidava dei colleghi, era ovvio, e sapeva che se i loro giudizi fino a quel momento erano stati così severi c’era una ragione ben precisa.
    Si concentrò comunque sul proseguimento della lezione e non potè evitare di accennare un sorriso nel vedere l’entusiasmo di alcuni ragazzi nell’uscire dall’aula. Era per quello che pensava fosse importante concentrarsi anche sulla Riserva e non rimanere sempre all’interno di Hidenstone: cambiare aria, staccare la mente e concentrarsi in un luogo non chiuso e così ispirante era spesso un sollievo per lei, figurarsi per dei ragazzi così giovani. Sorrise ad Eirik, annuendo piano, per poi concentrarsi su Lucas. “E’ vero, si tratta di una pozione proibita, ma è necessario conoscere bene anche ciò che non possiamo riprodurre. Badate bene, non si tratta di un invito a prepararne, le uova di Ashwinder sono utili per moltissime altre preparazioni, consentite dalla legge. In quanto futuri maghi e streghe dovete conoscere bene ogni qualità di piante e animali per poterne usufruire al meglio, nel rispetto degli equilibri che vi circondano.” spiegò paziente, per poi guardare Blake ancora colpita dal suo intervento. “Il che ci porta a questa interessante domanda: Lucas, Blake, avete ragione, l’Amortentia è un filtro molto pericoloso e può sembrarci inutile. Vi invito ad approfondire con la vostra docente di Pozioni, la O’Neill, ma è importante ricordarci che nessuna pozione può replicare un sentimento così profondo: il vero amore esiste, ma l’Amortentia ce ne dà un’illusione, un assaggio fasullo, e ci crea più ossessione verso qualcuno che altro. Un tempo si pensava che l’ossessione e l’amore fossero molto simili, perché distraevano l’uomo dai suoi doveri e lo rendevano spesso cieco, ma oggi sappiamo che ossessionarsi e amare sono due cose molto diverse: una ci porta alla follia, l’altro ci porta a stare bene. Vi chiedo di riflettere su questi due concetti e di pensare a quale sia la vostra opinione in merito.” spiegò per poi rivolgere un sorriso leggero a Blake. “La disperazione alle volte ci porta a fare scelte non perfette.” gli ricordò alla fine, per poi dare il via alla prima parte pratica della lezione, felice di vedere i ragazzi mettere in campo le loro conoscenze e darsi da fare per riuscire a recuperare le uova. Avrebbe osservato la dinamica tra i ragazzi, lanciando qualche occhiata a Blake e Lucas che si stavano organizzando assieme, ma senza intervenire nei loro discorsi.
    Non c’era un metodo preciso da seguire, ma Kàra fu contenta di vedere come i ragazzi avessero preso sul serio il loro compito e si fossero impegnati per davvero nel riuscire nell’impresa.
    Osservò i preparativi di Erik, trovando particolarmente intelligente l’utilizzo di un Testabolla: molti avrebbero evitato di pensare al fattore fumo, ma il ragazzo non mancò di premunirsi, scegliendo anche delle pietre focaie. Kàra avrebbe seguito i suoi movimenti a distanza di sicurezza, pur tenendo d’occhio il suo comportamento anche all’interno della casa, ritrovandosi ad apprezzare non poco le sue trovate. Di certo aveva studiato abbastanza da sapere come comportarsi con dei rettili e ogni incantesimo era stato usato saggiamente e in modo puntuale. Il ragazzo sarebbe uscito dall’edificio molto probabilmente accaldato ma vittorioso, con il suo uovo bello stretto tra le mani.
    Era più preoccupata per Lucas e Blake, soprattutto perché quest’ultimo non aveva conoscenze in merito e temeva avrebbe potuto spaventare le creature all’interno della casa: tutto era ignifugo lì dentro, ogni fiamma veniva tenuta sotto stretto controllo, non temeva che i ragazzi finissero carbonizzati ma aveva comunque paura che qualcuno si facesse male. Tenne d’occhio anche loro, apprezzando il fatto che Lucas si stesse occupando degli Ashwinder e di Blake con uguale cura, perché nessuno rimanesse ferito o traumatizzato dall’esperienza, e rimane colpita anche dalla decisione di Blake, sia per il suo Incendio che per il Protego. Non aveva chiaramente nessuna conoscenza della materia e non sapeva come approcciarsi a quelle creature, eppure non si era lasciato comunque influenzare dalla situazione e aveva provato ad agire: si sarebbe ritrovato di fronte ad un leggero sorriso da parte della docente, al suo ritorno. “Complimenti a tutti, siete stati bravissimi e parte qualche incidente” si riferiva ad un ragazzo che aveva contratto un morso di serpente, prontamente medicato “Direi che avete fatto un lavoro eccellente. Erik, ti sei mostrato delicato, compassionevole e attento alle esigenze degli Ashwinder, sono sicuro siano stati felici della tua visita e del tuo spirito di sacrificio di fronte alle loro necessità. Ti ho preparato dell’acqua, ne avrai bisogno con tutto quel calore.” gli spiegò gentile per poi passare al duo scintillante. “Lucas, sei stato molto responsabile e attento, sia con le creature che con il tuo compagno di squadra. Ho apprezzato il vostro lavoro e il vostro spirito di iniziativa, di certo saziare i serpenti è stata una mossa abile. E Blake, per quanto sia evidente che non hai conoscenze in questo ambito, e sei stato fortunato ad avere un compagno pronto e attento, ma è evidente che tu abbia cercato di proteggerlo a tua volta e fare del tuo meglio per essere d’aiuto. Se vorrai approfondire la conoscenza di questi animali o dei rettili in generale, anche solo per interesse personale, rimango disponibile per qualunque chiarimento.” gli comunicò, intenzionata a rimanere a disposizione per chiunque volesse saperne qualcosa di più, indipendentemente dall’ambito di studi scelto.
    “Sei stato attento e anche se il Glacius non è andato a buon fine stanno tutti bene. Controllerò personalmente ogni esemplare, e posso assicurarti che non intendo togliere alcun punto a nessuna casata.” concluse quindi.
    Una volta terminata la fase di recupero delle uova, che Kàra aveva seguito seppur in disparte, fu ben felice di sorridere agli studenti e fargli cenno di seguirla verso i tavoli già allestiti. “Ora spostiamoci da questa parte, ci manca un ultimo passaggio prima di dirci soddisfatti. Abbiamo già detto che le uova ci tornano utili per le pozioni, ma non possiamo utilizzarle in questo modo: per farlo abbiamo bisogno di un incantesimo, l’ Essentia Arcessere. Vi prego di applicarlo con prudenza e attenzione, trovate tutte le caratteristiche dell’incanto appuntate nei quaderni sul tavolo. Ricordate che le vostra uova sono congelate, pertanto riflettete su quale strategia potrebbe evitare meglio la loro rottura. Rimango qui per ogni chiarimento.” concluse con gentilezza, lasciando i ragazzi a sperimentare. Si rivolse poi a Blake, nello specifico. “Siccome non hai mai partecipato a nessuna lezione prima e l’estrazione è una questione delicata, posso chiederti di venire con me a controllare gli Ashwinder con i quali avete lavorato. Può restare qui se lo preferisci e assistere i tuoi compagni.” gli propose con la sua solita pacatezza, aspettando una sua risposta.



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    Ed eccoci qui con la terza e ultima parte della nostra lezione *^* Mi sono piaciuti tantissimo i vostri post, super dettagliati, originali e molto interessanti! Ci sono molte soluzioni alle quali non avevo pensato e che trovo davvero azzeccate, quindi complimenti per l’originalità <3
    Ci avviciniamo alla conclusione della lezione, l’ultima fase è qui <3 Spero questa lezione vi stia piacendo e non la stiate trovando troppo noiosa. In questa ultima parte ci concentreremo su un incantesimo in particolare, che vi riporto qui sotto in quanto (in accordo con Samuel Black) ho apportato una leggera modifica in modo da renderlo adatto a più situazioni.

    Nome: Incantesimo di Estrazione [Erobologia]
    Genere: Erboristico
    Formula: Essentia Arcessere
    Movimento: Puntare la bacchetta verso la pianta in questione e piegare il gomito come a mimare l'atto di tirare verso di sé qualcosa, ruotando nel mentre il polso in senso orario.
    Effetto: Permette di prelevare con facilità sostanze, liquide o gassose, prodotte da una piante, laddove non venga esplicitamente richiesto un lavoro manuale.
    Note: è possibile estrarre sostanze anche da uova e altri prodotti di origine animale.

    Trovate queste stesse identiche istruzioni sul tavolo da lavoro. Ancora una volta potete agire come meglio credete, con magia o meno, per evitare che lo sbalzo termico distrugga le uova e permettervi di estrarre ciò che contengono e riporlo poi in una fiala. Siete liberi di agire come meglio credete, l’importante è che eseguiate anche l’incantesimo <3
    Per Blake la questione è un po’ diversa: considerata la sua inesperienza Kàra gli propone di aiutarla a controllare rapidamente gli Ashwinder e assicurarsi che vada tutto bene, avendo notato il suo interesse. Il ragazzo può scegliere di restare con gli amici (pur NON svolgendo l'incantesimo ma assistendo gli altri) oppure seguire la docente: nel caso opti per la seconda opzione, Kàra gli spiegherà l’approccio da mantenere con i rettili prima di entrare e potrà sperimentare su quello (gli è permesso quindi di giocarsi un approccio alla luce delle informazioni presenti qui)

    N.b. con i ragazzi rimane Metcalfe, il Demiguise di Kàra, ma la distanza tra i ragazzi e la casa non è così elevata da impedire alla docente di intervenire in caso di bisogno.

    Spero di essere stata abbastanza chiara <3
    Per qualunque cosa rimango disponibile su Telegram o per MP <3

    Scadenza: 24 aprile ore 23.59
     
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    Erik Foster | Ametrin | III anno
    Quando Erik uscì dal casolare non poteva ancora crederci: con sé aveva l'uovo congelato che doveva recuperare e sul corpo non portava i segni di nessun morso. Ci sono riucito!
    L'ametrino amava vedere il bicchiere mezzo pieno, ciò nonostante anche lui sfoggiava le sue ferite di guerra: aveva il cuore in gola, respiro affannato e la pelle non coperta dagli indumenti era caratterizzata da un vivo rossore. Non si trattava di ustioni, tuttavia aveva forse esagerato con il calore durante la prova. Poco male, ciò che conta è che gli Ashwinder stiano meglio ora. Un sorriso soddisfatto si dipinse sul volto, rimanendo però in silenzio con i suoi compagni fino al moment in cui la professoressa non commentò la prova e gli comunicò di aver preparato dell'acqua per lui. Senza troppi convenevoli il ragazzo accettò, si avvicinò al contenitore e ponendo la mani a conca fece per rovesciare parte dell'acqua sul viso, poi sul cuoio capelluto e quando sollevò la testa a causa della sua folta chioma, parte del liquido si insinuò tra la pelle e la camicia lungo la schiena. Fu un toccasana. Grazie mille, professoressa! Ora va decisamente meglio. Il rossore sul volto lievemente diminuito, ma ancora persistente. Probabilmente prima di vederlo svanito del tutto ci sarebbero voluti un po' di minuti.
    Lucas, Blake! Sono felice che anche la vostra prova sia andata bene! Esclamò, facendo poi per ricomporsi e prepararsi per la seconda parte della lezione. Come giustamente aveva preannunciato la docente con quelle uova si preparavano alcune pozioni, ma non era chiaro il modo con cui si inserivano nel calderone. Poi non tutti gli ingredienti sono uguali. Per le uova di struzzo il guscio va rimosso, quelle di fata si inseriscono intere. La soluzione al come lavorare con quelle di Ashwinder era sui tavoli presso cui si erano avvicinati. Essentia Arcessere? Mai usato! Era in visibilio, nonostante non ve ne fosse motivo: era ovvio che non lo conoscesse, altrimenti quel lavoro sarebbe stato inutile.
    Però l'uovo è congelato, quindi devo far qualche preparazione. Storse appena il labbro, poiché la situazione era più ostica di quanto sembrava: un incantesimo di fuoco poteva risolvere il problema dello scongelamento, tuttavia si rischiava di cuocere il contenuto dell'uovo. E in una pozione ciò avrebbe un effetto disastroso. Come molti ragazzi insicuri su come agire, Erik fece la cosa più logica: osservò le strategie dei suoi compagni.
    C'era chi senza troppo pensare usò Incendio e come preannunciato - convinto che non fosse la soluzione ottimale - spostò lo sguardo verso altri: stavano utilizzando l'incantesimo così com'era stato assegnato. Psst, Claire, ma se l'incantesimo ti prende anche l'acqua del ghiaccio o frammenti di guscio la pozione non sarà scadente? L'espressione allibita della ragazza gli diede prova di come quel ragionamento non fosse poi così errato. Proverò a inventarmi qualcosa. Fu così che si premunì di un piccolo contenitore. Aguamenti! Fece per ricoprirlo con abbondante acqua tiepida in maniera tale da ricoprire interamente l'uovo. Come normale che accadesse, nel giro di pochi istanti la temperatura dell'acqua scese nel giro di pochi istanti, così riprese l'uovo, lo poggiò su un panno, gettò l'acqua fredda e riempì nuovamente il contenitore di acqua tiepida, ma leggermente più calda. A Pozioni per cuocere un uovo di gallina il fuoco deve essere intorno ai 60 gradi, mentre quello di fata intorno ai 40. Date le dimensioni, se con questo mi aggiro sempre intorno ai 10-15 dovrei riuscir a scongelarlo senza causare danni al guscio o all'interno dell'uovo.
    Il processo venne ripetuto sei volte, dopodiché l'uovo sembrava pronto per essere lavorato.
    Per sicurezza il prefetto rilesse più e più volte le informazioni sull'incantesimo, dopodiché preparò la fiala senza il suo tappetto in cima a un sostegno che l'avrebbe mantenuta dritta e col la destra che teneva la bacchetta puntò l'uovo. E' il momento! Piegò delicatamente il gomito e ruotò il polso in senso orario, mentre la bocca si aprì a da lì uscirono le seguenti parole: Essentia Arcessere. Se tutto fosse andato per il verso giusto, sarebbe riuscito a prelevare il contenuto del guscio per poi riporlo all'interno della fialetta che avrebbe immediatamente tappato.




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    Ametrin
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    «Cazzo, bro! Sei stato bravissimo! E chi l'avrebbe mai detto!» - il braccio di Lucas si sarebbe allungato sulla spalla di Blake, con il suo sorrisetto sghembo, mentre in quella mezza ironia faceva un complimento all'amico, che sembrava essere stato un ottimo supporto in quel casolare. Appena raggiunto anche Erik, Lucas gli avrebbe toccato la spalla «Sei tutto intero, vero?» - chiese con interesse, verso il prefetto.
    Usciti da lì, avrebbe raggiunto di nuovo la docente, ascoltandola nel suo commento tecnico sul loro operato. Si imbarazzò quando si complimentò del suo comportamento e della sua strategia, toccandosi dietro la nuca e sorridendo timidamente, mentre lo sguardo veniva distolto e scivolava verso il basso.
    Alla fin dei conti gli era sembrato così naturale spiegare a Blake cosa dovesse fare che non pensava fosse qualcosa di eccezionale. Guardò il compagno di avventure e mimò un simpatico bacio volante verso di lui.
    Fare il cretino con Blake era tanto semplice, quanto divertente.
    Quindi ora non rimaneva che eseguire l'estrazione, quindi si sarebbe avvicinato ad uno dei tavoli, e avrebbe pensato quasi rapidamente a cosa fare.
    Per prima cosa prese un fornelletto di quelli da campeggio e vi mise sopra un recipiente, riempiendolo in seguito di acqua tiepida, immergendovi l'uovo, così da non destare subito lo sbalzo termico.
    Successivamente, non appena l'uovo si fosse stemperato, avrebbe acceso la fiamma ad altezza moderata, il suo intento era quello di rendere l'acqua abbastanza calda «Bene così... dai piccolino...» - mormorò mentre immergeva nell'acqua scaldata un termometro che gli sarebbe servito per controllare la costante temperatura dell'acqua.
    Il suo intento era quello di non farlo scendere mai al di sotto dei 50°. Lo voleva tenere al caldo, ma comunque voleva lavorarci mentre l'uovo si sentiva al sicuro. Inoltre, il guscio, probabilmente si sarebbe fatto meno resistenze.
    Non appena sarebbe stato pronto, avrebbe impugnato la sua bacchetta e avrebbe cercato di puntare la testa dell'uovo che appena appena sporgeva e avrebbe tentato di piegare il gomito, come se volesse tirarlo verso di sé, mentre il polso si muoveva in senso orario «Essentia Arcessere».
    lucas j. jones

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    xscheda | blake barnes | statistiche

    Non si aspettava neanche lui di essere così pronto per una cosa del genere e doveva ammettere che si era ricreduto su quelle lezioni. Aveva sempre visto magia verde come qualcosa di estremamente noioso e sopratutto assolutamente inutile, invece non solo si stava divertendo ma doveva ammettere che non era neanche qualcosa di così semplice come davvero pensava. Era stata bello avere a che fare con quelle creature, doveva ammettere anche che non era stato facile e che comunque, una sorte, di combattimento c'era stata comunque. Insomma era tutto iù dinamico di quello che si aspettava e doveva anche ammettere a se stesso che quella professoressa era interessante. Non sapeva niente di lei e non ci aveva neanche mai avuto a che fare, ma lo stava incuriosendo. Non era come gli altri professori, non era una di quelle persone che sarebbero saltate immediatamente all'occhio del ragazzo e non era neanche una persona che si faceva notrare in generale... ma! Conoscendola in quella ciroctsanza doveva ricredersi anche su quello. Aveva una conoscenza profonda non solo delle piante e degli animali, ma anche di alcune pozioni molto importanti e sopratutto di qualcosa che a Blake interessava molto: il saper capire e manipolare le persone. Ecco nella mente del ragazzo tutto quel discorso sull'illusione di far provare un sentimento e via dicendo si era trasformato in qualcosa di molto più complesso, e forse anche poco inerente quindi, alla fine della lezione, avrebbe chiesto sicuramente alla docente se avessero potuto chiacchierare un pò di qualcosa di diverso dalle cose che forse, gli altri alunni le avrebbero chiesto. Ma questa è un'altra role! Annuì alle sue parole e diede un piccolo buffetto dietro la testa di Lucas quando gli disse che non si aspettava che fosse così bravo. é questo che vi rende meno bravi di me, mi sottovalutate sempre! Lo prese in giro poi facendogli un occhiolino prima di ridacchiare appena. Ma poi, ascoltò di nuovo e parole della docente ed annuì. No no, per carità! Vengo con lei, un'altra ora con Joanes e appicco fuoco a tutto quello che respira! Aggiunse poi seguendo la professoressa ovunque lei fosse andata. Sperava davvero che la situazione non fosse tragica e che comunque tutti gli Ashwinder stessero bene. Lui non era abituato ne a quel genere di lezioni ne tanto meno alla dolcezza in generale, per non parlare del famosissimo tatto a Blake sconosciuto! Qualcosa di estremamente leggendario a dire il vero! Seguì Karà cercando di fare attenzione a quello che faceva lei, in fondo era una piccola scimmietta curiosa, quindi tutto nella norma. Professoressa come facciamo a capire quale sia il nostro animagus? Non c'è un modo di saperlo prima di diventarlo? E lei che conosce gli animali, crede che si possa scegliere cosa diventare? Oppure tutti quanti abbiamo una sorte di animale guida e ci trasformiamo in quello? Certo, avrebbe voluto chiederglielo in separata sede, ma adesso erano in separata sede, giusto? Le sorrise e all'occorrenza, avrebbe fatto qualsiasi cosa la professoressa le avrebbe chiesto di fare in caso che qualche serpentello infuocato come lui, potesse averne bisogno. Non sapeva certamente essere un bravo soldato, ma era uno che voleva distinguersi a tutti i costi e di conseguenza stava cercando di fare quello che Samuel gli aveva detto di fare: osserva chi hai davanti, cerca di capirlo, e prenditi quello che vuoi. Che nel caso di Blake erano sempre attenzioni e considerazioni speciali.

    Revelio GdR

     
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    Kàra Onfroy
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    Uno dei motivi per cui Kàra aveva scelto quella strada era il fatto che ponesse un’enorme fiducia nelle nuove generazioni, e non potè che sentire confermato quel sentimento nel vedere i ragazzi applicarsi per portare a termine l’ultima parte della lezione. Aveva avuto modo di osservarli anche prima di quel momento, ovviamente, ma sapeva bene quanto certi compiti potessero apparire ben più complicati di altri.
    Non mancò di tenere d’occhio Erik, che con la sua insicurezza mischiata al suo senso innegabile di responsabilità non aveva fatto altro che attirare la sua attenzione già più di una volta. Non mancò di seguirlo con lo sguardo durante tutto il procedimento, avvicinandosi a lui per osservare meglio senza però disturbare il suo piano, lasciando che scegliesse da solo come procedere. Nello stesso modo in cui aveva mostrato una certa cura verso gli Ashwinder, non mancò di riservare la stessa attenzione e delicatezza anche per le uova, cercando di trattarle nel miglior modo possibile. Lo affiancò quando aveva ormai terminato il suo processo, sorridendogli gentilmente. “Ottimo lavoro Erik. Il tuo piano necessitava di pazienza e attenzione, due qualità che di certo tu possiedi in abbondanza. Spero che tu non smetta mai di coltivarle.” gli rivelò con orgoglio, per poi concentrarsi sugli altri studenti, passando questa volta a Lucas.
    Il ragazzo aveva sempre ostentato un po’ sicurezza di Foster, e per quel che aveva avuto modo di notare il suo era un approccio più impulsivo ma non per questo sbagliato. Lo seguì mentre armeggiava con il fornelletto, uno strumento forse più comune ma non per questo più facile da gestire o prevedibile. Lei di certo non si aspettava che un ragazzo, abituato a usare la magia, optasse per qualcosa di così Babbano tra tutti gli strumenti a sua disposizione. Si sarebbe avvicinata anche a lui, con un sorriso gentile e un cenno di assenso. “Ottima dimestichezza con gli strumenti forniti, Lucas. Come sempre dimostri una capacità di adattamento notevole e apprezzo il tuo spirito di iniziativa. Continua a ricordarti che non sempre la magia è l’unica via.” si premurò.
    Blake Barnes non sarebbe stato da meno, anche se non era un suo alunno la docente continuava a pensare che fosse stato un impegno notevole quello di presentarsi ad una sua lezione. Non poteva avere accesso ad incantesimi così complicati come quello che gli altri suoi compagni stavano svolgendo, ma pensava potesse comunque trarre qualche nuovo insegnamento da quella lezione extra. Non a caso lo avrebbe portato con sé, mostrandogli come bisognasse avere a che fare con un rettile così particolare come un Ashwinder, provando quantomeno a coinvolgerlo,e fu contenta di vedere come il ragazzo fosse pronto a fare domande lui per primo, seppur cogliendola leggermente alla sprovvista.
    Si sarebbe voltata verso di lui, una volta finito il lavoro, sorridendo appena prima di rispondere. “Non è una cosa semplice, riuscire a comprendere quale possa essere il nostro animagus, sono pochissimi quelli che ci riescono. Non è possibile sceglierlo, se vuoi sapere la mia opinione, perché non si tratta di una decisione: noi siamo già quella creatura, sempre, solo che un Animagus è in grado di mostrare la sua forma animale anche agli altri.” spiegò, sentendo però di non aver espresso quel concetto con molta chiarezza. “Non è come un famiglio.” provò a continuare, lanciando un’occhiata a Metcalfe e poi tornando a guardare Blake. “Quello lo scegliamo, è una creatura con la quale ci sentiamo in sintonia. Trasformarsi in un animale è tutta un’altra storia, rimaniamo comunque noi stessi e ci tramutiamo in un essere ci rappresenta e che incamera le nostre caratteristiche principali.” concluse alla fine, aggiungendo un altro sorriso morbido. “Potremmo approfondire questo discorso, se lo desiderassi. Mi trovi nel mio studio, accanto all’aula di Erbologia tutti i giorni in pausa pranzo e prima di cena, alla fine delle lezioni.” aggiunse alla fine, prima di battere un paio di volte le mani e dichiarare conclusa la lezione, spendendo qualche altro complimento per i presenti prima di ricondurli ad Hidenstone.




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    Ed eccoci arrivati alla fine!
    Cinque minuti di applausi per voi *^* Siete stati bravi bravissimi, avete messo davvero impegno in ogni post e ho apprezzato un sacco tutti i vostri spunti. Spero che la lezione vi abbia interessato e che vi sia stata utile.
    Visto che siete stati bravissimi e siete anche al terzo anno, quindi la prova era abbastanza difficile, ho dei regalini per voi <3

    Erik Foster e Lucas Jughed Jones : ottenete la fialetta con il “succo” delle uova che siete riuscito a sintetizzare. E’ una quantità troppo piccola per riuscire a fare una pozione, ma si dice possa essere un buon portafortuna e un amuleto per aumentare l'amore e la fiducia in sé stessi.

    Blake Barnes: Kàra rimane disponibile per ogni approfondimento, una volta tornati in aula ti lascerà anche il titolo di un libro che approfondisce meglio il concetto di Animagus, nel caso tu abbia voglia di approfondire la cosa per conto tuo.


    Detto ciò vi congedo ufficialmente, è stato un piacere giocare con voi e rimango disponibile per ogni critica, domanda o suggerimento <3





    Qui di sotto sono riportati i voti delle casate e dei singoli studenti.

    Sono stati assegnati 20 punti al fine della valutazione, così distribuiti:
    0-5: entrata
    0-6: parte teorica
    0-9: prova pratica




    PuntiVotoEXP
    20E2PP+6EXP
    19E2PP+4EXP
    18E2PP+2EXP
    17O2PP+1EXP
    16O2PP
    15O1PP+12EXP
    14O1PP+9EXP
    13A1PP+6EXP
    12A1PP+3EXP
    11N1PP
    8-10S12EXP
    5-7D9EXP
    2-4Texp per i post
    0-1NCexp per i post





    Lucas Jones:
    1 Emp + 1 Int + 6 exp
    5 ent. + 6 teoria + 9 pratica = 20. Voto E

    Erik Foster:
    1 Emp + 1 Int + 6 exp
    5 ent. + 6 teoria + 9 pratica = 20. Voto E

    Blake Barnes:
    6 exp


    Kàra Onfroy
    1 Emp + 1 Int + 8 exp
     
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