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.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Aveva dato appuntamento ad Howard quel pomeriggio, per l'esattezza ai Giardini di Pietra. Perché lo aveva fatto? Semplice, avrebbero dovuto svolgere un compito di alchimia per il professor Black. Certo voleva anche conoscere meglio il dioptase perché le era da subito parso simpatico e molto disponibile; quindi perché non prendere due piccioni con una fava? E poi Howard era sempre estremamente bravo in classe e Jessica aveva davvero bisogno di far ritornare la sua media da O a E. Quindi quella mattina, a colazione, si era avvicinata al tavolo dei dioptase -mancava comunque poco all'inizio delle lezioni- e aveva avvicinato il ragazzo, chiedendogli se avesse voglia di fare il compito con lei. Semplicemente. Ma chi avrebbe mai potuto dire di no a Jessica? Nessuno!
Sì perché anche la ragazza era piuttosto egocentrica, quando ci si metteva. Non ai livelli di Blake, quello mai, ma ne era capace anche lei.
Quindi, in sostanza, gli aveva chiesto se gli andasse bene trovarsi verso le 16. Era un sabato. Aveva controllato gli orari ma non c'era nessun pomeriggio nel quale i due avessero un'ora buca che corrispondesse; lui -come tutto il primo anno- ne aveva alle 17 il giovedì e venerdì, mentre lei solamente il mercoledì, quindi aveva dovuto arrangiarsi in un altro modo. Certo, avrebbe potuto fare qualsiasi altro giorno dopo le lezioni e farlo dentro -siccome fuori sarebbe stato, se non buio, poco ci sarebbe mancato- ma quel marzo, almeno secondo lei, era abbastanza mite e fuori si stava bene. Poi pensava che un po' di aria gli avrebbe fatto bene! Ad entrambi. E poi se si fossero trovati tipo dopo le lezioni in biblioteca, avrebbero avuto poco tempo prima che essa chiudesse. Alla fine, non aveva nemmeno mai visitato con troppa accuratezza il Cortile di Pietra. Nell'anno e mezzo che aveva frequentato quella scuola, vi erano sempre stati fin troppi avvenimenti che l'avevano distratta da qualsiasi altra cosa, ma in quel periodo era decisamente più tranquilla.
Uscì fuori, quindi, dopo aver preso il libro di testo ed un quaderno. Decise che avrebbe portato anche Alex, tanto era un bambino abbastanza buono e stare all'aperto avrebbe fatto bene anche a lui!
Prese una boccata d'aria e si avviò lungo la stradina di pietra. Erano le 15:50. Camminò sul sentiero di ciotoli fino ad arrivare ad una panchina abbastanza lontana dall'ingresso principale dell'Accademia e si sedette, fermando il passeggino accanto a sé. Ormai Alex aveva nove mesi, presto sarebbe stato il suo compleanno e la ragazza aveva già iniziato a pensare a come festeggiarlo. Magari, quando il ragazzo fosse arrivato, avrebbero anche potuto addentrarsi meglio in quel luogo, ma finché non erano insieme, preferiva rimanere abbastanza visibile. Anche perché non aveva il suo numero per dirgli esattamente dove fosse, quindi si limitò ad aspettare.
Rilassò i muscoli su quella panchina, gettando uno sguardo verso il cielo. Era limpido, il sole splendeva su di loro e sull'Accademia, accarezzandole la pelle con i suoi raggi tiepidi. Sì, si stava proprio bene! Nell'attesa -visto che era arrivata un po' in anticipo- tirò fuori il libro che a sua volta conteneva un foglio con le istruzioni del professore. Avrebbero dovuto sviluppare una relazione su una delle tre parole scelte da Samuel: Maturità, Progresso e Mutamento. Tutte parole interessanti, sicuramente ci sarebbe stato parecchio da scrivere! E poi lei voleva eccellere, così come era piuttosto sicura che lo volesse anche Howard. Sorrise rileggendo quelle righe, guardando poi l'ora. Mancava poco all'orario designato.[code by psiche]
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.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Jessica aveva completamente la mente altrove, persa nei suoi pensieri più profondi, sicché non si accorse di Howard finché non le fu accanto. Alzò lo sguardo sul dioptase e le sue labbra si distesero in un sorriso sincero. Era felice che fosse andato ed era felice di poter sia conoscerlo meglio, sia fare quella relazione con lui. Si spostò per permettergli di sedersi e, contemporaneamente, spostò anche il passeggino così che non fosse d'intralcio e potesse stendere le gambe come voleva. Provò davvero tenerezza per il suo fare così allegro e all'apparenza spensierato. Cioè, magari era davvero spensierato, Jessica non poteva dirlo. Come non poteva dire se in realtà fosse solo finzione per nascondere qualcosa che lo turbava, ma la corvina lo trovava sincero e genuino, ed era felice di più ogni secondo che passava. Con sua sorpresa, il ragazzo le allungò la scatola. La prese dopo un solo secondo di esitazione, chiedendosi cosa vi fosse dentro, ma dalle sue parole, sembrava abbastanza evidente trattarsi di cibo! Era anche ora della merenda, quindi perché no? Buon pomeriggio a te! Esclamò, aprendo la scatola e vedendo dei cupcakes dall'aria decisamente invitante. La fragola posta sopra, poi, con quello strato di cioccolata... avrebbe fatto gola a chiunque. Ne prese uno e lo osservò per qualche secondo. Era quasi un peccato mangiarli, tanto erano belli. Beh, esteticamente hai fatto un ottimo lavoro, complimenti gli disse, sincera, per poi prendere la fragola e avvicinarla ad Alex. Vuoi assaggiare? gli chiese, con un sorrisetto. Chiaramente non avrebbe saputo rispondere sì o no nel concreto, ma allungò le manine verso di lei, quasi a risponderle "certo". La corvina sorrise nuovamente e ne staccò un pezzettino, dandola al figlio. In quei mesi gli stavano crescendo i primi denti -infatti era un supplizio, quando piangeva- ma ad ogni modo gli diede un pezzetto abbastanza piccolo che, anche se non avesse masticato, non sarebbe successo nulla. Poi, il resto della fragola lo mangiò lei. Era davvero, davvero deliziosa. Ma non vedeva l'ora di assaggiare i cupcakes. La fragola non l'aveva fatta lui, ma il resto sì ed era curiosa di scoprire quanto fosse bravo in cucina. Abbassò la carta che ne avvolgeva i contorni e diede un morso. Subito una moltitudine di sapori le esplose in bocca. Sentiva chiaramente la dolcezza del cioccolato usato per la base, ma anche il chiaro sapore della crema e della fragola. Non c'era che dire, era davvero bravo. Ma sono... buonissimi! Esclamò lei, tornando a guardare Howard. Quando avevi intenzione di dirmi che sei un pasticciere così bravo? scherzò lei, ridacchiando. Si sarebbe sicuramente offerta per assaggiare le sue creazioni. Ehi, se ti serve una cavia, io ci sono si propose, sorridendo quando lui si avvicinò ad Alex. Okay, non si conoscevano bene ma le era sembrato un bravissimo ragazzo fin dal giorno della sua festa, quindi non ebbe assolutamente nulla in contrario.
Dopodiché, il ragazzo iniziò a spiegarle cosa aveva pensato per la relazione. Io sto bene, tu invece? chiese, di rimando. Tranquillo, hai fatto bene e sono assolutamente d'accordo con te. Mi piace la parola "mutamento" e le idee che mi hai portato. Tirò fuori il libro di Alchimia Dici che possiamo arricchire la relazione con qualche tipo di esempio personale? chiese perché lei, di esempi sul cambio emotivo e caratteriale di una persona, ne aveva a bizzeffe. Qualcosa che riguardi anche noi, insomma. Concluse, prima di aprire il libro, ancora abbastanza a caso. Come aveva previsto, sarebbe stato un compito interessante e con il compagno perfetto.[code by psiche]
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Edited by Erik Foster - 26/3/2020, 15:47. -
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.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Howard le piaceva davvero; era un ragazzo dolce, simpatico e sicuramente molto intelligente. Poi essendo anche bravo in cucina... beh, onestamente era una qualità che Jess apprezzava molto nelle persone! Soprattutto quando la usavano da cavia per i loro esperimenti culinari.
Oh, volentieri! replicò con un sorriso. Stavo giusto pensando di organizzare qualcosa, a luglio, per il suo compleanno ed un pasticciere non mi dispiacerebbe per niente aggiunse, guardando Alex. Persino lui sembrava apprezzare quei piccoli dolcetti ma che comunque erano estremamente buoni. Stava per aggiungere altro, come per esempio se aveva altre idee sul compito che avrebbero dovuto svolgere, quando una voce squillante e familiare, la fece voltare.
Erik! Esclamò la corvina, notando che a loro si era avvicinato l'amico. Quel ragazzo era strano, lo aveva sempre pensato, ma strano in un modo che Jess apprezzava davvero. Noi stiamo benone, e te? affermò, riferendosi a lei e al bambino. Certo non poteva mica parlare anche per Howard, che comunque rispose poco dopo. Ne vuoi uno? chiese, indicando il cupcake che era rimasto solo soletto all'interno della scatola, per poi guardare Howard come a chiedergli il permesso di poter farlo assaggiare anche a lui. È sempre gradita una seconda opinione, no? Propose, con un sorrisetto, prima di ascoltare le parole di entrambi. Erik era così dannatamente tenero che proprio non sarebbe riuscita a dirgli di no, anche se lo avesse voluto. Anche lui, da quel che ricordava dai suoi voti, era bravo a scuola... quindi avrebbe potuto essere un'ottima mano! Oltre al fatto che gli voleva bene e non le dispiaceva che partecipasse al compito. Per me va benissimo! Esclamò, allegra. Era una bella giornata e ciò contribuiva ad aumentare la sua felicità... inoltre era all'aperto con due persone che le piacevano! Avrebbero dovuto dargli più spesso compiti da fare in gruppo, anziché relazioni da fare da soli.
Poi arrivarono allo scopo per il quale erano là, quel pomeriggio, ovvero il compito di Alchimia. Ascoltò attentamente le parole del dioptase mentre spiegava ad Erik cosa avevano pensato fino a quel momento e un sorriso le nacque spontaneo sulle labbra quando vide il ragazzo tirare fuori una scaletta della relazione. Beh, non si poteva dire che non fosse un tipo meticoloso e preciso!
Molto bene disse, battendo le mani una volta senza un vero motivo di fondo, in realtà. Allora dovremmo iniziare. Al professor Black dobbiamo consegnare un foglio unico, vero? Qualcuno qui ha una bella calligrafia? chiese, anche se in realtà non si ricordava con precisione se il prof avesse richiesto un foglio a gruppo o un foglio a studente, anche se la prima ipotesi sarebbe stata sicuramente quella più sensata.
Quindi dobbiamo iniziare dal significato della parola, giusto? chiese, per ricapitolare quanto detto. Comunque per me va benissimo che tu ti occupi di quella parte, a me piacerebbe elaborare e scrivere gli esempi, insomma le esperienze. Ovviamente non farei solo quelle, ma la mia mente sta già lavorando ridacchiò Penso che se ci riflettessi a fondo, avrei talmente tanti esempi da scriverne dieci di relazioni scherzò, per poi tornare seria -sempre senza perdere il sorriso- ma comunque, per quanto riguarda la parte più "teorica" mi piacerebbe occuparmi, o almeno provarci, del mutamento personale... sempre che non voglia farlo tu, Erik. A me va bene qualsiasi cosa![code by psiche]
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