Posts written by Kether

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    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Kether nelle serate precedenti a quell'assurda giornata era andato a piagnucolare da Thomas riguardo quanto fossero stressanti, dal punto di vista dei negozianti, i saldi, tuttavia il giovane doveva ammettere, almeno a sé stesso, che a quel punto della sua vita aveva ormai tristemente scoperto come ci fosse di molto peggio.
    Come finire in fondo ad un buco con davanti un negromante seguace di Hela.
    "P-p-prego" esattamente come il bacchettaio era più incline a lustrar bacchette rispetto all'impiegare le stesse in senso offensivo, il giovane aveva ben poche difese anche contro stress minori come i complimenti, tanto che le accese e sincere parole di Amelie lo fecero immediatamente avvampare fino alle orecchie, lasciandogli sul volto un sorrisetto un po' ebete, che gli venne rapidamente sottratto a suon di sberle ossute da parte degli scheletri che, man mano, stavano sempre più affollando il campo di battaglia.
    "Ngh" il secondo taglio non fu più piacevole del primo, ma nulla se paragonato al secco colpo alle sue viscere, che lo fece piegare in due dal male e dalla paura, destando le più che giustificate preoccupazioni di Samuel, che dall'alto dei suoi millemila punti vita poteva anche non curarsi della propria persona, per occuparsi di chi c'aveva meno PV di quanto coraggio c'avesse lui.
    "S-sto b-bene... credo" l'eroico soccorso di Samuel lasciò molto imbarazzato Kether, il quale si trovò ben presto fin troppo coccolato tra cervi spiritici, scudi ad area, sale e incanti curativi, quanto bastava per sentirsi lusingato, certo, ma anche permettere che un sentimento be più subdolo si facesse strada: la vergogna.
    'Sono... inutile!' lo aveva detto fin troppo spesso quel giorno, ma ancora una volta sentì la frustrazione montargli dentro nel rendersi conto di quanto lui sapesse essere al contempo utile ed inutile 'Ho richiamato Cernunnos, ho compreso il rito, ho esorcizzato parte degli scheletri... ma... alla fine ho solo passato il tempo ad aver paura e farmi proteggere!'
    Non era proprio vero, ma quello era il suo vissuto, ed ovviamente non era molto piacevole, tanto che all'udire le parole di Vath e poi di Samuel si portò un pugno al cuore, stringendolo così forte da sbiancarne le nocche "Io..." pigolò all'amico Auror, abbassando lo sguardo, "Non so se... posso riuscirci... ma... ci proverò... ti prometto che ce la metterò tutta!"
    Con maggior fermezza negli occhi, il giovane tornò a guardarsi intorno, cercando ancora una volta in Cernunnos un supporto, fisico e soprattutto morale "Nobile Cernunnos... grazie di essere giunto in nostro aiuto... non credo... che senza di te noi saremmo ancora in questo mondo... e non credo che io... io avrei potuto aiutare in altra maniera. Spero solo che come tuo umile sacerdote noi possiamo ritabilire i dettami delle tue leggi e portare in questo mondo cautico ordine"
    Ancora una volta, il bacchettaio avrebbe lasciato liberi di agire i carvi del dio, andando poi a puntare la bacchetta contro al vecchio negromante "Se è l'eterno riposo che cerchi, abbandonati al caldo abbraccio di Cernunnos e non alle fiamme di Hela! Flammalgeo!" comandò lui, sperando che la sua magia potesse rallentare la consumazione da parte della dea degli inferi, guadagnando tempo per tutti i presenti per mettere in salvo la pelle ancora una volta.
    'Preghiamo funzioni' portandosi al cuore una mano, il giovane si abbandonò per un istante, poi cercò i castani occhi di Samuel, forse in cerca di coraggio, o forse, era meglio dire, di determinazione.
    'Per lui... per me... per tutti...' stringendo con forza il catalizzatore, il giovane avrebbe alzato al cielo la propria bacchetta dopo aver compiuto tre giri "Tenetevi dietro di me." richiamando a sé tutta la fede nel dio pagano, così come nei suoi amici e compari in quella singolar giornata, il ragazzo avrebbe cercando di instillare ogni briciola di determinazione nel proprio incantesimo, cercando per una volta di andare oltre alla sua natura e farsi aggressivo, per non dire distruttivo 'In fondo... un po' iconoclasta lo sono sempre stato' si concesse con un mezzo sorriso tirato, estendendo poi in avanti il braccio "Meteor Mundo!" comandò lui, evocando lo sfavillante splendore delle bootinidi, nella speranza che quella sacra luce, magari sacra al dio cervo, potesse allentare ulteriormente il giogo della morte attorno a loro, per quanto il bersaglio fosse fondamentalmente quello concordato: l'ameista.
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    Kether si sente in colpa, ha un colpo di testa e spara un meteor mundo

    Azione 1 Flammalgeo
    INTE33+1 ELEM1

    Azione 2 Meteor Mundo bootinidi, per acciecare i bersagli
    CAR36 ASTRO1

    Mezza Azione Cervi come descritti dal master


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43+1
    Intelligenza: 33+1
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
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    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    L'iperspecializzazione era tanto la vita di Samuel quanto una piaga per Kether, ma questo certo non avrebbe incrinato la loro amicizia, alla stessa maniera in cui questo narratore e quello della Castagna Spagnola avrebbero continuato a tirarsi amorevolmente frecciatine, e anzi, la loro interazione avrebbe reso tutto più brillante, un po' com'era successo con la magia di Hecate di Kether, che in effetti parve portare un po' di ordine in tutta quella confusione.
    Nell'approcciare il nuovo sacerdote, Kether tenne alto il proprio ruolo, lasciando la protezione dei civili ai ministeriali, occupandosi appunto della propria sfera metafisica, richiamando tra di loro un potente dio neopagano che, nonostante non avesse un esplicito patto con lui, comparve.
    "Nobile Cernunnos... è... davvero giunto in mio aiuto?" sorpreso ed onorato, Kether non poté che dilatare le proprie iridi davanti ad una simile maestosità, osservando anche il germogliare di cervi spiritici, che portarono serenità sul campo di battaglia, andando a contenere la armata delle tenebre che stava venendo loro contrapposta "Grazie... grazie davvero"
    Si diceva che chiedere fosse lecito e rispondere cortesia, ed avendo il dio risposto al suo appello era suo compito comportarsi nella maniera più educata possibile, sia verso di lui, sia verso chi lo stava aiutando, come l'eccellente scudo di Vath che trasformò un micidiale colpo in una striscia di sangue, o Amelie, che con il suo Eterna Lumina aveva posto un forte freno alle file nemiche, che però avevano finito anche col rovinarle addosso.
    "PER IL DIO E LA DEA!" squittì lui al richiamo di Amelie, voltandosi poi verso il buon Cernunnos, che in fondo incarnava a sua volta proprio quella figura maschile non troppo fortunata. Estese la bacchetta immaginando di scagliare un electro, ma poi si rese conto di due problemi contemporanei 'Non avrà grande potere sugli scheltri... ma... su di lei sì!' gli serviva una magia diversa, eppure nessuna di quelle che usava abitualmente pareva fare al caso suo.
    'Oh cielo' quasi disperato, osservò il dio cervo, cercando nella sua placida presenza una risposta, sentendo infine dentro di sé delle benedizioni, una delle quali reputava potesse essere di aiuto, per quanto molto lontano dal suo modo di essere.
    'Ma oggi... non è un giorno qualsiasi' non era mai stato suo desiderio essere il salvatore di così tante persone, ma ormai era imbarcato nolentemente in quell'avventura, e non gli restava che spingersi fin dove era necessario, anche oltre la sua zona di confonrt, anche oltre la sua natura.
    "Deprimo" quasi il giovane odiò tracciare quella D, ma ciò era nulla rispetto all'odio verso il suo bersaglio, del quale sperava di spezzare le scapole, riducendo enormemente la sua forza offensiva e liberando così la medimaga.
    "Grazie" il giovane rivolse quel ringraziamento prima ad Isond per averlo curato e poi a Vath per il suo stoicismo, sgranando gli occhi alle parole dell'amico riguardo all'interrogare il dio.
    Esitò, poi si voltò "Nobile Cernunnos, puoi mostrarmi la via per fermare il riturale della dea Hela?" domandò lui quasi squittendo, osservando poi Samuel scostare Vath e dar il vio all'operazione Caldarrosta.
    Si voltò, tornando ad accentrare le attenzioni sul dio, ma qualcosa di pesante si fece strada nel suo cuore, costringendolo a strizzare gli occhi 'Si stanno tutti impegnando così tanto... e io... io so solo farmi proteggere da loro... da un dio... da chiunque!' era un senso di colpa, bruciante, che lo pervadeva e gli ricordava come non fosse l'unico spaventato o ferito, ma fosse l'unico che stava passando più tempo ad aver paura che ad agire.
    "NON TI LASCIO SOLO SAM!" avendo anche l'ardire di chiamar l'altro per nomignolo, Kether saltellò accanto al ragazzo con il cuore in mano e il culo strettissimo, puntando la bacchetta 'Non posso lasciarlo solo. Sono un sacerdote, solo il commesso del negozio precipitato... e sono suo amico' "CUMTELLO!" facendo appello alla propria fede e al proprio amore verso il prossimo, Kether scagliò sul sacerdote una magia di elemento terra, pregando che Cernunnos potesse benedirla e renderla ancora più invisa al sacerdote, lasciando poi che i cervi del dio seguissero la falce magica di Samuel, portando distruzione con essa fino al loro nemico.
    RevelioGDR


    Kether interagisce un po' con tutti

    Azione 1 Deprimo
    COR20+8

    Azione 2 Cumtello consacrato
    INTE33+1 ELEM1

    Mezza Azione Cervi come descritti dal master


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43+1
    Intelligenza: 33+1
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
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    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Il dramma della modernità? Kether avrebbe saputo elencarne almeno una decina, iniziando dal consumismo, ma quel giorno, disquisendo di cristalli con Samuel, avrebbe avuto un preciso soggetto "L'iperspecializzazione è tanto inevitabile quanto fastidiosa" commentò lui, incrociando infastidito le braccia, osservando intanto l'altro tentare ancora una volta di capirci qualcosa, ottenendo risposte sicuramente più concrete di quelle di Kether, ma non rassicuranti: qualcosa di oscuro si trovava in quelle gemme, e in qualche maniera stava anche cercando di uscire.
    Kether sentì un brivido lungo la schiena e si trovò ad ingoiare a secco senza bisogno di pensare a Thomas (?), spaventato in egual misura dalla descrizione e dalla reazione dell'Auror, tanto da trovarsi ad osservare i cristalli quasi qualcosa potesse uscire fuori "Non mi piace... per niente... dobbiamo... insomma, ci sarà qualcuno specializzato in esorcismi, per la triplice... dea" e con quell'imprecazione, qualcosa nella mente di Kether si accese.
    Senza esitare, e anzi correndo quasi, il ragazzo si avvicinò al cristallo fin troppo a lungo studiato e vi puntò contro la propria bacchetta "Dea della triplice luna, proteggici con la tua antica saggezza da ciò che è oscuro e lontano" pregò il giovane, quasi con un sussurro, tracciando agilmente un cerchio con una x al centro, a richiamare il simbolo dell'ultima falce della luna, della Vecchia "Lunagemino Hecate" concluse infine, ben sapendo di non poter contare sulla protezione della luna alta nel cielo, pur essendo al contempo rassicurato dal richiamare in quel posto così alieno una dea a lui così cara da così tanti anni 'Mamme... pregate per noi...' si trovò infatti a sperare, pregando vivamente che la propria magia potesse rallentare ciò che stava accadendo, o fornire loro una spiegazione almeno.
    Forse il ragazzo sarebbe rimasto lì rannicchiato a vita, ma non poteva lasciare da solo Samuel, o Vath, né tutti gli altri, incluso il povero signor Olivander, quindi con molto coraggio (per i suoi miseri standard) avanzò fino alla valle bianca, apprezzando in cielo il sole ora su di loro, così come le pareti bianche, giungendo con gelida consapevolezza alla medesima conclusione di Vath.
    "Samuel" forse l'auror avrebbe percepito la voce del bacchettaio come il cigolio di una porta più ancora come un gemito, e osservandolo lo avrebbe trovato bianco come le pareti, il pavimento e fin troppe cose in quel posto (ma, ahime, non la magia) "U-un sacerdote oscuro... pietre di un altro mondo oscure con qualcosa che vuole uscire... ossa... s-sento in lontananza che si sta compiendo un rito... un rito malvagio... i-io... i-io" solo a me stava venendo voglia di giocare con uomo yo-yo a suon di sentirlo balbettare? "C-credo... credo che stia cercando... di risvegliare un'armata di non-morti" il che, diciamocelo, non era neanche questa gran scoperta, visto che ben presto il loro ospite - non troppo gentile a detta di Samuel - iniziò a rialzare scheletri, facendo ovviamente strillare virilissimamente Kether.
    "No, no, no no no!!!" il giovane guaì non poco vedendo la situazione e osservando la propria misera sfera planetare si rese conto della propria inefficienza in battaglia, sentendosi inadeguato, per quanto, per una volta, potesse almeno dire di non essersela cercata.
    Si guardò indietro e guardò il gruppo di persone con loro, il tizio che si era appena sposato, i ragazzi carini, il vecchio Olivander: come lui anche loro dovevano essere mortalmente spaventati e probabilmente quella follia urlante era per loro un battesimo del fuoco che lui aveva già avuto 'Eppure sono inutile!' con dolore si portò la mano al collo, in cerca del marchio di Pan, sentendo disperatamente il bisogno della placida e gentile presenza del dio, rendendosi però conto con odio di come quello non fosse un luogo degno di lui 'Pan... è il dio delle selve, non degli ossari...' e quella consapevolezza minava molto il suo animo, scoprendo il proprio occhio interiore certamente non rivolto al dio del flauto, quanto più alla terra. Tipo il suo morale.
    'Sono inutile!' osservando il sacerdote si rese conto della sua esperienza e anche della sua condizione non propriamente vivente e con odio si rese conto che quell'essere era probabilmente troppo forte per le sue patetiche magie elementali, e che ciò significava che tutti avrebbero avuto seri problemi contro di lui, tranne chi padroneggiava gli esorcistici 'Ma... il rito... se non facciamo qualcosa...' i rituali trascendevano la magia ordinaria, lo sapeva bene, il che li poneva su una dimensione di pericolo ben diversa e più frustrante, poiché quella era proprio di sua competenza, per quanto difficilmente si sarebbe ricondotto a quella dimensione e quasi nessuno lo avrebbe fatto.
    Ma poteva farci qualcosa, lui. O almeno, poteva provarci. Doveva.
    'Pan io... sono un tuo umile sacerdote, e ho profonda fede in te, ma... qui... noi... come...' e poi un nuovo lampo lo travolse, facendogli tremare le ginocchia ed arretrare dietro lo scudo di Vath, bisognoso soprattutto di tempo.
    'Funzionerà?' non ne era sicuro, ma data la situazione era convinto di non aver molta scelta 'Pan, ti prego, veglia su di me...' e con quell'ultima ennesima supplica, osservò il cielo e poi la terra.
    "Dio della fecondità e dell'abbondanza, sovrano della natura selvaggia, della terra e dell'oltretomba, patrono dei viandati e dei cacciatori" tanto flebile era stata la voce di Kether negli ultimi tempi quanto suonò ferma in quel momento, quasi più che di una evocazione si stesse parlando di una possessione. Deciso, il ragazzo guardò il sacerdote "Ti prego, ascolta la mia preghiera. Estendi su di noi il tuo radioso sguardo e guida queste anime perdute al proprio regno, anche coloro che un tempo furono sacerdoti. Io ti invoco, Cerunnos dalle lunghe corna" affermò lui, evocando uno delle più potenti divinità celtiche, senza alcun riferimento alla fortuna amorosa di Aaron.
    RevelioGDR


    Kether con Samuel.

    Azione 1 Lunagemino Hecate
    CAR36 ASTRO1

    Azione 2.5 Evoca Cerunnos
    INTU40 CAR36 DIV1 Sacerdote

    CITAZIONE
    Nelle proprie role, sotto supervisione del master, il PG può richiamare una qualsiasi delle divinità appartenenti al proprio pantheon evocandolo o invocandolo, anche se non lo ha mai svolto una role per stipulare un patto


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43+1
    Intelligenza: 33+1
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
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    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    I civili erano in cima alle preoccupazioni di Kether, il che, trattandosi di un aspirante terrorista, aveva degli aspetti al limite del comico. Prima Vath e poi Samuel tentarono di rassicurarlo in merito sul fatto che almeno fosse la scelta meno rischiosa, ottenendo però da lui solo dei deboli e preoccupati cenni del capo "Pregherò gli dei perché veglino su di noi... e su di loro tutti" pigolò il ragazzo a Samuel, col quale, avendo maggior confidenza, si dimostrava sempre più loquace, forse anche perché avevano una visione più simile, e, perché no, interessi e impegni complementari, come le bacchette per uno e le palle per l'altro, o, ancora, meramente i cristalli.
    "Ti giuro, è davvero frustrante... sento qualcosa... qualcosa che credo di poter riconoscere... ma non ci riesco" ammise lui, soffiando aria dal naso, incrociando le braccia quando sentì parlare di esorcismo e purificazione "Purtroppo io non sono molto bravo... la lotta contro la magia nera non è roba da Auror?" del resto se Samuel difettava di intuito, Kether lo faceva in coraggio, centrale in quel genere di azioni, anche se forse c'era un'eccezione.
    "Hecate" come un sussurro, Kether evocò al contempo una dea e un incantesimo, osservando a quel punto con rinnovato interesse gli amorfi cristalli, lasciando però comunque la prima parola (era quasi il caso di dirlo) a Samuel e al suo richiamo di un altro dio pagano (cerunnos).
    "Astra Congrego" giunto nel nuovo ambiete che si stagliava davanti a loro, Kether decise di affidare al simbolo di venere la sua sicurezza (scagliandolo solo in caso di pericolo) e ai suoi sensi, iniziando ad esplorare con gli occhi la stanza partendo da quelle friabili pareti bianche per poi terminare con l'uomo che nuovamente lo fronteggiava e del quale voleva comprendere qualcosa in più 'Le pietre sono vive e richiamano qualcosa che mi ricorda i miei studi... lui... potrebbe essere un sacerdote' e stava a lui comprendere di chi e perché.
    RevelioGDR


    Kether interagisce con Vath e Samuel.

    Azione 1 Astra Congrego Venere
    CAR36 ASTRO1

    Azione 2 Osserva le pareti bianche
    INTU40 DIV1 Sacerdote

    Mezza Azione Analizza il sacerdote da un punto di vista simbolico
    Intu40 div1 sacerdote

    CITAZIONE
    nell'eseguire azioni di percezione su un'area, è in grado di percepire consacrazioni nel luogo o rituali spiritici in corso in posti vicini.


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43
    Intelligenza: 33
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
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    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Kether annoverava sembra ombra di dubbi Thomas tra i suoi amici, una persona per cui avrebbe dato ben più della sua sapiente ed arguta bocca (?), e quindi non era poi insolito che i due si trovassero in una situazione diversa dal solito, quindi eccoli lì, a tavola, entrambi vestiti, senza parlare di Excalibur e licantropi, a condividere un pasto nel mentre il castano cercava dall'auror un nido sicuro in cui stare in vista delle difficili giornate seguenti.
    Tom in genere più che un garbato appoggio era uno che lo appoggiava con garbo, ma in quella situazione sembrava, almeno agli occhi di Kether, perfettamente a suo agio, saltellando qui e là nella stanza e nei discorsi, condividendo schizzi del suo passato senza bisogno di orgasmargli in faccia "... Va tutto bene?" chiese lui, sentendogli dire che andava benissimo lavorare tanto, per non pensare "Nel senso... sono venuto qui per divertirmi e lamentarmi un po' del black friday... e mi sta benissimo anche sentirmi dire che sono adorabile" fece lui presente, ignorando l'apprezzamento fisico che trovava francamente eccessivo "Ma... sono cose banali... non voglio che ti annulli per il black friday, dai, non avrebbe senso!"
    Per tener fede alle sue stesse parole, lasciò con piacere scorrere le immagini del padre di lui sullo sfondo, nel mentre serviva in tavola, annuendo dolcemente "NY? La prossima volta che vado da mio padre vuoi che ti invito, così ci teniamo compagnia in viaggio?" chiese infine, curioso, non chiedendosi forse abbastanza se avessero mai davvero parlato della sua famiglia allargata, formata da due madri e un padre "Potrebbe essere divertente no? Noi due all'avventura. Niente bacchette, sconti, auror e altre cose brutte e tristi. Solo capitalismo, padri gay e... boh... cosa fanno i turisti in genere? Si mettono grindr?" propose lui ridendo, ben conoscendo le abitudini sessuali dell'altro, sicuramente più prolifiche delle sue.
    Brindò col vino rosso alla loro, forse anche per trovare coraggio nella gratitudine, del resto come Thomas trovava nella calma di Kether un porto sicuro, il bacchettaio lo trovava nell'allegria, nella leggerezza e nella spregiudicatezza dell'altro, tanto che, proprio in cerca di ciò, cercò di fare qualcosa da Tom, che in effetti aggiunse solo confusione, facendo spogliare anche Tom nel mentre blaterava di missioni al nord delle quali Kether non chiese nulla, forse anche per timore di acquisire informazioni utili per la sua causa segreta, in un misto di senso di colpa, che, unendosi all'imbarazzo, rese la situazione insopportabile per il bacchettaio, costringendolo a lasciare desnudo solo l'altro, quantomai confuso, il quale comunque non se la prese poi così male, tanto da ridere della situazione, e non dell'altro.
    'Che casino...' in cerca della leggerezza dell'altro, Kether aveva trovato solo imbarazzo, tanto da non avere sufficiente audacia per ripondere piccatamente ai complimenti dell'altro, sentendosi decisamente troppo in colpa per farlo, osservandolo vestirsi nuovamente e chiudere quella infelice parentesi con una conclusione: lui era perfetto così, e non aveva niente da mostrargli o dimostrargli.
    Il bacchettaio osservò l'altro con due enormi occhi confusi, che rimasero su Tom tutto il tempo in cui questi si avvicinò e lo baciò.
    'Tom...' non era la prima volta che si baciavano, Kether baciava sempre chi condivideva il suo corpo e il suo piacere, ma quello fu indubbiamente un bacio diverso: non vi era alcuna carica erotica, ed anzi, era terribilmente dolce e affettuoso, talmente tanto da non poter neanche essere definito da innamorato, trasmettendo appunto un messaggio che ben si sposava con le sue parole: gli piaceva così, pacchetto incluso, con tutti i benefit, dal disagio, alla discussione, al sesso. Senza limiti, senza regole.
    "Come fai... ogni volta... a... lasciarmi senza parole?" quando le loro labbra si separarono, Kether si sarebbe preso alcuni istanti prima di fissare l'altro supplice e frustrato.
    Fissò il proprio piatto, mezzo vuoto come il bicchiere, poi si alzò in piedi, avvicinandosi a passi lenti verso l'altro, provando a posare le sue mani sui suoi fianchi, in un tocco che voleva suonare intimo ma non sessuale o possessivo "Anche prima... mi hai detto di mettermi comodo, di fare quello che volevo... ed era esattamente quello per cui ero venuto... un po' di sano svago con uno dei ragazzi più incredibili che conosco... ma poi hai detto che potevo anche urlare o spogliarmi, se mi andava, e io... non ci ho capito più niente... sapevo... so solo che adoro questa tua capacità di essere sempre a tuo agio in qualsiasi situazione... e te la invidio tanto... come la tua bellezza e la tua sicurezza" ammise lui alzando gli occhi al cielo "Prima mi sono spogliato perché volevo sorprenderci... ed è stato solo imbarazzante. Lo avessi fatto tu, ci saremmo ritrovati con me sotto al tavolo" ammise lui con una mezza risatina, scotendo la testa debolmente ma convintamente.
    "Sei incredibile, Thomas, e credo di non avertelo mai detto abbastanza" ammise lui, abbozzando anche una piccola risata "Che tu sia nudo, vestito o in servizio" precisò, suggellando quelle osservazioni con un secondo bacio, che, a differenza di quello di Tom, fu più carico di intenzioni sessuali, per quanto le sue mani, in vero, non si spostarono molto da quei fianchi, cingendogli al massimo la schiena, nel mentre la sua lingua si insinuava calda nella bocca dell'altro, arrotandosi con la sua lingua, forse allo scopo di ricordargli come fosse abile nel suo uso.
    RevelioGDR
  6. .
    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Tom e Kether avevano molto in comune, come la passione per le bacchette, per i videogame e l'odio per i saldi che si trasformava in sindrome di stoccolma, con uno costretto a lavorare in un negozio che faceva saldi e l'altro invece a monitorare le strade durante gli stessi eventi per poveri.
    Forse era stata questa affinità a far comparire sul display di Kether il nome dell'altro, ma in vero, nel trovarsi davanti la faccia dell'Auror, il giovane comprese che fosse un bisogno ancora più primordiale: aveva bisogno di freschezza.
    Se il messaggio di risposta del castano fu molto accogliente, le sue prime parole lo furono molto meno, tanto da far girare gli occhi al cielo all'altro, che quindi smise per alcuni istanti di contemplare il vietnam che si sarebbe palesato il giorno dopo, portandolo infine a sorridere "Grazie. Vuoi infierire ancora o posso entrare?" chiese lui, non troppo piccato in vero, né preoccupato, posando le birre appena possibile "Come stai comunqu...e?" chiese lui, sentendosi rapidamente definire ospite speciale, con tanto di cucina semplice, ma a modo suo speciale.
    "Sai cucinare italiano?" domandò il bacchettaio curioso, ammirato da quella natura internazionale dell'amico, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni scrutando la cucina mentre Tom blaterava di mettersi a proprio agio come meglio credeva, cosa che fece ridere Kether "Mi basta bere qualcosa... e sì, magari mangiarci qualcosa sopra... e lamentarmi un po'... non credo di aver bisogno di urlare... o altro" ammise lui, stringendosi tra le spalle, forse un poco imbarazzato dal sentirsi dire così, su due piedi, pronti via, di spogliarsi.
    'Anche se... insomma... quanto ci ha messo la prima volta a chiedermi un pompino?' alle orecchie di Kether le parole di Thomas erano suonate parimenti un invito, una provocazione e una battuta, ma in lui avevano comunque attivato pensieri complessi, colegati sia al loro rapportarsi, sia al fatto che da un po' di tempo si fossero persi di vista 'Da quando... mi sono trovato in conflitto di interessi' e tutti sapevano come i conflitti di interesse ammosciassero tutto e rendessero tutto complicato.
    Sempre che non fossi un politico italiano, ovviamente; in quel caso si poteva definire curriculum al massimo!
    Scrutando la schiena di Tom, Kether si sentì nostalgico e in colpa assieme, quasi avesse perso, per colpa di Excalibur un pezzo della propria vita, e se ne fosse reso solo conto in quel momento. Sospirò, poi vide l'altro tornare verso di lui armato di pasta e prese posto, scrollando le spalle.
    "Niente... cosa vuoi che abbia fatto?" chiese lui, sperando vivamente che la risposta non fosse tentato di rovesciare il governo "Olivander, casa, casa Olivander... e videogames in mezzo... parecchi videogame... forse troppi videogame... persino per me" ammise lui, forse in vena di autocritica "Tu invece che hai combinato in sti mesi?" chiese lui con un occhiolino, affondando la forchetta nella pasta e portandosene un po' alle labbra, che gustò con piacere, annuendo.
    "E bravo Tom!" ammise lui, ridendo molto a caso, e sorprendendosi molto di quella risata: quanto ci aveva messo Tom a farlo passare dal depresso al felice?
    'Ma... cosa sto facendo?' si sentiva confuso, forse anche un po' intontito, quasi che i suoi sensi di colpa e i suoi affetti lo stessero tirando in direzioni diverse 'Lui... è incredibile!'ù
    Con due sorrisi e un piatto di pasta lo aveva stordito, gli aveva cambiato la giornata e lo aveva quasi reso un'altra persona, una che non era pi
    da tempo, uccisa da impegni, stress, paure e stanchezza, e che improvvisamente si era ritrovato nuovamente libero. Tutto, grazie a Tom.
    Sorrise un po' a vuoto, poi scosse la testa, arrossendo lievemente, mentre la voglia di stare con l'altro si univa a quella di essere un po' più come l'altro, o almeno di ricambiarlo con la stessa moneta.
    Fu così che di colpo si alzò e a casissimo si tolse la felpa e gli altri indumenti superiori, tornando poi a sedersi a petto nudo.
    "Ok... ora direi che sono più a mio agio... credo" propose lui soddisfatto, non sapendo neanche lui che stesse facendo e mettendo rapidamente per questo in bocca altra pasta, tanto da divorare mezzo piatto in pochi istanti, a sguardo basso, sempre più rosso in volto 'M-ma cosa sto facendo?'
    Era stato un colpo di testa, alla Tom, o almeno, nella sua testa era suonato molto da Thomas, ma il ragazzo non solo di ciò non era sicuro, ma era invece ben certo di non essere l'auror, o come l'auror, aspetto che sempre più lo fece sentire a disagio, se non proprio stupido.
    "Sì... ecco... forse sono a mio agio... non fosse che è inverno... forse è meglio se mi rimetto la felpa eh?" chiese lui, cercando nell'altro una spalla, una guida, o qualunque altra cosa Tom potesse avere in mente.
    RevelioGDR
  7. .
    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Situazioni complesse implicavano soluzioni complesse, e anche scelte difficili: abbandonare un gruppo di persone o farne un possibile bersaglio umano? Che si trovassero sul loro piano dimensionale o un altro, l'unica certezza era che si trovavano in un ambiente ostile, il che implicava che molte persone avessero bisogno non solo di cure mediche, ma anche e soprattutto di protezione. Per quanto fosse difficile stabilire se fossero più al sicuro lì o con loro, avessero deciso, come pareva, di incamminarsi in cerca di una via di uscita.
    "T-tutti insieme?!" Kether aveva riferito tutto ciò che aveva da dire a Samuel e Vath senza esitare, ma di fronte alla sicurezza del ministeriale un poco sbiancò "N-non rischiamo di farne... dei bersagli troppo facili?" chiese, forse pensando anche a sé stesso, per quanto la sua anima rivoluzionaria smaniasse per lui un percorso pericoloso "S-se poi ci fosse un attacco... e loro andassero in panico... che ne sarebbe dei feriti? E se dovessimo scappare?"
    Molti erano i dubbi di Kether, ma tanto era anche il carisma di Vath, sicché il ragazzo alla fine non poté che esprimere (forse troppo tardi) i propri dubbi per poi seguire il piano concordato, non prima di aver parato le chiappe ai due ciarlieri ed essersi vinto un abbraccio di Samuel.
    "Allora cerca di non farmi venire un altro infarto come prima! Credevo di morire quando ti ho visto addosso quella palla di fuoco più grossa di te!" fu la risposta al profumare dell'Auror, condendo il tutto con un tono di rimprovero e un sorriso gentile e un po' timido "Comunque... quei cristalli viola sono particolarmente strani... sembrano... vivi... ma è una forma di vita... molto... molto sbagliata... o cattiva" pigolò all'altro, ascoltando poi il discorso di Vath, cercò di convincersi che sarebbe andato tutto bene e si tenne in fondo assieme ai medimaghi, sentendosi più affine (e al sicuro) con loro che vicino a persone in prima linea come Vath e Samuel. O Sid, il suo karpos: la creatura vegetale si tenne in prima linea, superando anche Samuel e cercando di camminare silenziosamente nelle ombre per aggredire alle spalle chiunque avesse cercato di ostacolare il gruppo.
    RevelioGDR


    Kether interagisce con Vath e Samuel.

    Azione 1 manda avanti il karpos occultato
    DES20; +2 del karpos

    Azione 2 Attacco furtivo del Karpos a chiunque aggredisca il gruppo
    DES20

    Mezza Azione cerca di associare la sensazione dei cristalli viola a qualcosa che conosce o ha studiato o sentito nominare
    elem1/div1 inte33


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43
    Intelligenza: 33
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
  8. .
    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    L'inverno stava arrivando, le protezioni erano sempre importanti, anche quando non c'era quell'ipersessuale ambulante di Tom, e Samuel era talmente tanto ricco, distaccato dal mondo e avulso dalla moda da ignorare l'esistenza stessa dei saldi. Kether prese atto di tutta questa complessa realtà, nella bolgia di gente, con un sorriso e una carezza sul braccio "Allora permettimi di ringraziarti e invitarti da me per bere qualcosa... quando questo difficile periodo sarà concluso" propose lui, grato, senza allusioni particolari a passioni in comune come le bacchette di carne.
    O i buchi molto profondi.

    Quando il giovane si riprese dalla caduta libera, il suo primo pensiero fu ovviamente diretto a colui che gli forniva lo stipendio doveva tutto ciò che sapeva, che trovò svenuto in mezzo alla mobilia del negozio, apparentemente illeso.
    "Signor Olivander, si sente bene?" una medimaga selvaggia era comparsa dal nulla iniziando provvidenzialmente a soccorrerlo, cosa che ovviamente risollevò il bacchettaio, il quale non poté che sorridere all'altra "Grazie... il signor Olivander detesta ammetterlo, ma ormai è molto avanti con l'età e certe volte ha bisogno di aiuto" ammise lui con un sospiro, recandosi poi fuori dal locale per apprendere con disappunto dove fossero finiti, andando poi ad individuare come leader Vath, anche su istanza di Samuel, ai quali comunque si sarebbe naturalmente avvicinato.
    "Non so se sarà facile trovarci... non siamo... sotto Londra" in genere Kether non era una persona molto sicura, ma la sua magia astrale lo aveva reso edotto di diversi aspetti e gli pareva assurdo non condividerli, soprattutto considerando che verso gli auror nutriva sentimenti contrastanti, specialmente quando si andava oltre persone di sua assoluta fiducia come Samuel e Thomas "Dovremmo trovarci più a sud, ma... la mappa celeste sopra di noi è insolita... non vorrei fossimo finiti su un altro piano astrale" concluse poi, evidentemente in vena di fornire alle persone ottime notizie, notando poi la coppia di soggetti avventurarsi verso una figura che prontamente provò a dileguarsi.
    "STATE ATTENTI! TENEO, TENEO!" comandò lui, imponendo una magia protettiva sia sull'auror sia sul ministeriale, tornando poi ai sentieri, che stavano dal suo punto di vista diventando sempre più la loro unica via di fuga, tanto che iniziò a studiare quei cristalli viola da un punto di vista naturistico/astrale, nella speranza di poter iniziare a comprendere qualcosa di cosa stesse accadendo.
    RevelioGDR


    Kether interagisce Amelie, Vath e Samuel.

    Azione 1 Teneo su Samuel
    EMP43, CAR36 + quirk

    Azione 2 Teneo su Vath
    EMP43, CAR36 + quirk

    CITAZIONE
    Ci Teneo a te!
    La dolcezza di Kether segue le persone cui tiene anche quando sono lontane da lui. +1 a Teneo. L'armatura generata è protetta dal potere di Pan, che farà percepire il protetto come parte della Natura, rendendo meno probabili attacchi da parte di animali e piante selvaggi

    CITAZIONE
    Effetto: circonda il bersaglio con un’aura protettiva, generalmente di colore argenteo
    Note: L’incanto assorbe danni da un solo attacco magico e poi si infrange: l’assorbimento massimo è pari alla metà di 1d20 al netto di bonus e malus.
    Con Car ≤ 35, la magia è di un colore brillante che fornisce malus in caso di azioni furtive o di elusione al protetto.
    Con EMP > 15 ha un effetto placante e rilassante; con EMP>25 può proteggere dalle intemperie, inclusi caldo e freddo.
    Con COR ≥ 35 eventuali creature oscure che tocchino il bersaglio subiranno danno.

    Mezza Azione analizza i cristalli viola
    elem1 intu40


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43
    Intelligenza: 33
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dado
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    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    'Oh dei di ogni pantheon conosciuto e soprattutto neopagano... vi prego, vegliate su di me'
    In un mondo pericoloso e schizzato come uno masterato da questo narratore c'erano fin troppe ragioni per votarsi agli dei e supplicare pietà, da spettri assetati di sangue, a zombie un po' troppo convinti, passando per vampiri, licantropi e demoni di ogni foggia e dimensione, senza ovviamnete mai scordarsi dei maledettissimi snasi, sempre pronti a complicare anche la cosa più semplice al mondo, manco fossero tutti pluripremiati dipendenti dell'Ufficio Complicazione Affari Semplici, eppure nulla di tutto ciò stava attanagliando il povero Kether fino a farlo pregare e gemere, nel mentre le sue budella si torcevano dalla disperazione 'Vi prego. Consentitemi anche quest'anno di sopravvivere al black friday. Dal nome commerciale in avanti!'
    Eh sì, del resto Kether poteva anche essere queer, mago, sacerdote, rivoluzionario e londinese, ma soprattutto in quella stagione era primariamente un povero commesso sottopagato e tenuto rigorosamente senza sufficienti mezzi, tempo e formazione in prima linea come front-hand.
    Insomma, un vero schifo.
    Certo, Olivander non era Prada, ma si trattava comunque di materiale di pregevole fattura, il che lo rendeva comunque oggetto di fin troppe attenzioni, e gli dei soli sapevano quante persone bramassero un bonsai da bacchetta scontato da regalarsi a natale, il che aveva reso sempre più arduo il compito del nostro bacchettaio di fiducia, che alla fine, quella sera, uscendo da lavoro leggendo sullo smartphone 24 novembre, dopo aver guaito come un cane, si trovò disperato a dirigersi verso un negozio che vendeva alcoolici e prendere alcune bottiglie di birra artigianali.
    Con una di queste si fece una foto istericamente allegra, che poi inviò immediatamente a Thomas Richenford, allegandovi un messaggio: Dimmi che non sei di turno. Ho bisogno di bere e sono troppo vicino al Black Friday per potermi permettere un coma etilico. Salvami da cotanto capitalismo. Io ci metto la birra (e non solo): tu mettici solo la casa e tanta voglia di vivere!
    Un messaggio un po' disagiato ma neanche troppo, un abbastanza classico SOS tardo-adolescenziale inviato da un povero ragazzo sull'orlo di una crisi di nervi, che necessitava solo di essere accolto, protetto e lasciato libero per alcune ore di spegnere il cervello.
    E chi poteva essere meglio di Tom?
    Se il ragazzo avesse acconsentito, il castano sarebbe comparso con la smaterializzazione davanti al suo uscio con indosso una felpa blu sotto una giacca verde, dei jeans e delle scarpe da ginnastica. In mano, sei bottiglie di birra da mezzo litro, un po' di bamba, un sorriso tanto stanco quanto felice di vederlo e occhi grandi e che guardavano lontano, verso lo sfacelo che sarebbe stato il giorno dopo.
    RevelioGDR
  10. .
    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    Era una giornata davvero impegnativa per Kether, ma questo non implicava né che fosse solo né che avrebbe perso il suo sorriso. Amelie scoprì presto che il ragazzo avesse come aiutante (il che faceva di Sid l'aiutante dell'aiutante di Olivander) un karpos ben disposto a mostrare foderi di ogni foggia e dimensione, salvo poi ringhiare al sentir parlare di sconti.
    "Su tutti gli articoli si applica uno sconto del 20%, legato al venerdì nero" affermò il castano alla ragazza con un sorriso benevolo che voleva suggerire come sì, doveva bastare come sconto e no, non ne avrebbe concessi di altri, non essendo manco suo il negozio "Sono 24 galeoni" concluse lui, prendendo quanto dovuto e riprendendo a servire e sopportare clienti, almeno finché non gli comparve davanti una faccia amica.
    "SAMUEL!" strillò lui, illuminandosi come Carrie Bradshow davanti ad un paio di Manolo Blanc scontate, quasi pronto a scavalcare il bancone, salvo poi limitarsi a posare una mano sulla spalla dell'auror più casto e puro del ministero "Qual buon vento ti conduce da me?"
    Il giovane ovviamente immaginava fosse lì come tutti per acquisti, ma, come rilevato anche dal signor Castagna, erano mesi che i due, nonostante la buona amicizia, non si incrociavano manco per errore, manco sui fronti opposti della barricata Excalibus vs Ministero, il che rendeva comunque l'occasione grata "Tu non disturbi mai" affermò lui, dimentico di come l'altro potesse - e non poco - manomettere i suoi progetti, rimanendo poi perplesso quando apprese che il ragazzo avesse scelto quell'affollato giorno non per comprare qualcosa, ma per donarlo.
    "Hai... sei davvero venuto il giorno dei saldi a portarmi un regalo?" chiese lui, vagamente perplesso, iniziando a chiedersi cosa diamine dessero a colazione ai giovani auror, avendo come unici riferimenti in merito il ragazzo e Tom, non esattamente due esempi di sobrietà "Per cos'è...? Io... non ho niente per te"
    Il giovane lasciò sospesa la domanda, poi, sbattendo le lunghe ciglia, aprì il dono sgranando lo sguardo "MA... MA E'... BELLISSIMA!" affermò lui distendendola davanti a sé ed ammirandola estasiato, almeno finché non vide il dialogo, al che avvampò di colpo 'Oh, per il Dio e la Dea... c'entra Tom?!' pensò lui, ben oltre l'imbarazzo, avendo recitato quella frase col giovane e disinibito auror fin troppe volte "D-davvero un bel regalo... gra...zie" affermò lui, ripiegandola con garbo e attenzione "non so... davvero come ringraziarti" affermò con un sorriso comunque dolce e sincero "D-devo ringraziare anche Tom?" domandò infine, arrossendo ancora più di prima, forse perché temeva di sapere, nel caso, come avrebbe dovuto ringraziare l'altro.
    Kether ebbe giusto il tempo di notare il bocciolo del castagnoso quando Isond fu su di lui con le sue idee regalo e soprattutto il problema dell'impellente matrimonio.
    "Un bonsai... per una nuova casa... in vista di un matrimonio?" Kether fu sbalzato dal divano di Tom (chiamiamolo così dai...) alla vita di Isond un po' troppo rapidamente per poter parlare spigliato, sicché il giovane si approcciò alla medimaga con occhi confusi, cercando di ricostruire la propria esistenza nel frattanto che ricomponeva anche una risposta, che comunque, alla fine, trovò "Hai pensato... ad un Bonsai Lumos? Trovo sia un'alternativa moderna ed ecologica ad una lampada da comodino" propose infatti con un lieve sorriso, porgendo poi le proprie attenzioni all'esatto opposto, da ogni punto di vista, di Samuel: Vath.
    "Buongiorno Vath. Come sta Killian?" chiese il bacchettaio con dolcezza, ascoltando poi la sua richiesta, alla quale annuì anche se non troppo convintamente "Normalmente avrei detto di sì, ma... è il black friday, non sono sicuro che il signor Olivander ne abbia il tempo..." ammise lui pigolando, accettando il fodero antico e prezioso, che infine portò nel retrobottega.
    "Signor Olivander, pensa di riuscire ad avere il tempo di renderlo autoappellante?" domandò lui, posando su un piano da lavoro la felpa di Samuel, riponendola manco fosse una preziosa ed antica reliquia, allontanandosi solo quando ebbe ricevuto una risposta definitiva, e fortunatamente positiva.
    "Il signor Olivander pensa di riuscire ad evadere la richiesta in poco tempo... intanto... cerchiamo il bonsai?" affermò con un sorriso cordiale, scontando poi l'altro verso le piantine e scegliendo un alberello per la bella killian, fiammeggiante il giusto "Su tutti applichiamo uno sconto del 20%" precisò infine, aggrottando la fronte per il nervosismo del suo karpos, ma anche per la strana comparsa di nebbia 'E'... qualcuno che prova le bacchette senza il permesso?' si chiese il castano allarmato, studiando attentamente la nebbia che diveniva gayser e quindi inferno.

    "Ngh" che fosse un bagno turco, un attacco di Barbabianca di One Piece o solo l'ennesimo mago nero, il giovane bacchettaio dopo la violenta botta avrebbe impiegato un po' a rimettersi in piedi, con o senza karpos, iniziando poi faticosamente a guardarsi intorno "S-sto bene..." dapprima avrebbe incrociato lo sguardo dell'amico castagnoso, poi avrebbe allargato l'area di analisi, raggelandosi alla vista delle persone schiantate alle rocce.
    "E'... è orribile!" inorridito, il giovane fissò le persone come ci si aspettava da qualcuno davanti ad una tragedia, salvo poi di colpo schizzare via "SIGNOR OLIVANDER!" il ragazzo si sarebbe recato nel retrobottega a controllare l'uomo, cogliendo anche l'occasione per prendere atto della situazione, recuperare il bastone ora auto-appellante di Vath, chiedere al vecchio di stare al sicuro (qualora vivo) e tornare da amici e karpos.
    "C-cos'è successo?" titubante il ragazzo avrebbe avvicinato Samuel e poi Vath, analizzando la situazione con una mano tremante sul cuore, lasciando gli occhi spauriti saettare qui e là sempre più confusi 'Dove siamo... cosa sta succedendo?'
    Vath e Samuel avevano evocato patroni, memtre Amelie stava cercando di rendere l'ambiente meno soffocante tramite la luce, aspetto che lo spinse a guardarsi intorno, certo, ma anche appunto riflettere su cosa stesse loro succedendo.
    "Firmaementus" comandò il castano, sperando che la mappa stellare potesse aiutarlo a capire dove fossero e dove dovessero andare (Ministero o non Ministero) scrutando poi i tunnel davantì a loro, ad iniziare, in particolar modo, da quello a sinistra, azioni che in effetti lo tennero un po' distante dallo scudo di Vath, di cui fu comunque molto grato, così come delle cure praticate sui presenti, alle quali si sarebbe volentieri aggiunto, non fosse troppo spaventato dall'ignoto per curarsi del presente.
    RevelioGDR


    Kether interagisce con tutti e applica su tutto il 20% di sconto.

    Azione 1 Osserva la nebbia
    Elem1, div1, intu 40
    sacerdote

    CITAZIONE
    nell'eseguire azioni di percezione su un'area, è in grado di percepire consacrazioni nel luogo o rituali spiritici in corso in posti vicini.

    Azione 2 Firmaementus
    astro1 car36
    sacerdote (astro2, div2)

    CITAZIONE
    Effetto: Una sfera spessa quanto un pugno comparirà nella mano libera dell'utilizzatore. Da quest'ultima, verrà proiettata una mappa del cielo, ad un metro di distanza, in cui le costellazioni saranno in rilievo.
    Schiacciando la sfera su una superficie, la mappa si trasferirà su quest'ultima.
    Note: La mappa sarà larga al massimo un metro quadrato per ogni 4 punti del parametro Tecnica. Per ogni 8 punti del parametro Carisma del mago, si otterrà un bonus di +1 nelle prove affini all'Orientamento dopo aver consultato la mappa.
    Con TEC15, il trasferimento su una superficie predisposta avrà sempre successo. Il trasferimento avrà sempre successo su qualsiasi superficie con TEC30, purché non incantata
    Con ASTRO1, il mago potrà aggiungere alla Mappa Stellare anche altri corpi celesti a lui noti. Con ASTRO2, potrà creare una mappa che mostri corpi celesti a lui ignoti.
    Con DIV2, il mago potrà tentare di prevedere eventuali cambiamenti nel cosmo; con DIV3, potrà percepire fenomeni astrali come messaggi di creature extradimensionali o aliene.

    Mezza Azione analizza i tunnel, specialmente quello più a sinistra rispetto a lui
    div1 intu40 firmaementus?


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43
    Intelligenza: 33
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dad
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    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    'Pan e ogni forma nota del Dio, ti prego, anche dall'aldilà, veglia su di me'
    Così pronti via? Manco due righe dello snaso quasi e già ci si giocava la carta dell'invocazione con tanto di consumo dell'azione avanzata della role?
    Ovviamente no: Kether non aveva la minima idea di essere nell'incipit di una quest mortale definita difficilissima da uno snaso mai così tanto mannaro, eppure, nonostante ciò, in fondo il videogiocatore più bacchettaio di Londra si stava comunque preparando ad una emergenza di portata biblica, paragonabile in vero ad una piccola apocalisse, per un negoziante: era il Black Friday.
    Ora, intendiamoci, i saldi erano fatti per una ragione e ovviamente facevano bene agli affari, e su questo c'era abbastanza condivisione da parte dei proprietari di attività; ma per i negozianti a stipendio fisso?
    Beh, per loro, diciamolo, erano solo una scocciatura, se non direttamente l'anticamera dell'inferno!
    Kether quel giorno si era recato al negozio con mezz'ora di anticipo, armato di scarpe comode con cuscinetti, jeans e una calda felpa color kaki con sopra il disegno di un mondo con la febbre, nonché una borraccia che non voleva essere piena di acqua, bensì di té "Sid, mi raccomando, conto su di te: rendi il té fantastico come sempre. Avrò bisogno di tutta la sua calma e la sua energia... e sì, nonostante il climate change, anche del suo tepore!" con determinazione il mago verde posò la propria borraccia verde smeraldo sul bancone, rivolgendo poi un sorriso energico al suo karpos del té, il quale, come di consuetudine rispose entusiasticamente ripetendo a manetta la pianta da cui traeva origine.
    'Meno male che almeno lui è motivato!' ignoraro dell'inferno che su di loro si sarebbe abbattuto, il karpos saltellava da una parte all'altra della stanza con vivacità e leggerezza, strappando in vero un sorriso anche al bacchettaio, che alla fine scosse la tessa, trangugiò un po' di liquido e poi si portò sul retro per salutare il signor Olivander e poi chiuderlo nella sua bottega: già normalmente il vecchietto non gradiva la compagnia della gente (tranne Kether e pochi eletti), ma in questo il Black Friday aveva il potere di far emergere tutto l'autismo del grande artigiano!
    Dopo un lungo sospiro, il castano aprì la porta e da lì fu l'inizio della fine 'Pan, Cerunnos e anche tu, divina e triplice Ecate: vegliate su di noi!' la fiumana di gente che sciamò nel negozio non poteva che essere definita come disperante e ben presto al bacchettaio non restò che commiserare il proprio destino, armarsi di pazienza e iniziare a sorridere e rispondere educatamente a tutti.
    Sì, anche al ragazzino che gli chiedeva di lustrargli la bacchetta in bagno.
    Sì, anche alla signora che insinuava che avessero alzato i prezzi per fingere lo sconto.
    Sì, anche al cane che stava provando a mangiare il suo karpos. O forse no?
    "S-SIGNORA, NEL NEGOZIO NON SONO AMMESSI ANIMALI" specialmente quando cercavano di mangiarsi il suo Sid "L-la pregherei di farlo aspettare fuori... come posso aiutarla? Oh, un bonsai da bacchetta? Ma certo, che incantesimo vuole riprodurre?"
    Con estremo stoicismo, il castano subì uno ad uno i clienti, finché alla fine non giunse il turno di Amelie De Maris, cui dedicò un sorriso più raggiante "Sono qui per questo... Siddartha" affermò lui, richiamando il suo karpos "Portala dai foderi e falle scegliere il colore che preferisce!" propose lui, dirigendosi poi verso una anziana signora, che aveva tutta l'aria di chi si reggeva a malapena in piedi e puntava ad una spettacolare caduta terminante con la rottura di un femore o due.
    RevelioGDR


    Kether interagisce coi troppi clienti e amelie.
    Manda il suo karpos con amelie ad indicarle i foderi richiesti.

    Tutti gli articoli hanno uno sconto del 20%


    Stat
    Coraggio: 20
    Empatia: 43
    Intelligenza: 33
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 40
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill
    asto 1, div 1, elem 1, verde 1
    Sacerdote (astro/div 2): pantheon neopagano

    Equip
    1. Siddartha detto Sid, Karpos del teh: pianta animata derivata dalla pianta del teh. Fedele, territoriale e dotato di denti da pirana, è perfetto per sorvegliare piante. Possiede poteri di disillusione notevoli (+2 al dado), il che lo rende ideale per gli attacchi furtivi. Vicino a lui, inoltre, qualsiasi manipolazione del teh gode di +2 al dad
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    Richiedente: Kether Westerly McLean
    Provino per: Sacerdote
    Requisiti: Div I, Astro I, Intuito 40 (ho convertito)

    link

    Approvato e accreditato.

    Edited by Lo Snaso Triangolino - 12/12/2022, 20:34
  13. .
    source
    Kether Westerly McLean | Commesso Olivander
    "Ecco Anthony..." Kether si trovava nel salotto dell'appartamento delle madri. Al momento era seduto a terra sulle ginocchia, alla giapponese, e aveva lavorato tanto alacremente quanto lietamente ad uno stecco di legno che infine restituì al proprietario "Ovviamente non è un lavoro da mastro artigiando di alto livello quale vuol essere Olivander, ma sono sicuro che per un po' andrà bene: ti conviene comunque passare in bottega o andare dal fabbricatore per una sistemata e una valutazione della compatibilità"
    Il ragazzo mostrò un sorriso sicuro e sincero al mago che aveva davanti, un omone alto quasi due metri e biondo, dall'aria piuttosto rude, ma gentile, il quale ricambiava lo sguardo divertito. Agitò la bacchetta "Non ti dirò che hai fatto un buon lavoro solo perché l'ho detto a fin troppi ragazzini della tua età in ginocchio e non mi sembra appropriato in mezzo ai tuoi tre genitori... e terrei anche a precisare che OVVIAMENTE si parla di MOOOOLTI anni fa"
    Il bacchettaio neanche si disturbò a ruotare al cielo agli occhi, forse troppo divertito dallo sguardo omicida e geloso di suo padre, Cameron, o forse perché imbarazzato ma orgoglioso dallo sguardo meravigliato delle sue madri, che esplosero all'unisono in un urletto quando Anthony fece comparire tra le loro mani un mazzo di rose, giusto per essere sicuro che la bacchetta fosse in perfetto ordine.
    "Coooome nuova!" trionfò lui, prendendosi un buffetto dal compagno.
    "Gradirei non testassi la tua bacchetta sulla mia migliore amica e sua moglie, nonché madri di mio figlio! Ti ricordo che siamo troppo giovani per essere genitori a tempo pieno!" propose lui, facendo ridere il castano con una battuta che, anche solo dieci anni prima, lo avrebbe mortalmente ferito, ma che ora, a 24 anni era semplicemente ciò che voleva apparire, ovvero uno scherzo. Suo padre non aveva né il carattere né le intenzioni di essere un genitore a tempo pieno, questo era vero, ma ciò non lo rendeva meno dolce nei suoi confronti e in un certo senso presente, del resto, quando aveva seriamente avuto bisogno di lui, c'era sempre stato, lasciandogli per il resto il doveroso spazio per crescere con la sua vera famiglia.
    'Però... è bello averli tutti qui' era il sogno di ogni figlio avere i genitori insieme, ovviamente, specialmente da piccoli, e nel vedere Laura annusare i fiori che invece Monica studiava con sospetto e scrupolo si rese anche conto di quanto fosse contento, per una volta, di poter integrare le donne che lo avevano reso ciò che era con la magia, quella non rituale almeno, giacché loro, comunque, erano e rimanevano streghe wikkan.
    "Bene... ora che abbiamo avuto i nostri fiori, abbiamo cenato e la bacchetta di Anthony è in ordine... possiamo pregare?" Monica pareva aver concluso che i fiori fossero sostanzialmente normali, sicché lasciò che Laura li sistemasse in un vaso e intanto lasciò vagare i suoi occhi neri profondi su tutti i presenti, finendo ovviamente sul figlio, che annuì.
    "Certo, mamma. Siccome ci sono dei maghi, è saggio che prima di praticare qualsiasi rito si controllino le bacchette: la magia a volte percorre vie tortuose e pericolose... o almeno così mi ha insegnato il mio mentore, il signor Olivander"
    Un verso di scherno attirò tutti gli occhi su Anthony, il quale dapprima sgranò gli occhi e poi tossicchiò imbarazzando "N-non è niente... è solo... Olivander lo conosciamo pure noi in Kansas... mi fa strano pensare che il mio figlioccio sta in quel negozio... e fa lavoretti del genere" affermò rigirandosi la bacchetta ancora una volta e storcendo la bocca in maniera tale da rendere palese a cosa stesse pensando nonostante tutto. Cameron sospirò, così come Monica. Laura, fortunatamente non era in stanza e Kether fu grato del silenzio che gli permise di superare quell'impasse.
    "Mi aiuti, mamma?" con tranquillità il ragazzo si avvicinò all'altare domestico delle madri, accendendo con una bacchetta un bastoncino di incenso, ritrovandosi preso intorno entrambe le madri, cosa che lo fece ridere. Scosse la testa, accettò la lavanda e i fiori di rosa, così come i semi di zucca, che gettò tutti nel contenitore in ottone, sopra a della brace, che infine appiccò, spargendo altro purificante e piacevole odore.
    "Lo fa Kether il rito? Pensavo lo praticasse Laura..." chiese mezzo sottovoce l'americano enorme, osservando poi in effetti Laura prendere posto accanto al figlio, carezzandogli il capo e dandogli un bacio sulla tempia sinistra, nel mentre il ragazzo allentava le corde della sua felpa, lasciando emergere il marchio che il dio Pan aveva impresso su di lui, alla base della gola.
    "E' la mamma la sacerdotessa di casa... ma... un anno e mezzo fa sono stato benedetto dal dio Pan, quindi... sta a me celebrarlo in questa per lui mesta notte"
    "TU HAI FATTO COS- scusate" gridò terminando squittendo il kansasiano, nel mentre Kether socchiudeva gli occhi, inspirava ed espirava sempre più lentamente cercando in sé la calma e tramite essa il calore che sempre ormai lo congiungeva al dio delle selve.
    "O incarnazione del Dio Cornuto, protettore delle selve e degli animali, incarnazione del terrore della natura, flautista dei boschi, primo dei satiri. Tu che in questa fredda notte saluti la tua sposa e ti rechi a dar conforto alle anime dell'aldilà squarciando il velo che a noi è negato, ti prego, posa su di noi il tuo gentile occhio e proteggici"
    Kether non ebbe bisogno di sentire i sospiri di stupore dei suoi cari per comprendere di star rilucendo: la magia di Pan in lui era forte e gentile e come sempre il dio aveva prontamente risposto al suo richiamo, confermandogli ancora una volta la benevolenza che gli aveva concesso di cui lui non poteva che essere immensamente ed eternamente grato.
    "Oh Triplice dea madre che sei figlia madre e sposa così come fanciulla, donna e vecchia, tu che in questa notte versi disperate lacrime per il tuo sposo, permettici di unirci al tuo cordoglio e pregare per i nostri cari defunti in questa notte in cui il velo..."
    La dolce voce di Laura non era cantilenata o noiosa, ma Kether in quel momento era troppo pieno della potenza divina per ascoltarla fino in fondo "Tu che sei uno e molteplice, a cavallo tra miti, leggende così come la vita e la morte, ti prego benedicici e prega per noi." legato coi fili dell'amore ai suoi cari, Kether si perse nel suo profondo fino a cadere in una sorta di trance, lasciando che le parole fluissero dalle sue labbra così come le sentiva sue "Intercedi per noi con le tue molteplici forme. Intercedi con Cerunnos dalle lunghe corna, e Ammone il profeta. Intercedi con Fauno e Silvano, protettori delle selve e dei boschi. Intercedi con Dioniso del mistero e Herne il cacciatore. Donaci la loro protezione e intercedi per noi anche con Orfeo delle stelle e Osiride del cielo, che ti accompagnano nel tuo triste viaggio"
    Senza disturbare la madre o i suoi cari, Kether lasciò fluire la sua preghiera così come la sentiva, avvertendo in sé il proprio stesso marchio mutare nel mentre in quella curiosa notte si sentiva connesso con tutte le entità che aveva invocato e altre, molte altre, alcune, a lui molto affini come Freyr e Baldr, altre, invece infinitamente distanti come Belphomet e Loki "Tu che come la tua sposa e lo stesso Destino condividi nomi, aspetti e popoli, veglia su di noi in ciascuna di esse, e donaci la saggezza di accettare le evoluzioni del futuro, per quanto inattese e infauste, nella convinzione che poi, al termine del dolore, vi sarà una nuova rinascita, così come è per te"
    Quasi contemporaneamente, anche Laura terminò, sicché, colmi del potere degli dei, tutti insieme, in pace con sé e fiduciosi verso quel nuovo anno celtico, poterono serenamente dire "Piace che sia."
    RevelioGDR


    Anche se la formulazione è un po' insolita, sto richiedendo il pantheon neopagano... per quanto mi sia degnato di nominare un dio norreno solo alla penultima riga, ahahha
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    chiedo di convertire 60 exp in +3 a intuito

    click
  15. .
    Ciaooo, io porterei me stesso: kether westerly mclean *^*
129 replies since 8/9/2012
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