Posts written by Amon Spike Giles

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    AMON SPIKE GILES
    I can't escape this hell
    Code ©#fishbone

    Un'alleanza con un serial killer. Quello che ho proposto a Iddler è un'alleanza che può essere comoda sia per me sia per lui. Entrambi abbiamo bisogno di uccidere.
    L'enigmista ripete ciò che gli avevo appena detto ed io annuisco leggermente. “Ti sto proponendo proprio questo” gli rispondo infine. “Accetti o no?”
    Iddler mi osserva e successivamente mi rivolge un sorriso, rivelandomi che quella proposta poteva essere utile per tutti e due. “è quello che ti ho detto. Se lavoriamo assieme, tu puoi placare la tua furia assassina, io posso placare la mia sete di sangue, letteralmente.”
    Finalmente il corvo accetta la proposta, tendendo la mano verso di me. Io gliela stringo, senza distogliere lo sguardo da lui.
    “Non ti ucciderò, puoi star tranquillo. Sono un vampiro, ma se ho un accordo un un altro umano, preferisco lasciarlo vivere, o sarebbe inutile. No?”
    Accenno un sorriso, sciogliendo la stretta di mano, poco dopo.
    Poi, alla mia domanda risponde citando le prostitute che lavorano per le strade di quel quartiere così famodo.
    “Ho solo una cosa da dirti. Non tollero il sangue dei tossicodipendenti e gli alcolisti. Non ho intenzione di uccidere quelli. Ci pensano già loro con le sostanze che assumono. Per il resto non ho preferenze. Le meretrici, come le chiami, sono piuttosto interessanti, invece.” guardo verso la strada principale, osservando la gente che cammina per quel quartiere. Sembra davvero rimasto all'epoca vittoriana, Whitechapel.
    Poi il mio sguardo torna sul corvo, e dato che ormai abbiamo suggellato questo accordo, penso che potremmo già cominciare quella stessa sera.
    “Cominciamo questa sera stessa, quindi? Che dici?” concludo, osservando il corvo. “Poco dopo la mezzanotte ci incontriamo in questo esatto luogo e cominciamo a cercare la nostra vittima”
    e dopo aver detto questo, attendo la risposta di iddler. Quella sera stessa, io e il corvo avremmo cominciato la nostra attività criminale. Due lupi solitari che decidono di cooperare.


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    AMON SPIKE GILES
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    Se parliamo di oscurità...beh...parli proprio dei vampiri. Quelli che non possono vagare di giorno per le strade della città. Quelli che non conoscono altri colori oltre il nero. Coloro che farebbero l'impensabile per potersi saziare.
    Io, in quanto vampiro, ho davvero fatto l'impensabile. Non dirò mai cosa voglio intendere per 'impensabile', perché sarebbe troppo anche per voi.
    Io, essendo vampiro, faccio parte dell'oscurità. La creatura della notte che tutti temono. E quel ragazzo, di fronte a me, ha appena visto ciò che ho fatto a quella donna. Ha scoperto ciò che sono. Non che mi importi così tanto, in realtà. Il suo sguardo mi fa alzare un angolo della bocca, sono quasi divertito dalla sua reazione. Ma mi ha visto. In effetti è stata anche colpa mia, che non ho portato la vittima in un posto più isolato. Il ragazzo, alla mia domanda, comincia a balbettare qualcosa. Alza le mani, come a volersi arrendere, come se fossi pronto ad ucciderlo. Bravo, sa che potrei davvero fargli del male.
    Col dorso della mano ripulisco un pò di sangue che mi stava colando dalla bocca, per poi ripulirlo con la lingua, gustandomi quel liquido che mi fa venir voglia di riprendere a bere il sangue da quella donna che giace ancora ai miei piedi.
    Osservo il ragazzo, che poi rivela il suo nome. “Fossi uno che non vuole che si sappia della mia natura, ti avrei già ucciso. Ma non sono così. E poi...” Mi avvicino ancora un po' al ragazzo. “Sembri uno che non è quasi mai stato qui a Notturn Alley. Sembri...perso. Anche perché Magie Sinister si trova dall'altra parte. Dovresti girarti e fare la strada opposta.” Abbasso lo sguardo verso il corpo della donna per poi tornare sul ragazzo. “Oliver. Ti consiglierei, magari, di non dire in giro di avermi visto nutrirmi di una donna a Notturn...o dovrei farti stare zitto. Puoi anche dire di aver visto un vampiro. Quello non mi importa. Cerca solo di essere...discreto.”
    Il mio sguardo è il solito: Inespressivo, impassibile. Quasi indecifrabile. É difficile capire le mie intenzioni. A meno che io non voglia farlo intendere.
    “Cosa devi vendere?” chiedo, indicando lo zaino che tiene in spalla. “O cosa devi comprare, lì?” Magari quello zaino è ancora vuoto e deve riempirlo con la roba che ha intenzione di prendere in quel negozio. Dubito che mi risponda, però...ma mai dire mai.

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    AMON SPIKE GILES
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    Non è niente male, quel piccolo spettacolo, oserei dire privato, dato che ci sono solo lei ed io, in quel posto abbandonato. E lei, probabilmente, pensava che fosse completamente sola. Non mi ha ancora visto ed io rimango lì ad osservare i suoi movimenti, le sue acrobazie aggrappata a quell'asta metallica. Un piacere per gli occhi, devo ammetterlo. E non solo per il fatto che lei sia una bella ragazza. Ma anche perché ha un talento innato per quella disciplina.
    Movimenti che avrebbero fatto impazzire i malintenzionati, provocazioni che, in un posto come quello, avrebbero scaturito i più vergognosi pensieri che un uomo possa fare su una donna. Mi rifiuto persino io, a tollerare questo genere di cose. Sia chiaro, io non sono adatto a parlare di queste cose. Se dovessi contare le donne che ho ucciso bevendone il sangue non ho idea di quanto ci metterei.
    Ma per fortuna di quella ragazza, io non sono un maniaco malintenzionato e, soprattutto, ho già saziato la mia sete di sangue.
    Quel top nero, quel pantaloncino, entrambi attillati, lasciano poco da immaginare, ne disegnano esattamente il corpo, le curve a mio dire perfette. Deve allenarsi spesso, per sapersi muovere in quel modo.
    Poi finalmente (o sfortunatamente) nota la mia presenza. Mi aspettavo uno spavento, un urlo. Ma, vista la posizione in cui si trovava è riuscita a trattenersi, scendere dal palo, abbassare il volume e, nuovamente rivolgere lo sguardo su di me.
    Scuoto la testa.
    “No. Non è il mio posto. E non andartene. Anzi, se vuoi...continua pure a fare ciò che stavi...facendo. Non mi sono fatto sentire proprio per questo. Ero...interessato a godermi questo piccolo spettacolo privato.”
    Le rispondo, senza nascondere il fatto che effettivamente quella esibizione non mi stava dispiacendo.
    “Chi sei?” Sono curioso di conoscere meglio quella ragazza. Ha qualcosa di stranamente intrigante. E non è il suo aspetto fisico. “Sei brava a muoverti.”

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    Richiedente: Amon Spike Giles
    Provino per: Magiatleta
    Requisiti: 32 Destrezza, 30 Coraggio

    Fatto!

    Edited by Lo Snaso Triangolino - 12/12/2022, 20:22
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    Converto 40exp su 54 in 1 in destrezza e 1 in resistenza
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    AMON SPIKE GILES
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    Solita notte di caccia, alla ricerca di sangue. Vita sempre monotona, come ogni vampiro continua a fare. Oramai non faccio altro che questo e, per quanto possa essere noioso, non posso farne a meno.
    Il mio organismo ha bisogno di essere nutrito, ha bisogno di sangue e non posso placare la mia fame senza dover attaccare un altro essere umano.
    Solitamente vado nella Londra babbana, nei quartieri meno affollati. Oggi però ho deciso che la mia vittima sarà un mago o una strega. Per questa volta, evito anche di ucciderla.
    Ne trovo una che potrebbe fare al caso mio, una giovane donna che, chissà per quale motivo, stava girando per le strade di Nocturn Alley. Mi ci avvicino, sembra anche amichevole, stranamente. Di solito si spaventano o tentano di scappare via. Ma lei no. Come successe anche con Regina, quella ragazza non scappa via. Mi guarda, accenna un sorriso e mi chiede di cosa io abbia bisogno. 'Del tuo sangue' avrei dovuto risponderle. Invece ho preferito dirle una bugia, chiedendole se conosca un posto dove vendono amuleti porta sfortuna. Lei mi risponde che naturalmente queste cose le vende il Magie Sinister. Cosa che già sapevo, in realtà. Le dico che, essendo nuovo di qui, non conosco quel posto e le chiedo se fosse disponibile ad accompagnarmi. Senza pensarci, quella donna accetta e mi dice di seguirla.
    Ed è in quel momento, quando si volta, che affondo i miei canini sul suo collo, sentendo finalmente il suo sangue dissetarmi come acqua nel deserto.
    Il vicolo sembrava deserto. Ero sicuro che nessuno fosse nelle vicinanze. Mi sbagliavo...
    Per la prima volta in più di 100 anni da vampiro, non mi sono reso conto che qualcuno stava passando di lì.
    Con le labbra ancora sporche di sangue, il corpo della donna svenuta ai miei piedi, alzo lo sguardo verso quel ragazzo, mi ripulisco le labbra con la lingua.
    “Cosa c'è da guardare? Vattene via!” gli urlo da quella distanza. La luce non è tanta, ma io sono un vampiro e noto che si tratta di un giovane ragazzo, piuttosto magro, capelli scuri, Non credo di averlo mai visto prima. Lascio cadere il corpo della donna sul terreno e mi avvicino lentamente a quell'uomo.
    “Chi sei?” gli chiedo, incuriosito...a meno che non sia scappato via. Ma siamo a Nocturn Alley...qui vive solo gente inquietante.



    Oliver Jackson
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    AMON SPIKE GILES
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    Ci sono momenti in cui, da quando ho acquistato l'anello del Conte Dracula, mi passa per la testa l'idea di fare un giro in piena mattina per le strade affollate di Londra. Non sono così amante della confusione. Essendo una creatura notturna, avendo vissuto nella notte per più di cento anni, no sono abituato a tutta questa...vitalità. Tutta questa gente, che vive le sue giornate come se niente potesse succedere da un momento all'altro...lo trovo...fastidioso. Forse sono una persona così triste che trova sempre il male in ogni cosa. Forse dovrei...tranquillizzarmi per un po', smettere di uccidere esseri umani e bere solamente sangue animale. Forse...forse dovrei smetterla di fare questi pensieri stupidi. Sono un vampiro, trovo disgustoso il sangue animale, ed adoro bere quello umano direttamente dalle vene della mia vittima. Sono una creatura della notte e dovrei smetterla di provare invidia per la felicità.
    Ed ora che ci penso, un pizzico di felicità, se così possiamo definirla, è arrivata anche a me. Una piccola gioia, che non avevo mai provato prima d'ora (o forse era una cosa non provavo da diversi anni, da prima che perdessi la memoria, quando avevo mia sorella accanto a me). Quella piccola gioia sembrava essere quella ragazza, Regina. Da quando ho incontrato quella giovane ragazza potrebbe essere cambiato qualcosa. Forse in positivo?
    La mia voglia di uccidere, di far del male non è finita, però. Quello fa parte della mia natura. Ho solo trovato qualcuno che non mi fa venir voglia di squartare con le mie stesse mani.
    Quella che me la fa venire, me la sono ritrovata davanti, a pochi metri da me. Quella ragazzina, tanto intelligente quanto insopportabile, non pare che mi abbia ancora notato. Louise è una ragazzina che non fa altro che provocarmi. È così autolesionista che non vede l'ora di insultarmi per poi sperare che io le faccia del male. É stato così, l'ultima volta che siamo stati nella stessa stanza. Mi insultava, mi provocava...ed io ho tentato di soffocarla.
    Forse era colpa mia. Ho iniziato in modo sbagliato il mio approccio con quella ragazzina. O forse era colpa del padre? Che non faceva altro che torturarla. L'ho fatto anche io, ovviamente. Ed è questo ha fatto nascere un sentimento di odio verso di me.
    Se provassi per una volta a parlarle senza minacciarla? Se provassi ad ascoltarla per una volta? Si aprirebbe? Cambierebbe il suo comportamento con me?
    Credo sia molto difficile, ma potrei comunque provarci.
    La ragazzina, intenta ad osservare qualcosa in una vetrina, come avevo detto, non si era ancora accorta di me. Mi ci avvicino, cercando di essere il più tranquillo possibile, tenendo le mani nelle tasche del mio cappotto.
    “Cosa stai guardando di così interessante?” Forse rimarrà sorpresa di vedermi per le strade londinesi in pieno giorno. Ma almeno è praticamente al sicuro, dato che non sono così stupido da aggredirla in pieno giorno in mezzo a tutta questa gente.
    La mia domanda non è minacciosa, o almeno sto cercando di non essere minaccioso. Poi decido di dire qualcos'altro. “So che mi detesti. Ed è giusto che tu lo faccia. Non sono qui per farti del male. Sono qui solo per parlare.”
    Non voglio chiederle scusa, ma sto solo cercando di rassicurarla e fare in modo che possa stare tranquilla e che sappia che non sono lì per torturarla.
    Quale sarà la sua reazione?



    Louise De Maris
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    Aurore converte 20 pp su 28 in tecnica (così sblocca un'altra skill)
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    AMON SPIKE GILES
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    La preparazione del virus sta per concludersi. Le domande ovviamente sono tante, tutti vorrebbero sapere come si dovrà espandere, che problemi potrebbe causare alle persone, se si troverà mai un modo per debellarla (cosa di cui a me sinceramente non interessa). Ma la mia era la più importante e dopo ciò che la donna ha detto, subito arriva un'altra domanda da parte mia, rispondendo magari ad Evan, nello stesso momento.
    “Credo che per voi umani ci sarà un modo per rimanere immuni dal contagio, giusto? Essendo vampiro, dovrei essere già immune. Ma magari, iniettandomi la dose nelle vene, potresti dare a me e ad altri vampiri come me, che se convinti da me potrebbero partecipare alla causa, la possibilità di contagiare chiunque con un semplice morso. Eviterò, se posso, per qualche periodo il dissanguamento delle mie vittime, per far avanzare al più presto il virus. Anche tra i babbani, se questo è il desiderio del ragazzo” dico, spostando momentaneamente lo sguardo verso Evan.
    “Se mi dai la possibilità di farlo, Mina, avrò la possibilità di far avanzare il virus attraverso un morso. Ovviamente nessuno ricorderà la mia faccia e nemmeno cosa gli sia capitato. Spero che ogni persona, però, contagi altre persone semplicemente con il contatto.”
    Dopo aver espresso il mio personale modo di contagio del virus, esco da quel locale.

    Sono passati solo due giorni. Ho aspettato, resistendo alla tentazione dissetandomi con delle scorte di sangue che avevo conservato, per fare in modo che il contagio possa avvenire al meglio, è notte, naturalmente ed è una notte come le altre. Attendo la vittima, la convinco con la malia a seguirmi in un vicolo isolato e mordo, succhiandone il sangue. Questa volta, come ho già detto, evito di uccidere la mia vittima.
    Dopo aver adocchiato una ragazza appena uscita da un bar, mi avvicino a lei e, con la malia, le dico di seguirmi verso il vicolo. Appena arrivato lì faccio la mia mossa, bevendone comunque il sague senza ucciderla. Rimarrà debole per qualche oretta, probabilmente, ma ritornerà a vivere la sua miserabile vita...con un virus letale che scorre nelle sue vene...e così continuerò, finché ogni singolo essere vivente del mondo, venga contagiato dal virus.

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    La reazione dell'uomo, appena ho aperto bocca, me la aspettavo. Era ovvio che si sarebbe sorpreso della mia presenza. Era così distratto dai suoi pensieri che non si era minimamente accorto della mia presenza fino a quel momento.
    Mi riconosce subito, però. Ed in quel momento rimango ad ascoltare il suo sfogo.
    Voglia di uccidere. Voglia di far del male a qualcuno. Era quello che rendeva così irrequieto quell'uomo. E chi sono io, per giudicare? Io, colui che svuota completamente le vene della sfortunata vittima che prende la mia stessa strada. Avrei la possibilità di lasciar viva la persona ma...come dire...non riesco a controllarmi! La mia sete è così grande che non riesco a fermarmi. Alla fine sono costretto ad occultare il corpo.
    L'uomo davanti a me mi spiega cos'è per lui uccidere. Perché ha voglia di togliere la vita ad un essere umano. Se io uccido perché ho bisogno del suo sangue, lui lo fa per 'mantenere la sua sanità', per evitare che la sua brama di morte possa esplodere.
    Lo osservo incuriosito. Potrebbe essere utile, a volte, un complice. Un compagno che abbia la mia stessa necessità.
    Appena finisce di parlare, scoppia in una tetra risata che avrebbe fatto svenire dalla paura chiunque passasse lì per puro caso.
    E quando conclude, tocca a me parlare. Rimango appoggiato al muro, con le braccia incrociate.
    “Il corvo. È così che ti chiamano.” annuisco leggermente, riprendendo a parlare “Siamo simili, noi due, più o meno. Entrambi preferiamo l'oscurità...tu per scelta, io per non indebolirmi, anche se adesso ho comunque la possibilità di camminare alla luce del sole, grazie ad un anello. Entrambi amiamo uccidere, per placare la nostra sete di sangue, io letteralmente direi...entrambi abbiamo bisogno adesso, di sangue, per evitare spiacevoli situazioni. E come darti torto?
    A tutti e due, correggimi se sbaglio, piace agire in solitaria. Ma magari un aiuto, qualche volta, non farebbe male... no?”

    Mi avvicino un po', per guardarlo meglio. “Hai già trovato qualcuno, per caso, mentre parlavi da solo?” gli chiedo, con curiosità. Io e lui potremmo 'lavorare' insieme, certe volte. Se la cosa funzionasse, potrebbe essere una buona idea.

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    Ogni sera, ogni volta che ho fame, passo il tempo ad osservare la gente intenta a vivere la loro breve vita tra una bevuta ed una cena. Vedo tutto. C'è chi entra nel pub a chiedere qualche bicchiere di drink, c'è chi chiede solo acqua. Ho visto delle ragazze vestite in modo succinto e dei ragazzi che, come se non ne avessero mai vista una, le seguono con lo sguardo appena passano davanti a loro. Uno di loro decise pure di avvicinarsi ad esse per cercare probabilmente di rimorchiarne una. Inutile dire che quel ragazzo fallì miseramente.
    Un ragazzo ed una ragazza, una volta, cominciarono a litigare fuori da una discoteca. Solo loro sanno quale era il motivo...anche se dallo sguardo del ragazzo, nemmeno lui era a conoscenza di ciò che aveva combinato.
    Poi mi è anche capitato di vedere due ragazze che si tenevano per mano, le ho viste fermarsi in un vicoletto e baciarsi.
    Non sono uno che guarda perché gli piace. Io osservo solo per trovare il mio pasto. E capita spesso di trovare diverse situazioni. Perché ve le sto raccontando, direte voi. Perché ho notato che i giovani hanno sempre quella voglia di divertirsi, di passare una serata diversa dalla solita monotonia dello studio o del lavoro. Ma c'è anche chi, quella serata, la passa in modo pessimo. C'è chi ride, c'è chi piange, chi si nasconde da qualche parte per divertirsi e chi trova posti per passare del tempo da soli. Non è una buona idea. È ciò che mi è capitato stasera. Ho appena notato una ragazza entrare in un edificio abbandonato. Ho aspettato un po', prima di avvicinarmi un po' di più all'edificio, per capire se magari lì dentro stava succedendo qualcosa. Ma niente, non c'era nessun rumore, a parte una strana musica. Decido di osservare all'interno e vedo quella ragazza intenta a muoversi al ritmo di musica attorno ad un palo. Credo di aver visto una cosa simile in qualche locale notturno. Delle ragazze che ballavano in modi piuttosto provocanti attaccati ad un palo.
    La osservo per un po', prima di entrare silenziosamente e appoggiandomi al muro accanto a questa porta continuo a seguirla con lo sguardo, aspettando che sia lei ad accorgersi della mia presenza. Non è mia intenzione nascondermi, ma non voglio nemmeno che, per colpa mia, smetta di fare ciò che sta facendo. Sembra una ragazza piuttosto giovane, decisamente una bella ragazza e rimango lì, aspettando che magari finisca di ballare. Starete pensando che quella sarà la mia prossima vittima? Vi devo deludere. La ragazza è fortunata, perché ho già saziato la mia fame.

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    La prima volta che ebbi un dialogo diretto con Alyce, non fu molto piacevole. Entrambi avevamo i nostri problemi personali, entrambi abbiamo un carattere difficile e completamente diverso l'uno dall'altro e quindi era semplicemente iniziato un sentimento di puro odio tra noi due che dubitavo sarebbe cambiato. Sinceramente, io non odio questa donna...è pure una bella donna, non lo nego ovviamente. Forse è lei che odia me, ma forse, dopo questa serata potrebbe diminuire leggermente.
    Soltanto il fatto di avermi invitato a bere qualcosa assieme a lei, da soli, sta a significare che sta cominciando a fidarsi di me.
    Quasi accenno un sorriso quando insiste con quelle parole che le avevo detto prima, fissandola per un secondo mentre passa la sua lingua sulle labbra per inumidirle leggermente, come...come a volermi provocare. Sono pur sempre un uomo, seppur vampiro.
    Trovandoci di fronte alla stanza nella quale avremo passato qualche ora da soli, ascolto le sue parole mentre mi invita ad attraversare la porta appena aperta.
    “Spero passi il più lentamente possibile, allora” commento, senza togliere lo sguardo su di lei.
    Quindi decido di varcare quella soglia e seguire Alyce all'interno della camera, chiudendomi la porta dietro.
    Avanzo verso la donna, che nel frattempo di era già accomodata su una di quelle strane sedute, e intanto mi osservo intorno, notando come effettivamente quella stanza disponeva di ogni cosa di cui si poteva aver bisogno: Alcolici, servizi per il relax di ogni genere, un letto apparentemente piuttosto comodo...
    “è davvero ben fornito, questo posto. Spero ci siano anche le bevande che preferisco io, Alyce. Avrai pensato ai miei bisogni, vero?”
    Mi accomodo su una poltrona ed osservo Alyce. “cominci ad odiarmi di meno, adesso?” le chiedo, ironicamente, mentre incrocio le braccia e mi appoggio allo schienale della poltrona. “Ti ho salvato la vita, dopotutto” so che se la sarebbe cavata anche senza di me, o l'avrebbero aiutata i suoi dipendenti, ma il fatto di averla tolta dalle mani di un gruppo di depravati che volevano violentarla mi ha fatto guadagnare un pizzico della sua fiducia, quindi va benissimo così, no? Non era nei miei piani essere suo nemico.



    Edited by Amon Spike Giles - 3/11/2022, 23:45
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    Mentre la donna rimane in acqua, il mio sguardo rimane fisso su di lei. Non è una donna come le altre, da quel che posso vedere. Sembra più...matura.
    Noto, oltretutto che lei si è accorta che io la sto osservando. Non mi interessa nascondere questa cosa, in realtà. Non mi piace nascondere niente, a parte i miei affari privati.
    Non voglio uccidere quella donna, almeno per il momento. Ho solo una sorta di...curiosità, nei suoi confronti. Qualcosa mi dice di volerla conoscere. Non so per quale motivo ho questo...desiderio, ma così deve essere.
    Infine esce dall'acqua, la mia testa si gira per seguirla con lo sguardo, mentre lei ritorna sul suo lettino.
    Non posso non notare che molti uomini si sono distratti da ciò che stavano facendo ed hanno rivolto gli sguardi su di lei, sul suo corpo che, col costume che indossava, ovviamente era impossibile non notarla e...come dicono...rifarsi gli occhi.
    Non avrebbero tutti i torti, se non pensassi al fatto che quegli uomini sono schifosamente pervertiti. So già che tutti loro avrebbero delle idee piuttosto indicibili nei confronti della donna.
    Il mio sguardo non è affatto languido, come lo è quello di quegli uomini. Il mio è solo di interesse. Non che non abbia constatato il fatto che sia una bella donna, naturalmente. Solo che io non sono come tutti gli uomini, per quanto a me piaccia la lussuria.
    La donna si accomoda sul lettino ed io non sposto lo sguardo altrove. Lei, infine, mi rivolge la parola.
    Poggio i gomiti sulle mie ginocchia, intrecciando le mani tra di loro e continuo a guardarla. “Direi di no. Pare che a te piaccia essere guardata. Non è così?” la mia domanda probabilmente potrebbe essere...come dire...fastidiosa? Ma non sono il tipo di persona che non dice quello che ha in mente.
    “A parte me, diversi uomini si sono voltati, quando sei uscita dall'acqua.”
    Cos'ho intenzione di fare? Direte voi. Beh, non ho intenzione di dirvelo, almeno per adesso.

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    L'oppio nell'antichità era la droga più utilizzata dal popolo. Era così in voga che vennero aperti diversi locali dove chiunque poteva entrare e rilassarsi con quella sostanza. Era quasi un'usanza comune tra gli artisti maledetti, in aggiunta all'assenzio, alcolico estremamente forte e anche questo comune tra i maledetti. Ecco, di queste due sostanza, l'unica che ho provato almeno una volta e che, lo ammetto, mi è piaciuta, è stata l'assenzio. Non sono mai stato un bevitore assiduo di assenzio e forse, da dopo la mia perdita della memoria, l'avrò provato un paio di volte. Ma non ho mai provato l'oppio. Non ho mai voluto provare l'oppio e non ho idea se, quando avevo ancora i ricordi, ne avevo fatto uso. E credo sia l'unica cosa che non voglio sapere. Ho sempre trovato il sangue dei tossici e degli alcolisti schifoso e mi ha creato non pochi problemi, quelle volte in cui non potevo fare a meno di berlo.
    Per questo motivo, potrebbe essere utile alla causa che quella donna ha cominciato a spiegare, con quel suo tono di voce quasi eccitato, come una bambina che non vedeva l'ora di assaggiare il dolce che aveva preparato assieme alla madre. Un paragone quasi romantico, per uno come me, vero?
    Comunque, il mio sguardo è rivolto esclusivamente verso la donna dal nome di colei che fece perdere la testa al grande Vlad III di Valacchia, o più comunemente chiamato semplicemente Conte Dracula.
    Mina sembra davvero eccitata mentre ci spiega più nel dettaglio cosa avrebbe intenzione di fare.
    Un virus. Una malattia generata da una pozione che infetti tutto il genere umano, così potente e letale da decimarlo in poco tempo. Quale mente avrebbe potuto pensare ad una cosa del genere? Non che mi importi così tanto, delle altre persone, in effetti. Ho sempre avuto il desiderio di sterminare almeno una parte degli occupanti del pianeta.
    Quindi non ha senso rifiutare tale proposta e donare il mio ingrediente. Dopo che alcuni dei presenti si alzano e si avvicinano al tavolo illuminato per posare e presentare il loro ingrediente, decido di alzarmi e mettere sul banco la mia fialetta.
    Finalmente mi decido ad osservare tutti i presenti, prima di parrlare.
    “Ho portato una fiala contenente sangue contaminato, appartenente ad un babbano tossicodipendente. Le sostanze che sono presenti in quel liquido sono probabilmente moltecipli. Ma dai segni sulle braccia della persona di cui mi ero nutrito, non senza effetti collaterali, dovrebbero esserci considerevoli tracce di Eroina. Ma non escludo nemmeno la cocaina o qualche altro stupefacente a me sconosciuto.
    A parer mio, questo liquido, mischiato ad altre sostanze potrebbe creare un effetto decisamente letale.”

    Finito il discorso, poso lo sguardo su Mina, rivolgendole una domanda. “Sarei curioso di sapere come avete intenzione di far propagare questo virus. Che mezzi avreste intenzione di utilizzare? Avete già pensato a questo, immagino.”





    Azione 1: Ascolta solamente ed infine presenta l'ingrediente che ha deciso di portare: La fialetta di sangue di un tossico, ovviamente.
    Fatene buon uso (?)
    Azione 2: -

    Quirk Attivo: -
    Skill:
    16/01/2021: Fattucchiere - Nera I;
    16/01/2021: Mago Runico - Rune I;
    09/12/2021: Manipolazione della Mente - Ment I;

    Coraggio: 32
    Empatia: 32
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 26
    Tecnica: 28
    Intuito: 28
    Destrezza: 30
    Carisma: 32

    Quirk:
    Fascino del vampiro:
    Il vampiri hanno un forte ascendente sugli esseri umani e Spike questo lo sa benissimo. Durante il suo turno può decidere di ammaliare utilizzando due azioni, in quel caso il master lancerà 3 dadi e userà il risultato più alto. Se ammaliato in tal modo, il bersaglio cercherà di eseguire l'ordine ricevuto al meglio delle sue possibilità.

    ha con se:
    Anello di Dracula
    Fialetta di sangue (per uso personale)
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    Un invito da parte di Damien dove dice che dovrei venire a 'la vie en rouge' alle dieci di sera con qualcosa da poter diluire. Che intenzioni hanno? La domanda è lecita, almeno credo. Non penso di essere l'unico ad essermela posta. Sta di fatto che non potrò mai scoprire cosa vorranno fare, se non vado a questo evento.
    Vorrebbero qualcosa da poter diluire...beh, io non ho così tanti ingredienti. Ho solo sangue. Che conservo per emergenza. Ho una fialetta di sangue che non ho mai bevuto. É lì, nel frigorifero. L'avevo preso un giorno da un babbano che ho ucciso in un vicolo della Londra non magica, accorgendomi solo dopo che si trattava di un tossicodipendente e che quindi il suo sangue era schifosamente e irrimediabilmente avvelenato. Ne avevo conservato un poco, e solo la settimana scorsa ho notato che era ancora lì ed oggi potrei trovare l'occasione di liberarmene una volta per tutte. Sì, decido di portare quella fialetta (oltre ad un'altra fialetta con del sangue pulito, in caso di necessità). Che si accontentino di questo. Sarà loro problema se usarlo o no.
    Col mio solito abbigliamento scuro abbinato al mio solito cappello, esco finalmente dal mio appartamento per dirigermi nel locale della signorina Coffey.
    Arrivato a destinazione, trovo già due membri dell'acromantula...anche se una di loro non mi dice niente. Il primo, Alton McKinley, lo riconosco. La donna mora, invece, non sono sicuro di averla mai vista. In ogni caso mi limito ad un gesto del capo in segno di saluto ad entrambi ed anche alla ragazza che probabilmente era lì che ci attendeva.
    Non dico nulla, anche a lei rivolgo un saluto con un movimento del capo. Con la fialetta col sangue avvelenato infilata nella tasca sinistra del mio cappotto e quella col sangue pulito nella tasca destra, mi appoggio ad un muro ed attendo che arrivino tutti gli invitati e che finalmente mi venga spiegato il motivo di questo invito.




    CODICE
    <b>Azione 1:</b> Entra e con la sua loquacità saluta i presenti.
    <b>Azione 2:</b> -
    <hr><b>Quirk Attivo:</b> <i>-</i><hr><b>Skill:</b>
    16/01/2021: Fattucchiere - Nera I;
    16/01/2021: Mago Runico - Rune I;
    09/12/2021: Manipolazione della Mente - Ment I;<hr>
    <b>Coraggio:</b> 32
    <b>Empatia:</b> 32
    <b>Intelligenza:</b> 25
    <b>Resistenza:</b> 26
    <b>Tecnica:</b> 28
    <b>Intuito:</b> 28
    <b>Destrezza:</b> 30
    <b>Carisma:</b> 32
    <hr><b>Quirk:</b>
    Fascino del vampiro:
    Il vampiri hanno un forte ascendente sugli esseri umani e Spike questo lo sa benissimo. Durante il suo turno può decidere di ammaliare utilizzando due azioni, in quel caso il master lancerà 3 dadi e userà il risultato più alto. Se ammaliato in tal modo, il bersaglio cercherà di eseguire l'ordine ricevuto al meglio delle sue possibilità.


    Ha con se:
    Anello di Dracula(Anche se in questa role non ne avrebbe bisogno)
    Fialetta di sangue (Per uso personale)

    fialetta di sangue tossico (per la pozione, se ne avete il coraggio(?))
137 replies since 8/1/2021
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