Amon Spike Giles

descrizione fisica & segni particolari

Skull Mi dicono sempre che sono un molto magro. Il classico tipo che non ingrassa mai. La mia faccia sembra il cranio di uno scheletro di circa 700 anni (si, lo so...è un'esagerazione)... molto asciutto, quasi scheletrico, appunto. Come il resto del mio corpo, in realtà. Sono un tipo molto alto ed il fatto che mi si dica che sembri uno scheletro, non mi infastidisce, anzi...mi fa sorridere.
Un altro segno evidente della mia magrezza sono le mie mani che hanno dita sottili e lunghe. Insomma, se non fosse per i capelli biondo scuro, che porto all'indietro con del gel, potrei sembrare davvero uno scheletro.
Ciò che fa “rassicurare” (si fa per dire) la persona che parla con me del fatto che non stia parlando con uno scheletro, sono anche gli occhi verdi (Non credo abbiate mai visto uno scheletro con degli occhi, no?). Ma tutto questo, aggiunto al mio modo di guardare la gente, con la capacità di tenere gli occhi senza battere le palpebre per un periodo di tempo innaturale, al modo di muovermi ed al modo di parlare sempre calmo, come se parlassi sempre in un sussurro, mi rende una persona piuttosto inquietante.
Aggiungiamoci anche il modo di vestire. I miei vestiti sono sempre di un unico colore:il nero (raramente uso anche il grigio).
Sono un tipo tradizionale, non posso negarlo. Mi piace il nero, il buio. Giro spesso con un lungo cappotto di lana nero molto, molto antico.
Non pensate che la mia espressione sia solo quella seriosa. Certo, non rido di gusto ormai da secoli, però mi capita spesso di sorridere. Non è un sorriso di felicità, ma un sorriso ironico, beffardo.
Insomma, non sono affatto la persona adatta per fare il clown in una festa per bambini...a meno che non voglia farli spaventare...

descrizione carattere & paure

DarkIl mio carattere...beh, è difficile definire il mio carattere. Da quel che ricordo, sono sempre stato una persona schiva, poco socievole. La mia voglia di intraprendere conoscenze è pari allo zero, se non di meno. La gente mi evita non solo per il mio aspetto fisico, non che mi importi, in realtà. Il mio modo di pormi è sempre tranquillo...forse un po' troppo, in ogni situazione. Non amo parlare, non mi piace raccontare la mia vita agli altri, non sono simpatico, non mi piace scherzare o ridere.
Ho dei pregi? Non do fastidio se non mi viene dato fastidio (a parte quando ho fame). Vale come pregio? Non mi importa saperlo. Tranquillo non vuol dire che sia un tipo buono. No, nient'affatto. Riesco a non far trapelare praticamente nessuna emozione, quindi non si capirebbero mai le mie intenzioni. Se ti sorrido, non sono felice, ma puoi star tranquillo, non ti uccido. Se non sorrido, a quel punto si, che puoi preoccuparti. Fammi incazzare e ti assicuro che sarà l'ultima cosa che farai, a meno che tu non sia abbastanza bravo (o fortunato) da evitarlo.
Ma stai tranquillo che, in quel caso, difficilmente riuscirai a liberarti di me. Potrei essere la tua spina nel fianco per anni, se necessario.
Può succedere che mi trovi d'accordo con qualcuno con le mie stesse idee o qualcuno come me, in tutti i sensi.
Non chiamatemi codardo. Non lo sono. Se devo affrontare un pericolo, lo affronto senza se e senza ma.
Sono un bastardo, anche con le donne. Non pensate che sia una persona gentile e premurosa, mi dispiace deludervi (anzi, non mi dispiace affatto).
Presuntuoso? Beh, si, ammetto di esserlo un poco. Sadico... Dai, mi piace vedere gli altri soffrire.
L'unica mia paura è la luce, naturalmente. Oh si...la luce è uno dei miei pochi punti deboli che mi infastidisce di più.
Come ho detto all'inizio, il mio carattere è indecifrabile. Se dovessi spiegarlo in poche parole non ci riuscirei. E probabilmente ci saranno altre qualità di me che in più di un secolo non ho ancora scoperto.

anagrafe

Amon Spike Giles Il mio primo nome, Amon, secondo le mie dettagliate ricerche, pare che derivi dal nome greco Αμμων (Ammon) che a sua volta deriva dal nome egiziano Ymn (ricostruita come Yamanu) che significa "il nascosto". Nella mitologia egizia Amon era un dio dell'aria, della creatività e della fertilità, particolarmente venerato a Tebe. Il nome fu scelto dai miei nonni paterni, come la tradizione della famiglia Giles era solita fare per i figli primogeniti. Mia nonna, di origine greca e appassionata della mitologia egiziana decise questo nome da attribuire al primogenito del suo figlio più grande, Abraham, cioè quello stronzo di mio padre (capirete più avanti il perchè sia stato uno stronzo).
Spike, invece è il nome che scelse mia madre. E preferisco essere chiamato in questo modo.

curiosità

Oh bene, pure le curiosità...[1] ho diverse cicatrici sparse in tutto il corpo ma la più visibile sono quelle del morso sul collo [2]Tendo spesso a non battere le palpebre, quando fisso una persona (mi capita quando ho fame, nella maggior parte dei casi) [3] ho scritto etero, ma in realtà non ricordo nulla di qualche relazione con una donna, nemmeno nel periodo dopo il 91. E nemmeno di relazioni con uomini...probabilmente non me ne fotte nulla di avere relazioni.

Qui una poesia

L’Heautontimorumenos (titolo impronunciabile)
Ti colpirò, senza odio e senza collera,
come un beccaio, come Mosè il sasso;
e perché possa al fine dissetare
il mio Sahara, le acque del dolore
zampillare farò dalla tua palpebra.

Rigonfio di speranza il desiderio
andrà sulle tue lacrime salate
come un vascello che si spinge al largo;
nel cuore inebriato dei tuoi singhiozzi,
che mi son cari, echeggeranno quasi
un tamburo che batte la sua carica.

Non sono forse un falso accordo nella
divina sinfonia, grazie all’edace
Ironia che mi scuote e mi morde?
Tutto il mio sangue, tutto, è questo nero
veleno; ed io non sono che lo specchio
in cui si guarda la strega.

Coltello e piaga, schiaffo e guancia, membra
e ruota sono, vittima e carnefice;
sono il vampiro del mio cuore, un grande
infelice, di quelli a un riso eterno
dannati, e che non possono più sorridere.
(Charles Baudelaire)

storia pg

La mia vita. Qui arriva il momento più difficile. Dovrò parlarvi della mia fottutissima vita di merda. Tra le cose che dirò, alcune non ho la più pallida idea se siano vere o...inventate da colui che mi ha raccontato la mia storia. Il motivo per il quale non ricordo poco o nulla di me, lo si scoprirà durante il racconto.
Partiamo con la mia data e il luogo di nascita. Sono una data di nascita e un luogo un po' particolari, per diversi fatti. Ora lo scoprirete. Sono nato il 2 Novembre 1897 (si, ho 123 anni), in un sobborgo di Londra, su una collina. Questo sobborgo si chiama Highgate. Precisamente, sono nato in una casa vicina al cimitero di Highgate. Sono nato nel giorno della commemorazione dei defunti, per la religione Cristiana, in una casa vicino ad un cimitero. Ecco la particolarità. Il perché della mia veneranda età, portata egregiamente, verrà rivelato dopo (anche se in teoria lo sapete già...ma vabbè, mi piace creare suspance inutili).
I miei genitori pare che siano un mago inglese, di nome Abraham Giles ed una strega tedesca, Änne Krüger. Pare abbia anche una sorella, tale Evelyn, che a quanto pare a me piaceva chiamarla Imogen. Riguardo a questa sorella non ricordo assolutamente nulla e la persona che mi raccontò tutta la mia storia non volle rivelarmi nulla, a parte il fatto che avevo un legame molto, molto stretto con lei. Non ho idea di quanto era stretto il mio legame, sinceramente. Il mio narratore non mi voleva rivelare nient'altro...ma sono sicuro che sapeva tante altre cose su di lei. E non me le ha riferite, il bastardo.
Comunque...i miei genitori erano degli stronzi coi fiocchi e forse io ho preso da loro (leviamo il forse).
Lui era un serpeverde, bastardo, misogino, troglodita e, a quanto pare, odiava i babbani (e come dargli torto), mia madre era una studentessa di Durmstrang e non so nulla di lei, a parte il fatto che odiava anche lei i babbani (molto probabilmente era piuttosto stronza pure lei.)
La mia infanzia fu davvero poco piacevole. Mio padre picchiava mia madre e me, era sempre ubriaco, non faceva un cazzo dalla mattina alla sera e non capirò mai come ha fatto mia madre a sposare un coglione come lui. Non ricordo niente di loro due, né di che famiglia facessero parte né se facevano parte di qualche gruppo criminale o setta particolare. (Anche qui, il narratore era rimasto vago. Praticamente a lui bastava che sapessi solo i nomi dei miei, più qualche altro pezzo che non poteva proprio tralasciare).
Quello che ho scoperto è che mia madre, dopo l'ennesima violenza, decise di ucciderlo. Il tizio che me lo raccontò non mi ha detto come e se ha nascosto il cadavere o sia scappata...più probabile che abbia nascosto il cadavere o che abbia detto (o inculcato l'idea) che il marito fosse morto di vaiolo di drago o qualche malattia grave di quel periodo. Quello stesso giorno, probabilmente, ricevetti la mia lettera per Hogwarts. Pare venni smistato tra i serpeverde...ma il tizio rimase vago su questa cosa...secondo me non venni smistato in quella casata, perché tra le mie vecchie cose, trovai una spilletta con lo stemma di una casata con un grifone e la scritta “Grifondoro”. Lui mi disse che lo stemma aveva un serpente e c'era la scritta “Serpeverde”...questa è una delle cose di cui ho diversi dubbi.
Non so nemmeno che fine abbia fatto mia madre, durante i miei anni di scuola, perché il tizio non me ne ha parlato. Secondo le mie supposizioni, mia madre mi abbandonò appena venne a sapere che fui smistato tra i Grifondoro. E ad essere sinceri, per quanto mi è stato detto su questa casata, io non mi ci trovo affatto. Su questo mi trovo sinceramente confuso. Non ho la più pallida idea del perché sono finito in quella casata. Sta di fatto che non ricordo niente nemmeno degli anni scolastici passati lì dentro e il mio narratore non mi ha detto nulla. Avevo anche una bella bacchetta, sapete? Era di pino, nucleo di corda di cuore di drago, lunga dieci pollici e rigida. Anche questa non ho idea di dove sia andata a finire e anche qui colui che mi raccontò tutto (forse sarebbe meglio chiamarlo Biografo, invece di Narratore, vero?) non sapeva nulla o forse lo sapeva ma non me lo ha detto.
Finita la scuola, il biografo mi raccontò che vagai per tutto il Regno Unito a commettere qualche furto o reato di poco conto.
Era insomma la solita vita noiosa di un pezzo di merda qualunque. La svolta arriva il 7 luglio 1917, avevo quasi venti anni, quando mentre vagavo in una strada di campagna venni aggredito e morso da un vampiro, di cui il biografo non volle dirmi il nome, che io volevo assolutamente sapere, e lo volevo vedere, per capire chi fosse quella faccia di merda che mi ha ridotto in un pallido succhiasangue. Sia chiaro, a me non dispiace essere un vampiro e bere sangue, anzi mi ha anche reso quasi immortale (se evito quelli con un paletto di legno o la luce del sole,. Che ho fatto abbastanza bene, visto che sono ancora qui, dopo più di 100 anni come vampiro).
Probabilmente la mia vita peggiora (come se non fosse già una vita di merda, prima), perché oltre ai furti comincio anche ad uccidere, per bere del sangue. Il biografo mi disse che vagavo assieme ad un altro vampiro, probabilmente quello che mi aveva morso. E mi disse anche che trasformai in vampiro anche mia sorella, che venne accoltellata mentre veniva da me. Io non volevo che morisse e quindi le piantai i miei due bei canini sul suo collo.
Poi dopo un po' di anni a vagare senza meta per tutta l'Europa assieme a mia sorella, venni nuovamente aggredito, secondo il biografo. Non mi disse come successe, ma persi completamente la memoria, a malapena ricordavo il mio nome...pare fossero gli inizi degli anni '90 del 1900...o la fine...boh, il tizio è stato vago anche su questo. Mi sa che fu verso il 1990/1991, perché mi ricordo tutto ciò che successe dopo quegli anni. Ora sono io a raccontare la mia vita, come se fossi nato nuovamente. Dal 1992 in poi, ricordo bene che continuavo a vagare per le grandi città del mondo a seminare il panico, a ferire ed uccidere. Però da solo...non so che fine abbiano fatto mia sorella e il vampiro che mi morse, come avevo detto prima. Questo durò per molti anni, fino a quando non venni a sapere di un'organizzazione criminale che mi aveva incuriosito e di cui chiesi informazioni più dettagliate: L'acromantula Scarlatta.
Questa, teoricamente, sarebbe la mia biografia. Come avrete letto, non ricordo nulla di quello che mi successe prima del 1992 e tutto ciò che vi ho raccontato, mi venne riferita da una persona che non volle dirmi il nome. Conosco però il suo volto, fu lui ad aiutarmi quando venni aggredito e persi la memoria. Il suo volto era molto pallido ed aveva i canini piuttosto pronunciati. Quindi quando lo vidi, constatai subito che anche lui fosse un vampiro. Ma non mi volle dire niente di lui. Mi raccontò tutto e mi lasciò andare. Io lo ascoltai e, senza dire altro me ne andai via, a continuare le mie attività criminali.

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