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.Come sono venute, alla fine, le cose piacevoli svaniscono nel nulla. 'Cosa sta dicendo?', vi starete chiedendo. É una domanda lecita.
Sapete, la mia vita non è la più interessante del mondo: Mi guadagno da vivere (è strano dirlo, essendo vampiro) depredando i corpi che ho appena svuotato o accettando qualsiasi chiamata dall'acromantula. Ma ultimamente la monotonia stava per svanire. Avevo trovato, dopo più di trent'anni, mia sorella. E tutto questo mi aveva quasi fatto tornare in mente alcuni momenti della mia vita prima del blackout. Ecco, con molta probabilità, quella monotonia, quella vita fatta di omicidi e furti, tornerà in breve tempo.
Perché da qualche giorno, mia sorella ha deciso di andarsene da lì, non so dove, non so perché e non so nemmeno se tornerà mai.
Quindi eccomi nuovamente qui, da solo con le mani nelle tasche del mio classico cappotto nero e il solito berretto, in giro per le strade di Diagon Alley.
É mezzanotte, ho già saziato la mia sete, bevendo il sangue di una signora da ritorno dal lavoro a Londra. Ed ora vago per queste strade senza una direzione precisa. Non ha senso stare chiuso in casa e non fare niente.
Magari trovo qualcosa o qualcuno di interessante.
Poco dopo, però, mi accorgo di aver raggiunto un locale abbastanza conosciuto. E la proprietaria di questo locale, ecco...con molta probabilità mi odia. L'ultima volta che ho parlato con lei, Alyce, non è stato molto piacevole. Colpa anche del mio carattere, devo ammetterlo. Ma anche lei ha dato fastidio a me. Insomma è stato più uno scontro, che un incontro. Mi fermo vicino all'ingresso di quel locale, un cliente esce da esso, dandomi la possibilità di guardare dentro e subito noto Alyce. All'inizio rimango fermo di fronte alla porta, pensando al fatto che forse non sarei benvenuto. Ma poi penso che non sarei io se pensassi queste cose. Mi sto facendo troppi problemi e, se fossi stato lo Spike di qualche settimana prima, me ne sarei altamente fregato e sarei entrato senza pensarci due volte. È arrivato il momento di tornare ad essere lo Spike a cui non importa nulla di ciò che dicono gli altri.
Decido finalmente di entrare. Lentamente mi avvicino ad un tavolino libero e, nel passaggio, abbasso il capo in direzione della ragazza citata in precedenza per salutarla (Strano anche questo, per essere me).
Mi siedo e attendo che arrivi qualcuno. Magari lei.
Riprendendo un attimo il discorso dello scontro con Alyce di qualche mese prima...il mio non era voluto. Ero venuto lì per cercare di avere un rapporto di amicizia, con la ragazza. Poi, a causa del mio comportamento e del suo, è andato a finire male. Chissà perché non sia finita in un duello mortale.
Sta di fatto che adesso sono entrato e, detto sinceramente, vorrei provare ad avere una discussione pacata e amichevole, con lei. Dopotutto siamo della stessa organizzazione criminale.Spike Giles"Animal I have become"Vampiro, 123 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Il mio sguardo non si muove. Rimane fisso sulla ragazza. Noto che c'è qualcosa che non va in lei. E stavo per alzarmi, quando noto due uomini che la seguono, passando davanti a me. Sento anche quello che dicono e ovviamente capisco che quei due non sono lì per chiacchierare con Alyce e fare i bravi ragazzi. Anche dal loro viso, lo noto.
Li lascio passare e aspetto qualche secondo prima di alzarmi e seguirli.
Voglio vedere cosa hanno intenzione di fare. Se sono davvero convinti di voler far del mare a quella donna.
Rimango a debita distanza, senza farmi vedere, e li osservo. Un sospiro esasperato fuoriesce dalle mie labbra. Davvero stanno cercando di far del male ad Alyce? Non sono clienti abitudinari, questo è certo. Non sanno con chi hanno a che fare, non sanno le sue conoscenze. Insomma, si sono cacciati in grossissimi guai. Ed io posso testimoniarlo.
Li vedo prenderla a schiaffi ed a quel punto decido di farmi avanti.
“Davvero avete intenzione di violentare quella donna? Non la conoscete immagino.” mi appoggio al muro con la spalla, le mani nelle tasche del cappotto. Faccio un sorriso, solo ed esclusivamente per mostrar loro i miei canini. “E non sapete nemmeno chi conosce quella donna. Se io fossi in voi la lascerei stare e andrei via da questo locale per non metterci più piede. Se invece siete due teste vuote-ed ovviamente lo siete, visto la situazione pericolosa in cui vi siete cacciati e nemmeno ve ne rendete conto- venite da me e vediamo se sarete così sicuri di voi.” Finalmente decido di muovermi, avvicinandomi ai due uomini, mettendomi tra loro ed Alyce (Sempre se abbiano deciso di rivolgersi a me).
“Sapete? Ho già bevuto, sono già sazio. Però magari potrei conservare il vostro sangue per le emergenze. Anche se non amo nutrirmi di uomini che hanno Alcool mischiato nel sangue. Lo trovo disgustoso.”
Non sono qui per condannare il loro comportamento, non sono la persona giusta. Badate bene: Io non ho mai violentato una donna. Ne ho uccise tante, ne ho torturate altrettante. Ma mai violentate sessualmente. È anche vero che le cose che faccio non sono affatto giustificabili. Ma beh...sono un vampiro, dopotutto.
“Quindi...cosa avete intenzione di fare? Le opzioni sono due: Occuparvi ancora di lei...oppure andarvene. Nella prima opzione, io vi faccio a pezzetti qui e ora...mentre nella seconda opzione vi lascio andare via...e magari verrò a trovarvi fra qualche giorno, nelle vostre case, mentre dormite. Così non vi risvegliate più. A meno che non decidiate di lasciare il Regno Unito. A voi la scelta.”
Naturalmente le mie parole sono sempre rivolte in modo pacato, calmo e senza alcuna espressione in viso.
Incrocio le braccia ed attendo. Sono curioso di quello che vorranno fare. Tanto, in entrambi i casi saranno morti, se non vorranno lasciare il paese.Spike Giles"Animal I have become"Vampiro, 123 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.AMON SPIKE GILESI can't escape this hellCode ©#fishboneCome avevo già detto, tra tutti i possibili atti criminali esistenti di cui mi sono macchiato, l'unica che non tollero assolutamente è la violenza sessuale. Ho sempre fatto sesso esclusivamente col consenso della donna. Certo, non sono per niente delicato o...romantico, ma comunque alla donna è sempre piaciuto...a meno che non mi abbiano mentito. Dipende dal fatto che la donna l'abbia pagata o meno. Ma evitiamo questi discorsi della mia vita privata. Ho già detto troppo.
Comunque, quella pratica che quei due uomini cercano di fare su quella cara è nient'affatto dolce, per quanto carina, Alyce Coffey, io la ripudio con tutto me stesso. Potete dirmi tutto, ma non stupratore.
Quei due uomini, appena mi vedono (o meglio: Appena vedono i miei canini) si fermano e vedo nei loro occhi spenti, nei loro visi disgustosi la paura crescere. Dal desiderio nello scoparsi quella bella donna senza il suo consenso, alla paura di essere dissanguati da un vampiro. Una trasformazione decisamente veloce. Era evidente il cambio di espressione nei loro volti. A differenza del mio, che rimane sempre impassibile.
Subito dopo Alyce, approfittando della distrazione dell'uomo che lo teneva, gli diede una testata. A me bastava guardare l'altro negli occhi, senza nemmeno impegnarmi tanto, per bloccarlo sul punto in cui stava, dando il tempo alle guardie che la Coffey chiamò di arrivare.
Non ho nemmeno potuto vedere la ragazza sfilarsi quelle mutandine ormai strappate.
Le guardie arrivano, posso quindi distogliere lo sguardo dal viscido e rivolgermi finalmente ad Alyce. Che ordinò agli uomini di portarli via. Aveva delle segrete lì dentro? Una sala delle torture, magari? Non mi ricordo se me ne aveva già parlato. Ma comunque potrebbe essere interessante.
Comunque, quella scena, fortunatamente è finita. La proprietaria de 'la vie en rouge' si rivolge a me, chiedendomi di farle quel sorriso. Ovviamente non glielo faccio...almeno per adesso.
“Solitamente conservo quel sorriso in eventi particolari o, come hai già visto per spaventare i codardi come quei due. Tu non sei una codarda...quindi spera di trovarti assieme a me in qualche...evento particolare.” le rispondo con la mia voce profonda, senza entrare troppo nel particolare.. Rimango sorpreso dal suo invito, non posso rifiutarlo mica. Annuisco, quindi e la seguo. In precedenza con quella donna non era andata molto bene. I miei modi per nulla gentili hanno fatto innervosire la donna. Questa situazione è diversa, però. E chissà se magari in questa occasione possiamo passare un momento più...tranquillo.. -
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.AMON SPIKE GILESI can't escape this hellCode ©#fishboneLa prima volta che ebbi un dialogo diretto con Alyce, non fu molto piacevole. Entrambi avevamo i nostri problemi personali, entrambi abbiamo un carattere difficile e completamente diverso l'uno dall'altro e quindi era semplicemente iniziato un sentimento di puro odio tra noi due che dubitavo sarebbe cambiato. Sinceramente, io non odio questa donna...è pure una bella donna, non lo nego ovviamente. Forse è lei che odia me, ma forse, dopo questa serata potrebbe diminuire leggermente.
Soltanto il fatto di avermi invitato a bere qualcosa assieme a lei, da soli, sta a significare che sta cominciando a fidarsi di me.
Quasi accenno un sorriso quando insiste con quelle parole che le avevo detto prima, fissandola per un secondo mentre passa la sua lingua sulle labbra per inumidirle leggermente, come...come a volermi provocare. Sono pur sempre un uomo, seppur vampiro.
Trovandoci di fronte alla stanza nella quale avremo passato qualche ora da soli, ascolto le sue parole mentre mi invita ad attraversare la porta appena aperta.
“Spero passi il più lentamente possibile, allora” commento, senza togliere lo sguardo su di lei.
Quindi decido di varcare quella soglia e seguire Alyce all'interno della camera, chiudendomi la porta dietro.
Avanzo verso la donna, che nel frattempo di era già accomodata su una di quelle strane sedute, e intanto mi osservo intorno, notando come effettivamente quella stanza disponeva di ogni cosa di cui si poteva aver bisogno: Alcolici, servizi per il relax di ogni genere, un letto apparentemente piuttosto comodo...
“è davvero ben fornito, questo posto. Spero ci siano anche le bevande che preferisco io, Alyce. Avrai pensato ai miei bisogni, vero?”
Mi accomodo su una poltrona ed osservo Alyce. “cominci ad odiarmi di meno, adesso?” le chiedo, ironicamente, mentre incrocio le braccia e mi appoggio allo schienale della poltrona. “Ti ho salvato la vita, dopotutto” so che se la sarebbe cavata anche senza di me, o l'avrebbero aiutata i suoi dipendenti, ma il fatto di averla tolta dalle mani di un gruppo di depravati che volevano violentarla mi ha fatto guadagnare un pizzico della sua fiducia, quindi va benissimo così, no? Non era nei miei piani essere suo nemico.
Edited by Amon Spike Giles - 3/11/2022, 23:45.