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.AMON SPIKE GILESI can't escape this hellCode ©#fishboneWhitechapel. Questo quartiere è piuttosto famoso in tutto il mondo per una serie di omicidi avvenuti alla fine del 1800. Praticamente quasi dieci anni prima che nascessi io, se non ricordo male. Fu, infatti, nel 1888 che Jack lo Squartatore seminò il panico uccidendo e squartando diverse donne del quartiere, senza mai venire arrestato.
Un posto così misterioso, tra quelle strade vittoriane, che mi incuriosisce e mi fa venir voglia di scoprire più dettagli di quell'assassino. E ciò che mi rende ancor più curioso è il fatto che sono nato pochi anni dopo quei fatti. Ahimè non a Whitechapel ma esattamente nella parte opposta di Londra. Highgate. Circa un'ora a piedi.
Perché parlo proprio di questo quartiere? Perché oggi mi trovo proprio qui a Whitechapel. Il motivo ...beh, non c'è nessun motivo in particolare. Solo che, dato che ho la possibilità di uscire anche nelle ore diurne, grazie all'anello di Dracula, avevo la sincera curiosità di scoprire questo quartiere così misterioso e vittoriano di giorno, alla luce del sole.
Il sole, il mio peggior nemico. Adesso grazie a questo anello che porto ormai ogni giorno, posso camminare alla luce del sole senza che esso possa uccidermi. L'unico fastidio che mi porta è il continuo prurito in tutto il corpo e lievi problemi alla vista.
Quella grande stella illumina gli edifici di quel quartiere ed io, come un qualsiasi cittadino londinese, mi incammino per quelle strade, esclusivamente per guardare, per osservare la quotidianità che la notte, naturalmente, non esiste.
E tra quei vicoli, a pochi metri di distanza, vedo una sagoma appoggiata al muro come se fosse pensieroso. Mi ci avvicino tranquillamente. In questo momento la mia sete è già stata soddisfatta. Quell'uomo (solo adesso, da vicino, riesco a distinguerlo meglio) non sarà il mio cibo, può ritenersi fortunato.
Lo osservo, non so se prima ha parlato, se avrà detto qualcosa. Ho sentito solamente la parola 'chiunque'.
Ma, osservandolo meglio, mi sembra che quest'uomo io l'abbia già visto in precedenza credo che...ma sì, è un compagno dell'acromantula. Non ricordo il suo nome però.
Appoggio la schiena al muro sul quale era poggiato anche l'uomo e le mie uniche parole che pronuncio sono:
“Chiunque? Chiunque...chi, di preciso?”. -
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.AMON SPIKE GILESI can't escape this hellCode ©#fishboneLa reazione dell'uomo, appena ho aperto bocca, me la aspettavo. Era ovvio che si sarebbe sorpreso della mia presenza. Era così distratto dai suoi pensieri che non si era minimamente accorto della mia presenza fino a quel momento.
Mi riconosce subito, però. Ed in quel momento rimango ad ascoltare il suo sfogo.
Voglia di uccidere. Voglia di far del male a qualcuno. Era quello che rendeva così irrequieto quell'uomo. E chi sono io, per giudicare? Io, colui che svuota completamente le vene della sfortunata vittima che prende la mia stessa strada. Avrei la possibilità di lasciar viva la persona ma...come dire...non riesco a controllarmi! La mia sete è così grande che non riesco a fermarmi. Alla fine sono costretto ad occultare il corpo.
L'uomo davanti a me mi spiega cos'è per lui uccidere. Perché ha voglia di togliere la vita ad un essere umano. Se io uccido perché ho bisogno del suo sangue, lui lo fa per 'mantenere la sua sanità', per evitare che la sua brama di morte possa esplodere.
Lo osservo incuriosito. Potrebbe essere utile, a volte, un complice. Un compagno che abbia la mia stessa necessità.
Appena finisce di parlare, scoppia in una tetra risata che avrebbe fatto svenire dalla paura chiunque passasse lì per puro caso.
E quando conclude, tocca a me parlare. Rimango appoggiato al muro, con le braccia incrociate.
“Il corvo. È così che ti chiamano.” annuisco leggermente, riprendendo a parlare “Siamo simili, noi due, più o meno. Entrambi preferiamo l'oscurità...tu per scelta, io per non indebolirmi, anche se adesso ho comunque la possibilità di camminare alla luce del sole, grazie ad un anello. Entrambi amiamo uccidere, per placare la nostra sete di sangue, io letteralmente direi...entrambi abbiamo bisogno adesso, di sangue, per evitare spiacevoli situazioni. E come darti torto?
A tutti e due, correggimi se sbaglio, piace agire in solitaria. Ma magari un aiuto, qualche volta, non farebbe male... no?”
Mi avvicino un po', per guardarlo meglio. “Hai già trovato qualcuno, per caso, mentre parlavi da solo?” gli chiedo, con curiosità. Io e lui potremmo 'lavorare' insieme, certe volte. Se la cosa funzionasse, potrebbe essere una buona idea.. -
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.AMON SPIKE GILESI can't escape this hellCode ©#fishboneUn'alleanza con un serial killer. Quello che ho proposto a Iddler è un'alleanza che può essere comoda sia per me sia per lui. Entrambi abbiamo bisogno di uccidere.
L'enigmista ripete ciò che gli avevo appena detto ed io annuisco leggermente. “Ti sto proponendo proprio questo” gli rispondo infine. “Accetti o no?”
Iddler mi osserva e successivamente mi rivolge un sorriso, rivelandomi che quella proposta poteva essere utile per tutti e due. “è quello che ti ho detto. Se lavoriamo assieme, tu puoi placare la tua furia assassina, io posso placare la mia sete di sangue, letteralmente.”
Finalmente il corvo accetta la proposta, tendendo la mano verso di me. Io gliela stringo, senza distogliere lo sguardo da lui.
“Non ti ucciderò, puoi star tranquillo. Sono un vampiro, ma se ho un accordo un un altro umano, preferisco lasciarlo vivere, o sarebbe inutile. No?”
Accenno un sorriso, sciogliendo la stretta di mano, poco dopo.
Poi, alla mia domanda risponde citando le prostitute che lavorano per le strade di quel quartiere così famodo.
“Ho solo una cosa da dirti. Non tollero il sangue dei tossicodipendenti e gli alcolisti. Non ho intenzione di uccidere quelli. Ci pensano già loro con le sostanze che assumono. Per il resto non ho preferenze. Le meretrici, come le chiami, sono piuttosto interessanti, invece.” guardo verso la strada principale, osservando la gente che cammina per quel quartiere. Sembra davvero rimasto all'epoca vittoriana, Whitechapel.
Poi il mio sguardo torna sul corvo, e dato che ormai abbiamo suggellato questo accordo, penso che potremmo già cominciare quella stessa sera.
“Cominciamo questa sera stessa, quindi? Che dici?” concludo, osservando il corvo. “Poco dopo la mezzanotte ci incontriamo in questo esatto luogo e cominciamo a cercare la nostra vittima”
e dopo aver detto questo, attendo la risposta di iddler. Quella sera stessa, io e il corvo avremmo cominciato la nostra attività criminale. Due lupi solitari che decidono di cooperare..