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.Numero di partecipanti: 1 dai
Sezione in cui aprire: Indifferente
Info aggiuntive: Indifferente
Lo vuoi un cattivone? Ti propongo Evan!
Fammi sapere così apriamo! -
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.Era una persona la quale l'attenzione andava sicuramente indotta e soprattutto conquistata. Non era una persona alla uqale bastava poco per essere attento, la sua attenzione veiva rivolta solamente a se stesso e a qualcuno che faceva qualcosa di talmente tanto folle che alla fine risultava essere affascinante ai suoi occhi. Alyce era una di queste, ma solamente perchè sembrava avessero delle cose in comuni, fin troppo in comune. La guardò arrivare, poi guardò anche Brian e sospirò appena. una noia mortale, quella ragazza poteva dire quello che voleva, ma se non arrivava giusto dritta al sodo, non avrebbe mai e poi mai avuto l'attenzione giusta e vera del ragazzo. Ma faceva parte comunque dell'acromantula, quindi dopo un sacco di giri di parole, e dopo che Evan ebbe guardato ogni ancolgo di quella stanza e di quel posto, la ragazza utilizzò le parole giuste. Gli occhi giallognoli del ragazzo vennero puntati sulla ragazza, neanche stesse dicendo la cosa più interessante del mondo. Non gliene fregava un cazzo dell'umanità in se per se, neanche di muovere i fili della stessa, ma sterminare decine e decine di persone che lui reputava inutili... beh, li si ragionava davvero. Il fatto di poter creare qualcosa di così intenso e così decisamente assurdo era veramente eccitante. Lui non era uno che andava veramente a braccetto con le pozioni, ma era uno che sapeva benissimo come portare all'esasperazione la mente umana. Non si fece subito avanti, era un calcolatore, uno stratega, era uno che prima doveva osservare, capire e poi faceva la sua mossa. Non era mai stato una persona troppo impulsiva, tutto il contrario! Era fin troppo riflessivo. Rifletteva sempre quando doveva ar del male a qualcuno e pensava anche che la sua piccola pozione sarebbe stata la ciliegina sulla torta. La mise di fronte a lui guardando gli ingredienti di quella pozione che sarebbe stata micidiale. La verità è sempre qualcosa di sconvolgente. Si mente sempre a se stessi quando non vogliamo soffrire, queste persone sono inutili. Quindi è bene utilizzare la loro debolezza come esperimento. Era chiaro agli altri cosa avesse portato lui. Il veritasserum era una pozione al quanto rara, non per un ladro assassino, non per uno che adorava sentire le persone piangere, gemere ed urlare, implorare pietà solamente per il gusto di farlo. Evan era un torturatore più che un assassino, amava il dolore, lo rendeva vivo più di qualsiasi cosa al mondo un sadico senza fine e tutto quello cominciava a fargli davvero gola. Poi guardò Brian. C'è un modo serio per diffondere questa pozione sui babbani?Odiava le cose non concrete, quindi alla fine aveva deciso che forse era bene chiedere ai membri di un certo livello se era effettivamente possibile, oppure era tutta una prova.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantula
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.Che Evan fosse una persona malata era risaputo a tutto il mondo magico, o meglio a chiunque avesse avuto a che fare con lui in maniera strana. Prima di tutto non si presentava mai con lo stesso nome e quello era già, di per se, un problema. Poi c'era il fatto che era un mutaforma, e quello poteva essere un'altra cosa ancora più ambigua visto che ogni nome della sua personalità aveva anche un aspetto diverso. Ma quando era entrato nell'acromantula aveva portato con se la sua parte più vera ed autentica: Evan. Semplicemente Evan. Un sociopatico con i deliri di onnipotenza e con una personalità multipla! Meglio di quello che poteva sperare l'acromantula. Quella sera si era vestito bene, camicia bianca, completo nero, addirittura un papillon fasciava perfettamente il suo collo. Sorrise allo specchio e poi infilò una fialetta di veritasserum nella tasca. Doveva portare qualcosa di eccitante da mischiare in qualcosa? Bene, per lui non c'era niente di più eccitante della verità. Verità con la quale avrebbbe potuto ricattare, riuscire ad ottenere qualche vantaggio su tutti ed abusare di qualcuno, sia fisicamente che mentalmente, perchè no? Entrò nel locale, cercò tra le persone la proprietaria. Alyce. Chissà se c'era quella tizia strana. L'ultima volta che si erano visti avevano parlato ma la sensazione non era per niente svanita, anzi, era anche peggiorata. Ma non era quello il momento di pensarci. Poi individuò una ragazza dai vestiti dubbi e le si avvicinò. Non dirmi che io mi sono vestito così bene per venire da te. Non era carino, non era divertente e non era una persona che girava intorno alle cose. Evan. E tu devi essere chi ci ha mandato l'invito. Aggiunse poi sogghignando ed aspettando mentre si guardava intorno. Riconobbe Alton, che salutò, ed ancora Spike, con il quale non aveva mai avuto il piacere di interagire, ma che salutò comunque con uno sguardo. La donna castana, invece non aveva idea di chi fosse, ma le fece un occhiolino volante, era comunque una bell donna, non poteva farne ammeno.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantula
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.Era passato un po' da quella notte a casa sua. L’aveva sempre tenuta d’occhio ma aveva deciso di prendere le distanze perché aveva altro di meglio da fare e soprattutto aveva voglia di altro. Evan era uno che si stancava subito e mentre lui diventava l’ossessione delle persone, lui non era mai ossessionato da niente, se non per brevissimi tempi. Se stesso era l’ossessione più vera e dannata e soprattutto più persistente. Quella sera aveva visto che sarebbe andata a cantare nel locale dove lui lavorava e di conseguenza decise che era troppo bello destabilizzare quella ragazza. Era troppo interessante vedere l’effetto che gli faceva, ma lo avrebbe fatto e si sarebbe palesato solo alla fine del concerto, quando lei oramai era stanca e non lo aveva visto per tutto il tempo. Era un mutaforme ed aveva imparato benissimo a butare tutto il suo corpo e non solo il colore dei suoi capelli o della sua pelle. Evan aveva davvero un alterego e forse era esattamente quello il problema. Era quello che lo rendeva schizzo frenico delle volte, uno con due personalità differenti: Evan e Jack. Entrambi maligni, certo, ma Jack, era come se fosse il fratello buono dei due. Un ragazzo moro, con gli occhi verdi, bel fisico, naso all’insù dai modi sempre molto affidabili e gentili, aveva fatto il buttafuori per tutta quanta la sera, aveva sorriso a Madison in maniera gentile e quasi timida, aveva fatto la sua parte e senza neanche troppi sforzi. Era come se quando ricopriva quelle vesti dovesse per forza essere in quel modo, o meglio, era esattamente in quel modo. Il problema di quel suo alterego era che non reggeva la forza e l’esuberanza di evan. Evan era bello, sfrontato, manesco e prendeva sempre quello che voleva, quindi quando la ragazza stava salutando i suoi fan per tornare presumibilmente nel suo camerino, Jack tornò ad essere Evan ed Evan aspettava seduto, con la cannottiera, e mentre mangiava un cornetto, sulla scrivania di Madison, la stessa. Era divertente tutto quello. Apparire e sparire, era estremamente divertente.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantula
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.Quelle sedute erano una tortura per lui, specialmente perché non gli andava neanche un po' raccontare le sue cose, ed Annie era solamente una ragazza che cercava di fare del suo meglio per qualcuno che non faceva altro che dire tutto il contrario di tutto. L’ultima volta che si erano visti lui aveva avuto la sua dose di caccia serale e la cosa lo aveva entusiasmato specialmente per la reazione della ragazza, ma non era ancora abbastanza. Quel martedì, comunque, si presentò in tutta e felpa, non bussò alla porta come sempre e si andò a sedere in silenzio di fronte a lei. Si, avrebbe cercato di capire quale fosse stata la strategia della ragazza per farlo parlare, perché lui non ne aveva intenzione, o comunque non in quel momento. Poi le cose potevano sicuramente cambiare. I suoi occhi particolari si incrociarono con quelli della rossa e lui sorrise, semplicemente. Stava al telefono, chissà a vedere che cosa, chissà a che cosa fare, ma in realtà qualsiasi cosa non gli interessava, tanto che anche lui prese il suo telefono e cominciò ad andare su Instagram. Aveva scoperto cose veramente molto interessanti, a dire la verità e la cosa non gli dispiaceva per niente. Era come se oramai i social avessero dimezzato la privacy anche se non facevano altro che creare regole per tutelarla. Aveva scoperto che Aurore aveva un fratello minore, che Aaron era il parabatai di Annie, che lei era la fidanzata di Lancelot, che Madison era un auror, che Thomas e Madison se a facevano spesso insieme ed erano andati a vivere insieme. Aveva scoperto che un’infinità di situazioni, come alexander olwen cugino di Lacelot, che era appena tornato da un viaggio, che il corpo auror era preso alla ricerca del creatore di una droga che paralizzava e pietrificava le persone e che ve ne era un facsimile che, invece, aveva effetti collaterali della depressione, aveva scoperto un nuovo mercato nero. Insomma internet era un luogo veramente molto ricco per Evan e non aveva nessuna intenzione di mollarlo, inoltre, ed ovviamente, lui aveva account privati e spesso cambiava anche telefono per cambiare id o cose del genere. Era un fantasma se voleva. Tornò a guardare Annie negli occhi continuando la pratica del silenzio.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantula
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.Sapeva che era un folle, e sapeva anche che prima o poi sarebbe arrivato qualcuno e quando sentì aprire la porta decise di fingersi svenuto. Lui non sveniva mai! Figurarsi se si sarebbe spaventato per una cosa del genere. Quando vide quella ragazza rise vedendola così preoccupata. Mi fa ridere questa cosa,non dovresti essere quella che mi dovrebbe calmare? Invece entri più spaventata di un pulcino! rise di nuovo e quando lei solo provò a fare quegli incantesimi lui prese a sua bacchetta e un Protego fece rimbalzare qualsiasi tipo di incantesimo. Voleva curarlo? Allora doveva avvicinarsi. Buttò via l’asta piena di sangue e continuò a guardarla. Certo non era nelle sue piene forze, ma non era stupido, si era tagliato per farsi male, non per uccidersi e quella era la cosa fondamentale. Sorrise ancora a mayra come se non stesse succedendo niente. Era sempre stato in quel modo, era sempre stato veramente un folle e quello non sarebbe mai cambiato. Se proprio mi deve curare, deve prendere una garza, un disinfettante e lasciare la bacchetta. Oppure è uno di quei medimaghi che senza la bacchetta non sa fare proprio niente. Andiamo dottoressa se no morirò dissanguata e lei sarà responsabile della mia vita! Sogghignò. Chi lo doveva dire a Mayra che alla fine della sua giornata lavorativa avrebbe incontrato un pazzo scatenato e folle che il suo unico scopo era quello di mettere in croce la persona che doveva curarlo. Inoltre lei crede che sia più importante un taglio sulla gamba oppure un taglio sulla testa! E si, sono venuto io con le mie forze in ospedale. Lei ha capito cosa sta succedendo oppure è stordita e confusa? Aveva un ghigno assurdo sul viso, come se tutto quello fosse davvero normale, e forse, per lui lo era per davvero.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantula
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.Alzò appena lo sguardo quando sentì qualcuno parlare, si asciugò la mano facendosi una bella strisciata di
sangue sulla guancia e poi passò a cavallo a quel poverino lasciandolo in pace ed avvicinandosi nella
direzione della fanciulla incantevole. Sogghignò per le sue parole. Fino a quel momento non si era accorto
che fosse presente, non sapeva fino dove aveva visto e doveva anche a mettere che non le interessava
affatto. Era sempre stato un ragazzo menefreghista, opportunista e soprattutto una di quelle persone che
amava se stesso e che non avrebbe mai fatto a cambio con nessuno. Evan, tra se stesso ed un’altra persona
avrebbe scelto sempre lui. Evan era uno che non amava neanche troppo essere ripreso e disturbato in certe
occasioni. Si accese una sigaretta, tirando rosso ed illuminando appena lo sguardo celeste ed
estremamente ipnotico della donna, poi le diede una rapida occhiata. Non pensi che per
caso sarebbe opportuno farti gli affari tuoi? Era la sua sera di caccia e non voleva rotture di palle in
giro, ne auror, ne ragazze che decidevano di fare le eroine, ne creature della notte in giro. Si avvicinò
intensamente a lei e poi sogghignò appena. Emanava una certa sensualità, era una donna bella, vestita
bene, che aveva visto un ragazzo forte prendere a botte una persona e si era intromessa. Evan era
intelligente, era un ragazzo fin troppo acuto, in fondo come ogni sociopatico con i deliri di onnipotenza.
Sei o un licantropo, ma sono più bruttine le donne, oppure un vampiro. O una cacciatrice.
Ma credo più la seconda, se no non avresti mai proferito parola. Sei una donna bella, con una forte carica
sessuale, attrattiva. Allora, sei uno di quelli vegani, oppure vuoi favorire? Ovviamente non
intendeva al suo sangue, ma a quello di quel mal capitato che forse era svenuto. Evan era un provocatore nato ed era efficace ed efficiente, era uno che sapeva veramente farci e se tutto quello che pensava
l’avesse tramutato in bene e fosse entrato nel corpo auror, allora sarebbe stato veramente perfetto. Fece
un bel tiro alla sua sigaretta. Era felice, seriamente felice di quella presenza perché poteva divertirsi ancora
di più.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantulacode by ©#fishbone
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.Evan era bravo a fingere ed era bravissimo a leggere le persone. Era una persona malata e disturbata
mentalmente e quello nessuno avrebbe mai potuto negare. Non c’era solamente una cartella clinica a
testimoniarlo ma anche un’infinità di altre cose, come il suo passato ed i suoi atteggiamenti. Perché voleva
ingannare quella ragazza? Non lo sapeva, doveva ammettere che gli piaceva, quello si, era bello stare con
lei, era bello sentirsi quasi veramente una persona così docile. Aveva deciso di avere un certo
comportamento e di conseguenza agiva. Non voleva fare il pazzo, non voleva che lei scoprisse il suo lato
violento, quello che invece, aveva riservato a Madison. Voleva che aurore si fidasse completamente di lui,
sia perché era necessario lo facesse, sia perché, alla fine non poteva farne a meno di completare quello che
aveva cominciato. Era come se quelle situazioni per lui fossero una droga. Si stava mettendo alla prova da
solo, voleva vedere se fosse stato in grado di essere dolce, docile, innocente, gentile, di guardare una
persona senza alcun desiderio di ucciderla, o di stuprarla o fare qualsiasi altra angheria. Bene, fino a quel
momento ci stava riuscendo con Aurore, o comunque gli istinti riusciva seriamente a placarli. Poi quella
domanda arrivò all’improvviso. Sorrise e si strinse nelle spalle. La vera domanda è: perché
non mi dovrebbe piacere una ragazza come te? Chiese seriamente ridacchiando prima di mettersi
meglio sulla sedia e guardarla più da vicino. Le prese la mano. Sei bella, sei intelligente, sei
una lavoratrice, sei una sarta e quindi hai imparato il mestiere da qualcuno a te vicino oppure ti sei
impegnata molto per apprendere qualsiasi cosa. Sei divertente e la tua semplicità mi piace tantissimo. E poi
non c’è un libro con scritto “come non essere una frana con gli uomini”! Spesso gli uomini si innamorano
delle ragazze semplici e spontanee. Ti stai semplicemente sottovalutando! E forse una parte di lui
davvero la pensava in quel modo. Forse una parte di lui era convinto che alla fine si sarebbe innamorato di
una ragazza come lei e che proprio una come lei l’avrebbe salvato dall’oblio della sua mente. Poi tornava ad
essere se stesso e a rendersi conto che no, non era una cosa che sarebbe successa e potuta capitare
davvero a lui e la ragione era semplice: lui non voleva che accadesse. Continuò a giocherellare con le sue
mani e poi ridacchiò godendosi la sua espressione.Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantulacode by ©#fishbone
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.C'era sempre qualcosa di strano nella sua vita, sempre qualcosa di losco ed oscuro. Evan era sempre stata una persona particolare, ma in quel periodo non faceva altro che sorprendersi di se stesso. Doveva ammettere che quella ragazza dagli occhi blu era interessante e gli faceva uscire un lato del suo carattere che non conosceva neanche. Era come se avesse qualcosa di diverso dalle altre. Sapeva che era in netta contrapposione per quello che provava per Maddison. Maddison gli faceva uscire il peggio di se, la voleva e desiderava così tanto che non riusciva veramente a controllarsi, come se fosse un puro istinto, un qualcosa che non sapeva neanche di saper provare. Era pura bramosia, era qualcosa di incredibilmente tossico, sia per lui che per lei, invece, con Aurore, era strano perchè si sentiva calmo, bene, quasi come se fosse la persona giusta per essere una persona normale. Aveva dei modi gentili ed era convinto che fosse una persona che, in realtà, nascondeva un passato quasi oscuro, ma che fosse stata così forte da riuscire a vincere ed abbracciare la luce, che l'ammirava per questo. Lui, di contro, aveva deciso di abbracciare l'osurità, di essere quello per il quale era nato davvero: morte e distruzione. Non si trova molto lontano da qui. Ha un ponticello niente male ed inoltre ha anche un bel laghetto. In genere ci sono delle paperelle e delle oche. Non sono bellissime e docili, ma potremmo anche pensare di sopravvivere alla loro furia! Rispose poi sorridendole e stringendosi nelle spalle. Doveva anche ammettere che fosse veramente, ma veramente bella e la cosa non gli dispiaceva affatto.
Quella domanda fu tanto strana quanto interessante. Si! Sono un purosangue! Ma sinceramente non mi interessa di queste stronzate, il sangue è sangue! Il che, nella sua testa, senza doverlo per forza specificare, voleva dire che qualunque sangue venisse versato, era comunque ottimo e soprattutto era cibo per delle bestie come i vampiri. Lui si era sempre divertito tantissimo a vedere i vampir sbranare le loro vittime. Si era sempre anche difeso, per carità, ma non aveva nessun problema ad uccidere. In fondo era il ciclo della vita, no? Sorrise appena poi cercando la sua mano, e se la ragazza lo avesse permesso, Evan le avrebbe intreciate così da camminare mano per la mano fino al parco di cui le aveva parlato. Domanda interessante, come mai? Tu non lo sei? Oppure lo sei e ci tieni a queste cose?Chiese poi incuriosito sempre di più da quello sguardo dolce e così innocente. Perchè uno come lui era attratto da un'innocenza tale? Come diavolo si poteva anche solo pensare ad una cosa del genere? Incredibile!Evan Jack Parker"citcitcit"Evan Jack Parker - 28 anniPurebloodAcromantulacode by ©#fishbone