-
.Morrigan Dragomir MaverickLong May I ReignIron Man @BlackSabbath■ NomeMorrigan■ Data di nascita30.10.87■ RazzaYour Daddy■ AllineamentoCaotico VinoDa quando Samuel Black aveva lasciato Hidenstone, Morrigan Maverick passava il suo tempo a commettere malefatte nella speranza di essere licenziato.
Non lo stava facendo in modo esplicito, certamente, perché da orso quale era amava divertirsi con le prede. Un giorno aveva trasfigurato tutte le statue degli snasi in taccole, quello dopo aveva evocato una taccola gigante e le aveva ordinato di pedinare il nuovo docente di alchimia: il suo compito? Cagargli in testa alla prima occasione.
Era proprio in funzione del nuovo arrivato che aveva preso in particolare considerazione il suo tirocinio con Howard *non mi ricordo il cognome*.
Al ragazzo aveva consigliato alchimia come materia facoltativa. Ci credete? ALCHIMIA.
Lo aveva fatto perché la cattedra era tenuta da quello che era oggettivamente un luminare. Morrigan Dragomir Maverick non era solito perdersi in complimenti, quindi potete capire cosa voglia dire se lui - l'onnipotente, il distruttore di culti antichi, lo sverginatore di principesse promesse in sposa, il miglior magitecnico del gdr - affermava un complimento di tale portata.
Insomma, Samuel Black aveva le palle.
Morrigan Maverick le palle rotte.
Ma doveva farsi perdonare e proprio per questo quella mattina, il suo patrono corporeo - della forma di un Orso Polare - aveva raggiunto Howard mentre era intento a fare i bisogni nel bagno dei prefetti. L'essere maestoso aveva ruggito, facendo tremare le pareti, per poi continuare con un monito: ti aspetto al laboratorio, mezz'ora dopo le lezioni, portami qualcosa da mangiare che possa stupirmi. Porta anche qualcosa di tuo: oggi si crafta. Bacioni, Morrigan.
Se il prefetto avesse seguito gli ordini del docente, avrebbe trovato quest'ultimo sdraiato su uno dei divani incantati dell'aula. La fattura che impediva agli studenti di usarli non sembrava sortire su di lui alcun effetto.
Indossava una accappatoio e dormiva, la guancia spalmata su un cuscino, la barba incolta a contornagli la spessa mascella.
«Samuel... Samuel... dove sei...» Poche parole abbandonarono le labbra del docente e poi nulla.
Stava sognando? No, Morrigan non sognava, perché i suoi sogni li realizzava in un battito di ciglia.
Che fosse un incubo?©. -
..
-
.Morrigan Dragomir MaverickLong May I ReignIron Man @BlackSabbath■ NomeMorrigan■ Data di nascita30.10.87■ RazzaYour Daddy■ AllineamentoCaotico VinoLe narici del docente si incurvarono per cogliere a pieno il penetrante profumo di cacao e caramello salato. Una volta. Due volte. Tre volte.
In corrispondenza dell'ultima arrivò anche il gentile tocco di Howard che riportò il magitecnico nel mondo dei vivi.
«Eccomi» Il peso passò dalla spalla sinistra alla destra con velocità e ciò portò il magitecnico a rotolare fuori dal divano cadendo contro il pavimento. Un'intensa nota di dolore gli risalì la carne avvolgendolo come avrebbe fatto una coperta di spine ma non un gemito abbandonò le sue labbra. Al contrario, fu uno sbadiglio a riecheggiare nell'enorme stanza.
«Hey, Alexa, play California Dreamin'» I palmi delle mano si sollevarono come due soli gemelli nell'alba più meravigliosa che avreste mai potuto vedere per poi andare a cozzare l'uno contro l'altro. Un clap, poi un altro, e dunque un riff soffuso di musica psicadelica avvolse insegnante e alunno.
Fu a quel punto che la mappa del piede andò a esercitare una pressione sufficiente per riportare Morrigan in piedi. Nello slanciarsi verso l'alto non riuscì a fare a meno di allungare una mano verso uno dei muffin che venne studiato per almeno mezzo secondo prima di essere portato alle labbra «Gnam gnam». Aveva rischiato troppe volte la vita per fare lo schizzinoso con uno studente che voleva solo essere schizzato «Buoni... buoni... li hai fatti tu, vero? Hai messo un'abbondante dose di amore e passione, nel caso».
Gluch.
Deglutì con piacere per percepire poi il dolce abbracciargli il palato.
«Ho dormito tre mesi o sei tu che hai fatto qualche ora di ritardo?» L'altro avrebbe avuto tutto il tempo di rispondere mentre Morrigan avrebbe mosso qualche primo passo verso il laboratorio, invitando l'altro a seguirlo con un non troppo impegnato - ma al contrario molto eloquente - cenno del capo.
La zona era illuminata dalle classiche luci futuristiche si riflettevano sui metalli delle apparecchiature magitecniche, tra cui spiccava quello che sembrava lo scheletro di un enorme drago di ferro, ma anche alcune teche avvolte da rune protettive, atte a contenere materiali o oggetti misteriosi, come una lastra di Ghiaccio del Cocito o Annabel.
Si. Quella Annabel.
Ma c'erano anche diversi automi di forma umanoide a vagare nell'aula, tra cui uno che approcciò Howard «Posso portarle qualcosa da bere?».
Morrigan avrebbe dato il tempo al ragazzo di fare la sua di richiesta per poi concluderla con un «Per me una tazza di the nero con un cucchiaio di miele e due di cocaina, grazie».
A Morrigan piaceva scherzare.
Ma quello era uno scherzo?
«Molto bene, Howie, ti ho chiamato qui per costruire un costrutto che possa aiutarti nel tuo futuro da guaritore. Quali considerazioni dovresti fare a riguardo? Di getto... senza pensarci troppo» Pollice, indice, e medio sinistro si alzarono subito dopo «Penetrante, aggirante, o rigenerativo. Quale tra queste tre proprietà reputeresti più adatte per il tuo costrutto?».©. -
..
-
.Morrigan Dragomir MaverickLong May I ReignIron Man @BlackSabbath■ NomeMorrigan■ Data di nascita30.10.87■ RazzaYour Daddy■ AllineamentoCaotico VinoL'automa tornò dopo pochi istanti accompagnato da un vassoio su cui spiccavano due bicchieri di cristallo delle Ebridi, un materiale estremamente pregiato ottenuto dalla sabbia sciolta dal fuoco dell'omonimo drago. Il lord delle isole, un certo Carrow, ne aveva regalato al Maverick ben tre lastre per avergli creato una protesi perfettamente funzionante del pene che aveva perso in una misteriosa situazione con un cucciolo di Nero delle ebridi dai denti parecchio affilati. Lord Carrow sosteneva di essere scivolato nella bocca del rettile mentre era completamente nudo ma Morrigan non ci credeva più di tanto.
A ogni modo, entrambi i cristalli ospitavano i the richiesti da maestro e allievo. Quello di Howard proiettava un pungente aroma di limone e citronella mentre il ghiaccio al suo interno rifletteva la luce del laboratorio in un caledoiscopo di colori. Quello del Maverick, al contrario, era di un nero che ricordava l'essenza stessa delle ombre più che il salmastro e, al suo interno, ospitava una polverina biancastra che sarebbe potuto essere potassio come tanto altro.
«Riflessioni molto azzeccate, Howard» Indice e medio andarono a formare una V con la destra mentre nella sinistra, quasi rapaci, le dita sorreggevano il cristallo delle Ebridi e il prezioso te al... polase. «La forma è un aspetto estremamente importante. Per esperienza posso dirti che quelle basate su esseri viventi reali, ovvero esistenti, sanno essere particolarmente efficaci ed efficienti ma, nella mia arroganza, spesso e volentieri tento di migliorarne le caratteristiche secondo il mio estro. Hai già idee su che forma dargli?».
Si riferiva al costrutto, certamente, perché - sebbene animato - senza la possibilità di supportare propriamente il suo possessore in modo immediato si sarebbe rivelato più che inutile.
«Devi pensare anche ai materiali. Andranno a influenzare il carattere del costrutto e le sue proprietà. Non ti ho voluto influenzare per la forma perché so che sei un ragazzo in gamba ma ti ricordo che al biennio abbiamo studiato gli umori dei materiali basici ma sono certo che avrai anche compreso come la storia dello stesso materiale possa averlo influenzato col tempo: un vibratore appartenuto a Silente propenderà al bene e uno appartenuto a Voldemort al male, banalmente e per intenderci».
La mano sinistra avrebbe portato finalmente la tazza alle labbra per godersi qualche sorso del the nero mentre la destra, più pacatamente, avrebbe disegnato una mezzaluna verso il resto del laboratorio «Qua in giro ci sono materiali e oggetti di ogni tipo che ho messo a tua disposizioneE per comodità potrai autoconcludere di trovare quel che ti serve, quindi hai piena fantasia». Solo allora l'indice avrebbe indicato una specie di piattaforma circolare larga un paio di metri su cui erano iscritti concatenati e intrecciati tra di loro una moltitudine di simboli che andava dall'astrale all'aritmantico, dal runico all'alieno «Scelti i materiali ponili lì e apponi le mani sulla piattaforma pensando intensamente alla forma finale che vuoi dargli: in quanto rigenerante l'oggetto sarà formato da nanorobots e quindi ci sarà poco da costruire a mano».
Salvo che l'altro avesse voluto procedere così.©. -
..
-
.Morrigan Dragomir MaverickHoward Vqualcosa Von Howqualcos'altro era uno degli allievi più promettenti che avesse mai potuto citare il professorone di Bruxelles. Cioè, no, il professorone di Denrise.
Il ragazzo, per quanto olandese, si era dimostrato estremamente versatile. Non a letto. In quel caso sembrava più passivo.
Comunque, dicevamo, Howard aveva dato più e più volte dimostrazione della sua versatilità. Secondo le testimonianze degli altri colleghi, perché - alla fine - erano degli studenti che sparlavano quando si raccoglievano in Sala Grande per cenare, Howard brillava o aveva brillato in tutte le loro materie. La sua versatilità non era solo orizzontale, appunto abbracciando più di una materia di studio, ma sapeva anche svilupparsi in verticale, ovvero nella stessa. Più e più volte aveva dato la riprova di come, della singola materia, sapesse argomentare in lungo e largo.
Sarebbe stato uno studente perfetto, fosse stato un po' più pazzo in culo come i Grifondoro. Però non tutti potevano appartenere alla migliore tra le casati e Morrigan se ne sarebbe fatto una ragione *sigh sigh*.
«Un globo» La bacchetta colpì l'aria e la luce finì per piegarsi e deformarsi seguendo la volontà del mago in quella che sembrava una sfera di neon azzurro. «E vuoi dei supporti in grado di agire da gambe per farlo mantenere in piedi e delle braccia con delle mani intercambiabili» La seguente scelta ne dimostrava le capacità logiche e razionali, da Corvonero. Sarebbe stato un ottimo, purtroppo, serial killer Howard se qualcuno gli avesse fatto partire un neurone. Per rispondere a tale richiesta la bacchetta affondò nel vuoto e dal globo al neon spuntarono le pendici richieste dal ragazzo. «Se vuoi coordinare la forma tonda a delle tasche o cassetti interni non ho nulla da dirti. Del resto, non c'è nulla di più comodo di un automa magico in grado di portarti quel che ti serve» E non si stava riferendo alle moglie schiavizzate da matrimoni frutti di scelte poco ponderate quanto più ai vari robot magici che avevano rifornito entrambi con le bevande da loro richiesti. «Che ne dici di farlo concavo?» Il braccio affondò nel vuoto e il globo di neon, già da prima dotato di pendice, si abbozzò formando un ricavo interno. «L'idea delle pendici che mutano mi piace, ma forse diventerebbe un progetto un po' più complesso di quello che potremmo svolgere con le nostre capacità, ragazzo» O meglio, Morrigan poteva tutto, era il Dio dei Magitecnici, ma lo stesso non valeva per Howard che, per giunta, neanche seguiva Magitecnica. Ora, Morrigan avrebbe potuto costruire l'automa perfetto, ma così facendo avrebbe privato il tirocinio del suo significato: sarebbe stato molto meglio guidare Howard verso la meta che caricarselo in groppa e buttarlo dopo il traguardo.
«Che ne dici di questo?» Un colpo di mano e la figura di neon acquistò carne metallica, sempre di natura ologrammatica, diventando estremamente simile a un polpo. «Come ti dicevo, spesso la natura offre modelli migliori di quelli a cui un magitecnico potrebbe pensare. Questo mollusco cefalopode potrebbe avere le appendici di cui stavi parlando e, facendo appello alla sua tenuta magitecnica, non saprebbe soltanto muoversi sulla terra ferma ma cavarsela molto bene anche in mare. Data l'isola in cui stai vivendo... che beh... per definizione è circondata dall'acqua... potrebbe essere un'ottima idea» Al professore parve proprio di sì, ma spettava a Howard dire la sua.
Sulla proposta dei materiali non aggiunse nulla. Rimase in silenzio come un alunno modello, cioè non lui, avrebbe potuto fare di fronte a un professore molto competente, cioè non comunque lui. Howard aveva dato una spiegazione magistrale di due materiali apparentemente banali ma estremamente utili allo scopo. «Che dire, ottima risposta, ti sei meritato un paio di pacche di approvazione» Detto ciò, la mano destra calò per ben tre volte sulla spalla del ragazzo, in quello che fu un tocco tanto deciso quanto rassicurante. Lo stesso che un padre avrebbe potuto impiegare col proprio bimbo «Un giorno ti racconterà anche del perché le capacità mediche dell'argento siano perfette contro un vampiro...». Per il momento preferì mantenersi sui binari che trasgredire per qualche tangente: erano passate poche ore ma sembravano trascorsi mesisono proprio simpatico.
La ricerca di Howard, accompagnata dai consigli di Morrigan, gli permise di trovare non un bastone ma una serie di bracciali d'argento che - secondo il professore - erano appartenuti a un druido specializzato nell'arte curativa. Il mazzo di chiavi invece lo trovò.
«Allora, il rituale che animerà il costrutto rendendolo uno sciame di microrobot è una cosa su cui ci dedicheremo entrambi. Li troverai tutto l'occorrente per creare un modello in cui colare argento e bronzo dopo averli sciolti. Ti chiedo un'ultima cosa, però,» Pausa «Nel modello dovrai incidere una runa che ricordi il processo di guarigione, una runa che indici il processo di auto-rigenerazione, una runa che simboleggi il carattere che vuoi dare al costrutto, e una runa finale che ti rappresenti». Detto ciò, avrebbe lasciato il ragazzo libero di agire.
Nel laboratorio avrebbe trovato tutto il necessario e nella sua mente non sarebbero certamente mancati i materiali per dare vita a quelle idee.
«Parlato»
Narrato
.