Lezione Biennio 21/22

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    Leah Branwen
    Ametrin | 16 anni


    Osservava Harry studiare il teschietto che gli aveva regalato, quando udì il suo cognome pronunciato dall'insegnante: a quanto pare quel semplice dono aveva fatto guadagnare due punti alla sua casata. La ragazza sorrise:

    Grazie prof!

    esclamò. Inutile dire che prima o poi la vera lezione sarebbe dovuta iniziare, e così fu infatti: il professor Olwen (più simpatico del cugino, NdR) tirò fuori un sacchettino, e per qualche oscura ragione Leah ebbe una visione dell' immediato futuro, cos`i nitida, cos`i reale, cosí... sbagliata; sì, perchè aveva immaginato che il professore avrebbe iniziato a distribuire cioccolatini alla classe, invece ognuno di loro doveva alzarsi dal banco, avvicinarsi alla cattedra, pescare una runa e commentarla.

    Essendo il loro banco esattamente davanti alla cattedra, Leah non ebbe problemi a sentire le parole di Harry ed a incrociare il suo sguardo, al quale rispose con una linguaccia, scuotendo vigorosamente la testa in direzione del prof, ridendo

    spara idiozie, non lo ascolti!

    Era lo scherzoso messaggio nascosto. Quando Harry tornò al banco gli diede una gomitata amichevole, sempre ridacchiando, poi però fu il suo turno.

    Si avvicinò alla cattedra, chiuse gli occhi, ispirò a fondo, come ogni volta che si affidava al caso, e immerse la mano nel sacchetto, immergendola tra le pietrine fino a toccare il fondo, dove stinse tra le dita una di esse. La tirò fuori, avendo cura che non le scivolasse tra i polpastrelli e la guardò:



    La osservò un attimo, quindi sorrise;

    Questa è Kenaz, la fiaccola

    Lo sguardo si posò sugli occhi dell'insegnante

    Secondo il manuale essa simboleggia l'idea del percorso, o la creatività. Essa è una Eatt... no, Aett, giusto. Una Aett di Freja, ovvero una runa della creazione. Dal punto di vista magico ha un certo legame con l'elemento fuoco e con le fatture minori...

    Fece una pausa, riflettendo sui possibili collegamenti. Tentennò

    Penso che in questo momento l'aver pescato questa runa voglia suggerirmi che oggi sarebbe la giornata ideale per fare compiti, creare cose, approfondire amicizie, trovare nuove strade ed imparare...

    Si grattò il capo. La runa in se era bella e positiva, ma purtroppo, almeno dal punto di vista della ragazza, questo le dava poco margine esplicativo.

    Diede un'occhiata verso Harry e, anche, al teschietto che ora era posato sul suo banco

    Probabilmente l'ho pescata perchè la creatività che mi trasmette questa stanza in questo momento può essere avvertita anche nelle trame del caso

    Ridacchiò e, sperando di essere stata quantomeno soddisfacente , tornò a sedersi vicino ad Herry.
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    Fitzgerald aveva un problema con le rune, non tanto per la traduzione di un testo, carpirne il significato od associarla ad una persona, un oggetto, una classe di incantesimi. Garrett aveva un problema quando queste venivano estratte per un tentativo divinatorio o, come in quel caso, senza un motivo apparente che però finiva sempre con il destabilizzarlo. Così, dopo che il docente aveva passeggiato tra loro, ascoltato i loro interventi e ripreso un paio di studenti, finì con lo spiegare quello che avrebbero dovuto fare, l'Opale iniziò a schermare mente e cuore. Non voleva predizioni, non voleva avere una finestra su quello che sarebbe successo o un consiglio non richiesto -soprattutto se riguardante la sua vita privata- e, decisamente, non voleva continuare a guardare di sottecchi Mc Callister. Si prese del tempo, lasciando che la soldatessa Beauvoir andasse per prima insieme al suo gemello, così come altri studenti carichi di voler scoprire quale runa sarebbe toccata loro non collegando però il canale uditivo alla razionalizzazione del pensiero fino a quando quello stupido ragazzino non pescò la sua dannatissima runa. Naudiz. Il corpo tremò impercettibilmente, i pugni chiusi sul banco con le unghie a scalfire la carne affinché il dolore urlasse nella sua mente e lo distogliesse dalle parole del Dioptase. Ci provò, ma fallì.
    Era compromesso ormai. E non da quel momento, bensì dagli avvenimenti di qualche giorno prima ed una dannatissima panchina del castello.
    Quando giunse il suo momento si alzò, rigido, avanzando con le spalle tese e lo sguardo dritto verso un punto indefinito. Non un cenno al docente, non un bisbiglio, solo lui e quel sacchettino verde la cui mano destra violò, afferrando il primo sassolino inciso che capitò sotto tiro, non perdendo tempo nel tentativo di tastare e lasciare che il senso del tatto lo portasse a qualcosa di più comodo per lui. Non c'erano compromessi, neanche per un compito del genere.
    La runa che depositò sul palmo candido ma con diverse lineette marcate rivelò il disegno di Wunjo. Per poco non la lanciò contro il muro. «Potrei farle perdere tempo dicendole che è Wunjo, o Wynn, o Winja. Che è associata alla W del nostro alfabeto, che è maschile, affine all'elemento terra e al numero 8. Che rappresenta i giorni dal tredici al ventotto ottobre e che significa vittoria, appagamento o che Baldr sia la divinità associata», cosa che a conti fatti, in un certo senso, fece. «Penso mi sia capitata Wunjo, dritta, perché forse è giunto il momento opportuno per fare quello che ho pianificato perché le possibilità di riuscita sono altissime». E quello era il significato positivo ad essa legato, con il raggiungimento ed il successo sotto lo sguardo della lungimiranza, alimentato dallo sforzo e dalla determinazione. Era letteralmente il raccolto abbondante di un contadino che aveva saputo seminare con accortezza, precisione ed osservazione di vari elementi. Ma in realtà, ne era purtroppo fortemente convinto, Wunjo era arrivata a lui per un'altra ragione. «Wunjo, però, significa anche il superamento di situazioni dolorose del passato, di superarle ed andare avanti e che» -la bocca asciutta, lo sguardo che cercò per un attimo quello di Nicholas- «c'è un incontro con qualcuno di nuovo o che dopo una rottura traumatica ci sarà un riavvicinamento». Un punto. Lo sguardo scuro andò finalmente a favore di Olwen, le parole più lapidarie di come risuonava nella sua mente. «Su quest'ultimo aspetto, però, dubito che faccia a caso mio». Ancora una bugia o semplicemente un modo della belva ferita che era per tenere lontano qualcuno che avrebbe potuto dargli nuova luce.
    Fitz O'Connor

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    I etched the face of a stopwatch on the back of a raindrop and I did a swap for the sand in an hourglass.
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    Nicholas Mc Callister perché sì.
    La runa è stata pescata dalla fantastica Mars direttamente dal suo sacchetto. Thank u babe!
     
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    Raise your words, not your voice.

    Il saluto alla cricca di Brooks, il fatto che Marlee non solo avesse ricambiato il suo ma le aveva anche sorriso, era tutto così surreale. Si era lasciata andare accanto ad Aidan, sussurrandogli una domanda sul metodo di fare lezione del Responsabile degli Ametrin. «Chissà se anche quest'anno farà qualcosa anche per noi», anche solo una gita, una partecipazione ad uno dei riti della comunità dell'isola, una qualsiasi cosa che la portasse fuori da lì. Poco più di un mese e quasi si pentiva di aver lasciato Hogwarts. Il problema però non era tanto la scuola quanto alcune dinamiche che alla fine si sarebbero verificate in ogni caso. Un po' come voler specificare alcune cose sulla celebrazione del Dia de los Muertos messicano. Quello ed il disegno dei fiori tipici, seppur in tonalità diverse, prima di una domanda per preparare i biscotti di frolla e meringa e poi decorarli come più si piaceva, cui ebbe come risposta in off, ma valida che avrebbe potuto parlarne con gli elfi per vedere di realizzarli, magari verso la fine dell'ora.
    Tutto ciò prima di entrare nel cuore della lezione e rivelare loro come avrebbero dovuto lavorare sulla divinazione delle rune. Infatti, il biondo, aveva fatto comparire un sacchettino verde da cui avrebbero dovuto estrarre una runa e spiegarla, nel modo che più preferivano. La strega lasciò che il suo compagno di banco andasse prima di lei, insieme a qualche altro studente, per poi tentare lei stessa la sorte. Pescò Isaz, la runa dal valore fonetico di I, femminile, associata all'elemento acqua per via del suo significato, il ghiaccio. Sapeva anche che fosse associata a Verdandi, Hel e Rinda come divinità, che il numero fosse l'undici -uno dei suoi preferiti- e che indicava la stasi, la pausa e la meditazione. Era difficile dire se fosse al suo dritto al suo rovescio, ma poco importava perché indicava il senso di perdita in ogni modo. Chiuse gli occhi, sconvolta che persino le rune le dessero conferma di quel senso di vuoto e di perdita che l'ottenebrava. «Isaz, come ghiaccio, una linea verticale che ricorda la fessura che si apre su una superficie gelata. La runa dell'illusione, del tradimento e dei disastri, che richiama l'inverno e la stasi della stagione». Riaprì gli occhi, prendendo a fissarla e a passare il polpastrello su quella linea sottile. «Credo mi sia capitata perché sono intrappolata in una situazione, che mi ci sto aggrappando con forza». Sapeva che si riferiva a Brooks e, se l'altro la stava ascoltando, sapeva che quelle parole avrebbero avuto un peso per loro due. «Lascialo andare, lascialo andare, liberati», parole urlate nella sua mente, mentre il pugno si stringeva ad occultare la runa. «Significa anche che debba servirmi di questo momento di stasi per crescere, migliorare e prepararmi al disgelo che, prima o poi, arriverà». Perché Isaz era la runa che consigliava anche di essere attenta, soprattutto al nuovo, alle false speranze o alle personalità forti e carismatiche; perché Isaz ricordava come il ghiaccio che all'apparenza poteva sembrare solido poteva sempre rompersi e farle male, persino mortalmente. Perché Isaz era lei, al di là di Brooklyn, solo che doveva ancora imparare ad accettarlo.


    It is rain that grows flowers, not thunder.




    Interagisce con Brooks Ryan O'Connor, Numero cinque e Lancelot Olwen.
    Per i biscottini il prof mi ha dato indicazioni off.

    La runa è isaz, pescata da Mars lol smettila, mi fai paura.

    Ha con sé Yume, nascosto nel taschino della camicia.
     
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    Ametrin
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    Nathan era nei guai, in guai moooolto grossi. Ma andiamo per gradi.
    Al principio fu il saluto. Lui, infatti, aveva osato rivolgersi al suo proffy del cuore con il diminutivo del suo nome proveniente dal ciclo arturiano. Avrebbe potuto chiamarlo Lancilllllotto, con almeno tremila l allegate, ma poi sarebbe stato più immediato Lancelot o Olwen. Per cui aveva fatto della brevità la sua arma. Ora, il professore avrebbe dovuto comprendere come lui sarebbe stato più che felice nell'appellarlo Nate, di fatto ignorando il sibilo della sua ragazza. «Professò, lei può chiamarmi anche Parker, perché limitarsi?» Allargando le braccia mentre il vestis di lui lo rese presentabile alla pari di un damerino. Braccia che poi cercarono di artigliare la cravatta per allentarla. «Mi sta dicendo che è pronto a portarsi la mia morte sulla coscienza?» Aveva rivolto quelle parole con estrema lentezza, in una prova di teatralità che Shakespeare scansate per il livello drammatico della performance, ma con davvero il senso di soffocamento ad accrescere in lui. «La prego può allentarla?» Gli occhi sgranati, l'oppressione al petto farsi sempre più pesante. Il docente avrebbe potuto notare come sul serio il ragazzo fosse impallidito e che non stesse del tutto recitando.
    Con la speranza di un atto di clemenza da parte del runista, il ragazzino aveva guadagnato un posto non accanto alla Farley ma ad un suo concasato dall'aria simpatica, cui storpiò il cognome e lo pregò anche di risvegliarlo al momento giusto. «Oh, siamo sulla strada giusta per diventare best-friend-for-evah», sussurrò di rimando. Vegetò sul banco fino a quando Lancelot non diede il via allo sviluppo della loro vena artistica. E lui avrebbe mai potuto ritirarsi? Assolutamente no, se no come avrebbe evitato di creare caos, scompiglio ed odio nei suoi suoi compagni? E che opere d'arte le sue zucche erano così carine -e porno- che però finirono con l'essere rimaneggiate dal prof che gli aveva tolto DUE punti per la sua precedente insolenza. «Quindi dieci punti in meno?» Domandò al biondo guardone con aria innocente, sbattendo le ciglia manco fosse Bamby a cui era appena morta la madre. «Eddai prof, così però non sono più belle». Si lamentò vedendo come queste assunsero forme meno falliche, un dolore al petto che passò in fretta quando beh la sua caricatura venne animata. E qui abbiamo il secondo punto dell'essere nella merda. Già perché la sua ragazza -luce dei suoi occhi, la sua luna personale- aveva risposto alla domanda che lui aveva posto al prof ma che si era perso perché era un profondo idiota. Si girò verso di lei, inscenando un inchino like antico Egitto. «Perdonami, se puoi», mani che poi vennero portate al cuore. Decise che si sarebbe fatto perdonare dopo e magari cercare di seguire la sua spiegazione al compito dato da Olwen. Diede di gomito a Nick che aveva già pescato la sua. «Quella è la mia ragazza, non è magnifica?» Sussurrò con gli occhi praticamente a cuoricino per la bella. Avanzò anche lui a prendere la sua dal sacchetto, rovistando un po' prima di pescarla solo per tediare l'Olwen più normale. «Oplà, per me c'è» e rigirò verso entrambi «Berkana?» Una risata sconquassò il suo petto. «Ha la forma delle tette, se vista così» e la ruotò di novanta gradi indicando le punte in alto a simboleggiare i capezzoli. «Mentre così è una donna incinta. Tette», indicò il triangolo superiore, dopo averlo riportato nella posizione originaria. «Pancia». Perché diamine era uscita quella dannatissima runa? «Sì, è la runa della maternità e della nascita, nonché della cura e della guarigione. Lo sa che è la runa della Primavera? Oh, ma certo, c'era anche lei ad Ostara!» Fece saltare la runa per aria, con una pressione del pollice per poi afferrarla. «Comunque è una runa positiva. Indica gli inizi, le nuove opportunità e i progetti. Nonché una persona generosa proprio come me». Poi si fermò, quasi ad aver collegato finalmente la runa al primo aspetto che aveva sottolineato. Sconvolto si girò verso la sua ragazza. «Amelia, ti amo, MA NON HO INTENZIONE DI DIVENTARE PAPÀ COSÌ PRESTO!»
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    The biggest misunderstanding about me is that I'm just a bratty, gobby idiot.
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    Interagisce con Lancelot Olwen, Amelia Farley, Nicholas Mc Callister.

    Ha Berkana, ancora una volta colpa di Mars.
     
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    Dopo che presi il mio posto a sedere una ragazza si avvicinò e con gentilezza mi chiese se il posto accanto al mio fosse libero. Io la osservai per un lungo istante. La sua divisa vantava i colori degli ametrin e il temperamento solare ben si sposava con quella casata. Sembrava una ragazza molto carina e condividere il blocco di banchi con una ragazza sulla carta interessante non mi dispiaceva affatto. "Accomodati pure, credo che non ci siamo mai presentate ufficialmente. Io sono Edith e sappi che ti stimo molto, finora nelle lezioni te la sei cavata più che egregiamente." Un sorriso smagliante circondò il mio volto, purtroppo però l'attenzione venne poi catturata dal docente.
    Aveva assegnato dei punti casata e io ero tra le ragazze che aveva premiato. Tra questi c'era pure la Farley, ma la cosa non mi infastidì minimamente, dopotutto qualcuno doveva pur vincere la categoria beneficenza.
    La musica cambiò e con essa anche le domande del docente. Rimasero sì personali, ma vennero condite con una punta di teoria per quel che riguardava la sua materia. Ogni studente avrebbe dovuto pescare una runa e parlare di essa. Il mio viso si voltò verso quello della mia compagna e cercai di elargire un sorriso incoraggiante.
    "Ti auguro buona fortuna, anche se già so che sarai bravissima." In fin dei conti ero sempre stata dalla parte delle donne ed ero fermamente convinta della forza del girl power.
    Le parole di Louise non furono sotto la mia aspettativa e dopo di lei molti altri compagni fecero uno splendido lavoro, poi toccò a me. Chiusi gli occhi e con la mano mescolai più e più volte le rune all'interno del sacchetto fatto di quel velluto così morbido. Poi mi decisi ad afferrare una runa e nel tirarla fuori rimasi piacevolmente sorpresa. La alzai per mostrarla al docente e ai compagni di banco più vicino a me.
    "Ho pescato Kenaz proprio come Leah" A dir il vero l'aveva pescata anche Amelia, ma c'era davvero qualcuno che la ascoltava mentre parlava? "Quindi spero di non sfigurare, dopotutto trovo estremamente gratificante che due amiche siano state le uniche a tirar fuori quella runa. Allora, veniamo a noi. A Kenaz vengono attribuiti i significati di illuminazione e creatività, ma il suo significato letterale è la fiaccola. Mi appiglio a questo ultimo significato per dirle perché credo di aver pescato questa runa. Purtroppo per quanto io possa sembrare una ragazza sicura di me stessa a volte mi sento bendata e sola mentre brancolo nel buio delle mie incertezze. Viviamo in una società che ci impone quali sono i modelli da seguire come se fossero dogmi indiscutibili e chi tenta di andar contro il sistema viene additato come strano o diverso. Credo di aver pescato Kenaz perché in quanto torcia brucia la benda che mi ha reso cieca. Intendendo in tal caso l'illuminazione come sinonimo di ragione o di presa di coscienza, in seguito a determinate esperienze, ora ho piena consapevolezza di me, del mio corpo e di chi voglio essere un domani.
    Per quanto sia convinta di ciò che dico, le mie parole non bastano per descrivere Kenaz. Kenaz è anche creatività, credo sia la runa che appartenga a chi ha il coraggio di pensare fuori dagli schemi. È la runa di chi ama sognare, fantasticare e di chi vede la vita a colori. È la runa di chi non abbandona la razionalità, ma di chi cresce senza lasciar morire il fanciullo che è in noi."




    Edith A. Brightstone

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    I libertini ravveduti sono soldati che han perso la voglia di combattere
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    Casata: I anno

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    Interagisco con Louise De Maris e Leah Branwen
     
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    Ametrin | 16 anni


    Finì di colorare un teschio con il pennarello fucsia e si guardò la manica della camicia, naturalmente adesso aveva un arcobaleno di colori disegnato sopra. Le succedeva spesso essendo mancina di macchiarsi con l'inchiostro e stavolta non si era ricordata di tirare su le maniche prima di iniziare a colorare, tanto l'atmosfera l'aveva catturata. Sbuffò infastidita e si alzò dal proprio posto quando venne il suo turno.
    Chiuse gli occhi e allungò la mano sinistra per prendere una runa, appena l'impresa fu compiuta aprì gli occhi e sorrise felice. Mostrò la runa e disse con voce chiara ed allegra

    La runa che ho pescato è Mannaz, letteralmente significa uomo,il suo significato è solidarietà ed intelliggenza. Io l'ho pescata in posizione diritta quindi è positivo e potrebbe significare che sono sulla strada giusta, ma che devo concentrarmi di più sui miei obbiettivi.La divinità alla quale è collegata è Heimdall e la pianta è l'Agrifoglio, mentre l'animale associata a questa runa è il falco. Per me questa runa è stata una conferma quasi. Si parla di solidarietà e di intelligenza, quindi per me significa scuola e compagni di classe e di casata che considero come la mia famiglia. Da come l'ho estratta sento che sono sulla strada giusta, che non ho sbagliato e che posso aspettarmi grandi cose da questo anno scolastico, ma anche che devo dare più ascolto alle mie emozioni prima di entrare in azione...

    Disse tutto questo un po' di corsa, ma gli occhi della giovane dai capelli di fuoco erano brillanti e pieni di entusiasmo giovanile. Non aveva passato una bella estate, erano successe cose che preferiva non ricordare al momento, ma quella runa le aveva fatto tornare il sorriso sulle labbra e sentiva l'anima meno pesante.
    Quasi saltellando tornò al suo posto dove riprese in mano il pennarello fucsia che cominciò a far roteare tra le dita, dando un'occhiata alla classe.


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    Brooks O'Connor
    Con un sospiro sconfortato, aveva dovuto volare -non letteralmente, purtroppo- in camera a mettere giù Popcorn con la promessa di andare a riprenderlo prima della lezione successiva, se vi fosse riuscito. Intanto, lui e Mirai avrebbero potuto socializzare un po', dal momento che si erano abbastanza evitati fin dall'inizio.
    Era tornato in classe giusto per sentire il professore riprendere la spiegazione. Rune gli piaceva, così come tutte le materie fino a quel momento, perché scopriva sempre cose nuove, era interessante ed il docente le sapeva spiegare davvero bene. Poi comunque c'era il piccolo valore aggiunto di poter far lezione con le persone alle quali teneva di più, come Marlee, Fitz, Nick e... beh sì, c'era anche Amalea. L'aveva vista entrare in classe e l'aveva osservata di nascosto mentre dipingeva quelle mani sanguinanti, ma non aveva osato avvicinarsi per paura di peggiorare la loro situazione già precaria. Si sentiva proprio sul filo del rasoio, in bilico.
    Ma non riuscì a lasciare troppo spazio ai pensieri, in quanto era ora di iniziare davvero la lezione, quindi prestò la massima attenzione ed Owen, illuminandosi quando vennero assegnati i punti casata. Non se ne vantava, non era da lui, ma adorava quando accadeva perché sapeva di aver fatto qualcosa di buono.
    Osservò il sacchettino verde e guardò i suoi compagni avvicinarsi per prendere una runa ed aspettò pazientemente il suo turno, ascoltando ciò che ognuno di loro aveva da dire finché non toccò ad Amalea. Girò appena il capo verso di lei, tendendo maggiormente le orecchie alle sue parole, sentendosi tremendamente colpevole, perché ben sapeva a cosa la ragazza si stesse riferendo e ben sapeva essere colpa esclusivamente sua. Scosse la testa, cercando di non pensarci, anche perché poco dopo fu il suo turno, quindi si avvicinò al velluto ed infilò la mano, mescolando per qualche secondo le rune sotto le proprie dita, come se dovesse sceglierle accuratamente pur non vedendole. Dopo un tempo che parve infinito, pescò una piccola runa che poteva assomigliare ad una F e la guardò per qualche tempo, meditando e cercando di ripescare dalla memoria il significato.
    Allora... Ansuz rappresenta l'onestà, gli incontri e la lingua. Sì, questo è il significato banalmente letterale, però... fece una pausa, rigirandosi il pezzo tra le dita, cercando di entrarvi in connessione per capirla meglio, per capire che collegamento avesse proprio con lui. La sua traduzione è "Asi", che sarebbe un popolo originario dall'Asia, così si dice. Fece un'altra pausa -l'ennesima, durante la sua spiegazione- per prendere un grosso respiro e cominciare a narrare cosa quella runa avesse a che fare con lui. Questa runa potrebbe essere perfetta, per me. Mi è capitata come se fosse una predizione di ciò che è avvenuto e sta avvenendo da quando sono arrivato ad Hidenstone. Credo indichi il fatto che dopo tanti anni, ho nuovamente incontrato delle persone a cui tengo molto -ed indicò Marlee- oppure anche qualcuno che non vedo solamente dallo scorso anno, ma a cui voglio davvero bene e che non speravo di ritrovare qui! E stavolta l'occhiata la scoccò a Nick. Però, come si dice, non è tutto oro quel che luccica ed il prezzo da pagare per queste belle novità, è stata la perdita di qualcosa di altrettanto prezioso. Questa volta non ebbe il coraggio di indicare la persona di cui parlava, ma sicuramente Amalea avrebbe capito. Forse un po' di comunicazione in più avrebbe evitato un sacco di problemi, così come aver fatto prima chiarezza con me stesso non illudendomi e non illudendo nessuno. E con questo, ricollegò le sue parole anche al significato di lingua (dialogare invece che agire per supposizioni e malintesi) e onestà (essere onesto soprattutto con sé stesso). Quindi insomma, penso mi sia capitata proprio per farmi riflettere su questo e farmi sistemare tutto prima che diventi un danno irreparabile. Stava chiaramente parlando per sottintesi e non aveva idea se il docente stesse trovando un senso alle sue parole oppure no, ma in quel momento aveva parlato con il cuore. Si avvicinò alla sua ex. Comunque non scherzavo quando dicevo che mi sei mancata tantissimo annunciò, lasciandole un leggero e casto bacio all'angolo della bocca.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland


    Marlee Beauvais Amalea Davidson Nicholas Mc Callister Nicholas Mc Callister

    Pesca Ansuz
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Alla disponibilità del professore sulla maratona halloweenesca che aveva proposto le si allargò il sorriso in modo smagliante, tornando poi a concentrarsi sulle decorazioni che stava facendo. Si dilettava canticchiando la canzoncina nella mente e a labbra strette, arrivando a concluderle giusto nel momento che il professore iniziò a richiedere l'attenzione su di lui e su quella lezione. Alzò così lo sguardo verso di lui e rimase a ascoltare quello che stava richiedendo per quel proseguio di lezione, tirando però prima uno sguardo verso i suoi compagni di banco e sorridendogli amichevolmente.
    [...]
    Quando arrivò il suo turno per il pescaggio della runa, come richiesto dal professore, si alzò dal proprio posto e avanzò verso dove il sacchetto era posato. Lo prese in mano e gli diede una leggera scossa, in modo da mischiare quei sassolini che erano posti al suo interno. Una volta che fu soddisfatta da quel mischiare approssimativo, aprì il sacchetto e vi infilò la mano, prendendo a mischiare pure in quel modo, facendo scorrere le varie rune tra le dita e assorbendone le varie energie che potevano rilasciare, non era mai stata brava con le rune ma sapeva che comunque avevano una loro energia e sicuramente sarebbe stata attratta da una in particolare con quel movimento della mano nel sacchetto. Alla fine ne afferrò una e estrasse la mano.
    Uhm...Berkana...
    Se la rigirò un poco nella mano per osservarla meglio, osservando le varie sfumature che quella runa presentava.
    Berkana è la runa che rappresenta la donna, la sicurezza e la crescita...così come da manuale...quindi anche della fecondità e dell'energia femminile...
    Chiuse per un momento gli occhi stringendola nella mano, voleva riuscire a percepire tutta la sua energia e capire meglio del perchè proprio quella runa era uscita con la sua pescata, ma soprattutto per riuscire a concentrarsi meglio nel brusio generale che c'era nell'aula.
    Viene tradotta come Betulla e corrisponde alla sillaba b...è collegata alla divinità di Frigg e come cristallo alla Pietra di Luna...
    Nel mentre pensava a tutte le nozioni apprese su quella runa la riportò sul proprio palmo della mano nel modo esatto in cui l'aveva estratta dal sacchetto, prima di averla iniziata a rigirare nella mano.
    Personalmente mi è uscita al...rovescio...sì, sembra proprio al rovescio...quindi mi viene consigliato di rivedere il mio modo di pensare e di agire in determinate circostanze...chissà quali però...
    Stava facendo un discorso più con se stessa che con il professore, vero stava dando una spiegazione di quella runa ma il fatto che fosse uscita proprio quella la stava facendo riflettere, soprattutto sul fatto che fosse uscita al contrario.
    La runa mi sta consigliando che devo imparare a conoscermi ancora di più, sforzandomi di agire in modo coerente con le situazione che mi si pareranno davanti...in modo da sentirmi pienamente soddisfatta...
    Era tutto un poco confuso quel discorso, c'erano molte sospensioni e leggeri silenzi, si vedeva proprio che mentre parlava nella sua mente c'era in moto un meccanismo di pensieri che nemmeno lei stessa stava riuscendo a controllare a pieno.
    Il fatto che sia uscita proprio a me e in questo momento mi sta letteralmente facendo ragionare troppo, pensavo infatti di aver raggiunto una consapevolezza del mio essere pari al non dover più lavorare su me stessa ma a quanto sembra ci sono ancora delle cose che devo sistemare e che mi serviranno per affrontare determinate situazione che mi si presenteranno...beh...non posso che ringraziarla, mi ha aperto gli occhi e da ora in poi starò molto più attenta a miei comportamenti e a migliorarmi giorno dopo giorno.
    Un piccolo sorriso si formò sul suo volto mentre riponeva nuovamente la runa nel sacchettino dal quale l'aveva estratta e poi tornò al proprio posto, sguardo leggermente basso, il meccanismo di pensiero stava ancora girando e non era ancora riuscito a arrivare a un dunque rendendola così più silenziosa e più chiusa in se stessa.
    Siria Healy


    Studentessa - 16 anni

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    Lancelot OlwenDocente di Rune
    Il biennio era sempre una classe impegnativa, con tanti simboli e cose da imparare e comprendere da ricordare fin troppo la sua materia; come andava interpretato l'anello con cui giochicchiava spesso Luise e quanto bisognava osservare e studiare Amelia per comprendere come Loki stesse agendo su di lei? Quanta attenzione andava data alle beghe tra di loro e, soprattutto, quanto doveva picchiare Nathan e Julian per come si conciavano?
    Se su molte domande il runista non aveva una risposta univoca, per quanto riguardava Nathan la musica ben cambiava ed infatti non solo lo rese un perfetto damerino, ma alle sue parole rispose con una vena di sarcasmo "Non temere, Nathan, sono sei così allergico al buongusto." sentenziò infatti, sottovalutando a pieno il soffocamento del ragazzo, derubricandolo a mera teatralità, salvo, lentamente, alzare un sopracciglio davanti il non-desistere dell'altro. Con cautela e una discreta freddezza il runista avvicinò il ragazzo e affondò un indice tra il collo di lui e la cravatta, al fine di saggiare quanto stringesse, compiendo poi una rotazione della bacchetta allo scopo di allentarla lievemente, quanto bastava per far rientrare quello che lui comunque intendeva soprattutto come panico "Stai tranquillo... sta vestendo solo in modo giusto" cercò lui di tranquillizzarlo, rendendosi conto di quanto poco l'altro avesse indossato correttamente la cravatta per essersi ridotto in quella maniera.
    Chiese alla classe di esprimersi e mostrò il proprio lato gentile ma critico, che lo spinse a lodare Nathan nel mentre distruggeva la sua espressività e forse un po' anche della sua reputazione di badboy, spaventandolo con la propria caricatura, dunque diede il via alla interrogazione, che, purtroppo, avrebbe richiesto ai ragazzi di pescare rune e non cioccolatini, con sommo lutto di Leah.
    I ragazzi uno dopo l'altro avvicinarono la cattedra ed estrassero una piccola parte di verità, che li spinse a condividerne altre parti con tutti gli altri: James parlò del viaggio, fisico e non solo, mentre Louise tornò ancora una volta a parlare di cigni, catturando ovviamente l'interesse del docente, aldilà del suo imbarazzarsi, spingendolo persino ad incoraggiarla con un timido sorriso.
    Julian parlò di segreti, mentre Harry associò alla malattia, cosa che spinse Lancelot a parlare "Ingwaz si associa sempre a malattia?" chiese lui, attendendo chiaramente una risposta, alla quale fece seguire il resto del brainstorming del ragazzo e quindi di coloro che dopo di lui vennero, incluso Aidan, che pescò una runa che, dentro di sé, fece gemere Lancelot.
    'Hagalaz... la runa nominale di Blake' si disse lui, trovandosi ancora una volta a pensare che di Blake Barnes, a scuola, ne bastasse mezzo (?), nel mentre Aidan associava fin troppo la runa al suo stato attuale, non senza pertinenza "Direi che hai fatto sufficiente scalpore all'inizio dell'anno scolastico, senza bisogno che ci rinfreschi la memoria" propose il runista sollevando una mano, in segno di stop "Per quanto ti inviterei a riflettere che, specialmente nella mia aula, associare Hagalaz alla distruzione e non alla fine di qualcosa potrebbe costarti un voto"concluse lui, cercando di far intendere al ragazzo come fosse forse ora di fare ciò che Gyll aveva ampiamente già fatto, ovvero passare oltre, possibilmente prima che la runa della distruzione made in Garlic non si abbattesse direttamente su di lui!
    Fitz non vedeva grosse speranze nella sua runa, vincendosi una mano del docente sulla spalla, mentre Nathan, in Berkana, vedeva forse fin troppo, per quanto con correttezza, cosa che spinse ben due volte Lancelot a sospirare. Lo lasciò blaterare, salvo poi sospirare una terza volta al suo ultimo commento, ragion per cui, finì col battere delicatamente sulla testa del ragazzo il manuale di rune "O forse la runa ti sta suggerendo ciò che ti han già proposto anche i muri di questa classe - oserei dire letteralmente: cresci!" sentenziò lui, nel mentre ancora una volta una runa per lui speciale tornava ad essere raccontata: Kenaz.
    La prima volta era stata Amelia, che non sapeva bene con cosa dobvesse fare i conti, poi era stato il turno di Leah, che aveva ricondotto la runa non solo a sé, ma anche alla stanza, inclinando un sorriso del docente, ed infine era stata Edith, che si spinse oltre e forse scavò più a fondo, non tanto nella runa, quanto in sé: parlò di insicurezza ben dissimulata e parlò di bende da bruciare, tutti aspetti che nella mente del ragazzo non poterono non rievocare un fantasma dai capelli rossi, così come era già successo con le due ragazze precedenti: Amelia del resto con quella non comprensione dei propri danni gliel'aveva ricordata, così come era accaduto con Leah, che aveva riferito la runa alla sua presenza.
    Per lui era difficile non sussurrare nel suo cuore il nome di Brianna davanti a Kenaz, tuttavia Edith in questo fu più letale, spingendo anche il ragazzo a concentrarsi e scacciare le emozioni 'Sii serio, sei un docente.' si disse lui, dominandosi, almeno finché la giovane non parlò di quella runa come quella che manteneva vivo, dentro di loro, il bambino interiore, evocando con una vividezza che mai avrebbe potuto credere reale la passione della ragazza per i film Disney, proprio per una ragione del genere.
    'Dannazione!' tre limpide stille caddero dagli occhi del runista prima che lui si rendesse conto di essere stato sopraffatto dalle emozioni. Si voltò, affondò le mani in una tasca e si asciugò con un fazzoletto di stoffa, socchiudendo poi gli occhi, cercando disperatamente di richiamare il ricordo e riprendere il controllo di sé.
    "Scusatemi..." concluse voltandosi "Come dicevamo... le rune... a volte... hanno significati... terribilmente personali" pigolò lui, lasciando Addison paragonare la mannaz alla comunità e quindi alla scuola ed infine ottenere da Siria una risposta di Berkana decente.
    "No, sono io che ringrazio te: 5 punti agli ametrini per la tua condivisione e la tua passione, così come 5 punti ai dioptasi per la signorina Bightstone e 5 ai black opal per il signor o'Connor" propose lui, osservando poi il ragazzo "Consideralo un incoraggiamento" propose con un occhiolino, riponendo in tasca il fazzoletto e tornando alla cattedra.
    "Penso che abbiate ampiamente appreso quanti siano i significati di una runa e quanto possano mutare da persona a persona, da contesto a contesto: imparare la relatività di un simbolo è la prima regola della semiotica e questo esercizio serviva proprio a questo... non avremo a lungo modo di allenarci con la divinazione runica, quindi permettetemi di farvi un regalo..." affermò lui, agitando la bacchetta e facendo apparire quattro set runici davanti ai ragazzi.
    "I set di pietre runiche possono potenziare la divinazione e aiutarvi anche in altri contesti... come vedrete anche in magitecnica, del resto, il materiale conta molto negli oggetti magici e qui vi porto qualche esempio: troviamo un set di rune in quarzo rutilato per potenziare le predizioni e le interazioni con gli spiriti" spiegò lui, indicando delle pietre con dentro dei filamenti dorati con sopra incise le rune "Le rune in alloro hanno un potere maggiore di predizione, mentre quelle in osso sono meno efficaci, ma essendo legate alla morte, facilitano l'interazione con i fantasmi... ciascun set ha la sua utilità, ma starà a voi trovare quello che desiderate"
    Un nuovo colpo di bacchetta fece apparire su ogni banco 4 zucche: un esemplare appariva perfettamente comune per il periodo di halloween, con tanto di illuminazione, mentre le altre tre di ogni banco avevano un aspetto ben diverso. Una era bianca come fosse fatta di osso e coperta di variopinte righe come la testa di una calabveras; una seconda pareva in cristallo prismatico, con tanto di arcobaleni generati dalla rifrazione della luce; l'altra era metallica, probabilmente in ottone, con tutti inserti steampunk.
    "Davanti a voi avete 4 zucche. Ciascuna contiene un set runico e starà a voi scegliere uno dei set che vi ho proposto e servirvi delle rune per comprendere dove esso si trovi" spiegò con un gentile sorriso "Potete usare la tecnica di predizione che preferite, purché preveda le rune e scegliate una e una sola zucca... tenendo presente che, tra i set ce n'è uno che incarna perfettamente il concetto di dolcetto o scherzetto... mi riferisco a delle rune fatte di caramelle gommose" ammise lui ridacchiando.
    "Non potete aiutarvi in questa prova: in bocca al drago... e quando avete fatto la vostra predizione e avete deciso la zucca, mi raccomando, chiamatemi alzando la mano: indicatemi la zucca e ditemi quale set sperate di trovare... e vediamo!" concluse luim lasciandoli poi liberi di agire.

    Prova pratica

    Ed infine eccoci alla prova pratica (la parte più importante della lezione!).
    Intanto mi scuso per il ritardo, purtroppo gli impegni e le reperibilità mi hanno messo ko... mi consola solo, che, come dico sotto, la scadenza è per fine mese, quindi non vi ho tolto troppo tempo (in proporzione) né è necessaria una riorganizzazione.

    Abbiamo parlato dei significati delle rune, ora sta voi ad applicarlo: avete davanti a voi quattro zucche e ciascuna contiene un set. Vostro compito è decidere quale set volete e quindi usare una tecnica divinatoria con le rune per comprenderne la sua posizione (ovvero in quale zucca si trova).
    Ovviamente ogni pg ha i set distribuiti a caso (in on), sicché in off la riuscita della prova dipenderà dalla qualità del post, dall'intuito del PG e da 1d20. Ovviamente il voto non sarà legato alla riuscita o al fallimento della prova, ma solo alla sua qualità (vi comunicherò se e quale set avrete trovato a fine lezione).

    Per le tecniche divinatorie runiche, fate pure ampio riferimento al web o alla fantasia, non è importante: mi interessa il ragionamento che farà il vostro pg per associare le rune che avrete estratto a quella data zucca.

    Scadenza: domenica 31 ottobre 2021 ore 23.59

    Divertitevi e divertitemi!
     
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    Le parole di Fitz, mentre leggeva la runa, furono le uniche cose che riuscirono a fargli spostare gli occhi da quel punto fermo che stava tenendo da quando aveva pescato la sua. Sentì una piccola fiammella di speranza accendersi in lui, guardando i suoi occhi incastrarsi nei suoi - finalmente - per poi spegnersi brutalmente alle ultime parole del ragazzo. Tornò a guardare il banco, riuscendo a ficcarsi in faccia un sorriso alle parole di Brooks, sentendosi un po’ fuori fase. Le parole del professore gli arrivarono fortunatamente forte e chiare, e si ritrovò a guardarlo mentre dava risposte e elargiva suggerimenti. All’apparizione delle quattro zucche davanti a lui, infine, cercò di darsi una svegliata, capendo di non poter completare la lezione in quella maniera. Senza farsi vedere si diede un pizzico sulla gamba, forte, che lo fece quasi sussultare. Aveva ascoltato bene le parole di Lancelot, e si ritrovò il sacchetto con le rune in mano, pronto ad utilizzarlo. Stette fermo per parecchi secondi, chiudendo gli occhi e incanalando l’energia che sapeva essere intorno a lui. Inspirò energia, espirò negatività. Lo fece per tre volte, ruotando poi il sacchetto nella mano sinistra per altrettante. Era una tecnica che gli aveva insegnato sua nonna, che aveva una passione per la divinazione, e Nick si era sempre trovato benissimo con quel metodo. Senza guardare, infilò la mano destra nel sacchetto, e pescò quattro rune che mise in fila sul banco di fronte a lui, una per ogni zucca. Solo in quel momento riaprì gli occhi, controllando che le rune fossero tutte visibili e capovolgendo la terza, che non lo era. Le scrutò. Aveva deciso poco prima di tirar fuori le rune che voleva il set di ossa, essendo già in possesso di un set di legno e non essendo particolarmente interessato ne a quello di caramelle ne a quello in quarzo. La runa associata alla prima zucca era Kenaz, al rovescio. Scosse la testa. Kenaz era la runa della creatività, ma al rovescio significava un inevitabile blocco in essa. Era inoltre una runa del fuoco, e per quanto in significato dritto fosse un fuoco benefico, al rovescio era una bruciante sensazione di inadeguatezza, di viaggio senza scopo. La prima zucca probabilmente non era quella che stava cercando. Osservò la seconda, che davanti aveva una promettente Ehwaz. Certo, il cavallo come significato poco centrava con l’osso, ma leggendola come viaggio - considerato che era diretta - cominciava ad andare bene. Non essendo Raido - il cui viaggio era puramente fisico, come su un solo asse del piano cartesiano - ma avendo un significato di viaggio quasi metafisico, lo portava a pensare che le rune al suo interno fossero adatte per una divinazione ultraterrena. Guardò la terza zucca, e abbassò lo sguardo a controllarne la runa. C’era Perth a scrutarlo, dritta. Storse leggermente la bocca. Perth significava, in qualsiasi modo tu la leggessi dritta, vita. Rigenerazione, superamento di un momento critico, successo. Non si sentiva per nulla attirato da quella runa, non in questo contesto. Aveva un significato troppo…felice, forse, ma comunque non adatto allo scopo, secondo lui.
    La quarta zucca invece aveva davanti Hagalaz. Per Nick la runa non aveva un vero significato positivo e uno negativo, perché per la lettura stessa della runa era impossibile definirla così. Hagalaz è la runa grigia dell’alfabeto runico, quella che porta una prova, una trasformazione. Ma nella vita, quando qualcosa muore, lascia spazio a qualcos’altro. Il vecchio lascia spazio al nuovo, e per quanto potesse sembrare strano, per Nick Hagalaz era anche una runa di speranza. La soppesò. Il dominio della runa cadeva proprio il 31 Ottobre, rendendola per questo quasi una porta tra mondi. Decise che nella quarta zucca c’erano le rune d’osso. Per esserne sicuro, riprese il sacchetto di rune tra le mani, riprese bei respiri e lo rigirò tre volte sulla sinistra. Si concentrò sulla seconda zucca, quella con Ehwaz davanti, domandandosi se fosse quella la zucca con il set che gli interessava, mise la mano nel sacchetto e tirò fuori una runa, posandola sul banco senza guardare. Fece la stessa cosa per l’altra. Il principio era semplice: se la runa era visibile, la risposta era “si”, altrimenti era “no”. Se entrambe erano visibili, si passava al dritto e rovescio, se entrambe erano dirette si passava al significato più attinente a quello che si cercava. Entrambe le rune di Nick erano visibili, ma quella per Ehwaz - Laguz - era al rovescio, mentre Othila, per Hagalaz, era dritta. Alzò la mano, aspettando che il professore la vedesse, e quando si avvicinò gli indicò l’ultima zucca. Le rune erano ancora disposte sul tavolo, e Nick sorridendo guardò Lancelot.
    -Vorrei trovare il set d’osso, professore. Spero che sia nell’ultima zucca, questa molto steampunk.
    Si mise meglio composto sul banco e aspettò il resoconto del prof.


    © code by LaNine e prelevabile Qui


    Fitz G. O'Connor perche ormai è cosi, Brooks Ryan O'Connor un sorriso un po' così, utilizza per le zucche un metodo divinatorio che ho imparato davvero da mia nonna, e che mi ha salvato il cu..ore un sacco di volte. Sceglie il set d'osso e la quarta zucca.
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    La lezione passò alla fase successiva, quando le zucche apparirono sul suo banco erano tutte diverse una dall'altra, si passava dalla classica zucca di hallowen fino ad avere tutto il suo opposto, un qualcosa che era tutto metallico con degli inserti, ognuna di esse poteva avere il set di rune che cercava e voleva, gli piaceva chiaramente un set di rune in osso, sarebbe stato quello il suo obiettivo della ricerca. Optò per usare un metodo di scelta che gli era stato insegnato da una zia che viveva in Irlanda. Prese il sacchetto di rune fornito e mescolò il suo contenuto per poi mettere la mano al suo interno, estrasse ben otto rune che mise in ordine di estrazione davanti alle zucche in coppia, poi tra le due selezionò una giocando con il destino mettendole entrambe in una mano e facendone cadere una sola che sarebbe stata quella corretta per la sua divinazione. Quelle che rimasero davanti alle zucche da sinistra a destra furono, la runa Fehu, la runa Hagalaz, la runa Raido e Perth. A quel punto si affidò ancora al destino e l'interpretazione delle rune, Fehu era collegata a una simbologia di abbondanza, successo e ricchezza, Hagalaz era invece tempesta, rottura e distruzione, Raido significava viaggio e percorso, infine Perth era legata a segreti, allegria e leggerezza. Ragionò sul quale poteva essere la runa più vicina a lei e quello che era, tra tutte collegò a se stessa Perth, lei era decisamente una persona allegra e piena di leggerezza in quello che faceva. Essendo davanti alla quarta zucca era chiaro che secondo la sua divinazione doveva essere sotto la medesima quello che cercava, o almeno ci sperava vivamente. Chiamo quindi il professore.

    Professor Olwen, credo che il set di rune in osso sia sotto la quarta zucca, quella che sembra in stile steampunk.

    Attese che il docente potesse constatare la cosa di persona.

    RevelioGDR


    Giada utilizza un metodo che ho mi sono ampiamente inventato tramite fantasia ma ho usato un sorteggio fatto realmente online per le rune per rendere tutto più realistico. Questo metodo l'ha insegnato a Giada sua zia.
     
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    Harry Wood
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    Era molto curioso di sapere come sarebbe proseguita la lezione che lo stava molto interessando, era seduto vicino a Leah e non poteva chiedere di meglio, una bella lezione con lei accanto, era il top assolutamente per quello che voleva lui. Quando gli apparirono le quattro zucche davanti e il docente spiegò quello che sarebbe stato il processo da fare per provare a fare loro un set di rune particolare fu lieto della prova che gli si era messa davanti e voleva affrontarla al meglio. Conosceva un metodo divinatorio che poteva fare al caso suo, lo aveva usato spesso nei momenti in cui doveva decidere su più cose senza avere idea di dove sbattere la testa, quando non aveva idea di dove iniziare nella scelta. Le quattro zucche erano differenti una dall'altra, totalmente differenti nei dettagli e ogni fattura minimale delle stesse. Prese il sacchetto di rune, mischiò bene il suo interno e le dispose tutte in linea sul banco, prese una ogni sei, quindi la sesta, la dodicesima, la diciottesima e infine l'ultima della fila. Rimise via le altre e accoppiò quelle tolte alle zucche partendo da quella metallica fino a a quella classica. Su quella metallica c'era la runa Jera, collegata al successo e al lavoro, davanti a quella in cristallo prismatico c'era la runa Isaz, era legata alla conservazione e alla stasi, poi davanti a quella in osso con tante righe sopra di essa c'era la runa Raido legata a un viaggio o un percorso, infine davanti alla zucca classica c'era la runa Ingwaz, era legata allo sviluppo, al progresso e alla vita. Doveva trovare quella che meglio lo rappresentava nella sua normalità della vita, e la scelta ricadde sulla runa Ingwaz e la zucca classica di Hallowen, lui stava facendo un bel percorso in accademia, voleva un progresso in campo amoroso, quindi era la sua runa tra quelle volute dal destino. Chiamo a se quindi il docente della materia per dire la sua scelta.

    Professore, ho scelto il set di rune in alloro, e credo che possano essere sotto la prima zucca, cioè quella classica.

    Era compito del docente vedere se la sua predizione era corretta o meno.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR

    Harry sceglie il set di rune in Alloro e indica al docente la prima zucca, quella classica. Il metodo scelto è ampiamente fantasioso e l'estrazione fatta online.
     
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    ? James Beauvais ?
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    Era arrivato il momento di mettere in atto un metodo che gli era stato insegnato in casa sua, quando non sapeva cosa scegliere spesso le rune potevano essere la soluzione nella maniera divinatoria. Le quattro zucche davanti a se avevano un mix di stili molto differenti, dalla zucca classica di Hallowen si andava a una in osso, a una in cristallo e per finire a quella in metallo con diversi inserti, gli sarebbe piaciuto averle per decorare il giardino della villa di famiglia di New York. Chissà come si sarebbe sbizzarrita sua sorella Mar a decorarle tutte in maniera più netta. Prese il sacchetto di rune, ne estrasse ben sedici dallo stesso e le divise in gruppi di quattro, ognuno davanti a una zucca. Poi prese le quattro rune a turno e ne scelse una grazie al destino mettendole tutte e quattro in una mano poi facendone cadere tre e lasciandone una sola, quella era la prescelta per la zucca. Dopo aver fatto questo procedimento per quattro volte davanti alle zucche ci furono solo quattro rune. La zucca classica era con la runa Othila, la zucca di osso con la runa Naudiz, la zucca di cristallo con la runa Dagaz e infine la zucca di metallo con la runa Sowilu. Fece un ragionamento per capire quale era quella più collegata a lui.

    Tre sono completamente fuori dal mio essere, la più vicina a me è Sowilu.

    Tra quelle quattro rune, di fatto la scelta ricadde su Sowilu, quella che era collegata alla zucca di metallo. Fatta la sua scelta alzò la mano e chiamo e chiamò a se il docente.

    Professore, può venire qui? Ho scelto il set di rune di quarzo, penso che possa essere sotto alla zucca più a destra, quella in metallo con gli inserti.

    Attese quindi l'arrivo del docente per la controprova.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    Ho usato un metodo totalmente inventato, fantasioso. James ha scelto la zucca di metallo dove spera di trovare il set di rune in quarzo rutilato.
     
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    Black Opal
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    Brooks O'Connor
    Osservò le zucche: una conteneva un set di rune in osso, uno in caramelle, uno in quarzo ed uno in legno. Ci pensò un attimo, non essendo molto esperto in queste cose, ma alla fine decise per il quarzo; non sapeva quale particolarità potesse avere, ma adorava quella pietra così bianca e liscia, anche se non avrebbe disdegnato di certo del quarzo colorato.
    Prese il sacchetto di rune, riflettendo. I suoi due padri, una volta, gli avevano insegnato qualcosa.
    Chiuse gli occhi e si preparò a recitare quella specie di filastrocca che aveva imparato a memoria, viste tutte le volte che gli era stata ripetuta.

    "O possente Odino, padrone delle Rune
    e bella Freya, Dea della bellezza
    per favore guida le mie mani e i miei pensieri
    in modo che possa ricevere una lettura vera
    in questo momento che ho bisogno di grandi
    informazioni e di conforto.
    Guida la mia mano.
    Per i poteri del Vento, Fuoco, Terra e Acqua
    Così sia!"


    La disse a voce bassa, ma il docente l'avrebbe sentita sicuramente se per caso fosse passato di là, quindi seguì un momento di silenzio assoluto in cui lui rimescolò le rune con le dita infilate dentro quel sacchettino, come in attesa di sfiorare quelle giuste. Per prima cosa, estrasse una singola runa e la guardò. Gebo. Quindi potrei avere fortuna nella mia ricerca! Esultò, visto che la prima runa pescata era quella che avrebbe dovuto dare un pronostico del risultato finale, perciò magari avrebbe trovato il set di quarzo. Sarebbe stato felicissimo ed avrebbe assillato il suo gemello per settimane. Fatto ciò, avrebbe estratto 4 rune per ciascuna zucca, disponendone una per lato di ogni punto cardinale di ogni singola zucca, tutte a volto coperto. Con calma, sarebbe andato a girarle una ad una.
    La zucca normale si trovò davanti Ansuz e Wunjo capovolte, Othila e Dagaz dritte. Rimase per un momento perplesso, poiché la prima indicava che si stesse commettendo un errore -ovvero che in quella zucca non vi fosse il quarzo-, la seconda in poche parole consigliava meditazione -quindi pensarci bene prima di scegliere quella zucca-, la terza che bisognava tenere presente i propri obiettivi -quindi il quarzo, in un certo qual modo sconsigliando quella zucca- mentre Dagaz suggeriva di proseguire senza titubanze, quindi forse pescare da quella zucca... ma erano tre rune contro una, perciò decise di passare alla runa d'osso.
    Davanti ad essa, Brooks girò le rune e si trovò Ansuz, Sowild, Thurisaz e Mannaz tutte dritte. Ansuz indicava che non bisognava bloccarsi alla prima cosa che capitava solamente perché non si avevano le conoscenze per proseguire, Sowild non riusciva proprio ad interpretarla in quel contesto, Thurisaz indicava che non era il momento di decidere mentre Mannaz consigliava di mettere bene a fuoco le proprie mete, quindi probabilmente il suo prescelto non si trovava là. Passò alla zucca di cristallo e girò le rune: Laguz rovescia, Raido rovescia, Isa dritta, Kenaz capovolta. La prima indica di non essere duri con sé stessi ed imparare sia da esperienze positive che negative, la seconda che non bisognava aver paura a far qualcosa, Isa vuol dimostrare che la vita è piena di imprevisti e non c'è posto per la sfiducia, mentre Kenaz che bisogna lasciarsi guidare dalla ragione per le proprie decisioni... quindi forse era proprio lì che si celava il set di quarzo, visto che non era molto dissimile dal materiale della zucca: sempre di una pietra preziosa si trattava, quindi era molto propenso a scegliere quella. Per scrupolo girò anche le rune di quella di metallo ma non trovò risultati molto diversi rispetto a quella normale, perciò si decise definitivamente ed alzò la mano finché il prof non si fosse avvicinato.
    Io spero e credo di trovare il Set in quarzo dentro questa zucca! Ed indicò il cristallo prismatico, sperando davvero che l'avrebbe trovata lì.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland


    Il sistema me lo sono inventata ed è stata na fatica trovare, tra i significati, quelli che si potessero associare alla scelta o meno di una zucca xD Alla fine, comunque, Brooks sceglie il set di quarzo e la zucca di prisma, sperando di avere un pochito di fortuna

    Intuito: 5
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aidan, quando era a lezione ignorava sempre ciò che i compagni facevano durante la lezione (anche perché il player legge solamente i post del professore) e quindi non aveva la più pallida idea di ciò che Nathan e compagnia bella stessero combinando.
    Ciò che più importava era ciò che avrebbe detto il professore riguardo la sua runa. E al suo 'stop' con la mano, Aidan lo osservò accigliato e lo ascoltò. “Professore” disse accennando un sorriso “lei mi ha detto di dare un mio personale significato alla runa pescata. Io ho pescato quella...e quindi ho dato il mio personale significato. Per me è così...se poi mi dice che perderò un voto per aver risposto ad una sua domanda, allora che devo fare?” Forse aveva parlato troppo, ma poco gli importava. Il dioptase difficilmente dimenticava dei torti o delle ingiustizie subite. Non finché non ne avrebbe parlato a quattr'occhi con chi di dovere. “Lo sa che lei mi sta simpatico? Non quanto mi sta simpatico il professor Maverick... ma mi sta comunque simpatico...si trova al secondo posto, in pratica. E la stimo. Non volevo darle qualche fastidio...ho solamente fatto il mio compito, da bravo studente!”. Non mentiva, Aidan. E non era uno che aveva paura di dire ciò che pensava.
    Ma ora doveva pensare alla lezione. Quindi non parlò più e rimase ad ascoltare tutti gli altri e, infine, il professore, che continuò con le spiegazioni. Quasi si dispiacque, quando lo vide asciugarsi il viso col fazzoletto. 'chissà che gli è preso', fu il suo unico pensiero.
    Successivamente, il professore fece apparire sui loro banchi quattro set runici e, dopo, quattro zucche di materiali diversi. Aidan fu subito attratto da quella in metallo ma doveva essere scelta a caso, almeno così aveva detto il professore. L'unico metodo, per nulla divinatorio, per scegliere una cosa in modo assolutamente casuale era il classico 'ambarabaciccicoccò' ma non gli sembrava assolutamente il caso di usarla in questa lezione (Anche perché non c'era l'utilizzo delle rune) quindi, ciò che fece fu semplice: Prese dal sacchetto 4 rune casuali che avrebbe associato alle zucche di fronte a lui. La prima fu la runa ᚹ (Wunjo) che associò alla prima zucca alla sua sinistra, cioè quella classica; la seconda fu la runa ᛟ (Othila) che poggiò di fronte alla seconda zucca, quella di osso; la terza runa che pescò fu ᛈ (Perth) che mise vicino alla zucca in cristallo ed infine pescò l'ultima runa: ᛉ (Algiz). Questa la mise di fronte alla zucca di metallo.
    Segnò queste rune su un foglio, scrivendogli accanto la zucca a cui apparteneva, prese le pietre e le mise sulla sua mano sinistra. Chiuse la mano in pugno e dopo aver contato fino a tre battè la mano sinistra, aperta, sul banco.
    Chiuse gli occhi per un istante e levò la mano da sopra le quattro rune. Lui avrebbe scelto quella che risultava in posizione dritta e ne avrebbe ignorato il significato.
    Tra le quattro runa, quella che risultava più dritta rispetto alle altre era la runa Wunjo. Quindi, leggendo a quale zucca era associata, la appoggiò vicino a quella classica. Alzò la mano e chiamò il professore. “Ho preso a caso la zucca classica. Penso che qui-o forse spero- ci sia il set in quarzo. Ma, vista la mia fortuna, è molto probabile che trovi quello in caramelle gommose. Non mi dispiacerebbe, però. Almeno mi farò una scorpacciata, fino a farmi venire le carie e il mal di pancia.”
    Aidan Hargraves

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    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
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    Dioptase, 17 anni

    code by ©#fishbone




    Metodo inventato assolutamente sul momento, in piena notte e con un sonno pazzesco...quindi non so quanto possa funzionare. La scelta delle rune e poi la scelta della runa finale è data a casissimo, dai primi due siti che ho trovato su internet. Spero di essermi spiegato bene, almeno.
     
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54 replies since 4/10/2021, 17:17   1262 views
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