Bang bang - this babe will shoot you down

Summer Parton

Era la prima volta che si recava al villaggio da quando era giunta su quell’isola, e dovette ammettere che in un certo senso ricordava un po’ il Profondo Sud; certo, c’erano meno bigotti che negli Stati Uniti, il che era tutto dire, visto che aveva saputo che il capovillaggio fosse in una relazione gay.
‘Anche se penso proprio che non siano come i ragazzi gay di Los Angeles - ma proprio zero. Ma che ha la gente da guardare, dico io’
Forse essersi vestita con un paio di pantaloncini supercorti e un top bianco non aiutava a passare inosservata, in un villaggio di vichinghi, ma Summer in caso era pronta a dare una borsettata pesante in faccia a chiunque le avesse fatto commenti.
‘Prima di sfoderare la bacchetta, ovvio’
Aveva chiesto ai colleghi se ci fosse un negozio d’armi nelle vicinanze e, senza troppa sorpresa, aveva ricevuto una risposta affermativa. Girovagare per il paese non era neanche troppo male, considerato che aveva reso magicamente impermeabili i suoi stivaletti in modo tale da non farli sporcare di polvere in quella landa desolata.
‘Cavolo - mi avevano avvisato che si trovasse in una zona un po’ dimessa, ma non immaginavo un posto così. Potrebbero fare concorrenza alla periferia di Detroit - ma che dico, Detroit vincerebbe comunque!’
Entrò nel negozio solo perché vide l’insegna; probabilmente solo varcando la soglia i suoi capelli si erano riempiti di ragni, ma Summer non era tipa da lasciarsi intimorire per così poco. Aveva dormito in luoghi ben peggiori, probabilmente.
“Permesso - c’è nessuno?”: mentre sbrigava quei convenevoli di rito, diede un’occhiata in giro. La quantità di armi bianche non era proprio rassicurante: dovette ammettere suo malgrado che c’era una certa maestria, ma la docente aveva bisogno di qualcosa di ben più moderno e, soprattutto, leggero.
‘Anche perché se provo a sollevare una cosa simile’ pensò, avvicinandosi alla teca d’esposizione in cui si trovava uno spadone particolarmente possente ‘mi esce come minimo un’ernia del disco’
Non vide un bancone dove potesse appoggiarsi per aspettare, quindi fece ciò che le veniva più naturale: gironzolare in giro ammirando gli articoli ma, soprattutto, i prezzi.
‘Chissà se si riesce a contrattare e scendere di prezzo… boh, vedremo - di certo non mi metto a discutere eccessivamente con un buzzurro brutto e incazzato con la vita per qualche spicciolo di sconto…’

"Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.

Summer Parton

Dovette ammettere che il proprietario non era affatto un brutto buzzurro, per fortuna; tuttavia, l’espressione lasciava presagire un carattere abbastanza incline all’ira da poterlo definire, anche così a riposo, come uno che si portasse l’incazzatura da casa.
Rispose alle poche parole del negoziante con un mezzo sorriso, più per tentare di rabbonirlo che per vera e propria cortesia: non era il tipo da fare troppi convenevoli, o meglio: li faceva solo quando erano utili per raggirare le persone.
Mentre si guardava attorno, ad un certo punto non poté fare a meno di notare ciò che stava svolgendo l’armaiolo.
Non senza una punta di ilarità mentale.
‘Maschi - anche sul lavoro, non possono fare a meno di far vedere che ce l’hanno più lungo degli altri. Questa fissazione per lucidare oggetti di palese ispirazione fallocentrica, poi.’
Se sperò che Philipp non fosse un Legilimante quando si alzò e si avvicinò a lei, Summer non lo diede a vedere: invece, mantenne un’espressione neutra, sentendosi torreggiare da quella specie di sogno erotico ambulante.
“Le protezioni non fanno per me, direi - preferisco sfuggire agli scontri, piuttosto che usare uno Scudo. Comunque, cercavo l’armaiolo, e immagino che sia tu, giusto?”
Alzò un sopracciglio, attendendo una reazione dal ragazzo per poterlo studiare ancora un po’: il fatto che fosse figo e incazzato col mondo come il 95% dei protagonisti di teen drama cliché non aiutava affatto ad ottenere uno sconto, no?
‘Ma mi sa che questo tizio è un osso duro, in fatto di sconti. Forse forse mi conviene pagare il prezzo pieno ed evitare di inimicarmelo…’
“Hai detto bene alla prima: cerco un’arma - o meglio, vorrei farmi forgiare un’arma. Ma le armi bianche non fanno per me… ti occupi anche di armi da fuoco?”
Molto spesso Summer si era autodefinita a sua volta uno stereotipo: statunitense, white trash, amante di pistole e fucili… insomma, non era affatto facile sopportare se stessa, a volte.
Ciò non toglieva che volesse aggiungere una nuova arma da fuoco al suo arsenale, con buona pace della CIA e dell'FBI. E forse anche del buonsenso.
“Ecco - uno, ne saresti capace? Due, quanto mi verrebbe a costare? Tre, avrei ottenuto un power-up, chiamiamolo così, da un nemico e… beh, vorrei sapere se si possa usare o meno per, diciamo, un effetto aggiuntivo.”
Non avrebbe ancora mostrato l’oggetto in questione al ragazzo, aspettando prima di tutto che rispondesse alle sue domande; se le risposte fossero state di suo gusto, allora avrebbe estratto quello dalla piccola sacca di pelle che portava quel giorno come borsa.

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