La strada tortuosa che l’aveva portata al Kaleel Skolen era stata sufficiente e utile per portarla a ragionare ancora più di quanto non avesse fatto prima di dirigersi in quel posto. Si era chiesta più volte se quella fosse la cosa giusta da fare, se fosse pronta a legarsi ad un’altra creatura anche se nella sua vita aveva già Metcalfe di cui occuparsi e Madama DooW come fiera protettrice. Si era anche chiesta se non fosse una mossa azzardata, se davvero fosse pronta a prendersi cura di qualcun altro, se non stesse facendo la scelta sbagliata, se non fosse troppo tardi o troppo presto, e mille altri se che si accavallavano nella sua mente senza che quasi se ne rendesse conto. La verità era che non voleva nemmeno imporsi qualcosa, il suo piano era di andare al Kaleel, guardarsi intorno, vedere se fosse scattato qualche legame e scegliere di conseguenza. Sapeva che lì le creature erano trattate nel modo migliore –un requisito fondamentale per un posto simile, almeno per quel che la riguardava-, che avrebbe potuto comunque comprare qualcosa anche con Metcalfe e che l’istinto in genere non si sbagliava. Aveva cominciato a chiedersi se non fosse il caso di compiere quell’enorme passo qualche tempo prima, quando si era resa conto che il suo legame sentimentale con il suo Demiguise era profondo, ma non abbastanza da funzionare in battaglia nel modo migliore. Erano compagni di vita, certo, ma non tutti i rapporti possono essere uguali e lei cominciava a pensare di avere abbastanza amore per le creature da poterne avere più di una, e magari di non aver ancora esplorato una parte di sé stessa e del suo rapporto con esse. Lei e Metcalfe erano legati, certo, ma non avevano ancora compito il passo successivo, e non era detto che sarebbe mai successo: potevano volerci anni, oppure non erano destinati fino a quel punto, chi poteva dirlo? Ma non sarebbe stato da lei andare da sola: lo stesso Metcalfe era sistemato sulle sue spalle, e dopo aver accettato l’idea che la sua padrona potesse ammettere in casa loro qualcun altro –una discussione che era andata avanti per parecchio, non si sa bene come- se ne stava lì, a fissare dall’alto il mondo intero, pronto a giudicare saggiamente qualsiasi tipo di scelta. Nemmeno Kàra sapeva che cosa l’animale avesse davvero compreso, ma era sicura che avrebbe trovato il modo di far sapere la propria opinione. La donna arrivò quindi al Kaleel Skolen, superando la soglia e trovando a ridacchiare quando una fata provo a svolazzare intorno a Metcalfe, finendo per impigliarsi per qualche istante nel suo pelo, indisponendolo. “Ne deduco niente fate.” borbottò l’insegnante, attenta a non pestare nessuno, nemmeno un gatto che le scivolò rapido tra i piedi. Avrebbe salutato chiunque fosse all’ingresso, se avesse trovato qualcuno, ma la sua attenzione sarebbe stata colta per tutto il tempo dalle creature lì presenti. Si sarebbe data modo di esplorare il posto il più possibile, borbottando di tanto in tanto qualcosa al suo Demiguise, sorridendo a qualche creatura, avvicinando le più propense, e cercando di lasciarsi andare del tutto, senza porsi limiti. Sarebbe riuscita ad instaurare forse un qualche legame visivo con qualche Clabbert, intento magari a dondolarsi, pendendo dal soffitto, e avrebbe provato ad osservare qualche Knarl senza indispettirlo troppo, con Metcalfe che provava a trascinarla via. Solo quando si sarebbe sentita abbastanza pronta ad andarsene i suoi occhi avrebbero incontrato quelli vispi ma incerti di un esemplare di Carbuncle, che non solo attirò l’attenzione della docente ma anche quella del suo fedele compagno. L’esemplare, una femmina, se ne stava più lontano degli altri, sembrava intimidita e allo stesso tempo incuriosita da quei due visitatori e fu in quel momento che Kàra fece la sua scelta. “Vorrei questo Carbuncle, se possibile.” ammise, gli occhi luminosi di chi aveva appena sentito una scintilla scattare e proprio non poteva trattenersi. Se le fosse stato approvato l’acquisto, non avrebbe esitato a chiedere anche altro. “Vorrei anche del cibo Immunomodulatore e Vitaminico, grazie.” sempre con un sorriso leggermente emozionato dipinto in volto, senza riuscire a vedere l’ora di cominciare a interagire con la sua potenziale nuova alleata.
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