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.Morrigan Maverick"sono tornato, merde"Gli stivali affondano nella breccia che circonda il lago e gli anelli nocciola si perdono al di là del lago. L'indice e il medio destro arrivano al primo bottone della camicia che, con un clack, si apre permettendo al docente di tornare a respirare.
"Se non fossi certo che finirebbero per bombardarmela" Denrisiani di merda "Potrei costruirmi una casa sulle sponde di questo lago" Ciò che il lago Vaan rappresentava per lui era impossibile da descrivere. Lì, dove lo specchio d'acqua rifletteva il cielo, Morrigan vedeva molto altro. Aveva sempre saputo che, nascosta nella terra, a diversi metri di profondità, ci fosse un'insenatura collegata all'oceano e l'idea lo aveva attratto fin da subito.
Lui, uno spirito libero impossibile da contenere, era riuscito persino a empatizzare con una fottuta depressione nella superficie terrestre. C'era da dirlo, però, i confini a lui non piacevano e ovunque avrebbe messo le radici, si sarebbe riservato una via di fuga, proprio come quell'incrocio di acque tra le sorgenti scaturite dal Picco d'Odino e l'abbraccio del mare al di là delle coste.
"Si, sono un piccolo Nessie" Era questo il nome del Kelpie che, bisognoso di calore, di tanto in tanto abbandonava Denrise per andare chissà dove; un po' come faceva lui con le donne che lo avevano ammorbato più del dovuto.
"Dovrebbe arrivare a breve" Morrigan fece danzare la bacchetta e dalla punta del larice fuoriuscì un'alone argentato che, toccando la terra e la pietra a pochi passi da lui, si condensò formando due poltrone in legno intrecciato. Un'altra scoccata e, su ognuna di queste, comparve un set di morbidi cuscini: il primo raffigurava dei simpatici orsi polari, il secondo una serie di teneri gatti persiani. La conversazione sarebbe durata a lungo e stare comodi avrebbe permesso ai due di pensare meglio.
Inutile specificare in quale delle due l'animagus decise di sedersi per esaminare, subito dopo, le due canne da pesca che aveva portato con sé "Perfette, come tutto ciò che costruisco". Lo sguardo si perse verso l'orizzonte mentre i gomiti si cullarono morbidamente sui braccioli "Ora manca solo il secondo pescatore".
«Parlato»
"Parlato"
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.Morrigan Maverick"sono tornato, merde"Howie arrivò al lago con la delicatezza e la freschezza della Primavera, danzando nel calore della giornata come se la temperatura non lo influenzasse. In classe si era sempre distinto per i suoi modi raffinati e graziosi, e questo persino durante le varie prove di crafting.
Ma se il suo era un unicum, non era la pragmaticità dell'olandese ad aver colpito il denrisiano quanto più l'impegno dietro ogni scelta, ragionamento, o pensiero.
«Howard!» Le labbra, nascoste sotto la barba sbarazzina, si piegarono verso l'alto rivelando un sorriso genuino bianco come le zanne di un orso polare. «Siediti pure» Il capo si inclinò verso la seconda delle sedie e le sopracciglia scivolarono verso l'alto «Ma ti pregherei di non chiamarmi professore, sai che mi fa sentire vecchio».
Per il mago i titoli valevano meno di niente. Erano le azioni ad avere peso.
«Tieni» Il braccio si allungò verso una delle canne da pesca. Le dita si chiusero attorno al manico sollevando lo strumento dal baricentro in modo che il peso fosse ben distribuito «Hai mai pescato?».
Morrigan avrebbe dato all'altro il tempo di rispondere per poi continuare «Oggi è una bellissima giornata per pescare, ma dobbiamo anche riflettere. O meglio, tu dovrai riflettere e io mi limiterò a offrirti imprevisti e suggerimenti in modo da ampliare il tuo quadro generale». La voce di Morrigan era calda e profonda, sicura come la stessa terra e brillante più delle gemme in essa contenute «Quindi parlami un po' di cosa ti piacerebbe fare per i prossimi tre anni. E, sopratutto, perché».
Perché. La domanda preferita del magitecnico. Il dioptase, dopo un anno di lezioni del vecchi orso, avrebbe dovuto comprendere quanto questo desse importanza al legame che collegava la causa agli effetti, il perché alla conseguenze. «Ti invito a essere molto sincero, e razionale, so smontare reattori nucleari e ogni tipo di argomentazioni» Un'occhiolino all'altro e poi il silenzio in attesa che l'Olandese potesse stupirlo ancora una volta.
«Parlato»
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.Morrigan Maverick"sono tornato, merde"«Morrigan andrà benissimo» L'elasticità che Howard dimostrò nell'adattarsi alla situazione riscaldò il cuore del magitecnico. Era raro per i purosangue essere così morbidi e persino i denrisiani, popolo che del sangue faceva un pregio, sapevano essere rigidi su tali argomenti a modo loro. No, ok, in verità erano proprio pali in culo.
«Vedi, Howard, raccogliere la legna è senza dubbio un'attività nobile ma colui che mastera l'arte della pesca può ritenersi un adulto completo. E non sto parlando solo della pazienza» Morrigan portò il peso alle spalle piegandosi verso il basso. Le mani cinsero qualcosa sollevandola poco dopo come se fosse aria.
Si trattava di una specie di scatola dai bordi metallici e l'aspetto metallico. Le dita esperte sbloccarono una serratura dopo l'altra e in una serie di click il contenitore si aprì rivelando esche di ogni tipo «Hai detto bene. Serve un'esca per far abboccare i pesci, ma non un'esca qualunque».
A qualche centinaio di metri si sentì un forte splash. Se Howard si fosse voltato in quella direzione avrebbe notato una piccola palla di scaglie dei colori del fuoco e dell'oro accompagnata da un paio di ali. Si trattava di Smaug, il draghetto di Morrigan. Aprendo le fauci e scattando verso l'acqua anche lui stava pescando un pesce dopo l'altro.
L'attenzione tornò sul magitecnico poco dopo. «Devi pensare al pesce che vuoi pescare e poi scegliere l'esca che più si adatta a questo tipo» La mano indicò platealmente la scatola contente esche. Ce ne erano di ogni tipo, da quelle che ricordavano pesci in miniatura a dei lombrichi tanto viscidi quanto grassi.
«Come nella vita, bisogna pensare a un fine - il pesce - e scegliere il mezzo per raggiungerlo - l'esca -» Le dita vissute indicarono la scatola in un tacito invito a fare una scelta.
«Molto bene» Al sentire il resto del discorso Morrigan annuì convinto e compiaciuto. Le persone con le idee chiare erano quelle che amava maggiormente. «In quanto prefetto immagino che tu abbia una certa predisposizione per aiutare gli altri e Cura sarà il percorso perfetto per farlo, ma sei proprio sicuro che non potresti raggiungere lo stesso obiettivo lavorando come auror? o magiavvocato?» Le palpebre si assottigliarono, chiaro segno che Morrigan stesse riflettendo. «Insomma, so per certo che sai fare faville a DCAO e che, con le tue ottime capacità logiche, sapresti supportare ogni tipo di argomentazione» L'attenzione passò alla canna da pesca che, per volere di Morrigan, scivolò quanto bastava per far arrivare il filo alle sue mani.
Con un cenno del capo il magitecnico fece segno allo studente di studiare i suoi movimenti. Lentamente il mago fece passare il filo in un amo dorato che legò con un nodo semplice ma robusto. Lo fece lentamente in modo che l'altro potesse ripetere il gesto.
«Ma qualora tu voglia comunque prendere la strada di Cura, sei sicuro di voler rinunciare ad Alchimia o Magitecnica?» Con fare deciso, Morrigan immolò un'esca simile a un piccolo pesce dai colori colorati - ovviamente di plastica, nessun pesce sarà ferito per ruolare questo colloquio -.
«Sulla seconda mi limiterò a ricordare come una competenza in protesi artificiali possa tornare molto utile a un ambizioso medimago, e lo stesso può dirsi della nanotecnologia magica» Non volendo farsi troppa promozione da solo decise di passare ad altro.
Portando il peso sulle ginocchia il mago si mise in piedi e, con un rapido scatto, l'amo volò a metri e metri di distanza. La presenza di Smaug, ben più là, avrebbe spinto i pesci nella loro direzione.
«Ma è sull'alchimia che ho molto da dire. Il professor Black condivide con te le stesse passioni per lo studio e, sebbene non possa offrire una competenza simile a quella che la magitecnica potrebbe offrire al riguardo, l'alchimia è alla base delle protesi artificiali» Insomma, un gioco di equilibri «E chissà, magari, con le tue capacità, potresti arrivare a trasfigurare da zero l'arto di un mutilato».
«Parlato»
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.Morrigan Maverick"sono tornato, merde"«Tra tutti i legami quello che unisce la causa all'effetto è il mio preferito» Si, lo preferiva addirittura al legame pene-vagina che lo aveva unito a diverse donne lungo la sua carriera da Don Giovanni
come rovinare una role bella e filosofica. «A ogni esca corrisponde una preda prediletta. Se prendi il coreano» L'indice indicò un minuscolo verme di appena una quindicina di centimetri. «Sarai facilitato nella pesca a riva perché è una preda naturale di queste zone. Va bene per spigole, orate, sogliole e tanto altro» La mano scivolò verso un altro lombrico nero, lungo una ventina di centimetri e nero come il catrame «Oppure l'arenicola». L'esserino si sollevò in direzione dell'olandese «Dai risultati eccezionali durante la pesca notturna. Può essere usato in ambienti diversi: dalla barca alla riva, purché dopo il tramonto. Tanuta, sarago, orata, rombo, sogliola...». Ancora una volta l'esca giusta poteva attirare la categoria di pesci giusti.
«Ma, più in generale, se vuoi pescare un pesce preciso devi scegliere un'esca che viva in quell'ambiente» Le dita vissute del mago affondarono nella scatola tornando in superficie con un piccolo gamberetto tra le dita. «Questa è una replica animata» E a tutti gli effetti Howard avrebbe potuto notare come il piccolo sembrasse vivo e vegeto, ma allo stesso tempo "finto. «Di un crostaceo che vive in questo lago» Con decisione l'amo della canna di Howard scivolò nel ventre del costrutto che, come se nulla fosse, continuò a zampettare sul vuoto. Ora non restava che lanciarsi verso il lago.
Se, in termini di pesca, il ragazzo non sembrava sapere quali pesci acchiappare (e quale esche usare), in termini accademici le sue idee sembravano stabili come il picco di Odino.
Alle risposte di Howard, scandite con cura e sicurezza, ma anche grazia ed eleganza, Morrigan annuì sorridendo compiaciuto. «Immagino che, se al dovere si unisce la passione, la strada finisce per spianarsi come di fronte a una valanga» Il biondo sembrava sicuro delle sue opinioni e dunque l'orso polare si chiuse tra le spalle con noncuranza.
«In effetti, per come ne parli e per la fame del pratico, devo ammettere che sia rune che astronomia potrebbero rivelarsi utili ai tuoi fini» Morrigan, in quanto magitecnico, sapeva il suo su alchimia e magitecnologia, ma crescere a Denrise lo aveva avvicinato particolarmente anche alle materie che interessavano il ragazzo.
«In particolare l'Astronomia può essere usata nell'ibridazione razziale, sai? Scommetto che avrebbe i suoi impieghi anche in campo curativo, te ne viene in mente qualcuno?» Con le palpebre affilate e l'attenzione rivolta verso il giovane, il moro gli diede il tempo di riflettere e rispondere.
«Con un po' di fantasia puoi ottenere lo stesso anche con le Rune. Però non ti ci vedo a rinunciare all'Alchimia. Un pozionista, senza un background in campo alchemico, è come una macchina con 3 ruote. Sicuro di non voler rinunciare a un tirocinio?» Non aveva capito un granché del funzionamento dei GEMMA, ma - a quanto pare - per gli amanti della ricerca era possibile dare un peso maggiore alle lezioni.
«Parlato»
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