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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"Le dita del magitecnico accarezzano le corde di una chitarra acustica facendo risuonare all'interno dei giardini pensili un'ipnotica melodia. Seduto su una panchina a diversi metri d'altezza, Morrigan aveva superato in qualche modo le edere sibiline che - come un groviglio di serpi - ora schiaffeggiavano il terreno ai loro piedi.
«Calma, ragazze, calma» Il docente non distolse l'attenzione dal suo strumento «Tenete duro ancora per un po' e vi prometto tutto il fertilizzante a base di sterco di erumpent che vorrete».
Lucas, il protagonista di questo raccontato, aveva ricevuto una letterata da parte del docente in mattinata. La missiva raccomandava al ragazzo di raggiungerlo ai giardini pensili del castello verso le 18 della stessa giornata. Il docente si raccomandava anche, per quanto il luogo fosse romantico, di non portare alcuna ragazza - Morrigan amava avere tutte le attenzioni su di sé -.
Se il ragazzo avesse fatto quanto richiesto dal docente, si sarebbe trovato di fronte i giardini pensili del castello in tutto il loro splendore. Il sole primaverile rendeva il verde d'un cristallino che ricordava gli smeraldi lavorati e il cielo all'orizzonte, a quell'ora del giorno, era così blu da fondersi coi mari.
Nell'aria danzava una tempesta di profumi e di aromi; il delicato odore della lavanda, il caldo aroma della terra e l'intenso profumo dei papaveri ammaliatori.
Non c'erano altri studenti o membri del personale. Degli uccelli canticchiavano in lontananza e il crepitio delle edere fu l'unico rumore estraneo che avrebbe potuto incuriosire Lucas. Se l'ametrino avesse voltato il capo in questa direzione, avrebbe trovato il docente di Magitecnica intendo ad accarezzare le corde di una chitarra acustica. Il ragazzo avrebbe probabilmente riconosciuto la melodia in questione se avesse avuto una passione per il genere rock o per la musica che aveva fatto la storia «... And she's buying a stairway to heaven ♫».
Percorrendo il sentiero in granito, sarebbe potuto arrivare a una dozzina di metri di distanza dal giardino fluttuante. La Venere di Milo granitica gli avrebbe fatto segno di non proseguire indicando il groviglio d'edera incazzato nero, o forse verde - visto che erano piante -.
«Buon pomeriggio, Lucas. Mi scuso per l'orario, probabilmente dopo una giornata di lezione avresti preferito riposare» Le dita continuarono a pizzare le corde ma il volto del docente si piegò verso quello dell'alunno a qualche metro di distanza «Ma entrambe le persone che potrai intervistare si sono liberate da poco».
Il mento indicò l'edera «Puoi salire, ma dovrai pensare a come aggirarle».
L'attenzione tornò alle corde «So che sei interessato al giornalismo e ma prima di entrare nei dettagli tecnici ti presenterò due storie tra cui scegliere». La canzone si fece più veloce «La prima ha a che vedere con le vicende che stanno scombussolando il mondo magico inglese negli ultimi mesi. C'è un mio conoscente tra gli auror che si è offerto di fare una chiacchierata con noi». Lo sguardo si sollevò per perdersi all'orizzonte lì, dove la foresta si faceva selvaggia «La seconda ha a che vedere con le vicende che hanno visto i denrisiani sfidati da una sacerdotessa oscura. Abbiamo vinto, ovviamente, ma la giustizia ha bisogno di un eco» In questo caso non citò una terza figura lasciando intendere al ragazzo chi sarebbe stata la sua fonte.
Qualche secondo di silenzio «Rifletti su quale delle due storie vorrai raccontare e nel farlo ricordati che potrai pubblicare un articolo al riguardo. Di quale racconto vuoi essere il portavoce?».
«Parlato»
"Parlato"
NarratoSPOILER (clicca per visualizzare)Lucas, benvenuto al tuo tirocinio.
Mercoledì 31 Marzo, ore 18:00. Morrigan si trova nel giardino sospeso di cui potrai leggere una descrizione qui. Non sai come l'abbia raggiunto e non sei obbligato a raggiungerlo a tua volta, eppure, se la tua determinazione ti spingerà a farlo, tieni presente che le edere citate nel relativo paragrafo tenteranno di impedirtelo. Questo anche se deciderai di arrampicarti come suggerito. A te come aggirarle.
In quanto semplice post di introduzione, per ora sono previste solo chiacchiere.
In particolare Morrigan ti chiede se sei più interessato a trattare:
- Gli eventi che hanno scombussolato il mondo magico inglese negli ultimi mesi.
- Gli eventi che hanno coinvolto i Denrisiani nelle ultime settimane.Applause @ Lady Gaga - @Artpop. -
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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"Dal canto suo anche il magitecnico preferiva passare i pomeriggi a darsi da fare, con una donna possibilmente, seppur questo scrittore amava parecchio giocare coi gatti.
Lì dove la bacchetta era stata puntata, prepotentemente degli zampilli d'acqua scavarono il terreno attirando l'attenzione dell'edera. Come serpi i viticci scattarono verso la fonte ignorando l'ametrino e dandogli il tempo e il modo di risalire nel giardino sospeso.
Il piccolo spazio aveva due grossi elementi di interesse: la spettacolare vista sul lato più selvaggio della foresta eterea e il magitecnico più figo del mondo. Fu quest'ultimo a voltarsi verso Lucas per servire un caldo sorriso.
«Non chiamarmi professore, Lucas. I titoli servono per stabilire gerarchie ma sono le gesta che dovrebbero gettare le fondamenta per quest'ultime» Il mento indicò la panchina in legno ambrato. Alla destra del denrisiano si trovava uno spazio su cui il ragazzo avrebbe potuto prendere posto. Alla sinistra era poggiato un qualcosa dalla forma circolare, avvolto in un panno che ne impediva di notarne i bordi.
Le dita continuarono a pizzicare le corde. «Vedi, Lucas, l'autorità cresce come una pianta. Ho coltivato la mia pazientemente, finché i suoi rami si sono estesi al di fuori di quest'isola fino all'angolo più lontano e dimenticato del mondo, dove si sono aggrovigliati intorno a tante storie diverse di un unico racconto» Il capo ruotò verso le piante che l'ametrino aveva sapientemente aggirato «Ma non è per questo che ti ho posto di fronte a quelle piante».
Le labbra si tesero in un sorriso mentre il battito feroce delle oche fece intuire l'essenza di qualche schermaglia a pochi metri di distanza. «Ho istigato le piante ad aggredirti perché per quanto la tua autorità potrà crescere troverà sempre degli ostacoli e tu dovrai capire come arginarli, o le tue radici cresceranno deformi» Le dita rallentarono e così la sua melodia. «Un giornalista in particolare deve sapere come agire senza freni, come evitare la nebbia, come scovare la luce del faro» Lo sguardo passò dalla chitarra agli anelli celesti dell'ametrino.
«E questo vale sia nel momento in cui deve cercare un'informazione, sia nel momento in cui deve renderla pubblica» Giorni addietro gli studenti del triennio in Magitecnica avevano lavorato su una campagna pubblicitaria per la scuola. «Sai perché è importante soppesare il mezzo di comunicazione?» La melodia aveva ricordato al ragazzo un ricordo d'infanzia e suo padre aveva probabilmente scelto quella canzone perché la scelta di quelle note, posizionata saggiamente una dopo l'altra, frammentate dal giusto scorrere del tempo, rievocava un'armonia che riscaldava i cuori e calmava i muscoli. «E quindi si, possiamo parlare di Denrise, ma attraverso quale mezzo di comunicazione?» C'era un problema in quella domanda ma ogni erbologo deve studiare la pianta per accorgersi di cosa ha bisogno.
Una brezza calda sfiorò i due e un drago nano atterrò al centro dello spiazzo sputando poco dopo un paio di piume bianche abbrustolite. «Ah, per caso suoni qualche strumento?» Concluse la sua serie di domande in quel modo lasciando al ragazzo il tempo e il modo di riflettere. O forse uno spunto per non notare come, probabilmente, il numero delle oche dei giardini sarebbe sceso dopo quella giornata.
«Parlato»
"Parlato"
NarratoSPOILER (clicca per visualizzare)Morrigan ti parlacchia di diverse cose e ti chiede se hai già pensato al mezzo di comunicazione che vorrai usare per far riecheggiare quella storia.Applause @ Lady Gaga - @Artpop. -
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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"«Probabile scopino poco» Un commento del genere poteva designare due dimensioni: la più banale quantità e la meno banale qualità. E, se per puro caso i docenti di lì potessero avere una donzella o un donzello diverso ogni sera, nessuno tra questi era paragonabile al magitecnico. Insomma, aveva reso simpatica anche quel palo in culo di Kenna McDonald, altro che puzza sotto il naso!
«Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni» Il magitecnico sorrise in seguito al complimento del giovane studente. «Che poi, davanti a un falò estivo, niente rimorchia più di una canzone al limitare del tramonto» C'era un qualcosa di sensuale nel dover accarezzare le corde, o nel pizzicarle con la forza giusta per produrre il suono. A una prima occhiata si sarebbe potuto pensare che fosse stato quello il motivo per cui il magitecnico si era avvicinato alla musica. Niente di più sbagliato.
Non era stata tanto la voglia di mettersi in mostra quanto la necessità di cercare un qualche mezzo che lo aiutasse a distrarsi. Per una mente in continuo movimento, pronta a dedurre e riflettere in seguito a ogni stimolo, la concentrazione richiesta per suonare era una specie di toccasana.
«Vedi, Lucas» Le dita accarezzarono le corde. «Come hai detto tu, bisogna scavare nella merda per trovare i diamanti. Personalmente preferisco giocare "pulito". Potrei vincere ogni scontro con un Ardemonio ben piazzato, insomma, ma che gusto ci sarebbe?» Perché alla fine, ancora una volta, l'importante era solo... «...Lasciare ogni posto meglio di come lo si è trovato. Se per farlo dobbiamo appendere a testa in giù il dittatore, va fatto. Ma anche il perdono ha il suo perché».
Il capo ruotò dunque verso l'ametrino e l'ennesimo sorriso compiaciuto gli contornò il volto. Non aggiunse un "hai ragione" perché non ce ne era bisogno. Erano poche le volte in cui Morrigan si trovava d'accordo con qualcun altro. «Direi che social e carta animata sono un'accoppiata avvincente. Ti devo avvertire, però, che anche nel momento della stesura dovrai pensare al tuo target. C'è chi cerca tragedie e mentre altri ancora cercano storie di speranza: le parole non sono vento, ma macigni e tuoni. Possono fare la differenza».
La melodia rallentò e le dita raccolsero la bacchetta che, in una nuvole di scintille, si trasformò in un plettro di legno d'acero. «Eh, yep, Smaug ha sempre fame. È come il sottoscritto» Gli occhioni del lucertolone si posarono su Lucas e un velo traslucido coprì l'iride per un istante salvo poi ritrarsi «E comunque dovresti suonare, parole e musica viaggiano su binari paralleli» Una pausa.
«Dove ero rimasto? Dunque... iniziò tutto un'anno fa, circa. Ludwig, uno tra i più grandi predoni di Denrise sia per potenza quanto per onore, venne coinvolto in una missione esplorativa da un certo Edward Rocket. L'obiettivo era indagare sulle isole che, a oggi, non compaiono sulle carte nautiche» Chi lo avrebbe mai detto. Era già passato un anno. Se non avesse avuto una virilità da difendere, probabilmente gli sarebbe persino scesa una lacrimuccia. «Si trattava di una trappola» L'aria crepitò al ritmo della melodia e nubi di fumo vennero liberate dalla chitarra ricostruendo il mare in tempesta che i due player conoscevano fin troppo bene per scrivere una linea di più al riguardo. «L'isola che Ludwig finì per esplorare era abitata, o meglio, lo era fino al suo arrivo» La nuvola assunse la forma dell'isola della Caria su cui Draghi e altre creature fecero del loro meglio per fronteggiare il valido predone. «Rocket lo sapeva, secondo te quale era il suo fine?».
«Parlato»
"Parlato"
NarratoApplause @ Lady Gaga - @Artpop. -
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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"«Hai pienamente ragione sui poeti maledetti» Morrigan si limitò a dire il vero. I maledetti camminano tra luce e ombra e dove lo sguardo non arriva, recupera la fantasia. Dando modo alla mente di viaggiare, anche il più orribile dei misteri poteva risultare intrigante. Questo valeva sia per gli ambiziosi troppo stretti nei legami scritti da altri, sia per i curiosi assetati di sapere. Lucas, dal canto suo, sembrava entrambi; e alla luce del mestiere che avrebbe voluto ricoprire non ci sarebbe stato bisogno di sorprendersi.
«Vedi, il tuo punto di vista è interessante, ma ti invito a riflettere: varrebbe la pena dire la verità se questa potesse scatenare una guerra?» Agli occhi di Morrigan non c'era una risposta corretta, ma solo il genuino intento di scoprire cosa ne pensasse l'altro. «Le parole sono uno strumento fortissimo. I maghi possono usarli per evocare incanti ma qualsiasi essere umano può sfruttarli per scatenare gli equilibri. Mentre un incantesimo può essere lanciato senza proferire parole, e lo stesso può dirsi di un sigillo magico nel momento in cui questo viene tracciato, alleanze e conoscenze si sorreggono sulla parola» Era importante che l'altro lo capisse perché l'alchimia insegnava che tutto ha un costo e decidere di rivelare una verità avrebbe avuto un peso.
A ogni modo c'era ancora tanto altro su cui discutere. «Esatto, anche il linguaggio ha un peso. Quando componi le canzoni con questa Moore immagino tu lo tenga presente» Morrigan alzò le spalle. «Insomma, quello che diresti a lei non è quello che diresti a una sconosciuta» Non aveva la più pallida idea di quale fosse il rapporto tra i due. Lucas sembrava un bel ragazzo e Moore non sembrava una frigida, anzi, a vederla a lezione vestita come nessun altro aveva acquistato la simpatia del docente.Dite no ai pg legali dito in culo, dite si ai pg caotici.
«Sulle prime pensavo avesse usato dei rituali di natura astro-aritmantica per tracciare il luogo, avrebbe avuto senso, ma anche una difficoltà considerevole. Sarebbe stato come giocare a braccio di ferro, da solo, contro un intero esercito» L'indice andò a sfiorare il pizzetto. «Dunque ho pensato che, forse, avesse letto dell'isola da qualche parte» Le dita si incrociarono tra loro mentre Smaug, notando l'amichevole gesto di Lucas, aveva cominciato a leccargli il dito con la ruvida lingua. Sul volto aveva un'espressione alquanto genuina.
«Ed è qui che parleremo dell'isola perché, prima di scoprire cosa gli intenti di Rocket, bisogna analizzare il contesto in cui si è mosso. È come una partita di scacchi. Dove porti la regina? Per scoprirlo devi studiare torri, alfieri e cavalli» La bacchetta scosse l'aria modificando l'incanto illusorio.
Di fronte a Lucas apparve la miniatura di quello che doveva essere un enorme tempio «L'isola era abitata e dove c’è vita, c’è organizzazione». La torre di fumo e vapore si aprì rivelando una minuscola figura dai tratti simili a quelli di una donna. Sarebbe stato impossibile riconoscerla, ma sarebbe andato bene anche così «Al momento dell’arrivo di Ludwig, l’isola era governata da una sacerdotessa chiamata Caria, ma anni prima non era così» Come un orologio le cui lancette tornano sui propri passi, la torre si riempì di altre figure «Non sappiamo esattamente quanto tempo sia passato perché il tempo era distorto nell’isola, ma anni addietro, oltre alla Caria, nell’isola viveva un’altra figura: Anwyn».
Un’altra donna apparve al fianco dell Caria «Ma la fede è più morbida di quel che può sembrare e questa seconda sacerdotessa abbandonò l’isola per conquistarne un’altra, fingendo la propria morte e portando con sé una manciata di uomini» Continuò lui. «E tra questi vi era Rocket» La miniatura del tempio si sgretolò come neve sorgendo ancora una volta con la forma di un’isola, questa volta avvolta dalla nebbia.
«Rocket era uno scrittore e, come certi giornalisti, traeva ricchezza dalle tragedie. L’essere umano, a quanto pare, nello scoprire come non sia l’unico a soffrire, sfocia nella catarsi» Anche quella era una decisione che Lucas avrebbe dovuto prendere: fama divorando una carcassa o fame scegliendo di non divorarla? «Rocket seguì Anwyn, che prese il nome di “Madre” e il ruolo di “Alto sacerdote”, nella sua isola e sfruttando le conoscenze di questa, archiviò la distruzione della Caria sfruttando noi, i denrisiani» Rivelare a Lucas che ora Rocket era rimasto intrappolato in una perla trattata come una caccola appiccicata nel cesso di un autogrill sporco da qualche anno Morrigan decise di non farlo «Le parole hanno un peso e devono essere usate come leve per raggiungere un certo obiettivo. Se tu fossi stato a capo dei denrisiani, come avresti affrontato questa situazione?».
«Parlato»
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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"«Concordo» Annuì compiaciuto all'altro. «D'altronde, se tutti riuscissero a cogliere questa vena nascosta forse nessuno avrebbe più un motivo per considerarli maledetti» Per quanto quelle parole potessero sembrare aliene all'intero discorso o al tirocinio, avevano un'utilità ben precisa. «Figurati, è compito di noi professori mettervi in difficoltà. Darvi limiti da superare, se preferisci» Era quello il punto della discussione. Macchiarsi del ruolo di maledetto rivelando verità scomode o diventare maledetto veramente per non averle dette? E apparire agli occhi degli altri maledetto nel fare però il bene altrui impedendo una guerra con una fuga di notizie? Questo poteva valerne la pena? Vita complicata, quella del giornalista.
«Esatto» L'esempio del ragazzo era perfetto ma Morrigan non era decisamente l'amante più compassionevole sulla faccia della storia. Si annoiava facilmente e preferiva passare da una barca all'altra senza premura alcuna di porre gli opportuni ringraziamenti ai primi. Aveva un cuore d'oro, era un fuoco sacro, ma in quanto fiamma non si faceva premura alcuna per il terreno che aveva appena deciso di ardere.
«Esatto anche questo. Hai presente il detto tra i due litiganti il terzo gode? Ecco» Un sadico sorriso comparve sul volto del magitecnico che, conscio del destino infausto di Rocket, non si sarebbe sentito in vena di confermare quel motto popolare.
«Ottimo punto di vista, ma ancora una volta ti invito a riflettere su altro» La bacchetta scivolò verso la fronte di Morrigan. «Devi pensare a chi devi soddisfare e, in questo caso, parliamo di denrisiani. Magari loro avrebbero preferito il sangue» Silenzio, poi una risata per far intuire che quello fosse uno scherzo (ma non lo era) e continuò.
«A ogni modo la pista di Rocket ci portò nella terra di Anwyn, una sacerdotessa oscura» Le spalle del magitecnico si alzarono chiudendo il capo dell'uomo tra le spalle. «Ma quest'ultima informazione ti pregherei di non inserirla» La bacchetta riprese a muoversi disegnando ghirigori e arabeschi mentre il fumo prese le forme oscure di un ibrido tra donna e ragno «Lolth, è questo il nome della dea che Anwyn venerava».
Le sopracciglia schizzarono verso l'alto «Non sono nessuno per giudicare gli dei degli altri, eh» Smaug iniziò a strusciarsi sulla mano di Lucas «Ma se qualcuno prova a sacrificare i miei amici alla loro dea allora io sacrifico la loro religione, easy peasy lemon squeezy».
Un gesto secco e il fumo finì per dissiparsi. Sperava che l'altro potesse ricordarsi di quella figura «Hai altre domande per l'articolo?» Morrigan attese qualche secondo e poi un'idea parve trafiggerlo a parte a parte «Sai, di Lolth non sappiamo molto, e io ho poco tempo dalla mia. Per scoprire altro ci servirebbe, non so, una delle migliori biblioteche al mondo» L'indice scattò verso il labbro. «Oh, ma la abbiamo» Un sorriso furbo venne lanciato all'ametrino «Se io ti firmassi un permesso, pensi che potrebbe interessarti scoprirne di più?».
«Parlato»
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.Morrigan Maverick"sto tornando, merde"«Smaug, portami il rimembra eroi» L'ordine uscì con una sicurezza disarmante dalle labbra di Morrigan e il drago lo colse al volo, letteralmente, lanciandosi verso l'infinito e oltre. Il battito d'ali si fece sempre più lontano e dopo un po' scomparve.
«Sei più simile a me di quanto immaginassi, allora» Dagli scontri con i golem in cima al Barnes Hotel al Meteor Mundi sparato in bocca all'aberrazione affrontata sull'isola della Madre, Morrigan si era prese mosso seguendo un'unica costante: «Il cuore. Segui il cuore, non la ragione. Senza ragione non si puoi elaborare ragionamenti ma senza cuore non si puoi seguire l'istinto, e l'istinto è ciò che ci permette di sopravvivere giorno dopo giorno. Il battito che aumenta non è sinonimo d'adrenalina, ma voglia di fare».
La lezione del giorno verteva sull'intuito e sull'istinto, del secondo ne avevamo a bizzeffe, ma anche col primo eravamo messi parecchio bene. Inoltre, accettando l'idea di non trattare quella sporca divinità mezzo ragno mezza tettona - probabilmente uscita dalla fantasia erotica di qualche oscuro sacerdote antico -, il ragazzo aveva dimostrato anche una grande maturità.
Forse Morrigan sarebbe dovuto scendere in campo, forse spettava a lui l'ingrato compito di indagare su un argomento così spinoso, ma si fidava del ragazzo e delle sue abilità. Gli avrebbe dato il tempo di esplorare il mondo come una madre gatta fa con i cuccioli abbastanza grandi da poter camminare. «Eccoti» La mano scattò verso il vuoto e le dita si chiusero attorno a un oggetto cadente bloccandolo prima che potesse raggiungere terra.
L'indice e il medio affondarono nella giacca estraendo una lettera e una penna. Con una calligrafia impeccabile persino senza una base di supporto, Morrigan tracciò gli estremi del permesso al giovane Lucas «So che non mi deluderai».
A siglare il tutto usò il marchio di famiglia, appena recuperato da Smaug. L'oggetto venne passato all'altro con un sorriso e delle fervide aspettative. Forse Lucas aveva perso suo padre, forse non ne aveva neanche bisogno, ma Morrigan lo avrebbe trattato come un figlio comunque.
«Parlato»
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NarratoApplause @ Lady Gaga - @ArtpopSPOILER (clicca per visualizzare)Lucas Jones:
+1 Tecnica, +1 Resistenza, + Quirk (L'eco della verità) + Exp per i postCODICE<b>L’eco della verità:</b> La verità è un’eco che sai rendere tuo attraverso ricerca e spirito d’osservazione. Una volta per quest potrai usare un’azione per effettuare un lancio su Intuito o Intelligenza per ricercare o ricordare informazioni su un soggetto o evento. Il master rivelerà segreti o informazioni rivelanti su quest’ultimo e, comprendendo meglio chi hai di fronte, otterrai fino alla fine della giocata +1 alle interazioni sociali con il bersaglio del quirk, +2 se nelle interazioni sfrutti le informazioni ottenute.
Morrigan Maverick:
+1 Tecnica, + Exp per i post.