Nella vecchia fattoria

Role di Acquisto

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    Samuel Starosta
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    Samuel girò in tondo fino a quando non si accorse di star tenendo la mappa al contrario. Un colpetto sulla fronte e le braccia ruotarono sistemando la cartina. "Kaleel skolen" Il punto a cui stava mirando non lo lo aveva perso di vista neanche un secondo e, ora, quei vicoli così alieni avevano preso tratti più umani. Negli ultimi mesi aveva speso diversi galeoni nei vari negozi di Denrise e ora lo shopping in quell'isola mistica non aveva più nulla di mistico.
    "Deve essere questa" Con la velocità di un ago di una bussola che indica il nord, il naso del ragazzo si spostò verso l'alto per poi puntare verso la fattoria.
    Samuel doveva il grosso della sua educazione a Castelbruxo, la scuola di magia che da secoli sfornava i migliori esperti nel campo della magia verde. Sebbene il ragazzo non fosse certo della suddetta affermazione, poteva al contrario decantare il rispetto per i suoi docenti e per le creature da loro addestrate. Ricordava tutt'ora il suo primo giorno di scuola e i grifoni che solcavano il cielo in compagnia di tuoni stridenti e altre creature mitologiche leggendarie.
    «Salveeeee» Il pugno avrebbe sbattuto più volte contro la porta e si sarebbe interrotto solo dopo una ventina di secondi. Completamente vestito di nero come i suoi biondi di fiducia, Samuel non riuscì a trattenersi dal saltellare sul posto. Da lì a qualche mese avrebbe addestrato una creatura di classe XXXX, o sarebbe stato divorato da quest'ultima provandoci.
    "Però devo ancora decidere su quale creatura" A dirla tutta, il ragazzo avrebbe tentato con piacere di ammaestrare un zouwu. Aveva letto qualcosa sui felini magici e tutti loro erano molto simili. Il problema principale del "gatto cinese grande quanto un elefante" era che, a tutti gli effetti, era grande quanto un elefante. "Credo che al signor Barker non andrebbe bene vedermi girare nel ministero con uno Zouwu" Per lo stesso motivo aveva eliminato a priori anche l'erumpent. "Per un drago è troppo presto" Le guance si gonfiarono per la rassegnazione "Forse la proprietaria saprà illuminarmi".

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    Gerd Kaleel
     
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    Gerd Caleel
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    'Ah, il miglior acquisto della mia vita!'
    Gerd era seduta dietro al bancone, con davanti uno specchietto portatile che stava usando per sistemarsi sulle labbra un rossetto fucsia molto provocante. Se lo passò con cura, quindi lo distribuì uniformemente facendo un po' di boccacce, dovendo infine sorridere alla sua immagine riflessa 'Davvero perfetto... anche più di questo rossetto!'
    La donna chiuse lo specchietto e se lo rimise nella pochette, tutta felice, quindi si alzò e si recò nel retro "Avete messo tutto in ordine?"
    "SI' PADRONA TUTTO IN PERFETTO ORDINE PADRONA!" la donna incrociò le braccia sotto i seni davanti a due fantastici elfi domestici, i quali, manco a dirlo, la stavano riempiendo di gioia 'Finalmente non devo più sgobbare!'
    Aveva faticato parecchio per fare l'acquisto, ma alla fine era riuscita a spuntarla, su sua madre, certo, ma anche a trovare la coppia giusta da mettere nel negozio 'Per me solo il meglio!' si diceva infatti, osservando materna e letale la coppia.
    "Continuate... così!" e fu così che, tutta pomposa, scivolò via, del resto qualcuno era entrato, bussando anche ripetutamente la porta.
    "Benvenuto al Kaleel Skolen, sono Gerd, l'attuale proprietaria: come posso esserti uti... le?" lo disse in maniera automatica, senza neanche attendere di mettere a fuoco o vedere chi avesse davanti. Indossava classici abiti da strega neri, con la vita sottolineata da una corda argentata e alla vista del ragazzo allargò le braccia, rimanendo poi lievemente sorpresa.
    'Non lo conosco' realizzò infatti, scorrendo il giovane dalla testa ai piedi, non tanto perplessa, quanto genuinamente sorpresa "Un forestiero, immagino" propose lui con un sorriso, avviandosi verso il giovane, che pareva quasi scalpitare "Cosa ti conduce fin oltre al mare fino al mio negozio?" chiese lei, incuriosita, decisamente, ma anche banalmente golosa di soldi.
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    Samuel Starosta
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    Quando la proprietaria apparve dalle ombre le labbra di Samuel formarono una o e le pupille si dilatarono. Nei mesi passati, il ragazzo aveva avuto modo di accorgersi dell'incredibile gentilezza dei denrisiani nei suoi confronti. Il signor Garlic, con il suo essere severo, era riuscito ad impartirgli diversi consigli utili sul come stare al mondo. Al contrario, il signor Jason si era rivelato più morbido e aveva conquistato l'eterna gratitudine di Samuel offrendogli una tisana così buona da sembra icore degli dei.
    «Gerd, Gerd, Gerd» Quando il ragazzo si accorse di star ripetendo il nome a voce alta, finì per mordersi la lingua. "Su Internet consigliano di ripetere il nome mentalmente, in modo da non dimenticarlo" Le spalle si alzarono come a voler denotare che ormai era troppo tardi per tornare indietro e la mano si tese verso la ragazza «Piacere, io sono Samuel. Samuel Starosta».
    Dopo una presa breve ma decisa, il ragazzo avrebbe fatto combaciare nuovamente i palmi delle mano. «Madame Gerd, vede» Il capo ruotò per mettere a fuoco i vari elementi presenti all'interno della stanza «Anche io ho una passione per le piante e le creature magiche. Sono un magibiologo provetto ma ho intenzione di migliorare le mie capacità nei prossimi mesi» Gli occhi avrebbero cercato di notare eventuali animaletti in giro per la fattoria per poi tornare nuovamente su quelli della donna «E nell'arco di qualche mese punto ad addestrare una creatura magica di livello XXXX».
    Le labbra si sarebbero arricciate verso l'alto. Dunque Samuel avrebbe lasciato all'altra il tempo di ridere perché tutti ridevano quando il ragazzo rivelava quel curioso piano per il futuro. «Nel particolare, sono un Auror» Ok, era ancora un tirocinante, però a lui serviva un famiglio da auror e non da studente T_T «E sto ancora valutando quale tipo di creatura ammaestrare. Madame Gerd, credo che lei abbia un'ottima conoscenza al riguardo. Le viene in mente qualche creatura di livello XXXX adatta ad un Auror?» Le mani cinsero i fianchi e le braccia disegnarono angoli retti «Stavo pensando ad uno Zouwu ma vorrei sentire anche la sua opinione».
    Il mento ruotò verso l'alto e le sopracciglia si incurvarono nella direzione opposta «Ah, giusto» Un indice venne sollevato verso l'alto «Di base non voglio comprare un famiglio ma oggetti utili per quest'ultimo. Però, immagino sia prima pensare a quale tipologia di famiglio avrò» Un secondo di silenzio e poi un «Aye» Nella speranza di sembrare almeno un tantino denrisiano.

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    Alla vista di Samuel, la donna, gentilmente si presentò, come sempre soleva fare, incassando la risposta del ragazzo, che prima pensò bene di memorizzare il suo nome enunciandolo tre volte "Sì, Gerd, e non è un diminutivo, come non lo è il nome di Sol, il mio famiglio" propose lei, tendendo un braccio e chiamando a sé il suo fido boa constrictor, certamente per farsene vanto, ma soprattutto per reazione a quanto aveva appena fatto Samuel 'Questo sembra un pazzo omicida con gli occhietti da cerbiatto'
    Complimenti, Samuel: eri riuscito a far colpo anche qui!
    Nonostante le sue opinioni, Gerd era prima di tutto una venditrice e poche cose potevano dissuaderla dal portare avanti un acquisto "Benvenuto Samuel" ripeté lei, quasi sorpresa che egli non avesse enunciato il suo nome tre volte, ma solo due 'Forse è una qualche forma di mania...' pensò lei, inclinando il capo ed annuendo al giovane nel mentre si presentava, culminando con la sparata della giornata: in qualche mese avrebbe addestrato una creatura XXXX.
    "Oh" Gerd colmò quasi immediatamente quel silenzio che generalmente veniva coperto con risate con uno dei suoi più materni sorrisi, con occhi brillanti, gentili e semplicemente entusiasti "Ma è fantastico" dichiarò dunque, facendosi avanti, nel mentre Sol si avviluppava intorno alla donna, assolutamente sincera 'Ma è fantastico, è un coglione completo: sarà facilissimo spennarlo!' realizzò, battendo e giungendo le mani "Si vede che sei un ragazzo appassionato, e tutti sanno QUANTO sia fondamentale l'entusiasmo e la determinazione con le creature magiche"
    Gerd ovviamente pensava quelle cose (ed infatti non parlò di gentilezza), tuttavia non nutriva alcuna speranza reale nel ragazzo, che lo osservava con quello sguardo sperso e quei lineamenti efebici che alla donna facevano temere non sapesse neanche gestire una puffola, figuriamoci una creatura a quattro X, tuttavia ciò certo non l'avrebbe fermata dall'approfittarsene, almeno finché la sua scarsa etica non avesse iniziato a stridere: ciò sarebbe successo al momento dell'acquisto, nel caso, per rispetto alla creatura magica.
    "Niente meno che un Auror, quindi avrai anche il sangue freddo per domare le creature più spietate" rifletté ancora lei ad alta voce, ormai lanciata nell'adulare l'altro, posando poi sensualmente un dito sulle labbra alla domanda di lei.
    Alzò gli occhi al cielo e rifletté su come potesse meglio intortare l'altro, dunque parlò "Gli Zouwu sono creature feroci, ma con un animo molto felino, simile al gatto, sono inolte molto veloci e questo li rende ideali come mezzo di trasporto, cosa interessante per un auror... si potrebbe sennò valutare un Occamy, ideale per eventuali incursioni, o un Demiguise, che con la sua capacità di predire passato e futuro sa essere molto utile"
    La donna incrociò le mani sotto i seni, poi si stampò in viso un sorrisetto "Ma... trattandosi di un auror come acquirente, potremmo anche spingerci su qualcosa che possa essere più degno compare in battaglia, come un velenottero, un grifone, un kelpie o... perché no... anche un drago" concluse lei, sorridendo "I draghi sono notoriamente ammaestrabili, inoltre ora esistono le razze nane, altamente domestiche..."
    Ovviamente tutto il discorso mirava a ingolosire il ragazzo con una creatura da alto output di danno, salvo poi rifilargli il draghetto: del resto, creare un bisogno era una delle fasi fondamentali del marketing no?
    Poteva essere un'idea, ma in vero il ragazzo sembrava al momento voler solo sondare il terreno ed acquistare beni di supporto "Oh... che cosa... insolita..." ammise lei, non sapendo bene come ricevere quell'informazione. Fece un paio di passi indietro con un sorriso un po' isterico, poi allargò le braccia "Ho qualsiasi tipo di accessorio: dimmi cosa ti può servire e te lo procurerò... hai animali, comunque, Samuel? Ogni buon magibiologo ha il suo, in fondo..." tentò lei di chiedere, carezzando poi, lieta, la testa di Sol, grata della sua presenza 'Questo... è davvero strano... secondo me è uno di quello che a letto ti chiede le cose strane come fargli la pipì addosso o di mettergli la museruola...' del resto, un po', Samuel, la inquietava.
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    Samuel Starosta
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    Le ragazze brasiliane sono solite nascondere dei grossi serpenti. Ora, Gerd aveva dei bellissimi tratti che potevano ricordare il paese in cui il ragazzo aveva studiato, eppure non era minimamente brasiliana, vero? «Aw, ma è proprio un bell'esemplare» Il ragazzo evitò di fare complimenti direttamente al famiglio perché le serpi, prevalentemente, non riescono ad udire la voce umana. La maestria con cui Gerd lo aveva richiamato a sé sembrava essere un'ottima garanzia della sua esperienza. «Le chiederei di poterlo toccare ma sono arrivato ora da Denrise e il profumo del suo villaggio sulle mie mani potrebbero confonderlo» Gli occhi scivolarono a destra e a sinistra nella speranza di notare guanti o talco. Il capo rimase perfettamente immobile. I movimenti bruschi potevano provocare ansia nei serpenti o agli animali che condividevano abitudini simili.
    «Oh» Il braccio gli scivolò dietro il capo e le unghia cercarono di fronteggiare quell'improvviso prurito causato dall'imbarazzo. «Si, i miei docenti dicevano lo stesso. Anche lei ha studiato a Castelbruxo, Madame Gerd?» Il sorriso si fece ancora più brillante notando come l'altra lo stesse appoggiando. Samuel non riuscì a trattenersi dal rinnovare le sue opinioni sui negozianti denrisiani: cordiali, gentili e con un cuore d'oro.
    I palmi finirono per congiungersi quando la ragazza cominciò a dispensare consigli. Persino il suo pitone passò in secondo piano. In quel momento Samuel aveva occhi solo per lei. Il capo continuava ad ondeggiare, come a voler confermare quanto appena detto dalla denrisiana.
    «Madame Gerd, la ringrazio infinitamente per i consigli» Samuel non spiccava per acume e sentire come quelle creature potessero risultare utili nei vari scenari fu una manna nel cielo. Il ragazzo si trattenne dal saltellare sul posto solo per il timore di spaventare Sol. «Ultimamente ho avuto un incontro ravvicinato con due esemplari di Neri delle ebridi» Al solo pensiero, una goccia di sudore gli si formò sulla fronte. «Lei conosce i neri delle ebridi? Ne abbiamo placati due ma in totale erano cinque» I palmi si distaccarono con velocità come a voler sottolineare la frase che avrebbe pronunciato da lì a breve «E uno di questi era enorme. Le consiglio di fare un salto in Inghilterra, meritano davvero» L'entusiasmo finì per ridimensionarsi quando al ragazzo tornò in mente la notte di Halloween. Samuel ricordava di aver visto un drago dalle dimensioni estremamente ridotte. «Si, ho presente i draghi nani. Sembrano interessanti ma forse una cavalcatura potrebbe tornare più utile».
    Perché la mente possa cadere nelle tattiche del marketing c'è bisogno che ci sia una mente e, come stava notando Gerd, quella di Samuel era abbastanza usurata. Vederla indietreggiare in quel modo lo portò a fare un passo in avanti. «Si, ho un tarantola brasiliana. La presi come famiglio ai tempi di Castelbruxo perché nessuno voleva adottarla» La ragazza non era l'unica ad avere un compagno singolare «Però credo che opterò per strumenti che possano tornare utili ad uno zouwu. Ho ricercato notizie sulla creatura e sono abbastanza sicuro che apprezzi gli odori orientali tipici della Cina. Detto ciò, le viene in mente qualche accessorio o oggetto che potrebbe tornarmi utile per addestrarlo o farlo sentire a suo agio?» Le mani tornarono sui fianchi, in attesa che la strega gli esponesse il suo listino.

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    Gerd Caleel
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    Gerd era una purosangue denrisiana DOC, anche se un po' contaminata dai popoli stranieri negli usi e costumi, ed infatti come una brasiliana media (?) presentava una bella sorpresa: tale non era tanto il povero Sol, ovviamente, quanto il suo carattere truffaldino.
    Sorrise quando vide Samuel non impressionarsi alla vista del suo Sol ed anzi carezzò la sua creatura "Scelta saggia..." confermò lei, cercando di suonar sorniona, ma letale, cercando un po' di alimentare una certa aura di mistero, che magari potesse sedurre il ragazzo.
    Il piano parve funzionare, soprattutto quando egli la paragonò a Castelbruxo "No, mi dispiace" ammise lei alla richiesta sul suo curriculum, abbozzando un sorriso ed incrociando le braccia sotto i seni "Ma ci ho tenuto dei seminari: ho fatto parte di una spedizione di ricerca nella foresta amazzonica e ovviamente non potevamo negare agli studenti l'occasione di saperne di più" ammise lei con finta modestia, agitando quasi imbarazzata la mano destra, che sfarfallava così leggera per l'aria, nel mentre l'altro le chiedeva consiglio su cosa acquistare e lei proponeva una lunga lista di costose creature, anche se alla fine quella che più colpì il giovane furono i draghi, anche se non nel senso che sperava "Oh" affermò lei, speranzosa di sedurlo con i suoi draghi nani, apprendendo come egli avesse invece affrontato le creature più maestose "Hai fatto parte di quella disperata e coraggiosa spedizione?" chiese lei, sinceramente (per una volta) interessata: aveva ovviamente letto tutto dai giornali con grosso interesse, ma non pensava di poter chiedere direttamente a qualcuno che vi era stato.
    "Comunque, ragazzo, sembri una persona sveglia, quindi lascia che ti dia un consiglio" pericolosa, ella si avvicinò, posando una mano sulla guancia di lui "Se vuoi conoscere le creature magiche, davvero, devi girare il mondo come Darwin e Scamader: prendi il mare, salpa e incontrale allo stato brado, nella loro forma più possente e selvaggia. Solo così imparerai davvero"
    Lo fissò dritto negli occhi, poi si allontanò, soprattutto quando seppe che egli continuava a preferire qualcosa di cavalcabile e che desiderava, comunque, un accessorio 'Sei un furbetto eh? Mi fai parlate tanto, ma alla fine sei entrato con un'idea e con quella esci' e lei, da truffatrice, quel dettaglio lo aveva notato, stimando il ragazzo lievemente di più, ma anche per questo detestandolo 'Odio chi fa il tonto e poi non si fa raggirare!' si disse infatti, alzando gli occhi con far fatuo e posandosi un dito sulle labbra, battendolo regolarmente.
    "Ho accessori per ogni evenienza, ma tu sai quanto sia grosso uno zouwu? Hai idea di dove metterlo? Non ci starà mai nel tuo salotto, lo sai vero?" fece lei presente, inclinando poi la testa "In ogni caso, noto il suo comportamento simile al gatto, ho diversi accessori da proporti" e fu così che estrasse tutta una serie di giocattoli per gatti, tra i quali ne afferrò uno nello specifico "Questo è un sonaglietto luminoso: unisce suoni tintinnanti a effetti luminosi brillanti. Stregherà uno zouwu anche a distanza" rise lei, proponendo poi al ragazzo altri due accessori: una sella il cuoio e stroffa e un fischietto "Per una cavalcata ottimale e per richiamarlo al bisogno..." precisò "Vengono 20 galeoni l'uno..." concluse lei, ancora speranzosa di poter almeno svuotare le tasche del ragazzo.
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    Samuel Starosta
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    Così come il topo cade in trappola percepito l'odore del formaggio, Samuel venne sedotto facilmente sentendo Gerd parlare di creature magiche e foreste inesplorate. Da buon studente qual'era, ancora una volta lasciò la strega libera di esercitare il suo carisma. «Si» Il ragazzo deglutì «Ho fatto, si, ho fatto parte di quella spedizione.» Le guance si tinsero di un rosa confetto e Samuel cercò di farsi coraggio per dire anche qualcos'altro. Non si trattava tanto di fare una bella figura, bensì era più un modo per soddisfare l'interesse dell'altra «Però il grosso lo hanno fatto gli auror più esperti. Immagino che la dea bendata ci abbia dato una mano. Insomma, chiunque abbia ammaliato i draghi doveva essere un esperto ben più... esperto... di tutti noi» Come una tartaruga, il ragazzo si chiuse tra le sue spalle per poi sollevare le braccia in segno di resa «Ma alla fine la giustizia ha vinto. Come sempre».
    Anche i successivi consigli vennero colti con piacere. Quando la mano di Gerd sfiorò la guancia di Samuel, delle fossette si formarono ai lati del volto. Gli occhi scivolarono su quelli dell'altra e il capo cominciò a dondolare in segno di consenso. «È quello che mi piacerebbe fare. Però sono anche un paladino della giustizia. Non riuscirei mai a perdonarmi qualcuno sulla coscienza solo perché mi sono spinto troppo lontano, ecco» Forse, tra gli auror, c'era anche una branchia specializzata proprio in quel settore. Tornato a Londra si sarebbe dovuto informare «Immagino che mi ci vorrà molto tempo, quindi. Ma non è così che si formano gli alberi più alti e le valli più profonde?».
    Quando la strega si staccò dal giovane tirocinante, quest'ultimo piegò le labbra in segno di resa. Decise di non fare altro perché l'altra sembrava immersa nei suoi pensieri. E un tonto come lui comprendeva quanto potesse essere difficile pensare. «Più o meno si» In verità, lo sapeva molto bene. La stessa parola racchiudeva le dimensioni della creatura: Zouwu, gatto grande quanto un elefante. Però, quando si appartiene ad una famiglia di miliardaria, non è lo spazio che ti manco - al massimo un po' l'affetto -. «Beh, credo di voler prendere una copia di tutti gli accessori che ha appena nominato» Questa volta fu Samuel a portarsi un dito sulle labbra «E se ha un qualche dolcetto in grado di placare creature magiche, gli chiederei anche uno di questi.»
    Con grande gioia dell'altra, il ragazzo portò la mano alla tasca per poi estrarre un bel gruzzoletto di galeoni nell'attesa di pagare ciò che avrebbe dovuto.

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    Gerd non era come tutti i denrisiani: lei non avena niente contro i Londinesi 'Specialmente se pagano' aveva girato troppo il mondo per simili pregiudizi, e in generale non era poi così convinta che i Denrisiani fossero tanto meglio degli altri 'Siamo un cazzo di scoglio circondato di mostri con dentro predoni, cacciatori e altre persone violente decisamente poco assortite e ancor meno lavate' affermò lei, che evidentemente doveva essere alla lontana cugina di Alexander Olwen.
    A lei dunque non importava di dove fosse Samuel, ma in vero neanche gli importava di quell'occhio smarrito e cucciolo che lo caratterizzava, se non nella misura che ciò potesse procacciarle un miglior incasso. Lo intimidì col proprio carisma, e in quando donna saggia sapeva come ciò non fosse bene 'L'uomo che si sente preda è pericoloso, perché scappa' si ripeté lei, cercando di mostrare vivo interesse per una vicenda che in effetti la incuriosiva davvero, come il salvataggio dei draghi quasi dirottati da qualcuno con vastissime conoscenze in campo di magia verde; a sentire Samuel tali capacità trascendevano quelli dei due 'Parla per te' si disse lei allargando un sorriso gentile, mentre nella sua mente si sarebbe solo tolta una scarpa per rompergli in testa un tacco a spillo 'Ben pochi lucertoloni sanno dir di no a Gerd Kaleel, un po' come gli uomini!'
    Perole fiere per quanto solitarie, e forse neanche troppo vere, del resto, glissato sul concetto di giustizia a Denrise 'No, non ce la faccio a fargli presente che quest'isola è un covo di briganti protetti dalla non-estradizione', non restava che discutere di cosa comprare e contrattare.
    Ovviamente la mora tentò il colpaccio, ma con un sorriso disarmante l'Auror proseguì ritto per la sua via, che lo conduceva ad acquistare nel futuro uno Zouwu, ma proprio quando la donna si stava rassegnando a vendere una sola, piccola, cosa lui la stupì comprando ben di più 'oh, mio giovane allocco: che il mare ti benedica e ti garantisca un viaggio di ritorno sicuro e quindi uno di nuovo qui, da me, pronto a spendere altri soldi!' pregò lei, allargando un sorriso ed annuendo "Hai quel bel sorrisetto in volto e ti brillano pure gli occhi quando vedi un animale... ma sai cosa vuoi, vero?" gli disse con un occhiolino, offrendo in scatolette in cartone il fischietto, il sonaglio e anche il pacchetto di dolciumi per creature magiche "Sono per i felidi" disse indicando il cibo "Lo troveranno delizioso" propose con un secondo occhiolino "Fanno 65 galeoni: per la sella non preoccuparti, se mi dai un indirizzo te la farò direttamente recapitare a casa con un nostro catalogo, l'indirizzo e il numero di telefono, così quando vorrai cimentarti con uno zouwu saprai come avvertirmi" e così detto, mise l'Auror nelle condizioni di lasciare il locale, nel mentre le poteva tornare a far ciò che le riusciva meglio: contare i soldi.
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