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.RevelioGDRAaron BarnesMedimago | 27 anniCome si era riuscito a procurare il sangue del fratello? Ben, semplicissimo era un medimago e sapeva esattamente come procurarsi del sangue in quel pochissimo lasso di tempo, quindi si era semplicemente smaterializzato a Denrise, aveva chiesto al fratello di fare una piccola uscita e boom, con un piccolo spillino si era procurato del sangue. La scusa? Beh, gli aveva chiesto se potevano andare a correre insieme per le 6:30 di mattina così da potersi aggiornare sulle ultime novità della questione, come ad esempio il fatto che aveva chiesto ad Annie di andare a vivere con loro. Non aveva capito se era felice o meno, ma aveva semplicemente annuito e detto che andava bene, ma che per lei valevano le stesse identiche regole che valevano per entrambi: niente estranei in casa. Poteva invitare Lance? Chissà.. ancora non lo aveva capito ma comunque Blake, seppur adorava Annie in tutte le sue forme, avrebbe fatto il pazzo anche con lei ed essendo quella casa sua... beh, era difficile dire no agli scleri di Blake, quindi...Una volta ottenuto quello che voleva, tornò prima a casa sua a londra, si lavò si cambiò ed alle 8:30, come richiesto da Selen, era li, di fronte a Magie Sinister. Quando arrivò, però non ottenne quello che aveva sperato, era veramente tutto quanto chiuso? Quel posto di giorno non sembrava neanche niente di che, effettivamente, ma Aaron doiava i ritardi e quindi si morse il labbro e sbuffò con in mano la sua boccetta di vetro colorata solamente con il sangue. Controllò il suo orologio più e più volte ma niente, erano le 8:30 e non c'era nessuno. Ma...Che cavolo! Non è possibile, forse ho sbagliato io a capire?Ed adesso cominciava aparlare anche da solo? Infondo non era ne la prima ne l'ultima volta, fece il giro dello stabile per cercare di capire se era lui che non sapeva riconoscere la via per entrare, oppure effettivamente era davvero chiuso. Quindi Selene lo aveva inganna? Perchè mai? Forse veramente avrebbe dovuto pronunciare il voto infrangibile! Ma nel momento stesso pensò quelle cose se ne pentì, in quanto gli tornarono in mente quegli occhi così profondi e con belli. Scosse il capo. Ma che diavolo gli stava prendendo? Forse si, l'astinenza cominciava a farsi sentire!.
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.RevelioGDRAaron BarnesMedimago | 27 anniLui che era sempre stata una persona veramente, ma veramente puntuale, si sentì seriamente mortificato per quello che era appena successo! Era arrivato in ritardo perchè non aveva capito l'orario dettato dalla donna , il che lo faceva sentire anche un gran coglione, a dire il vero. Infondo aveva capito che la sua influenza era stata talmente tanto forte che veramente si sentiva come un ragazzino davanti alla sua prima cotta. on sapeva se quelle sensazioni fossero per il posto, per quello che stava facendo, per il fatto che aveva agito completamente da solo e d'istinto. Non sapeva esattamente il perchè di tutto quel trasporto improvviso per quella situazione, ma era certo che quello che stava provando in quel momento era reale e poteva essere definito con un'unicaparola: disagio. Mi scuso... io non volevo arrivare in ritardo, non sono proprio il tipo, ma ieri sera avevo capito a quest'ora e... beh, mi scusi, veramente! Le sue scuse erano sincere e il suo sguardo era realmente mortificato per quello che era successo. Comunque, alla fine entrò dopo di lei nel suo negozio e si guardò di nuovo intonro. Questa volta quella dannata testolina la guardò già male e si rese conto di essere meno terrorizzato da tutto quello. Arrivarono al bancone che questa volta era totalmente libero e quando cominciò a leggere quello che la donna gli passò alzò un sopracciglio. Ok. Si stava mettendo palesemente nei guai. Posò la boccetta di sangue di Blake sul bancone e poi prese la penna. So già la risposta, ma ne voglio essere davvero sicuro. Il pagamento sarà il favore che lei mi chiederà, giusto? Senza però dirlo adesso prima di firmare... ho capito bene? Chiese poi rileggendo una seconda volta il contratto. Era un imprenditore, di contratti ne vedeva dalla mattina alla sera, e visto che era anche un cavolo di pignolo e sopratutto era un Barnes
(naaah non centra niente il fatto che il player sia un avvocato!), Aaron si sentì in dovere di integrare quel contrattino:
A seguito di accordi presi con la proprietaria di Magie Sinister, Sélène Du Marais, per l'esecuzione del servizio di maledizioni su commissione offerto dall'attività al 13/b di Nocturne Alley, il sottoscritto Aaron Barnes, Nato a Londra il 25.06.92, si impegna a pagare, in cambio del servizio ricevuto, in qualsivoglia modalità la commissionaria della suddetta maledizione riterrà necessario.
La sua onestà lo avrebbe ripagato? No, assolutamente non era quello il caso. Firmerò, ma vorrei aggiungere una clausula al contratto, visto che sono stato io stesso a renderlo impugnabile da me stesso. Infondo di Aaron Barnes ce ne era solamente uno, di Aaron ce ne erano tantissimi al mondo, infodno era un nome molto comune nella comunità sia babbana che magica. Si morse il labbro. Farò tutto quello che vuole, ma la mia azione deve essere unica. Nel senso che non può chiedermi un favore ogni mese, o ogni anno. La sua prestazione sarà unica, e la mia deve essere altrettanto. Infondo sapeva che lei avrebbe chiesto qualcosa di illegale, ma Aaron era una persona di parola e non si sarebbe mai tirato indietro in nessun caso, specialmente arrivato fino a quel punto. Inoltre era il proprietario di una catena di Hotel di lusso ed era ricco come solo qualcun'altro nel mondo, questo voleva dire che sapeva come trattare e sopratutto che non era del tutto un santo. Si sa che il mondo dll'edilizia è quello più corrotto e sporco, ma si sa anche che per entrare in certi giri e riuscire, sopratutto a rimanerci l'aureola non è di certo l'accessorio che si indossa! Guardò la donna. Dovevano arrivare sicuramente ad un compromesso prima che lui firmasse.. -
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.RevelioGDRAaron BarnesMedimago | 27 anniI Barnes erano di difficile inquadramento. Aaron poteva sembrare una persona ingenua che sfiorava l'esser fesso, e Blake poteva sembrare un arrogante impulsivo senza nessuna logica. Entrambe le supposizioni, comunque, erano giuste e sbagliate allo stesso tempo. Aaron era una persona onesta, gentile, raffinata e che tendeva all'ingenuità, perchè tendeva a vedere sempre il buono nelle persone, cercava di essere sempre al top delle aspettative degli altri e cercava, in qualche modo, di essere migliore per le persone che amava facendo sacrifici e cercando di prendersi delle responsabilità che a volte neanche gli competevano. Blake, invece, cercava di essere migliore degli altri perchè non sopportava essere al secondo posto, rispetto a nessuno, quindi cercava di spronarsi da solo e migliorare le sue qualità, questo veniva semplicemente scambiato per arroganza, oppure per bullismo. Ma tornando al maggiore. Aaron non era uno sprovveduto, era cresciuto con suo nonno e suo padre che si, erano sicuramente dei gentil uomini, ma no, non erano delle persone con un cuore purissimo. Aaron lo era? Assolutamente no. L'onestà, non era sempre sinonimo di purezza. Anche lui aveva fatto i suoi compromessi e le sue azioni spregevoli, non aveva mai ucciso nessuno, ne tanto meno aveva messo in pericolo qualcuno ma questo non voleva dire che era un santo. Aveva corrotto persone, comprato appalti, aveva minacciato persone ed occultato delle prove. Insomma tutto quello che era necessario per divenire un potentissimo imprenditore nel mondo. Non si poteva pensare che la famiglia Barnes non avesse degli scheletri dell'armadio, infondo Blake aveva comprato uno degli Hotel piùlussuosi a Dubai e ci aveva piazzato il suo cognome sopra, esattamente, un ragazzino di appena 14 anni, come era possibile che avesse tutto quel potere? Beh, c'era l'astuzia di Aaron dietro a tutti gli accordi. Aveva imparato dai migliori e sapeva quando le persone bleffavano. Era un pò come dottor Jekill e mr hyde, poteva essere fregato su tutto, veramente, era ingenuo e non di certo un cuor di leone nella vita,ma... gli affari erano un'altra cosa. Sogghignò quando lei disse che avrebbe prlato chiaro. Ascoltò la sua proposta. Mi ascolti! Ho osservato i suoi movimenti di ieri sera e quelli di questa mattina esattamente come lei ha fatto con me. Sono stato realmente affascinanto, ed interssato ad ogni suo gesto, le confesso anche che ad un certo punto mi sono eccitato da tutta la situazione. Se devo essere ancora più sincero, mi sento ancora terribilmente in ansia a stare in questo negozio ed ho il timore che ad un certo punto sbuchi qualche testa vodoo o mano o non so che altra diavoleria che mi faccia venire un infarto secco, perchè succederà sicuramente... ma. Era sincero, perchè Aaron era sempre sincero. Non sapeva mentire. Non mi prenda in giro. é una donna troppo intelligente per farmi sottoscrivere un contratto solamente per del sangue. Sa benissimo, perchè mi ha capito da subito, che quello glielo posso procurare anche senza tutti questi formalismi. Se vuole del rifornimento di sangue ogni settimana, farò in modo di darglielo. Ma non firmerò nessun contratto per questo. Il mio nome su un foglio vale più di quanto lei possa immaginare Ed era così. Si guardò di nuovo intorno. Aveva il cuore che gli batteva così forte che sentiva seriamente il "tun tun", ma era adrenalina e se era quello il punto, bastava una stretta di mano. Se non basta la mia parola sono pronto per il voto infrangibile. Quando lui il giorno prima aveva messo in dubbio la sua parola lei così aveva risposto... ed allora! Aaron era uno che imparava veramente, ma veramente in fretta!.
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.RevelioGDRAaron BarnesMedimago | 27 anniLa cosa che facilitava tantissimo Aaron nella vita era la sua gentilezza, gentilezza e spontaneità che spesso e volentieri veniva tramutata in ingenuità e poco carattere. No, non era così. Aaron il carattere ce l'aveva eccome, sapeva come prendersi quello che si meritava e sapeva anche come fare per meritare il rispetto degli altri ma non era una persona arrogante. Non gli servivano giochetti oppure meri atteggimaneti da grande uomo per conquistare il rispetto degli altri, preferiva sorprendere le persone in altra maniera, ossia facendogli capire che non era uno stupido. Non lo era mai stato. Aaron era intelligente era rispettoso, era spontaneo, era una di quelle persone che se vedi in mezzo la strada non punteresti su di lui neanche un dollaro, ed è lo stesso che ti farebbe perdere tutto. Selene aveva fatto l'errode di sottovalutare un Barnes e quelle erano le conseguenze. Si morse il labro quando lei gli disse che era stato spavaldo a dettar legge a casa sua. Non volevo dettar legge e se le ho mancato di rispetto mi dispiace, non era mia intenzione! Non voleva essere spavaldo ne dettare legge, era solamente una considerazione. Aaron era fatto in quel modo, gli era stato insegnato che comunque qualsiasi cosa dovesse fare la verità e la sincerità era l'ingrediente chiave che lo avrebbero fatto vincere sempre. Così gli aveva insegnato suo nonno e così aveva fatto lui. Non c'era niente da dire, ne tanto meno da programmare, una donna come lei non poteva che volere altro che del semplice sangue. Ma rimase sorpreso, piacevolmente, dalle parole di Selene sul suo conto. Sono lunsingato! Disse semplicemente prima di sentire la sua vera richiesta. Ecco, adesso cominciavano i casini e sopratutto cominciavano le cose serie. Voleva organi umani freschi. Si morse il labbro e ci pensò. Ma non posso garantirglieli tutte le settimane. So dove li tengono, so come farli sparire e so anche come non farmi scoprire. Ma Per farlo non posso strafare. Quindi, prese la pena e firmò con il suo nome per esteso e ben visibile il foglio e tornò a guardarla. Glieli porterò io, almeno uno ogni due settimane, se ha richieste specifiche può comunicarmelo. cacciò un bigliettino da visita con i suoi recapiti telefonici. Poi posò la sua boccetta di sangue. Non volevo irritarla, volevo solamente qualcosa pr proteggere mio fratello.... Ed adesso la donna latina avrebbe rivisto lo stesso ragazzo della sera prima. Infondo i Barnes erano così. Blake aveva scritto una canzone, ed i quella canzone aveva racchiuso tutta l'essenza dei Barnes "siamo mille universi dentro una sola persona", non c'era una versione di un Barnes, c'erano tremila versioni e tutte erano vere ed autentiche. Appena avrò la mia sfera maledetta non mi vedrà mai più! Infondo mica davvero pensava che sarebbe stato lui il fattorino di organi umani! Assolutamente no!.
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.RevelioGDRAaron BarnesMedimago | 27 anniSapeva che aveva fatto qualcosa di azzardato ed anche abbastanza stupido ma se le buone non erano servite a niente, allora doveva per forza ricorrere ai rimedi quelli belli consistenti. Blake era suo fratello e doveva essere capace di difenderlo sempre, in qualsasi momento, ma il problema era che stare dietro a quella testa calda di Blake era difficile perchè lui non faceva in tempo di dire una cosa che suo fratello già aveva fatto altre e tre milioni di cose, Blake viaggiava su di un'altra linea d'onda e a stento le persone che amava riuscivano a viaggiare insieme a lui. Forse neanche Lilith ci sarebbe mai riuscita, nonostante le sue parole dolcissime di quando si erano conosciuti. Ma in quel momento lui era suo fratello maggiore ed, in effetti, la sua unica famiglia, nonchè il punto di riferimento di quel coglioncello e doveva sapere seriamente, che si poteva fidare degli inzegnanti con cui faceva le lezioni e sopratutto di suo fratello. Suo fratello che, sapeva quasi con certezza, che dopo un primo momento di scazzo assoluto, avrebbe capito ed avrebbe anche fatto icomplimenti ad Aaron per la sua mossa. Infondo non poteva farci niente, era lui che prendeva le decisioni in quella famiglia e comunque era per il suo bene. Non voleva utilizzare davvero la sfera sempre, ogni giorno e minuto, ma doveva essere certo che nel momento in cui voleva sapere dove fosse suo fratello, lo avrebbe saputo. Accettò quell'accordo perchè diavolo! Per Blake si sarebbe venduto anche al diavolo in persona e poi avrebbe semplicemente sorriso alla donna. La vicinanza con quel luogo, lei a così poca distanza dal suo viso gli fecero tornare un brivido, lo stesso che aveva avuto la sera prima e si costrinse anche a fare un passo indietro pregando ogni santo che non ci fosse niente dietro la sua schiena che lo afferrasse o parlasse o altro. non era pronto ed in quel momento era seriamente concentrato. Quando la strega si allontanò lui deglutì a vuoto e poi la osservò fare quella maledizione, si coprì gli occhi quando vide quel fascio di luce arrivare e quando gli consegnò la sfera, un Blake... intento a studiare lo fece rabbrividire ancora di più. Davvero? Insomma... tutto quel casino e poi lui aveva messo la testa a posto da solo. Annuì alle raccomandazioni della latina e poi fece per andare verso la porta. é stato un piacere fare affari con lei! Disse semplicemente guardando la sfera nelle sue mani e poi mordendosi il labbro. Si sentiva sollevato a guardare suo fratello tranquillo li a studiare. Era seriamente sollevato da tutto quello ed anche convinto di quello che aveva fatto..