Votes taken by You can call me Papi

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    Malcolm Warren
    Animagus Golden Retriever

    Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandiracconti?”. “No, non terminano mai i racconti”, disse Frodo. “Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi… o fra breve”.
    now playing |Mr. Brightside - The Killers


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    Mal nella sua vita ne aveva viste e fatte di ogni. Non era mai stato attratto dal lato oscuro, a dire il vero... non si era mai fatto domande su cosa fosse giusto o sbagliato. Aveva sviluppato, con gli anni, un proprio concetto di etica e morale: entrare all'interno di un vecchio palazzo abbandonato per girare un video con il suo magitelefonino, nonostante quella fosse proprietà privata, non era così grave come gliela avevano dipinta gli auror ogni volta che lo avevano beccato. Se qualcuno non abitava quel posto da anni, come potevano pensare di farli il pippone? E per quanto riguardava gli oggetti che vendeva... insomma, persino con una forchetta potevi uccidere un povero cristiano. Non erano gli oggetti ad essere malvagi, ma il modo in cui venivano utilizzati. Ad ogni modo, quei pensieri - partoriti dalla sua mente - non avrebbe saputo esprimerli a parole. Troppo babbeo per fare della filosofia.
    Quel giorno, come sempre, il Crowley non aveva una gran clientela. Notturn, per quanto fosse... fichissima, limitava il viavai di gente che Mal avrebbe definito "Simpy ma un po' stranine" nelle ore notturne, e di giorno, i suoi clienti erano per lo più scappati di casa, maghi sbronzi che non sapevano manco dove fossero, ragazzine che vedevano i suoi video ma non avevano spicci per comprare nemmeno una testolina parlante e quella simpatica megera che gli veniva a comprare le zampe di rospo ogni giovedì. Aveva appena finito di girare il suo vlog giornaliero quando un ragazzo si presentò al bancone.
    Le parole del giovane lo fecero sorridere, senza malizia... uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti.

    "Ah see??" - sorrise sistemandosi il ciuffo - "E chi lo dice?"

    Disse con il suo forte accento americano, sfilandosi una canna dalla felpa ed infilandosela tra le labbra, sorridendo di nuovo prima di accenderla.

    "Posso aiutarti dude?"
  2. .
    Malcolm Warren
    Animagus Golden Retriever

    Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandiracconti?”. “No, non terminano mai i racconti”, disse Frodo. “Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi… o fra breve”.
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    "Whaaa whaaaaaaa whaaats'up Guyz e benvenuti sul mio canale, qui è Mal e questa è una nuova puntata di... MAGIIIC MYSTERY! Il programma che va in onda ogni giovedì in cui parliamo di misteri, poltergeist e magia oscura..." Camminava Mal, con il suo magicellulare in mano, fisso sulle visualizzazioni del suo canale. Erano parecchie, soprattutto da un anno a questa parte.
    Quando aveva intervistato il fantasma di un mago oscuro in una dispersa casupola abbandonata in un bosco chissà dove, tutto era cambiato. Quel giorno aveva anche rischiato di perdere una gamba, arrampicandosi tra le ripide strettoie piene di grotte e tane di chissà quale creatura.
    Ne era valsa la pena però: da quel giorno, cinquemilaeseicento maghi sparsi in tutto il globo guardavano le sue dirette del giovedì, ed una lontana azienda di tonici per maghi gli aveva chiesto di sponsorizzare la sua pozione dimagrante. Una sciocchezza che gli aveva permesso di comprare casa sopra il suo negozio.
    Anche gli affari dopo quel video erano andati piuttosto bene, per quanto lui lo facesse per divertirsi, i continui video che iniziavano al Crowley avevano reso quel luogo una mecca per quindicenni un po' emo, appassionati come lui di misteri e storie dai contorni dark.
    Mal in tutto quel gran casino non era cambiato poi molto. Certo, era sempre stato un tantino vanitosetto, ed i commenti di adolescenti invasate con i suoi poster in camera gli facevano piacere, ma era fin troppo leggero per pensare seriamente a come sfruttare al meglio la situazione per trarne vantaggio.
    "Oggi vi porto al Villaggio di Denrise, dove gira voce che secoli fa vivesse una megera che tuttora infesta una locanda."
    Camminò verso di essa a passo svelto, cercando di intercettare lo sguardo di qualche passante da intervistare. Tutti i suoi video andavano pressappoco in quel modo, ma di tanto in tanto capitava di incappare in qualcosa di interessante: personaggi bizzarri, fantasmi dai tragici passati o qualche bizzarro oggetto che 9/10, l'unica particolarità oscura che avevano era il loro utilizzo, incomprensibile per Mal e quindi teerriiibilmeeeente misteriooosooo...
    "Signora!!" - fece, correndo verso una donna dai capelli ramati - "Salve signora! Sono Mal, di Magic Mystery... lei ha sentito parlare della presenza oscura che infesta quell'edificio?"
  3. .
    Perfetto! Hai preferenze?
  4. .
    Numero di partecipanti: 1 dai
    Sezione in cui aprire: Indifferente
    Info aggiuntive: Indifferente <3
  5. .
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Faust
    18yo • chaotic energy • Alchimista
    Let Me Adore You - Soko

    Cissie si lasciò sfilare la sua birra dalle dita, seguendo il bicchiere allontanarsi per poi poggiare il suo sguardo sulla ragazza.
    Accennò un sorriso sghembo, assaggiando il cocktail che Jess gli stava propinandoE il Long Island sarebbe raffinato?
    Ridacchiò un poco, tornando ad appoggiarsi alla colonna di prima.
    I due si conoscevano da poco, non che potesse dire chissà che su di lei... eppure la ragazza aveva quel non so che, che gli metteva allegria. Forse quel suo modo di fare scanzonato, così pieno di vita da sembrare a tratti quasi spensierato, in confronto a certi bacchettoni che di solito si ritrovava a frequentare.
    Cissie teneva lo sguardo sul palco. Band a parte, quelle erano il tipo di serate che gli piaceva di più frequentare. Il lavoro con l'Acromantula lo portava spesso e volentieri a chiudersi in sé stesso, stando ben lontano dai ragazzini della sua età. Lui, che era il più piccolo e l'ultimo arrivato tra i criminali, aveva sempre più bisogno di sentirsi parte di qualcosa che esulava completamente il suo lavoro.
    Era il genere di ragazzo che amava andare a ballare e interagire con le persone, proprio per quel motivo, seppur fosse rischioso, aveva deciso di non mollare il suo gruppo, sperando che quello gli desse modo di incontrare altre persone.
    Beh... - disse voltandosi per trovarsi a pochi centimetri dal viso di lei - Dopo aver sentito il gruppo di prima, ti sembrerà tutto uno schifo.
    Sul suo volto, spuntò un sorrisetto allegro, quasi per sfidare la ragazza a dire il contrario.
    Jess era carina, molto carina... ma la cosa che a Narcisse piaceva di più era quel sorriso capace di illuminare un'intera stanza. In qualche modo lo faceva stare bene, il che era assurdo, ma di certo non gli dispiaceva.
    Quindi... sei all'ultimo anno, non è così? - ipotizzò - Cosa farai una volta finita la scuola?
    Prese un altra sorsata di Long Island, rimanendo a guardare gli occhioni scuri di Jess.
  6. .
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Delia
    18yo • chaotic energy • Alchimista
    Let Me Adore You - Soko

    Ho portato tutto!
    Si fece largo gongolando, guardando le persone che dapprima gli avevano sbarrato la strada di sottecchi, il naso puntato all'insù un po' sdegnato, senza dire una parola. Non aveva mai ricevuto un trattamento di simile riguardo e la cosa, ovviamente, non gli dispiaceva.
    Cissie scrutò i volti dei presenti, cercando di trovare tra loro gli Auror di cui dovevano sbarazzarsi, ma prima ancora di potersi preparare psicologicamente a quel che avrebbe dovuto fare, il suo compagno alzò la bacchetta contro i nemici.
    Narcisse, d'istinto, portò le mani al suo viso. Impaurito forse che qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo, ma non appena sfiorò la pelle morbida e liscia di Delia, un sorrisetto si aprì sul suo volto.
    Delia alzò lo sguardo velocemente, focalizzando davanti a sé il bersaglio, le sue dita scivolarono alla cintola, estranendo la sua fida compagna dal fodero per puntarla in direzione dei suoi nemici. Cissie amava un altro tipo di incantesimi, maledizioni più subdole, lente nel consumare la propria vittima come il veleno di una serpe. Il suo preferito era senza ombra di dubbio il Flos Candida, straziante e bellissimo al tempo stesso. Ma quello forse non era il momento adatto per un simile incantesimo. Le circostanze di quella battaglia non gli avrebbero dato modo di agire come meglio credeva, quindi, si lasciò trasportare dalla corrente.
    Sentendo la voce di Alton decise di seguirlo a ruota, causando una bella esplosione con i controfiocchi.

    Bombarda Maxima!

    L'anatema sfiorò le sue labbra deciso, sul suo viso vi era un'espressione concentrata e distaccata, come se stesse aggiustando magicamente un orologio incantato... nulla di più, nulla di meno. Se l'incantesimo fosse andato a buon fine, Cissie sarebbe stato contento soltanto nel vedere il risultato della propria magia andare a segno. Non avrebbe provato piacere nell'infliggere dolore né gli sarebbe dispiaciuto, semplicemente eseguiva degli ordini, senza pensarci troppo.





    Narcisse segue a ruota il suo compagno, lanciando un Bombarda Maxima

    Coraggio: 20

    Empatia: 25

    Intelligenza: 30

    Resistenza: 25 Tecnica: 30

    Intuito: 20

    Destrezza: 20

    Carisma: 31

    CV: Magibiologo [Verde I]

    Alchimia Fondamentale [Alchimia I]
  7. .


    Narcisse Faust
    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.

    Sentì le dita della ragazza scorrere sul suo viso, un tocco talmente delicato, da fargli venire i brividi a fior di pelle.
    Essere toccato gli piaceva sempre, non aveva mai avuto troppa gente che gli riservava carezze gentili, a volte andava a letto con gente solo per sentirsi sfiorato da qualcuno, patetico... è vero, ma per un ragazzo come Narcisse neppure una carezza veniva data per scontata.
    Sono appena arrivato da Parigi, la ville de l'amour.
    Pronunciò quella frase con enfasi, come se ci credesse davvero. Sei la prima persona che incontro... ho avuto fortuna, non credi?
    Le sorrise, vedendo schiudere quei due smeraldi sotto le folte ciglia. Narcisse non sapeva ancora il suo nome ma già sentiva di essersi innamorato, un amore alla Narcisse: uno di quelli che aveva la stessa durata di un fiammifero acceso.
    Se fossi davvero un lupo, saresti il lupo più bello che abbia mai visto... - bisbigliò quelle parole portandosi la bottiglia alle labbra, prendendo una sorsata che le scese bruciante giù per la trachea. Voleva sbronzarsi, Narcisse voleva decisamente provare quella sensazione di totale stordimento che si prova quando ci si perde tra le strade buie di una città sconosciuta. Una sensazione che non gli sarebbe stata difficile da provare, dato che la testa iniziava già a vorticargli forte.
    Quando sentì l'ultima parte della frase però, cercò di ritrovare il contegno. Si concentrò per spegnere quel sorrisetto a fior di labbra, soffiando sul bordo della bottiglia per produrre quello strano suono di vetro.
    Oh... non immagini quanto possa essere bravo... Je suis doué. - gli sfuggì un ghigno malizioso, forse Cissie era già fin troppo alticcio per fingersi composto, ma si voltò a guardare la ragazza, avvicinandosi al suo viso quasi per provocarla. - Ho un pianoforte nel mio appartamento... potrei farti sentire qualcosa.
    Rimase impalato a guardarla, il suo viso era a pochissimi centimetri da quello della ragazza di cui non sapeva ancora il nome, ma poco gli importava. I nomi erano solo un orpello, un mero epiteto per etichettare una persona. Qualsiasi fosse il nome di quella strana creaturina che giocava con lui come farebbe una ninfetta con un ragazzino sperduto, non sarebbe mai riuscito a descrivere ciò che davvero era quella ragazza.
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Delia
    18yo • chaotic energy • Alchimista
    Let Me Adore You - Soko

    Avanzava pigramente tra la folla, guardando i giocatori in posizione sulle loro scope.
    A lui non era mai importato troppo delle partite di quidditch altrui, tutto quel clamore non lo capiva granché, ma questo poco importava.
    Era concentrato a pensare quel che era successo quella notte a Notturn... no, non pensava troppo all'omicidio che aveva commesso, ovviamente un po' gli dispiaceva per quell'uomo, eppure sentiva di essere terribilmente preoccupato per altro: qualcosa che gli impediva di concentrarsi su quei sensi di colpa che sentiva di dover provare.
    Il mandante di quell'omicidio non si era presentato, una mossa assolutamente intelligente, considerando il fatto che stavano commettendo un reato abbastanza grave, che gli avrebbe fatto guadagnare un golden ticket di sola andata per Azkaban.
    Narcisse aveva chiesto all'uomo misterioso di essere presentato al gruppo come Delia. Per lui le bugie non erano un grosso problema, d'altronde una rosa anche se chiamata con un altro nome, porta pur sempre lo stesso profumo... ma era afflitto dall'irrazionale paranoia che qualcuno avesse spifferato tutto, come se i piani alti dell'Acromantula non avessero nulla di meglio da fare che preoccuparsi della bipolarità del ragazzino.
    Si muoveva stringendosi in quella enorme maglietta nera da uomo, alzandosi sulla punta dei piedi per scorgere visi familiari e quando vide Alton, si fiondò di capo e collo nella missione.
    Bonsoir Monsieur, sono qui per l'intervista. - Si affiancò all'uomo pronunciando quelle parole mentre guardava i giocatori, volgendo lo sguardo al collega solo per allungare il braccio in sua direzione - Sono Cordelia, Delia per gli amici.
    Cissie pensava che la vita era troppo breve per vivere una volta sola, quei giochetti di ruolo gli piacevano fin troppo, date le circostanze. L'eccitazione di poter essere un'altra persona gli permetteva di vivere la vita come se fosse sempre sul palco di un teatro. L'unico problema, quella sera, era che tra la lista delle persone presenti ci doveva essere anche quella bella ragazza che aveva incontrato al parco la prima notte a Londra.
    Narcisse voleva tanto che lei lo riconoscesse, ma non voleva neppure far saltare la sua copertura, così dovette rassegnarsi all'idea che quella sera il povero Narcisse, una volta finita la missione, si sarebbe ritrovato a tornare a casa tutto solo.
    Allora... qual'è il piano?


    Come concordato con Damien, Narcisse si presenterà a tutti con lo pseudonimo e l'aspetto di Cordelia.
    Cissie Delia si avvicina ad Alton, chiedendogli che sa da fa.
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Faust
    18yo • chaotic energy • Alchimista
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    I fari delle luci su un palco gli avevano sempre fatto girare la testa.
    Narcisse amava suonare, ma a dirla tutta... la cosa che gli piaceva di più di stare sopra un palco era quella di sentire le persone applaudire, urlare, ballare... era qualcosa che gli dava alla testa.
    Finì il concerto cantando un ultima canzone, giocando con il brano come se fosse il fottutissimo Prince. Le emozioni erano tali che i suoi capelli cambiavano di colore ad ogni nota, tingendosi di biondo, nero, rosso, tracciando un caleidoscopio di sensazioni che venivano esternate così.

    Cissie finì il concerto e come suo solito, una volta sistemata la chitarra ed i cavi, scese dal palco per mischiarsi alla folla.
    Andò verso il bancone, intercettando lo sguardo della barista poco distante da lui. "Vorrei una birra per favore... una media chiara." e con quelle parole, aveva inizio l'ennesima serata in cui arrivava quasi a disfarsi per l'ennesima sbronza.
    Lì dentro ormai lo conoscevano tutti e Meg, la storica barista del locale, alla richiesta del ragazzo abbassò un po' la testa, guardandolo di sottecchi. "Spero tu non voglia sboccarci di nuovo sul bancone"
    Cissie lanciò un occhiolino nella sua direzione, prendendo il collo della birra tra le dita, rispondendo. "Ma dai, zucchero... mi conosci"
    Risposta vaga e laconica che lasciava presagire solo il peggio, ma che diede il tempo necessario a Cissie di scappare a gambe levate con la sua birra. Si mise appoggiato ad una colonna del locale, guardando il gruppo successivo esibirsi. Erano molto più famosi di loro, la maggior parte delle persone là dentro erano venuti per sentire la headband che, secondo Faust, erano un gruppo di stonati stronzi. Un'opinione impopolare certo, ma non si tirò indietro dall'esternarla ad una ragazza di fianco a lui, borbottando con un velo quasi impercettibile di invidia.
    C'est la merde !
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Faust
    18yo • chaotic energy • Alchimista
    Let Me Adore You - Soko

    Lunghi capelli arruffati, occhi dello stesso colore del cielo ed un cappellino di lana in testa. Tra tutte le trasformazioni che Cissie usava utilizzare, quella di Delia Laurent era il suo preferito.
    Delia era semplicemente una parte di lui, la parte stronza e cinica che quasi temeva di mostrare. Gli stronzi non piacevano a nessuno e se qualcuno avesse mai scorto cosa frullava nella testa del ragazzino, con ogni probabilità gli sarebbero stati alla larga.
    Si nascondeva dietro ai suoi modi eleganti e cortesi... tanto che spesso si ritrovava a pensare che fosse Narcisse la maschera e Delia il suo vero Io. Con lei, lui non aveva paura di rivelarsi, tanto che quella sera, se il tizio dell'Acrumantola lo avesse visto, di certo non gliela avrebbe fatta passare liscia.
    Se ne stava appoggiato sulla ringhiera dello stadio, flirtando con tre ragazzine come se non avesse nulla di meglio da fare.
    Non era mai stato ad una partita di quidditch e sostanzialmente, si stava godendo l'atmosfera goliardica del momento. Sapeva però che lì nel mucchio c'erano persone che, come lui, avevano avuto il preciso ordine di uccidere un tizio... un certo Richard Callaway che li aveva fatti apparire deboli, pubblicando un qualche articolo che non aveva minimamente letto.
    Per Narcisse, apparire deboli non era poi un gran problema... in certi versi poteva essere sfruttato come un vantaggio: se le persone ti credono deboli abbassano le difese, peccano di superbia lasciando scoperti i propri punti deboli... ma ciò che voleva fare l'ambizioso Narcisse quella sera, era farsi notare dal proprio capo.
    Se voleva la testa di quell'uomo, voleva essere lui a servirgliela su un piatto d'argento. Quindi si congedò dalle belle ragazze sinceramente dispiaciuto, si inumidì le labbra, aggiustando i lunghi capelli sotto il cappellino e poi si mischiò in mezzo alla folla, cercando volti noti.


    Post di entrata.
    Narcisse vaga a zonzo con l'aspetto di una ragazza.
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    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Faust
    18yo • chaotic energy • Alchimista
    Let Me Adore You - Soko

    Cissie sentì dietro la porta degli strani rumori, tanto che involontariamente, colto dalla sua solita curiosità, si avvicinò agli infissi per sentire meglio, ma non appena sentì la porta cigolare con un sonoro CLOCK della serratura, tornò subito in posizione eretta, sorridendo al suo nuovo professore.
    Oh... - sospirò un poco imbarazzato - Buongiorno.
    Allungò il braccio per stringergli la mano, una presa decisa, seppur non troppo forte.
    L'uomo lo accolse nella sua dimora e come sempre, per cortesia, Narcisse entrò nella casa chiudendosi un poco nelle spalle, come se stesse violando un terreno sacro.
    Una come tante altre, signore - esordì con il suo solito accento francese - Il sole splende su questa bella giornata estiva, cosa potrebbe mai esserci di brutto?
    A dire il vero, Blondie odiava l'estate: odiava il caldo afoso, la pelle appiccicosa per via del sudore, odiava gli insetti ed il mare, ma preferì comunque apparire allegro e ottimista.
    D'altronde non ci si sarebbe potuto aspettare altrimenti da un tipetto così torbido.
    Ogni parola che usciva dalle sue labbra, aveva un buon 70% di possibilità di essere una bugia. Non lo faceva per mancare di rispetto al suo interlocutore, semplicemente non poteva farne altrimenti. Un piccolo bugiardo patologico dai capelli color grano.
    Credo risieda tutto nel fatto che sono una persona molto curiosa... mi piacerebbe imparare il più possibile e l'alchimia è qualcosa che mi ha sempre affascinato - fece una breve pausa, forse si era sforzato troppo a dire la verità - L'alchimia è trasformazione, me comprenne? Gli alchimisti celebrano il caos, utilizzandolo come materia prima da cui creare la vita e perfezionare ciò che è imperfetto...
    Ogni volta che ne parlava gli si illuminavano gli occhi, come un ragazzino che ripensa al suo primo amore.
    Je le trouve charmant,(Lo trovo affascinante) mi piacerebbe fare la differenza... scoprire nuove cose, insomma... mi piacerebbe diventare un alchimista.


    Edited by Ditto - 31/8/2021, 03:03
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    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.
    Narcisse Faust
    18yo • chaotic energy • Alchimista
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    Conoscenza.
    Per Blondie era un concetto ben diverso dallo starsene curvo sui libri dalla mattina alla sera.
    Narcisse, che dalla vita non aveva avuto nulla, non credeva nei potenziali o nelle doti innate: tutto, nel mondo dove viveva, aveva un prezzo.
    Il prezzo per la conoscenza era il tempo, la valuta più inestimabile di tutte. Nonostante i suoi diciotto anni, Cissie non era uno sprovveduto: la vita lo aveva spesso e volentieri messo davanti a tali sventure da rendere difficile, se non impossibile, credere che qualcosa si potesse guadagnare semplicemente per diritto di nascita, come dei begli zigomi o degli occhi grigi.
    Per guadagnarsi qualcosa di valore avrebbe dovuto porre in quel qualcosa tutta la sua buona volontà.
    Nonostante per molti lui non era altro che un ragazzino, uno di quelli da cui diffidare quando si incrociava per strada, era il tipo di persona che amava spendere il proprio tempo leggendo i libri ed imparando cose nuove. C'era però una disciplina che Cissie prediligeva più di altre: l'alchimia.
    L'alchimia era mutazione, miglioramento, perfezionamento e gli alchimisti non erano solamente maghi o scienziati, loro si innalzavano in un gradino superiore, plasmando la vita, la morte, generando elisir capaci di donare la vita eterna e trasformare i metalli in oro. Agli occhi di Narcisse, gli alchimisti erano ciò che più si avvicinava ad un'entità divina.
    Proprio per questo motivo, sin dai tempi di Beauxbatons, aveva dedicato anima e corpo in questa disciplina, avrebbe voluto fare la differenza, entrare in quel circolo iniziatico che era la società alchemica e lo voleva fare scrivendo un saggio o scoprendo nuove applicazioni per il Mercurio... insomma, Narcisse aveva dei grandi sogni nella sua testa, peccato solo che i buoni propositi non portava comprarci il pane, e quindi, senza neanche un soldo per potersi permettere dei costosissimi libri, aveva deciso di sperimentare in casa con tutto ciò che riusciva a reperire a buon prezzo: normalissima sabbia al posto di quella purificata, acqua del rubinetto e così via... se non avesse trovato il bigliettino da visita del signor Black, probabilmente avrebbe perso il dito di una mano nel tentativo di accendere un semplice fuoco alchemico.
    Espirò, controllando per l'ultima volta che il numero scritto sul biglietto da visita dell'uomo combaciasse con quello sulla casa, per poi bussare.
    Signor Black... sono io, Narcisse, per le lezioni di alchimia!
  13. .


    Narcisse Faust
    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.

    "Se lo fossi, non sarebbe il caso di confermarlo immagino"- abbozzò un sorriso, un sorriso che la ragazza non avrebbe potuto vedere, lasciando che le sue dita scorressero lungo il suo corpo senza fiatare.
    La sconosciuta ripercorse i suoi lineamenti, come un artista cieco che cerca di ricomporre i pezzi del puzzle.
    Non si fece troppe domande su cosa la ragazza stesse facendo, né tantomeno se fosse in tutto e per tutto sobria.
    Si limitò ad afferrare la bottiglia di alcol, tracannando un lungo sorso che prese a scendere bruciante nella sua trachea.
    Non gli interessava granché sapere chi si trovava davanti a lui e neppure se avesse bisogno d'aiuto, considerato il fatto che lo stato in cui riversava non era per nulla lucido, semplicemente la lasciò fare come se fossero due vecchi amici.
    "Mi piacciono molto i miei capelli, si." - confermò in un tono che pareva un soffio sussurrato, senza pensare troppo a quel marcato accento francese nella sua voce.
    Non conosceva il suo nome, ma da quel poco che aveva potuto vedere, già gli piaceva.
    "Allora? Chi sono?"
    Nessuno che avrebbe potuto conoscere, comunque... ma quel gioco iniziava a piacergli. Percorse con lo sguardo i lineamenti della ragazza, perfetti e dolci come il miele, pensando a cosa si sarebbe potuto celare sotto quelle palpebre chiuse. Forse un mare blu, prati verdi o oblii senza fine.
    Narcisse forse non aveva trovato una festa, ma era riuscito a scovare qualcuno di ben più interessante... una compagnia ben più gradita rispetto ad una folla di gente, o almeno questo era quello che gli piaceva pensare.
    "Che ne dici se ora facciamo un altro gioco?" - chinò il busto, avvicinandosi al volto della ragazza - " Si chiama due verità ed una bugia... bisogna dire tre fatti plausibili, due di queste sono verità mentre una..."
    Non sentì il bisogno di terminare la frase, semplicemente soffiò per spostare una ciocca di capelli cremisi dal suo viso.
    "Inizio io... sono francese" - un ovvietà, tanto per iniziare - "Sono un Dio a suonare il pianoforte" - spocchioso ed arrogante come suo solito - "E sono un vampiro..."
  14. .


    Narcisse Faust
    Scaltro manipolatore, intelligente, carismatico, cinico e terribilmente lascivo. Questi sono alcuni aggettivi che possono definire solo in parte Blondie, una persona talmente complessa da essere molto difficile da inquadrare.
    È il genere di persona che riesce a convincerti ad andare ad un rave nel bel mezzo del nulla, decantando quanto la tua presenza sia fondamentale per la riuscita della serata, poi si ubriaca e se ne va, dimenticandosi che c'eri anche tu.
    Non ama le lunghe chiacchiere a vuoto, nonostante la sua situazione attuale è un ragazzo molto colto, lo si può intuire dalla perfetta dialettica, ma a parte questo vive una vita sregolata e, per trovare un eufemismo, a dir poco bohémienne. Forse il suo fascino deriva proprio da questo.
    Ama circondarsi di persone senza mai affezionarsi troppo a nessuno, ha una malsana paura dei legami ma da solo non riesce proprio a stare.
    Quando non sopporta una persona, e non ha nulla di cui guadagnare dalla sua amicizia, sa essere un vero stronzo. Gode nel far piangere le persone, letteralmente.

    Erano troppe sere che Blondie non usciva di casa.
    Odiava il caldo, odiava l'estate e quell'afa che gli appiccicava i vestiti addosso. Ma quella sera decise comunque di affrontare l'estate, vestendosi per uscire alla ricerca di qualche avventura.
    Aveva sentito dire che a Londra la gente sapeva come divertirsi, e lui non vedeva l'ora di imbucarsi in qualche festa dove bere a sbafo, ballare e chiacchierare con qualcuno.
    Non conoscendo ancora anima viva, decise di vagare per le strade londinesi senza meta, il suo "lavoro" saltuario gli dava modo di guadagnarsi qualche soldo per comprarsi sigarette e un posto dove stare, una lugubre catapecchia nelle vie più losche della Londra magica, un monolocale che a guardarlo bene, pareva essere un buco con un finestrone, un materasso steso a terra, dei vestiti che ricoprivano interamente l'unica sedia ed i libri, che erano ovunque, in quel piccolo e schifoso appartamento. Tanto che Narcisse li utilizzava persino come comodini e tavoli improvvisati.
    Ma alla fine, quello era il prezzo da pagare per la conoscenza, e Blondie era disposto a pagarlo, perché infondo... sapere è potere, ed il potere era l'unica cosa che gli importava davvero. Persino in quel momento, dopo aver girovagato per ore senza trovare un buco che potesse ospitare una festa, decise di andare a leggere un po', prendendo la strada che costeggiava un parco.
    L'aria era ferma immobile, rendendo tutto statico ed afoso, soffocante. Blondie sapeva bene che a casa avrebbe trovato una fornace, quindi quello che pensava di fare era trovare una panchina dove sdraiarsi e leggere fino ad addormentarsi, non era la prima volta che lo faceva e di sicuro, non sarebbe stata nemmeno l'ultima.
    Arrivato dentro il parco, oltrepassato il cancello, si guardò un po' in giro, sentendo una strana cantilena riempire lo spazio attorno a lui.
    Incuriosito, prese a seguire la voce fino ad arrivare ad una panchina, dove una ragazza stava bevendo quella che aveva tutta l'aria di essere vodka.
    Si avvicinò con il sorriso, cercando di non farsi notare.
    "Chi non beve in compagnia... o è un ladro o è una spia"
    Pronunciò quelle parole assottigliando gli occhi con un fare sospetto, prendendo a sedersi di fianco alla rossa.
  15. .
    Grazie a tutti <3
16 replies since 23/7/2021
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