Votes taken by Aleksey Konstantin Golubev

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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    La situazione che si stava venendo a generare era indubbiamente pericolosa, però in qualche modo sentiva che con la forza della collaborazione indubbiamente sarebbero riusciti ad uscirne. La tirocinante sembrava furibonda, certo, ma quell’uomo sembrava ormai essere praticamente al tappeto, tanti erano gli incantesimi che gli erano stati scagliati contro. Aleksey aveva deciso che avrebbe utilizzato un incantesimo più ‘utilitario’ così da cercare di impedire all’uomo di muoversi ulteriormente e magari di dare un eccessivo aiuto alla ragazza, optando quindi per un incantesimo che gli permettesse di immobilizzarlo agevolmente. Aveva da poco scagliato un incantesimo che gli aveva fatto sentire molto, molto più caldo, infondendo in lui un senso di stanchezza e di fiacca non indifferente, sinonimo che avrebbe dovuto indubbiamente ricaricarsi prima o poi e che aveva bisogno di riprendere anche qualche forza, ma in quel momento sentiva il bisogno di rendersi utile per tutta la squadra, fosse esso il team Auror, fosse quello dei Medimaghi. Aveva una sorta di dovere morale nei loro confronti, motivo per il quale immediatamente eseguì una rapida spirale in senso antiorario con la propria bacchetta, mirando attentamente il magitecnico ormai praticamente al tappeto, per poi esclamare il nome dell’incantesimo da lui desiderato. “Incarceramus!”
    E dopo aver lanciato quell’incantesimo, il ragazzo si sarebbe più o meno nella direzione in cui i civili stavano evacuando la struttura, andando di conseguenza ad aiutare coloro che si stavano dedicando a quell’azione di salvataggio. Nel notare quanto effettivamente ci fossero ancora molte persone che dovevano essere fatte uscire da quella stanza, il russo immediatamente decise di optare per una misura un po’ drastica ma pur sempre utile, andando a rimboccarsi le maniche per eseguire un incantesimo ben fatto. Con la punta della bacchetta, quindi il ragazzo iniziò a tracciare un’area all’interno del muro, impegnandosi con lo scopo di tracciare un’area sufficientemente grande da far passare le persone attraverso, per poi pronunciare la formula dell’incantesimo da lui scelto una volta che fosse soddisfatto di ciò che aveva ottenuto. “Evanesco locali.” E quando appunto la striscia bianca lasciata dalla bacchetta si ricongiunse, il ragazzo sperava che l’incantesimo avesse fatto sparire una porzione di muro non eccessiva ma sufficiente per far evacuare le persone che si trovavano di lì, andando a quel punto a porre l’attenzione nuovamente su ciò che stava accadendo lì intorno.
    RevelioGDR


    Descrizione dell'azione 1: Incarceramus contro il magitecnico uomo.
    Nome: Fattura Imprigionante
    Classe: Offensivo
    Formula: Incarceramus
    Movimento: Disegnare una spirale in senso antiorario
    Effetto: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano la persona o la Creatura Magica contro cui è lanciato l’incantesimo
    Note: con Tecnica > 25 possibile decidere il materiale delle funi tra quelli non magici. Con Magitecnica 2, è possibile realizzare anche funi con materiali magici.
    con Coraggio > 25 le funi infliggeranno il dolore (generalmente metà del dado al netto di bonus e malus); con Intelligenza ≥ 35 le funi possono inibire la magia del mago.
    - Coraggio 30
    - Duello I: il mago è stato forgiato nel fuoco di mille duelli, tanto da non patire la pressione per scontri comuni e sapersi muovere a proprio agio su una pedana. Ha una certa conoscenza anche delle armi da mischia, al punto che se possiede un'arma a puro scopo narrativo (senza bonus) non gli occupa uno slot oggetti.
    Il mago riceve un bonus di +4 nel momento in cui attacca un avversario fisicamente (forza bruta) oppure impiega Incentisimi di Esorcismo e Offensivi.

    Descrizione dell'azione 2: Evanesco Locali così da far sparire una porzione di muro per far evacuare chi volesse farlo.
    Nome: Incantesimo d'Evanescenza Circoscritta
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Evanesco Locali
    Movimento: circoscrivere con la bacchetta la parte di un oggetto che si è intenzionati a far scomparire.
    Effetto: Man mano che la bacchetta si sposta sulla superficie lascerà dietro di sè una linea bianca. Quando la fine di questa combacerà con il suo inizio l'area circoscritta scomparirà per un determinato periodo di tempo.
    Durata: A discrezione del mago che quando desidererà terminare l'effetto dovrà solo puntare con la bacchetta la zona dell'oggetto che era stata fatta scomparire. Tuttavia se l'incantesimo non viene terminata alla fine del terzo turno, al quarto si annulla automaticamente.
    - Tecnica 20

    Coraggio: 30

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 29

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 21
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Se la primissima azione che aveva avuto in mente era stata quella di attaccare con violenza, adesso si sarebbe un attimino dedicato a qualcosa di molto più strategico e che potesse fare in modo di generare una strategia che non permettesse solamente di infliggere danni ma che potesse essere anche utile per proteggere chi era stato maggiormente preso di mira dagli incantesimi della pazza sclerata che lanciava magie elementali neanche fosse l’incarnazione delle W.I.T.C.H.. Fu in quel momento, dunque, che il ragazzo si sarebbe immediatamente reso conto delle parole di Krasus, accennando un lievissimo cenno di accordo con il capo, levando quindi la propria bacchetta con estrema precisione e cercando di replicare la stessa mossa di Krasus, voglioso quindi di partecipare a quella strategia da lui messa in atto. Lo scopo quindi era quello di usare Anthos sulle stesse pietre che aveva preso di mira Krasus, e andando ad eseguire un cerchio in senso orario con la propria bacchetta, poi Aleksey avrebbe avuto la premura di mirare pressoché nello stesso punto del suo collega, così da generare un’azione di ‘coppia’ che potesse godere del vantaggio di essere combinata, e quindi potenzialmente più forte. “Anthos!”
    Dopo aver utilizzato quell’incantesimo, dunque, il ragazzone russo si andò immediatamente a dirigere da Skyler, notando da lontano il fatto che fosse stato colpito da molti incantesimi e quindi immaginandone lo stato decisamente non ‘buono’. Ricevette per un primo istante quella specie di scarica all’altezza delle proprie piante dei piedi, sentendosi per un momento stordito e riuscendo solo successivamente a continuare la sua corsa verso l’infermiere, avendo premura di inserirsi dietro lo scudo di costui. Avrebbe lasciato che lui si potesse curare per recuperare delle energie, e dopo quelle sue azioni, il ragazzone avrebbe immediatamente utilizzato se stesso per mettersi davanti all’infermiere, andando ad accompagnare quella mossa con un incantesimo difensivo che potesse proteggere lui e anche la persona dietro di sé, ovvero Skyler. Ovviamente Aleksey avrebbe lasciato prima che tutte le magie curative di Skyler si concentrassero sull’infermiere stesso, considerando quanto effettivamente lui ne avesse bisogno, andando successivamente ad erigere una protezione per proteggerlo ulteriormente. Dopo aver eseguito una linea da sinistra verso destra, dunque, il ragazzo avrebbe enunciato l’incantesimo protettivo che avrebbe voluto usare. “Protego!”
    RevelioGDR


    Descrizione dell'azione 1: Anthos contro le pietre insieme a Krasus per fare un'azione combinata.
    Nome: Fattura schiacciante
    Classe: Astrale
    Formula: Anthos
    Movimento: Un cerchio in senso orario e stoccata verso il terreno.
    Effetto: La zona colpita diventa il centro di un cerchio dal diametro di tre metri. Al suo interno la gravità è alterata e chiunque si trovi al suo interno si sentirà schiacciare con forza verso il basso. Nessuno è in grado di opporre resistenza fisica, poiché più la massa è pesante e con più forza l'incantesimo agisce sul corpo.
    Note: Per annullare gli effetti dell'incantesimo basta un semplice Finite Incantatem, tuttavia per eseguirlo bisogna effettuare un tiro salvezza sulla resistenza del bersaglio. Per superare la prova dovrà ottenere almeno 15 su un D20 e al risultato aggiungerà +1 ogni 6 punti in resistenza.
    - Carisma 21

    Descrizione dell'azione 2: Protego dopo essersi messo davanti a Skyler, così da permettergli di curarsi senza problemi ed eventualmente proteggere sia se stesso che Skyler.
    Nome: Incantesimo di Protezione
    Classe: Scudo
    Formula: Protego
    Movimento: Linea da sinistra verso destra
    Effetto: Crea uno scudo in grado di contrastare gli incantesimi più semplici. Decisamente poco efficace contro gli incantesimi oscuri.
    Note: Come gli altri sortilegi Scudo scala su Empatia e dovrà essere confrontato con il PP ed i vari modulatori dell'attacco da cui vuole difendere. Se il valore difensivo sarà inferiore all’attacco subito, si subirà comunque un danno pari alla differenza tra i due valori, in caso invece la difesa superi l’attacco, lo scudo rimanente potrà essere impiegato per difendersi da una seconda magia nello stesso turno scagliata dallo stesso mago.
    Nel caso in cui lo scudo venga sfondato, si dovrà applicare anche la Schivata.
    - Empatia: 28

    Coraggio: 30

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 29

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 21
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Aleksey non aveva minimamente idea di che cosa l’avesse spinto ad accettare un simile incarico, se non fosse per il fatto che lui amava vivere quel brivido che gli consentiva di avere il proprio lavoro, così come apprezzava molto il fatto di poter essere il ‘paladino’ di una qualche giustizia che non tardava mai ad arrivare. Era sempre stato attratto da tutto ciò che riguardava la lotta, il combattimento, il duello, e chiunque aveva fatto la sua conoscenza, ormai, lo sapeva: sebbene non fosse mai stato eccezionalmente forte, essendo che la sua carriera era iniziata in un’altra branca dell’investigazione, era sempre stato contraddistinto da un istinto protettivo nei confronti del prossimo.
    Dopo essersi preparato ed aver indossato qualcosa che non desse molto nell’occhio, optando quindi per una camicia che aderiva alla sua muscolatura e che si apriva appena sul petto e ad un paio di pantaloni eleganti, accompagnati ad un paio di scarpe dello stesso stile, l’uomo era pronto per utilizzare la passaporta e dirigersi al luogo dell’incontro. Aveva scelto quell’aspetto un po’ in “borghese” perché, tutto sommato, sentiva davvero la necessità di non dare troppo nell’occhio e di mostrarsi quanto più ‘normale’ possibile: se eventuali persone avessero scoperto immediatamente la sua identità da auror, indubbiamente avrebbe avuto uno svantaggio in termini di reazione.
    Messo il cappotto, il ragazzone afferrò la passaporta, e dopo il classico strappo all’altezza dell’ombelico che lo aveva spedito in un vortice teletraportante, riuscì a mettere i piedi su qualcosa di solido. Toccò le scarpe al suolo con forza, mettendosi una mano all’altezza dello stomaco come a voler trattenere un immediato momento di scombussolamento, andando poi a tirare fuori la propria bacchetta, tenendola saldamente in mano così da potersi dirigere in piena tranquillità presso la tenuta in cui si sarebbe svolta l’asta.
    Aleksey andava con il suo passo svelto e deciso, molto marziale, e si dirigeva spedito verso l’ingresso di quella tenuta, anche se prima di entrare si sarebbe premurato di utilizzare un incantesimo su se stesso con lo scopo di potenziarsi e di rendersi più resistente a determinati attacchi: con la punta della propria bacchetta si mise a disegnare il simbolo dritto della runa Berkana, andandone a tracciare gli angoli in maniera molto precisa e puntuale, puntandosi poi il braccio sinistro. “Chorium Runae.” E, qualora l’incantesimo fosse riuscito in maniera appropriata, sarebbe riuscito a ricevere meno danni e subire meglio il dolore nel momento in cui fosse stato colpito da un incantesimo nemico. Probabilmente non gli sarebbe nemmeno servito, ma comunque aveva il bisogno di avere una sicurezza in più che lo facesse sentire più energico e pieno di energie.
    Una volta entrato nella sala dell’asta, quindi, il ragazzo avrebbe deciso di rimanere esattamente lì: aveva bisogno di stare in ambienti abbastanza frequentati per tenere tutti sotto controllo, o almeno per controllare che non ci fosse nulla di strano in giro. Lo sguardo cadde immediatamente sull’organizzatore dell’evento, visto che era proprio un bellissimo uomo sotto ogni punto di vista, e gli regalò qualche occhiata come a volerlo squadrare meglio. Sperava che ricambiasse gli sguardi, almeno di primo impatto, ma non voleva che la propria copertura cadesse troppo, motivazione per la quale si sarebbe successivamente messo a guardare nella folla, aspettando eventualmente di vedere un cambiamento negli avvenimenti.
    RevelioGDR


    Va nella sala d'aste.

    Azione 1: Chorium Runae Berkana su se stesso, così se dovesse subire danni sarebbe più resistente.
    Azione 2: Lancia occhiate a Jayce, squadrandolo per bene.

    Coraggio: 30

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 29

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 21
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    I due erano ormai in acqua e quella specie di battaglia di schizzi sembrava non avere più un momento di fine, tanto che entrambi sembrarono particolarmente divertirsi in quel momento di estrema ilarità. Ogni tanto Aleksey sembrava primeggiare, usando qualche tattica particolare per poter mandare a segno qualche colpo ed inondare l’altro con le proprie onde, talvolta invece sembrava che fosse Evan, o chi per esso, ad avere la meglio e a primeggiare. Aleksey non era uno di quelli che amava molto perdere, ma probabilmente in quel momento avrebbe preferito che fosse stato l’altro a primeggiare, forse perché l’altro emanava delle sensazioni particolarmente interessanti, e vederlo da un punto di vista di vinto, e quindi vederlo trionfante e fiero, avrebbe potuto indubbiamente portare a dei risvolti interessanti. Senza dubbio, interessanti.
    Aleksey prese quindi a schizzare nuovamente una quantità d’acqua davvero copiosa contro il ragazzo, volendo a tutti i costi istigarlo a combattere maggiormente, andando successivamente a parlare con il proprio accento tipicamente russo, molto marcato. “Chissà chi vincerà!” E, proprio in quel momento, il ragazzo ricevette una serie di onde contro se stesso, cadendo in acqua in maniera piuttosto goffa e rimanendoci per un bel po’ di tempo. Una volta riemerso, il russo si ritrovò davvero molto vicino all’altro ragazzo, che aveva iniziato ad urlare alla tregua, e nel riemergere in qualche modo era andato a toccare una parte del corpo tendenzialmente sensibile per ogni uomo, ovviamente senza volerlo. Si ritrovò quindi con la mano sulla parte anteriore del costume di Evan, o meglio, Noa, e notò poco dopo che lui era invece finito con la mano sul proprio pettorale. Per un momento Aleksey sembrò raggelare, completamente confuso da come fosse finito in quella situazione così imbarazzante, distaccandosi immediatamente da quella presa che avrebbe sicuramente portato a qualcosa di molto più spinto tra i due. Schiaritosi la voce, il ragazzo cercò di determinare le sorti della battaglia, sperando di innescare in Noa una reazione di imposizione e di presa di posizione. “Beh… Facciamo che hai vinto tu. Dopotutto, io sono caduto in acqua e tu no, quindi tu sei il vincitore, il campione.” E glielo disse con il suo accento russo marcato, iniziando ad uscire dall’acqua e sperando che lui lo seguisse, lasciando che dal proprio costume si intravedesse appena la forma del proprio sedere. Non era un ragazzo volutamente accattivante, ma quando percepiva qualche vibrazione particolare nell’aria, lui era il primo a cavalcare l’onda in maniera molto tranquilla, lasciandosi appunto trasportare dalle sensazioni percepite. Cosa sarebbe accaduto?
    RevelioGDR
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    Ok, sono una frana e merito un castigo esemplare per il mio ritardo ESTREMO nel benvenutarti. Chiedo venia, ma GIURO che sono stato inglobato da libri mangia-uomini!

    Benvenutissimo! Sono Andrea, e questo è uno dei personaggi che muovo, il più 'nuovo' tra i tre! Aleksey è un auror di origini russe e dal carattere... siberiano, ecco. Poi ci sono anche Howard, un prefetto secchione ma cute, e Andrè, un professore di divinazione che sarebbe più credibile come spogliarellista, MA OKAY.
    E NIENTE, la tua presentazione mi è piaciuta moltissimo perché emette tanto entusiasmo! Quando mi sono avvicinato a questo GdR per la prima volta, più di due anni fa, ho subito potuto constatare come non solo l'ambientazione e le dinamiche, ma anche il livello di gioco, la compagnia e le iniziative fossero indubbiamente molto più innovative e particolari di quelle che avevo visto in giro! Quindi ti auguro di trovarti bene in questa grande famiglia, e soprattutto sappi che vorrò ASSOLUTAMENTEH ruolare con te! <3
    Non vedo l'ora di ruolare con te, e spero assolutamente di poterti incontrare in gioco il prima possibile! <3 <3

    *lancia biscotti e cioccolatini in giro* <3
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Aleksey non spiccava di certo per simpatia ed apertura nei confronti del prossimo, e questo era poco ma sicuro dato che non si mostrava mai per primo ad una persona. Tuttavia, quella mattina si era svegliato per il suo solito allenamento con una cera decisamente differente: le brezze tonificanti dell’alba erano qualcosa di più che entusiasmante, ed avevano avuto modo di infondere una certa tranquillità e felicità persino nell’animo gelido dell’irremovibile russo. Dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua, quindi, il ragazzo si vestì con una canottiera azzurra adatta agli esercizi fisici ed un paio di pantaloncini neri che gli fasciavano le gambe e gli tenevano i muscoli delle cosce ben caldi, così da evitare eventuali strappi e da favorire un riscaldamento di ciò che avrebbe sicuramente usato maggiormente per la sua corsa di routine. Dopo aver indossato anche delle scarpe tecniche – perché lui non poteva stare tranquillo senza utilizzare il suo equipaggiamento perfetto in occasioni come quelle – il ragazzo decise di preparare il proprio ‘beverone’ da post-allenamento: non era un uomo che usava steroidi, semplicemente assumeva degli integratori dopo gli allenamenti così da fornire maggior nutrimento al proprio corpo, senza aumentare la propria massa grassa. Non era un re nell’allenamento fisico, ma doveva ammettere di saperci fare, specie considerate le sue grandi abilità di combattimento corpo a corpo che, ovviamente, aveva dovuto acquisire durante gli anni di studio durissimo a Durmstrang.
    La massa muscolare del russo era indubbiamente ben sviluppata, e si poteva chiaramente notare quanto impegno lui impiegasse nell’allenamento già dal suo atteggiamento nello svolgerlo con la migliore dedizione possibile. Aveva infatti iniziato a correre in quella zona decisamente nuova, considerato il suo sconsiderato amore per i piccoli vicoli e per le stradine buie, e quindi non aveva mai avuto modo di allenarsi in quella zona dove stava mettendo piede. Ad ogni modo, iniziò come al suo solito a correre in maniera molto sportiva e ben calibrata, eseguendo anche degli esercizi per le braccia nel mentre e respirando in maniera corretta, andando successivamente a guardarsi attorno durante quell’allenamento. Con sé aveva portato della musica, visto e considerato quanto fosse ormai abituato ad ascoltarla mediante degli auricolari babbani che aveva sempre usato, tenuto sempre conto della sua metà appartenente a quel mondo senza magia. Aveva quindi iniziato a correre con qualche canzone rock nelle orecchie, iniziando a guardare la città iniziare a prendere lentamente vita a quell’orario così estremo, andando poi a puntare gli occhi su un volto conosciuto. Cercò di avvicinarsi maggiormente all’uomo che aveva visto correre, raggiungendolo con la propria corsa allenata, per poi affiancarlo e rendersi effettivamente conto di come si trattasse di un suo collega del ministero. La tentazione di salutarlo era molta, anche perché non aveva mai avuto modo di legare in tutto e per tutto con i suoi cari colleghi, pertanto aveva deciso che si sarebbe aperto lui per primo, andando a poggiare una mano sulla spalla di Charles, parlandogli in maniera molto tranquilla. “Ehi, ciao! Sono un tuo collega, Aleksey, ci siamo incontrati qualche volta al quartier generale! Come stai?” E, probabilmente, quello sarebbe stato il suo unico momento di apertura nei confronti di qualche persona per i successivi due mesi, durante i quali sarebbe stato silente come una statua di sale.
    RevelioGDR
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Le parole del biondo in qualche modo l’avevano davvero lusingato, andando di conseguenza a generare un bellissimo sorriso sul suo volto. Era forse una delle prime volte che il russo sorrideva in maniera spontanea e vera durante quella conversazione, e probabilmente non si sarebbe riuscito a togliere quel sorriso sincero dal volto per un bel po’ di tempo: quel Noa era riuscito davvero a fare colpo su di lui con le sue parole, ed Aleksey gliene sarebbe stato riconoscente senza alcun dubbio. “Mi fa piacere che tu sia rimasto contento di ciò, di solito in molti rinnegano la propria patria in nome di un nuovo mondo, mentre io sono fiero delle mie origini. Dopotutto è grazie a loro se adesso sono qui, no?” E successivamente ascoltò il discorso che si mise a fare il ragazzo con estrema attenzione. Si grattò per un primo momento il capo, incuriosito e quasi toccato da quelle parole, per poi mordersi un bordo del labbro inferiore come a voler mostrare davvero di essere colpito da quel suo essere molto sincero, almeno apparentemente, sfarfallando appena le proprie ciglia verso quel suo sguardo così strano ma allo stesso tempo carico di qualcosa che lo aveva indubbiamente catturato. “Sono delle parole molto belle, sai? Il fatto che tu sia una persona buona e sincera è un piacere immenso, oltre al fatto che ormai ci sono molte poche persone con un cuore tanto grande. E poi…” In merito al discorso dei soldi, il ragazzo decise di schiarirsi per un momento la voce, andando solo successivamente a continuare il proprio parlare, dirigendosi verso l’acqua insieme a lui. “…E’ molto bello che tu voglia usare bene il tuo denaro. Io, per sfortuna, non ho mai avuto la possibilità economica di potermi permettere ciò che volevo, sono nato e cresciuto nella povertà, e quindi ho un certo astio per le persone ricche che sperperano il proprio denaro. Ma tu sembri essere molto responsabile, e quindi sei una bella persona.” Ed era un commento vero, forse il più sincero e profondo che Aleksey aveva fatto in quell’intera conversazione, ma era effettivamente sinonimo del fatto che, ormai, il russo fosse totalmente immedesimato in quel discorso e non riuscisse minimamente a nascondere il proprio lato più interiore e personale. Il fatto che avesse un animo dolce era palese, ma allo stesso tempo cercava di nascondersi dietro una corazza dura e spinosa, come se gli ideali di mascolinità imposti da quella società russa in cui era cresciuto lo avessero plasmato a mostrarsi con delle maschere che, a tutti gli effetti, non gli appartenevano. Quando iniziò a sentire le parole dell’altro definirlo un potenziale ottimo diplomatico, Aleksey sembrò accennare un lieve risolino divertito, come a voler sottolineare l’improbabilità che avesse mai continuato una carriera al ministero nell’ambito della diplomazia. “Oh no, non credo che la diplomazia sia la mia arma migliore. Tendo ad essere molto fisico, molto impulsivo, motivo per il quale preferisco stare in prima linea a combattere, sebbene il mio mestiere di poliziotto abbia anche delle sfaccettature strategiche.” Ed accennò un ultimo sorriso prima di raggiungerlo in acqua, andando lentamente a bagnarsi i piedi e non mostrandosi nemmeno un minimo toccato dalle temperature più fresche di quell’acqua. “In Russia siamo abituati a temperature ben più basse, ah…” E, dopo aver detto quelle parole, avrebbe tentato di investire Noa con un’ondata di acqua che voleva schizzargli contro, mantenendo un sorrisino sulle labbra e dicendo qualcosa in maniera molto giocosa subito dopo. “Vediamo se riesci a schivare le mie lame acquatiche!”
    RevelioGDR
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Prima di recarsi dall’omone, Aleksey aveva avuto modo di interagire con Xander per la prima volta, non avendo mai avuto delle missioni in sua compagnia. Alle sue parole, Aleksey mostrò un sorriso marziale, osservando appena la mano del ragazzo che gli si era appoggiata sulla spalla, per poi rispondere con il suo classico tono di voce molto tranquillo e caratterizzato dall’accento russo. “Mi fa molto piacere avere la possibilità di lavorare con lei. Spero sarà un’ottima esperienza per entrambi.” E poi si sarebbe diretto dall’omone per porre le proprie domande.
    Il fatto che si fosse avvicinato ad un uomo dalla stazza sufficientemente preoccupante ed inquietante in qualche modo lo aveva leggermente intimidito, sebbene lo stesso Aleksey fosse un uomo con dalla corporatura importante e ben messa. Tuttavia, nonostante un primo momento di tentennamento, notò l’avvicinarsi di Bloom e la guardo con sguardo complice, cercando di comunicarle di mantenere il suo gioco. “Signora, non la conosco perché sono un turista in vacanza qui, ma mi farebbe molto piacere se lei ci accompagnasse dentro.” Ed erano le uniche parole che il russo rivolse alla sua collega, sperando che lei riuscisse a comprendere perfettamente il gioco che lui aveva messo in pratica, così da appunto mostrarsi particolarmente tattico. A quel punto, quindi, il russo si rivolse al suo nuovo interlocutore, andando successivamente ad accompagnare la propria parlata con un sorriso leggermente accennato. “Allora possiamo dirigerci verso l’entrata, non vedo l’ora di poter visitare l’interno di questa chiesa meravigliosa.” E lo disse con la maggiore convinzione di cui disponeva, andando quindi a dirigersi verso l’entrata con quello stesso signore.
    Non appena i tre si incamminarono, il russo iniziò a guardarsi intorno, così da comprendere per bene dove fossero tutti gli altri e, in qualche modo, non sembrava essere riuscito ad individuarli. Decise quindi di passarsi una mano tra i capelli, afferrando il proprio magifonino e leggendo il messaggio ricevuto da Samuel e rivolto a tutti. Per un primo momento, sebbene volesse proseguire la propria camminata verso l’ingresso, il russo tentennò appena, andando a cercare voracemente qualcosa all’interno delle tasche, così da rendersi effettivamente conto di dove fosse la bacchetta qualora l’avesse dovuta sfoderare, a quel punto tuttavia il ragazzo sembrò come non volersi fidare del tutto di quel personaggio. Indubbiamente era un tipo piuttosto losco, aveva una cicatrice molto vistosa, ed il suo modo burbero di fare non lo aveva del tutto convinto, motivazione per la quale scelse di temporeggiare e di fermarsi un attimo, tornando poi a parlare con quell’uomo. “Mi scusi, ma mi sono appena ricordato che devo fare una chiamata piuttosto importante e devo avvisare la mia famiglia, lei nel caso prosegua pure ed io la raggiungerò a conversazione ultimata! La ringrazio infinitamente per avermi fatto da guida. Lei signorina, se vuole, può aspettare qui e poi può entrare con me.” Disse prima verso l’uomo e poi verso Bloom, e quello era anche un modo per vedere come si sarebbe evoluta la situazione eventualmente. Aleksey non poteva e non voleva fidarsi ciecamente di quell’uomo, motivazione per la quale avrebbe composto il numero di suo padre sul magifonino qualora l’altro omone lo avesse lasciato perdere, ed avrebbe iniziato a parlare in russo con lui mentre continuava a tenere d’occhio le azioni del tizio. Se l’altro si fosse mostrato violento o avesse compiuto dei movimenti troppo sospetti, allora Aleksey avrebbe ragionato su una strategia da attuare.
    RevelioGDR


    Interagisce con l'omone inquietante e con Bloom Sylvie Loren Cohen, cercando di far comprendere a quest'altra la propria copertura. Prima segue i due verso la struttura, poi si ferma e chiama al telefono sua madre, usando quel trucco per tenere sotto controllo i movimenti dell'omone stesso.

    Azione 1: Si avvicina all'entrata assieme al tizio e a Bloom, ma poi si interrompe.
    Azione 2: Chiama suo padre al telefono parlandogli in russo, usando quella situazione come un escamotage per distaccarsi dal tizio inquietante per monitorare le sue azioni. Qualora non dovesse percepire nulla di strano, lo seguirebbe.
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Durante quella giornata di lavoro Aleksey aveva avuto stranamente poco caos in ufficio, e per sua fortuna non aveva alcun caso a cui lavorare, motivazione per la quale passò gran parte del tempo a leggere qualcosa mentre era seduto alla propria scrivania. Le iridi glaciali del ragazzo scorrevano sulle pagine di quel saggio che aveva preso dalla libreria nel proprio ufficio, e sebbene qualche parola ogni tanto non fosse di sua conoscenza, sembrava essersi immerso veramente nella lettura, tanto che il rumore dell’apertura della sua porta lo fece sobbalzare all’istante. Non appena venne avvisato di doversi recare nella hall di quel piano, il russo accennò un lieve cenno della testa come ad acconsentire, andando successivamente a posarsi la mano a pugno contro la bocca, schiarendosi la voce. Fu così che prese la propria giacca e, portandola rigorosamente appesa al proprio braccio, Aleksey raggiunse la hall piena di colleghi e persone a lui sconosciute, rivolgendosi a tutti con un saluto pregno di accento russo. “Salve a tutti.” E fu così che la voce del ragazzo non uscì ulteriormente dalle sue labbra, passando tutto il periodo di quella sorta di ‘riunione lampo’ in silenzio, ascoltando le parole di quella donna che stava parlando e le eventuali domande dei suoi colleghi, annuendo di tanto in tanto.
    Aleksey aveva la sfortuna di non aver mai conosciuto quel tizio, quindi non aveva idea di cosa potersi aspettare, ed in qualche modo aveva anche il timore di non riuscire a contrastare delle sue abilità in particolare, ma decise che avrebbe fatto affidamento sulle proprie capacità con lo scopo di portare tutto il gruppo alla vittoria. Ovviamente, mentre sentiva tutti parlare, in qualche modo poté capire di quanto quell’uomo fosse pericoloso per l’equilibrio della società magica in quel momento, e sicuramente le ipotesi di diplomazia pacifica non erano contemplate nel cervello irrorato da sangue freddo di Aleksey; probabilmente, se lui ne avesse avuto la possibilità, lo avrebbe sbattuto in cella senza alcun rimpianto ed avrebbe reso la sua anima un succulento pasto per dissennatori, ma sapeva anche che non avrebbe dovuto mostrarsi troppo impulsivo, o probabilmente avrebbe finito per rovinare il clima di collaborazione che si sarebbe sicuramente instaurato tra tutti i compagni. Terminate le ultime domande da parte degli altri, dunque, giunse il momento della partenza, momento che il ragazzo prese immediatamente con spirito di iniziativa, andando quindi a toccare la passaporta con convinzione e percependo quello strappo all’altezza dell’ombelico che era tipico di quel genere di spostamenti.
    I ragazzi apparirono in un vicolo, ed in quel momento il ragazzo iniziò a camminare di gruppo con tutti gli altri, avanzando adesso le proprie teorie in merito a quanto proposto da Xander. “L’idea di infiltrarsi è ottima. Personalmente non ho mai visto il Pastore, e non so benissimo nemmeno di quali abilità sia dotato, quindi preferirei studiare un piano ed andarci con i piedi di piombo. Infiltrarsi è ottimo, ma come dice la signora…” Disse, guardando a quel punto Annie “…forse è meglio che qualcuno con delle abilità di magipsicologia e persuasione si occupi dell’infiltrazione.” Ed accennò un lievissimo sorriso, evento più unico che raro, per poi avvicinarsi lentamente ad un passante. Nel mentre, in lontananza, rimase piuttosto colpito dalle azioni che gli altri iniziarono a fare pur di scoprire qualcosa in più circa il parroco, e quindi avrebbe voluto a tutti i costi rendersi utile anche lui in qualche modo, dirigendosi quindi con passo spedito verso un passante al quale avrebbe tentato di approcciare in maniera piuttosto tranquilla e disponibile, fingendo anche un sorriso di cortesia mentre gli parlava con un accento russo piuttosto marcato, così da sostenere la propria copertura da ‘turista’ in cerca di informazioni. “Mi scusi, posso chiederle un’informazione? Sono un turista e sono qui in visita, lei per caso sa se è possibile visitare la chiesa? Ed il parroco è dentro? Perché vorrei chiedergli qualcosa in merito alla storia di questa bellissima opera architettonica!” E definire ‘bellissima opera architettonica’ quella chiesa, in effetti, era già un’iperbole fin troppo esagerata, ma dopotutto il ragazzo doveva fare la figura del turista curioso e desideroso di scoprire nuove cose.
    RevelioGDR


    Azione 1: interagisce con gli altri in merito al piano da svolgere.

    Azione 2: fingendosi un turista in vacanza, chiede alcune info ad una persona di passaggio.

    Coraggio: 28

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 28

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 20

    Elementale I (Magiecologo)
    Duello I (Duellante nato)

    Ha con sé: bacchetta, magifonino.
  10. .
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Aleksey potrebbe non essere la migliore compagnia del mondo, e questo si può tranquillamente evincere dal fatto che sia restio ad avere un qualsiasi rapporto che non sia professionale con chiunque, ma quando si sentiva a proprio agio era decisamente più sciolto. Non era una cattiva persona, e questo era anche abbastanza chiaro visto e considerato il lavoro a cui si dedicava giornalmente, ma per qualche assurdo motivo caratteriale non riusciva mai a sciogliersi più del dovuto. Nonostante quella sua piccola chicca, quel ragazzo di nome Noa sembrava essere davvero molto simpatico ed affabile, almeno per quella maschera che si era creato davanti all’auror, ma dal momento che Aleksey non si era accorto di nulla non avrebbe mai potuto dubitare della sua identità. “Ti ringrazio, mi lusingano le tue parole. Sono felice che il mio accento ti piaccia.” Ed in quel momento il russo si lasciò andare ad un lievissimo sorriso, quasi gelido ed impercettibile, che poco dopo lasciò spazio ad apre parole sempre relative al proprio idioma e al proprio modo di parlare. “Ho sempre amato parlare la lingua inglese, ma non abbandonerò mai il mio accento. Per quanto la Russia sia ormai un ricordo lontano, è pur sempre la mia patria, la mia casa. Spesso le persone lo dimenticano quando parlano con me, quindi mi fa piacere che tu lo abbia notato ed apprezzato.” E, ancora una volta, accennò un sorriso, andando a battere probabilmente il suo record personale di sorrisi all’interno di una conversazione casuale con uno pseudo-sconosciuto. Noa era riuscito a guadagnare dei punti in simpatia dal punto di vista di Aleksey, che non appena lo sentì proferire ancora dei complimenti si passò una mano nel ciuffo scuro, puntando poi le iridi gelide su quelle del ragazzo. “Anche tu sei bello, e ti ringrazio dei complimenti. Sei un adulatore, o sbaglio?” Ed in quel momento Aleksey sembrò davvero mollare la presa alla sua maschera di pietra e ghiaccio che era solito indossare, andando quindi a mostrare il suo animo decisamente più affabile e personale, sebbene ovviamente avrebbe sempre mantenuto il dovuto distacco viste e considerate le circostanze ed il poco lasso di tempo passato dal loro incontro.
    Non appena il discorso virò sull’ambito degli studi, Aleksey sembrò davvero incuriosirsi maggiormente, andandosi a grattare appena il mento ed annuendo in maniera piuttosto interessata e proponendo anche delle domande per capire qualcosa di più su quel biondino. “E quale ambito dell’economia ti interessa di più? Ne vorresti approfondire uno in particolare? Ho dovuto fare degli esami di economia all’università, ma non erano decisamente il mio campo forte.” E fece una breve pausa, andando successivamente a schiarirsi la voce così da rispondere alle domande dell’altro circa la propria formazione, passandosi come al solito una mano all’interno del ciuffo scuro. “Io sono laureato in scienze per l’investigazione e la sicurezza internazionali, dunque mi sono soffermato molto sull’ambito ‘forense’ anche dal punto di vista degli studi. In particolare, ho condotto questo programma incentrandomi sui rapporti Russia-Inghilterra-Germania, e ora mi dedico molto ai crimini internazionali.” E si fermò, accennando un lieve sorriso, per poi mostrare ancora una volta una vena insolitamente estroversa che si rivelò in una domanda posta spontaneamente. “Cosa ti piace fare nel tempo libero? Oltre che aiutare le persone, come mi hai già detto.”
    RevelioGDR
  11. .
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Quando quel bel biondino ritenne addirittura eccitante l’accento di Aleksey, il russo sembrò quasi mordersi appena il labbro inferiore, continuando imperterrito a guardare l’altro con i propri occhi glaciali, senza mai distogliere le proprie iridi azzurre da lui. Forse lo sguardo del russo, di tanto in tanto, sembrò viaggiare sul fisico dell’altro come a volerlo ben scannerizzare per concepirne bene le forme, ma comunque scelse di essere una persona tranquilla e per nulla invadente come al suo solito, focalizzandosi principalmente sulle parole del membro dell’Acromantula in ‘borghese’. “Addirittura eccitante? Wow, mai nessuno aveva detto di trovare la mia cadenza eccitante.” Ed era effettivamente vero, dato che comunque aveva avuto anche poche esperienze con persone inglesi, e maggiormente con persone russe. Essere arrivato in quel Paese da qualche anno, tuttavia, gli aveva permesso di sviluppare per bene la propria capacità linguistica nella lingua inglese, sebbene l’avesse studiato un minimo anche all’università.
    Quando tornarono a parlare del proprio lavoro, Aleksey non potè che convenire con le parole di quel ragazzo che sembrava essere una brava persona di primo impatto, anche se insolitamente pimpante e spumeggiante. Il russo non era un grandissimo fan delle persone troppo scoppiettanti, ma in quel momento stava apprezzando molto la compagnia di quel ragazzo che, a dirla tutta, era anche un bel partito dal punto di vista fisico. “Sì, ed è un mestiere molto pericoloso proprio perché ci sono i pazzi in giro. Però, per mia fortuna, non mi è troppo difficile acciuffare i criminali e sbatterli in galera. Sono piuttosto bravo in questo.” E, come al solito, le sue frasi circa il suo lavoro erano sempre brevi e concise, lapidarie come se fossero degli epitaffi, ma doveva agire in questo modo proprio perché non aveva idea di come adattare al meglio la professione di “auror” al contesto babbano, se non tramite una rapida conversione nel ruolo del poliziotto. Sperava solo che l’altro non si interessasse ulteriormente alla sua mansione, altrimenti aveva paura seriamente di non riuscire a tirarsi fuori da quella situazione. “Ti ringrazio per i complimenti sul mio accento, sei davvero molto gentile.” E quello fu il primo momento in cui Aleksey accennò un primissimo sorrisetto all’altro, un sorriso che aveva qualche nota maliziosa, ma pur sempre sorriso. Al discorso dell’altro circa il denaro, il russo sembrò mettersi serio come d’improvviso: Aleksey aveva sempre vissuto nella povertà sino al momento in cui aveva raggiunto una stabilità economica sufficiente per vivere una vita normale, e sentire le persone vantarsi dei propri averi non era propriamente una cosa che lo faceva stare bene. Decise comunque di annuire alle parole dell’altro, continuando a parlare di ciò che lui aveva di proprietà, così magari da permettergli di mostrarsi meglio. “Beh, e non hai un lavoro su quell’isola? Nel senso, non ci hai costruito sopra un hotel o… che so, un bar?” E terminò lì quel discorso, tornando poi a parlare di sé gesticolando, così da rendere molto più partecipe quel ragazzo degli eventi della propria vita, sebbene non volesse esporsi comunque troppo. “Io ho origini russe, sono stato in Russia fino a qualche anno fa, ma poi mi son trasferito a lavorare in Inghilterra. Ho ottenuto una laurea all’Università di Mosca e poi ho deciso di dedicarmi alla carriera nella polizia. Adesso ho qualche giorno di ferie, per mia fortuna, e ho deciso che passerò questa vacanza qui al mare. Tu hai studiato nella vita?”
    RevelioGDR
  12. .
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Cosa sarebbe mai potuto accadere di tanto strano in una semplice giornata di mare? Apparentemente nulla: Aleksey avrebbe tranquillamente preso il sole per un numero considerevole di ore così da abbronzarsi e risultare anche più appetibile in campo amoroso, e poi sarebbe tranquillamente tornato nel suo appartamento a poltrire tutta la serata. Ed invece, ovviamente, non andò assolutamente così; mentre prendeva amabilmente il sole, infatti, sentì una specie di uragano umano arrivare alla sua sinistra, prendere il proprio lettino e poggiarvisi sopra con una nonchalance mai vista prima. Il russo rimase per qualche istante sconvolto da ciò che era appena successo, tirando appena su il proprio corpo contraendo gli addominali ben forti, togliendosi gli occhiali da sole con una mano e guardando quel ragazzo negli occhi. Le iridi color ghiaccio del russo si fissarono su quelle del biondino con fare freddo e distaccato, mentre Aleksey sembrò rimanere ancora un po’ paralizzato dalle sue azioni. “Che…?” Si limitò a dire con un sopracciglio alzato, andando successivamente a schiarirsi appena la voce, continuando il proprio discorso solo una volta che l’altro avrebbe terminato di parlare, così da cercare di inquadrare meglio la situazione. “Questo è il mio ombrellone, e quella è il mio lettino, li ho pagati per una giornata.” Disse con la sua solita voce molto fredda, facendo notare non poco il proprio accento russo, e rimanendo particolarmente deciso su ciò che stava dicendo. Dopo aver sentito il ragazzo presentarsi, lasciò leggermente gli occhi andare verso il cielo, e dopo aver preso un respiro sufficientemente profondo, si limitò a parlargli con un briciolo di generosità. “Va bene, puoi restare qui. Ma solo perché tanto io non lo uso.”
    E quando gli fu chiesto che lavoro facesse, Aleksey sembrò quasi rispondere in maniera del tutto spontanea, tornando questa volta con lo sguardo glaciale verso il male, ed iniziando quindi a rispondere alla domanda. “Sono un…” e si fermò qualche istante prima di pronunciare la parola ‘auror’. Non aveva idea dell’identità di quel ragazzo, e non sapeva se fosse un babbano o un mago, motivazione per la quale non avrebbe assolutamente potuto parlare di una professione magica con lui. Fingendo di tossire, dunque, il ragazzo prese tempo così da scegliere una professione che più si addicesse alla sua mansione, andando successivamente a rispondere con la solita voce seria e profonda. “…un poliziotto. E mi chiamo Aleksey, sono russo.” E si fermò prima di tornare a chiedere qualcosa a quell’altro ragazzo, visibilmente interessato alla sua mansione sull’isola di fronte. “Noa. Che nome strano. Quindi possiedi un’isola? E cos’ha di bello quell’isola?”.
    RevelioGDR


    Evan Jack Peters
  13. .
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Il lavoro di auror era qualcosa che lo teneva impegnato quasi ogni singolo giorno, e quando aveva la possibilità di dedicarsi un po’ di tempo Aleksey era la persona più felice del mondo. Era bellissimo salvare vite, era stupendo il fatto di essere visti come degli eroi che combattono la malvagità, ma era anche un lavoro ricco di responsabilità e soprattutto molto stancante. Quel giorno aveva dunque deciso di passare il suo periodo di riposo su una spiaggia dell’Irlanda babbana, optando dunque per scegliere uno scorcio che non fosse eccessivamente frequentato ma che, allo stesso tempo, non fosse nemmeno isolato.
    Aveva raggiunto quel luogo smaterializzandosi in una zona che sapeva fosse del tutto isolata, e successivamente prese un mezzo babbano per dirigersi direttamente alla spiaggia da lui desiderata. Indossava una camicia azzurra a maniche corte totalmente aperta che lasciava vedere i suoi muscoli estremamente scolpiti e ben allenati, rigorosamente grandi per via del continuo allenamento a cui li sottoponeva, mentre la parte inferiore era coperta da un costumino che arrivava a metà coscia dello stesso colore della camicia ma con qualche dettaglio nero. Per completare il look da spiaggia aveva scelto di indossare un paio di ciabatte nere, degli occhiali scuri e anche una collanina argentata con il suo nome scritto in alfabeto cirillico, così da ricordare le sue origini russe e non passare di certo inosservato. Non era un ragazzo che amava essere al centro dell’attenzione, e mentre camminava per raggiungere la sdraio e l’ombrellone che aveva prenotato, purtroppo per lui, ricevette alcune occhiate interessate da parte di ragazze e ragazzi, ricambiando tuttavia solo questi ultimi con un sorriso leggero.
    Si incamminò verso la propria sdraio, andando ad appoggiarvisi sopra una volta giunto nel luogo di suo interesse, andando a togliersi la camicia e mettendosi anche un leggero strato di crema solare così da prendere il sole senza rischiare di scottarsi. Dopo aver appoggiato la propria sacca con tutte le cose del mare, e rigorosamente anche la bacchetta, all’ombrellone, decide quindi che è il caso di spostare la propria sdraio al sole, togliendosi gli occhiali e mettendosi tranquillamente seduto sopra quella meravigliosa seduta, andando successivamente a godersi quel bellissimo calore sulla pelle ed iniziando tranquillamente a prendere un po’ di sole per scurire quella pelle chiarissima che, con tutti quei muscoli, quasi cozzava. Chissà se qualcuno avesse osato disturbarlo nel suo dolce momento di relax?!?
    RevelioGDR


    Evan Jack Peters
  14. .
    Ho aggiunto qualche piccola precisazione sul suo trasferimento in Inghilterra! Ora dovrebbe essere abbastanza esplicita la motivazione che l'ha spinto a scappare dal regime cambiare Stato! *^* <3

    ECCOOOOO QUIIIII I PUNTI E LE SKILLLLLLLLS! <3
    Prima skill: Duellante nato.
    Seconda skill: Magiecologo.

    Coraggio: 28
    Empatia: 28
    Destrezza: 28
    Resistenza: 28
    Intelligenza: 28
    Intuito: 20
    Carisma: 20
    Tecnica: 20
  15. .
    SCHEDA (finalmente) FINITAAAAAAAAAAAA! <3 <3 <3 <3 <3
19 replies since 24/2/2021
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