Posts written by Anthony Lovegood

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    ANTHONY LOVEGOOD
    Figlio mio ricorda bene che
    La vita che avrai
    Non sarà mai distante dell'amore che dai
    Code ©#fishbone

    Tutti i colleghi ormai sapevano della gentilezza di Anthony, con chiunque. Aveva un cuore proprio giallonero, era evidente. E sapere che una persona non poteva permettersi di comprare qualcosa di utile, gli faceva venire un nodo alla gola e non ci pensava due volte a mettere mano al portafoglio.
    Stessa identica cosa avrebbe fatto, nel sapere che la ragazzina non aveva i galeoni per prendere ciò che le serviva.
    Con l'aiuto dei colleghi la ragazzina aveva preso fiducia ed aveva cominciato a parlare. Nel frattempo Kjell era riuscito a fare colpo sulla donna rossa (valar Morghulis) e ciò fece allontanare quella donna alla ragazzina.
    Dicevamo...la ragazzina aveva cominciato a parlare, senza più prendere respiro, in pratica.
    La lasciò parlare e lasciò a Brianna la possibilità di rassicurarla, perché aveva notato che con lei, la ragazzina sembrava più sicura, più tranquilla. E tra l'altro si trovava completamente d'accordo con lei sul fatto che la pozione era più sicura delle catene d'argento.
    Ma, mentre sentiva la collega parlare, gli venne in mente che probabilmente non aveva galeoni, nele sue tasche.
    Quando anche Brianna finì di parlare, fu lui a dire qualcosa alla ragazzina. “Puoi fidarti di noi...possiamo aiutarti a prendere la pozione.”
    poco dopo Brianna chiamò lui e Kjell per parlare. Sentì ciò che aveva in mente e aggiunse. “Possiamo provare lì, certo...ma penso che non abbia i galeoni con se...è babbana, probabilmente non sa nemmeno cosa sono. Posso metterli io, i soldi per la pozione. E...dobbiamo stare attenti a quella donna dai capelli rossi...” poi abbassò di più la voce “Ha una lama sotto le vesti”.
    E questo, potrebbe anche essere fraintendibile..ma Anthony non ha pensato a niente di ambiguo. (il player sì, però...ma lasciamo perdere).
    “E non penso sia davvero interessata ad aiutare la ragazzina. Non ho idea di che intenzioni abbia...ma penso che non siano intenzioni nobili...”
    Poi concluse il suo intervento con una domanda “Quindi...che facciamo? Tu ed io” disse, guardando Brianna “Accompagniamo la ragazza a Diagon Alley...mentre tu, Kjell, cerchi di trattenere quella donna?”




    Azione 1: Anthony lascia parlare Brianna, dato che con lei la lupetta sembra più tranquilla e poi si offre per comprare la pozione coi suoi soldi.
    Azione 2: -
    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;

    Coraggio: 20
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 32
    Tecnica: 27
    Intuito: 25
    Destrezza: 30
    Carisma: 27
    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
    +1 se cerchi di trasfigurare un altro essere umanoide, +2 se scagli un incanto trasfigurativo contro un bersaglio odiato o che il turno precedente ha usato la fattura mangialumache
    Equipaggio:
  2. .

    ANTHONY LOVEGOOD
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    Dopotutto Anthony con le rosse ci aveva avuto a che fare, dato che le ragazze con cui era stato ai tempi di Hogwarts erano Rosse. Quindi un po' di esperienza l'aveva (?). Ma a parte questo, Anthony tentò di ascoltare le due ragazze, attento a qualsiasi situazione. Si trovava vicino alle due donne, la rossa si era messa davanti a lui...e fu in quel momento che notò la forma inconfondibile di un pugnale nascosto sotto l'abito (è un pugnale, quello che sento? ...o sei solo felice di vedermi?).
    Questo fece alzare l'allerta del tassorosso, che portò automaticamente la mano alla bacchetta che teneva dentro la giacca. Non fu una cosa veloce comunque. Non voleva dare troppo nell'occhio, per non creare problemi inutili. Era come se stesse prendendo il portafogli (che si trovava nella tasca proprio vicino a dove teneva la bacchetta), finché non sentì qualcuno pronunciare il suo nome. Anthony si voltò, per vedere chi fosse e notò subito i due colleghi, Brianna e Kjell, intenti anche loro a seguire con apprensione ciò che stava succedendo.
    Decise comunque di alzarsi e tentare di avvicinarsi alla giovane lupa, lanciando uno sguardo ai due colleghi, sperando che anche loro facessero la stessa cosa e si avvicinassero a lui.
    “Ho sentito la tua richiesta.” disse rivolgendosi alla ragazzina. “Sono Anthony. Posso aiutarti a prendere ciò che ti serve.”
    Accennò un sorriso, cercando di tranquillizzarla. Osservò poi la rossa, sorridendo anche a lei. “Non si preoccupi, signora. Ce ne occupiamo noi” disse, rivolgendo uno sguardo anche ai due colleghi.
    Dall'interno della giacca prese il portafogli per pagare il drink che aveva ordinato (e non aveva nemmeno finito) e poi si avvicinò alla ragazzina. “è stata molto gentile” disse alla rossa “Non si preoccupi, può tornare a fare ciò che stava facendo”.
    Non sapeva che intenzioni aveva, ma in ogni caso era pronto.
    Gli auror non finiscono mai di lavorare.





    Azione 1: Cerca di allontanare la rossa dalla lupetta(?)
    Azione 2: prova a convincere la lupetta di fidarsi di lui e dei due colleghi
    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;
    • Pozionistica Base - Poz I;

    Coraggio: 22
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 34
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 30
    Carisma: 27
    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
    +1 se cerchi di trasfigurare un altro essere umanoide, +2 se scagli un incanto trasfigurativo contro un bersaglio odiato o che il turno precedente ha usato la fattura mangialumache
    Equipaggio:
  3. .

    ANTHONY LOVEGOOD
    Figlio mio ricorda bene che
    La vita che avrai
    Non sarà mai distante dell'amore che dai
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    Natale era passato e come ogni anno, lui lo aveva passato assieme a sua madre in Sicilia. Si era goduto le temperature primaverili che il sud Italia aveva regalato ai suoi abitanti quell'anno. Ed ora era tornato alla sua solita vita da mago e al suo lavoro da Auror. Aveva passato anche la fine dell'anno con lei ed i suoi nonni e quando era tornato a Londra aveva fatto una visita ai suoi nonni paterni che non vedeva da molto tempo ormai. E dopo essere stato da loro, pensò che un salto al paiolo per prendere qualcosa da bere poteva essere una buona idea.
    Così aveva fatto. Entrò nel locale e si accomodò ad un tavolo libero. Aveva letto la notizia di ciò che era successo qualche mese prima e, a parte qualche piccolo cambiamento, sembrava che non fosse successo proprio nulla di ciò che era stato descritto.
    Aveva ordinato un cocktail non esageratamente alcolico ed intanto si guardava intorno. Aveva notato una ragazzina che si era avvicinata al cameriere ed aveva ascoltato la discussione. Il tassorosso si alzò da quel tavolo, prese il drink e decise di mettersi su uno sgabello vicino al bancone(?) per riuscire a capirci qualcosa in più.
    Appena vide il foglietto che la ragazza mostrò al cameriere, spalancò gli occhi.
    'licantropo...è una ragazza babbana...'.
    Era solo una povera ragazza babbana che era stata morsa da un lupo mannaro e che cercava aiuto ai maghi.
    Anthony bevve il suo drink e nel frattempo seguiva con lo sguardo la ragazza che venne avvicinata da una donna dai capelli rossi che si offrì per aiutarla a superare il passaggio per arrivare a Diagon Alley.
    Non riconobbe la donna, non pensava che fosse un personaggio pericoloso, ma qualcosa gli diceva che non sarebbe stata una giornata tranquilla.
    Non fece niente, per il momento. Osservava le due donne, cercando di sentirne la discussione ed attese. Si sarebbe alzato lui, ad aiutare la ragazza, ma visto che quella donna si era fatta avanti prima di lui, decise di stare a guardare...per il momento.
    Sarà un anno tranquillo? Oppure sarebbe iniziato con un bel duello in mezzo al paiolo magico? Dopotutto, nel mondo magico nessun anno è davvero tranquillo.




    Azione 1: Non fa niente in particolare
    Azione 2: Capisce che si tratta di una licantropa dal foglietto (Ha difesa 1)
    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;
    • Pozionistica Base - Poz I;

    Coraggio: 22
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 34
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 30
    Carisma: 27
    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
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    Equipaggio:
  4. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Il ministeriale ricambiò il saluto dell'auror, spiegandogli anche che in pratica stava aspettando solamente lui, mentre gli altri sarebbero arrivati direttamente al locale. Anthony annuì e quindi si preparò alla smaterializzazione. Col classico strappo all'ombelico, si ritrovarono direttamente all'androne del palazzo. Un enorme edificio davvero elegante e probabilmente anche piuttosto costoso.
    Seguì Vath, mentre ascoltava con curiosità ciò che gli diceva e entrati nell'ascensore l'ex Tassorosso iniziò finalmente a parlare. “Stavo proprio per chiederti di mettere una palestra con tutte le attrezzature necessarie per allenarsi. E magari, se non hai già avuto questa idea, uno spazio dove poterci allenare nei combattimenti, sia con armi bianche babbane sia con la bacchetta. Una sorta di campo di addestramento. Non credo ci sia bisogno di un allenatore...penso che sappiamo allenarci tra di noi, no?”
    L'auror osservò il ministeriale e poi continuò a parlare. “Ho intenzione di acquistare un'arma, in questi giorni. E quindi potrei allenarmi con questa, qui, se potrai creare un posto dove poterlo fare.”
    Anthony preferiva concentrarsi sul combattimento. Voleva migliorare sia con i combattimenti corpo a corpo, sia con gli incantesimi. Quindi, se ne avesse avuto la possibilità, in quella sede avrebbe potuto allenarsi in entrambi i campi, migliorando al massimo le sue abilità.
    “Ovviamente, se tutti siete d'accordo su questo” aggiunse Anthony, mentre l'ascensore cominciava a rallentare “Se non è possibile, non insisto” Accennò un sorriso e nel frattempo le porte dell'ascensore si aprirono, lasciando ad Anthony la possibilità di vedere il locale e i due colleghi che già lo occupavano. Sorrise ad entrambi e li salutò “Buonasera Wyatt! Krasus, Buonasera anche a lei. Credo che abbiamo partecipato a qualche missione, insieme. Non è così?”
    Con Wyatt si conoscevano bene, ormai. Avevano passato del tempo, fuori da lavoro, tra un locale e l'alltro. Mentre con Krasus non aveva avuto la possibilità di conoscerlo meglio, oltre il lavoro.
    Quando Wyatt chiese di cosa avrebbero parlato quel giorno, Anthony si andò ad accomodare su un divanetto libero ed attese che Wath prendesse la parola.
    Anthony Lovegood

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    .Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento.
    "

    Auror, 24 anni

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    Azione 1: -
    Azione 2: -

    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;

    Coraggio: 21
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 33
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
    Carisma: 27

    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
    +1 se cerchi di trasfigurare un altro essere umanoide, +2 se scagli un incanto trasfigurativo contro un bersaglio odiato o che il turno precedente ha usato la fattura mangialumache

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    Magifonino
    Bacchetta
  5. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Anthony non aveva minimamente pensato al fatto che Ni potesse essere una strega. Pensava fosse una famosa giornalista babbana. Lui si documentava spesso, leggendo i giornali, più per lavoro che per altro. Ma aveva questa brutta abitudine di ignorare sempre i nomi degli autori degli articoli che leggeva.
    Per questo, forse, non aveva riconosciuto Ni. Non ricordava nemmeno se l'aveva mai vista ad Hogwarts o a Hidenstone (Sempre se l'aveva frequentata).
    Comunque ora sapeva un po' di più su di lei. E lo stesso lei di lui. Aveva fatto la cosa giusta a non dire nulla, Anthony. Non lo faceva mai, quando conosceva persone fuori dal mondo magico, per evitare conseguenze spiacevoli. Solo al tassorosso non piaceva mentire. Ma sapeva che quella bugia era giusta.
    Lei non disse nemmeno la sua vera natura, forse perché pensava anche lei che poteva essere pericoloso? O meglio, era pericoloso rivelare il mondo magico in certi modi, come tentavano di fare gli excalibur. Proprio in quel momento gli venne in mente quella organizzazione ma doveva pensare ad altro.
    Ni era lì, di fronte a lui. Aveva appena aiutato nella cattura di un bracconiere di creature magiche e ciò che lei riuscì a dire furono solamente due parole. Non aveva idea di cosa stava a significare, con precisione. Pensava fosse una specie di esclamazione denrisiana. Per quanto non conoscesse tantissimo la cultura di quel popolo, aveva studiato un paio di cose su di loro, soprattutto dopo aver conosciuto un'altra denrisiana alcuni anni fa ormai: Joanne. Chissà come stava. Anche quello era un discorso che non poteva prendere adesso, con Ni davanti.
    Ni non disse altro. Fu l'amica a parlare. E Anthony finalmente decise di rivolgere lo sguardo sull'altra ragazza. Annuì “sì...se la signorina Ni se la sente, sarò lieto di sentirla.” tornò a guardare Ni accennando un sorriso. Era quasi sollevato dal fatto che anche lei appartenesse al mondo magico. Poteva evitare di mentirle, finalmente. “Vieni con me, nel mio ufficio al ministero, va bene?”.
    Chissà perché stava evidentemente ignorando l'altra ragazza. “O ti offro da bere qualcosa da qualche altra parte e ne parliamo con calma?”.
    In effetti voleva evitare di portarla al ministero e di continuare a parlare al paiolo magico. Quand'è che si sarebbe deciso di invitarla a casa sua, una volta per tutte?
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Azione 1: -
    Azione 2: -

    Quirk Attivo: -
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    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;

    Coraggio: 21
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 33
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
    Carisma: 27

    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
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    Equipaggio:
    Magifonino
    Bacchetta
  6. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    L'acromantula scarlatta. Con quell'organizzazione, ormai doveva conviverci, come lo facevano tutti. E lo stesso valeva per l'excalibur. Due organizzazioni criminali e terroristiche a cui Anthony avrebbe dato la vita pur di vederle crollare. Detestava più l'acromantula, in realtà. La causa della perdita di suo padre. La causa delle sofferenze sue e di sua madre. Per questo motivo aveva accettato la richiesta di Vath di entrare nell'arania exumai. Da quello che sapeva Con lui ci sarebbero stati Krasus Thunderbolt e Wyatt Wolf, due colleghi con cui aveva lavorato. Doveva però capire più dettagliatamente i piani del ministeriale. Sembravano decisi a fermare l'acromantula e questo lo fece convincere a scoprire questo gruppo. Aveva ricevuto l'invito da parte di Vath dove gli veniva detto di incontrarsi vicino alla statua dei Magici Fratelli.
    Sembrava un uomo di cui si poteva fidare, nonostante lo conoscesse a malapena, non dava assolutamente l'aria di un personaggio inaffidabile. Anzi, i modi di fare, il suo comportamento sicuro di se, davano una buona immagine al tassorosso. Vath non sembrava spavaldo, voleva debellare l'acromantula come anche Anthony e questo gli bastava.
    Finito il suo lavoro, Anthony raggiunse con calma l'ottavo piano. Sarebbe anche arrivato in anticipo di qualche minuto.
    Quindi, non avendo fretta, lasciò che i colleghi ministeriali nell'ascensore assieme a lui potessero raggiungere i loro piani. Quando finalmente arrivò all'ottavo piano, l'auror uscì dall'ascensore e raggiunse velocemente la statua che il ministeriale gli aveva indicato. Vath era già lì, intento a controllare il suo magifonino. Quindi si avvicinò a lui e si schiarì la gola per indicare la sua presenza. “Buonasera Vath. Eccomi...spero tu non abbia aspettato troppo...”
    Anthony guardò il ministeriale, incuriosito e ansioso di conoscere di più riguardo la sua idea.
    “Stiamo aspettando qualcun altro? Oppure possiamo andare?” Non sapeva che Wyatt e Krasus sarebbero arrivati direttamente nella sede dal gruppo. In realtà non sapeva nemmeno che c'era una sede vera e propria dell'Arania Exumai.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Una giornata di lavoro come tutte le altre, nel suo ufficio a scrivere un rapporto sull'ultima missione che Anthony aveva effettuato. Niente di inusuale, ovviamente, per un Auror come lui, sempre dedito al lavoro e che eseguiva sempre con coraggio, passione e soprattutto Onore.
    Sì, perché il tassorosso si sentiva sempre onorato di far parte di quel gruppo che combattevano le organizzazioni criminali che cercavano di portare in malora il mondo magico con le loro idee. Aveva combattuto contro entrambe le organizzazioni. Aveva interrogato alcuni loro componenti ed aveva cercato di capire il perché delle loro azioni. Quali erano i loro motivi? Sapeva che l'acromantula era l'organizzazione che più detestava e che non aveva nessun punto con cui il tassorosso concordava. A differenza dell'excalibur che, sì, poteva anche essere una buona idea collaborare con i babbani, ma, allo stesso modo, pensava che tra i babbani ci fosse ancora molta gente con la mentalità chiusa che pensa che la magia sia opera del diavolo o chissà cosa. E che quindi poteva essere pericoloso rivelare al mondo babbano l'esistenza del mondo magico. E soprattutto, non trovava assolutamente corretto il modo con cui l'excalibur tentava di rivelarlo. Aveva sempre voluto trovare un modo di parlare con uno di loro, per trovare una specie di...compromesso, diciamo. Un modo che non crei danni ad entrambe le fazioni. Ne aveva parlato con Samuel, nelle settimane precedenti. In ogni caso la discussione era ancora in sospeso. Non avevano trovato altre situazioni per parlarne.
    Aveva appena finito di scrivere quel rapporto e aveva appena premuto 'invio' sul computer, quando un collega arrivò di corsa nel suo ufficio, avvisandolo che c'era un presunto bracconiere al paiolo magico e che una creatura relativamente pericolosa era uscita da una valigia e che quindi il capo aveva dato l'ordine al collega e ad Anthony di andare a controllare.
    Il tassorosso allora si alzò, prese la bacchetta e il suo magifonino e si smaterializzò subito nei pressi del paiolo.
    C'era gente che usciva in fretta e furia dal locale, chi urlava in preda al panico. Anthony si fece spazio tra la folla mentre il suo collega cercava di far mantenere la calma e accompagnare la gente lontano dal locale, per sgomberarlo. Entrò e notò un uomo e due donne piuttosto preoccupate. Prima osservò l'uomo, puntandogli la bacchetta contro. “Stia fermo, non osi muoversi.” intanto anche il collega era entrato e aveva puntato la bacchetta contro l'uomo lasciando ad Anthony il compito di occuparsi della creatura e delle donne. La creatura sembrava immobilizzata da un incantesimo. Ad Anthony fu naturale fare la domanda “Chi ha avuto l'idea di lanciare un immobilus alla creatura?”
    Non guardò ancora le due ragazze (infatti ancora non si era accorto che una la conosceva bene). Andò a recuperare la valigia e con un incantesimo di levitazione ripose la creatura lì dentro, momentaneamente e la richiuse.
    Fu solo in quel momento, quando finalmete guardò megliio le due donne, che si accorse di Ni. Rimase sorpreso dalla sua presenza e socchiuse le labbra con un'espressione confusa. “...Ni? Tu..tu sei...? Che..che cosa ci fai qui?”.
    Era ovviamente contento di vederla ma era anche confuso di vederla lì, nel mondo magico! Non immaginava minimamente del fatto che quella donna era una strega. Che faceva parte del mondo magico come lui!
    Per un momento lasciò la valigia a terra, guardando la ragazza finché non venne chiamato dal collega e sentì un 'accio' urlato dall'uomo sconosciuto. Prontamente Anthony prese la valigia tra le mani, tenendola con tutte le sue forze e il collega urlò un expelliarmus che disarmò perfettamente il bracconiere. La bacchetta arrivò direttamente tra le mani dell'auror. Anthony puntò velocemente la bacchetta contro l'uomo “Incarceramus!” urlò, facendo scaturire dal catalizzatore delle funi che andarono a legare il bracconiere, che cadde a terra immobilizzato. “Per favore, porta l'uomo in sede, per interrogarlo e lascia la valigia ai colleghi dell''ufficio di regolazione e controllo delle creature magiche. Si occuperanno loro del resto delle indagini. Spetta a loro, questo compito.” Il collega annuì, prese la valigia e trasportò il prigioniero, facendolo levitare, fuori dal locale.
    Anthony si avvicinò a Ni e alla sua amica e chiese loro “Tutto bene? Siete ferite?” Disse, rivolgendo però lo sguardo verso Ni, accennando un sorriso.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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  8. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    La notte per Anthony non era stata per nulla tranquilla. Si girava e si rigirava nel letto senza riuscire a prendere sonno. Alla fine decise di osservare la strada da cui dava la finestra di casa sua. Il tempo era mite, le strade erano deserte, in quel quartiere londinese, a parte qualche cane randagio e un senzatetto che dormiva in un vicoletto di quella via. Anthony rimase seduto davanti al davanzale e ripensare ciò che era successo solo alcune ore prima. Per poco non ci sarebbe rimasto secco, lui e gli altri auror con i medimaghi non erano riusciti a salvare alcuni civili, avevano fatto degli errori imperdonabili e lui stesso si malediva per non aver pensato di far levare l'incantesimo di antismaterializzazione. La missione era riuscita, dato che il bersaglio era sopravvissuto...ma erano morti tanti innocenti e non se lo perdonava affatto.
    Senza nemmeno accorgersene, le vie buie e silenziose si stavano illuminando grazie alla luce del sole che stava sorgendo e si stavano riempiendo dei primi abitanti intenti ad andare a lavoro. E lui era rimasto sveglio per tutta la notte. Accanto a lui, sul davanzale adesso c'era una bottiglia quasi vuota di acqua e un bicchiere di vetro. Il cellulare poggiato accanto al bicchiere cominciò a vibrare e Anthony guardò la notifica. Pensava fosse sua madre, ma invece no. Si trattava del capo squadra Amrullah che voleva lui e i colleghi nel suo ufficio.
    Cominciò ad agitarsi leggermente. Sapeva che prima o poi sarebbe stato chiamato a dare delle spiegazioni e magari aiutare per capire chi fossero questi terroristi, ma non pensava lo avessero fatto così velocemente.
    Non si perse in chiacchiere, non fece domande. Si alzò quindi e non ebbe nemmeno il pensiero di cambiarsi. Aveva addosso dei semplici pantaloni neri ed una maglietta nera senza nessuna stampa.
    Prese solamente il suo magifonino, la bacchetta e si smaterializzò direttamente nelle vicinanze del ministero per poi entrarvi tramite la tradizionale entrata dai bagni pubblici (questo è un commento del player: Ma qui, a nessuno è mai venuto in mente di usare i cessi per entrare al ministero? È canon, usiamolo u.u).
    L'auror si diresse direttamente nel livello riservato a loro e lì notò una confusione davvero strana. Oltre ai colleghi che ormai conosceva c'erano anche colleghi di altri uffici e, cosa ancor più strana, gente che non conosceva che sicuramente appartenevano ad altri paesi. Osservò meglio uno di loro e si rese conto che si trattavano di membri delle squadre speciali internazionali.
    Il tassorosso però non si dilungò oltre, deciso ad entrare nell'ufficio del caposquadra.
    Alla sua domanda, Anthony rispose solamente con un veloce gesto del capo per dir di no, senza nemmeno sapere se lo avrebbe notato o meno.
    Guardava fisso il caposquadra, aspettandosi qualche sua parola ma poi sentì la porta aprirsi e si voltò per capire chi fosse entrato. Non aveva parlato con nessuno, si era solamente rivolto ai colleghi che erano arrivati con un gesto del capo o della mano, niente di più.
    Ad entrare fu una donna, che conosceva bene, anche perché, oltre al fatto che era una collega, era impossibile dimenticare quella donna, di una bellezza disarmante.
    Portava del caffè, che levitava su un vassoio dietro di lei e dei fascicoli che divise ad ognuno di loro. Lui prese il suo e lo sfogliò velocemente. Osservò la scena in silenzio ed il brevissimo battibecco tra lei e Sutan. Non avrebbe comunque preso il caffé. Nonostante ve ne fosse bisogno, dato che non aveva minimamente dormito, non ne aveva per niente voglia.
    Non sapeva cosa rispondere alla domanda che aveva fatto, quindi si limitò ad abbassare lo sguardo, continuando a maledirsi.
    In ogni caso il caposquadra continuò a parlare ed Anthony lo ascoltò con attenzione, annuendo di tanto in tanto a quello che diceva, confermando, ad esempio, la parte in cui Kimbwa e Montoya (Maria non l'aveva affrontata) avevano iniziato lo scontro.
    Poi intensificò la sua attenzione a ciò che disse successivamente. Quando gli fu indicato, aprì il dossier e lesse alcune cose di ciò che vi era scritto, continuando ad ascoltare il caposquadra.
    Quando poi finì di parlare, fu il turno di Thomas, che fece alcune domande e fu totalmente d'accordo con lui: perché volevano morto Jordan? Per desiderarlo doveva aver fatto qualcosa di grave, per quanto non fosse assolutamente a favore di questo genere di giustizia.
    Poi finalmente parlò anche Anthony, solo per dire ciò che voleva fare.
    “Anche io avrei intenzione di dare un'occhiata all'Hotel...e vorrei provare a parlare con Montoya...”
    Anthony Lovegood

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    "

    Auror, 24 anni

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    Ascolta il caposquadra e chiede di poter indagare nell'albergo e di interrogare montoya
  9. .
    Converto 80 exp su 81 in 4pp su intelligenza
  10. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era stata una fatica assurda dover combattere contro quella creatura. Ma alla fine era stato abbattuto ma prima di diventare carbonella per la brace gli artigli colpirono Anthony che si ritrovò letteralmente catapultato a metri di distanza da dove si trovava. Si ritrovò a terra, dolorante e con qualche bel graffio che forse avrebbe lasciato delle cicatrici.
    Ma, come già detto, alla fine la creatura era stata sconfitta grazie alle fiamme di Anthony ed al petrificus di Samuel, senza schiacciare nessun civile innocente. Era morta abbastanza gente, quel giorno e per lui questo era una sconfitta, anche se avrebbero sconfitto il nemico. L'obiettivo di Anthony...anzi...l'obiettivo di tutti gli auror era quello di difendere i civili. Vite innocenti che non c'entravano nulla con la questione.
    Ora non restava altro che una montagnola di cenere e carbone. Anthony si avvicinò ad essa, e tra i resti notò una foglia. L'unica cosa che era rimasta di quella creatura? Da quello che riusciva a vedere da quella distanza e dato che era sopravvissuta alle fiamme, era evidente che si trattava di un oggetto particolare. Un oggetto che poteva contenere della magia. Quindi, mosso dalla curiosità si avvicinò ulteriormente e lo prese. Lo osservò incuriosito, rigirandoselo tra le mani. Poi tornò a guardarsi intorno. Gli estranei Gli zombi i non morti erano ancora lì e non stavano facendo nulla, almeno per il momento. Ma Anthony, per non rischiare, aveva intenzione di dar loro l'eterno riposo(?). Erano morti, con suo rammarico, non erano più vivi. Erano solo stati riportati in vita da una dea o quello che era... una sorta di necromanzia, se così si poteva definire.
    Il tassorosso era comunque malridotto e non poteva rischiare un qualche attacco improvviso da parte loro.
    Prima di decidere qualcosa da fare tento un innerva su se stesso per cercare di recuperare un po' di energia.
    Poi, con molta calma e con la bacchetta stretta in pugno e alzata davanti a se si avvicinò ad una di esse. Non disse nulla. Molto lentamente, si avvicinò ulteriormente al non morto provò una cosa. Forse era una cosa stupida (molto probabile) ma lo fece comunque. Sfiorò quel morto con la foglia che aveva recuperato. Che cosa sarebbe successo?
    Dopo aver fatto ciò si allontanò sempre con calma e atttese. Non aveva altre soluzioni, non aveva conoscenze di Necromanzia (Se di questo si trattava). L'unica sua strategia era tentare. E sperare che non capiti qualcosa di spiacevole.
    Anthony Lovegood

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    .Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento.
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    Auror, 24 anni

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    Decide di prendere la foglia

    Azione 1: Innerva su se stesso
    Azione 2: Prova a sfiorare uno di quei non-morti con la foglia

    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;

    Coraggio: 21
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 33
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
    Carisma: 27

    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
    +1 se cerchi di trasfigurare un altro essere umanoide, +2 se scagli un incanto trasfigurativo contro un bersaglio odiato o che il turno precedente ha usato la fattura mangialumache

    Equipaggio:
    Magifonino
    Bacchetta
  11. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    La strategia di Anthony (Se così vogliamo chiamarla) di salvare il bambino e fare del male al mostro gigante, funzionò molto bene (Per una volta i dadi sono stati clementi) e quindi il bambino si ritrovò cullato sulla piattaforma che l'auror aveva evocato e il mostro stava per diventare carbonella per il barbecue. Non fosse stato per il momento piuttosto critico, la battuta ci sarebbe stata. Ma quel momento il tassorosso pensava solamente ad abbattere il gigante e mettere in salvo tutti i civili.
    Doveva trovare una soluzione. Se uccideva la creatura, quella sarebbe caduta sui civili, schiacciandoli e quindi uccidendoli. Perciò doveva pensare a qualcosa che potesse essere utile al momento.
    Per uccidere il mostro aveva già in mente su cosa fare. Ma ancora non riusciva a trovare un modo per salvare i civili.
    Anthony si guardava intorno e mentre cercava un modo qualcosa colpì Anthony allo stomaco. Il tassorosso spalancò la bocca quando si sentì l'aria mancare per un millesimo di secondo.
    Per fortuna però non fu un colpo che lo mise fuori gioco. Ancora riusciva a tenersi in piedi.
    L'auror guardò verso la direzione della medimaga “Cerca di aiutare quel bambino, per favore! Salvalo! Io e Samuel troveremo un modo per salvare gli altri civili!”
    Per prima cosa decise di urlare ai civili, per cercare di farli allontanare. “Allontanatevi il più possibile dal mostro! Potrebbe essere pericoloso!”
    Quindi si preparò all'ultimo attacco (almeno sperava). Puntò prima la bacchetta verso il terreno dove la creatura si trovava ed urlò “Cumtello!” in quel modo sperava di bloccare i movimenti del mostro ed evitare che cada da un lato. Guardò il collega “Samuel aiutami ad affossare il mostro nel terreno!” gli urlò e poi tentò un altro incantesimo, voleva riprovare col fuoco. Ma stavolta evitò l'avanzato. Puntò la bacchetta nuovamente sul viso del mostro e urlò “Incendio!”.
    In quel modo, almeno sperava, il suo cumtello avrebbe bloccato la creatura evitando così che possa schiacciare i civili, l'incendio avrebbe causato ulteriori danni oltre quelli causato dall'avanzato di prima e, in combinazione con gli attacchi di Samuel avrebbe potuto mettere finalmente ko la creatura. Ci sarebbe riuscito? Ai dadi l'ardua sentenza.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Azione 1:
    Nome: Incanto Sabbiatomba
    Classe: Elementale
    Formula: Cumtello (fusione di Cuntumulo e Tellus)
    Movimento: ondeggiare la bacchetta e scoccare un colpo verso il punto in cui si vuole generare la magia
    Effetto: dalla bacchetta si libera una scintilla gialla che, impattando con una superficie orizzontale formata da elemento terra (terra, pietra), anche parzialmente sintetico (pavimento, asfalto), purché non incantato magicamente, la trasforma in sabbie mobili. Tali sabbie mobili attirano verso il basso qualsiasi essere non vivente fino ad inglobarlo completamente, se possibile; in caso di esseri viventi, questi verranno attirati al fondo per la parte caudale (gambe/coda), venendo inglobati fino all'altezza del collo. Quando la magia termina il suo effetto o ingloba al massimo possibile qualcosa, si solidifica in sabbia, bloccando i movimenti di qualcuno senza però soffocarlo.
    Note: è possibile sfuggire alle sabbie mobili tramite la propria destrezza o incanti di levitazione; maggiore è l'intelligenza del mago, maggiore è la forza trainante.
    Il raggio di azione della magia è pari a r=1+Intelligenza/10. Il raggio indica anche la profondità pozza di sabbie mobili.
    Azione 2:
    Nome: Incantesimo Bruciante
    Classe: Elementale
    Formula: Incendio
    Movimento: Disegnare una fiamma in aria
    Effetto: Genera una fiamma nel punto indicato dalla bacchetta
    Note: con INT > 15 può far cambiare colore alla fiamma; con INT ≥ 35 può sciogliere il metallo; con INT ≥ 45 può dar fuoco a cose ignifughe

    Quirk Attivo: -
    Skill:
    • Magiatleta - Atleta I;
    • Duellante Magico - Duello I;
    • Resiliente - Resilienza I;
    • Scudo Magico - Defesa I;

    Coraggio: 21
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 33
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
    Carisma: 27

    Quirk:
    Tanto buono e caro ma...: Anthony è un Tassorosso fino al midollo... o quasi. Mai farlo incazzare o potrebbe farvi di tutto, si...anche trasfigurarvi MALE.
    +1 se cerchi di trasfigurare un altro essere umanoide, +2 se scagli un incanto trasfigurativo contro un bersaglio odiato o che il turno precedente ha usato la fattura mangialumache

    Equipaggio:
    Magifonino
    Bacchetta
  12. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Al lancio dei due incantesimi sulle due Creature, Anthony ne osservò i movimenti e ciò che fece. Imprecò nella sua mente quando lo vide prendere quel bambino.
    Successivamente la stessa nube di polline fece la stessa cosa della sala dell'asta: I cadaveri vennero nuovamente come riportati in vita. Quelli che erano stati squartati o ridotti in pezzettini si ricomposero, facendo di quei morti una sorta di esercito di estranei (got docet).
    Poi, quella nube fece uno strano effetto ai due mostri che cominciarono a sciogliersi e poi ricongiungersi in un'unica, gigante, mostruosa...cosa.
    Forse avrebbe preferito combattere contro la creatura che si trovava nella sala dell'asta. O forse sarebbe stato meglio rifiutare questo compito? Ma Anthony non si tirava mai indietro. Aveva paura, era vero, ma non sarebbe fuggito con la coda tra le gambe come un qualunque civile. Lui era un Auror e avrebbe portato a termine quella missione in qualsiasi modo.
    Ora aveva quel mostro davanti. Doveva trovare un modo per sconfiggerlo assieme ai compagni.
    Era un essere di legno. Ed il legno ovviamente era un combustibile.
    Era alto circa sei metri, era un gigante...ed un semplice incantesimo di fuoco non faceva chissà quanti danni. Non era abbastanza forte e, soprattutto, non aveva la minima intenzione di lanciare un incantesimo oscuro che avrebbe potuto creare delle gravi conseguenze.
    Quello che poteva fare, però era usare un incantesimo avanzato. Non era sicuro se sarebbe riuscito a lanciare l'incantesimo nel migliore dei modi, però ci poteva provare.
    L'ex tassorosso tolse via tutti i pensieri in testa, puntò la bacchetta alla testa del mostro e, disegnando una fiamma e urlando “Incendio Maxima!”.
    Sperava che in questo modo avrebbe provocato abbastanza danni e in quel modo avrebbe lasciato quel bambino (almeno sperava). Nel caso in cui lo avesse fatto avrebbe puntato la bacchetta verso il suolo sotto al ragazzino e, prima che potesse schiantarsi al suolo mormorò “Circularis” cercando di evocare una piattaforma rotonda morbida, in modo che potesse cadere senza causargli altri danni.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Azione 1: Incendio maxima verso la testa del mostro (uso l'ispirazione)
    Nome: Sortilegio Superiore del Fuoco
    Classe: Elementale Avanzato
    Formula: Incendio Maxima
    Movimento: disegnare una fiamma in aria
    Effetto: Scatena potenti fiamme dalla punta della bacchetta che possono bruciare e scottare i bersagli
    Note: Provoca Fatica. Sommare al dado del danno +8. La magia può colpire più bersagli vicini senza ridurre o suddividere il dado del danno (ma in questo caso non si applica il +8). L’estensione della magia è proporzionale ad Intelligenza.
    Azione 2: Evoca una piattaforma di un materiale morbido (tecnica 27) sotto il bambino nell'eventualità che cadesse (?)

    Nome: Incantesimo dell'Evocazione di Supporto
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Circularis
    Movimento: tracciare con il catalizzatore una circonferenza, puntando la zona in cui si vogliono fare apparire le piattaforme.
    Effetto: fa apparire delle piattaforme magiche di forma rotonda.
    Note: con Tecnica > 15 fa apparire piattaforme di forma diversa; con Tecnica >25 è possibile decidere il materiale. Con Intelligenza >25 è possibile evocare piattaforme levitanti.

    Quirk Attivo: -
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    Coraggio: 21
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 33
    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
    Carisma: 27

    Quirk:
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    Equipaggio:
    Magifonino
    Bacchetta
  13. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Tutto ciò che succede in sala asta lascia Anthony immobile e senza parole. La donna sembrava aver mollato la presa per qualche minuto, per poi riprendere con gli attacchi quando venne a sua volta colpita. Subito dopo succede quello che il tassorosso non avrebbe mai immaginato: Le ultime parole di Kimbwa fanno accigliare Anthony. Osserva senza sapere cosa fare tutto quello che succede in sala. Era sorpreso, spaventato e immobile.
    In un groviglio di rami e foglie, Anthony vede apparire una creatura enorme che si muove, dirigendosi verso Skyler. L'auror rimane ancora immobile e in silenzio, senza sapere cosa fare. Per una volta, in quella serata, aveva paura. Aveva combattuto contro tanti nemici, umani...ma non aveva mai attaccato un essere come quello che aveva davanti. Non sapeva se era un dio o chissà cosa. Ma era consapevole che non aveva la più pallida idea di cosa fare. Oltretutto, quell'umanoide aveva riportato in vita i civili che erano stati uccisi. Anche la Necromanzia, come se non bastasse.
    Lasciò parlare Skyler che evidentemente aveva più coraggio di lui e nel frattempo che la creatura si trovava di spalle decise di dedicarsi a quello che succedeva all'esterno, che da ciò che sentiva non era una buona situazione. Infatti, quando corse verso l'esterno, vide delle creature altrettanto inquietanti che tentavano di attaccare la medimaga.
    Anthony puntò la bacchetta sulla prima creatura, urlanndo “Incarceramus!” con l'intenzione di evocare delle catene(?) di acciaio che blocchino definitivamente la prima creatura.
    Stessa cosa fece con la seconda. Puntò la bacchetta e mormorò “incarceramus” anche contro di lui, evocando delle funi dello stesso materiale del primo incanto.
    In quel modo, se fosse riuscito nell'intento, avrebbe bloccato le due creature evitando che attaccassero ancora Isond.
    Non sapeva quando sarebbe finito tutto questo. Ovviamente sperava il più presto possibile. Forse con il dialogo che Skyler stava tentando con quella creatura avrebbe potuto far cessare tutta quella sofferenza.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Azione 1: Incarcermus su wecoso a
    Azione 2: incarceramus su wecoso b

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    Tecnica: 27
    Intuito: 26
    Destrezza: 32
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    Bacchetta
  14. .

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Mandato ko il magitecnico ora toccava alla ragazza, che sembrava essere evidentemente più forte del suo stesso maestro. Prima di cadere, però, era riuscito a rimettere in sesto la ragazza ed a lanciare un incantesimo contro Anth e i colleghi, generando una sudorazione piuttosto insopportabile e quasi dolorosa.
    Non sapeva cosa fare, era piuttosto confuso.
    Anthony ascoltò tutta la loro discussione senza prendere parola ma seguendo esclusivamente i movimenti di Kimbwa, che decise di puntare la bacchetta sul soffitto e muoverla. A quel punto la prima idea che gli venne fu quella di correre verso il muro che delimitava l'esterno con la sala e pronunciare la formula “Evanesco! Uscite tutti da questa sala, subito!” disse rivolgendosi ai civili, sperando che l'incanto fosse andato bene. Successivamente decise di tentare di risolvere il problema del soffitto che si crepava, prima di dire qualcosa alla ragazza. “Evanesco!” ripetè, stavolta puntando verso il soffitto.
    Quindi decise di rivolgersi alla donna “Kimbwa. Ti chiami così, giusto?” iniziò, mettendo le mani avanti come a voler cercare un momento di tregua. Non volle puntare la bacchetta contro di lei, però. La stava tenendo con il pollice rivolto verso il palmo.
    “Non risolvi niente, in questo modo. Così farai solo del male a tanta gente innocente. Oltretutto la morte non è il miglior modo per fare giustizia.
    Posso capire cosa voglia dire vedere la propria terra cambiare in peggio. Possiamo trovare un modo per convincere Jayce a fare qualcosa per aiutarvi. Solo...cerchiamo di evitare altro spargimento di sangue.”

    Non sapeva se sarebbe riuscito a convincere la ragazza a cessare il fuoco, ma in quel momento non c'era altro modo. Davvero, Anthony voleva evitare altre morti.
    “Ti prego. Cerchiamo di discutere senza incorre ancora alle armi.”
    Il tassorosso si zittì e impugnò meglio la bacchetta , aspettando una sua risposta e, magari un aiuto anche dai colleghi.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Azione 1: Evanesco sul muro(tecnica 27)
    Azione 2: Evanesco sul soffitto
    Mezza azione(?): Parla con la ragazza.

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    Il tassorosso, come disse anche Eilidh (ed aveva ragione), fu davvero fortunato. Quello fu il primo incantesimo che gli venne in mente, non aveva conoscenze mediche e non aveva pensato bene alle conseguenze. Per fortuna il peggio non era successo.
    Ora che l'ambasciatore non era più una torcia umana, Anthony poteva dedicarsi nuovamente a mettere ko i due terroristi. La ragazza riuscì a schivare il suo colpo e poi successe di tutto:
    La ragazza unì l''elettricità del bufalo all'acqua che si trovava sul pavimento. Elettricità e acqua vanno troppo d'accordo tra di loro e per questo motivo Anthony sentì un dolore insopportabile pervadergli tutto il corpo. Questo lo fece innervosire, oltre a fargli male. Guardò la donna con i denti stretti come a volerle dire che la pagherà cara e poi sentì le parole di Krasus. Si voltò verso di lui, poi guardò nuovamente la donna.
    Avrebbe voluto accanirsi contro Kimbwa ma decise di seguire Krasus ed effettuare un attacco combinato su di lei e sul magitecnico. Annuì al collega, ma prima puntò la bacchetta verso se stesso e mormorò “Innerva”, cercando di recuperare un po' di energia. Infine, Anthony si sarebbe messo nella posizione indicata da Krasus ed assieme a lui urlò “Bombarda” muovendo la bacchetta in direzione dei due nemici.
    Anthony Lovegood

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    Auror, 24 anni

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    Chiedo scusa per il post breve
    Azione 1: Innerva su se stesso
    Azione 2: Bombarda in attacco combinato con Krasus su uno dei due

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