Posts written by Numero cinque

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    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
    Code ©#fishbone

    Dopo essere saliti sull'automa che avevano scelto, arrivarono in mezzo alla foresta. Lì trovarono ciò che sembrava una crisalide di un automa che forse si nutriva della linfa delle piante che lo circondavano perforandole in qualche modo.
    Aidan ascoltò le varie idee dei compagni, grattandosi la testa confuso. Prima Harry, con l'immobilus contro le piante di sambuco. Poi Mia, che cercò di convincere le piante a liberarsi dal bozzo.
    Ed infine Aibileen che tentò di salvare le piante con un impervius.
    Fece una smorfia, cercando di trovare un modo meno distruttivo di ciò che aveva in mente. Infatti la sua testa continuava a dirgli 'Ma un incendio non risolverebbe il problema?'
    A cui lui rispondeva con un 'essere amico di Blake Barnes può farti fare questi pensieri'.
    E subito dopo la sua mente, con la voce di Barnes, stranamente, rispondeva 'beh, ma almeno quel coso la smette di ricaricare le sue energie...così potete catturarlo senza sforzi particolari.'
    Il tutto succedeva nella sua testa...come se i suoi unici due neuroni litigassero tra di loro, per convincere il Dioptase sull'incantesimo da lanciare.
    La cosa Grave, per Aidan, era che in quel momento non aveva altre idee, oltre all'incendio.
    'Posso provare a fondere il metallo di quelle cose che sono attaccate agli alberi, magari...così si stacca da loro, no?'
    'Carbonizza l'intera foresta! Così smette di nutrirsi!'
    'Poi gli ambientalisti mi denunciano'
    'Tanto ormai il pianeta è allo sbando...che differenza fa?'
    'Smettila.'

    Aidan puntò finalmente la bacchetta verso una di quelle piante colpite. E Mormorò “Metalia Moldum”
    La sua intenzione, se andasse a buon fine, sarebbe quella di fondere almeno le braccia di quell'automa per costringerlo a staccarsi dalle piante, utilizzando direttamente la pianta.
    Non era sicuro che la sua idea fosse geniale o no...ma almeno non era così stupida come quella di incendiare l'intera foresta...no?

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    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
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    Lunedì Mattina del 6 febbraio 2023.

    Aidan quella notte non era riuscito a dormire. Si girava e si rigirava nel letto, cercando di non pensare. Erano ormai diversi mesi da quando stava con Aibileen, che non riusciva a dormire, durante le notti di luna piena, sapendo che lei era costretta a stare rinchiusa nelle segrete della scuola.
    Aveva provato tanti modi, per non pensarci, le aveva promesso che in quei giorni lui doveva stare lontano da lei per paura che lei avesse potuto fargli del male. E stava mantenendo la promessa...solo che era impossibile stare tranquilli durante la notte. In pratica tutte quelle notti lui le passava sveglio, con gli auricolari alle orecchie e musica rock a tutto volume. Ed insieme ai vari pezzi metal degli ACDC, dei Metallica e degli Iron Maiden, ad un certo punto partì un pezzo che non aveva mai ascoltato prima. Doveva essere un nuovo singolo, che probabilmente girava in tutte le radio del mondo. Riconosceva la voce di Liam Gallagher, ex componente degli Oasis (Remember “Wanderwall”?). Era una ballata, calma, dolce, un pezzo che, quando cominciò a sentirne le parole, si mise a sedere e sbloccò il cellulare per scoprire il titolo. Too good for giving up.
    Sembrava la canzone perfetta per il momento.

    Remember you belong
    Here as much as anyone
    Even when you’re just about to break


    Aidan continuava ad ascoltare quelle parole. Probabilmentte non c'entravano nulla con quello che stava provando lui, o forse sì. La cosa che lo sorprese fu che grazie a quella canzone prese una decisione.

    Let your silence make a sound
    All that’s lost can still be found
    You’re too good for giving up


    “Sei troppo bravo per arrenderti. Io non lo faccio mai. E nemmeno lei.” Aidan a quel punto si alzò. Guardò dalla finestra, vide che il cielo si stava rischiarendo. L'orologio del cellulare dava le cinque e mezza. Non disse nient'altro. Tolse gli auricolari, lasciò il cellulare sul leto ed uscì dal suo dormitorio. Poco gli importava se non poteva uscire. Lui doveva andare nelle segrete.
    Dopo qualche minuto raggiunse la destinazione.
    “Aibileen?” sussurrò, arrivando nella sala. “Aibi!” Aidan, in quel momento voleva vederla. E probabilmente non avrebbe dovuto farlo. Non avrebbe dovuto andare lì sotto, ma non gliene fregava nulla. “Aibileen dove sei?” Tra le centinaia di catene vuote finalmente riuscì a trovarla. Senza accorgersene, la sua voce cominciò a tremare. Decise di avvicinarsi a lei e si ci sedette accanto. Senza dire una parola.






    Aibileen Beatrix
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    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
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    “Uuuhh quindi abbiamo magitech! Lezione speciale...Che figata ci farà fare oggi Maverick?”
    Aidan, come ormai tutti sanno, stima un sacco il prof Morrigan. E dopo quel dono che lui gli aveva dato (Perché Aidan era più che convinto che a mandargli quella preziosa bustina quadrata era stato Maverick), la stima nei suoi confronti si era alzata a dismisura. Quindi era ovvio che era così entusiasta di andare ad una sua lezione. Certo era che purtroppo non potè usarlo quella stessa notte, visto il casino che era successo.
    Ma comunque lo aveva usato in uno dei giorni successivi, naturalmente. Ma questo è un altro discorso.
    Il dioptase si trovava in giardino assieme ad Aibileen, a farsi i fatti loro ovviamente, quando il patronus del prof si palesò di fronte ai due, e la sua voce riferì loro che quel sabato avrebbero dovuto fare una lezione al porto.
    Quindi, dopo aver esclamato quelle parole felice, Aidan si alzò, prese per mano Aibileen “Su Aibi, andiamo! Vediamo cosa ci farà fare.”
    E si diresse verso il porto. Lì Aidan salutò il professore con la mano ed un bel sorriso sulle labbra.
    “Salve prof! Che cosa faremo oggi?”
    Quindi ascoltò con attenzione ciò che il prof diceva, spalancando la bocca, con gli occhi che brillavano come un bambino davanti ad una gelateria (Anche se ad Aidan gli occhi brillano pure di fronte ad un gelato, ma dettagli), quando uno dopo l'altro uscirono degli automi dalla nave.
    Al momento della scelta, Aidan annuì ad Harry quando gli chiese se voleva unirsi per cercare l'automa del mar del sud.
    Dopo aver letto un po' gli appunti ed ascoltando Harry, Aidan disse la sua. “Sì, credo che la tua ipotesi sia corretta. Forse...dato che non dovrebbe avere un evidente modo per nutrirsi...potrebbe farlo tramite le radici, scavando nel terreno alla ricerca di acqua o qualcosa del genere? AH! Ottima idea anche la tuta mimetiva.”
    Detto ciò, anche lui puntò la bacchetta verso di se, mormorando un “Vestis”. Ed i suoi abiti si trasformarono in una tuta mimetica, simile a quella dell'opale.
    “Ragazze? Voi che idee avete?”
    Infine avrebbe seguito Harry verso la foresta.




    Naturalmente interagisce con Harry Wood Aibileen Beatrix e Mia Freeman
    vestis anche per lui, trasformando i suoi vestiti in una tuta mimetica e poi dice la sua
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    "Voi due mi fate venire la nausea, e non in senso buono”


    “Mi piacciono le botte. La socialità non molto”


    “Quando ti guardo mi vengono in mente queste emoticon: Pala, Corda, Fossa”


    -non c'è bisogno di dire chi ha detto queste perle
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    AIDAN HARGRAVES
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    Aidan stava ringraziando la dea Fortuna che in quel preciso istante aveva messo nel suo gruppo due compagni che ne capivano meglio di lui. Non era sicuro, però, che lo avrebbe detto a loro. Si limitò ad ascoltare i due ragazzi, Harry e Howard, estremamente daccordo con tutti e due. Quando Howard parlò del ghiaccio, come uno dei materiali utilizzati dal villaggio, Aidan annuì con vigore “sì! Ci stavo pensando anche io. Da quello che mi hanno sempre detto, gli inuit abitavano nelle igloo...insomma, creavano delle abitazioni con il solo e unico materiale che avevano e conoscevano in antichità. Correggetemi se sbaglio, ovviamente. Riguardo alla religione, in effetti hai ragione, Howard. E mi piace molto la tua idea. Tutto influenzato dalle leggende norrene. Un po' come la religione che si professava in grecia che è praticamente uguale a quella che avevano nell'impero romano, solo che con nomi diversi, no? Tutto il villaggio è ovviamente influenzato dalla popolazione del mar Baltico. Solo che loro ci hanno aggiunto qualche piccolo dettaglio inerente alla loro cultura.
    Ho letto che fanno parte del Macusa ma...boh...magari non sono molto felici di essere sotto quel ministero americano...ma credo non possano fare altro che accettare questa cosa. Secondo me non saranno molto bravi a combattere. Non è un popolo ribelle e, nonostante tutto, preferisce rimanere così come sono, nella loro pace. Però si sono completamente distaccati agli usi e costumi che ci sono in America”
    . Aveva detto tutto d'un fiato, perché temeva di perdersi e forse aveva detto un mucchio di stronzate, ma nemmeno se ne sarebbe reso conto.
    “Quindi...ricapitolando. Villaggio marittimo, abitazioni colorati, in legno, pescatori, religione simile a quella norrena, niente Cristianesimo. Mi piace un sacco le varie divinità che hai elencato tu, Howard...quindi vorrei tenerle. E anche l'uso del ghiaccio per...magari per conservare il cibo, anche se mi sembra una cosa ovvia...oppure per cos'altro?”
    Il dioptase attese i due compagni, in attesa di altre idee e anche di qualche correzione su quello che disse lui. Non era bravo in queste cose, doveva ammetterlo.




    interagisce con Harry Wood e Howard H. Van Leeuwen
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    ☽ Nome PG: Anthony Lovegood
    ☽ Miniquest:una nuova lupa in città
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    AIDAN HARGRAVES
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    Ovviamente Aidan sapeva che lei non avrebbe detto di no, ma fu contento di sentire la voce di Aibileen che gli diceva che voleva andarci insieme. E poi qualsiasi scusa era buona per uscire insieme a lei.
    Le fece un sorriso a trentadue denti, con gli occhi che sprizzavano felicità come un bambino che scartava un regalo di natale.
    “Sarà uno spettacolo! Tu sarai uno spettacolo. Già me lo immagino...tu che scendi le scale con un vestito spettacolare ed io che ti aspetto per iniziare a ballare, anche se non so ballare. Ho già in mente ciò che indosserò quella sera”
    Quando arrivò il cameriere col suo piatto, e parlarono del cibo italiano, Aidan ascoltò la sua richiesta.
    “Quindi vai di carbonara? É l'ultima risposta definitiva?” Chiese ironicamente.
    Fece un segno al cameriere, che arrivò subito. “Può portare una carbonara alla signorina, per favore? Lei vorrebbe quel piatto”.
    Il cameriere annuì e si allontanò per dirigersi verso le cucine.
    Poco dopo, il cameriere arrivò con il piatto per Aibileen e poterono cenare.
    La cena si concluse con un bel dolce che i ragazzi potevano scegliere da una lunga lista di dolci tipici di ogni regione italiana. Aidan scelse il classico tiramisù.
    Finito anche il dolce Aidan pagò tutto e prese per mano Aibileen, per portarla verso la sorpresa che le aveva preparato.
    “Immagino che tu conosca il London Eye, giusto?” disse, trovandosi dopo alcuni minuti di fronte alla grande ruota panoramica.
    “Ecco...sono riuscito a prenotare una cabina solo per noi due. Solo per venti minuti però...non sono così ricco, purtroppo. Ma spero sia abbastanza per farti vedere Londra dall'alto...”
    Fecd un sorriso e si avvicinarono all'ingresso della ruota. Il macchinista(?) lo riconobbe subito, quindi gli fece strada verso la cabina e li fece entrare.
    Aidan si avvicinò al vetro e la ruota cominciò a muoversi. “Guarda Aibileen! Ci stiamo alzando...”
    Il dioptase col sorriso sulle labbra guardò la sua ragazza. “Ti giuro, Aibileen...con te mi sento davvero bene. È una cosa sdolcinata da dire e assolutamente non da me...ma è vero. Quando non sono con te il mio unico desiderio è quello di volerti vedere.”
    Non era da lui dire cose del genere ma quel giorno si sentiva particolarmente romantico, e a rendere più romantico quel momento, c'era anche il panorama di Londra dall'alto di quella ruota.
    Ma andava benissimo così.

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    AIDAN HARGRAVES
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    La lezione era davvero interessante. Ma il problema era che si stava rivelando un casino assurdo.
    Ad un certo punto credeva di essersi addormentato perché gli era sembrato di essersi perso una grossa parte della lezione. Ma era più che sicuro del fatto che i suoi occhi erano rimasti spalancati, dimenticandosi anche di sbattere le palpebre, accorgendosene solamente dopo che una lacrima cominciò a scendere dall'occhio destro.
    “Cazzo” il dioptase si strofinò gli occhi con i dorsi delle mani e quindi riprese a concentrarsi sulla lezione.
    Non si era nemmeno accorto di cosa fosse successo a Lucas.
    Si riprese solamente quando una voce che conosceva fece il suo ingresso in aula. Si voltò, vedendo il prof Olwen e ridacchiò divertito. “Allora non è stato chiuso nel bagno dei professori! Ero convinto che il signor Kwaku l'avesse chiusa in bagno perché voleva prendere il suo posto.”
    Gli sarebbe piaciuto un bel pacco di pop corn per godersi al massimo lo spettacolo che il professore e il superquattro stavano mettendo in scena, però doveva anche trattenersi dalle risate per le reazioni di entrambi: Il prof furioso come mai lo aveva visto e Kwaku divertito come un qualsiasi bulletto che si divertiva a maltrattare il povero sfigato di turno.
    Poi tornarono a parlare della lezione, finalmente, e riprese a confondersi sempre di più.
    Quando parlò del fumetto, che poi lanciò direttamente ad Aidan, lui lo prese al volo quasi con sguardo trionfante “Mitico! Grazie mille. Mi sa che mancava nella mia collezione di fumetti marvel.”
    Quindi lo riposò nel suo zaino e continuò ad ascoltare la lezione.

    Arrivò il momento della prova pratica ed Aidan cercò di ascoltare con attenzione ciò che avrebbero dovuto fare.
    Quando si ritrovò una bella runa tatuata sulla mano, sbuffò. “Perché dovevano scegliere me come prefetto? Tutte queste responsabilità mi mettono ansia. Ma poi non ho capito nulla di quello che devo fare.”
    Per sua fortuna si aggiunse Harry al suo gruppo, cominciando a dare le sue idee che glii fecero capire al meglio ciò che doveva fare in quella prova.
    Lo ascoltò, annuendo ad ogni sua proposta.
    “Se non fosse per te, Harry, mi ritroverei a cercare di capire che diamine devo fare. Comunque...il fatto che sia un villaggio vicino al mare, ci sta. Le case potrebbero davvero essere come le hai dette tu. E anche il fatto della pesca, soprattutto del salmone. Magari potremmo anche aggiungerci qualche cosa riguardante un villaggio baltico. Che poi...secondo me si somigliano tra loro...penso proprio per il fatto che si sono uniti tra di loro.”
    Si grattò la testa, pensieroso.
    “Riguardo la religione...potrebbero tranquillamente essere anche cristiani...ma essendo collegati ai signori del mar baltico...forse potrebbero avere delle influenze norrene, quindi credono anche loro ai vari dei Norreni? Boh, non saprei...” poi si guardò intorno “Chi si vuole unire a noi due? Stiamo cercando di inventarci una bella popolazione del villaggio dell'alaska!”




    Aidan è confuso.
    Poi cerca di fare qualcosa assieme ad Harry e chiede se qualcuno vuole unirsi al gruppo
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    AIDAN HARGRAVES
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    Stava andando tutto bene. Si stava divertendo a giocare sulla pista di pattinaggio con Aibileen, tenendosi alla mano della ragazza, con la testa già all'osservatorio, dopo ciò che le aveva chiesto l'ametrina all'orecchio. (a cui aveva risposto con un sorrisetto, inumidendosi leggermente le labbra. “Ovvio che sì. E se non è vuoto lo svuoto io.” le stampò un bacio veloce sulle labbra, dopo quella frase. Il dono del prof Maverick era una manna dal cielo).
    Stava andando davvero tutto bene, non si era nemmeno reso conto di quanto tempo avevano passato in pista. Ad un certo punto, Aidan prese per mano la ragazza. “Andiamo a prendere una cioccolata calda, che ne dici? Ci riscaldiamo un po'”.
    Se la ragazza avesse accettato la proposta sarebbe uscito dalla pista e si sarebbe diretto a prendere due cioccolate calde.
    Era tutto perfetto, così perfetto che non si era nemmeno accorto di ciò che stava succedendo intorno a lui (devo pure dare un senso al fatto che mi scoccio a leggere tutti i post, no?), finché non successe il finimondo.
    Non sapeva per quale cazzo di motivo, ad ogni evento tranquillo che veniva organizzato in questa scuola, alla fine non era per niente tranquillo e succedeva di tutto.
    Il dioptase era assieme all'ametrina, diretti verso il chioschetto che distribuiva la cioccolata calda. Erano riusciti a prenderla finché la preside non decise di iniziare un discorso.
    “Ma proprio adesso? Mi si fredda la cioccolata!”.
    Si fermò a metà strada dalla destinazione che aveva deciso per bere la cioccolata e ascoltò la preside.
    Tempismo perfetto. Appena la preside cominciò ad introdurre il discorso un forte boato che gli fece contorcere lo stomaco, lo bloccò sul posto. Non aveva idea di cosa fosse, da dove provenisse...ma sapeva solo che per la forza di questo boato pensava di essersi incrinato qualche costola. Poi il silenzio, molto più fastidioso della voce della preside. “Che...cazzo...di problemi ha questa preside” mormorò, dando la colpa come sempre alla strega. E poi un altro boato. Il pavimento sotto si lui cominciò a tremare. La prima cosa che fece il dioptase fu quella di spingere Aibileen a terra e coprirla col suo corpo per tentare di proteggerla da eventuali macerie che sarebbero cadute. Quell'aria di spensieratezza in pochi secondi si trasformò in caos. Paura. La camicia a fiori di Aidan si cosparse di polvere, pezzi di intonaco. Sentiva le urla, il panico in tutta la sala. Chi cercava di aiutare, chi veniva colpito da calcinacci più grossi. Il dioptase rimase per un po' immobile, a proteggere la sua ragazza...poi tutto si fermò. Come se non fosse successo nulla. Aidan alzò lo sguardo attorno a se.
    Era incredibile: Macerie, polvere, ragazzi a terra, immobili... Aidan si alzò, aiutò Aibileen, la guardò “Stai bene? Sei ferita?”
    Tenne la mano stretta a quella della ragazza, le lasciò un bacio tra i capelli e si avvicinò a Liliith ed a Blake, portandosi Aibileen con se. Aveva sentito ciò che aveva detto Blake, quindi recuperò subito la bacchetta e la tenne stretta in pugno. “Sono d'accordo con Blake. Spero solo che sia stato solamente una sorta di terremoto. Dobbiamo anche vedere se qualcuno si è fatto male...” Poi, guardandosi intorno, l'unica cosa che gli venne in mente fu “Cosa cazzo è successo...?” Guardò Aibileen “Prendi la bacchetta” le disse, mettendosi davanti a lei. “Se non è stato un terremoto o chessoio, qualcuno ha cercato di ucciderci o farci spaventare...e cercheranno di concludere l'opera.”



    Interagisce con Aibileen Beatrix Blake Barnes Lilith Clarke
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    AIDAN HARGRAVES
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    “Tre anni che conosco il prof Olwen e seguo le sue lezioni e ancora non riesco a capire se mi sta simpatico oppure no.” Così aveva cominciato quella giornata, mentre chiacchierava con un suo compagno di casata tra un cornetto alla nutella e l'altro. Lui aveva Rune, ed era da solo, dato che Aibileen non aveva scelto quella materia. Quindi aveva salutato la sua ragazza con un bacio e si diresse dritto dritto verso l'aula di rune.
    “Buongiorno prof OlwHAT THE F...?! Dov'è Olwen?” chiese Aidan, sorpreso dalla presenza d quel tizio. Tizio che in effetti gli ricordava qualcuno che aveva già visto da qualche parte. Finché non ricordò dove lo aveva già visto e, cosa più rara che mai, si ricordò anche il nome di questo tizio!
    “Cosa...cosa ci fa lui qui?” era più un pensiero ad alta voce, non rendendosi conto che c'erano anche altre persone assieme a lui.
    Prof Kwaku rispose alla domanda subito dopo, anche se rimase vago sul motivo per il quale non era lì.
    Dopo quel piccolo shock, si risistemò, salutò anche i compagni e si andò a sedere al suo posto.
    Era strano non vedere il prof Olwen..e sperava che non dovesse farci l'abitudine per il resto dell'anno.
    Il prof cominciò a parlare e a introdurre la lezione di quel giorno. “Cultura Baltica..sembra rivelarsi una lezione figa, oggi!”
    Mormorò incuriosito, appoggiando i gomiti sul banco, aspettando che continui.
    Appena fece apparire i quattro oggetti, Aidan si sporse un po' per vederli meglio, concentrandosi di più sul fumetto. “Quello lo voglio io, a fine lezione..”.
    E quando fece la domanda Aidan alzò la mano e provò a dare una risposta. “Quel fumetto mi incuriosisce. Anche se, con tutto il rispetto, sono Team Iron Man fino al midollo. Thor, mi corregga se sbaglio, dovrebbe essere un dio Norreno, quindi potrebbe far parte del popolo del mar baltico...ma se fosse stato lui, avrebbe messo una riproduzione del Mjolnir, no? La nave e il vaso non credo proprio, dato che quelli sono della parte orientale...quello che potrebbe effettivamente far parte del mar baltico potrebbe essere la croce...dato che l'originale si trova al ministero della magia della Danimarca che, se non ricordo male si trova proprio nel mal baltico. Ma potrei anche aver detto una cavolata colossale”. Detto ciò, rimase in silenzio ad ascoltare le risposte dei compagni.




    Ecco arrivare Aidan, che saluta il professor Olwen kwaku e risponde alla domanda a modo suo
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    AIDAN HARGRAVES
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    Quando vide per la prima volta Blake Barnes, pensava fosse un idiota e non riusciva a capire perché Lilith fosse così tanto innamorata di lui. Poi, conoscendolo meglio, dopo ormai tre anni in cui aveva condiviso la stessa scuola e gli stessi momenti quasi mortali (di cui ormai Aidan pensava che la Preside fosse la creatrice), aveva capito che, a modo suo, teneva tanto agli amici e alle persone di cui si era affezionato. Ed il fatto che Aidan fosse tra quelli che Blake riteneva amici, era una fortuna che mai avrebbe potuto immaginare. Aidan stesso aveva un modo tutto suo per mostrare la sua amicizia e affetto. E Blake ormai era diventato per lui un buon amico con cui scherzare (Fino ad un certo punto, per evitare costole fratturate o, ancora peggio, rimanerne carbonizzato dai suoi giochi col fuoco.) ed anche per parlare di ragazze (tranne di Lilith, per gli stessi motivi di prima).
    Vederlo sorridere quando gli rivelò il nome della sua nuova ragazza e sentirgli dire quelle parole, lo fece sentire sollevato.
    Poi rise a ciò che gli disse dopo “Oh beh, so benissimo che i tuoi insulti sono peggiori rispetto ad un comune mortale. Ed apprezzo davvero la tua sincerità. Sono così anche io. Anche io dico sempre la verità. E potrà anche dar fastidio a qualcuno....ma che me ne importa?”
    Alzò le spalle, sorridendo all'amico, seguendolo poi verso l'uscita.
    Rise ancora a quello che disse alla fine, scuotendo la testa quando gli fece il verso. “Se me lo avessi dato, non me ne sarei nemmeno accorto e mi sarei risvegliato direttamente in infermeria senza sapere come ci fossi arrivato. O forse non mi sarei proprio risvegliato. Conosco le tue abilità e so che non ti faresti problemi a picchiarmi.”
    Quindi sarebbe uscito con lui, fuori dalla sala grande a continuare con quella chiacchierata, come due buoni amici. Nonostante tutto alla fine Blake si era rivelato l'esatto opposto di ciò che pensava al primo anno.

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    Aidan era intelligente, e questo era ovvio (era anche presuntuoso, sì). Ma molte volte ci metteva molto tempo prima di capire certe cose. Addirittura in alcune situazioni nemmeno ci arrivava da solo.
    Era sempre l'ultimo a sapere cose che tutta la scuola era già a conoscenza, se non fosse stato per il fatto che Gyll fosse scappata via verso il denrisiano, all'inizio dello scorso anno scolastico, probabilmente sarebbe rimasto con lei inconsapevole del fatto che lo avesse tradito (era convinto che, se non fosse stata messa di fronte al fatto, Gyll non avrebbe avuto il coraggio di parlare con lui. E forse le cose sarebbero andate diversamente). E di conseguenza non si sarebbe messo con Aibileen, con cui si stava trovando decisamente molto meglio.
    Come in quel momento, in cui Regina diede la sua opinione su Gyll e anche una sua teoria. Aidan sgranò gli occhi, ripensando un attimo a lei e anche a sua madre che aveva conosciuto e che aveva decisamente molto attraente.
    “Cazzo.” Esclamò grattandosi la fronte, capendo tutto. “Ma sai che forse hai ragione? É estremamente bella, come sua madre. Credo che una volta abbia anche cercato di usare i suoi poteri da veela contro di me. Un po' come la malia dei vampiri, dovrebbe essere. Ora si spiega perché tutti hanno la fissa per lei.” scosse la testa. “Credo possa essere un problema anche per lei...perché secondo me non riesce a gestire questa sua caratteristica. Insomma...vede tanti ragazzi che la vogliono, quasi impazziscono per lei, come tuo fratello. Ma lei non riesce a stare dietro a tutta sta situazione. É confusa.”
    Con Gyll aveva chiarito ed ora si salutavano senza problemi, ognuno prendeva la propria strada. Lui con un'altra, lei con...boh. E gli andava benissimo così.
    Quando poi la discussione cambiò, per fortuna, Aidan sorrise a ciò che Regina gli disse. Aveva ragione. Da quando si era messo insieme ad Aibileen era molto diverso. Annuì semplicemente, con un sorriso “è davvero la sensazione più bella che abbia mai provato. Avere una persona che è innamorata solo e solamente di te, che non desidera altro che stare sempre con te, passare ogni momento con te...è bellissimo. Ed è altrettanto bello dedicarsi solo a lei. Mi piace farla sentire felice, serena. Quando stiamo insieme cerco sempre di cancellare momentaneamente i miei pensieri e faccio di tutto per fare in modo che anche lei annulli i suoi, di pensieri.” un sospiro, con le labbra incurvate in un sorriso davvero genuino. “Quando siamo insieme, l'unico nostro pensiero e quello di essere felici.”

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    Vedere Aibileen dirigersi verso di lui, vestita con quel vestito verde, gli fece capire che lei era davvero la ragazza giusta per lui. Non sapeva cosa sarebbe successo più avanti ma sapeva solo che voleva godersi ogni momento assieme a lei. La guardò come se fosse la prima volta che la vedeva. “Aibileen. Sei bellissima.” disse prima di ricambiare il suo bacio. Avrebbe preferito prolungare un po' di più quel bacio, ma c'era ancora un ballo a cui partecipare.
    Poi sorrise al suo complimento, sulla sua camicia, sistemandosi fieramente il colletto. “Era troppo scontata una camicia a tinta unica, su! Siamo a Natale, mica venerdì Santo. Per Pasqua c'è ancora tempo.”
    Arrivati al ballo, appena Aidan propose il pattinaggio, Aibi ne fu alquanto felice. “Oh beh io non credo di aver mai pattinato in vita mia! Farò sicuramente una figuraccia, ma chissenefrega!”
    Poco dopo, mentre Aibileen osservava da un'altra parte, ecco che un quadratino di plastica gli si posò sul palmo della mano. Cercò di trattenere una risatina, guardandosi intorno e cercare di capire chi glielo avesse mandato e vide in lontananza il professore di magitec intento a chiacchierare con qualcuno. Se fosse riuscito ad avere un contatto visivo col prof, avrebbe alzato il pollice verso l'alto nella sua direzione, con la mano che teneva stretto il dono prezioso che era sicuro che fosse stato lui ad avergli fatto. Con un gesto veloce della mano, infilò la bustina nella tasca.
    'Sempre detto che Maverick è un mito. Mi serviva, in effetti...la scatola nel cassetto era quasi vuota...'.
    Ma la sua attenzione si rivolse nuovamente su Aibileen, rivolgendole un gran sorriso come sempre e trascinandola verso la pista di pattinaggio.
    “Andiamo, su! È ora di fare una figuraccia di fronte a tutta la scuola!” si avvicinò al luogo dove prendere i pattini e, dopo averli indossati, si trascinò assieme alla ragazza fino alla pista. Si teneva stretto al bordo della pista cercando di prendere confidenza col ghiaccio. “Ok...pensavo fosse più facile...ma...non lo è affatto.” mentre cercava di fare qualche passo, il piede destro scivolò facendogli perdere l'equilibrio. Istintivamente prese la mano di Aibileen, sperando che riuscisse a sostenerlo, ma forse nemmeno ci arrivò, ritrovandosi direttamente seduto sul ghiaccio.
    “Bene..adesso come mi rimetto in piedi?” lo sguardo rivolto alla sua ragazza era decisamente divertito, stava cominciando a ridere come uno scemo. “Pensa che avevo provato a fare solamente il primo passo!”.
    Ci sarà da divertirsi, insomma.





    Ringrazia il mitico ed inimitabileMorrigan Maverick
    ed interagisce conAibileen Beatrix
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    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
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    Per le strade di Londra, nel periodo natalizio, mano nella mano con Aibileen. Era strano dirlo, per Aidan, ma lo trovava piuttosto romantico. Londra a Natale era spettacolare. Negozi, strade, piazze...erano tutti decorati con addobbi natalizi uno più splendido dell'altro.
    Alla domanda della ragazza, quindi aveva risposto con il sorriso sulle labbra e mettendole un braccio sulle spalle per stringerla a se.
    “Sembra strano dirlo, ma le trovo davvero stupende.” Ormai il dioptase si era perso. Qualsiasi cosa, per lui era stupenda. “Ma mai quanto te, ovviamente” aggiunse, lasciandole un bacio sulle labbra.
    Quando lui le disse che avrebbero mangiato in un ristorante, Aibi naturalmente le rispose che le bastava anche solo prendere qualcosa da portare via in uno street food e mangiarla sotto le stelle. Ci avrebbe pensato un attimo, trovando l'idea interessante. “Sarebbe una bella idea, sai? Ma il ristorante che ho trovato non è troppo costoso e il proprietario conosce mio padre” poi aggiuunse in un sussurro “ovviamente non sa che lui è un mago. Quindi non ti preoccupare di questo. Riguardo al mangiare sotto le stelle...potrebbe essere una buona idea per il nostro anniversario”
    Alla domanda che lei fece dopo lui annuì “Esatto! Prova ad indovinare di che si tratta. É facile, secondo me.” sorrise, ricambiando il suo bacio. “Ovvio che staremo bene! Siamo insieme”.
    Arrivati al ristorante il moro rise alla reazione che ebbe Aibileen “Ah beh, ovvio. Niente è meglio della cena che abbiamo fatto all'osservatorio! Sono contento che ti piaccia, comunque. Non è nulla di speciale, ma volevo qualcosa di carino.”
    Quando lei gli chiese come stava, per poi cominciare a dire altre parole confuse, Aidan scoppiò a ridere vedendola quasi nel panico. Scosse la testa e le prese le mani “Tranquilla tesoro, niente di particolare! Volevo solamente passare una serata assieme a te e poi chiederti una cosa. Ma te lo posso chiedere anche adesso. Spero non mi dirai di no, sennò mi rovini tutto quello che avevo pensato!” disse ridacchiando divertito. Strinse le mani di Aibileen alle sue e la guardò “Dato che la cara preside ha organizzato un ballo, il 23...ti va di venire con me? Possiamo passare una serata a ballare anche se non sappiamo assolutamente ballare, possiamo bere qualcosa (anche se credo che non potremo bere alcolici), mangiare, ridere, scherzare...e divertirci. Che ne dici? Ci verresti?” la guardò, cercando di imitare, scherzosamente, lo sguardo dolcioso del gatto con gli stivali. Non era bravo a dire le cose seriamente e metteva sempre un pizzico di ironia.
    “Quiindi è per questo motivo che ti ho invitata qui a cena e ho intenzione di portarti da un'altra parte, dopo. Volevo chiederti questo. Forse è esagerato questo? Avrei potuto tranquillamente chiederti di venire al ballo a pranzo in sala grande, o mentre eravamo a lezione...ma che piacere c'è?”
    Intanto il cameriere portò il primo piatto. “Ho scelto la cucina italiana, a te va bene? Penso sia la migliore che abbia mai assaggiato. Questa dovrebbe essere...pasta al ragù. Dicono che sia il classico piatto che fanno gli italiani la domenica, assieme ad altri piatti.” Osservò il piatto “Dall'aspetto sembra buono...magari...puoi anche rispondere dopo aver mangiato. Così è sicuro che dirai di sì!” fece una risata e prese la forchetta. “buona cena!”.

  15. .

    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
    Code ©#fishbone

    “Camicia a fiori abbottonata. La giacca la lascio aperta che tanto poi me la levo perché morirò di caldo. Pantaloni messi, scarpe pure. Direi che posso andare, no?”
    Il dioptase, come al solito si guardava allo specchio, cercando di mettere al proprio posto una ciocca di capelli ribelle, che aveva voglia di restare tranquillo davanti all'occhio destro. Nemmeno la pozione farebbe miracoli, ai suoi capelli. Alla fine, infatti decise di lasciar perdere quel ciuffo davanti agli occhi. “La prossima volta mi faccio pelato.” intanto il mezzo kneazle, a cui Aidan non aveva ancora dato un nome, gli si strusciava tra le gambe. “Sì, coso. Il tuo cibo te l'ho messo nella ciotola. Non lo vedi?” Un sonoro 'frrr' gli fece capire che non aveva fame. “Cosa c'è?” Aidan si accovacciò, avvicinando il dorso della mano al suo muso. Lui, di tutta risposta, gli si strusciò senza pietà. “Non dirmi che vuoi venire al ballo anche tu? Vuoi fare il terzo incomodo tra me ed Aibi?” Sorrise divertito e gli accarezzò la testa. “Vai a scorrazzare in giro per la scuola. Magari trovi qualche mezza kneazle o magari una gatta.”
    Il magifelino(?) decise infine di lasciarlo stare e scorrazzò verso l'uscita del dormitorio. “Vabbè mi sa che posso andare.”
    Prese il cellulare dal letto ed inviò un messaggio ad Aibileen.

    CITAZIONE
    'Milady, il vostro principe sta per arrivare nella vostra dimora. Vi aspetta fuori dall'ingresso del vostro dormitorio.
    (Ridicolo parlare di me in terza persona e definirmi principe, vero? Comunque, fra pochi minuti sono da te, tesoro. Ti aspetto fuori)'

    ed inviò il messaggio. Quindi mise il cellulare in tasca e uscì, dirigendosi verso la sala comune degli ametrin.
    Attese lì la compagna ed al suo arrivo avrebbe fatto un sorriso ad Aibileen, facendole ovviamente i complimenti per come si era vestita per quell'evento.
    Arrivati in sala grande, mano nella mano con Aibileen, Aidan rimase a bocca aperta per come era stata decorata. “Woow...La preside ovviamente non ha badato a spese. Spero solo che non abbia deciso di creare delle palle di natale esplosive. Però, bello eh? Dove vuoi andare, prima di tutto? Avrei intenzione di vedere e provare tutto quello che c'è. Il pattinaggio sarebbe divertente, soprattutto perché non so andare sui pattini. Però...”
    Diede un'occhiata al tavolo delle bevande, rimanendone deluso. “Non hanno messo gli alcolici nel nostro tavolo! Non è giusto!”
    Poi guardò la gente che era già arrivata e con un gesto della mano rivolse un saluto a tutti quelli che aveva riconosciuto. Erano davvero troppi (Ed il player è troppo pigro per farlo interagire con uno di loro), quindi si sarebbe limitato ad un saluto.
    Bene, la sua entrata l'aveva fatta. Ora bisognava capire cosa avessero voglia di fare i due signorini.



    Interagisce con Aibileen Beatrix e saluta tutti quelli che riconosce
360 replies since 26/10/2014
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