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Edited by Wyatt Wolf - 7/1/2023, 15:33. -
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Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC
Gli aveva fatto assolutamente piacere poter riparlare con Vath dopo la loro intervista poco tempo prima che era uscita sulla pagina della Gazzetta del Profeta la mattinata successiva alla medesima. L'articolo uscito era venuto al meglio presentando quello che faceva e nonostante fosse dalla parte opposta della barricata dei combattimenti, non amava assolutamente il Ministero della Magia e voleva impossessarsi con il suo gruppo, prima o poi dello stesso, ammirava quello che faceva e la voglia che ci metteva in quel lavoro così importante per tanti aspetti. In ogni caso l'attesa che il Ministro dicesse le parole davanti a tutti era palpabile, forse avrebbe detto le classiche parole di circostanza, anzi era poco ma sicuro, ma anche potergli fare qualche domanda direttamente grazie al suo pass giornalistico non era una brutta cosa, seppur doveva attenersi a certi limiti in un occasione del genere e senza toccare temi ben più delicati. Vide arrivare Bloom, fu felicissimo della cosa. Sperava sempre che potesse presenziare. Era bella come al solito quella ragazza, gli piaceva davvero.
Bloom, che piacere vederti qui. Ti trovo benissimo.
Le fece un sorriso.
Assolutamente si, dovere di cronaca per la Gazzetta del Profeta. Al lavoro non si comanda, prima il dovere poi il piacere. Te invece?
Alla fine per il momento non era successo che dovesse essere riportato dal magi taccuino, ad esclusione della descrizione della stampa. Il momento saliente arrivò quando iniziò a parlare proprio il Primo Ministro, non si aspettava chissà quali parole ma però poteva almeno scrivere un buon articolo su quello che era successo unendolo ampiamente alle parole di Godwin. Udì quelle parole e senza alcun problema il magi taccuino fece tutto il lavoro prendendo appunti molto dettagliati dandogli poi il tempo di impaginare il tutto con calma nelle ore successive al funerale nel suo ufficio, la calma spesso faceva la differenza.© TDH gdr
Edited by Alton_McKinley - 7/1/2023, 15:37. -
.MagipsicologaAmèlie De Maris
Parlare era una cosa interessante in quel funerale, anche per non pensare a cosa era accaduto, o almeno provare a dimenticare quanto successo seppur non fosse così facile come sperava. I morti sarebbero sempre rimasti, quello non poteva sparire così rapidamente, ci sarebbe voluto tempo. Mancava solo il discorso del Primo Ministro per far si che tutto arrivasse a una naturale conclusione, era quello che poteva dire le giuste parole con la sua abilità politica e lessicale. Forse sarebbe stato difficile dal suo punto di vista mettere la pace nel cuore di tutte quelle persone che avevano perso dei cari, ma semplicemente un discorso andava fatto, nel bene o nel male.
Eccoci, sentiamo cosa dice...
Tanta curiosità su cosa avrebbe detto. Ascoltò quelle parole che quell'uomo unì una di seguito all'altra. Fu breve e netto in quello che disse in quei pochi minuti, ma stava lì l'abilità di un vero politico, cosa che forse a lei poteva mancare al momento. Il tempo passò rapidamente ascoltando come riuscì a parlare a tutti senza distinzione, ma Godwin non era arrivato a quell'incarico così per fare, aveva fatto una carriera seppur non l'avesse seguita così tanto vivendo fino a poco tempo prima nella sua terra natale, la Francia e precisamente Parigi. Concluso quel discorso sembrava che tutto fosse diretto verso la fine, quel funerale di stato si stava avviando ampiamente verso la conclusione. Ma almeno quelle persone che erano morte con onore e gloria avevano avuto un degno ricordo da parte del politico più di spicco del mondo magico britannico, anche se una medaglia non poteva riportare una vita nelle famiglie ma forse poteva ricordargli i cari morti.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche. -
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La memoria è spesso traditrice, i momenti di cordoglio, rimpianto e in cui i migliori propositi di fanno strada e riemergono nella pozzanghera di fango in cui erano inabissati sbiadiscono lasciando spazio al grigio e triste mondo fatto di mero opportunismo e promesse non mantenute. La storia non viene ricordata solo per il valore del proprio passato ma anche per comprendere gli errori e cercare di evitarli, altrimenti, senza lo studio della stessa l'umanità è destinata a ripetere i propri errori. Che quel giorno il mondo magico Londinese si fosse fermato ad onorare i caduti restasse nella memoria di quanti erano presenti e che quella fiammella di nobili sentimenti non si spenga mai. Vath avrebbe conservato quel momento nella propria memoria, fissato in maniera indelebile grazie alla propria memoria eidetica. Il ministeriale non si sarebbe lasciato andare alla grettezza e a sentimenti meno nobili e se in quell'istante era lì lo doveva principalmente alla propria tempra morale. Una bussola interiore che lo aveva sempre guidato sin dalla nascita, ispirato da quei discorsi e racconti che suo nonno Albert Charles Remar era solito fargli di fronte al caldo fuoco del caminetto. Con la cerimonia conclusa Vath avrebbe compostamente lasciato il proprio posto, salutando quanti gli si avvicinavano con strette di mano e poche parole di conforto. Si sarebbe avvicinato a Wyatt e, prendendolo un attimo da parte, gli avrebbe sussurrato. «Wyatt io vado, ti va di raggiungermi più tardi?» Una volta che il luogo si fosse svuotato, il ministeriale si sarebbe diretto a sua volta verso l'uscita, quel giorno non avrebbe lavorato in veste ministeriale. Eppure, una volta all'incrocio tra Great Scotland Yard e Scotland Place, stando ben attento a non farsi seguire da qualcuno, Vath si sarebbe diretto verso Marylebone Square per raggiungere la proprietà che, tramite investimenti di prestanome, apparteneva all'Arania Exumai. Avrebbe dedicato il proprio tempo alla sistemazione della sede, sfruttando la magia per far prima di qualche impresa edilizia.. -
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Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC
Il magi taccuino aveva fatto al meglio il suo dovere, ogni parola detto dal Primo Ministro era stata scritta al meglio e riportata su quelle pagine che si giravano da sole, era stato forse il suo acquisto migliore per quello che daceva alla Gazzetta del Profeta. Quindi concluso il tutto lo mise via nella borsa, la ventiquattrore, che usava per il lavoro chiudendolo con un colpo di bacchetta. C'era tutto quello che serviva per far si che venisse fuori un articolo magnifico, che potesse ricordare quelle persone anche sulle pagine della Gazzetta, avrebbe occupato la prima pagina era poco ma sicuro. Quindi andò a salutare Bloom con grande piacere, era giunto il momento di fare i saluti e andare via.
Adesso devo andare Bloom, il mio compito qui è finito, l'articolo deve essere scritto adesso. Ah, ricordati che devi venire a casa mia una di queste sere, il mio invito è sempre attivo e mi faresti un grande piacere se accettassi, sai che adoro la tua presenza così bella vicino a me. Fammi sapere quando sei libera e organizziamo. Basta che mi chiami o mi mandi un messaggio e mi libero, farei di tutto per te. A presto.
Un occhiolino seguito da un bacio sulla guancia per salutarla e un piccolo abbraccio. Un qualcosa di affettuoso ma senza correre troppo, tempo al tempo anche se la ragazza gli piaceva assolutamente. Ma il lavoro chiamava davvero e non poteva restare lì con lei tutto il giorno, seppur volesse ciò. Quindi finiti i vari saluti tra le persone presenti arrivò vicino a uno dei camini, aveva le risposte del Primo Ministro, le sue parole. Non bastava che impaginare il tutto. Quindi entrò nel camino per avviarsi nuovamente verso la sede della Gazzetta del Profeta. Il lavoro non era ancora concluso, era solo all'inizio.© TDH gdr
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.MagipsicologaAmèlie De Maris
Dopo le parole del Primo Ministro del mondo magico britannico tutto era ormai concluso, un degno ricordo delle persone che erano morte, e che avevano preso parte a quell'eroico tentativo di combattere le forze oscure. Non sarebbe stato facile per lei dimenticarsi di tutto ciò, ma poteva e doveva assolutamente provarci. Non era abituata a stare in mezzo alla lotta, ma a curare le persone. A quel punto piano piano la sala del Ministero della Magia iniziò a svuotarsi, le persone andavano via e tornavano alla quotidianità della loro vita. Anche per lei era giunto il tempo di tornare al San Mungo dopo il tempo che era stato loro concesso per presenziare a quel funerale di stato. Una presenza doverosa da parte sua. Avrebbe voluto salutare il sig. Remar ma non ebbe il tempo dato che era già andato via e non lo vedeva più nella sala. Forse una cosa di lavoro, o tante altre opzioni dato che aveva un incarico alquanto importante al Ministero. Però ebbe il tempo di salutare almeno Isond che era ancora lì nella stanza, nell'atrio. Si avvicinò a lei per parlarle.
Isond, direi che ci troviamo tra poco al San Mungo. Anzi se vuoi seguirmi ti aspetto al camino dato che abbiamo la stessa meta e oggi casualmente gli stessi orari.
Erano stati dei momenti toccanti, difficili da affrontare. Ma effettivamente il tempo di pensare a quella cosa era concluso, il lavoro chiamava e voleva la sua parte. I pazienti avevano bisogno di cure dato che non finivano mai di entrare nell'ospedale magico. Attese l'arrivo di ISond al camino e poi con lei si sarebbe smaterializzata verso il San Mungo entrando nello stesso.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche.