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Una rasatura fresca di giornata, i capelli pettinati in ordine e un completo elegante rigorosamente nero. Il ministeriale si era ripreso dalla sua disavventura in quel complesso di grotte sotterranee che aveva coinvolto i tre negozi di maggior rilevanza nel mondo magico Londinese. Se da un lato lui ce l'aveva fatta, molti altri tuttavia non potevano ritenersi altrettanto fortunati. Il Ministeriale aveva cercato di proteggere quante più persone possibili e, grazie ai propri incanto scudo e al proprio carisma, la maggioranza delle persone aveva deciso di seguire il gruppo. Con il senno di poi quella decisione si era rivelata lungimirante fanro la possibilità ai civili di poterne uscire vive dato che, altrimenti sole, quelle persone sarebbero state certamente destinate alla morte. Purtroppo, tuttavia, alcune di quelle persone presenti erano morte a causa della caduta e, un inerme vecchina, era stata uccisa a coltellate da uno di quegli scheletri evocati dal sacerdote di Hela. Non era religioso Vath, si era sempre definito ateo anche se apprezzasse la cultura ellenica e la sua mitologia e ciò che era successo il venticinque di novembre era andato a minare le sue convinzioni riguardo il credere in entità astratte e divine. Convivere con l'idea che esseri superiori influissero sulla vita di tutti i giorni, tessendo per loro trame così intricate da non capirne il disegno generale era qualcosa che l'uomo doveva imparare ad accettare. Per quelle vittime provava l'obbligo morale di partecipare alle esequie: era stato lui a promettere che tutti quanti, nessuno escluso, sarebbe uscito vivo da lì e sentiva di aver mancato a quella promessa. Gli altri negozi non erano stati altrettanto fortunati, Sinister e il Paiolo Magico avevano subito il maggior numero di vittime civili. Ormai pronto e conscio che i funerali si sarebbero tenuti al Ministero, dove ci sarebbe stata addirittura la presenza del Ministro della Magia Lionel Cassius Godwin, Vath si sarebbe Smaterializzato direttamente nell'atrio, pronto a dare il proprio supporto morale a quanti avevano perso i loro cari.. -
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Edited by Wyatt Wolf - 5/1/2023, 23:04. -
.MagipsicologaAmèlie De Maris
Cosa era accaduto sotto al negozio di Olivander lo sapeva benissimo, era stata in prima persona in mezzo a quel casino dove avevano affrontato ogni genere di creatura, scheletri e non solo. Si era anche ritrovata con uno scheletro addosso che voleva strapparle la vita di dosso, ma grazie a un lavoro di squadra era uscita da quel pericolo e tutto sommato non poteva che essere felice di essere uscita quasi indenne, facendo anche al meglio quello che era il suo lavoro aiutando la maggior parte delle persone che poteva, ma altre però non erano riuscite a uscire vive dalla battaglia, e quello era sempre un dispiacere dato che lottava per salvare tutti in quello che faceva. Il locale distrutto era il dispiacere minore, quello poteva essere ricostruito anche se con tempo e fatica, ma la vita non si poteva rendere e versare sangue magico era una cosa tremenda. Si preparò per prendere parte a quel Funerale di Stato che venne organizzato al Ministero della Magia. Sapeva che era doveroso dar un giusto funerale a quelle persone, era il minimo per coloro che avevano lottato per il bene di tutti senza riuscire a uscirne vivi. Non andava spesso al Ministero della Magia e sperava di poterci andare per delle cose meno gravi o meno impegnative, ma quel giorno non poteva fare altrimenti, le sarebbe anche piaciuto anche dire delle cose essendo stata parte della lotta, ma poi andava visto se ciò sarebbe stato possibile. Già esserci di persona e non dentro una bara voleva dire molto. Quando fu pronta per andare al funerale si materializzò direttamente nei camini dell'atrio che erano nel Ministero della Magia. Le persone erano già tante, e vedeva tanta commozione e dispiacere nei volti, ma era proprio ciò che si aspettava vedendo morire un proprio caro.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche. -
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Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC
Gli eventi così importanti come quelli che si tenevano al Ministero della Magia erano una cosa che faceva parte della sua vita, e anche se era un Funerale di Stato per i morti della tragedia che era successa a Diagon Alley, tante persone che erano morte per difendere la loro vita. Ma la cosa effettivamente non è che gli facesse dispiacere, anzi la morte era una cosa normale della sua vita, aveva ucciso un sacco di persone e si poteva ritenere un mago che conosceva molto bene le maledizioni senza perdono, ne aveva usate veramente molte in quello che faceva e non avrebbe mai rinnegato il suo passato e il suo presente con l'Acromantula Scarlatta. Una persona morta era come andare a mangiare fuori nel suo pensiero più sincero, ma di facciata non poteva far trapelare tutto ciò, anzi doveva essere compassionevole e dispiaciuto seppur fosse lì per lavoro. Aveva con se anche il tesserino da giornalista per poter prendere un posto riservato alla stampa del mondo magico. Controllato di aver preso tutto indossò la giacca e dal suo ufficio alla sede della Gazzetta del Profeta si materializzò nei camini che davano sull'atrio del Ministero della Magia. Con il suo magitaccuino in tasca si presentò a un addetto.
Alton McKinley, Gazzetta del Profeta.
Lo fece passare senza problemi dopo aver controllato il tesserino di riconoscimento, poi guardò i volti delle persone che erano presenti, volti scuri e pieni di lacrime. Quindi iniziò a scrivere le prime righe del suo articolo, o meglio degli appunti che poi potevano diventare l'articolo finale sull'evento.
L'atrio del Ministero della Magia, le bare delle persone che hanno lottato fino alla morte a Diagon Alley in quella grande tragedia che ha coinvolto i negozi di Olivander, Sinister, e il Paiolo Magico e che ha portato alla morte di molte persone. Le facce dei familiari dei morti dicono tutto, lacrime e disperazione sono la prima cosa che si percepisce per questi Funerali di Stato.
Si fermò con quelle parole per il momento.© TDH gdr
SPOILER (clicca per visualizzare)Bloom Sylvie Loren Cohen Se vuoi venire al Funerale Alton ti aspetta lì.. -
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Un'aria cupa e greve aleggiava sul Ministero della magia. Una presenza mortifera che anche nell'animo meno avvezzo al riconoscimento delle presenze spiritiche suscitava quell' accapponamento della pelle istintivo. Vath era lì, a lutto, il Funzionario Scelto si sarebbe avvicinato ai parenti della signora anziana morta per colpa di quello scheletro porgendo la mano e il suo cordoglio. «Mi dispiace per la vostra perdita… Avevo promesso che ne saremmo usciti tutti incolumi ma non sono riuscito a mantenere questa promessa. Mi dispiace e se c'è qualcosa che posso fare, qualsiasi cosa, non esitate a chiederlo… questo è il mio numero, ci sarà sempre spazio per voi.» Disse loro porgendo il proprio biglietto da visita. Si sarebbe avvicinato alla bara, offrendo il proprio estremo saluto a quella vecchina che, nella bara, aveva un'espressione serena quasi come se quello non fosse altro che un sonno ristoratore e che a breve si sarebbe risvegliata aprendo gli occhi con un sorriso. Il Ministeriale avrebbe accarezzato il legno della bara e, sospirando, si sarebbe allontanato venendo raggiunto da Wyatt. «Buongiorno Wyatt.» Disse, offrendogli la mano, la voce non aveva nessuna nota di colore, un grigio piattume monocorde. Si guardò attorno, molte persone si erano radunate in quella giornata e tra esse riconobbe la chioma rossa della Medimaga che era stata presente durante tutta la complicata faccenda. «Se puoi scusarmi…» Si rivolse all'amico, allontanandosi da lui per raggiungere la ragazza. «Buongiorno.» Esordì, palesando la sua presenza accanto a lei. «Devo ringraziarla per l'aiuto che così gentilmente ci ha offerto durante quel dramma, senza di lei e della sua collega la conta delle vittime sarebbe stata molto più alta.» Disse, riconoscente, tra i presenti poté notare Alton e se il giornalista avesse incrociato lo sguardo con lui gli avrebbe rivolto un leggero cenno con il capo in saluto.
Edited by Vath Remar - 6/1/2023, 10:40. -
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.MagipsicologaAmèlie De Maris
Non vedeva tante persone da un sacco di tempo, ma ricordare quelle persone morte che avevano lottato accanto a loro si meritavano un saluto del genere da parte di tutti coloro che potevano essere presenti, era stata la sotto e sapeva cosa era successo. Anche lei era stata aiutata, così come aveva cercato di aiutare tutti in quella battaglia contro il male. C'erano diversi volti noti, alcuni gli aveva visti solo sui giornali fino a quel momento, ma la sua ricerca di persone conosciute venne bloccata da una voce che riconobbe subito, era il ministeriale Vath.
Buongiorno a lei, ci rivediamo in un ambiente più tranquillo per fortuna, ma per un evento tanto funesto e doloroso come un funerale.
Fece una piccola pausa.
Non deve ringraziarmi, signor Remar. Abbiamo fatto quello che sappiamo fare meglio, cioè usare gli incantesimi di cura. Spesso aiuta a salvare le persone, a volte non serve a curare ma solo ad alleviare il dolore. Ma comunque abbiamo fatto il massimo con la collega e sono lieta che ciò abbia salvato diverse persone. Ma a quanto pare non è stato abbastanza, ci sono stati fin troppi morti.
Era vero, era difficile curare tutti, forse anche impossibile. Dovevano fare delle scelte e non era mai facile fare una cosa del genere.
Anche lei ha fatto moltissimo in quel combattimento, ha dato una mano fondamentale per far uscire tanti da laggiù in vita, seppur feriti ma quelle si possono sempre curare. Quindi non posso che ricambiarle doverosamente il ringraziamento. Ah, credo che con quel casino non abbiamo avuto l'occasione di presentarci, mi chiamo Ameliè de Maris, mi chiami anche solo Ameliè la prego.
Voleva sorridere ma non era la situazione adatta per fare una cosa del genere. Ognuno aveva fatto eccome la sua parte, quindi qualche morto era inevitabile seppur non volesse mai vedere una cosa del genere.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche
Edited by Amelie De Maris - 5/1/2023, 23:49. -
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Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC
Uccidere era un crimine? Non per loro che avevano il male nel sangue, quello era un modo per far capire chi comandava e chi aveva il potere in mano. L'Acromantula Scarlatta voleva dire aver voglia di distruggere il Ministero con ogni mezzo possibile, non avere regole e non aver paura di uccidere con le maledizioni senza perdono. Se per tanti era un problema per loro non lo era assolutamente, era la norma. Gli bastava ripensare a come avevano ucciso senza alcun ritegno e grande soddisfazione il capo auror alla finale della coppa del mondo di Quidditch, quello fu un un successo enorme per loro. Il terrore era entrato negli occhi della gente. La sua vita era legata indelebilmente al mondo del male e vedere dei corpi senza vita non gli faceva ne caldo ne freddo, erano solo dei corpi, semplice. Salutò dei presenti che lo avevano riconosciuto, dietro a un nome c'era un volto. La prima fu una signora che aveva forse poco più di quarant'anni.
Lei è McKinley della Gazzetta vero? Mi fa piacere incontrarla e conoscerla. Mi piacciono molto i suoi articoli, le devo fare i complimenti.
Non perse tempo nel risponderle.
La ringrazio molto signora, è gentilissima. Sono proprio io. Mi scusi ma il dovere mi chiama.
Un saluto alla donna poi un altro paio di saluti a delle persone per poi salutare infine il ministeriale ed ex compagno di scuola che aveva intervistato poco tempo prima, Vath.
Vath, come stai? Mi fa piacere vederti, seppur speravo non a un evento come questo, è una cosa terribile tutti questi morti. Mi posso solo immaginare quante cose terribile possono essere successe in quei momenti.
Era si lì per lavoro ma non doveva disdegnare nemmeno tutto il resto, alla fine conosceva Vath fin da quando era ragazzo e scambiare due parole non era assolutamente un problema.© TDH gdr
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Il ministeriale avrebbe volentieri scambiato alcune parole con quanti si erano avvicinati a lui. Wyatt fu comprensivo e, una volta scambiati pochi rapidi saluti, lo lasciò andare da Amélie. Vath era una persona a cui piace informarsi e, se non fosse stato per vie ufficiali come l'articolo sulla Gazzetta del Profeta, l'uomo avrebbe trovato l'informazione per vie traverse. Sua cugina Xilia lavorava all'ospedale per le Ferite e le Malattie Magiche del S. Mungo e avrebbe chiesto a lei il nome della ragazza. «Si Miss De Maris, ho avuto modo di apprendere il suo nome dall'articolo pubblicato dalla Gazzetta del Profeta.» Disse lasciando che un tenue sorriso comparisse sul suo volto, si schiarì la voce e continuò. «Non era il luogo né il momento adatto in quel concitato frangente presentarsi. Ma apprezzo la cortesia. Siamo stati fortunati e ci siamo preparati al meglio, altri negozi non sono stati altrettanto fortunati.» Alton gli si era avvicinato e il giornalista probabilmente era a caccia di qualche nuova informazione: sapeva che un suo collega, Castlewine, aveva già fatto l'articolo riguardante l'accaduto, per quanto macabro era stato incorniciato e posto sulla mensola del proprio caminetto. «McKinley, buongiorno.» Replicò in maniera rapida e formale in quanto, quel giorno, era lì come rappresentante dell'ufficio Cooperazione Magica Internazionale. Gli porse la mano in attesa che l'altro la stringesse. «Sto bene, la ringrazio. Nonostante la disavventura non ci sono state conseguenze permanenti. È stata una fortuna che quella gente abbia seguito me ed mr. Starosta, altrimenti non credo che si sarebbero salvati la maggior parte. Credo, tuttavia, che a breve il ministro stesso terrà un discorso.» Disse accennando un brevissimo sorriso. Di certo il Ministro della Magia Godwin avrebbe fatto sì che tutte le eventuali domande dell'ex concasato. La sua voce, in tutte le occasioni in cui aveva parlato, sarebbe stata flebile quasi quanto un sussurro per non disturbare troppo la veglia in corso.. -
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.MagipsicologaAmèlie De Maris
Non si aspettava diversamente da un ministeriale, dovevano essere sempre ben preparati ed essere nel capo della diplomazia poteva dare assolutamente qualche aiuto in più a una persona dei ranghi del Ministero della Magia britannico. Alla fine quelle tra di loro non erano vere presentazioni, ma solo come un piccolo ripasso di come si potevano chiamare. Rispose prontamente a Vath .
Giusto, chi ha redatto l'articolo è stato molto preciso a mettere i nomi delle persone.
Fece un cenno con la testa. Non era assolutamente male vedere il suo nome sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta avendo degli elogi da un giornalista tanto importante. La cosa poteva e doveva fare piacere a tutti, almeno per il suo modo di pensare e di fare.
Sono d'accordo con lei sig. Remar, quello non era assolutamente il luogo dove fare una vera presentazione. Verissimo, è stata molto importante l'organizzazione di tutti noi che eravamo presenti, così come l'aiuto delle persone che hanno voluto seguirci, ma alla fine qualche persona è ugualmente morta e tutto ciò mi dispiace moltissimo. Il mio mestiere mi impone di poter provare a salvare tutti, anche se so bene che non sempre è possibile.
Poi vide arrivare anche la sua collega, Isond , che salutò prontamente.
Ehi Isond, come stai? Mi fa molto piacere vederti. Era meglio vedersi per altro, ma ora siamo qui e bisogna dare onore e merito a queste persone che hanno perso la vita combattendo. Eri di turno oggi te?
Le fece un piccolo sorriso. Alla fine si trovava molto bene a lavorare con lei, e ciò era innegabile. Non si ricordava il calendario degli orari anche delle colleghe o dei colleghi. Lei era già tanto se si ricordava gli orari che faceva per se stessa. Ma era un problema minore, quasi inesistente.Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.code © psiche. -
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Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC
Conversare, osservare, saper carpire informazioni anche quando sembrava impossibile, insomma l'arte del giornalista non si poteva improvvisare ma doveva essere imparata sul campo giorno dopo giorno. Spesso una semplice domanda a un personaggio importante come il Primo Ministro del mondo magico britannico poteva eccome fare la differenza, ma andava posta al meglio delle possibilità unendo le giuste parole una dopo l'altra. Gli ricambiò quella stretta di mano a Vath prima di rispondergli.
Ne sono lieto che stai bene.
Si aggiunse alla formalità del momento.
E' importante che non ci siano state delle conseguenze permanenti, e non è poco tutto ciò. Lo penso anche io, l'organizzazione che potete avere voi ministeriali è un qualcosa di unico, è stato veramente un bene che le persone vi abbiano seguito, molte vite salvate. Avete fatto un lavoro eccezionale.
Lo pensava veramente che i ministeriali fossero imbattibili e così bravi nel saper gestire le situazioni? Assolutamente no. La prova lampante era come era morto il capo auror sul campo da Quidditch, uno strazio per quell'uomo le sofferenze provate ma una grade gioia da vedere e provare per loro che erano parte fondamentale di quello "spettacolo". Forse il ministro in persona poteva dire decisamente di più, ma effettivamente era normale che fosse così, chi aveva la libertà di parlare di tutto era lui.
Allora sarò lieto di porre delle domande al primo ministro Godwin in persona appena sarà possibile. Sono qui pur sempre per conto della Gazzetta del Profeta, oltre che per ricordare anche personalmente tutte queste persone.
Forse quello era il suo ultimo pensiero, un morto era un mago o una strega in meno che lottava per il bene, lui lottava per far vincere il male contro tutto e tutto e ciò era ormai quella che era la sua vita. Una vita che adorava.© TDH gdr
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Amélie aveva detto una cosa vera, senza organizzazione il gruppo di Ollivander avrebbe potuto fare la fine di quelli degli altri due negozi eppure era stato grazie al sangue freddo di tutti quanti che si era riusciti ad evitare il peggio. Amélie ed Isond avevano fatto un eccellente lavoro supportando e curando sia i civili quanto i due ministeriali. «Mi è dispiaciuto moltissimo per la signora, se avessi potuto farlo avrei cercato di salvarla eppure i miei incanti scudo non sono bastati a proteggere tutti.» Vath avrebbe accolto l'arrivo di Isond con un sorriso, la donna era stata vitale nella cura di alcuni dei civili durante la disavventura nel regno di Hel, alcune delle sue cure erano andate pure al giovane negoziante Kether che, in quell'occasione di cordoglio, non era presente. Vath ipotizzò che probabilmente il ragazzo fosse impegnato con la ricostruzione del negozio che, grazie ad ingenti fondi del Ministero della Magia, poteva dirsi ricostruito in tempi record. «Isond! Bentrovata, mi fa molto piacere trovarti qui e, vedendo che era presente Wyatt, immaginavo che ti saresti unità anche tu.» Disse, porgendo la mano dominante alla ragazza per posarci sopra anche l'altra scuotendole tra loro. «Come dicevo alla tua collega, la Medimaga De Maris, volevo esprimere la mia più profonda gratitudine per ciò che avete fatto e per le competenze che avete messo così gentilmente a disposizione per salvare i civili.» Avrebbe aggiunto altro se non fosse che Alton si era inserito nel gruppo e, interagendo con lui, Vath si trovò a dover rispondergli. «Sia…» Esordì, fermandosi poiché, in quel momento, Ministro della Magia si presentò e fece il suo discorso, Vath tacque ascoltando le parole del Ministro con attenzione, pronto a cogliere ogni più lieve sfumatura. Terminato il discorso la cerimonia si stava avviando verso la sua naturale conclusione..