-
.
Era più o meno un anno che si era ritrovato a frequentare Killian e, nonostante il tempo trascorso assieme, non aveva approfondito la conoscenza con la ragazza da permettergli di conoscere le cose basilari di lei. Il compleanno, ad esempio, era una di quelle cose che un po' per imbarazzo che per reale disinteresse non chiedeva mai perché aveva paura di violare quella sfera privata che non voleva intaccare. Eppure dopo quanto successo tra lui e Killian, l'appuntamento al buio, quello successivo più formale a cena nel castello e l'incontro casuale ai giardini di Cloride Vath si sentiva in dovere di fare qualcosa per lei. Armato del suo miglior sorriso e della propria faccia di bronzo si era presentato al San Mungo per una visita di controllo e, per l'occasione, aveva importunato la Medimaga Shanessa Elisio Degan sua ex concasata. «Maaaa, per caso, non è che potresti levarmi una curiosità, per favore?» Chiese, mentre lei gli prendeva la pressione del braccio. «Tu e Killian quando siete nate? E, così, pour parler… quale torta preferisce?»
Una volta ottenuta l'informazione, il nove agosto, grazie alla Concasata, sapeva che la gemella era in casa. Vath si era fatto dare anche l'indirizzo e lei, per cortesia, aveva fatto in modo di farsi mettere in turno per la notte così da non essere in casa quella serata e lasciare loro la massima libertà. Il Ministeriale aveva fatto in modo di cucinare da sé una torta da cinque persone, una Foresta Nera, seguendo passo passo la ricetta. Nonostante fosse coccolato dallo staff che lavorava presso la sua magione a Vath piaceva cucinare e pensava che, per Killian, sarebbe stata cosa gradita ricevere una torta creata appositamente per lei. Già poteva immaginarsi la faccia di Killian quando se lo sarebbe trovato di fronte alla porta di casa e già quel pensiero gli avrebbe fatto spuntare un sorrisetto sul volto. Aveva avuto da Shanessa l'orario in cui sarebbe partita, grazie alla Smaterializzazione, per il San Mungo, l'obiettivo era quello di arrivare da Killian qualche minuto dopo per farle credere che la gemella si fosse dimenticata qualcosa ed era tornata a prenderlo per farsi aprire. Solo una volta che la Degan avrebbe aperto la porta Vath avrebbe esclamato a gran voce. «Buon compleanno!» Il ministeriale avrebbe così osservato la reazione della ragazza ridendo sotto i baffi.. -
.
Edited by Killian Ambrosia Degan - 2/11/2022, 21:31. -
.
Sentì l'urlo di Killian dall'altro lato della porta, come avevano pianificato i due Serpeverde l'Auror suppose di stare andare ad aprire a Shanessa. Si appuntò mentalmente di ringraziare la Medimaga, quella mattina le aveva rivolto gli auguri di buon compleanno e lei le aveva confermato l'orario di uscita, il piano aveva preso forma e Killian non aveva sospettato nulla. Il ministeriale si aspettava qualsiasi cosa, certo non che si aspettasse di trovarla in abito da sera eppure la tuta che in quel quel momento indossava era a forma di mucca, con tanto di macchie nere su manto bianco, con un cookie in bocca. Di certo non l'aveva presa nei suoi momenti migliori ma ognuno, nel privato, poteva vestire come meglio preferiva e se Killian aveva piacere di stare in quella mise perché era comoda e teneva caldo lui non era nessuno per giudicare. Anzi, trovava che fosse una cosa simpatica e, così, quando Killian si scostò per farlo entrare decise di stemperare l'imbarazzo che sentiva nell'aria. «Ma tu fai muu o fai mumù?» Avrebbe chiesto alla ragazza, una volta varcata la soglia dell'ingresso, trattenendo a stento una risata ma rendendo ben evidente il suo divertimento grazie alle fossette create dal suo sorriso. Ilarità che, alle sue parole colorite, non riuscì più a trattenere. «Temo che io abbia chiesto e trovato l'avallo da parte di Shanessa per organizzare questa festa a sorpresa, il ché mi stupisce.» Ammise, poggiando l'involucro protettivo della torta su di un ripiano lì vicino per salutare per bene la ragazza. «Questo è solo un pensierino, mi sembrava brutto presentarmi a mani vuote e così ti ho portato una torta Foresta Nera. Spero che sia venuta bene, l'ho fatta io.» Spiegò se lo sguardo della ragazza avrebbe indugiato sul porta torte in cartone, le si sarebbe avvicinato dandole un paio di baci sulle guance. Come se mettere piede all'interno di casa sua violasse la sacralità delle mura domestiche, Vath appariva impacciato: quella era l'impressione che poteva darle, il Ministeriale riprese la torta e, guidato da Killian, l'avrebbe seguita verso il salotto. Aver tramato alle sue spalle insieme alla gemella lo faceva sentire sporco eppure la reazione che la ragazza aveva avuto quando lo aveva visto era stata impagabile. «Scusa per questa sorpresa.» Disse, infine, mentre entrava nel salotto. «È che mi sembrava doveroso festeggiare il vostro compleanno e ci tenevo a farti gli auguri.» Se Killian avrebbe prestato attenzione a come Vath si era vestito poteva notare che al posto del classico completo l'uomo indossava un paio di jeans scuri con una maglietta e un maglioncino a collo alto bianchi sotto una giacca scura e, ai piedi, anziché le Oxford un più comodo paio di mocassini di pelle scura. Un look più rilassato rispetto a quello con cui Killian era solita vederlo.. -
..
-
.
La ragazza lo avvertì riguardo al disordine di casa ma Vath poté notare come, in realtà, quegli oggetti fossero stati strategicamente posizionati da Shanessa a favore della gemella. Quelle piccole accortezze tra sorelle gli scaldò il cuore e un leggero sorriso sarebbe comparso sul volto dell'uomo che, alla critica di Killian, non poté fare a meno di rispondere. «Credo che ognuno di quegli oggetti possiedano una bellezza tutta loro, probabilmente Shanessa ha fatto bene a non sbarazzarsene danno un tocco così personale alla casa.» Il sorriso spensierato sul volto del Ministeriale era contagioso e, in quel frangente, Killian avrebbe potuto anche minacciare Vath puntandogli la bacchetta al volto e non gli sarebbe importato minimamente. Una leggera risata spontanea lasciò le labbra dell'uomo che, osservando la ragazza, le cinse le spalle con entrambe le mani sfiorandole delicatamente la tuta mucca con i polpastrelli delle dita. «Sappiamo entrambi che saresti capace di farmi un occhio nero ma, se lo facessi, siamo tutti e due a conoscenza del fatto che non resisteresti alla coccolosità di un tenero panda.» Killian aveva preso per divertimento il prendersi gioco delle sue origini purosangue e alla battuta sul signorino Vath non se la sarebbe presa, in fondo quello era il minimo sindacale ed era abituato ad insulti molto più pesanti. «Affatto Killy, non mi scandalizza per niente il tuo linguaggio colorito. Comunque sì, è strano: credo di piacere a tua sorella.» Non fece in tempo a finire la frase che si rese conto della gaffe lessicale così proseguì e si spiegò meglio. «Nel senso, credo che voglia che tra noi funzioni. So bene che è il vostro compleanno e, se fosse stato per me, non ci sarebbero stati problemi nel festeggiarlo tutti e tre assieme ma è stata così gentile e disponibile da spostarsi di turno per permetterci di trascorrere la serata tra noi...» Nel mentre avrebbe posato il portatorte con all'interno la Foresta Nera su di un tavolino lì in salotto. «Sì, so cucinare e quella donna potrebbe avere molte gioie, spero solo che mi noti abbastanza per accorgersi di me.» Un sorrisetto sarebbe spuntato sul suo volto, la fossetta sulla guancia destra a quelle parole. «Come potrai immaginare è stata Shanessa a consigliarmi che torta fare, avevo intenzione di portare qualcosa ma non sapevo cosa, per esempio a me piace molto la millefoglie crema pasticcera e cioccolato ma volevo fare una torta che piacesse a te.» Sorrise e, seguendola in sala avrebbe annuito alle parole della ragazza. «Ma certo! Una fetta è sua, anche più d'una se dipendesse da me, è una torta da cinque persone e non credo che la finiamo tutta in una volta.» Anche se, a rifletterci bene, non avrebbe saputo dire se quelle sue parole sarebbero corrisposte alla verità. Killian gli aveva proposto di sedersi sulla poltrona o sul divano e Vath, vedendola sedersi a terra, seguì il suo esempio mettendosi a gambe incrociate. Lei sembrava a disagio in quel suo pigiama a forma di mucca così, per metterla a proprio agio, Vath sorrise e disse. «Mhh ci penso io…» Avrebbe estratto dal bastone da passeggio il proprio catalizzatore magico e, immaginando di avere addosso una delle sue vesti da camera in seta smeraldina, Vath avrebbe tracciato con la bacchetta una spirale in direzione del proprio abito pronunciando la formula. «Vestis!» Al posto del paio di jeans scuri, la maglietta, il maglioncino a collo alto bianco e la giacca scura il ministeriale si ritrovò in una pigiama di seta bianca e al posto dei mocassini un paio di ciabatte in lana cotta. La torta era in salotto ma senza piattini e cucchiaini non sarebbero riusciti a consumarla e, quando Killian propose di vedere un film e preparare del pop corn, Vath accolse l'idea con entusiasmo. «Certo che mi va, aspetta!» Si sarebbe alzato e, a mo' di spiegazione, le disse. «Ti do una mano!» L'avrebbe seguita in cucina, offrendole il proprio supporto nel prendere tutto il necessario. «Lascia pure a me i piatti, li porto io.» Avrebbe respirato a fondo, l'aroma del pop corn gli faceva venire l'acquolina in bocca. «Abbiamo già qualche idea su che film vedere?» Chiese, prendendo le posate e i piatti.
Edited by Vath Remar - 28/12/2022, 18:41.