Parole e citazioni

Alton & Vath (lavorativa per Alton)

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    La posizione stava diventando scomoda, era stato fermo così a lungo da sembrare quasi un gatto di marmo. Solo il suo gesticolare aveva fatto sì che non apparisse così simile alle creature così bene descritte dalla Meyer nella sua quadrilogia. Spostò la gamba da sopra l'altra iniziando ad avvertire su quest'ultima un fastidioso formicolio per via dell'"addormentamento". Ascoltò Alton senza palesare sul proprio volto il fastidio che gli stava dando la gamba mantenendo il contatto visivo e un'affabile sorriso. Molte delle cose che diceva il giornalista erano semplici banalità a cui, se non fosse stato capace di trattenere le proprie perplessità, avrebbe fatto seguito un'espressione di sincero dubbio ma non si sarebbe mai permesso di esternare quei pensieri né con parole né con la propria mimica facciale. Avrebbe rispettosamente lasciato parlare l'ex compagno di Hogwarts attendendo di vedere dove l'uomo sarebbe andato a parare con quelle parole e, per qualche secondo dopo la richiesta di McKinley, stette in silenzio. La richiesta di rivolgere un saluto ai lettori era superflua, aveva già terminato in maniera perfetta con quelle sue ultime parole ed aggiungerne altre senza svilire il concetto espresso precedente sarebbe stato pressoché impossibile. «Credo che ogni vostro lettore, in quanto elettore, abbia il diritto di conoscere ciò che il Ministero della Magia abbia intenzione di fare negli anni a venire. Quindi rivolgo un saluto a quanti leggeranno quest'articolo con la mia personale raccomandazione di non accettare per oro colato ciò che qualcuno dice ma di verificare le informazioni ricevute sia sui mezzi di stampa ché sul portale istituzionale del Ministero della Magia.» Concluse, sorridendo ad Alton mentre la piuma e il taccuino si quietavano appoggiandosi su un ripiano. L'intervista era terminata e Vath era riuscito, secondo il suo modesto parere, a portare avanti dei temi complessi nei giusti tempi dando modo anche al lettore medio di avvicinarsi a quei concetti che, solitamente, non venivano trattati con la dovuta cura. Ora che il suo intervento si era concluso, Vath si concesse di osservare l'orologio. Aveva ancora un po' di margine di tempo per poter parlare con Alton e non c'era nessuna fretta nel ritornare immediatamente al Ministero della Magia, tutt'al più avrebbe potuto smaterializzarsi nuovamente nell'atrio per poi raggiungere il Quarto Livello per quel meeting. «Alton, ti prego, ho parlato fino ad ora di me, basta. Al contrario, sarei interessato a conoscere qualche aspetto in più legato alla tua professione. Ho letto alcuni dei tuoi articoli e mi sono piaciuti, hai avuto modo di viaggiare grazie alla tua professione? Quale sarebbe l'intervista che più ti piacerebbe fare?» Dopo tanto parlare era più che giusto che la palla passasse ad Alton.

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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Parole che poteva servire solo per chiudere al meglio quell'intervista che sarebbe uscita solo poche ore dopo sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta, lo ascoltò con un sorriso sul volto mentre diceva ciò e il magi taccuino faceva la sua parte. Era giusto lasciare lo spazio per una degna e leggera conclusione della cosa dopo tante parole più pesanti e complicate per un lettore. Finita anche quella parte la loro discussione tornò decisamente più informale.

    Hai ragione, ti ho torchiato come se fossi sotto esame.

    Fece una risata poi riprese dandogli quella risposta voluta di se stesso ma sempre rimanendo in dei limiti che doveva tenere per se, il suo legame al male e all'Acromantula Scarlatta doveva essere sempre nascosto tra le righe e mai divulgato, ne poteva anche pesare la sua morte.

    Che dire, sono lieto che ti sei interessato a quello che facciamo anche noi giornalisti, spesso siamo un nome che è legato a un articolo per tante persone ma è anche vero che vengo riconosciuto spesso a giro e la cosa non mi dispiace.

    Fece una bella risata poi tornò a proseguire quel discorso.

    Direi proprio di sì, ho viaggiato molto in tutto il mondo e di ciò non posso lamentarmi assolutamente. Come credo che sai sono nativo della Scozia, sono della più nota famiglia magica scozzese e quella terra la adoro come poche altre. Ci sei mai stato?

    Dette una nuova sorsata al bicchiere pieno di acqua.

    Un intervista che sogno? Se vuoi la verità il mio sogno sarebbe quello di poter intervistare il capo del M.A.C.U.S.A. e visitare la sede americana dove sei stato per tanto tempo.

    Gli venne in mente che poteva essere un buon aggancio quella cosa, Vath avrebbe anche potuto conoscerlo di persona.

    Per caso potresti mettere una buona parola per consentire questa intervista nel caso che riesca a trovare il modo di contattarlo anche indirettamente?

    Un sorriso sul volto.

    © TDH gdr



     
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    Il Giornalista aveva compreso che, per quel giorno, Vath non avrebbe più parlato di sé stesso e così accolse la domanda del Ministeriale iniziando a parlare del suo lavoro e, quando arrivò a sé stesso, il Funzionario Scelto per l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale sorrise alla sua affermazione. «Perdona la battuta Alton ma… McKinley non mi sembra propriamente un cognome Gallese.» Disse, accennando una leggera e garbata risata, Alton iniziò a parlare della Scozia e Vath sorrise nuovamente una volta che gli fece quell'ultima domanda. «Si, ci sono stato molte volte, a Edimburgo ho visitato il castello e spesso nel periodo di fine agosto, a inizio settembre, c'è una specie di celebrazione se non erro.» Una breve ricerca sul proprio Magifonino e annuì tra sé e sé. «Sì, proprio come pensavo, mi sembrava di ricordare che ogni anno al Castello di Edimburgo si tiene il Military Tattoo che si svolge sul piazzale antistante il Castello di Edimburgo. Si tratta di un evento dove oltre mille artisti, tra suonatori di cornamusa, musicisti, percussionisti di tamburi, cantanti e ballerini si esibiscono in uno spettacolo unico al mondo. È davvero particolare dato che ogni sera si chiude con un suonatore di cornamusa solitario, uno spettacolo di fuochi artificiali e dal pubblico che all’unisono canta "Auld Lang Syne".» Era più che evidente che Vath ci fosse stato più e più volte, non solo per via della sicurezza con cui ne parlava ma grazie anche ai dettagli che, per chi non c'era mai andato, sarebbe stato impossibile da descrivere. «Guarda, non saprei proprio, non è che nel mio periodo al Ma.C.U.S.A. abbia avuto modo di stringere legami d'amicizia con i miei colleghi della controparte Americana, ero lì prevalentemente per lavoro e familiarizzare e avere rapporti d'amicizia erano le ultime cose che mi venivano in mente. Forse sì, ma non posso prometterti nulla per quest'intervista.» Guardò l'orologio e, in quel momento, si accorse che era l'ora di tornare al Ministero.

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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Ci stava che non fosse del tutto un cognome scozzese il suo, alla fine conosceva la provenienza della sua famiglia, ma non aveva mai indagato effettivamente sulla cosa, era certo che erano nativi di Ayr poi trasferiti nella capitale secoli indietro nel castello sfarzoso, il Palazzo di Holyroodhouse che era stato fondato come monastero da Davide I di Scozia nel 1128, poi non sapeva altro effettivamente.

    Io so solo che la mia famiglia è nativa della Scozia, ma probabile che ci siano delle altre influenze, non ti posso dare certezze assolute in merito.

    Sapere che l'ex compagno di Hogwarts era stato nella sua città era una bella cosa, una città che amava in ogni sua decisa sfumatura.

    Il castello di Edimburgo è davvero magnifico, ma l'ho visto ormai così tante volte che lo conosco alla perfezione. E' enorme rispetto a dove abita ancora la mia famiglia, il Palazzo di Holyroodhouse. Si ti ricordi bene c'è una bella manifestazione quella dei Tattoo, è legata ampiamente anche al piano militare, è stupenda. Se vuoi tornare ancora una volta a vederla sei mio ospite al palazzo di famiglia e si va a vedere la manifestazione.

    Era una proposta seria la sua, era poco ma sicuro.

    Chiaro chiaro, se non hai contatti non è un problema e vado per le vie ufficiali, solo che sono molto più lunghe e tortuose. Ti ringrazio anche solo se provi a fare un tentativo, niente di più. Mi faresti un grandissimo piacere lo stesso, anche se poi la risposta fosse negativa.

    Dalla porta apparì un elfo che gli dette un foglio di pergamena, era una richiesta di incontro da parte del capo redattore per programmare delle cose per il giorno successivo.

    Signor McKinley, c'è un messaggio per lei.

    Lo lesse con attenzione e non poteva tardare.

    Vath, mi vuole il nostro capo redattore, devo andare velocissimo. Ti ringrazio ancora per la tua disponibilità e i tuoi discorsi così ben articolati e ben fatti. Ci sentiamo presto, e ricordati che la proposta dell'invito per la mia tenuta è sempre valida.

    Allungò la mano verso di lui per salutarlo.

    In bocca al lupo per la tua riunione allora. Domani ricordati che ti mando la copia della Gazzetta con te in prima pagina tramite gufo.

    Una pausa dopo quelle parole.

    © TDH gdr





    Ecco l'intervista ufficiale da pubblicare:

    Alton: Signor Remar, la ringrazio molto per aver accettato il nostro invito per questa intervista. Vuole presentarsi brevemente ai nostri lettori? Mi parli un po’ di lei.

    Vath: «Buongiorno e, no, sono io a dover ringraziare Voi della Gazzetta del Profeta per l'invito. Sono Vath Remar, Funzionario Scelto dell'ufficio Cooperazione Magica Internazionale presso il Ministero della Magia Britannico ed ultimamente negli ultimi mesi sono stato insignito del ruolo di Responsabile per la Transizione Ecologica sempre presso l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale. »


    Alton: Inoltre, come ha capito di voler lavorare da giovane al Ministero della Magia?

    Vath: « Mister McKinley, in effetti ha ragione ad affermare che la mia passione per la carriera Ministeriale ha radici profonde che vanno a toccare la mia gioventù. Vede, ho deciso di intraprendere questo sbocco lavorativo fin dall'inizio del mio percorso scolastico del quinto anno, quando il Capocasa della mia Casata mi chiamò nel suo ufficio per poter discutere con me del mio futuro ma mai allora avrei potuto immaginare di poter essere qui da lei oggi per parlare del mio lavoro.»

    Alton: In cosa consiste la sua mansione di Funzionario Scelto dell'ufficio Cooperazione Magica Internazionale al Ministero della Magia Britannico? Quando serve una figura scelta come la sua e in che situazioni deve intervenire? Sicuramente tra i nostri lettori ci potrebbe essere qualche giovane che vuole intraprendere il suo percorso, lo aiuterebbe molto.

    Vath: « Una figura simile nell'organigramma Ministeriale, Mr. McKinley, funge più che altro come supervisore. C'è sempre modo di dover coordinare il lavoro dei colleghi più giovani ed inesperti che possano avere dubbi sul loro operato: il mio intervento, in questi casi, consiste nel mostrare a questi colleghi come redigere o correggere documenti che dovranno poi essere spediti alla Confederazione Internazionale dei Maghi. Ultimamente il Ministero della Magia, in collaborazione con la Preside Victoria Burke, ha avviato un'alternanza scuola-lavoro tra il Ministero della Magia e l'Accademia di Magia e Stregoneria di Hidenstone. Gli studenti interessati possono fare richiesta, previo rispetto dei requisiti delle materie necessarie alla carriera che si vuole intraprendere, per avviare uno stage formativo presso l'ufficio desiderato e sono felice di dire che io faccio parte dei Tutor che l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale mette a disposizione per tale scopo. »

    Alton: Ha già dei progetti in mente per quanto riguarda questa sua nuova carica ministeriale di Responsabile per la Transizione Ecologica? Ci vuole parlare di qualche progetto in particolare?

    Vath: « Mi creda, Signor McKinley, non vorrei ammorbare i vostri lettori con banale propaganda pro-ambiente…» «… Ma, dato che lo chiede, le darò un assaggio di ciò che, come Responsabile per la Transizione Ecologica, sto cercando di fare. Innanzitutto, come la maggior parte dei maghi conosce, al Ministero della Magia esiste già un Dipartimento per il Controllo e Salvaguardia dell'Ambiente Magico facente parte del più grande Ufficio Regolazione e controllo delle creature magiche del Quarto Livello. Il mio compito, a tal riguardo, consiste nel fare da intermediario tra questo ente e la Confederazione Internazionale dei Maghi per promulgare azioni legislative comuni.» «Il mio programma, approvato dal Ministero della Magia, consiste in cinque fondamentali punti: fonti energetiche rinnovabili; agricoltura sostenibile ed economia circolare; mobilità green a zero emissioni; stop alle trivelle per l’esplorazione dei combustibili fossili; tutela dell’ambiente e della biodiversità. Ho come l'impressione che, la prossima domanda, signor McKinley sia proprio che cosa significano tutti questi termini, non è forse così?»

    Alton: Qui le voglio fare una piccola domanda legata ai colleghi o colleghe più giovani ai quali fa come supervisore. Quale è il consiglio che da maggiormente ai nuovi arrivati al Ministero della Magia e/o nel suo reparto?

    Vath: «In effetti sì, c'è qualcosa che spesso dico a quanti si accingono ad essere dei neo-assunti dell'ufficio Cooperazione Magica Internazionale, qualcosa che mi è stato detto durante il mio colloquio di lavoro: “Preparatevi ad affrontare 'no' secchi, perché ne riceverete e dovrete persistere. E ricordate che se lasciate le vostre battaglie in balia della fortuna, avete già perso. Il vittorioso prima vince la battaglia, e poi scende in campo.”»

    Alton: Ecco, riguardo alla collaborazione con la scuola di Hidenstone, come trova il livello di preparazione degli studenti, nonostante credo che lo studio del suo campo di lavoro non sia così approfondito nell' Accademia di Magia e Stregoneria di Hidenstone?

    Vath: «Devo ammettere che il livello di istruzione fornito dall'Accademia di Magia e Stregoneria di Hidenstone è più specifico e settoriale rispetto a quello a cui ero stato abituato con i M.A.G.O. di Hogwarts. D'altronde i percorsi G.E.M.M.A. vanno a scavare più a fondo certi argomenti ma, per quel che riguarda il mio ufficio, devo ammettere che qualche studio più dettagliato in Storia della Magia e Babbanologia sia d'uopo.»

    Alton: Potrebbe spiegare in maniera semplice e diretta anche per chi non è in questo campo cosa sono questi termini e a cosa si riferiscono?

    Vath: «Vede, per quanto riguarda le fonti energetiche rinnovabili non è un segreto che la società magica sia stata più stagnante a questo riguardo. Abbiamo sfruttato per secoli, ancor più dei Babbani, i cosiddetti combustibili fossili e questi, velocemente, dovranno essere soppiantati da altri mezzi. La Magitecnologia ha fatto nell'ultimo decennio così tanti passi in avanti da permetterci di arrivare, nel giro di così poco tempo, a colmare il gap tra la tecnologia magica e quella Babbana. Dovremmo muoverci in tal modo per risolvere la crisi energetica e la sfida al cambiamento climatico.» «Invece, per ciò che concerne invece l'agricoltura sostenibile e l'economia circolare intendo esattamente ciò che queste parole significano: credo che tutto il Regno Unito abbia guardato con interesse ai recenti Giardini di Cloride, evento che si è tenuto quest'anno presso la cittadina di Canterbury. In questa fiera c'erano molti stand tra cui quello riguardante l'agricoltura sostenibile dove la Magia o, per meglio dire, le creature magiche quali i Karpoi possono dare una grossa mano alle popolazioni che hanno più difficoltà nel reperire cibo. Il mondo magico che collabora, ad insaputa del resto del mondo, con quello Babbano. Altro discorso vale per l'economia circolare, dove tuttavia in questo caso devo prima fare un passo indietro e spiegare ai vostri lettori la differenza tra un'economia lineare e quella circolare. In quella che viene definita una economia lineare, le risorse naturali primarie vengono estratte, trasformate in prodotti e servizi, dopodiché vengono smaltite come rifiuto, diretto di prodotto o di impatto dovuto alla sua erogazione o produzione. I progetti di economia circolare, invece, puntano a colmare quello che è il divario tra la produzione aziendale economica e la possibilità di interferire con l’ecosistema, riuscendo così a prevenire o rimediare ai danni che sono stati apportato allo stesso.» «Mobilità green a zero emissioni: sappiamo benissimo che noi maghi per spostarci abbiamo molti mezzi, Scope, Passaporte, Metropolvere e, non ultima per importanza, la Materializzazione. L'ufficio per il Trasporto Magico, tuttavia, con gli anni ha individuato alcune criticità in alcuni mezzi di trasporto che ormai sono entrati nel nostro immaginario collettivo come qualcosa di irrinunciabile. Non gliene viene forse in mente uno signor McKinley? Le do un indizio: ogni mago o strega del Regno Unito lo ha preso al compimento dei suoi undici anni e per i sette anni successivi.»

    Alton: Ipotizzo che sia l'Hogwarts Express. Un mezzo nel quasi siamo passati entrambi per tutti i nostri sette anni a Hogwarts, sia io che lei eravamo in quelle carrozze. Direi momenti indimenticabili per certi versi.

    Vath: «Mi riferisco, ovviamente, all'Hogwarts Express che, con le sue caldaie a carbone, risulta uno dei più inquinanti mezzi di trasporto magici nel regno unito. Il Ministero della Magia ha tra le sue varie partnership aziende Magitecnologhe che sarebbero più che disponibili di avviare un processo di riqualificazione energetica del treno che tutti noi amiamo installando delle turbine che funzionano a magia anziché a carbone.» «Stop alle trivelle per l’esplorazione dei combustibili fossili: credo che, su questo punto, non servono molte spiegazioni. Da tutto il mio discorso si può evincere come le fonti alternative siano il futuro che il Ministero della Magia intende adottare e, di conseguenza, ogni attività legata al ritrovamento di combustibili vecchia generazione sia uno spreco di risorse pubbliche che potrebbero essere investite in cose migliori per i nostri cittadini. Questo si intende sia per i giacimenti di carbone che per i pozzi petroliferi che abbiamo nel Mare del Nord.» «Ultimo punto ma non per questo meno importante, la tutela dell'ambiente e della biodiversità. Sappiamo molto bene che, molte specie animali, sono costantemente minacciate dall'uomo. Questo vale sia per le specie Babbane che per quelle Magiche. La storia ci parla e sta a noi imparare dal passato per evitare di ripetere i nostri errori. Guardi al Diricawl, una specie di animali che anche in passato erano conosciuti come Dodo ai Babbani e che, con la loro scomparsa, hanno sensibilizzato l'opinione pubblica riguardo al tema delle specie in via d'estinzione. Oggi per i babbani la sfida consiste nel non far estinguere le api, senza le quali non si avrebbe più l'impollinazione ma noi, in effetti, abbiamo imparato qualcosa? Solo alcuni secoli fa, in una versione antenata del Quidditch, eravamo soliti cacciare il Bolcino d'oro e lo avevamo quasi portato all'estinzione se non fosse stato per Bowman Wright e la sua invenzione. Eppure ancora oggi la specie dei Fiammagranchi è a rischio di estinzione per via del bracconaggio, ciò che abbiamo intenzione di fare in questo caso è di istituire dei parchi, delle riserve dove tali animali possano vivere in pace senza temere per la loro incolumità.»

    Alton: Direi che il suo lavoro è decisamente impegnativo, come trova il tempo di fare tutto quello che richiede una mansione ministeriale così prestigiosa? Come riesce a organizzare il suo tempo nella giornata?

    Vath: «Vede, non le nego che il nuovo incarico di Responsabile per la Transizione Ecologica non discosta molto dal mio attuale compito di Funzionario Scelto per l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale. Il segreto, mr. McKinley, sta proprio nel sapersi organizzare con i vari impegni della giornata e programmare passo dopo passo appuntamenti, interviste ed altri affari istituzionali che richiedono la mia presenza. Non le nego, infatti, che dopo di lei la mia presenza è richiesta ad un meeting presso l'ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche.»

    Alton: La sua formazione è stata solo nel Regno Unito oppure ha avuto la fortuna di lavorare anche in altri stati del nostro mondo magico? Se sì e può dircelo, in quali stati?

    Vath: «No, dice bene, il campo della politica internazionale offre molte occasioni per viaggiare, vedere nuove culture e ogni dipendente Ministeriale del Quinto Livello può raccontarle storie simili di quello o quell'altro Stato. Io, fortunatamente, ho avuto modo di trascorrere circa un paio di anni presso il Ma.C.U.S.A. a New York lavorando a stretto contatto con i membri della comunità magica americana ma non solo, prima ancora sono stato a Pechino e, solo di recente, in Ucraina.»

    Alton: Quale è la nazione che gli è rimasta maggiormente nel cuore riguardo al suo lavoro in queste esperienze estere? Dove si è trovato meglio?

    Vath: «In tutta onestà credo che nessuno di quei tre Paesi mi abbia colpito più di tanto, non in maniera positiva perlomeno. Tuttavia sarei irriconoscente verso queste opportunità se non ammettessi che è proprio grazie a quelle difficoltà se sono cresciuto professionalmente ed umanamente. Quindi, per rispondere alla sua domanda, mi sono trovato meglio a New York. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla struttura che fa da sede al Ma.C.U.S.A. dato che, a differenza del Ministero della Magia Britannico, si sviluppa verso l'alto e non verso il basso. Ci sono sostanziali differenze rispetto alla nostra controparte e, più di tutto, mi ha colpito l'uso che viene fatto dei Thestral per viaggiare sulle lunghe distanze.»

    Alton: Ci vuole raccontare qualche aneddoto, sempre parlando chiaramente di cosa può, legato al suo periodo americano al Ma.C.U.S.A.?


    Vath: «Mi scusi, temo di aver anticipato la sua domanda quindi, per farmi perdonare, le racconterò un altro aneddoto che ho avuto modo di scoprire durante la mia permanenza presso il Ma.C.U.S.A. Per citare Oscar Wilde "Gli inglesi oggi hanno veramente tutto in comune con gli americani, tranne naturalmente la lingua." Comprenda bene come, nei primi tempi della mia permanenza, capire i miei vari interlocutori nonostante parlassimo la stessa lingua sia stata una sfida. Come avrà capito oggi vorrei raccontarle un aneddoto molto curioso e che pochi conoscono spiegandole il perché la pronuncia americana e britannica sono così diverse oggigiorno. Nel diciottesimo secolo la pronuncia Americana e quella inglese erano molto simili. Si ricordi che l’Impero Britannico colonizzò l’America e molti immigrati si trasferirono là per iniziare una nuova vita. Qui, tuttavia, nasce spontanea questa domanda: perché la pronuncia Americana e quella inglese sono così differenti al giorno d’oggi? Ci sono molte teorie, ma vorrei dargliene una molto ragionevole: è l’accento Britannico ad essere cambiato radicalmente negli ultimi due secoli. Un po' di storia può sicuramente aiutarci, l’accento britannico iniziò a cambiare durante la rivoluzione industriale. In quel periodo molte famiglie diventarono ricche in breve tempo. La società dell'alta borghesia non vedeva di buon occhio quelle famiglie nonostante avessero molti soldi. Pertanto, le nuove famiglie ricche cercarono di distinguersi dalle altre classi inferiori cambiando il loro modo di parlare. Provarono quindi a suonare più sofisticate ed eleganti. In quel periodo comparvero nuovi tutor ed esperti di pronuncia che offrivano i loro servizi ai nuovi ricchi. Vennero scritte nuove linee guida per la pronuncia e si sviluppò questo nuovo modo di parlare che divenne standardizzato e si diffuse in tutto il paese. Sempre più persone volevano sembrare più eleganti e distinguersi dalle classi più basse. Questa moda divenne dunque molto popolare. Una cosa molto divertente e rappresentante di ciò è come vengono rappresentati gli accenti nei film storici. Ad esempio, la guerra d'indipendenza americana mostra soldati britannici che parlano con un raffinato accento britannico attuale, come se fossero alla BBC, e soldati americani con il loro accento americano standard. Adesso sapete che ciò è uno dei tanti errori anacronistici disseminati lungo la strada della conoscenza.»

    Alton: A questo punto vorrei chiederle un'ultima cosa sig. Remar per chiudere la nostra intervista. Che consiglio vuole dare a un ragazzo o una ragazza che per esempio sono ancora nella scuola di magia e stregoneria di Hidenstone e vorrebbero seguire la sua strada nel mondo della politica internazionale?

    Vath: «Suppongo di sì: “Non demordete, se l'obiettivo che vi siete posti vi sembrerà irraggiungibile ricordatevi questo: tutti i più grandi maghi della storia hanno iniziato essendo niente di più di quello che siete voi, studenti. Se loro ce l'hanno fatta, perché voi no?”.»

    Alton: Vuole fare un saluto ai lettori della Gazzetta del Profeta? Si senta libero di dire qualsiasi cosa.

    Vath: «Credo che ogni vostro lettore, in quanto elettore, abbia il diritto di conoscere ciò che il Ministero della Magia sarebbe intenzionato a fare negli anni a venire. Quindi rivolgo un saluto a quanti leggeranno quest'articolo con la mia personale raccomandazione di non accettare per oro colato ciò che qualcuno dice ma di verificare le informazioni ricevute sia sui mezzi di stampa ché sul portale istituzionale del Ministero della Magia.»


    Edited by Alton_McKinley - 1/10/2022, 18:12
     
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    Era arrivata l'ora di rientrare al Ministero della Magia, impegni pregressi non gli permettevano di trattenersi oltre con l'ex compagno di Casata eppure, con quella sua visita alla Gazzetta del Profeta, Vath sentiva di aver messo un ulteriore mattone nella costruzione di quella sua carriera lavorativa. Una professionalità a cui teneva molto e che con fatica aveva costruito nel corso di tutto quel decennio in cui aveva lavorato per il Ministero della Magia. I risultati alla fine erano arrivati dandogli molte soddisfazioni ma anche parecchie responsabilità che Vath si era sobbarcato con l'umiltà di sapere benissimo di avere molto da imparare per potersi occupare di quelle particolari mansioni. Non aveva molto altro da dirsi con Alton, sarebbero state vuote chiacchiere e così Vath si alzò afferrando il bastone da passeggio che aveva posto sul proprio fianco sinistro e lisciando con la mano libera le pieghe che si erano formate sul proprio completo durante l'intervista. «Sarò felice di ricevere quella copia Alton, sarebbe veramente fantastico l'opportunità di avere qualcosa a cui ho preso parte. Arrivederci Alton e grazie per la proposta, ci rifletterò per la prossima volta che mi dovrò recare ad Edimburgo.» Disse, allungando la mano verso l'uomo per una rapida stretta di mano. Una volta lasciata la mano di Alton Vath si sarebbe congedato dall'uomo lasciando la redazione della Gazzetta del Profeta con una piroetta su sé stesso per riapparire nell'atrio del Ministero della Magia. Nel breve tratto che lo avrebbe separato tra l'Ottavo livello e l'ascensore per raggiungere il Quarto Livello avrebbe riflettuto sulle parole che McKinley gli aveva rivolto in ultima battuta: davvero l'uomo aveva così mal interpretato la sua battuta da capire che Vath stesse dicendo che il cognome McKinley avesse delle origini Gallesi? Si era dovuto trattenere dal ridergli in faccia e solo per cortesia aveva mantenuto un'espressione di massima serietà.

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