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    Spunto di role vinto qui



    Il dondolio docile della nave, accompagnava ormai da qualche giorno la permanenza dei due su quella Crociera.
    L'avevano vinta circa a febbraio durante quello show televisivo e, nonostante avrebbe voluto sfruttarla il prima possibile, Nick aveva dovuto rimandare la partenza all'estate sia per lasciare che finisse la scuola e quindi che André non avesse tutti quei mocciosetti tra i piedi, sia perché la gestione delle sue sale giochi lo aveva tenuto occupatissimo e solamente ad agosto era riuscito a liberarsi quel tanto che bastava per prendersi un paio di settimane di ferie. Quindici giorni, per l'esattezza. Ne aveva quindi approfittato per usare il biglietto che avevano vinto. Una Crociera sul Mar dei Caraibi era esattamente ciò che serviva per distendere i nervi e ripartire a settembre con uno spirito diverso, più carichi e pronti ad affrontare nuovi mesi di duro lavoro.
    Per quei giorni avevano in programma così tante gite ed escursioni da perderne il conto, senza contare le mille attività che erano state organizzate per i giorni interi di viaggio all'interno della nave. C'era un galà ogni sera con un tema diverso, c'erano immense piscine con altrettanto immensi scivoli d'acqua, c'era una stazione termale, c'era la sauna, c'era addirittura una stanza costruita per ricreare il clima e l'atmosfera di un percorso di grotte marine. Ma non era finita, c'era anche molto altro. Non avevano di sicuro badato a spese per permettergli di svolgere quella vacanza e non gli sarebbe mancato nulla per nessuno dei giorni passati e futuri. C'erano poi organizzati vari tour della Foresta Pluviale, escursioni sottomatine, snorkling, pesca e fin troppe cose perché Nicholas potesse ricordarsele tutte.
    Quel giorno se ne stava beatamente a bordo piscina, disteso su un lettino a farsi servire una miriade di frutti tropicali dalle amorevoli signorine che si occupavano degli ospiti. Aveva gli occhi semichiusi, i pensieri che vagavano ben oltre l'oceano. Gli dispiaceva non esser potuto andare anche con Eve e Thomas, anche se probabilmente avrebbe potuto permettersi di pagare i loro due biglietti... però per qualche ragione, stava bene anche così, nell'intimità -per quanto possa essere così- di una vacanza a due.
    In quei giorni si era divertito immensamente a stuzzicare André sia fuori che tra le lenzuola senza però mai accontentarlo veramente né andare fino in fondo. Era stato incredibilmente rilassante e gratificante incontrare le sue iridi lucide di desiderio senza però mai concludere nulla né farsi realmente toccare. Prima o poi avrebbe posto fine a quel supplizio, ma aspettava di capire quando fosse giunto il momento giusto per rendere completo il loro divertimento. Sospirò, mentre il pensiero del docente completamente nudo ed ubbidiente, spazzò via in un baleno quello per i suoi due amici. Contrasse gli addominali, stiracchiandosi, ed aprì completamente gli occhi nocciola, aspettandosi di veder spuntare André nel suo campo visivo da un momento all'altro.
    Nicholas Ross


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    Andrè De Long-Prée
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    Che André amasse i lussi estremi, le vacanze all’insegna del divertimento e tutta una lunga serie di bonus che quel pacchetto che avevano vinto gli stava offrendo, ormai, era chiaro a chiunque. Ma la cosa migliore di quella vacanza che stava consumando con Nick era proprio la compagnia: adorava passare del tempo con quel ragazzo, ed in qualche modo sentiva come che aver vinto insieme quel programma gli aveva concesso di avvicinarsi maggiormente a lui, e magari sarebbe riuscito anche a diventare molto, molto amico con lui, non che tra loro non fosse già successo qualcosa di molto estremo. Entrambi si erano già visti nella situazione più intima che potesse esistere, quindi di cosa avrebbe dovuto aver timore o inibizione il veggente?
    In quella crociera avevano fatto una serie di escursioni ed attività molto interessanti, e chiaramente André aveva anche avuto modo di occupare alcuni momenti di solitudine – durante i quali magari Nick si riposava a bordo piscina o faceva altro – con delle semplici e divertenti attività, come ad esempio lo yoga, il pilates, la creazione di vasi di ceramica, e tanto altro ancora. In quel momento in particolare, ad esempio, era appena uscito dalla zona benessere della nave, dove si era appositamente sottoposto ad un trattamento che, proprio come un ritiro benefico, gli aveva permesso di levigare la sua pelle con fanghi di chissà quale provenienza, lasciandola setosa e meravigliosamente liscia al tatto, offrendogli anche un bellissimo massaggio alle mani e alla schiena, chiaramente operato da un massaggiatore che era più bello che bravo. Dopo essere tornato rapidamente in cabina per cambiarsi un po’, indossando un semplice costume con una camicia bianca di lino aperta per recarsi a bordo piscina, il ragazzo decise di prendere un paio di analcolici alla frutta da gustare insieme all’uomo che lo stava accompagnando in quell’avventura.
    Dopo averlo raggiunto nella zona della piscina, quindi, il ragazzo si sarebbe chiaramente messo a camminare sulla passerella d’arrivo con il suo solito chiaro intento di volersi far guardare a tutti i costi da chiunque, raggiungendo dopo poco il lettino su cui era comodamente steso il ragazzo. Decise di non coprire il sole che lo stava baciando, notando che poco prima l’altro aveva aperto gli occhi, e andandosi quindi a sedere accanto a lui, più o meno all’altezza delle ginocchia, porgendogli quell’analcolico ghiacciato dal gusto intenso e molto fruttato. “Beh, buongiorno, oserei dire. Ti ho preso qualcosa da bere, poi non dirmi che non ti dedico attenzioni. Hai visto che bella pelle liscia? Quelli della SPA mi hanno coccolato a dovere.” E glielo disse con un sorrisetto appena malizioso, accennando subito dopo una risatina molto allegra, sorseggiando un paio di sorsi del proprio drink analcolico. Accavalla le gambe con il suo solito modo di fare elegante, mostrando anche il proprio corpo esile ma dalla muscolatura comunque tonica e abbastanza definita, tornando a parlare con lui subito dopo. “Ti stai godendo il bordo piscina? Oggi mi pare che ci sia una bella escursione, ma ci sono anche molte altre attività. Facciamo qualcosa?” E con quell’ultima domanda era implicito che Andrè volesse andare da qualche parte insieme a lui, magari anche del tutto soli, così da stare un po’ insieme e dedicarsi dei bellissimi momenti insieme.
    Prese quindi a solleticargli appena una gamba con un dito, accarezzandogliela in maniera del tutto tranquilla, come se volesse fargli qualche lieve grattino. Dopotutto doveva pur sempre stuzzicarlo un po’, altrimenti non sarebbe stato di certo in lui. “Chissà, magari potremmo farci anche un’altra vacanza in futuro. Mi sta piacendo questa!”
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    Nick sollevò una palpebra, puntando l'occhio sull'altro uomo, sospirando rilassato. Era appena iniziata, praticamente, quella vacanza. Erano passati solamente pochi giorni ed avevano tutto il tempo per godersi ogni singola attività offerta dalla nave.
    Nonostante l'enorme rilassamento, qualcosa continuava a tormentarlo. No, non è vero... in quel momento, il suo maggiore problema era in che posizione mettersi per prendere il sole. La sua pelle era liscia, priva di qualsiasi imperfezione, baciata dal sole e lievemente abbronzata. Un timido color olivastro, lo aveva avvolto da quando avevano iniziato quella vacanza. Aveva la fortuna di avere una quantità piuttosto alta di melanina, cosa che gli impediva di scottarsi. Odiava la pellicina secca che si formava sul corpo, in quelle occasioni. Ovviamente lo aveva visto sugli altri, ma gli faceva schifo comunque.
    Puntò tutta la sua attenzione su Andrè quando gli si avvicinò e tirò gli arti come un gatto appena riemerso dal pisolino. Si spostò impercettibilmente con le gambe per permettergli di sedersi sullo stesso suo sdraio.
    Sei andato alla SPA... senza di me? Domandò in un sussurro sensuale, prendendo l'analcolico in una mano ed osservandolo, stupito. Facevano davvero dei cocktail da paura, all'interno dei bar che vi erano sulla nave. Assaporò il sapore fruttato sulla lingua quando prese un piccolo sorso con la cannuccia. La mano libera, comunque, andò a ribadire il concetto, posandosi sul primo bottone della camicia di lino ed infilando un dito sotto il tessuto per sfiorargli gli addominali. Dovrei punirti, per questo. Il suo tono, se possibile, ora era ancora più basso e malizioso di prima, mentre la sua mano uscì dalla camicia del docente per scendere un po' di più, fino ad appoggiarsi sulla sua coscia con apparente casualità.
    Annuì alla sua domanda, lasciando cadere le mani lungo il corpo e rigirandosi a pancia all'insù, osservando il cielo privo di nuvole. Non è male, ci sono molte bellezze... naturali da ammirare. Lo disse osservando il culo sodo di una bella cameriera, oltre che il torace muscoloso di un altro uomo a bordo piscina, ma poi perse subito la sua attenzione su di loro.
    Mmmh... potrei farti esplorare a fondo il mio letto, che ne dici? Lo stuzzicò, consapevole che per i cinque giorni passati, non era mai andato fino in fondo con lui e non gli aveva mai concesso quello che voleva, divertendosi a vederlo colmo di desiderio. Avrebbe voluto vederlo esplodere di quel desiderio, bruciare dalla voglia di essere preso, e solo in quel momento avrebbe assecondato.
    Intanto godiamoci questa, è appena iniziata lo rimproverò senza cattiveria, rilassandosi sotto il suo tocco, chiudendo ancora gli occhi e riflettendo sulle varie attività che erano state proposte per quel giorno.
    Alle quattro c'è la tappa su un'isola dove dicono ci sia un paradiso naturale meraviglioso. Vogliono farci un'escursione. Ad un certo punto potremmo... perderci propose, ammiccando, sicurissimo che l'altro avrebbe colto al volo il doppio senso che colorava quella frase.
    Nicholas Ross


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    Andrè De Long-Prée
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    Nick era sicuramente un ragazzo che sapeva come attirare l’attenzione di Andrè, e chiunque sapeva che un paio di muscoli o un conto in banca da capogiro non erano assolutamente sufficienti. Andrè si concedeva facilmente, questo era vero, ma erano davvero molto rare le persone che riuscivano a fare breccia dentro di lui realmente, così come lo erano quelle con le quali avrebbe volentieri instaurato un rapporto di amicizia o, perché no, qualcosa di più. Nick, infatti, era più che semplicemente bello e ricco: era un ragazzo interessante, e soprattutto sapeva benissimo come andare a stimolare quelle che erano le passioni più smodate e nascoste di Andrè.
    Il francese accennò un sorrisetto malizioso quando lui gli sussurrò quelle prime parole, lasciandosi accarezzare gli addominali, per poi ricambiare con un movimento molto simile. Nick aveva dei muscoli decisamente più invitanti, quindi si sarebbe messo con il proprio indice a percorrere proprio tutti i contorni dei suoi addominali senza alcuna esitazione, mostrando quanto si sentisse ormai in diritto di poter avanzare dei comportamenti di quel tipo. Gli rispose con tono di voce delicato, mordendosi appena il labbro inferiore alle sue parole, per poi passarsi anche una mano tra i capelli e aggiustarsi la camicia di lino che indossava. “Magari era proprio questa punizione la cosa che volevo ottenere, non trovi?” E si fermò qualche istante, portando poi la mano del ragazzo sopra al proprio viso, così da permettergli di sentire quanto la sua pelle fosse liscia e morbida. Andrè non era un tipo che si abbronzava facilmente, ma non era neanche uno di quelli che si scottava pur rimanendo bianco: era una piacevolissima via di mezzo che mostrava un lievissimo scurirsi della sua pelle. “E poi sono andato alla SPA per permetterti di toccare una pelle setosa e piacevole, dunque l’ho anche fatto per te.” E fece seguire quelle ultimissime parole da un sorriso molto malizioso, chiaramente speranzoso di ricevere ciò che ormai aspettava da fin troppi giorni e che lo aveva reso davvero impaziente.
    Continuava nel frattempo a massaggiarlo con intensità, forse perché voleva davvero fargli sentire quanto tenesse al fatto di volerlo fare stare bene e volergli far passare dei bei momenti, e forse perché sperava di ottenere definitivamente ciò che desiderava da giorni e giorni. “Entrare nel tuo letto sarebbe sicuramente molto piacevole, sempre che le tue performance siano all’altezza di quelle di molto tempo fa. Ma sono certo che lo siano.” E gli disse quelle parole avvicinandosi appena al suo orecchio, come a volergliele sussurrare, facendo chiaramente riferimento a quando entrarono in intimità dopo la laurea di Aaron Barnes e il tragico incidente di Daniele. Dopo aver fatto un paio di carezze anche su quegli addominali meravigliosamente allenati, Andrè prese a parlare con lui della vacanza e di ciò che si sarebbe aspettato. “Hai ragione, ma sai anche quanto a me piaccia l’esagerazione, lo sfarzo. Una vacanza è sufficiente, ma più vacanze sono il paradiso.” E si fermò un po’, accarezzandogli questa volta la V al di sotto degli addominali, dando un’occhiata molto maliziosa nella sua direzione. “Perdiamoci qualche ora nella foresta, tanto la visita dovrebbe durare fino a stasera, circa un’ora prima del gala. Se vogliamo perderci nel tuo letto anche dopo il gala, a me va più che bene. Lo sai che mi fai impazzire quando sei ben vestito, Nick.”

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    Socchiuse nuovamente gli occhi, lasciando che le dita di André scorressero sui suoi addominali, lasciandosi viziare come non si concedeva poi così spesso. Solitamente, la sua vita era un continuo percorso che andava dalla propria abitazione ad una delle sue numerosissime ed immense sale giochi, soprattutto con il progetto del Wynn 2.0 che aveva in corso, dopo aver rilevato il Paiolo Magico. Certo era che sperava Edwin non tornasse ad avanzare pretese, ma ormai aveva sborsato un bel gruzzoletto per averlo suo. Insomma, quello gli consumava quasi tutto il tempo, che era drasticamente diminuito per festini o vezzi di altro tipo. Quindi aveva accolto la sua vittoria a quel programma, piacevolmente, soprattutto per il premio che avevano ricevuto. Purtroppo erano riusciti a sfruttare l'occasione solamente molti mesi dopo, ma adesso aveva tutta l'intenzione di godersela, soprattutto nel prospetto di un autunno fin troppo colmo di lavoro. Avrebbe dovuto assumere un altro centinaio di dipendenti per essere più libero. Ci avrebbe pensato.
    Sei proprio un mascalzone gli sussurrò in risposta, marcando il tono leggero su quella parola un po' strana che non era solito usare, prediligendo linguaggi più coloriti, ma non era ancora il momento, doveva un minimo contenersi... e protrarre il divertimento per più tempo possibile. Potrei anche decidere di accontentarti, se questo è quello che vuoi. Ammiccò all'uomo, mentre gli conduceva la mano sul viso. Le dita di Nick sfiorarono la pelle candida e liscia del docente, un sorriso malizioso appena accennato. Nonostante non stessero facendo niente di male, di sicuro quelle specie di effusioni sarebbero state viste come una scopata in piena regola da occhi esterni, ma mai a Nicholas Ross era importato ciò che pensavano gli altri sul suo conto, soprattutto gente che non avrebbe rivisto mai più.
    Mh-Mh... fece finta di non crederci, inclinando la testa verso la direzione dalla quale lui era arrivato. Potremmo tornarci insieme, più tardi. Sai, ho sentito che sono aperte fino a tardi... ma molto meno affollate. Lo sussurrò con voce quasi atona, ma era chiaro cosa intendesse con le sue parole. Di sicuro non era "la pace" ciò a cui anelava.
    Mi stai dicendo che potrei essere invecchiato? Lo accusò fintamente arrabbiato, prima di fermargli la mano per farla scorrere lungo il suo ventre fino all'elastico del costume, dove mollò la presa lasciando che si avvicinasse a quello che sarebbe successo di lì a poco, sperava meno di un'ora dopo.
    Mi ritengo offeso, lo sai vero? Dovrai impegnarti moltissimo per farsi perdonare. Ammiccò per l'ennesima volta, impegnato a far piani mentali su quando e come portarlo nel proprio letto per poi farlo uscire solamente a notte inoltrata, pronti per immergersi nella spa.
    Beh, sì questa è la prima di una lunga serie di vacanze... ma per ora godiamoci questa. In realtà non avrebbe saputo dire quando sarebbero riusciti a fare la prossima ed era proprio quello il motivo per cui preferiva concentrare ogni sua energia nel godersi quella che stavano facendo in quel momento.
    Affare fatto, allora! Esclamò, buttando le gambe oltre il lettino ed alzandosi in piedi. La nave sta per attraccare, vedi? Quell'isola mi sembra molto grande e... avremo molto spazio per perderci annunciò, dirigendosi verso il pontile che stavano abbassando, indossando la maglietta, che calò come se fosse stata fatta su misura, fermandosi esattamente sul bordo dei bermuda. Infradito, occhiali da sole ed era pronto per avventurarsi nella giungla. Allungò la mano in direzione del suo accompagnatore e se lui l'avesse afferrata, avrebbe intrecciato le dita con le sue, trascinandoselo dietro a passo sostenuto. Scese con lui fino a toccare la sabbia della spiaggia. Era quasi bianca e molto più pulita delle spiagge alle quali era abituato. Ops, credo di aver la scarpa slacciata annunciò a voce alta e poco importava se avesse le infradito che, quindi, non avevano i lacci. Tanto bastò per far sì che la guida ed i compagni di viaggio che non conosceva, andassero avanti, lasciandolo da solo con Andrè. Aspettò che girarono oltre la curva naturale dell'isola, in modo da essere lontani dalla loro vista, poi si rialzò, voltandosi verso il docente.
    Veniamo a noi due, allora. Si avvicinò sempre di più, costringendolo ad indietreggiare finché la sua schiena non fosse stata contro un albero che segnava l'inizio della foresta. Era proprio la classica isola tropicale. Però era incantata da qualche incantesimo per impedire che fastidiose zanzare o la troppa afa, fossero un grande problema.
    Non abbiamo più spettatori, sei contento? Gli sussurrò a fior di labbra, premendo il proprio corpo contro il suo.
    Nicholas Ross


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    Andrè De Long-Prée
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    La tensione che c’era tra i due era qualcosa di sicuramente molto gradito ad Andrè, che non aveva mai e poi mai fatto segreto di quanto Nick avesse un forte ascendente su di lui. Dopotutto, l’americano disponeva di tutte le qualità che potevano definire il tipo ideale del biondino francese, ed in qualche modo sperava di rappresentare anche lui una specie di ‘desiderio proibito’ per l’altro. Che poi Nick potesse permettersi tutto ciò che voleva era chiaro, e anche se poteva esserci qualcosa di meglio in giro, difficilmente ci sarebbe stato qualcosa che fosse simile ad Andrè. Quello scambio di effusioni molto provocanti e dirette che c’era stato tra i due stava di nuovo collimando in qualcosa di estremamente piacevole, ed il fatto che Nick l’avesse spinto a toccargli l’addome muscoloso, e avesse anche portato quella mano nei pressi della molla del costume, erano tutti segnali di un chiaro interesse reciproco. “Sono un mascalzone, addirittura? Ma ho come l’impressione che ti piaccia parecchio quando sono un mascalzone.” E gli disse quelle parole avvicinandosi pericolosamente all’orecchio dell’altro, sussurrandogliele con fare molto sensuale ed accattivante, come se volesse cantare una melodia sensuale per sedurlo e farlo perdutamente infatuare. Continuò nel frattempo ad accarezzarlo dolcemente all’altezza degli addominali, lasciando che l’altro gli sfiorasse appena il viso, facendo passare per un momento quasi impercettibile la lingua sul labbro inferiore.
    “Non sto dicendo che sei invecchiato, sai benissimo di essere un adone.” E sussurrò quelle parole con un lievissimo riso alla fine, facendosi più comodo sul lettino ed iniziando anche a stringersi a lui maggiormente, nonostante non si fosse ancora sdraiato vicino a lui. “Dovrò farmi perdonare, e so già che il modo in cui lo farò ti piacerà moltissimo. Potrei aspettare la spa o il galà per farlo, ma sono certo che a breve riuscirò ad ottenere il tuo perdono.” E gli disse quelle parole fissando le labbra dell’altro, facendo guizzare di tanto in tanto il proprio sguardo sui vari lembi scoperti del corpo altrui che sembravano tanto invitanti e succulenti. Si sarebbero divertiti, ne era certo.
    “La prima di una lunga serie, così mi piace. Anche se a me andrebbe bene qualsiasi posto, purché con te.” E sebbene quella frase potesse suonare quasi come una dedica d’amore, era chiaro che l’intento primario che vi si nascondeva dietro era un forte desiderio di condividere dei momenti di intimità con l’uomo. Che poi Andrè si trovasse molto bene con Nick era vero, ma sicuramente non avrebbe voluto correre o accelerare eventuali situazioni. Con gran naturalezza decise di seguire il ragazzo nel suo dirigersi verso l’uscita della nave, procedendo insieme a lui verso il gruppo. “Questo posto è un vero paradiso… Sarebbe un peccato se io e te ci perdessimo soli, senza nessuno, pronti a dover affrontare questa natura così selvaggia e casta.” E gli disse quelle parole mentre si stava ‘allacciando la scarpa’. Nick era un burlone, a quanto pare, ma il fatto che avesse voluto prendere del tempo così da permettere al gruppo di allontanarsi per rimanere da solo insieme a lui era sicuramente molto, molto invitante. E lì, improvvisamente, si vide quell’uomo davanti che lo spinse contro un albero, facendo aderire la schiena con forza contro quel tronco deciso che, in qualche modo, schermava la visione a persone esterne. Con una mano andò immediatamente a solleticare delicatamente la parte destra del collo dell’uomo, mentre avvicinò la propria bocca al suo orecchio per sussurrargli qualcosa, facendo anche notare come il respiro si stesse delicatamente appesantendo per via dell’eccitazione dovuta al momento. “Ho come l’impressione che tu stessi aspettando questo momento più di me. Credo sia giunto il momento di farmi perdonare, non trovi, vecchietto?” E gli ripeté quelle parole, quasi come a volerlo infervorare, nel tentativo di dargli quel brio feroce in più che sicuramente sarebbe stato piacevole di lì in avanti. Con le labbra si spostò sulla parte del suo collo che non aveva ancora solleticato, lambendola con qualche schioccante bacio, prima di staccarsi e guardarlo con i propri occhi azzurri intensi. Iniziò ad interrompere la distanza tra i due, ma non avrebbe dato lui il via a quella danza: avrebbe aspettato che l’altro lo avesse iniziato a baciare, semmai.

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