Blake vs Lilith

Lilith Clarke ~ Pref. Dioptase«E chi vuole sconti, caro. Ricorda: se vinco ti spogli per me. Quindi sono piuttosto motivata, B.» - quel duello era come se lo aspettasse da tempo, la riccia, mentre eseguiva il classico saluto - a distanza (?) - alla sua dolce metà con cui finalmente si stava sfidando nel vero senso della parola.
Un sorriso a Skyler, il solo che potesse arbitrare un duello del genere, così da avere l'infermiere già in campo e poi, via al duello!
Quindi piattaforme come le scale di Hogwarts e ... un poltrona da tatuatore e una macchina, questo era davvero divertente.
Non c'era molto da pensare, ora, doveva solo agire: disegnò rapidamente una spirale in senso antiorario e «Incarceramus!» - diretto alle gambe di Blake, sperando di generare delle funi dalla bacchetta che lo costringessero a cadere. Sì, il bondage era iniziato e Lilith aveva gli occhi puntati sul suo eterno amore. Ma non si perse in chiacchiere e «Aguamenti!» - disegnò un'onda sperando di generare un getto d'acqua che prendesse la forma di una freccia, da dirigere direttamente nel petto di Blake, come le frecce di Cupido, chiaramente, no? Quindi tentò di andare verso la poltrona del tatuatore e sedersi per vedere come funzionasse. → scheda pg | stat

Lilith Clarke ~ Pref. DioptaseRise alle parole di Blake. Quel bombarda le strinse il fiato. Senti perdere l'aria nei polmoni per poi reucuperarla poco dopo, vedendo il suo incarceramus non andare a buon fine. «Oh, credimi. Se non ti spogli da solo, sarò io a farlo. Se perdo qui, sai bene che vinco su un altro campo di battaglia, B.» Sgranò gli occhi nel vedere tutti quei Blake attorno a sé «Amore, non credi che mi basta già uno di te?» - disse con un tono ironico e un occhiolino, quasi a voler mostrare che quel bombarda non era bastato a fermare la sua predisposizione a vincere. Il fatto che non l'attaccarono fece nascere un'altra piccola frase ironica «Sai che sono riuscita a far innamorare te, potrei ripeterlo per altre 14 volte... ops 13.» - disse vedendo svanire una delle copie.
La sedia tatuatrice aveva fatto il suo, anche se non sapeva cosa in realtà avesse fatto. Tutto a fiducia, oh. Chissene, più c'è disagio, meglio è.
Ancora non apprezzava il fatto che ci fossero così tanti Blake, quindi tentò di individuare quello vero, come? Cercò di notare quale fosse quello che si muovesse più sicuro di sé, quello che agisse contro di lei per vincere il duello e magari, quello che reagiva al pizzichio anche se non sapeva che fosse stato punto, o magari semplicemente quello in macchina. Se l'avesse individuato, avrebbe tentato di disegnare una C e «Confundus!» - tentando di colpire il vero B. quindi fece quello che sapeva fare meglio: urlare contro Blake. Come? Prese fiato e guardò, se lo avesse individuato, Blake, sfoggiando la sua sapienza anche questa volta «Sai, Blake, ho pensato a qualche creatura che potesse essere anche solo lontanamente vicina a quello che sono io. Una creatura bella, sensuale, ma con un carattere decisamente forte e forte anche nella voce. Conosci le banshee, B.? Le banshee, dal gaelico, sono le donne delle fate. E' una donna bellissima, che fa parte di quello che si può classificare come il piccolo popolo, il popolo fatato, ed è un po' cattivella, proprio come me, non credi? Il loro urlo, o lamento, si dice che sia il pianto disperato di quando un membro della famiglia che loro proteggono perde la vita. Un urlo straziante e disperato. Vediamo cosa succede se...» - quindi disegnò un cerchio in senso antiorario e «Banclavit!» - sperando di far fuori anche qualche altra copia con quell'urlo da Banshee che a Blake avrebbe potuto somigliare perfettamente al suo quando la faceva incazzare.
Poi si sarebbe provata a spostare verso la borsetta col cane diabolico «Ciao creaturina, come va?» → scheda pg | stat

Lilith Clarke ~ Pref. DioptaseQuel depulso fu più forte di quel che si aspettava. La spinta fu forte e le parole di Skyler per un attimo vennero ovattate dal colpo. Aggrottò la fronte dal dolore, digrignando i denti per sopportarlo di più «Merda...» - sibilò tra i denti. Per fortuna andò a segno con l'urlo della banshee ma non bastò.
Cercò di reggersi sulle gambe, stanca da quel duello ma ancora non abbastanza per arrendersi. Scoccò verso quello che era un Blake in versione Fast and Furius con tanto di cane di Satana alla borsetta e «Everte Statim!» - cercò quindi di scaraventarlo via, con anche il suo rabbioso cagnetto da compagnia «Fino alla fine, B. E ti spoglio comunque...» - disse quasi incoraggiandolo a non preoccuparsi delle sue condizioni e facendogli un occhiolino, quindi ancora una seconda stoccata «Stupeficium!» - lo schiantesimo per eccellenza, sperando di riuscire a guadagnare terreno, non avrebbe mollato fino allo svenimento, questo era certo!
Quindi si avviò al microfono, se avesse avuto la possibilità e avrebbe provato se funzionasse «Ehi B.» - avrebbe quindi parlato al mic se fosse stato possibile e avrebbe iniziato a cantare una delle sue canzoni che lei conosceva a memoria, per vedere che effetto avesse quel microfono. → scheda pg | stat