Spacciami qualcosa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    630
    Reputation
    +175

    Status
    🗲
    giphy-3
    Markab Castlewine
    Reporter| 24 anni
    “Oh, Jon, me ne vado n’attimo: non dar di matto e non pestare nessuno! Torno per il servizio!” era una mattinata come tante a Dernise, una di quelle che vedeva Markab come loro ospite, sfruttato come sempre al Canto della Sirena. Con quelle semplici e un po’ sguaiate parole, Markab si stava giusto congedando, almeno per il momento, dal suo datore di lavoro e amico.
    Jonathan in vero non era troppo consenziente né del rapporto di amicizia né di quello come datore di lavoro, tuttavia certamente avanzava pretese sulla presenza e sulla resa del castano, sicché il reporter sapeva bene di dover rientrare entro le 12, quando apriva il servizio del pranzo, ammesso che non volesse, al suo rientro, trovarsi aperto sia il locale sia il suo cranio (quest’ultimo servendosi poco elegantemente di un’ascia).
    L’obiettivo fissato era lo speziale, ovvero il locale del druido Jason. ‘Che cazzo, vengono tutti a farsi servire da me e farmi servizietti… per una volta posso farmi servire io?’ si era detto non senza una certa ironia, osservando le vie dei Vicoli, cercando di ricordare la strada per lo speziale ‘Si sta bene comunque oggi…’ rifletté lui alzando gli occhi al cielo, che trovò azzurrissimo e terso ‘Mh, speriamo che resti così anche settimana prossima… sarebbe figo fare un set di foto senza congelare fottutamente’ si disse lui, ricordandosi del suo rientro a Londra per il shoot, quando sarebbe stato tanto per cambiare ancora meno vestito di quel giorno, quando indossava jeans chiari strappati e una camicia bianca estremamente sottile tenuta aperta, giusto per essere sobrio e denrisiano.
    “Eccolo là!” esclamò lui individuando quasi con sollievo il negozio, tentando poi di entrare “Salveeeee, sono Markab, quello che lavora al Canto della Sirena, c’è qualcuno?” gridò lui a pieni polmoni, ben consapevole di come in quella terra il rumore fosse segno di potere.
    RevelioGDR


    sono arrivato a molestarti, Jason K. Byrne
     
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Denrise era un allegro villaggio vivace e colorato.
    Certo, come no.
    «JOA' NUN TROVO PIU' ER MORTAIO, LI MORTACCI!» - Jason era appeso alla scala, mentre cercava il suo mortaio di fiducia (?). Da quando c'era quella ragazza in giro per il negozietto, tutto era sempre lindo e profumato, più di quanto facesse lui che già ci teneva a quell'aspetto della bottega, ma Joanne aveva un vizio che avevano tutte le donne: spostava gli oggetti «Ma cume se fa. Nun ce credo. O metto là, me giro e puff, nun ce sta più. Ma che c'avranno ste donne!» - diceva mentre scendeva i gradini della scala che lo portava agli scaffali più in alto «Che poi, arrivano loro e to, sta qua. Ma nun ce stava! T'ho posso giurà. JOAAA!» - mentre continuava a cercare disperatamente la sua collaboratrice, Jason aveva dimenticato che l'aveva mandata a cogliere erbe selvatiche per creare qualcosa di nuovo. L'andò a cercare in giardino «Joà?» - niente, solo un Seth sparanzato con le pallucce all'aria che sonnecchiava «Ma ndo l'ho mandata, stabotta?!» - si grattò la testa, sentendo il campanello appeso alla porta tintinnare. A grosse falcate attraversò il giardino e il laboratorio sperando fosse la ragazza, ma quando si annunciò colui che Jason ancora non capiva perché fosse in quel villaggio sollevò gli occhi al soffitto, prima ancora di uscire allo scoperto, sostando appena nel laboratorio, dove Markab non l'avrebbe potuto vedere e rivolgendo le sue parole verso l'alto «Ma voi dèi che c'avete? Nun ce basta che nun trovo li mortacci der mortaio, pure sto inglese che gira sempre mezzo nudo me dovevate mannà?» - bisbigliò quasi in un discorso sacro verso gli dei che veneravano. Uscì, poi, allo scoperto «Nun c'è nessuno.» - disse, ridendo sotto la barba ben curata «A spiaggia com'era? Te sei fatto er bagno?» - replicò commentando il suo spettoramento (?) indicandolo con il mento «Te serve qualcosa o Jonathan c'ha er culo troppo pesante pe venimme a chiedè na cosa e ha mandato te?» - nel mentre che parlava aveva preso due bicchierini e aveva messo in questi una tisana deliziosa alla malva «To bevi.» - la solita elegante carineria denrisiana nell'offrire.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    630
    Reputation
    +175

    Status
    🗲
    giphy-3
    Markab Castlewine
    Reporter| 24 anni
    Entrando nel negozio di Jason, Markab si sentì un po' come in un film di Rocky, un po' come se fosse finito di colpo su youtube 'Minchia ma cazzo urla questo? Sembra che chiama Adriana come nel film... o è tipo il tizio pazzo isterico dei limoni' si disse infatti, mettendo piede nel negozio e, per coerenza (?), palesando la sua presenza a pieni polmoni, che magari il campanello non lo aveva sentito e comunque erano a Denrise, e se non urli a Denrise ti chiedono se c'hai il mal di gola.
    L'omone si face avanti e Markab lo salutò alzando la mano in segno di saluto, scoprendo di conseguenza ancora più carne "Yo, Rocky!" lo salutò lui non inclinando il suo sorriso quando l'altro gli chiese se fosse andato al mare "No, niente spiaggia, porco cazzo, sono andato a sgobbare al Canto, porca troia! Sarà una settimana che non vado al mare, sto già perdendo colore, puttana Morgana!" fece lui sobriamente presente, totalmente indifferente alla diffidenza di Jason, salvo poi sbottare quasi a caso.
    "Aoh, ma per chi mi hai preso?" imprecò lui allargando le braccia "Sono il barisma, mica il suo strafottuto schiavo!" chiarì dunque avanzando verso l'altro fino ad incrociare le braccia "Sono venuto per i cazzi miei"
    Chiarite le reciproche posizioni, Markab si trovò in mano un bicchierino di qualcosa "Che è?" chiese lui perplesso, annusando e trangugiando poi tutto alla goccia, giusto perché sì "Grazie comunque, oh... ma... senti... nel senso, non sono venuto qui a scroccare o rompere il cazzo a random... mi chiedevo se c'avevi delle erbette magiche per sballarci!" propose lui, ghignando "E' un po' che non vedo un mio amico e volevo stupirlo un po'" spiegò, annuendo convintamente, lasciando che il suo ghigno facesse ben intendere cose poco caste e pure.
    RevelioGDR
     
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    SIGNORAAAAAAAAAAAA I LIMONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
    Più o meno ci aveva preso, il reporter porno, tuttavia doveva ormai essere abituato alla follia denrisiana, quindi di cosa si stupiva, ancora, questa narratrice improvvisata, mica l'aveva capito.
    Jason, dal canto suo, lo guardò perplesso quando anche lui lo chiamò in modo diverso rispetto al suo nome «Ao, ma a voi inglesi non v'entra in testa il mio nome? Jasper. Bestia. Rocky. 'Nsomma, nessuno che se mpara er nome mio. Ma che tenete, non so.» - disse lui, sospirando appena, rassegnato al fatto che ormai aveva perso le speranze con quel popolo troglodita (?).
    Sbuffò divertito, quasi come uno stallone che caccia le mosche dal naso «Te vedevo bianco, me pensavo ch'era dissenteria. Ed invece è er sole che nun te vede.» - ironia portami via, doveva dire che si divertiva, ogni tanto a pizzicare gli inglesi soprattutto quando entravano in casa sua.
    Rise sotto la barba alla reazione di Markab «Ao, la dentro siete tutti un po' schiavi di Jonathan. Nun l'avete ancora capito, ma è così.» - un certo fondo di verità non mancava, questo c'era da dirlo, tuttavia sospiro «Quindi t'ha lasciato libero de girà. Me fa piacere; ma dimme: te conta i minuti che stai fori e te li scala dar lo stipendio?» - era davvero curioso dei metodi lavorativi di Jon, quasi che volesse studiarlo.
    Lo guardò trangugiare il bicchierino e lui ne sorseggiò un po' «Tisana alla malva, nun te uccido, sta tranquillo.» - disse lui, per poi ascoltare quello per cui era venuto a trovarlo.
    Iniziò a ridere fortemente «Ma ce lo sai che se fumi tanta de erba magggica poi nun te se alza? Jonathan me cite pe li danni!» - ovviamente lo stava prendendo un po' in giro, voleva vedere quanto ci credeva e nel mentre srotolò quello che pareva essere uno di quei contenitori da gioielleria per i bracciali. Ma al suo interno vi erano diverse tipologie di canna «Allora...» - lo guardò di sottecchi, sollevando entrambe le sopracciglia e celando il suo sorriso sotto i baffi della barba «Ce sta questa che è pe sognà er futuro, questa pe esse utile na vorta nda vita e poi la mia preferita: Les Fleurs du Mal.» - le accarezzò appena «Che ce fumamo?» - chiese lui mettendosi in mezzo alla situazione divertente.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    630
    Reputation
    +175

    Status
    🗲
    giphy-3
    Markab Castlewine
    Reporter| 24 anni
    Urlare a Denrise era come respirare e ovviamente Jason non faceva eccezione “Ehi, amico, calma, volevo farti un complimento: lo so che ti chiami Jason. Sei un amico di Jon: se non sapessi come ti chiami e mi presentassi qui, poi lui mi aprirebbe in due con la sua ascia!” mise le mani avanti, anzi, in alto, ridendo abbastanza convintamente, sentendosi poco dopo dare del turista, dello sfigato e del ragazzo malaticcio col cagotto.
    “Non c’ho il cagotto” chiarì lui, osservando perplesso il proprio glabro e abbronzato corpo ‘Sono già così bianco o fa solo il denrisiano del cazzo che siccome sei inglese sei sempre fatto col culo?’ si chiese per un istante, concludendo per la seconda ipotesi tramite una scrollata di spalle, tornando con un sorriso gagliardo a sfidare il druido “E tranquillo: non lo dico a Jon che hai pensato che c’ho il cagotto dopo aver mangiato da lui”
    Markab era un alfa e un furbetto e certo non poteva lasciarsi insultare impunemente, specialmente se Jason gli tendeva una mano e lo aiutava a metterlo in difficoltà, del resto era stato riconosciuto come amico ehm schiavo ehm barman del canto della sirena, con tutti gli oneri e onori del caso. Markab ovviamente rise “Che cazzo dici, Jon non mi scala un centesimo” rise lui, del resto come si faceva a scalare dallo zero? “Sa quanto valgo” sempre zero “e comunque non sono un suo fottuto schiavo, non mi piace come ruolo a letto: siamo amici e io lo aiuto volentieri” e questo, per lo meno, era vero, per quanto implicasse una reciprocità su cui questo narratore non avrebbe poi molto scommesso (?), ma forse in vero a Markab neanche importava, lui era uno che prendeva quello che veniva così com’era, e questo valeva per gli amici, il sesso e le bevande.
    Trangugiò la tisana alla malva annuendo al commento del druido, evitando di dire che gli era sembrato dentifricio per gay, sollevando poi le sopracciglia quando si sentì dire un effetto collaterale alquanto pericoloso per chi lavorava al canto “Quindi lo sai che sono uno che fotte duro” ghignò “Comunque io avevo detto che volevo fare una sorpresa ad un amico, mica farmi ora… e poi… mai sentito parlare di sextasy?” chiese lui, guardandosi bene dal fornire ulteriori precisazioni in merito “I babbani hanno trovato da anni il modo per drogarsi col cazzo duro come il marmo” ingiunse comunque, forse per stuzzicare l’altro e magari strappargli uno sconticino.
    “Comunque… perché non provare la merce prima…” chiese lui intrigato “Con te. La tua preferita.” aggiunse infine, curioso di capire in che guaio si stava cacciando, nel mentre una vocina dentro di lui si chiedeva una cosa ‘Se mi scopo il druido, Jon mi ammazza?’ e la verità era che non lo sapeva, e anche lo avesse saputo non era certo se si sarebbe eccitato o frenato.
    RevelioGDR
     
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    A volte era divertito dall'effetto che faceva a quegli inglesi strani come Markab. Jason non aveva ancora compreso come questo ragazzo fosse riuscito a meritarsi un posto al Canto, non ci trovava niente di spettacolare, ma era certo che se Jon l'avesse preso, un motivo c'era: portava soldi. O forse era solo uno di quegli inglesotti che consumano un sacco? Insomma, per Jason, Markab era uno da studiare dalla testa ai piedi. Sogghignò appena, accarezzandosi la barba dal mento fino alla punta di quella. Era quasi soddisfatto delle parole del reporter, che non si sentì in dovere di aggiungere niente.
    Questa narratrice ci tiene a rispondere alla domanda nella testa di Markab: la seconda opzione è quella giusta, hai ragione. Invece, Jason, dal canto suo, finse di essere sollevato «Meno male, nun te pensà che t'avrei fatto intasà er cesso.» - rise a quel suo stesso dire, come se quella fosse davvero la preoccupazione del druido. Era divertente vedere come tentava di tenergli testa, ci sapeva fare, doveva ammetterlo, ma Jason era denrisiano e certe cose non lo sconvolgevano «Tenemo er menù pe l'inglesi, che nun ce lo sai?» - era evidente il suo tono ironico, Markab non avrebbe dovuto mica fare due più due con la calcolatrice per capire che in realtà stesse scherzando. O forse no?
    La risposta sul suo ruolo al Canto lo fece perplimere. Assottigliò lo sguardo «Nun ce lo so...» - mormorò, tipo come nei fumetti quando esce la parola mumble mumble «Me ce devo informà che mica me convince tanto sta storia...» - sospirò, quindi lasciando cadere oltre la questione.
    Devo ancora intercedere io narratrice, perché ora la curiosità la fa scimmia: esiste un gusto diverso per i dentifici per gay? Ma questa è una risposta che prevede ore e ore di decreti legge e robe simili, non ci staremo a perder la testa, chiaro. «Che noia, nemmeno una boccata in compagnia? Voi inglesi ce siete veramente na noia.» - sbuffò il druido, quasi deluso, di primo acchitto «A droga mia nun è come a droga babbana, ciccio.» - si sentì quasi ferito nell'orgoglio per quella sua affermezione, quindi continuò «Te faccio n'erba magggica solo per te e me verrai a chiede come te se abbasta l'asta de madre natura, pe disperazione. E' na promessa!» - sì, lo aveva ferito, povero cucciolo.
    «Vedo che te sei ripreso, bravo. Allora se comincia.. ma... andiamo ner giardino. Come te le fumi tu ste cose, ciccio?!» - la sua erba magggica andava gustata, era chiaro, quindi fece strada verso il cancelletto che divideva il negozietto dall'oasi naturale che vi era alle spalle, portando con sé il Fiore del Male e un bastoncino di fiammifero.
    Una volta fuori si sarebbe buttato sul dondolo «Ndo voi te poi sedè.» - e poi non si dica che non è accogliente, il druidone, quindi accese la canna e via di prima, profonda boccata «Te sei sicuro che t'a sai fumà sta roba eh?» - chiese lui, mentre sputava fuori verso Markab una nuvola bianca e profumatissima di papavero. Sarebbe sembrata un po' secca al primo tiro, ma avrebbe lasciato in bocca un sapore rotondo e delizioso, come quando si mangia un muffin red velvet. Mlml che buoni.
    Gliel'avrebbe passata dopo due tiri.
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    630
    Reputation
    +175

    Status
    🗲
    giphy-3
    Markab Castlewine
    Reporter| 24 anni
    Markab certamente era un inglese strano, ma neanche Jason era 'sto concentrato di normalità, a dirla tutta, forse anche per quello ebbero bisogno di prendere le misure, anche se il reporter non vi fece troppo caso: a Denrise tutti lo studiavano o guardavano storto e lui, per professione, era abituato a quel genere di attenzioni, ragion per cui si comportò normalmente, mostrando il suo lato più risoluto e maschio e lasciando che l'altra traesse le sue conclusioni 'Sono incredibile, e tu non puoi che confermarmelo, druido drogato del cazzo!' si disse lui, a mero scopo spronante, osservando l'accettazione comparire sul volto dell'altro, seguito dalla sua emozione preferita (dopo l'eccitazione): la confusione.
    "Chiediglielo chiediglielo, o scoprilo da solo che cazzo faccio" gli disse, parandosi sfacciatamente davanti "Ti offro un giro di rum" ingiunse poi, ricambiando così il dono della tisana alla malva, che a Markab sapeva di classico dentifrico per gay (il dentifrocio).
    Il castano appariva piuttosto soddisfatto di quella conversazione e non aveva neanche problemi a prendere un po' di droga per subito, ma, ovviamente, ciò dovette essere meglio esplicitato, visto che Jason sbottò che gli Inglesi fossero noiosi "Senti Jason, parliamo chiaro" disse lui, improvvisamente serio "Dammi del coglione, della troia, dell'inglese del cazzo e anche dello schiavo... forse me lo merito anche, ma non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere" gli si fece sotto, quasi a respirare la sua stessa aria (ovviamente mettendosi in punta di piedi: era un cazzo di nano da giardino!) "Markab Castlewine è tutto e il contrario di tutto, ma sicuramente non è uno noioso!" e con un ghigno si allontanò, mostrando come appunto fosse avvezzo a certe pratiche e anche alla condivisione.
    "E la tua droga abbassa il cazzo perché sei stronzo, o perché è un cazzo di allucinogeno e quello fa?" propose lui allargando le braccia "Maria, Ayawaska, funghetti, LSD, ecstasy... lo fanno tutti, ma i babbani hanno capito perché e hanno un farmaco che fa il contrario: ne prendi due e sei sballato col cazzo duro... e io non ho mai avuto problemi neanche con le droghe magiche... ma mai dire mai, il druido sei tu, ma... ci sto, scommettiamo" la scommessa ovviamente era teorica di Jason e riferita ad altro, ma stavamo parlando di Markab e fare cose a caso era la sua natura "Oggi non ce l'ho dietro quindi stocazzo, ma sett. prossima me la porto, vengo qui e mi pago un altro giro e vediamo se l'uccello mi resta duro o le tue cazzo di erbe me lo stendono anche così" rise "Se mi viene duro però voglio che mi chiedi scusa con un bel lavoretto di bocca, che se ti sballi non c'é niente di meglio al mondo... e se non si rizza... boh decidi tu" concluse facendo spallucce e accompagnando poi sul retro l'altro.
    "Boh l'ho fumata in tutti i modi: canna, col bong, nel narghilet... tu dimmi come fai e io faccio uguale" propose lui, ostentando sempre esperienza e sicurezza, sedendosi poi in terra davanti all'altro, osservando i suoi gesti e le sue reazioni, scrollando le spalle quando gli fu porta la sigaretta e gli venne chiesto se la sapesse fumare.
    "Chi cazzo lo sa: è droga! Se vuoi qualcosa di sicuro ti fai 'na tisana." sentenziò lui accettando quando offertogli e portandolo al volo alla bocca, guardando in cielo e tirando il primo respiro.
    Per paura di soffocarsi fece un respiro lieve, aspirando poco per esplorarne il gusto e la forza, ottenendo poca soddisfazione 'Vabbè, basta che non gratti troppo in gola' si disse lui espirando, salvo poi riportarsi alla bocca il filtro ed espirare nuovamente, corrucciando la fronte sentendo un gusto strano in bocca, dolce, decisamente inatteso "Porca troia, ma sono strafatto al secondo tiro o stammerda sa di torta?" chiese lui, dovendo fare immediatamnete un terzo tiro di conferma, salvo poi sobbalzare.
    "Oh, scusa bro, tieni!" si affrettò lui, allungandosi per restituire quanto ricevuto.
    RevelioGDR
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    206
    Reputation
    +69

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Inutile, Jason proprio non capiva a che cazzo serviva un cazzo di inglese al canto. Ci avrebbe potuto perdere molto tempo ad osservarlo, ma niente, non ne trovava il senso. Così come quel suo barattare del rum, che fece sospirare l'omone, dalle mani incrociate al petto «Ce penso.» - disse, senza sbilanciarsi troppo dal suo essere restio ad avere qualcosa offerta da un inglese.
    Ma la parte più divertente di tutto quello fu la reazione di Markab quando gli diede del noioso. Guardò il reporter dall'alto, senza smuoversi minimamente dalla sua posizione e trattenendo il respiro per non ridere, mentre lo vedeva alzarsi sulle punte e «PUAHAHAHAHAHAH» - scoppiò fragorosamente senza riuscire più a trattenersi per quella scena tragicomica dell'inglese. Non riusciva a trattenere le lacrime, tanto che dovette portarsi il dorso della mano a raccogliere quelle piccole goccioline causate dal suo ridere «Te prego, me rifai la scena dove te arzi sulle punte?» - era davvero molto divertente, doveva ammetterlo e quindi con quel suo ridere si era rimangiato anche quel complimento poco gradito, senza però cancellare quel che aveva detto.
    Markab stava diventando una specie di nano da giardino agli occhi di Jason. Quelli interattivi però, quelli a cui schiacci la testa e iniziano a parlare in maniera divertente. Ecco, così immaginava Markab.
    Scrollò le spalle «Che t'ho dico e m'ho scordo io.» - rispose alla sua domanda, senza davvero rispondergli e mentre sbraitava, lui lo ascoltava semplicemente, con aria divertita e quasi rassegnata a che gente girasse per Denrise, soprattutto grazie a Jon, tuttavia, quando la posta in gioco divenne sessuale, Jason rise ancora, strafottente questa volta «Ma te piacerebbe, inglese. Io n'o succhio manco se me paghi. Però se vuoi te faccio provà cosa noi Denrisiani vantiamo nelle nostre mutande.» - non si scomponeva minimamente, era chiaramente fermo sulle sue posizioni e Markab sembrava non scalfirlo per niente.
    Lo guardò mentre fumava, osservandolo tirare poco «E te ne pure paura» - sospirò scrollando il capo, per poi ridere «Te sa de buono. Che te credi? Qua ce sta roba bona, oh.» - disse riprendendo la canna e facendo una lunghissima boccata.
    «Te ce diverti c'a roba mia, inglesino.» - disse con un tono leggermente più basso e da fattone, ma ben soddisfatto, ripassando la canna a Markab.

    Una volta finito quel viaggio stratosferico, avrebbe preso dei biscotti per la fame chimica che sarebbe salita «Me devi 30 soldoni, ciccio.» - disse incassando la sua bella sommina da spacciatore autorizzato «T'aspetto eh.» - lo congedò poi.
    Markab consuma:
    CITAZIONE
    Les Fleurs du mal: 1d6 aggiuntivo sul dado dei danni per gli incantesimi offensivi.
    Malus: dopo il terzo utilizzo in quest di questo bonus, il pg inizierà a risentire gli effetti dell'erba. Accuserà un mal di testa che inizierà a compromettere la sua attenzione e gli procurerà 1d4 di danno sull'effetto del bonus ottenuto. Al quarto utilizzo del bonus, nella medesima quest, si avrà -1 ad Intuito, che aumenterà proporzionalmente con il proseguo dell'uso (5 utilizzi=-2 ad Intuito, e così via).

    e gli vale per la prossima quest.
    Spende 30G.
    Jason: +2G
    Jason K. Byrne

    "
    Macché davero?!
    "
    Druido, Speziale

    code by ©#fishbone

     
    .
7 replies since 29/9/2021, 16:45   68 views
  Share  
.
UP