Spike vs Krasus

"Quattro sfidanti si sono fatti sotto oggi e ci hanno regalato emozioni, chi saranno i due gladiatori che chiuderanno questa prima serata di duelli?"
Il pubblico non aveva mai lasciato l'arena, la quale era tornata alla sua forma base nel mentre il pubblico si era preso qualche minuto per rinfocillarsi e andare al bagno; il tempo se l'era preso anche il calice: tutti i partecipanti, come al torneo tremaghi, avevano gettato un biglietto col proprio nome in esso e le fiamme blu avevano custodito tale elenco, salvo poi, periodicamente, sputarne due.
Ancora una volta le fiamme si fecero rosse e due nomi furono ben presto agli occhi di Murphy
Tutti i presenti all'inaugurazione presero posto all'interno dell'arena. A ogni volontario per quella prima giornata di duelli venne chiesto di scrivere il proprio nome su un pezzo di pergamena e gettarlo in pasto all'immenso braciere bluastro situato subito dopo l'ingresso. Il suo fuoco e la sua funzione era la medesima del calice di fuoco durante gli innumerevoli Tornei Tremaghi e nel mentre lo staff della Lega si apprestava a completare la preparazione dell'arena, la fiamma del braciere divenne rossa e vennero estratti i primi due duellanti. Il primo scontro venne vinto da Eirikr Donneville, ma entrambi i duellanti vennero condotti in infermeria per un rapido controllo. Dopo dieci minuti di attesa il braciere divenne rosso un'altra volta, rivelando i nomi dei successivi duellanti: Amon Spike Giles contro Krasus Thunderbolt!
Il pubblico rispose ai due nomi con applausi forse meno vigorosi dei precedenti, probabilmente perché sorpresi dalla natura di Spike "Signori, facciamo sentire il nostro calore ai duellanti... anche per chi non è tanto caldo di suo" e visto che uno era mezzo-varano e l'altro un vampiro, diciamo che c'era anche di che sbizzarrirsici!
L'arena era buia, vuota, con un freddo pavimento che pareva di cemento. Al centro della stanza si trovava un anello di fiaccole piantate in appositi fori, molte delle quali erano spente: due, comunque, erano accese, esattamente di fronte ai due ingressi dei due contendenti.
Era rito che i duellanti si avvicinassero, levassero le bacchette e le abbassassero di getto in segno di saluto per compiere poi dieci passi rituali; quel giorno, data la differente natura di Spike, gli organizzatori avevano suggerito alla coppia un rito alternativo: avrebbero sollevato e abbassato le fiaccole, riportandole poi al loro foro, che era esattamente distante dieci passi dal centro.
In quel luogo spoglio e pacifico, le fiaccole furono come due stelle cadenti durante il saluto, ma quando esse furono nuovamente riposte, ad altri dieci passi di distanza si levarono alte fiamme, andando a disegnare un cerchio di fuoco tra il boato di sorpresa del pubblico.
Finalmente, così ben illuminati ora, i due contendenti potevano studiarsi vicendevolmente, mentre dall'alto, ai quattro angoli dell'arena, oltre il cerchio di fuoco calavano quattro forzieri in legno "Signori, so che la curiosità uccide... ma chi non vuole sapere cosa ci sia dentro quei forzieri?" domandò lo speaker, lasciando poi che a parlare fossero le azioni dei due ragazzi.
"Prontiiiiiiii? VIA!"

L'agilità dei vampiri pareva aver premiato in prontezza Spike, ma Krasus aveva appena visto un collega sconfitto dopo un'ardua battaglia e sapeva bene che il buon nome degli auror era sulle sue spalle: anche lui doveva fare bella figura.
"Wooo, signori, qui ci siamo dati alla battaglia lampo!"
Tracciando Thurisaz, Amon evocò delle scariche elettriche dirette verso l'auror, il quale però nel frattempo si era già portato al suo fianco, sbilanciandolo all'indietro col suo primo attacco offensivo, che però non abbatterono la sua determinazione e gli permisero di saltare coraggiosamente tra le fiamme fino a raggiungere il primo forziere.
Le fiamme come ogni elemento naturale erano avversi ai vampiri e bruciarono sulla sua pelle in maniera intensa, anche se per fortuna non prese direttamente fuoco, avendo così modo di colpire l'avversario con la seconda runa, ricevendo in cambio un secondo schiantesimo, ma causando comunque danni. La magia evocata fu poderosa, come una violenta onda d'urto, che sbilanciò l'auror all'indietro, confondendolo quanto bastava per ridurre la sua capacità di schivata nei turni seguenti.
"Che botta signori! Anche se so cosa vogliamo tuttti: cosa ci sarà nello scrigno?" si chiese per tutti lo speaker, nel mentre questi, quasi animato dalle sue parole, si apriva da solo, mostrando al suo interno un'ascia bipenne incantata.

"Che incontro infuocato!" le pessime battute, per quanto convinte, di Murphy stavano forse a volte facendo calare il gelo sul campo di battaglia, ma i due contendenti non avevano certo tempo per queste cose.
Spike decise che la fortuna quella notte non fosse dalla sua parte ed infatti decise di ripiegare sull'astronomia, servendosi prima della Terra e poi di Mercurio.
Il pianeta azzurro superò le fiamme lanciandosi verso l'auro senza tanta pietà ed egli cercò di servirsi dell'Ascendo per evitarla, ma qualcosa andò storto: forse il vedere il pianeta superare le fiamme lo confuse, oppure egli dimostrò di possedere una propria gravità, ma in ogni caso il ragazzo non riuscì a spiccare il volo e per lui fu come un terremoto: letteralmente.
Il secondo piccolo pianeta si lanciò contro l'auror mentre il suo mondo ancora era scosso, ma un bombarda ben assestato fece di lui un distruttore di mondi e anche un feritore di vampiri.
Spike stava ormai accusando parecchio i colpi subiti, mentre nonostante tutto, anche grazie alle sue prodi difese, Krasus era in ottima forma. E ora era in forma di varano, pronto ad affrontarli.
"SIGNORI SE UNO SCONTRO CON UN VAMPIRO VI STAVA EMOZIONANDO, ORA SAPPIATE CHE ABBIAMO UN VAMPIRO CONTRO UN DRAGO DI KOMODO!" strillò il commentatore estasiato, mentre un boato risuonava per l'area: ora le fiamme del cerchio erano diventate violacee, e probabilmente questo non era puramente estetico. Spike, nello specifico, percepiva che quell'elemento non gli era più avverso come il fuoco naturale, per quanto fosse ancora dannoso, anche se forse in modo diverso, quasi avesse un potere purificatore.

"Komodo contro vampiro: sarà un incontro brutalmente fisico, in un'arena di fiamme!"
Il fiato veniva trattenuto da tutti per la meraviglia, ma i due contentendi non parevano particolarmente colpiti dai reciproci assi nella manica: come drago di komodo, Krasus resistette abbastanza bene all'elemento acquatico del vampiro, anche se non quanto atteso: probabilmente egli si era dimenticato che, per quanto amico dell'acqua, egli era un elemento sempre pericoloso.
Il suo istinto animale lo spinse ad evitare invece il gelido urano, secondo pianeta scagliatogli contro dal vampiro nel tentativo di approfittare della distanzza, che venne rapidamente però tagliata dall'auror, che balzò in avanti attraverso alle fiamme violacee per placcare a terra il vampiro.
Attraversando le fiamme, Krasus sentì fastidio più che dolore, anzi, si sentì proprio strano, anche se impiegò del tempo a comprendere cosa stesse accadendo; Spike, per inverso, lo vedeva bene: la trasformazione veniva invertita dalle fiamme, tanté che a placcarlo, alla fine, vi fu solo un uomo, che ovviamente non riuscì a sbatterlo a terra, quanto a semplicemente spingerlo indietro, stanco, provato, ma ancora in piedi.
Improvvisamente il cerchio di fuoco si spense, facendo calare il buio, illuminato solo da alcune fiaccole.
"Signori, eccoci alle battute finali!" tuonò Murphy, non riuscendo a trattenere l'eccitazione.

Era tardi ormai, ma nessuno nel pubblico sembrava sentire la stanchezza, del resto il duello si stava dimostrando assolutamente avvincente: Spike, oltre ad essere un vampiro, aveva stupito i presenti con la propria audacia e anche la propria concatenazione elementale; per contro Kraus, oltre ad essere un drago di komodo, aveva stupito con la sua forza e la sua agilità.
Che uno dei due fosse in vantaggio era abbastanza evidente a tutti, ma il vampiro era ancora in piedi e nulla poteva escludere che una sua azione fulminea potesse ribaltare una volta per tutte la situazione.
"Siamo alle battute finali signori, e forse Krasus sarà meno comodo nella sua forma umana, ma più in forma, ma quello che è certo è che tutto può ancora succedere!"
E così fu infatti: Spike decise che era finito il tempo della distanza, che era il momento di andare corpo a corpo, forse anche a causa della sete, che iniziava a farsi sentire.
"CHECCOLPO SIGNORI!" il primo pugno si abbatté sul volto dell'auror con una furia tale da far schizzare per la prima volta dall'inizio del duello del sangue sul pavimento.
Il secondo feroce colpo dell'avversario lo raggiunse al ventre, piegandolo parzialmente in due, ma non impedendogli di afferrare la bacchetta coi denti, forse anche per non urlare dal dolore e afferrare la propria spada.
Wooooo!
Non era solito vedersi un'arma tanto pesante in uno scontro e la violenza con cui si abbatté sul vampiro lasciò tutti attoniti, per quanto ciò fosse solo un antispasto all'attacco successivo: Krasus si servì della forza centrifuga per ricambiare il favore e colpire al ventri Spike, il quale, ormai debilitato, non poté che essere sbalzato indietro fino a cadere a terra, incapace di alzarsi.
"E'... vivo?" in un primo istante il pensiero del commentatore fu al corpo che ormai immaginava tagliato in due di Spike, ma poi, quando lo vide di fatto integro e senza pozze di sangue attorno, non gli restò che decretare il vincitore "VINCE QUESTO ULTIMO TERZO INCONTRO KRASUS THUNERBOLT!" strillò lui, nel mentre tutte le fiaccole e il cerchio di fuoco si rianimavano per celebrare la vittoria dell'uomo assieme all'esultanza di tutto il pubblico.