Incontrarsi per la prima volta

Philipp Garlic

"Ci mancava fare il banchetto per gli Inglesi del cazzo"
Chiunque fosse mai transitato per Denrise conosceva perfettamente la tipica accoglienza locale, che passava per il muso duro degli autoctoni, sempre pronti a insultare qualsiasi forestiero dandogli dell'inglese, anche fosse stato di tutt'altra etnia "Sigurd dovrebbe tenirli al loro posto, non ficcarceli tra i coglioni" chiarì infine, incrociando seccamente le braccia e gonfiando di rimando dunque i grossi bicipiti che la sua maglietta non poteva certo celare o anche solo contenere.
Indossava una T-shirt bianco sporco con dei lacci a livello del lieve scollo a V, che lasciava ben intuire quanto il suo fisico fosse prestante e pericoloso, proseguendo poi con dei pantaloni neri lisci e lucidi, ricavati dalla pelle di uno squalo che personalmente aveva ucciso. Agli anfibi neri con punta in metallo aveva associato una cinta con tre paletti da Cacciatore di vampiri al fianco destro e la bacchetta in un fodero rosse al fianco sinistro.
"Dafar, renditi utile o per pranzo ti metto nel frittomisto!" abbaiò al proprio lobalug, costringendolo ad appendere un cartello sopra al proprio stand, rigorosamente in legno, che recitava "Armi in legno incantato per chi non sa combattere e vuole imparare senza tagliarsi un braccio", con una freccia che indicava una damigiana aperta stracolma di armi in legno.
Attaccate lungo tutta la parete si trovava ogni genere di arma, mentre sul bancone spiccava solo una ciotola in acciaio al cui interno si trovavano delle gemme azzurre, chiamate (secondo il cartello) "Lacrime d'Inverno", il che, ovviamente avrebbe potuto evocare suggestive immagini negli studenti che stavano giusto piangendo la fine dell'estate.
"JAAAAASON!" urlò lui a pieni polmoni alla bancarella poco lontana dalla sua "CE LE HAI DELLE STRACAZZO DI ERBE MEDICHE VERO? Che se squarcio un rompicazzo almeno tu lo ripari" chiarì lui, sbuffando ancora nel mentre la Galeone attraccava.
'Chissà se quell'idiota di Gyll ci sarà... e quella testa di cazzo di Blake... e quell'idiota di Erik' si chiese lui, osservando con un sopracciglio alzato l'arrivare di tutt'altro ragazzo: suo cugino Gerald.
Si fissarono un poco, poi il biondo più giovane semplicemente saltò il bancone "Il Capovillaggio vuole che facciamo i gentili con gli Inglesi del cazzo. Sono venuto a controllare che non ne ammazzi uno" affermò lui, ricevendo di rimando un'occhiata tanto scettica quanto penetrante.
"Seh... certo..." disse lui, osservando intanto di fronte a sé un un ragazzo raggiungere il banchetto di Kenna, ovvero della sua compagna. Cercò lo sguardo di Kenna e quando lo ebbe abbassò lo sguardo sul castano e poi si passò un pollice lungo il collo.
Così, giusto per marcare il territorio.

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