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.SPOILER (clicca per visualizzare)Lilith Clarke.
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.lilith clarkeprefetto dioptaseFatta eccezione per Xander, Lilith aveva scelto dei tutor davvero particolari quell'anno. Era facile chiedersi per quale motivo Ensor e Garlic, nella testa di Lilith potessero essere degli ottimi insegnanti di vita, ma questo era difficile da concepire. Senza nulla togliere all'amorevole Alexander, Lilith aveva deciso che quell'anno il suo percorso doveva concentrarsi nel riuscire ad esaminare tre delle sfaccettature del duello e quei tre uomini rappresentavano quasi alla perfezione ciò che lei cercava.
Poi aveva anche valutato che, una volta fuori, avrebbe avuto a che fare con tante persone diverse e doveva imparare a sopportarle, no? Quindi quell'anno si era concentrata sull'egocentrico, il sadico e lo sgorbutico.
Indovinate un po' in quale di queste tre categorie rientrava Philipp?
Altra lancia da spezzare a suo favore era la nome che il Cacciatore aveva come forgiatore di armi.
Quando le arrivò il gufo dell'appuntamento, Lilith sorrise appena e quasi non stava nella pelle di raggiungere il denrisiano lì dove le aveva indicato.
Alle 16 in punto stava fissando la porta della forgia, leggendo il biglietto che aveva lasciato Philipp, con il suo signorile modo educato «Santo cielo, sembra Blake appena sveglio.» - pensò la riccia, mentre tirava un profondo respiro. Indosso aveva un pantalone di tuta leggera, che le avrebbe facilitato ogni qualsivoglia movimento, senza essere di intralcio alcuno e una t-shirt di cotone, con sopra una felpina. Il tutto era caratterizzato da note di grigio, che andava in varie sfumature, dall'antracite al ghiaccio. I lunghi capelli ricci erano raccolti in una coda altissima che carezzava appena la nuca con le punte dei boccoli.
Bussò alla porta e allo spalancarsi la porta, la prima cosa istintiva della metamorpha fu quello di scivolare con lo sguardo celeste da capo a piedi il Cacciatore. Non si ricordava di averlo mai visto, doveva essere sincera, ma la sua idea di Cacciatore, Denrisiano e forgiatore era proprio un'altra.
Riempì i polmoni con un nuovo respiro, quindi sollevo le azzurrine sul volto di lui, entrando e ascoltando quello che il ragazzo vomitò subito fuori. Lilith sollevò un sopracciglio, quasi istintivamente e prima di rispondere a quelle dolcissime domande poste senza nemmeno un punto interrogativo, la ragazzina incrociò le braccia sotto i seni e spostò appena lo sguardo dal denrisiano al suo laboratorio, per poi tornare su di lui «Sono Lilith, voglio diventare un cazzo di auror, studio e mi alleno ogni giorno e ho chiesto un tirocinio qui per imparare ad essere qualcosa di più dei classici auror che ci sono in giro. Non posso negarlo che ho sempre voglia di eccellere in tutto e se per farlo devo conoscere anche come sporcarmi le mani per forgiare un arma o utilizzarla, beh, sono disposta a farlo.» - nei suoi occhi sembrò luccicare una scintilla di determinazione, quindi, mentre faceva qualche passo dentro la forgia, prendendosi un po' di spazio nonostante Philipp non glielo avesse concesso «Voi Denrisiani sapete molto più di tanti altri. Poi...» - il suo sguardo si voltò vispo sul viso di Philipp «... in Accademia si è parlato molto di un certo cacciatore che ha insegnato ad un ragazzino dei Black Opal a non fare il bulletto trasformandolo in un calzino.» - nascose un mezzo ghigno sotto le labbra, sollevando di nuovo un sopracciglio. Gyll era una rana dalla bocca larga e lei, da buona Prefetta, era sempre stata pronta ad ascoltare i primini, no?metamorfomagacode ©#fishbone. -
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.lilith clarkeprefetto dioptasePhilipp e Lilith sembravano quasi due predatori che si stavano studiando, dal punto di vista della riccia, che - seppur consapevole delle capacità effimere del Cacciatore rispetto a lei - continuava a mantenere salda la sua espressione sicura di sé, mentre continuava a vagare nella forgia alla ricerca di qualcosa di interessante (o un bicchiere da lanciare dietro l'altro narratore, chi lo sa!).
Fare la conoscenza di quel Cacciatore era sicuramente stata una delle migliori scelte che Lilith aveva fatto durante il suo percorso di studi e doveva ammettere che probabilmente non ci sarebbero state scelti più azzardate di quelle. Eppure, il suo percorso avrebbe dovuto sicuramente incontrare un vero e proprio maestro d'armi e Garlic era il migliore che si poteva desiderare.
Il ghigno che il denrisiano le regalò, fu un particolare che Lilith non si lasciò sfuggire e se ne beò non poco di aver conquistato quella piccola meta.
Annuì appena, mordendosi il labbro inferiore per pochi istanti, prima di scrollare le spalle «I ragazzi del biennio non fanno che parlare di questo, devo essere sincera. Insomma, hanno sicuramente imparato la lezione.» - questa volta a ghignare fu lei, arricciando poco dopo le labbra per cercare di non sentirsi troppo soddisfatta del fatto che almeno qualche primino avesse imparato il rispetto di chi è più grande, adesso bastava minacciare alcuni di farli diventare un calzino che calavano la cresta.
«Ammetto che avrei scelto un indumento un po' diverso, se avessi scelto io. Non so, una mutanda. Perchè un calzino?» - domandò con reale interesse per la scelta dell'oggetto in cui aveva trasfigurato l'altro ragazzino.
Rise appena, sbuffando quel sorriso per cercare di nasconderlo «Diciamo che son successe cose interessanti, ma non esilaranti come il ritorno di Naga di qualche anno fa. Quindi...» - fece una pausa, passando il suo sguardo di ghiaccio da un'arma al volto del biondo e incastrandolo in quelli di lui «... basta un minimo per rendere le cose interessanti. E poi... credo che a volte ci meritiamo queste leggende che passano di bocca in bocca ingigantendosi ad ogni rimbalzo.» - parlava come se lei non si sentisse una ragazzina come quegli studenti.
Le parole di Philipp le fecero assottigliare appena lo sguardo, mentre si sentiva fiera di aver ricevuto quei complimenti, sollevò un sopracciglio, con le labbra che si incurvarono soddisfatte in un ghigno.
Annuiva alle sue parole, con quel sorriso piacevole sul volto. Aveva scelto il posto giusto in cui svolgere un tirocino e se lo sarebbe ripetuto per ogni attimo della sua vita. Seguiva con gli occhi il biondo mentre sistemava al centro della stanza delle armi che Lilith man mano studiava e alla quale si avvicinava con malcelato interesse.
Alla sua domanda rise come se si fosse sentita sfidata, cosa che probabilmente era reale «Il mio cartellino da secchiona appeso in fronte, non me lo sono mica comprato.» - il tono era ironico, mentre le cristalline si spostarono di nuovo verso le armi. Passeggiò davanti a loro, quasi ancheggiando come se le stesse seducendo con quei passi e quegli occhi che le carezzavano.
«Bronzo del Tuono. Ha il potere dei fulmini, il potere di una scarica elettrica.» - la mano indicò l'arco forgiato con quel metallo, poi passò «Spadone interessante, non c'è che dire. Soprattutto se sei un cacciatore di vampiri, vero?» - lo sguardo si sollevò di sguincio sul denrisiano, quasi come se si stesse pavoneggiando delle sue conoscenze «Letale per i vampiri, d'altronde con questo nome, non potrebbe che ferire una creatura fatta di ombre.» - poi calò di nuovo lo sguardo sulle armi e si spostò sullo scudo «Direi che il ferro d'Atene è il miglior materiale per uno scudo, la sua capacità di deflettere un incanto, lo rende un'ottima difesa. Ma...» - Philipp ne aveva chiesti tre, ma doveva ammettere che c'era una delle armi che stava attirando la sua attenzione. La colt. Il suo sguardo si inclinò appena, così come il capo, verso la propria spalla destra «...questa è davvero invitante. Mercurio Duplice. L'unica cosa che so a riguardo è che un'arma con esso forgiato può assumere diverse forme.» - si morse il labbro, quasi come se stesse osservando la cosa più invitante e curiosa che avesse mai visto «Mi chiedo...» - azzardò ad avvicinare la mano, per sfiorarla e se Philipp non avesse fermato questa sua curiosità, avrebbe cercato di afferrarla.
Se si fosse trasformata in una frusta, sul volto di Lilith si sarebbe spalancato un sorriso gigantesco, mentre gli occhi le brillavano appena «Allora è vero. Wow.» - scosse il capo, quasi a ricercare l'attenzione che la colt aveva attirato e tornò sul biondo «Una scelta difficile, a dire il vero.» - aggrottò la fronte, senza lasciare la pistola-frusta «L'arco sarebbe un'ottima arma se si vuole rimanere nelle retrovie o creare dei diversivi. O ancora, per attaccare a distanza nascondendosi dal nemico. La punta della freccia, poi, potrebbe essere avvelenata, incendiata... insomma, mille modi creativi per poter utilizzare una freccia che non solo può essere un'arma per ferire il nemico, ma anche per dar fuoco ad una pira di erba secca, così da distrarre un eventuale nemico. Ovviamente sono sempre esempi. Ne potremmo parlare da qui fino a domani.» - rise appena «Però... questa colt che diventa una frusta è molto versatile. Insomma, è un'arma che si può utilizzare a distanza e può trovare una duplice funzionalità con la sua natura da frusta e da colt. Si adatta ad ogni tipo di necessità e non è da tutti riuscire ad utilizzare una frusta.» - la guardava tra le sue mani, come se effettivamente si stessero scegliendo a vicenda.metamorfomagacode ©#fishbone. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Eccoci alla prova pratica!
Sfrutta l'arma in mercurio duplice sul manichino sia in forma di pistola sia in forma di frusta.
Ah, sappi che dopo che lo avrai colpito due volte, il manichino si animerà e inizierà a schivare e scappare per la stanza!
Have fun!. -
.lilith clarkeprefetto dioptaseSembrava strano ma Lilith stava apprendendo qualcosa anche da quella domanda sulla scelta dell'indumento in cui trasfigurare il ragazzino bulletto degli opali, comunemente detto ladro di mutandine. Assottigliò lo sguardo cristallo, ascoltando ogni singola parola del suo tutor. Annuì appena, distogliendo lo sguardo con leggerezza per spostarlo sul restante della stanza, che continuava ad esaminare con attenzione, quindi scrollò le spalle «Non mi stupirei se quelli del primo anno avessero sviluppato qualche feticismo particolare dopo quell'esperienza. Divertente.» - un sorriso appena accennato sul suo volto, pensando come poteva aver segnato quell'esperienza a molti di loro «Farò tesoro anche di questo insegnamento.» - ammise e Philipp poteva ben constatare che non stesse scherzando, quando gli occhi celesti della ragazzina si posarono su di lui con un semplice sorriso cordiale (o dolcemente psicopatico, a libera interpretazione).
Ma quello strano modo di conoscere il suo tutor, perse di interesse davanti alla vera attrazione di quella giornata; senza nulla togliere ad uno come Philipp, ma questa narratrice si ricorda sempre che al momento in questo teatrino c'è una ligia studentessa secchiona e non una rossa pazza e psicopatica con un'acromantula come famiglio a rapportarsi con il cacciatore. Ma torniamo a noi, senza fare nomi ancora la codacons ci denuncia: le armi avevano sicuramente attirato l'attenzione di Lilith che si trovava finalmente ad avere a che fare con qualcosa di pratico, qualcosa che potesse toccare con mano (non fate battute, burloni!) e sentirne la consistenza.
La scelta, inaspettatamente, ricadde sulla duplice. C'era qualcosa in lei che sembrava attirare l'attenzione della ragazzina, qualcosa come la sua dualità, forse, che pareva quasi somigliarle.
Gli occhi cristallo si spostarono di nuovo sul Cacciatore ascoltando le sue parole e senza spostare un attimo lo sguardo dai suoi occhi. A quella domanda, istintivamente sollevò un sopracciglio ed un angolo delle labbra. Lilith era una ragazzina, certo, ma una di quelle molto decise; non rispose a quella domanda, sostenendo lo sguardo di lui, quasi a voler parlare con quello e dimostrargli quanto non stesse vacillando la sua scelta, così come non era spaventata da quei silenzi letali che avrebbero ucciso chiunque. Mentre Philipp parlava, la sua sicurezza per la scelta fatta aumentava «Letale. Versatile. Imprevedibile.» - ripetè lei lentamente «Abbiamo già troppo in comune.» - sbuffò appena un sorriso, mentre se Philipp avesse continuato a mantenere lo sguardo su di lei, avrebbe potuto notare come un paio di ciocche dei suoi capelli stessero variando colorazione, diventando di un rosso acceso con estrema semplicità. «Competenza. Sono arrivata fin qui, non ho intenzione di fermarmi e se non sarò perfetta, lo diventerò fino a far diventare quest'arma il prolungamento del mio braccio.» - aveva sempre la risposta pronta. Aveva sopportato molto più di un tutor come Philipp Garlic a metterla alla prova, era sopravvissuta ad un mese intero di violenze e non la spaventava sicuramente una sfida del genere. Sapeva perfettamente che maneggiare un'arma necessitava di allenamento e competenze, ma cosa in quella vita non ne aveva bisogno?
Annuì quando Philipp le presentò la prova pratica «Vediamo. Al massimo avrò bisogno di un ottimo maestro d'armi che sia all'altezza di allenarmi senza temere che l'allievo possa superare il maestro.» - disse mentre con la coda dell'occhio guardava il biondo, ghignando appena e afferrando al volo le pallottole.
Adesso, però, aveva bisogno di concentrarsi. In mano aveva ancora l'arma scelta e la osservava, mentre accarezzava la guancetta fino a scendere verso il calco. Il suo volto non mostrava più nessun segno di ironia o sarcasmo, né di saccenza. Stava studiando la sua nuova arma e il respiro era lento e pacato, mentre l'altra mano faceva tintinnare i proiettili. Annuì a se stessa, forse, o all'arma, quando risalì l'impugnatura e strinse le dita attorno al calcio, quindi con un movimento deciso del polso e la canna rivolta verso il basso per sicurezza, spostò la pistola verso l'esterno, così da far uscire il tamburo cilindrico che avrebbe caricato riempendone ogni fessura con una pallottola. Quindi, facendo il movimento opposto lo fece rientrare, sentendo il clack che lo rendeva stabile all'interno e incanalato nel castello della colt.
Quindi lo sguardo cristallo si sollevò sul manichino che aveva concesso Philipp, la pistola era ancora bassa, lungo il fianco. Un nuovo respiro, quindi le braccia si sollevarono entrambe, la destra era salda sull'impugnatura, mentre la sinistra andò a reggere verso il basso, così da riuscire a reggere il rinculo eventuale della pistola. Non aveva dimenticato questo particolare. Quindi guardò verso il bersaglio e cercò quella che poteva essere l'altezza spalla di quel manichino e premette con l'indice destro sul grilletto per esplodere il colpo.
Quindi avrebbe cercato di calare la pistola per tentare di prendere mira all'altezza della pancia del bersaglio e se avesse trovato la stabilità avrebbe scattato l'altro colpo.
Vedendo il bersaglio muoversi, istintivamente le venne su un sorriso divertito, come se la cosa fosse stata immaginata dalla riccia. Calò l'arma, vedendo il bersaglio iniziare ad evitare i suoi colpi e scappare.
Pensò quasi velocemente, muovendo il polso la colt sembrò sentire il suo pensiero e prese la forma della frusta, mostrando la sua dualità, quindi lo sguardo di Lilith cercò, per quanto possibile, un tavolo dove non vi era niente che si potesse rompere e che non creasse danni all'interno del posto.
Se lo avesse trovato, avrebbe sbrogliato la frusta allargando il braccio di lato e poi, cercando di prendere la mira, avrebbe tentato di lanciare l'arma, con un movimento del polso deciso, verso una delle gambe del tavolo per tentare, successivamente di tirare verso di lei, con decisione, come una stoccata, per tentare di porre il tavolo davanti al bersaglio e bloccargli improvvisamente la strada.
Se questo fosse riuscita a farlo, avrebbe tentato, poi di sollevare la frusta e tentare con un secondo movimento del polso fluente, avrebbe tentato di mirare al collo del bersaglio e se - dopo aver scoccato la frusta in quella direzione - questa si fosse avvolta al collo del bersaglio, avrebbe tirato verso il basso, cercando di far cadere il manichino a terra.
Qualora tutto fosse andato per il meglio, avrebbe fatto sì che la frusta sarebbe diventata nuovamente una colt e avvicinandosi al bersaglio, avrebbe provato a mettere un piede su di lui e puntarlo, senza però sparare.
Se non ci fosse riuscita in niente, beh... che sfiga. Ma se tutto fosse stato quanto più carino possibile, avrebbe guardato Philipp «Allora? Mi alleni?» - domandò scrollando le spalle.metamorfomagacode ©#fishbone. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Tirocinio concluso!
Spero ti sia divertita.
RICOMPENSE
Lilith: 1pp DES + 1PP TEC + 1arma
colt in mercurio duplice (d20+2): colt a sei proiettili che può trasfigurarsi in una frusta secondo il volere di Lilith.
Philipp 1ppTEC + 8exp.