Andrew Barber

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    xander
    whoiam nome&cognome:Andrew Barber. Nome che deriva dal greco e vuol dire "Uomo, virile, coraggioso, forte, indomito". Nome voluto da sua madre, cognome preso esattamente dalla stessa in quanto non ha idea di chi sia suo padre.
    e&luogonascita: Londra. In una caldissima giornata del 17 Luglio.
    ex-scuola: Durmstrang.
    professione: La sua vera passione è la scrittura, infatti Andrew sta scrivendo un libro di avventure, ma per guadagnarsi seriamente da vivere lavora per un giornale minore di Londra scrivendo, in particolar modo, su di una rubrica di cibo e recensendo i vari ristoranti, bar, hotel che ci sono nella zona.
    statosangue: Mezzosangue. Sua madre era una strega e suo padre un babbano molto potente.
    statosociale: Povero.
    segnipparticolari: Ha una cicatrice molto profonda sulla schina, più o meno grande 5 cm che gli è stata procurata più o meno a 10 anni per scontare una punizione nell'orfanotrofio dove è vissuto. Inoltre porta al collo
    solo una collana d'oro con una placchetta piatta che ha da quando l'ha ripresa dal suo parabatai, dopo una lunga ed estenuante litigata. Dopo quel giorno non l'ha mai più tolta.
    allineamento:Caotico Buono: tra le tante immagini che evoca tale allineamento, una vince su tutte le altre: Robin Hood. Parliamo di un anarchico che per perseguire il loro concetto di bene non si fanno scrupoli ad infrangere la legge. Solitamente solo coloro che non credono nel sistema in cui vivono e quindi son costretti a farsi giustizia da soli. Un altra immagine piuttosto evocativa è quella del supereroe dei fumetti ricercato dalla polizia perché il suo modus operandi non è conforme alle leggi.
    bacchetta: Legno di quercia, cuore di drago, 12 pollici, flessibile.
    famiglio: Un falco di nome Axe. Andrew lo ha trovato nel giardino del suo orfanotrofio con un'ala rotta. Mentre gli altri bambin gli tiravano delle pietre guidati dal bulletto di turno, Andrew, sempre stata persona dall'animo gentile, lo ha protetto e salvato, andando a sfidare il bullo della situazione e creando così una rissa che si concluse con una bella punizione corporale per entrambi. Proprio così, Andrew si è procurato la cicatrice di cui sopra.
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    Aspetto fisico Andrew si presenta come un ragazzo dal bell'aspetto, biondino, alto 1.83, corpo muscoloso ed addominali sempre ben scolpiti e muscoli nei posti giusti. Carnagione chiara, tendente a divenire rossa quando esposta prolungatamente al sole. é un ragazzo che pur avendo un aspetto con il quale potrebbe davvero ottenere tutto, si presenta sempre con vestiti umili, e soprattutto con atteggiamenti altrettanto basici che lo rendono impacciato e sempre sorridente.La parte che ama di più di se stesso, infatti, è proprio il sorriso, oltre che la sua dentatura bianca e sempre perfetta. I suoi occhi blu oceano, con iride verde, riescono sempre ad essere dolci e comprensivi verso la maggior parte delle persone. é un ragazzo che, dopo il suo passato sconosciuto e l'esperienza prima in orfanotrofio e poi a Durmstrang, ha la passione per lo sport e di conseguenza si allena molto ottenendo, in questo modo, un fisico sempre asciutto e con una forza fuori dal normale. Forse, uno dei difetti che rivede su se stesso attraverso lo specchio è la mascella ben squadrata, che lo rende sempre un pò insicuro del suo reale aspetto fisico.
    prestavolto: Chris Evans

    La prima regola di quando si scappa è non correre, ma camminare.

    Carattere Nonostante tutto, Andrew è un ragazzo con la testa tra le nuvole. La sua caratteristica principale, infatti sembra essere proprio questa. Completamente diverso dal suo parabatai, Andrew è un tipo spirituale, tendente sempre ad essere una persona positiva, proattiva e generosa. La sua vera passione si può richiudere in una sola materia: divinazione. Fin da bambino ha sempre avuto un ottimo intuito, riuscendo sempre a capire bene le persone e poi, finalmente a scoprire che, invece, aveva semplicemente un dono. Non poteva dire di essere un veggente, la sua tecnica non è mai stata affinata veramente, ed in un certo qual modo, andando in una scuola tecnica e dedita al combattimento e all'incoraggiamento del coraggio, Andrew non ha mai avuto davvero la possibilità di riuscire a divenire davvero quello che era destinato ad essere. Un ragazzo sempre spiritoso, ironico, socievole, ma soprattutto empatico e votato alla conoscenza, altra sua passione molto importante è sicuramente la lettura, in particolar modo di libri gialli. Impacciato, timido e soprattutto romantico, Andrew è una persona che tende ad affezionarsi molto a chi gli sta intorno e riesce sempre a dare il 100% di lui senza riservare niente. Il suo tempo libero, comunque, lo passa per lo più a meditare, fare yoga, e soprattutto a viaggiare in posti come santuari e templi spirituali. Non è un religioso convinto, anzi, per di più non crede in qualche Dio in particolare, ma segue uno stile di vita per lo più buddista e che tende alla conservazione della vita. é una sorte di Hippie. Ha un rispetto smisurato per la vita degli altri, ama i rituali con le candele, di cui ha un fetish non indifferente, ed è stato spesso in missione nei posti più sperduti per fare del volontariato. Inoltre Andrew ripudia - come la costituzione italiana- la guerra in qualsiasi caso e combatte solamente se davvero costretto a farlo. Non ama la violenza in generale e proprio per questo tende molto a rimanere tra i babbani per aiutarli, con piccoli trucchetti, ad alleggerire la propria vita.
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    storia Hanna Barber, una giovanissima strega di origini umili, con un grandissimo cuore, si era innamorata semplicemente della persona sbagliata. Lei che da sempre aiutava sua madre nel forno babbano di famiglia, sempre presa con le mani in pasta, riusciva a fare dei biscotti veramente, ma veramente ottimi e squisiti fin da quando aveva appena 15 anni. Forse era per quello che Andrew aveva quella passione per il cibo ed un senso critico spiccato ma comunque sempre giusto. Ma torniamo a noi. Una mattina il suo cuore venne completamente rapito da un uomo babbano, molto ricco e potente, più grande di lei; forse eccessivamente più grande di lei. Ma al cuor non si comanda e visto che in un primo momento anche lui si era riconosciuto completamente infatuato degli occhi e soprattutto del corpo della ragazzina, lasciò che la stessa si innamorò perdutamente facendole e promettendole il mondo, fino a quando le cose divennero più serie e complicate: Hanna rimase incinta. Da quel momento, la donna stessa si rese conto che tutto quello a cui aveva creduto fino a quel momento era qualcosa di illusorio, qualcosa che non esisteva. Ma il peggio arrivò quando l'uomo gli disse chiaramente che non avrebbe mai riconosciuto quel bambino, che non voleva più saperne niente e che per lui potevano morire/sparire entrambi, che a lui non sarebbe importanto. In fondo come poteva importargli di qualcuno che nasceva se lui, in realtà, aveva già una famiglia ben assestata e dei figli? Insomma, la classica relazione extraconiugale con una ragazzina più giovane, finita nei peggiore dei modi. Un classico da telenovella spagnola, solo che Andrew non conoscerà mai, davvero ne sua madre ne suo padre. Infatti alla nascita del piccolo, nonostante l'amore incondizionato di sua madre, questa venne costretta a lasciarlo in un orfanotrofio, ma prima decise di dargli un nome ed un cognome, in maniera tale che se il ragazzino crescendo voleva ritrovarla avrebbe avuto almeno un indizio. Ovviamente lo lasciò in un orfanotrofio babbano, lasciando precise disposizioni sia sulla scuola che avrebbe dovuto frequentare e di specificare, in maniera aperta che si, sua madre lo amava e gli aveva dato il suo cognome proprio per quello. Andrew era stato iscritto a Durmstrag fin dalla nascita e con un preciso scopo: Hanna non voleva che subisse le stesse angherie e la stessa vergogna che aveva subito lei, voleva che suo figlio crescesse forte e che sapesse difendersi e difendere la propria donna all'occorrenza. Ma prima del suo periodo più bello e felice, ci fu quello angoscioso, deprimente e davvero difficile. Come in ogni orfanotrofio, c'erano sempre casi umani e sempre bambini pronti a farti dei dispetti. Ovviamente c'era anche qualcuno di più gentile e volto alla socievolezza, ma prima o poi, quelli sarebbero usciti da quel posto e affidati a famiglie. Andrew si era affezionato moltissimo ad una ragazza, una tale molly, dolcissima, sincera, sempre pronta a parlare con lui ad incoraggiarlo a non diventare come i suoi compagni, e così, infatti accadde. Fu con lei che cominciò a comprendere come nella sua vita c'era qualcosa di speciale, qualcosa che lo avvicinava molto alle persone. La prima invocazione di uno spirito lo fece proprio li, un incantesimo facile, un rito basilare. Fu così che scoprì di essere un mago e da li, effettivamente, cominciarono i suoi problemi. In un orfanotrofio religioso e babbano, i suoi piccoli esperimenti non erano visti proprio nel migliore dei modi, e quindi all'età di 6 anni, quando la sua magia si manifestò in tutta la sua potenza, cominciò ad essere schernito ma sopratutto allontanato da tutti; ovviamente tranne che da Molly. Fino agli undici anni fu un vero inferno in quanto lui non voleva rassegnarsi all'essere diverso ed ignorato e gli altri bambini avevano un pò paura ed un pò timore per le suore all'interno della struttura, quindi, alla fine c'era una lotta continua tra l'integrazione e l'isolamento. A 11 anni la lettera arrivò e tutti furono felici di levarsi di mezzo un peso. Fu tutto un crescendo e all'interno di quelle mura, seppur molto dure e sopratutto fredde, Andrew trovò la sua famiglia: i suoi compagni di corso, la sua magia che cresceva e che gli scorreva nelle vene sempre più prepotente e poi, tassello più importante, Erikir Donneville. Caratteri completamente opposti, ma con il solito fare di Andrew, ossia quello di entrare nella vita delle persone come un faro per illuminare, questa volta non voleva un no come risposta. Voleva essere suo amico a tutti i costi. Erano diversi, forse troppo, forse era una di quelle amicizie improvabili che non avrebbero mai decollato, che non avrebbero mai veramente avuto un senso, ma Andrew, poteva dire, di amare davvero quel ragazzo. Con lui aveva trovato una casa, aveva trovato un luogo sicuro in cui essere se stesso e soprattutto in cui essere la persona che voleva. Riusciva a parlare con lui, a ridere con lui, a piangere con lui. Riusciva a parlare della sua infanzia ad esprimere qualsiasi tipo di perplessità e nonostante lui fosse molto più chiuso, riservato e forse meno sensbile di Andrew, lui si sentiva seriamente compreso, capito, al sicuro.
    Tutto quello divenne qualcosa di molto più serio quando entrambi sentirono l'esigenza, al quinto anno di scuola, di divenire davvero inseparabili, di riuscire a sentirsi anche quando non si sarebbero visti, di sapersi vivi sempre, a prescindere da come sarebbe andata la situazione: il rito parabatai divenne quasi necessario. Andrew quelle cose le viveva intensamente, quelle emozioni erano completamente impresse nel suo cuore e nella sua mente. Una volta usciti da quell'inferno, Andrew decise di andare insieme al suo parabatai a Parigi,per vivere con lui e cominciare anche lui a studiare e specializzarsi in qualcosa che lo avrebbe appagato sicuramente di più rispetto al combattimento sempre presente o all'astio che gli insegnavano in quella scuola. Lui voleva scrivere, lui amava leggere, mangiare, fare cose tranquille, yoga, meditazione e volontariato, quindi nonostante la convivenza con il suo parabatai la loro vita scorreva in maniera autonoma e parallela ma sempre con dei punti di incontro essenziali. Ma la favola non poteva durare poi così tanto e quando Erikir perde la testa per una donna, il mondo di Andrew comincia a sgretolarsi, lentamente, sotto i suoi piedi. Chiariamoci: nessuno dei due era mai stato geloso delle relazioni che avevano intrattenuto fino a quell'età e nessuno dei due si era mai messo in mezzo o comunque non aveva mai veramente fatto niente per mettere i bastoni tra le ruote all'altro. Si erano sempre goduti la vita in maniera semplice ed in maniera lineare, ognuno con il proprio carattere, ma quella volta fu nettamente diverso. Non le stava simpatica, era invadente e soprattutto stava portando il suo migliore amico, suo fratello e la sua famiglia su una strada che a lui non piaceva. Ovviamente, Andrew provò a parlare con Erikir parecchie volte, e spesso e volentieri si ritrovavano a sbattere porte e a litigare e a dirsi cose che non gli erano mai appartenute. Andrew conosceva il suo parabatai e sapeva che delle volte diceva cose che non pensava, ma facevano male. Talmente tanto male, che alla fine, qualcosa, in un certo qualmodo si ruppe. Irrimediabilmente. Una mattina, senza neanche pensarci troppo, dopo essersi messo la sua placchetta al collo, scrisse un biglietto che lasciò sul tavolo della cucina con un "Spero che ti darà tutto il bene ed il meglio che ti meriti. Ti voglio bene Fratello."
    Partì per l'altra parte del mondo. Decise che visto che non aveva nessuna voglia di continuare gli studi e voleva giare il mondo, era bene cominciare da subito. Aveva perso troppo tempo nel fare sempre qualcosa che piaceva e faceva stare bene aglòi altri ed era veramente bene cominciare a donare agli altri quello che lui era davvero! Non aveva soldi, non aveva mezzi, ma aveva una bacchetta e veramente molto molto spirito d'altruismo, tanto che la sua prima tappa fu l'africa del sud, dove la morte faceva da padrone e dove ogni cosa era difficile. Passò 1 anno a girare, creare scuole per lo più senza magia ed ogni tanto con un piccolo aiuto, ospedali, imparò veramente cosa voleva dire aiutare qualcuno e quando nel suo villaggio le cose cominciarono davvero ad andare bene, Andrew si trasferì verso il perù, poi lo'argentina, la colombia, la cambogia, ancora in brasile e nella favelas. Il suo zaino in spalla, i suoi muscoli visibili e il suo cuore sempre più pieno, ma il problema era che non si sentiva completo. Spesso toccava la sua runa parabatai, da quando se ne era andato senza neanche salutarlo, si era sentito in colpa e da subito, immediatamente,in ogni posto dove andava ed in cui sostava, Andrew prendeva una cartolina, scriveva il suo indirizzo e la spediva con un gufo in qualsiasi punto del mondo il suo parabatai si trovassel. Ogni tanto dietro alle cartoline scriveva anche cosa faceva, come stava e la richiesta di una risposta, anche solo per sapere come stesse. Conosceva Erikir, sapeva quanto fosse orgoglioso, quanto avrebbe tenuto il punto senza neanche pensarci due volte. Sapeva perfettamente che non avrebbe mai ceduto e forse anche per questo gli voleva veramente bene. Dal secondo anno di lontananza, Andrew decise che ogni compleanno del ragazzo gli avrebbe spedito un piccolo regalo, un souvenir per essere sempre vicini, ed ogni oggettino comprato veniva incantato con una videoregistrazione della canzoncina del "buoncompleanno" nelle varie lingue che si parlavano nel villaggio. Ci teneva a fargli capire che lui c'era sempre e che non se ne era andato perchè non voleva sentirlo più anzi. Ecco! Andrew, su quello era veramente una femminuccia. Non aveva niente di duro e se era possibile, ogni tanto aveva anche pianto per quella lontananza. Perchè gli mancava. Gli mancava come non mai. Non aveva mai avuto una famiglia e quando l'aveva trovata, per una donna si era sfasciato tutto. Si odiava per questo ed odiava veramente tantissimo lei. Non sapeva neanche se ad Erikir arrivavano le cose o meno. Comunque, dopo aver viaggiato per parecchio e dopo aver visto tantissime cose, era ora di tornare a casa e quello voleva dire Erikir, che lo indirizzava a denrise.

    Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio


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    Edited by TuttacolpadiJiuls - 26/8/2021, 20:24
     
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    Complimenti, la tua scheda è stata approvata! Ora lascia che ti mostri alcuni semplici passaggi per permetterti di procedere al meglio con la tua avventura all'interno del GDR.

    1. Se non l'hai ancora fatto, occupa il tuo PRESTAVOLTO in questa discussione.
    2. Non vedi l'ora di scoprire in quale CASATA verrai smistato/a? QUI c'è tutto ciò che bisogna sapere per scoprirlo.
    3. Non vedi l'ora di aprire ROLE ma non sai con chi aprire? Pubblica un annuncio in questa SEZIONE e iniziare a giocare.
    4. All'interno del nostro gioco, i PG mossi con diligenza CRESCONO costantemente, maturando capacità e abilità. Troverai tutto ciò che c'è da sapere nel topic adibito alla CRESCITA DEL PERSONAGGIO, inoltre ricordo che per ogni post di 300 parole otterrai 1 punto esperienza e per post con almeno 700 parole o se posterai entro 4 giorni ne potrai ottenere addirittura 2!

    Per dubbi e domande non esitare a contattare un membro dello staff!
    La tua avventura inizia da qui, buon divertimento!

    RevelioGDR
     
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2 replies since 6/5/2021, 00:04   207 views
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