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.SPOILER (clicca per visualizzare)Il colloquio per Emma Lewis inizia qui - a te la scelta del giorno e dell'ora del colloquio.
Al momento sto ancora scrivendo la descrizione dello studio di Summer, per cui inserisco qui il poco che ho scritto: "Lo studio di Summer si trova in una fermata intermedia dell’ascensore a energia cosmica che porta all'Aula di Astronomia (situata all'ultimo piano di una delle torri), ed è raggiungibile esclusivamente dalla docente o da uno studente che abbia un appuntamento.
L'ascensore ogni giorno riproduce una canzone differente, a seconda dell’umore della docente; gli studenti tuttavia devono stare attenti ad eventuali lamentele riguardanti la playlist, poiché in quel caso l’ascensore resetta la canzone e si ferma fino a quando non è arrivato allo stesso punto di riproduzione. Per aprire le porte dell’ascensore, occorre almeno canticchiare il ritornello della canzone del giorno; in tal modo si accumula abbastanza energia cosmica da permetterne l’apertura (o almeno, questo è ciò che vi dirà Summer).
La stanza è circolare, arredata in maniera apparentemente scarna: una scrivania, due poltrone in ecopelle (quella della docente è di colore rosa shocking), uno scrittoio chiuso a chiave ed un guardaroba."
La canzone da ascensore del giorno è Wrecking ball di Miley Cyrus - ovviamente.
A questa descrizione scarna, ti aggiungo qualche informazione: al momento Summer non ha ancora svuotato molti degli scatoloni, ed Emma troverà un bel po' di casino: scatoloni di abiti di ogni sorta, libri di Astronomia e riviste di moda, trucchi, parrucche, borse, e qualche oggetto tipico dei casinò (slot machines mezze smontate, tavoli da roulette...). Summer sta dimenticando di traslocare la sua roba negli appartamenti dei docenti, e quindi al momento lo studio è più simile ad un magazzino.
*Fake it till you make it= fingi finché non lo/a ottieni (successo, competenza in un dato campo etc etc).. -
.Emma LewisEmma non era una ragazzina normale ma aveva intrisa in sé una certa dose di disagio e forse era stato proprio questo a spingere la ragazzina verso il colloquio con l'improponibile docente di astronomia, che lei comunque adorava. Non ci aveva messo molto a farsene una ragione per l'abbandono dell'ex docente -forse perché aveva problemi e traumi più gravi da affrontare- accettando quindi di buon grado una donna che aveva un metodo d'insegnamento completamente differente da quello del professor Salvatore, ma non per quello meno affascinante. Emma riusciva con facilità a stare attenta durante le sue ore, immagazzinando quante più informazioni possibili allo scopo non solo di andare bene nella sua materia, ma anche di acquisire conoscenze nuove che avrebbero potuto servirle nella vita.
Quindi quel venerdì pomeriggio, finite tutte le lezioni del giorno -e della settimana- si avviò verso la torre di astronomia dove la aspettava l'ascensore ad energia cosmica che inizialmente aveva trovato difficile da comprendere, oltre che affascinantissimo, ma ora -come supponeva avessero fatto tutti- ci aveva fatto l'abitudine e non era più eccessivamente strano, solo molto curioso. La canzone che partì quel giorno quando ci mise piede, la conosceva visto che lei era vissuta con i babbani per anni e ad un certo punto della storia, essa era diventata virale e quindi difficilmente qualcuno nato e cresciuto in quel mondo senza magia, non conosceva.
Ad ogni modo, salita su quell'ascensore, lasciò che proseguisse per la sua strada fino ad arrivare alla propria fermata, davanti alla quale Emma si mise a cantare senza problemi il ritornello, invadendo quel piccolo cubicolo, della sua voce melodiosa. Una volta che le porte si furono aperte, si avviò verso l'ufficio e bussò, attendendo il permesso per entrare. Una volta ottenuto, sarebbe stata sommersa da scatoloni contenenti di tutto e di più in un ufficio dall'arredamento scarno. Emma non amava giudicare, soprattutto perché lei non era il massimo quando si trattava di ordine, perciò si limitò a guardarsi in giro, cercando di individuare la Parton in tutto quel caos. Adoro le canzoni che mette nell'ascensore, prof fu il suo primo commento una volta riavutasi abbastanza da poter parlare, facendo un complimento alla donna. Se molti studenti lo facevano nel mero tentativo di accattivarsi qualche professore, la Lewis lo faceva perché le cose le pensava davvero e non le importava certo arruffianarsi chicchessia. Spero di non averla disturbata con la mia richiesta di colloquio, ma l'astronomia mi affascina da sempre e lei... la spiega in un modo tutto suo che mi piace molto ammise poi, cercando di fare lo slalom tra scatoloni ed oggetti random vari fino a raggiungere la scrivania. E...uhm cos'è quello? Domandò, indicando uno di quelli che presumibilmente erano pezzi di una slot machine.CODICE ROLE © dominionpf. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)(Traduzione "I kind of suck at this kind of stuff": "Faccio schifo in questo genere di cose". Ricordo che quando scrivo in inglese è perché si sente tutto l'accento americano di Summer).
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.Emma LewisLei aveva in sé una buona dose di sano disagio, ma a vederla così, nemmeno l'insegnante scherzava. Almeno per quello che l'adolescente aveva potuto vedere in quei pochi secondi e nelle lezioni che da gennaio ad allora, stava frequentando.
Ehm... suppongo che dovrebbe esserlo, insomma... di solito è un onore, per un insegnante... tentò, timidamente ed incerta. Non era mai stata una docente, quindi non sapeva se effettivamente fosse così o se fosse solamente mole di lavoro ulteriore ma ehi, si sarebbe presa un punto ad empatia.
Ad ogni modo, rimase a fissarla per un po' con i suoi occhioni azzurri, cercando di capire se la propria fosse una presenza bene accetta all'interno della stanza o se la donna avrebbe di gran lunga preferito fare altro. Ma non l'avrebbe biasimata, ecco.
Cosa cola? Domandò, non sicura di aver capito bene la correlazione con il tè o, nello specifico, se anche questa Cherry Cola fosse una bibita oppure no. Sì, la ragazzina viveva leggermente fuori dal mondo, ma era comprensibile. O forse no.
Solo nei film gli inglesi lo bevono sempre, anche se in realtà abbiamo pure una sala da tè e alle 17 c'è una specie di cerimonia... sì beh, era stata in grado di contraddirsi in una sola frase, chapeau. Comunque qualsiasi cosa sia, la accetto volentieri... ho una sete! Grazie molte anticipò, indossando uno dei suoi sorrisi rilassati e sinceri che utilizzava spesso per far capire al proprio interlocutore, quanto fossero genuine le sue intenzioni.
Sì le scale sono così banali! Così ci alleniamo anche per il ballo di fine anno, o almeno... io mi alleno! Affermò, inarcando poi un sopracciglio chiedendosi anche cosa intendesse parlando di "dieci minuti al giorno" ma preferì non farle domande per non farle pensare che la stesse contraddicendo o chissà cos'altro. Si limitò ad annuire, compita.
Wao! Deve essere divertente smontare cose per assemblarle in altre cose! Wao! Riepé, osservando la slot machine con gli occhi accesi da una strana luce di curiosità, quasi avesse voluto mettersi anche lei a smontarne una, tentando di capirne ogni componente.
Voli... cosa? Domandò, inclinando lievemente la testa ed avvicinandosi appena a lei, decidendo di concentrarsi sul resto della domanda, sebbene non avesse proprio una risposta. Non sapeva perché l'avesse scelta, invero... Perché nessuno le ha fatto un regalo al suo compleanno fu la prima cosa che disse, completamente a caso, a segno di quanto potesse essere spontanea e genuina quella ragazzina. Si ricordava del primo incontro avuto con la donna davanti ad una bancarella all'evento di capodanno tenutosi a Diagon Alley. Non era razionale, come spiegazione, anche perché avere a che fare con Emma era un supplizio, più che un regalo.
Ma comunque l'Astronomia mi piace, cioè le stelle sono belle e ammetto di essermene interessata di più solo dopo aver visto "il Re Leone" annunciò, ancora una volta con una sincerità spiazzante, citando uno dei classici Disney che preferiva, cercando lo stesso di articolare una spiegazione seria alla domanda dell'altra, anche se forse non ne aveva. E poi io i prof li conosco tutti bene o male, dopo due anni riesco più o meno a farmi un'idea del loro pensiero, ma lei è qui solo da pochi mesi... aveva senso? Probabilmente non per gli altri, ma per lei era molto molto sensato il fatto che volesse conoscere meglio l'astronoma (?) o la serial shopper.
Oh beh comunque per entrare nel clou del colloquio, io mi sento abbastanza affine alla natura...e agli animali... e ad aiutare gli altri... ed a Erik... quindi stavo ponderando il percorso di Cura, solo che non ho idea di quali potrebbero essere le materie opzionali! Avevo pensato a Divinazione come una delle due, ma la seconda? Quindi non so, mi piacerebbe avere uno spoiler del suo programma del triennio o qualcosa del genere che mi aiuti a scegliere. Arrivò quindi al dunque, sperando di non star sembrando più problematica di quello che in realtà era.CODICE ROLE © dominionpf. -
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.Emma LewisNonostante le premesse poco normali, Emma era ancora convinta di aver preso la scelta giusta nel voler andare da Summer per il proprio colloquio d'orientamento, era certa che ne avrebbe ricavato qualcosa di molto, molto interessante, anche se la donna non ne sembrava poi così convinta.
Oh ho il diabete, non credo che una bibita zuccherata, mi farebbe poi così bene ammise, stringendosi nelle spalle. Aveva imparato, stando in quell'Accademia, che non doveva vergognarsi di avere il diabete; in primis, non aveva fatto niente di male da essere giudicata, non aveva ucciso nessuno. Era capitato e basta. In secondo luogo, non era certo contagiosa, quindi gli altri non avevano nessun motivo di tenerla a distanza come se fosse infetta da qualche malattia infettiva -perdonate il gioco di parole LOL- grave ed incurabile. Non che ci fosse una cura per il diabete, ma se controllato non nuoceva a nessuno... e Babilonia a parte, lei l'insulina la prendeva regolarmente, stando attenta -il più delle volte- a ciò che mangiava.
L'acqua andrà benissimo asserì dopo i suoi trip mentali, vuotandosene un po' in un bicchiere ed accorgendosi solo in quel momento di quanto secca fosse la sua gola e di quanto avesse bisogno della bevanda.
Muffin... della gioia? Borbottò, poi quasi strozzandosi con la sua stessa saliva, quando nominò i ragazzi. A guardarla così, ad Emma dava l'impressione di essere una docente molto alla mano, non certo come quelli di Beauxbatons, vecchi e noiosi che non facevano altro che annoiare i loro studenti. Ehm sì... in effetti sì. Non so cosa siamo, ma c'è disse quindi, meno a proprio agio di quanto forse la docente sperasse. Si stava riferendo a Thomas e non aveva esattamente idea di che cosa fossero. Amici? Fidanzati? Scopamici? Non lo sapeva, l'unica sua certezza era che la sua prima volta era avvenuta proprio con lui ed era stato bellissimo.
Io vorrei farle tutte! E se un professore poi si offendesse? Cioè tipo... sono sicura che Ensor ci rimarrebbe male! Dolce ingenuità; per quanto Brian la inquietasse, sapeva che avesse un cuore grande grande, mica sospettava che tramava ad ogni lezione, per distruggere ogni singolo studente con i più svariati metodi.
Ciò che volevo dire iniziò, dopo aver ascoltato la risposta indipendente della Parton è che Erik è come un cucciolotto... insomma ma lo ha visto?? Forse no perché non frequenta il suo corso, ma è tenerello fece una pausa, gonfiando le guance come Semola con le ghiande e le rivolse uno sguardo deciso. Non lo faccio solo per lui, mi piace aiutare le persone o gli animali ed odio vedere qualcuno star male, Erik mi ha solo molto aiutata e fatto capire che forse questo percorso è una buona scelta. Trasse un grossissimo respiro, prima di dire altro, prendendo un sorso d'acqua che ingollò lentamente. Lo sa, quando l'estate scorsa ho dovuto passare un mese al San Mungo per una droga pietrificante -non che io mi droghi, ovviamente- è stato lui a visitarmi dopo il mio risveglio. Cioè, ha assistito l'infermiere, Skyler, ma è stato comunque bravo! Manco avesse insultato Foster, la biondina si sentì quasi in dovere di difenderlo, ma non erano certo là per parlare di ragazzi, di infermieri che fanno bau bau o di lei che, zoccola inside, si fa drogare.
Prese lo specchietto che l'altra le aveva allungato, osservandosi come per trovare qualcosa che non andasse nel proprio aspetto, ma ovviamente non ve ne fu traccia. Non perché fosse egocentrica, anzi spesso si sottovalutava, ma perché quello che cercava lei, erano imperfezioni quali brufoli, taglietti o cose di questo genere.
WAOOOOO DICEDAVVERO? Esclamò tutto d'un fiato quando venne a sapere che Divinazione era compresa nel pacchetto di cura. Ecco, forse avrebbe dovuto controllare meglio, prima di arrivare lì. Ma ha proprio ragione! Wao! Fico esultò, sollevando le braccia in segno di giubilo.
Comunque... le persone. Sì, mi piace vedere il sorriso delle persone. Ed aiutarle a star bene, è il modo migliore per vedere quel sorriso. Non il sorriso di quando ti fanno un regalo, no... un sorriso così vero, così pieno di vita e speranza... lo stava dicendo più a sé stessa che alla docente, invero, ma ormai si stava perdendo nel suo mondo fatto di buone azioni, unicorni e biscotti al cioccolato. Quando ero all'ospedale, ho visto tante persone uscire con quel sorriso, mentre tante altre, piene di disperazione. Ecco, io vorrei evitarlo per quanto possibile! Non sapeva se quel suo ragionamento avesse un senso o se avesse risposto alla sua domanda, ma ne era convintissima. Finì in un sorso tutto il rimanente del suo bicchiere.CODICE ROLE © dominionpf. -
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.Emma LewisIn quel momento era ancora felice e contenta, non sapendo affatto che non avrebbe passato gli esami, dovendo ripetere quel secondo anno. Ma almeno era nella stessa classe con il suo futuro parabatai.
Afferrò il succo che la donna le stava porgendo, rivolgendole un sorrisone a mo' di ringraziamento ed iniziando a berlo a piccoli sorsi, come per paura che le andasse di traverso... e sbadata com'era, probabilmente non si trattava unicamente di una paura ma di una solida realtà.
Ehm... non c'era altra scelta che sorridere ad annuire, soprattutto perché non aveva capito assolutamente niente del discorso della professoressa, indi per cui si limitò ad un convinto movimento del capo ripetuto un paio di volte come a voler dar veridicità al fatto che avesse capito sul serio. Alla fine, comunque, venne il suo turno di parlare e spiegò cosa volesse fare e perché, forse straparlando un po' troppo ma con amici come Jesse ed Erik era difficile fare altrimenti.
La sua risposta, soprattutto per l'ultima frase, le fece quasi sputare il succo di frutta che aveva appena ingollato, costringendola quindi ad ingoiarlo velocemente onde evitare di far una doccia colorata alla docente. Sono sicura che invece Olwen, per esempio, ami avere tanti studenti! Tentò quindi di difendere il corpo docenti, anche se sotto sotto anche lei credeva fosse così, solo che era troppo gentile per provare a portare a galla un pensiero simile.
Non dica così! Io non diventerò cinica... conosce Skyler, no? Lui non lo è per niente! O almeno credo... insomma, mi piacerebbe diventare come lui! O anche come il fratello di Barnes... e non la scelgo affatto per un uomo, io ed Erik siamo solo amici. Ma era così davvero? Non lo sapeva nemmeno lei, fatto era che in quel momento stava succedendo qualcosa con Thomas in cui non aveva nessun potere, perciò avrebbe lasciato che le cose andassero come dovevano andare.
Lo Zodiaco! Ma è fantastico! Si mostrò entusiasta senza sapere, appunto, che avrebbe dovuto aspettare un altro anno, per studiarlo, cosa che fece un po' piangere questa narratrice, sebbene lo avrebbe studiato con un'altra studentessa.
Inclinò leggermente la testa a quegli insegnamenti, non sapendo bene come prenderli o come usarli, però non disse niente... in fondo, la donna le aveva insegnato tanto, quel giorno, davvero, anche se Emma doveva ancora capire realmente in che modo. Ma le era profondamente grata. La ringrazio per questa chiacchierata! Farò tesoro del suo aiuto e sceglierò la cosa migliore! Le sorrise, prima di salutarla definitivamente ed andarsene in dormitorio a meditare... o giocare con Captain America.CODICE ROLE © dominionpf.