Miniquest: All'ultimo Grido

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    Gli Snasi
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    All'ultimo grido
    S
    i dice che l'alba sia il momento propizio per molte cose: una corsetta mattutina, ripassare in tranquillità per un compito in classe, guardare il sole che sorge ad abbracciare tutto con i suoi raggi, e, perché no, anche per lo spaccio! Si vociferava da un po' che fosse proprio in quel momento che al Giardino di Pietra fosse possibile farsi vendere qualsiasi genere di droga, persino la rediviva Scream&Shout.
    Era il 24 Febbraio, una mattina come tante e raggiungendo il Giardino come suggerito dai sussurri della scuola, i nostri protagonisti avrebbero ben presto scoperto di non essere stati i soli. Avrebbero potuto scorgere Ryan Smith per i Black Opal -caposcuola maschile-, Noah Murphy -prefetto- per i Dioptase e Abigail Evans per gli Ametrin -caposcuola femminile-. Questi ragazzi, fin dal loro primo anno, si erano distinti per i loro meriti accademici e sportivi, oltre che per aver una condotta a dir poco impeccabile ed invidiabile. Sembravano le persone perfette per questo tipo di compito, ragion per cui si accordarono per vedersi il mattino successivo, proprio nel cortile. Cosa ci facevano lì?
    Erano le 7 di mattina, il sole era ancora nascosto dietro le montagne che sorgevano a Denrise, la luce era tenue ed i tempi erano maturi. I tre si trovavano in cortile, ognuno per i fatti propri. Abigail era seduta sul piedistallo di una statua, viso rivolto verso il sorgere del sole, davanti a lei un cavalletto e diversi colori. Era noto che eccellesse in tutto ciò che era arte, quindi non sarebbe parso sospetto vederla là desiderosa di imprimere l'alba su tela. Con una mano dipingeva, mentre l'altra rimaneva sempre appoggiata in un particolare punto della base della statua. Noah era seduto su una panchina con accanto Oliver Murphy, suo fratellastro. Aperto sulle ginocchia aveva un pesante tomo di Antiche Rune. Oliver era un ragazzino ametrin del terzo anno ed il fratello aveva pensato di fingere un aiuto allo studio come giustificazione per stare là, invece Ryan indossava una tuta anonima grigia ed era intento a fare stratching poco lontano. Oliver sembrava parecchio nervoso e continuava a lanciare occhiate di sottecchi ad Abigail che, però, non sembrava proprio badare a lui.
    Il cortile era avvolto da una calma irreale, il silenzio regnava sovrano, rotto solo dai bisbigli dei due fratelli, nel loro finto ripasso della materia di un altrettanto finto test che il piccolo Murphy avrebbe dovuto svolgere di lì a poche ore.
    Poco dopo, a rompere la magia, arrivò con calma un altro ragazzo: Harry, ametrin. Era risaputo quanto fosse svogliato e poco incline allo studio, un solitario. Si vociferava che possedesse la roba migliore di tutta Hidenstone e, perché no, di tutta Londra. Forse aveva qualche informazione utile, forse era solo un ragazzino problematico e che veniva da una famiglia disfunzionale, preso di mira dagli stereotipi degli altri studenti. Beh sarebbe stato loro compito scoprirlo.
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    Note Off
    C
    iao ragazzi! Benvenuti alla quest. Sarà di tipo investigativo, come avrete potuto intuire.

    La situazione è quella sopra descritta: i due caposcuola ed un prefetto, si trovano nel cortile. Uno dei tre, Noah, ha portato anche il fratellino che però sembra parecchio nervoso. Infine, giunge un ragazzino dall'aria piuttosto poco raccomandabile. Abigail è seduta sul piedistallo di una statua con una mano fissa su essa e l'altra intenta a dipingere l'alba, Noah finge di aiutare Oliver per un test di Antiche Rune che avrebbe svolto quella mattina, mentre Ryan finge di fare stratching. Per ultimo, Harry, seduto nella panchina direttamente di fronte agli altri due. Qui sotto vi allegherò una mappa fatta con la mia indiscussa abilità artistica.

    Ora, sta a voi decidere il motivo per il quale vi troviate al Cortile di Pietra all'alba; l'importante è che sia coerente con il vostro pg -per esempio, ve lo immaginate un Cameron ad andare là alle 7 di mattina per studiare? Perché io no- per il resto, non ci sono particolari vincoli. Potete aver sentito delle voci di corridoio, per esempio. Come volete. Ricordate che essendo a scuola, bene o male è facile che vi conoscano, quindi usare una falsa identità è a vostro rischio e pericolo.

    In questo primo post vi chiedo di:
    - Descrivere brevemente il motivo per cui vi trovate là;
    - Descrivere il vostro abbigliamento (Divisa non necessaria);
    - descrivere gli oggetti che avete con voi (ricordo che da regolamento, gli slot disponibili sono res/10 arrotondato per eccesso)

    Non avete vere e proprie azioni da consumare al momento; potete interagire con i png, guardarvi attorno, studiare il posto, qualsiasi cosa pensate possa esservi utile.

    1. Le scadenze cadono di tre giorni in tre giorni, ma potrebbe capitare -nel caso postiate prima- che lo faccia anch'io;
    2. Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni ed una mezza azione (Regolamento quest);
    3. Potete convertire gli exp fino al vostro primo post;
    4. Vi chiedo, inoltre, di farmi uno spoiler riassuntivo che dovrà contenere: Statistiche, quirk, gli slot con gli oggetti, il vostro outfit ed eventuali azioni da voi svolte, leggerò sempre i vostri post ma mi sarà utile per avere un'idea d'insieme;
    5. Dare eventuali ordini ai PNG, conterà come azione;
    6. I PNG sono mossi da me, quindi voi potrete chiedergli oppure ordinargli qualcosa, ma non in maniera autoconclusiva

    SCADENZA DOMENICA 7 FEBBRAIO ORE 22:00



    Andate in pace e possa la fortuna sempre essere a vostro favore
    Codice by Assiah GdR




    Edited by Lo Snaso Sbadato - 7/2/2021, 21:29
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    “Che palle, perché mi sono svegliato presto?”
    Era davvero molto presto, non aveva nemmeno visto l'orologio. Fissava il soffitto sdraiato sul letto e infine sbuffò, decidendo che la cosa migliore da fare ormai era quella di alzarsi. Ma cosa poteva fare? Studiare non ne aveva la minima voglia, appena sveglio. Forse una passeggiata con la musica alle orecchie non era male...
    Si, non era affatto una cattiva idea. Non aveva voglia di indossare la divisa. A che serviva, dato che ancora non c'erano lezioni? Quindi prese un paio di Jeans blu dall'armadio, una felpa nera col cappuccio senza alcuna stampa e con una tasca sulla parte bassa della felpa (le classiche felpe con la tasca sulla pancia, insomma. Ci siamo capiti. Ciao) e si vestì. Prese il cellulare, prese gli auricolari e li mise alle orecchie. Attaccò lo spinotto al cellulare e fece partire la musica. Decise di uscire dal suo dormitorio e si incamminò verso il cortile di pietra. Non aveva un motivo preciso del perché stava andando lì. Era tanto per rilassarsi un po'.
    Appena arrivò lì notò che non era l'unico in quel cortile. C'era chi studiava e chi dipingeva o faceva ginnastica.
    All'inizio si fece i fatti suoi, andandosi a sedere su una panchina e chiudendo gli occhi ascoltando la musica. Poi però decise di camminare un po' e magari cercare di parlare con questi ragazzi.
    Quindi si alzò e per prima cosa raggiunse la ragazza seduta sul piedistallo di una statua a dipingere. Non voleva disturbarla, ma era curioso di sapere cosa stava disegnando. E poi sembrava carina...
    Quando si avvicinò tolse l'auricolare dall'orecchio destro e sbirciò il dipinto. “Wow, ti sei svegliata a quest'ora solo per dipingere questo quadro?”
    Disse, incrociando le braccia al petto. Intanto si guardava intorno e a volte cercava di capire se gli altri ragazzi stessero facendo qualcosa di particolare. Davvero quelli stavano studiando all'alba?
    'Come diamine fate a studiare a quest'ora? Io a malapena studio nel pomeriggio...' Senza parlare del tizio che stava facendo ginnastica. Quando mai aveva fatto ginnastica, Aidan? Nemmeno il pomeriggio o la sera...praticamente mai.
    Poco dopo vide arrivare un altro ragazzo. Lui li aveva già visti, quei ragazzi...solo che non ricordava il loro nome. Che idiota.
    Aidan Hargraves

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    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
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    Dioptase, 16 anni

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    Ha una felpa nera e dei Jeans Blu e come oggetto ha solo un cellulare...che diavolo si porta? Ah e la bacchetta, ovviamente...ma non l'ho scritto (devo?)

    Se devo inserire pure i quirk che tanto per ora non userò...ne ha uno solo:
    Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato
     
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    Jesse Lighthouse | Black Opal
    I drogati erano ovunque, anche ad Hidenstone, e Jesse Lighthouse questo lo sapeva benissimo, visto che gli introiti del cartello della droga erano lievitati con l'arriva di Blake Barnes, suo socio, amico, bacchetta e compagno di stanza, possessore dei suoi addominali e di abbastanza case da cambiarne una ogni giorno senza mai annoiarsi. Molti, in vero, erano convinti che anche Jesse si drogasse, ma quello, in effetti, era più legato al suo peculiare carattere. E sì, poi c'era il discorso del suo parabatai coinquilino di spacciatori, ma quella storia - ancora - Jesse non la conosceva.
    Comunque di droga a scuola ce n'era, s'era appena finito di dire, e ciò era abbastanza inevitabile, meno lo era che stesse arrivando la Scream&Shout 'Quella merda, nella mia scuola, non la voglio!' Jesse aveva contribuito a stroncare quel giro malavitoso, rischiando anche la vita (di Emma (?)) e perdendo nel gesto Valentina, nonché ogni residuo di verginità posseduta, visto che si fece aprire in due come una cozza da quest'ultimo. Ma, nuovamente, si stava divagando: Jesse, in sintesi, era molto preoccupato da quelle voci, nonché arrabbiato, reputandolo quasi un affronto, gli sembrava di aver rischiato tanto per niente, e ciò non lo poteva permettere.
    Si era messo addosso una classica tuta color verde militare con sopra lo stemma dei marines, poi si era preparato: bacchetta, caramelle e sfera cangiante in una tasca, magifonino nell'altra, cuffie con archetto alle orecchie con Mod Sun sparato a palla e in spalla il suo scudo a torre, utile come zavorra extra da almeno qualche mese, pronto per allenarsi, almeno in teoria, con un unico obiettivo: il giardino di pietra.
    Insistenti voci suggerivano che al mattino il giardino di pietra fosse un luogo di spaccio, il che lo rendeva un suo bersagli, il primo da andare a controllare.
    Iniziò facendo un giro largo, imponendosi un ritmo di corsa non troppo forsennato, ma assicurandosi di arrivare all'obiettivo sudato e un po' affannato: voleva e doveva essere credibile.
    'Uh!' avvicinandosi, il ragazzo non poté che rallentare il passo, trovandosi davanti a fin troppa gente, ma, soprattutto, ad un sacco di colleghi 'Cosa ci fanno tutti qui?' si chiese lui infatti, notando almeno due caposcuola, uno dei quali a lui ben noto, più altri ragazzi, alcuni più sospetti di altri.
    "Ciao Ryan!" il Lighthouse con semplicità avvicinò il proprio superiore, osservandolo un po' perplesso "Non sapevo che anche tu al mattino ti allenassi!" esclamò lui, entusiasta, ma non quanto normale che fosse, date le sue reazioni colorite "Se vuoi qualche volta possiamo farci un giro insieme... sì, insomma.. tipo ronda... ma senza ronda!"
    Il sorriso del ragazzo si fece un po' incerto, insicuro su come muoversi in quel contesto, del resto non aveva elementi per sapere se quello davanti a lui avesse avuto il suo stesso piano o uno diverso, o anche alcuno.
    Deglutì con fatica, poi si voltò intorno, notando i presenti: non fu difficile soffermare il proprio sguardo si Harry, così come non poté non notare Aidan 'Forse uno di loro?' erano entrambe ipotesi che non si sentiva di poter escludere.
    Si stiracchiò e posò a terra il suo scudo, mettendosi a fare riscaldamento accanto al collega "Hai acqua per caso? Me la sono scordata oggi" ammise lui un po' dispiaciuto, iniziando poi a sbracciarsi ricercando l'attenzione sia di Aidan sia di Harry chiedendo poi, a gesti, la medesima cosa.
    Era forse quello un piano? Ni: in realtà aveva davvero sete; semplicemente dopo aver fatto la domanda al collega, gli era venuta in mente l'idea 'Carino e coccoloso: non sono credibile come drogato, quindi carino e coccoloso!'
    RevelioGDR


    Jesse avvicina Ryan e gli chiede se ha dell'acqua. Poi tenta di attirare l'attenzione di Aidan e Harr per la stessa ragione.


    Coraggio: 25
    Empatia: 12
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 21
    Tecnica: 27
    Intuito: 09
    Destrezza: 24
    Carisma: 12
    (inserisco anche i pp che ho richiesto)


    Jesse indossa una tuta dei marines.
    Oggetti
    1 Scudo in paravibranium;
    1 caramella gommosa;
    1 sfera cangiante.
     
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    Gli Snasi
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    All'ultimo grido
    I
    l sole si stava lentamente alzando nel cielo, rimanendo però ancora basso all'orizzonte. I ragazzi non si parlavano, ognuno era concentrato nell'apparente motivo per cui si trovava lì, almeno fino a quando un ragazzino si avvicinò alla zona, avviandosi nella direzione di Abigail, la quale reclinò il capo per guardare in faccia colui che le aveva rivolto la parola. Non pareva nervosa, tuttavia la sua mano si strinse maggiormente al piede della statua, quasi come fosse preoccupata, ma non diede altri segni di essere nervosa, anzi si aprì in un candido sorriso rivolto al primino che l'aveva interpellata. Abigail era una caposcuola modello come pochi se ne erano visti fino a quel momento, sia ad Hogwarts che ad Hidenstone, quindi sapeva perfettamente con chi stesse parlando. Non trovi anche tu che l'alba sia uno dei momenti più belli ed al contempo più effimeri della giornata? Insomma, la nascita di qualcosa di nuovo... è incredibile. Snocciolò, rispondendo alla domanda in maniera piuttosto filosofica, quando bastava un semplice "sì". Anche tu sei mattiniero, a quanto vedo. Ti trovi bene, qui? So che sei del primo anno. Solo allora la ragazza ruotò il busto per poter conversare con Aidan senza farsi venire il torcicollo ed il ragazzo poté chiaramente vedere la spilla da caposcuola che le brillava sul petto, all'altezza del cuore. Si capiva quanto fosse orgogliosa di quella carica.
    Nel mentre che i due disquisivano, anche un altro ragazzo si era avvicinato al gruppo, fermandosi al fianco di Ryan.
    Ciao Jesse. Sì, ho ripreso ad allenarmi qualche mattina a settimana. Fece una lunga pausa, effettuando un paio di piegamenti in avanti, prima di tornare eretto e riprendere a parlare. Non ho potuto candidarmi nella squadra di Quidditch -i G.E.M.M.A sono sempre più vicini- ma non voglio certo rammollirmi. Spiegò con un mezzo sorriso sbarazzino. Praticamente tutti i Black Opal lo conoscevano come un ragazzo certamente estroverso, ma anche parecchio misterioso, un tipo che spesso e volentieri se ne stava sulle sue. Non era raro vederlo seduto su una poltrona della Sala Comune con lo sguardo fisso all'ingresso ed un sorriso. Accoglieva sempre chiunque entrasse a far parte della casa, ma amava anche studiare le nuove facce. Era una presenza sicuramente positiva all'interno della casata e certamente aveva molto da insegnare agli aspiranti prefetti e caposcuola, tuttavia capitava spesso che qualche primino fosse restio ad avvicinarsi, ritenendolo come intoccabile, sebbene avesse un grande cuore, anche se questo dettaglio era più noto ai ragazzi più grandi.
    Volentieri! Magari quando hai voglia possiamo anche farci qualche giro al campo; ho visto che sei entrato nella squadra e devi tenere alto il nome degli Opali! Enfatizzò l'intera frase, accompagnandola con un ampio gesto delle braccia. Lui non sembrava particolarmente nervoso, anche se ogni tanto lanciava qualche occhiatina agli altri ragazzi.
    Scusa Jesse ma... cosa te ne fai di quello? Domandò il ragazzo, fermandosi da una nuova serie di piegamenti ed indicando lo scudo a torre con il mento. Sembra tanto una cosa da Maverik. Affermò, riferendosi al docente di magitecnica. No mi dispiace non ho acqua ma forse... Abi! Avresti un po' di acqua? Chiese alla collega che già si era girata nella loro direzione a seguito della richiesta di Jesse. La bionda rimase qualche secondo a fissare i due, prima di precipitarsi a cercare nella sua borsa. Aveva addirittura abbandonato momentaneamente la sua posa con la mano sulla statua, per cercare la bevanda. Quando riuscì ad afferrarla, si precipitò dai due atleti rischiando di inciampare sul cavalletto, quindi porse la bottiglietta a Ryan con gli occhi praticamente a cuoricino. Oh grazie ma... è per lui. E la consegnò a Jesse, sicché la bionda ne fu parecchio delusa. Forse aveva una cotta per il ragazzo più grande. Ma anche Harry si era girato, irritato. Potreste chiudere quelle cazzo di bocche per un secondo? Ad ogni minuto che passava, sembrava sempre più probabile che le voci su di lui fossero vere eccome.
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    Note Off
    C
    iao ragazzi! La quest va avanti!

    Abigail sembra molto gentile e disponibile -dopotutto è un'ametrina- e conversa apparentemente senza problemi con te, Aidan, così come Ryan sembra abbastanza propenso a parlare con Jesse; l'unico problema sembra costituito da Harry che, in barba al suo essere giallo-viola, non sembra molto simpatico né tantomeno tollerante.

    1. Le scadenze cadono di tre giorni in tre giorni, ma potrebbe capitare -nel caso postiate prima- che lo faccia anch'io;
    2. Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni ed una mezza azione (Regolamento quest);
    3. Potete convertire gli exp fino al vostro primo post;
    4. Vi chiedo, inoltre, di farmi uno spoiler riassuntivo che dovrà contenere: Statistiche, gli slot con gli oggetti, il vostro outfit ed eventuali azioni da voi svolte, leggerò sempre i vostri post ma mi sarà utile per avere un'idea d'insieme;
    5. Dare eventuali ordini ai PNG, conterà come azione;
    6. I PNG sono mossi da me, quindi voi potrete chiedergli oppure ordinargli qualcosa, ma non in maniera autoconclusiva

    SCADENZA GIOVEDI' 11 FEBBRAIO ORE 22:00



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    Edited by Giadì - 8/2/2021, 01:03
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aidan rispose al sorriso della ragazza ed annuì essendo d'accordo con le parole che aveva appena pronunciato. Le sembrava anche molto gentile, doveva dirlo.
    Quando lei gli fece quella domanda, Aidan fece sì con la testa e poco dopo rispose “Si, sono del primo anno. Mi sto trovando molto bene. I compagni sembrano quasi tutti dei bravi ragazzi” Beh, sì...dire che erano tutti dei bravi ragazzi era impossibile. Anche lui poteva tranquillamente non far parte dei bravi ragazzi. “Comunque...Non riuscivo a dormire bene, oggi...quindi ne ho approfittato per venire qui e rilassarmi un po'. Pensavo che non ci fosse così tanta gente, a dire il vero...”
    Disse poi con un sorriso. Guardandosi sempre intorno notò che arrivò anche un altro ragazzo. Aveva il nome sulla punta della lingua. 'come cazzo ti chiami?' vide che agitò le mani verso di loro e lui fece lo stesso. “Ehy...” 'come diavolo ti chiami, porca miseria?!' subito dopo sentì l'altro ragazzo rivolgersi alla ragazza, chiamandola Abi 'aaah tu sei Abigail!'
    A quanto pareva avevano bisogno di una bottiglia di acqua. Abigail di corsa si avvicinò a loro e gliela porse al ragazzo che aveva parlato. Aidan guardò il ragazzo che non aveva ancora parlato e lo osservò meglio 'aaaah tu sei Jesse! Certo!'. “Jesse, buongiorno! Anche tu qui a quest'ora?”
    Salutò anche l'altro ragazzo che era con lui. “Cosa fate? Vi allenate di prima mattina eh?”
    Aidan era nuovo, quindi non sapeva niente della droga che girava in quella scuola. Sapeva solo che si chiamava Scream&shout, o qualcosa del genere...ed ovviamente lui non aveva nemmeno visto questa fantomatica droga. Probabilmente Jesse ne sapeva più di lui? Sperava di si.
    Comunque, tornando a quel momento, da come Abigail guardava quel ragazzo, quando gli porse la bottiglia, sembrava invaghita di lui. Al contrario, quell'altro, non aveva capito assolutamente nulla. Poco dopo la voce dell'altro ragazzo arrivato dopo di lui, un po' bruttino, sovrastò tutte le altre.
    Potreste chiudere quelle cazzo di bocche per un secondo?
    Aidan si voltò verso di lui, lo guardo accigliato e gli disse “Scusa eh? Potresti anche parlare in modo più tranquillo, invece di dire parolacce a caso!”
    Era tranquillo, quella mattina. Soprattutto non aveva nemmeno voglia di sentir urlare qualcuno senza motivo. “E poi non possiamo nemmeno parlare? Cos'è che devi fare, dato che vuoi silenzio?”
    Aidan Hargraves

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    In poche parole parla con Abigail e poi interagisce con Jesse e con l'altro ragazzo...ed infine cerca di capire che diamine di problemi abbia Harry.
     
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    Jesse Lighthouse | Black Opal
    La parola d'ordine quel giorno avrebbe dovuto essere carini e coccolosi, ma si sarebbe rapidamente rivelata essere disagio a go-go come sempre. Del resto si parlava di Jesse, quando mai le cose non finivano nel più totale disagio?
    Sì, ok, quando iniziava a menar le mani, ma non volevamo finisse così no? Jesse, almeno, non lo voleva: voleva fare un lavoro pulito, passare persona non dico seria, ma almeno normale, ecco, e in un primo momento ci provò, specialmente trovandosi davanti uno come Ryan, che praticamente incarnava il suo modello di caposcuola: misterioso, affabile, sicuro di sé, ligio, bravo in tutto 'Insomma, un Blake Barnes con la testa di Jesse, e che quindi rispetta le regole' o un Jesse Lighthouse non sciroccato, ma si stava andando sparati di fantasia evidentemente. Il giovane avvicinò l'altro con una certa tranquillità: Ryan sapeva mettere a disagio le persone col suo modo di fare, ma essendo lui perennemente a disagio la cosa manco la percepiva "Fai bene: un corpo non allenato non può aiutare la mente!" per quanto lui non fosse esattamente l'esempio calzante, abbozzando comunque un sorriso quando sentì parlare della squadra "Mi farebbe un sacco piacere: io mi alleno tutte le mattine, ma se tu hai altri orari mi adatto!" ammise con spallucce "E per la squadra non preoccuparti: Ryu è ferocissimo, Elisabeth come battitrice non solo è brava, ma è anche priva di qualsiasi forma di pietà e io... sì insomma, non sono uno che si vanta - lo sai - ma... diciamo che me la cavo in quel ruolo!" ammise "Tu pensai ai GEMMA e a organizzare la tifoseria: noi facciamo il resto!" concluse sollevando entrambi i pollici, nel mentre le sue condizioni di puzzo e sudore facevano accorare il caposcuola, al punto da chiedergli perché andasse in giro con uno scudo a torre "Uh questo?" chiese togliendosi d'in spalla la difesa, che, appena impugnata, si ingrandì un po' "L'ho progettato all'esame mago di Magitec: è uno scudo in paravibranium benedetto col segno di mercurio. E' fantastico e solido e lo adoro e... boh, siccome io e lui non abbiamo un atteggiamento indifferente, ma amichevole, ho deciso di portarlo con me negli allenamenti... mi fa da peso extra, che comunque non fa mai male... sì, insomma, il tempo scarseggia anche per me e così almeno riesco a concentrare maggiormente gli esercizi perché fatico di più"
    Forse il ragionamento di Jesse non era esattamente rettilineo, ma lo stava raccontando con entusiasmo e leggerezza spingendo forse a non preoccuparsi 'Sì, insomma, me lo porto sempre dietro al mattino.. e siccome oggi siamo in cerca di spacciatori ancora di più' si disse lui, ricordandosi dove fosse e perché, cercando dunque in Ryan segni di incertezza o ansia che potessero tradire un doppiofine 'Magari anche lui è in cerca dello spacciatore... come me!' si disse infatti, restio a credere in un suo coinvolgimento proattivo nello spaccio.
    Ryan, al massimo, spacciava acqua, non molto efficacemente in vero, ma sapeva da chi procurarsela e aveva tutto il fascino del caso. Il tacchinaggio di Aidan, infatti, fu brutalmente assassinato dalla domanda di Ryan, che fece quasi cadere a terra Abigail, pronta a portare l'acqua all'opalino anche tra fulmini e tempeste.
    Per poi scoprire fosse per Jesse.
    "Uh, sì, grazie, ma no, cioè, sì, grazie, davvero, un sacco, Abigail, ma non posso" esordì lui, come sempre chiaro e conciso, protendendo le mani prima verso Ryan, per stopparlo, poi verso la bionda "Sì, insomma... non siamo ehm amici o compagni di casata, posso capire che non me la voglia dare... l'acqua... parlo dell'acqua eh... anche perché uh, sto con Adamas, CHE UN TUO PROTETTO TRA L'ALTRO E GRAZIE PER QUELLO CHE FAI PER LUI" a quanti discorsi di distanza eravamo dal fulcro della questione? Tre, quattro? "Sì, cioè, capisco tu non voglia offrirmela... non che tu sia una stronza eh, lo so che sei adorabile come Erik, tutti vuoi Ametrini siete adorabili, ma uh, insomma... sì, pensavi fosse per lui non ecco per me e io capisco... e poi non ho un bicchiere e bere a canna da una bottiglia passa malattie... non che io abbia malattie o pensi che tu abbia malattie, ma, uh, insomma, sì, in fondo chi lo sa... meglio essere prudenti no?"
    Si fosse preso la bottiglietta e avesse bevuto un sorso FORSE sarebbe stato meglio, ma parlavamo di Jesse e persino per lui era ovvio come Abigail avesse una mezza cotta per Ryan e non voleva approfittarsene di un suo momento di debolezza 'Insomma... anche io facevo così per Joshua un anno fa e rotto... non voglio... approfittarmene' pigolò nella sua mente, posando comunque lo sguardo sulla ragazza per studiarla un poco e accertarsi di non averla offesa, salvo poi spostarlo su Aidan, che, rimasto solo, si era unito al gruppo.
    "Ciao" disse con semplicità "Uh, sì, allenamento, come ogni mattina... sai no... tipo lo sanno tutti no che io tutte le mattine mi alleno... addestramento marine" ammise lui con una risatina nervosa, forse preoccupato da tutto quel chiedergli del suo allenarsi, quasi fosse sospetto "Anche tu ti alleni? Quidditch anche tu? Che ruolo?" chiese poi, venendo poi interrotto dai modi garbati di Harry, alle quali non replicò, anche perché dopo tutto quel berciare ci sarebbe voluto non poco coraggio, ben più di quello già alto dell'opale!
    Lasciò questo onore a Aidan, studiando intanto l'agitato ragazzo, chiedendosi se fosse solo alzato col piede sbagliato o non fosse in ansia per qualcosa, magari una trattativa che non stava andando in porto a causa loro "Sì, beh, come dice lui... siamo all'aperto e non stiamo infrangendo il regolamento... quindi uh, mi sa che qualche prefetto o caposcuola dovrà scusarsi con gli altri per conto suo... sì, insomma, come facciamo noi con le cazzate di Blake... e di Jessica... e di Elisabeth... e di Ciaran... e di Ryu... e di Gyll" sì, insomma, di un po' tutti (?) e a quel punto cercò con la mano i due ragazzi ancora intenti a studiare "Ehiiii, lui è vostro? Tocca a te metterlo in riga senza far perdere punti alla casata, Noah?" domandò lui, sbracciandosi, discreto come solo Blake sapeva essere.
    RevelioGDR


    Jesse disagia.
    Osserva le reazioni di Brian e quelle di Abigail (intu 9) per notare stranezze o altri dettagli, inoltre poi studia Harry, soprattutto da un punto di vista fisico (intu 9).


    Coraggio: 25
    Empatia: 12
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 21
    Tecnica: 27
    Intuito: 09
    Destrezza: 24
    Carisma: 12
    (inserisco anche i pp che ho richiesto)


    Jesse indossa una tuta dei marines.
    Oggetti
    1 Scudo in paravibranium;
    1 caramella gommosa;
    1 sfera cangiante.
     
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    Gli Snasi
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    All'ultimo grido
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    yan guardò Jesse. Di prima mattina mi sembra perfetto, magari più tardi ti scrivo e ci organizziamo, che ne dici? Non ho un momento libero fino a cena, però... tra un'aula e l'altra ti mando un messaggio. Beh, tra prefetti e caposcuola -soprattutto se della stessa casata- ci si scambiava i numeri per ogni evenienza. Batté una mano sulla spalla di Jesse, annuendo. Se mi dici così, allora mi fido. Siamo in buone mani e riusciremo a vincere la Coppa. Il biondo era un tipo molto competitivo e di rado lasciava correre, in caso di sconfitta. Non tanto sugli avversari, era l'autorità più alta, tra i ragazzi, in quella scuola ed i docenti si fidavano di lui, non poteva causare risse, tuttavia intensificava gli allenamenti, esortava la squadra a fare del proprio meglio, concedeva addirittura allenamenti privati a coloro che erano generalmente visti come l'anello debole. Insomma, un vero esempio da seguire. Consideralo fatto. Alla prossima partita ci saranno tutti gli Opali a fare il tifo per voi!
    Osservò poi il suo scudo a torre, interessandosi specialmente quando esso si ingrandì. Maverik è proprio un grande. Non c'erano prove così fighe, quando i MAGO li ho fatti io. Ed in effetti, il docente di Magitecnica che avevo io a quei tempi, era un vecchio noioso che probabilmente aveva già un piede nella fossa.
    Durante tutta la conversazione, Ryan parve sicuro di se come sempre, nessuna traccia di nervosismo aveva attraversato il suo viso.
    Così come Ryan era conosciuto in un certo modo tra gli Opali, Abigail era parecchio conosciuta tra gli Ametrin in un altro. Sempre la prima a farsi avanti in caso di bisogno, sempre la prima ad offrire aiuto agli altri in qualsiasi cosa, pareva proprio l'angelo dei giallo-viola.
    Ascoltò le parole di Aidan con estrema attenzione, mostrando ancora una volta come fosse in grado di ascoltare davvero gli altri, metabolizzando ciò che le dicevano. Nel farlo, comunque, la sua unghia smaltata picchiettava contro il piede della statua in un gesto che poteva apparire casuale ai più, mentre nervoso a coloro che sapevano osservare. Meditò di lasciar perdere il dipinto, tanto ormai in quel cortile c'era fin troppa gente; forse avrebbe fatto bene ad andarsene e tornare in un altro momento. Ma c'era Ryan. Ryan con una tuta che ben poco lasciava alla fantasia. Ryan per il quale aveva una cotta fin dal primo anno. Pareva completamente andata nel pallone. Tanto che rischiò di far fare una brutta fine al suo dipinto, sbandandoci contro, nel tentativo di portare l'acqua all'opale.
    Quello stesso che rivolse un sorriso cordiale ma moderato ad Aidan, quel genere di sorrisi "gentile ma non troppo", annuendo. Sì. Nonostante non possa fare sport per dedicarmi allo studio, devo tenermi in forze per entrare in qualche squadra professionistica... e questo è l'unico momento della giornata in cui posso farlo. Replicò, prendendosi qualche minuto per recuperare fiato.
    In questo, comunque, fu ampiamente aiutato dalla disagiata parlantina di Jesse, che gli fece perdere talmente tanto il filo, da non saper proprio cosa aggiungere. E sembrò fare lo stesso effetto ad Abigail, che restò a guardare Jesse con gli occhi lievemente sgranati, piuttosto confusa.
    La bottiglia è nuova, bevi pure. Non ci sono problemi, davvero. In poco tempo, il suo sorriso tornò a risplendere come sempre, mentre cercava di trovare della logica nelle parole del compagno più giovane per poter rispondere adeguatamente a tutto. Non mi ringraziare. Adamas è una gran brava persona, oltre che un eccellente studente che contribuisce a tenere alto il nostro nome. Spiegò, ora con il bisogno impellente di tornare alla propria postazione, forse per continuare a dipingere, forse per altro. O semplicemente per andarsene. Non parve particolarmente turbata dal prefetto, forse perché essendo caposcuola e passando così tanto tempo con Ryan, aveva ormai imparato a conoscere le figure di spicco di ciascuna casata. Però, cercando di osservarla per capire se se la fosse presa o meno, Jesse notò una cosa. Non su di lei, ma precisamente alle sue spalle, leggermente a destra, dove stavano seduti i due fratelli. Oliver, il più piccolo dei due, aveva estratto e riposto in fretta e furia, una busta trasparente contenente qualcosa che, era evidente, non potevano certo essere caramelle.
    Quando poi Harry interruppe l'idilliaco quadretto, con maniere non troppo gentili, Aidan si rivolse direttamente a lui. Quest'ultimo si girò verso il dioptase piuttosto accigliato, per non dire veramente incazzato. E tu che cazzo vuoi? Sei un primino del cazzo, non dovresti nemmeno rivolgermi la parola. Il biondo scattò in piedi e guardò in cagnesco Aidan, come invitandolo a replicare. Il movimento fu brusco, tanto che il ragazzo proprio non si accorse che un pezzo di carta che fuoriusciva dalla sua tasca, era pericolosamente in bilico. Tanto che, quando questi sfoderò la bacchetta per puntarla verso il ragazzo, esso cadde a terra... ma non solo. Il foglietto era arrotolato su se stesso ed aprendosi nella caduta, fece scivolare giù anche un sacchettino trasparente con dentro un'evidente polverina violetta che, però, cadde più lontana rispetto al foglio, fermandosi tra l'erba sotto la panchina dove in precedenza era seduto Harry. Sarebbe potuta benissimo passare inosservata -al contrario del foglio- se Jesse non avesse saputo esattamente cosa stava cercando: infatti notò la bustina senza troppi problemi, mentre il foglio venne visto anche dagli altri, sebbene a loro sembrasse un innocuo pezzo di carta. Solo Aidan, grazie all'angolazione in cui esso era caduto, poté vedere che non era bianco, ma vi era scritto frettolosamente un numero di telefono ed una semplice scritta che avrebbe anche potuto sembrare in codice: "x S&S" e sotto, il recapito. Qualcosa ti diceva, Aidan, che sarebbe stata una buona idea far finta di niente, non far notare a nessuno l'anomalia di quel pezzo di carta.
    Mentre avveniva questo pericoloso scambio di battute, Jesse ebbe modo di notare come Harry lanciasse occhiate nervose esattamente dove stava Abigail pochi istanti prima, studiando la statua con fare preoccupato, anche se cercò di darlo a vedere il meno possibile. Era talmente alterato che a malapena sentì le parole dell'aspirante marine, lanciandogli un'occhiata infastidita e facendo per replicare, quando Noah si alzò in piedi, richiamato da Jesse. Il volume di Antiche Rune cadde pesantemente al suolo, aprendosi su una determinata pagina, in quanto c'era un segnalibro. Non era proprio vero, quanto più un pezzo di carta che svolgeva la medesima funzione. Sia Jesse che Aidan poterono vedere di sfuggita, in quanto Noah lo chiuse quasi subito, una scritta: "Uff. Preside, h. 20:00"
    Il ragazzo ripose il volume sulla panchina affianco ad Oliver, che sbuffò, e si avvicinò ad Harry. Calmiamoci tutti, non mi sembra il caso di fare tutta questa confusione. Harry, dovresti dare il buon esempio, non sarai prefetto ma frequenti il quinto anno come noi. Lo rimproverò, gettando un'occhiata ad Abigail, esortandola a fare qualcosa, essendo il ragazzino un Ametrin piuttosto indisciplinato. Quest'ultima squadrò Harry con un'occhiata di fuoco che sarebbe potuta sembrare frutto del fatto che lui fosse un suo concasato. Stai zitto tu, non ti immischiare! Silencio! Quest'ultimo incantesimo venne rivolto ad Aidan, atto a farlo tacere una volta per tutte -o almeno, così vorrebbe Harry.
    ✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧
    Note Off
    C
    iao ragazzi! La quest va avanti!

    Per non riempire il post di numeri incomprensibili, vi metto i roll qui:
    Jesse:
    - Osserva Ryan (6+3)
    - Osserva Abigail (1 critico)
    - Osserva Harry (13+3)

    Aidan:
    - Ti ho tirato un dado su intimidazione nei confronti di Harry (20 critico)

    Dunque, sulla base di questi dadi succede che:
    Dalla tasca di Harry cade sia un foglio che una bustina sospetta, che scivola sotto la panchina. Solo Jesse la nota e può, volendo, tentare di prenderla. Mentre solo Aidan nota che il foglio non è bianco, ma presenta una scritta (x S&S) con sotto un numero di telefono.
    Jesse si accorge che Harry lancia strane occhiate alla statua e, cercando di osservare Abigail, vede Oliver tirare fuori e riporre velocemente in tasca una bustina molto simile a quella caduta ad Harry.
    Entrambi vi accorgete della scritta sul segnalibro di Noah ("Uff. Preside h. 20:00")
    Harry lancia un Silencio ad Aidan, ma come puoi vedere non è determinato. Questo ti da l'opportunità di provare a schivarlo o contrattaccare. Insomma, trova un modo per non beccartelo in faccia ùù Ma quel qualsiasi cosa, scrivetemi pure.

    1. Le scadenze cadono di tre giorni in tre giorni, ma potrebbe capitare -nel caso postiate prima- che lo faccia anch'io;
    2. Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni ed una mezza azione (Regolamento quest);
    3. Potete convertire gli exp fino al vostro primo post;
    4. Vi chiedo, inoltre, di farmi uno spoiler riassuntivo che dovrà contenere: Statistiche, gli slot con gli oggetti, il vostro outfit ed eventuali azioni da voi svolte, leggerò sempre i vostri post ma mi sarà utile per avere un'idea d'insieme;
    5. Dare eventuali ordini ai PNG, conterà come azione;
    6. I PNG sono mossi da me, quindi voi potrete chiedergli oppure ordinargli qualcosa, ma non in maniera autoconclusiva

    SCADENZA SABATO 13 FEBBRAIO ORE 22:00



    Andate in pace e possa la fortuna sempre essere a vostro favore
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Tra gli occhi a cuoricino di Abigail e la parlantina confusa di Jesse, Aidan era rimasto lì ad osservarli come se stesse guardando un film di Christopher Nolan, dove non si riusciva a capire nemmeno chi fosse il protagonista e che cosa diamine stesse facendo.
    A interrompere tutto il siparietto e a smuovere un po' la situazione fu quel ragazzo di nome Harry a cui Aidan aveva risposto, dicendogli di stare calmo.
    Di tutta risposta che cosa ricevette, il dolce (si fa per dire) Dioptase?
    Queste amabili parole che solo il coglione dei coglioni sarebbe stato in grado di pronunciare.
    'E tu che cazzo vuoi? Sei un primino del cazzo, non dovresti nemmeno rivolgermi la parola. '
    A quelle parole Aidan alzò un sopracciglio, fece un sorrisetto come faceva di solito quando era incazzato ma voleva restar calmo. Avrebbe voluto rispondergli con un
    'Ed io invece ti rivolgo la parola. Perché probabilmente -anzi, sicuramente- sono più intelligente di te e ancor più sicuramente, non ho un manico di scopa ficcato in culo...da incazzarmi solo perché mi hai guardato. Sarò anche un 'primino del cazzo', ma non capisco perché non dovrei rivolgerti la parola. Semmai non dovrei parlarti io, perché saresti troppo stupido per provare a discutere tranquillamente con te'.
    Ma invece, sempre con il sorriso di prima, gli disse. “Dai Harry, stavamo parlando tra di noi. Che cosa abbiamo fatto, per farti incazzare così? Metti giù quella bacchetta e stiamo calmi, ok? ”
    Il dioptase, mentre parlava con la bacchetta puntata contro, notò che dalla sua tasca qualcosa era caduto. Un foglio, per la precisione con una scritta. Ma Aidan era impossibilitato a prenderlo. L'unica cosa da fare era quella di continuare a parlare e quindi distrarlo, sperando che nessuno, oltre lui e Jesse, si fosse accorto del foglio caduto.
    Lo sguardo del 'primino del cazzo' era ora posato esclusivamente su Harry.
    “Ma che cosa ti avrò mai fatto per averti costretto ad estrarre la tua bacchetta? Noi stavamo parlando tranquillamente. Perché devi fare lo scemo? Non lo capisco proprio. Ti stavamo lasciando in pace...Ma no, adesso lui mi punta la bacchetta perché lui è uno del quinto ed io un 'primino del cazzo'. Che cos'hai con i ragazzi del primo? Che ti hanno fatto?”.
    Jesse ebbe la buona idea di chiamare l'altro ragazzo, Noah, che a quanto pare era della stessa casata di Harry, per calmare le acque. Sì, era una buona idea, perché alzandosi, il ragazzo fece cadere il suo libro. E tra le pagine, Aidan poté vedere un altro foglio anche lì con una scritta, che cercò di memorizzare. Noah lo raccolse e lo posò sulla panchina. A parlare fu l'altro ragazzo che si avvicinò e cercò di tranquillizzare Harry.
    Niente, nemmeno lui c'era riuscito, anzi, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Perché quello decise di lanciargli un incantesimo contro, che Aidan provò ad evitare gettandosi a terra. Il dioptase, rialzandosi, prese la sua bacchetta e pronunciò la formula “Accio foglietto!”, sperando che quell'incantesimo funzioni, ritrovandosi quindi con quel foglietto tra le mani.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

    code by ©#fishbone





    Come prima azione, si butta a terra nel tentativo (e nella speranza) che quell'incantesimo non lo prenda. Seconda cosa usa l'incantesimo di Appello (sempre se non viene silenziato come un cellulare(?)) per recuperare il foglietto.
     
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    Jesse Lighthouse | Black Opal
    Jesse era un soggetto strano (il che non era neanche questo gran mistero!). Il giovane provava facilmente simpatia o antipatia per il prossimo, ma questo sentimento, allorché inamovibile, era basato su sciocchezze, dettagli, come il bicchiere lanciato da Lilith o un sorriso fornito al momento giusto. In tutto questo, Ryan godeva della stima di Jesse: era più grande di lui, ostentava sicurezza e non abusava del suo potere, tutte ottime ragioni, per lui, per stimarlo 'Sì, insomma, tratta bene persino un idiota come me!'
    La stima di Jesse comunque pareva ricambiata, del resto da quanto Aibileen gli moriva dietro? Anni? Beh, Jesse in tre minuti aveva ottenuto un appuntamento, cosa che ovviamente lo fece sorridere "FICO! Sarà davvero fico!" precisò lui alzando anche le braccia al cielo. Mostrò un sorriso sicuro quando seppe di contare su di lui per il tifo e sorrise ai complimenti per la prova di Maverik, che lui riferì anche al suo scudo.
    "Lo vuoi provare?" chiese lui, porgendoglielo "Comunque sì, Maverik fa prove e cose fighe, infatti lo sto seguendo anche al triennio!" ammise lui "E uh, sì, è un figo proprio davvero: l'altro giorno si è presentato mezzo nudo e ha un fisico bestiale... sì insomma... tipo il tuo... o il mio... o quello di Blake..." propose lui, che, purtroppo, non era cieco o etero quanto bastava per non notare l'avvenenza altrui, per quanto non avesse mai pensato al ragazzo in quei termini "Uh, se vuoi diventare pro sì, non puoi proprio perdere la tua forma fisica!" sgranò gli occhi "Ti serve una mano?" chiese poi, offrendosi per fare un po' tutto e un po' niente, ignaro del fatto che Aibileen avrebbe fatto quello e molto altro anche gratis!
    Ne ebbe un piccolo sentore quando ella caracollò da loro portandosi dopo un po' dietro Aidan. La ragazza pensava di fare una gentilezza a Ryan e finì per consegnare la propria bottiglietta a Jesse, talmente confusa da colpirsi da sola "Uh... sì... grazie!" disse lui, nel mentre questo narratore rifletteva sul fatto che forse avrebbe dovuto investire molto più pp in carisma su Jesse, il quale, evidentemente, con la sua parola sapeva mandare in panico molta gente fino ad ottenere ciò che voleva. Giunto a metà bottiglietta, comunque, la sua mente labile bloccò il suo bere con un pensiero 'Sì, uh, insomma, lei... sì, dai... era per lui... non per un coglione come me!' realizzò, smettendo di bere a canna e porgendo il tutto a Ryan "V-vuoi!" propose dunque, cercando di fare un favore all'ametrina e forse facendole un torto.
    Per quanto fosse evanescente l'attenzione di Jesse, comunque, il suo compito gli era chiaro, sicché il ragazzo tentò di tenere quando possibile un occhio su tutti i presenti, registrando gli strani gesti di Oliver, prima di dover spostare le proprie attenzione sugli ametrin "Uh, sei Ametrin?" disse a Harry, sgranando gli occhi "Ma non eravate tutti carini e coccolosi?" chiese poi alla caposcuola, a tradimento, salvo poi assistere all'inferocirsi progressivo del quintino.
    "Ehi, no!" Jesse seguì con attenzione il berciare di Harry e quando lo vide estrarre la bacchetta, afferrò il proprio scudo a torre per portarsi davanti al primino e sbatterlo a terra a sua protezione, riparandosi dietro di esso a propria volta per reggere il colpo "Non si attaccano i primini, è bullismo! Ti tolgo altri tre punti, anche se sei della stessa casata del mio parabatai e del mio fidanzato!" dichiarò lui, lasciando parlare anche Aidan e lasciandoli libero di recuperare l'oggetto.
    'Uh certo!' l'Appello del dioptasio accese in lui una riflessione, sicché si sporse dallo scudo con il proprio catalizzatore in mano "E occhio a non perdere cose a terra!" si raccomandò, puntando la propria bacchetta contro la bustina a terra, che dunque indicò a tutti i presenti, ma di fatto focalizzando altro, qualcosa che aveva visto prima e che lo aveva insospettito.
    'Sì, insomma... è il fratello tipo di un prefetto, ma uh, anche Blake è amico di un prefetto, e anche Jessica è prefetta... sì, insomma, di drogati bravi ne abbiamo a scuola!' si disse lui, ignorando come il suo parabatai convivesse letteralmente con degli spacciatori, cosa che forse avrebbe fatto fare crack al suo cuoricino di burro "Accio bustina!" avrebbe dunque dentro, visualizzando nella propria mente ciò che Oliver aveva nascosto in tasca e non certo ciò che si trovava in terra: del resto, ormai, era da un po' che lo stava incuriosendo.
    RevelioGDR


    Jesse disagia.
    AZ1: Ripara con lo scudo Aidan
    Res 21

    AZ2: Accio Bustina
    Inte 17

    Mezza: scatto davanti ad Aidan per ripararlo


    Coraggio: 25
    Empatia: 12
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 21
    Tecnica: 27
    Intuito: 09
    Destrezza: 24
    Carisma: 12
    (inserisco anche i pp che ho richiesto)


    Jesse indossa una tuta dei marines.
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    All'ultimo grido
    L
    e mani di Ryan si strinsero attorno allo scudo che Jesse gli stava porgendo, soppesandolo con lo sguardo e con il tatto per alcuni secondi, valutandone anche il peso.
    Per quanto Jesse potesse sembrare strano, al caposcuola faceva piacere avere qualcuno con cui allenarsi e passare le fredde mattine invernali. Farlo da soli era bello, la pace che regnava ad Hidenstone prima, durante e poco dopo l'alba, avrebbe dovuto essere dichiarato patrimonio dell'Umanità. Ma farlo in due, avrebbe potuto essere anche frutto di confronto e di allenamenti molto più complessi che, probabilmente, in solitaria sarebbero stati impensabili. Certo, una mano non mi dispiacerebbe affatto. Iniziò, prima che Abigail arrivasse da loro quasi trafelata, portando l'acqua che il più giovane aveva richiesto. Ryan era un ragazzo molto attento, sveglio e piuttosto intelligente... ma proprio non si era accorto della cotta che la biondina aveva per lui. Si conoscevano da quanto? Dalla nascita? Sì perché le loro madri erano molto amiche. Avevano frequentato Hogwarts insieme ed ora era il turno di Hidenstone. Per tutti questi fattori, il ragazzo era estremamente convinto si trattasse di semplice affetto fraterno.
    Nessuno dei due proferì parola per un po', nel mentre che Jesse beveva, lei guardando Ryan con gli occhi a cuoricino e Ryan guardando... beh, guardando Harry che non sembrava proprio di buon'umore. Lo conosceva dal loro primo anno ed era sempre stato un tipo problematico, impulsivo e a tratti anche violento. Oltre a questo, su certi aspetti era piuttosto ermetico e nessuno di loro conosceva la sua vera storia, quale fosse la sua vita al di fuori dell'Accademia.
    No no, finiscila pure. Fu la semplice risposta che elargì a Jesse, troppo concentrato sul sospetto Ametrino.
    Proprio quello stesso che, pochi secondi dopo, scattò verso Aidan sia con le parole che con i fatti, come se non potesse sopportarlo. Ma, molto più probabilmente, Harry non sopportava proprio nessuno.
    Alla provocazione del dioptase, Harry non replicò subito, forse sfogliando nella propria mente, il miglior metodo per farlo fuori. Ma alla fine parlò. I primini che ci sono adesso, sono tutti così stupidi. Credi di aver diritto a parlarmi così? Beh, era un'argomentazione un po' debole, ma era chiaro quanto il biondo non avesse un intelletto così sviluppato, preferendo venire alle mani -si fa per dire- oltre che agli insulti, infatti sollevò la bacchetta e gliela puntò contro, deciso. Sì sono ametrino e... chi cazzo ti ha detto che siamo tutti coccolosi? Ma poi che parola del cazzo è "coccolosi"? Mio dio, io invece credevo che gli Opali fossero più seri e svegli da non usare questi termini idioti. Rispose Harry al posto della caposcuola, troppo impegnata a lanciargli occhiate di fuoco, come se avesse fatto qualcosa di mille volte più grave rispetto a ciò che in effetti stava facendo.
    Se fino a poco prima gli insulti si sprecavano, Harry decise di venire direttamente ai fatti, castando una fattura silenziante contro Aidan. La rabbia, comunque, è sempre una cattiva consigliera, visto che quell'incantesimo finì con l'impattare contro lo scudo a torre che Jesse aveva prontamente frapposto tra lui -corso in aiuto di Aidan- e l'altro ametrin. Questa mossa da il tempo al dioptase, che nel frattempo si era giustamente abbassato, di tentare di afferrare il foglietto, caduto dalla tasca di Harry. Il pezzo di carta si alzò in aria di qualche millimetro, prima di schizzare verso il ragazzo, finendo direttamente nella sua mano. Adesso era in possesso di un misterioso biglietto con un numero di telefono ed un'enigmatica scritta che, forse, Jesse avrebbe potuto facilmente decifrare, se Aidan avesse deciso di mostrargliela. Al contrario, la bustina dal contenuto violaceo, rimase là dove era caduta, ormai sotto l'attenzione di tutti. Anche quella con la quale stava armeggiando Oliver rimase al proprio posto, salvo un leggero tremare dentro la sua tasca. EHI! Protestò a questo punto il biondino, alzandosi e portandosi la mano contro la coscia. Che cosa volevi fare, eh? Il suo tono, sebbene sembrasse bellicoso, era decisamente incerto, infatti lanciava costanti occhiate al fratello maggiore, Noah, che cercava di riportare la calma. Adesso tranquillizziamoci, okay? Non è il caso di alterarsi così tanto. Il Prefetto dioptase sembrava determinato a far sì che la situazione tornasse sotto il suo attento controllo. E così sembrò essere, almeno per qualche istante.
    Harry, che non aveva proferito parola, quatto quatto si stava avvicinando alla panchina, visto che ora tutti sapevano della presenza della busta a terra, lui compreso. Doveva assolutamente recuperarla, tuttavia... Quella la prendo io iniziò Ryan, castando un accio. Ma non tenne conto delle contemporanee parole di Abigail, che gli si era avvicinata maggiormente. Lascia perdere, Ryan... sono solo stupidaggini da adolescenti. Annunciò, posando una mano sulla sua spalla senza pensare che avevano praticamente la sua stessa età. Strinse un po' e sorrise, decidendo definitivamente di accaparrarsi il "tesoro". Accio bustina. Se quello del Black Opal non era riuscito, quello della bionda funzionò eccome, infatti la bustina partì velocemente e finì tra le sue mani. È un ametrino, lascia che ci pensi io... la consegnerò ad Olwen e deciderà lui come agire. Un enorme sorriso da un orecchio all'altro si disegnò sulla faccia della ragazzina. Era stata prefetta, ora era Caposcuola, era sempre stata diligente ed eccelleva praticamente in tutto, perciò Ryan si limitò ad annuire, con un mezzo sorriso. D'accordo allora, forse è meglio così. Non voglio interferire. La voce del ragazzo si era abbassata appena appena, mentre nel cortile si era ristabilita la calma. Nemmeno Harry aveva fiatato ulteriormente ed anzi, sembrava più tranquillo, mentre lanciava strane occhiate all'unica ragazza del gruppo. Occhiate che Jesse, lì per uno scopo ben preciso, avrebbe potuto captare alla perfezione. Sembrava voler comunicare qualcosa con lo sguardo al biondo problematico, infatti egli si andò a sedere esattamente sul piedistallo della statua, coprendo il piede di essa con il proprio corpo, forse anche in maniera un po' sospetta, agli occhi dell'aspirante marine. Ora che il silenzio era tornato a farla da padrone, Aidan avrebbe potuto osservare il foglio, condividerlo con Jesse oppure tenerselo per sé. Forse era importante.
    Nel frattempo, Oliver pareva sempre più nervoso, tanto che si girò verso il fratello. Noah, io me ne vado. Non mi interessa del piano, io... ma non fece tempo a finire la frase, che Noah gli posò una mano sulla spalla. Lo so che i test di Antiche Rune sono difficili, ma non demordere. La sua bocca diceva una cosa, mentre i suoi occhi ne dicevano un'altra. E nello specifico, pareva qualcosa come "stai zitto e non muovere un passo", tanto che l'altro si ammutolì rinunciando alla sua idea di andarsene.
    ✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧✧
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    iao ragazzi! La quest va avanti!

    Per non riempire il post di numeri incomprensibili, vi metto i roll qui:
    Jesse:
    - Tentativo di proteggere Aidan: 18+7
    - Accio sulla bustina di Oliver: 4+5

    Aidan:
    - Accio sul foglio di carta: 13+3

    Ryan:
    - Accio bustina: 3+5

    Abigail:
    - Accio bustina: 18+5

    Dunque, sulla base di questi dadi succede che:
    Il silencio non ha effetto ed impatta inutile contro lo scudo di Jesse.
    Contemporaneamente, Aidan riesce a recuperare il foglietto con un Accio ben fatto, ora sta a lui decidere che cosa farsene con quel numero.
    Grazie all'avvertimento di Jesse, Harry si accorge di aver fatto cadere qualcosa e tenta di salvare il salvabile, ma purtroppo è più veloce Abigail, che promette di consegnare la bustina ad Olwen.
    Oliver, invece, sembra parecchio nervoso e Jesse lo nota. È un ametrin suo coetaneo, anche se non lo conosce così bene, sa quanto sia insicuro e volubile. Jesse, inoltre, si accorge anche dello scambio di sguardi tra Abigail ed Harry, così come può trovare sospetta la sua nuova postazione. Sta a voi decidere come agire con le informazioni che siete riusciti ad ottenere.

    1. Le scadenze cadono di tre giorni in tre giorni, ma potrebbe capitare -nel caso postiate prima- che lo faccia anch'io;
    2. Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni ed una mezza azione (Regolamento quest);
    3. Potete convertire gli exp fino al vostro primo post;
    4. Vi chiedo, inoltre, di farmi uno spoiler riassuntivo che dovrà contenere: Statistiche, gli slot con gli oggetti, il vostro outfit ed eventuali azioni da voi svolte, leggerò sempre i vostri post ma mi sarà utile per avere un'idea d'insieme;
    5. Dare eventuali ordini ai PNG, conterà come azione;
    6. I PNG sono mossi da me, quindi voi potrete chiedergli oppure ordinargli qualcosa, ma non in maniera autoconclusiva

    SCADENZA MERCOLEDI' 17 FEBBRAIO ORE 22:00



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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aidan ci aveva provato a parlare tranquillamente. Certo, stava pensando ai peggiori insulti, quando quel ragazzo aveva cominciato a insultarlo, ma alla fine aveva vinto la ragione. Fin quando quello non continuò con gli insulti.
    “Io invece pensavo che i ragazzi del quinto fossero intelligenti...invece ci sono stupidi anche tra di loro. Io volevo parlare in modo tranquillo. Ma tu mi sembri un pochettino alterato. Eppure non è che ti abbia rivolto la parola, prima che ti incazzassi”.
    Poi, quando la situazione si fece più movimentata, Jesse riuscì ad evitare l'incantesimo di quel pazzo, grazie a quella specie di zaino-torre-scudo.
    Grazie a questo, Aidan riuscì ad appellare quel foglietto.
    Lo strinse ben stretto in mano e tornò ad avvicinarsi a Jesse. Guardò Harry sbuffando “Sei proprio un idiota.” disse, e poi chiamò il compagno “Jesse. Guarda qui.” E quindi gli mostrò il foglietto che aveva recuperato.
    Il Dioptase non era un esperto di queste cose, ovviamente. Non aveva la minima idea di quello che facevano qui, questi ragazzi. Però, visto quello che era appena successo, probabilmente quei ragazzi non erano lì per passeggiare. Ed ora voleva capire cosa erano venuti a fare. Avrebbe voluto sapere cosa conteneva anche la bustina che Jesse aveva provato ad appellare, senza riuscirci, però. Al contrario, ci riuscì Abigail che disse di calmarsi e che avrebbe pensato a tutto lei. Ma...a cosa? Cosa conteneva quella bustina? La famosa Scream&Shout di cui aveva distrattamente sentito parlare?
    Non poteva negare che la situazione gli sembrava strana, rimase accanto al compagno opalino, con la bacchetta pronta nella sua mano destra e gli sussurrò.
    “Questi qui, non sono qui per fare quello che stavano facendo”.
    Probabilmente Jesse avrebbe potuto rispondergli 'e grazie al cazzo!' e aveva tutte le ragioni del mondo. Ma davvero, Aidan era capitato lì per puro caso. Non aveva mai immaginato che tutti quelli sarebbero venuti lì di mattina presto. “Tutti questi ragazzi sono qui per un motivo” Continuò sempre in un sussurro.
    Aidan osservava tutti quei ragazzi uno ad uno, cercando di capire se si comportavano in modo strano o avevano qualcosa da nascondere. Dopo quel foglietto, quella bustina e quella scritta strana nel libro di quell'altro ragazzo, qualcosa da nascondere ce l'avevano di sicuro. Ed Aidan voleva provare a capirlo.
    Aidan Hargraves

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    Dioptase, 16 anni

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    Aidan non fa più il bravo ragazzo che vuole capire perché si sia rivolto così con lui. Infatti decide di dire ciò che aveva in mente ad Harry.
    Subito dopo tutto il bordello e aver preso il foglietto, lo mostra a Jesse (il biglietto) e poi cerca di capire se i ragazzi hanno dei comportamenti strani, perché Aidan è idiota e prima non lo aveva notato.
     
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    Jesse Lighthouse | Black Opal
    "Ehi, non insultare una delle parole preferite di Erik!" Jesse era piuttosto sensibile all'opinione altrui, come era stato dimostrato dall'entusiasmo per l'accettazione da parte di Ryan del suo invito (manco fosse a cena), tuttavia quando c'era di mezzo Erik tutto era amplificato 'Se gli dice che coccoloso è un termine idiota, piange!' e Jesse voleva troppo bene al suo parabatai per permettere una cosa del genere, quindi eccolo lì, a difendere l'indifendibile, stoicamente "Sei un ametrino, sii come loro: carino e coccoloso, tipo i pinguini di Madagascar!"
    Qualcuno avrebbe potuto argomentare che non fosse proprio questa gran argomentazione, anzi, qualcuno si sarebbe anche potuto convincere stesse scherzando, eppure invece lui era serio in ciò che stava dicendo e lo dimostrò con la fermezza con la quale protesse Aidan, portando avanti poi la propria indagine, quanto bastava per irretire Oliver 'Uh, fiasco... MA CENTRO!'
    Agitato com'era, la sua magia fece cilecca, per quanto semplice, il suo tentativo di appellare una cosa per un'altra fu un sonoro buco nell'acqua, almeno apparentemente, visto che col proprio gesto ottenne due vittore: Oliver si espose, spaventato dal suo agire, nel mentre tutti dovevano notare a terra una bustina alquanto sospetta.
    "Uh, io?" disse in risposta alle argomentazioni del fratello del prefetto "Volevo solo appellare la bustina a terra... perché? Hai sentito qualcosa?" chiese lui, facendo il finto tonto e fissando forse un po' troppo soddisfatto il ragazzo per lasciar credere che non sapesse di cosa stesse parlando.
    I suoi occhi si puntarono come un falchetto sul ragazzo, ma ben presto fu distratto da Aidan, che lo richiamò a sé e gli mostrò un messaggio raccolto in terra 'Uh... chissà chi sono S e S...' si disse lui, perdendosi anche un poco nel fantastico mondo di Captain America, intento a domare le SS dell'Hydra, salvo poi avere un'epifania, degna di quella del dioptasio, che, alla fine, aveva colto come loro non fossero lì per caso 'Per la scream and shout chiama qui!' realizzò, sgranando gli occhi, cosa che rifece quando le parole del ragazzo penetrarono davvero in lui, abbastanza in fondo da fargli notare tre gesti che a quel punto dovette collegare: Abigail che prendeva per sé la droga, la ragazza che gesticolava con il suo protteto e quest'ultimo che prendeva esattamente il posto dell'altra 'E se non fossero... qui per caso'
    "Stammi vicino, Aidan" disse al ragazzo, cercando di prendere il biglietto e tenerlo per sé.
    "Ryan, aspetta, c'è qualcosa che non va...." avrebbe detto con voce stranamente calma e bassa, cercando lo sguardo dei presenti e soprattutto soffermandosi sul caposcuola, del quale cercò la complicità, trasmettendogli con gli occhi quanto grave fosse la situazione "Mi è venuto in mente che alcuni miei compagni dicevano che qui ci si poteva drogare, comprando di tutto" fece presente lui, appoggiando lo scudo a terra, ma desiderando anche che questi raggiungesse la sua massima estensione, pronto all'azione "E io... ho già visto quelle bustine... ed è roba davvero pericolosa"
    'Coraggio Jesse' inspirò a fondo, espirando a fatica ed infine cercò con gli occhi Noah "Prima ho cercato di appellare la bustina a terra e tuo fratello ha saltellato come se avessi attaccato lui... non sto dicendo sia uno spacciatore eh" disse la proverbiale gallina che cantava "Ma... se davvero ha in tasca quello che penso io... è bene che ce la fa vedere e ci dice dove l'ha presa... perché... meglio una ramanzina oggi che trovartelo domani di pietra"
    Deglutendo a fatica, il ragazzo balbettò poi qualcosa "Forse... forse dovremmo chiamare un adulto..." affermò lui, afferrando il magifonino ma guardandosi bene dal chiamare Olwen o Ensor, andando invece a comporre il numero che gli aveva rivelato Aidan 'Chi... riceve gli ordini... è qui?' si chiese lui, lanciando atterrite occhiate al suo caposcuola, ora suo unico e vero punto di riferimento, oltre al suo scudo, sempre pronto a svolgere la sua funzione.
    RevelioGDR


    AZ1: cerca di ottenere la fiducia di Ryan
    CAR12

    AZ2: Pronto a pararsi con lo scudo
    Res 21

    Mezza: estrae il magifonino e tenta di chiamare il numero che gli ha mostrato Aidan


    Coraggio: 25
    Empatia: 12
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 21
    Tecnica: 27
    Intuito: 09
    Destrezza: 24
    Carisma: 12
    (inserisco anche i pp che ho richiesto)


    Jesse indossa una tuta dei marines.
    Oggetti
    1 Scudo in paravibranium;
    1 caramella gommosa;
    1 sfera cangiante.
     
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    Gli Snasi
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    All'ultimo grido
    L
    a situazione non era più tranquilla o forse non lo era mai stata, specie con teste calde come Harry, presenti nel cortile.
    Il suo freddo sguardo si volse ancora una volta su Aidan, ma non disse proprio nulla, forse per non peggiorare la propria posizione o per non beccarsi una fattura da Abigail che ora lo stava guardando con sguardo infuocato. L'ultima sua frase ostile, fu rivolta proprio a Jesse. Erik? Quell'idiota che crede che Babbo Natale esista? Domandò, anche se non sapeva realmente se credesse una cosa del genere. Ma sembrava proprio il tipo.
    Alla fine, comunque, si andò a sedere sul piedistallo della statua, silenzioso, limitandosi ad osservare tutti i presenti.
    Quando Jesse si avvicinò a Ryan, il ragazzo inarcò un sopracciglio, ascoltando attentamente le sue parole, rimanendo però rilassato.
    Non può essere, conosco tutti loro da cinque anni, mentre Abi la conosco da... sempre. Certamente ti sei sbagliato. Magari è una sostanza simile come colorazione. Che ne so, hai presente quelle caramelle babbane che paiono una polverina no? Ecco. Tentò di spiegargli, tuttavia guardandolo negli occhi, a Jesse fu abbastanza chiaro come il caposcuola stesse cercando di studiarlo per capire se ci si potesse fidare di lui. O almeno, questa fu l'impressione, ma l'opale più grande non aggiunse altro, sollevando lo sguardo verso Harry.
    Anche Noah, poco dopo, fu avvicinato dal prefetto Opale, per una questione che riguardava suo fratello minore, Oliver. Il dioptase inarcò il sopracciglio, soppesando le parole di Jesse e gettando, ogni tanto, uno sguardo al fratello. Non è come credi tu, davvero... Oliver, diglielo. Jesse è okay. E fu in quel momento che il biondino si avvicinò, estraendo con riluttanza le bustine che aveva in tasca. Conteneva delle pillole di colore azzurrognolo, quindi le porse a Jesse. Non so cosa tu pensi che siano, ma sono delle medicine. Medicine per la LES, nello specifico. Non so se tu sappia cosa sia. Nel dirlo, guardò verso l'orizzonte per capire quanto mancasse all'alba effettiva ed il tempo stava finendo, poiché il sole iniziava a far capolino tra le montagne. Adesso dovrei davvero andare. Sospirò, ormai libero di qualsiasi maschera. Mi dispiace che tu abbia pensato si trattasse di qualche sostanza pericolosa, ma non è una cosa che vado a sbandierare molto in giro. Confessò, con un ennesimo sospiro. Noah gli batté una mano sulla spalla. Ma non è necessario c- non riuscì a finire la frase, perché Jesse aveva appena composto un numero, quindi non gli sarebbe rimasto che attendere.
    Uno squillo, due squilli, tre squilli... improvvisamente, una suoneria ruppe il momentaneo silenzio che si era creato. Se Jesse, Aidan o chiunque altro avesse cercato di capire la fonte del rumore avvicinandosi, non ci avrebbe messo molto a capire che il rumore venisse dalla tasca di Abigail che, in quel momento, era completamente ignara di tutto. Estrasse il magifonino dalla tasca ma, ovviamente, vide un numero che non aveva salvato in rubrica. Era da sempre una persona curiosa ed anche gentile, perciò pensò bene che sarebbe stato carino rispondere, capire di chi si trattasse. Pronto? domandò e fin lì sarebbe potuto essere tutto normale, se solo quella parola Jesse non l'avesse sentita distintamente nell'orecchio. Ormai a lui era chiaro a chi appartenesse quel numero, così come fu chiaro ad Aidan. I tre ragazzi, invece, parevano tranquillissimi, credendo che l'amica avesse ricevuto una normalissima chiamata, quindi non batterono ciglio. Oliver, ormai assoldato che fosse solo un ragazzo parecchio sfortunato, fu libero di andarsene, anche perché non voleva venir esposto ai raggi solari.
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    Note Off
    C
    iao ragazzi! La quest va avanti!

    Per non riempire il post di numeri incomprensibili, vi metto i roll qui:
    Jesse:
    - Ottenere la fiducia di Ryan 2+4

    Dunque, di base succede che:
    Ryan non si sbilancia, tuttavia guardandolo Jesse si rende conto che il caposcuola lo stia studiando.
    Quando Jesse chiama il numero misterioso, risponde Abigail senza nemmeno accorgersene -non capisce che è Jesse, per ora. Nessuno sa di quel numero tranne voi due, quindi decidete come agire. Ora Harry sta seduto sul piedistallo della statua ed Abigail gli è affianco, mentre gli altri sono tutti in gruppo.

    1. Le scadenze cadono di tre giorni in tre giorni, ma potrebbe capitare -nel caso postiate prima- che lo faccia anch'io;
    2. Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni ed una mezza azione (Regolamento quest);
    3. Potete convertire gli exp fino al vostro primo post;
    4. Vi chiedo, inoltre, di farmi uno spoiler riassuntivo che dovrà contenere: Statistiche, gli slot con gli oggetti, il vostro outfit ed eventuali azioni da voi svolte, leggerò sempre i vostri post ma mi sarà utile per avere un'idea d'insieme;
    5. Dare eventuali ordini ai PNG, conterà come azione;
    6. I PNG sono mossi da me, quindi voi potrete chiedergli oppure ordinargli qualcosa, ma non in maniera autoconclusiva

    SCADENZA VENERDÌ 19 FEBBRAIO ORE 22:00



    Andate in pace e possa la fortuna sempre essere a vostro favore
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    Edited by Giadì - 18/2/2021, 11:40
     
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    Come già detto prima, Aidan si trovava lì per puro caso. Mica lo sapeva che lì la gente spacciava. Non aveva mai provato droga del genere. A volte qualche sigaretta, ma molto molto raramente. Canne? Mai provata, figurarsi la scream&comediaminesichiama. Non conosceva cosa comportava assumere quelle cose ma, se si trattava di droga, sicuramente non faceva bene. Quindi era più che giusto cercare di capire che cosa stavano combinando e soprattutto perché Harry aveva quella bustina in tasca.
    Aidan comunque consegnò il foglietto a Jesse e si tenne vicino a lui, con la bacchetta stretta in pugno. Non aveva voglia di combattere, a dir la verità, quindi sperava si calmassero un po' tutti.
    Il Dioptase ascoltò ciò che avevano da dire quei ragazzi, dopo che Jesse spiegò quello di cui era venuto a conoscenza ma non parlava. Sentendolo parlare, Oliver sembrava sincero. Non sapeva che tipo di malattia fosse ma non ebbe il coraggio di chiedere. “Pensi stia dicendo la verità, Jesse? A me sembra sincero” Sussurrò al compagno, osservando il ragazzo voltare lo sguardo verso il cielo.
    Poi però, sempre Jesse, decise di chiamare il numero scritto su quel foglietto. 'Ottima pensata, Lighthouse'.
    Attese quindi che Jesse digitasse quel numero e appena toccò il bottone della chiamata, tese le orecchie, avvicinandosi al cellulare dell'opale, per cercare di sentire qualcosa. In quello stesso momento suonò un altro cellulare ed Aidan si voltò verso la provenienza di quel suono. Vide Abigail prendere il cellulare e rispondere.
    Non riuscì ad ascoltare la voce dal cellulare di Jesse ma non poteva essere una coincidenza che nello stesso istante in cui Lighthouse avviasse la chiamata, Abigail ne avrebbe ricevuta una. Un ghigno si disegnò sul volto di Aidan, mentre osservava la ragazza tanto carina e gentile. “Oh ma guarda, Jesse. Abbiamo scoperto a chi appartiene quel numero.” Disse, parlando solamente a Jesse. Incrociò le braccia al petto, tenendo lo sguardo su Abigail, restando però accanto al'opalino, pronto a qualsiasi cosa sarebbe successa. Non disse esplicitamente di chi era il numero, avrebbe deciso Jesse se rivelarlo o meno. Quindi era lei la persona che prendeva gli ordini e tutto il resto. Era suo, il numero in quel foglietto.
    Aidan Hargraves

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    Non fa nulla di particolare, in questo post. Rimane accanto a Jesse ed osserva Abigail. Sempre con la bacchetta stretta in pugno
     
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    Jesse Lighthouse | Black Opal
    Jesse ed Aidan si erano ritrovati in mezzo ad un gruppo di ragazzi più grandi, la classica situazione che finiva bene solo se c'era un'interesse sessuale di mezzo. E se eri disposto a fare il passivo (?).
    Jesse in effetti lo sarebbe anche potuto essere, non fosse stato fidanzato, ma il problema era che gli altri avevano ben altre mire, anche interne al gruppo stesso. Per una volta, dunque, Jesse non era il più forte presente.
    "EHI! Erik non è un'idiota" protestò lui, additando Harry "E SA BENISSIMO CHE BABBONATALE NON ESISTE!" fece ancora presente, furibondo "Solo... non glielo ricordare troppo... E COMUNQUE E' IL MIGLIOR PARABATAI E PREFETTO SI POSSA DESIDERARE... senza offesa per i presenti... me escluso!"
    Non era esattamente l'arringa della vita, ma almeno non era un sproloquio come il precedente per la bottiglietta, era già qualcosa no? Jesse, in vero, ne era abbastanza soddisfatto, ben conscio dei propri limiti retorici, che infatti si videro anche poco dopo, quando cercò di convincere Ryan e questo, per lo stupore di esattamente nessuno, preferì dar fiducia agli amici di una vita, che al disagiato più giovane "Uh sì... però sai... anche le persone cui vogliamo bene fanno cose cattive... sì insomma, prendi Blake" ecco, no, decisamente non andava preso Blake! "Insomma... è un bravo ragazzo, è un ottimo amico" se amavi essere calpestato e trattato come uno zerbino "Però... sì, insomma, è Blake... prende fuoco a caso, si arrabbia per niente e... sì insomma, si droga e tutte le altre cose... e nonostante lo faccia resta una brava persona, un bravo amico e una persona a cui io voglio comunque un mondo di bene" provò lui, incassando per la vergogna il collo tra le spalle, fissando l'altro dal basso verso l'altro, a tratto supplice, forse perché lo abbattesse.
    "Però... se la vuol fare vedere ad Olwen, credo sia perché non crede sia una caramella, vero?" chiese comunque, cercando lo sguardo della biondina "Se vuoi... sì, insomma... la guardo io... sì, cioè, sono il miglior amico di Blake: l'ho visto farsi di tutto... e no, io non mi sono fatto di niente: ho troppa paura che mi becchino e non possa più fare l'accademia militare... ma so riconoscere della droga se la vedo ecco..." tentò lui di dire, sperando che la povera Abigail si trovasse così in difficoltà da esser costretta ad ostentare la bustina e concedergli di darci una lunga occhiata, del resto più passava il tempo più lui la trovava sospetta, anche se non quanto il fratello di Ryan.
    'Cavolo....' quando vide le pasticche si rese subito conto non fossero ciò che cercava, ma quando l'altro disse perché avesse quelle sostanze dentro, Jesse sbiancò "Hai... il Lupus... eritemacoso sistemico?" era eritematoso, ovviamente, ma, forse in onore dello snaso (?), il prefetto aveva cannato il primo aggettivo, accompagnando quell'affermazione con i suoi enormi occhioni scossi, che osservavano il giovane vedendo in vero un altro studente, anzi, un ex-studente.
    "Scusa... è che... ho visto che ti sei agitato e pensavo... sì, insomma, fosse come l'altra bustina... non volevo..." e a quel punto strizzò gli occhi, riprendendo fiato "Perdonami" concluse, voltandosi e quasi scappando via, salvo poi fermarsi di colpo "So che in america... stanno studiando delle nuove terapie magiche... so che... so che fanno miracoli... magari... magari prova a sentirli ecco" suggerì infine, cercando di lasciarsi alle spalle la tristezza e focalizzandosi invece su cosa stava accedendo in quel luogo.
    Non rispose ad Aidan, non avendone minimamente la forza ed avendolo comunque già fatto coi gesti, e rimase con lui quando gli propose un numero 'Centro!' pensò lui, sentendo il cuore saltare un paio di battiti quando sentì la voce della biondina, ed altri dieci minimo (sì, in pratica andò in arresto cardiorespiratorio!) quando colse la falla anche Aidan.
    "Eh, uh, chi?!" squittì lui, chiudendo bruscamente la chiamata e spegnendo lo schermo col tasto laterale per non far vedere cosa stesse facendo: tenendo da mesi un piede in due scarpe (citofonare Vesper e Barnes), il ragazzo aveva sviluppato qualsiasi dote stealth per riuscire a sentire i due senza indispettire l'altro, sicché si trovò in quelle dinamiche senza manco accorgersene, guardandosi poi intorno, cercando di capire cosa fare.
    'Merda, Merda, Merda!' si diceva lui "Dici che è una fortuna che ha risposto Olwen?" propose lui riavvicinando il cellulare all'orecchio, anche se la chiamata era ormai interrotta "Beh, meglio di ensor dai..." si disse da solo, storcendo la bocca e poi annuendo "Sì, ecco, prof, sono qui con Harry, Abigail, Ryan e altri e boh, c'era una cosa strana a terra, non è che può fare un salto?" domandò lui, deglutendo a fatica nel suo soliloquio, annuendo poi convintamente "uh, certo... suonare... fico... certo, glielo passo!" e fu a quel punto che avvicinò Harry per dargli il magifonino "Sì, ecco, il prof vuole parlarti" disse lui, porgendogli l'oggetto e poi spostandosi di lato, approfittando di quel bluff per studiare la statua e vedere come mai lui e Abigail vi fossero così morbosamente attaccati.
    RevelioGDR


    AZ1: supercazzola su lance
    CAR12

    AZ2: Osserva la statua
    Intu 9

    Mezza: mette in blocco il magifonino e chiude al momento giusto la chiamata
    Tec 27 / Des 24


    Coraggio: 25
    Empatia: 12
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 21
    Tecnica: 27
    Intuito: 09
    Destrezza: 24
    Carisma: 12
    (inserisco anche i pp che ho richiesto)


    Jesse indossa una tuta dei marines.
    Oggetti
    1 Scudo in paravibranium;
    1 caramella gommosa;
    1 sfera cangiante.
     
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