"Vecchio bastardo: parto per la missione in Islanda contro la montagna di ghiaccio, vedi di non morire mentre non ci sono"Brugnir per Philipp era ormai come un secondo padre e infatti con essi mentiva sempre: suo padre lo trattava come un dio sceso in terra, di fatto però disprezzandolo per molte ragioni e girando al largo; Brugnir invece lo adorava, nonostante tutto, ma l'unico modo che conosceva per esprimere i suoi sentimenti positivi era tramite gli insulti.
Sì, probabilmente Kenna spesso canticchiava al biondone delle compilation di
Jason Derulo, ma non era quello il punto.
"Ah! Tu vedi di rimanerci secco, invece, così è la volta buona che mi trovo un assistente decente!" ah, l'amore era nell'aria no? Lo sentite?
I due sarebbero andati avanti a lungo, se dalla porta non fosse entrata un'aspirante suicida, e non perché voleva imbarcarsi in una missione molto rischiosa con quasi tutti i suoi pp inferiori al 30 pensandola una gitarella, ma per le parole che scelse.
Philly: lo chiamò Philly.
Ci fu un attimo di gelo nel retrobottega, coi due che si fissarono per un istante.
"Chi cazzo è?" sibilò l'uomo, nel mentre Phil diventava dello stesso colore del gabibbo e si voltava.
"Nessuno." e fu così che fiondò dall'altra parte, aprendo la porta con violenza tramite un calcio.
"CHE CAZZO URLI" disse lui, per coerenza (?)
"NESSUNO TI HA INSEGNATO L'EDUCAZIONE? I morti non parlano!"Un buona frase ad effetto? Forse, specialmente se uscivi da una stanza incazzato con un'alabarda di due metri. Il ragazzo la levò in aria ruotandola sopra di sé, poi la abbatté sulla ragazza e la tagliò in due sul colpo.
O almeno, avrebbe voluto: se lo immaginò, gustò quasi. Il colpo verticale sarebbe stato molto ad effetto, ma forse avrebbe preferito decapitarla e poi prendere a calci quella testolina vuota e bionda fino all'ingresso e lasciarne gli avanzi ai corvi.
Avrebbe voluto, dunque, ma non lo fece.
"Per Odino guercio!" ruggì infatti, lasciando che la lama cadesse davanti alla ragazza, affondando nel pavimento, ma non in lei
"Sei una troia di Jonathan"La fissò con odio, tanto da digrignare i denti, poi posò con violenza l'arma sul bancone
"Fanculo, che cazzo vuoi, mignotta?" chiese lui, affabile anche peggio del solito, al sol ricordarsi di Jon e di quanto avrebbe rotto le palle se gli avesse ucciso una donna
'Verrà tutti i giorni a chiedere sconti' e sapevamo tutti che sarebbe finita così.
Prese il disegno della ragazza ed alzò un sopracciglio
"Cinta..." così almeno li chiamava lui.
La osservò un po', poi osservò il disegno, ancora e andò nel retro.
Brugnir lo fissò perplesso e lui mostrò il disegno
"Ha i soldi." disse solo, quasi rassegnato, prendendo una lama da dieci centimetri in oro dell'anima, procedendo poi a smaltarla ed incastrarla in un manico.
Colorò come richiesto e si procurò anche un fodero ed un laccio di colore appropriati, incantando il fodero con la magia di estensione affinché lei non avesse mai problemi a riporlo incontrando resistenze
'La velocità è tutto'Tornò di là e mostrò la lama alla ragazza
"Noi siamo il meglio" la sguainò, puntandola però in un istante al collo della ragazza
"Ma prenditi ancora certe confidenze e ti sgozzo come un maiale, facendo sentire le tue grida fino l'altro capo dell'oceano" disse, gelido come la lama che premeva sulla sua pelle, che poi ripose.
"Sono 310 galeoni" disse infine, riscuotendo in contati quanto dovuto e lasciando poi andare la ragazza.
"Ci vediamo alla partenza: se io o Jon non ti ammazziamo prima." la salutò infine, lasciandola libera. Per ora.