Aurore Nieto

whoiam nome&cognome: Aurore Nieto
età&luogonascita: 24 Anni 09/05/1996
Saint-Jean-Pied-de-Port Francia
Ex scuola: Beaubatons
professione: Sarta presso Madame McClan
statosangue: Nata babbana
statosociale: Benestante
segnipparticolari: una piccola cicatrice sul braccio destro, scottandosi toccando la parte calda della saldatrice di suo padre, all'età di 5 anni
allineamento: Neutrale Puro
bacchetta: Legno di ciliegio, flessibile, 11 pollici, capello di fata della Gran Bretagna

Aspetto fisico Aurore è sempre stata una ragazza bassa, non supera il metro e sessanta, e da bambina era sempre quella più bassa di tutte, dall'asilo a quando frequentò Beauxbatons.
Non ha mai amato nulla del suo corpo, i suoi lisci capelli biondo scuro li avrebbe voluti ricci e neri, avrebbe voluto essere più alta, il naso lo voleva più sottile, i fianchi...non si piaceva, ecco.
Ma nonostante questo tutti dicevano che invece era perfetta così. Le sole cose che riusciva ad accettare erano gli occhi, blu e molto svegli, e le labbra, sottili e per niente carnose.
Come già detto, però, tutte le persone che la conoscevano dicevano che fosse davvero una splendida ragazza. Beh..se lo dicono loro.
Non ama molto truccarsi, preferisce solo colorire un poco il viso con del fondotinta. Per il resto non usa altri trucchi. Non ha modi di vestire particolari. E' una che mette sempre la prima cosa che trova nell'armadio e a volte non abbina nemmeno i colori.
Per quanto sia una bella ragazza, il suo modo di vestire sempre coperta, mai scollata, mai provocante, non attira molto lo sguardo dei ragazzi, almeno quelli che hanno in testa solamente una cosa sola.
Non ha segni particolari, ha solo una piccola cicatrice sul braccio destro, scottandosi toccando la parte calda della saldatrice di suo padre, all'età di 5 anni.
prestavolto: Mary Mouser

_{I wanna live better days
Never look back and say
Could have been me}

Carattere Crescendo, il carattere di Aurore è cambiato tantissimo: Ha passato tre diverse fasi. Quando era con i genitori, la piccola era molto insicura, timorosa e chiusa in se stessa. Introversa, insomma. Timida, triste e asociale come i genitori. Frequentando i nonni, poi, il suo carattere divenne meno insicuro, ora riusciva a socializzare e a fare amicizia, anche se con pochissime persone. Infatti aveva avuto solo due o tre amiche in 24 anni di vita.
Dopo i fatti accaduti all'età di diciotto anni, il suo carattere si trasformò. Era più decisa, coraggiosa. Ma non era solamente così. Ora che i suoi genitori non le avrebbero più dato alcun disturbo, era diventata più calma, quasi felice. Ora aveva più voglia di socializzare di prima, non rifiutava mai una chiacchierata tranquilla.
Ovviamente anche lei aveva dei difetti. Quello più rilevante era la testardaggine. Era maledettamente testarda. Se era convinta che una cosa era giusta come diceva lei, nessuno riusciva a toglierlo dalla sua testa. Un altro difetto era la sbadataggine. Era molto distratta, e a volte combinava qualche danno anche quando lavorava. Ma riusciva sempre a rimediare. Con il cucito se la cavava bene, era l'unica cosa che aveva preso dalla madre, fortunatamente.
Qando è al lavoro, invece c'è poco da dire. Lei ama molto cucire, anche se è stata sua madre a insegnarglielo e che quindi le capita di pensare a cosa le è successo.
A scuola se la cavava piuttosto bene, non era secchiona ma non era nemmeno l'ultima della classe. Soprattutto in incantesimi.

storia Aurore E' figlia di due artigiani babbani. La madre, Marie, è di Saint-Jean-Pied-De-Port, un paese al confine con la Spagna. Il nonno materno era maniscalco e aveva una piccola bottega nella stradina principale del paese. La nonna invece, era una sarta. Marie aveva preso la strada di sua madre, mentre suo fratello, lo zio di Aurore, aveva imparato il mestiere del padre. La famiglia di Marie era molto religiosa e ogni anno, verso giugno, partivano dal loro paese per il cammino di Santiago de Compostela. Ed era proprio grazie a questo pellegrinaggio che Marie conobbe e si innamorò del padre di Aurore.
Il suo nome è Nicolas Nieto, la famiglia è originaria di Roncisvalle, un piccolissimo paese spagnolo al confine con la Francia, famoso, come Saint-Jean-Pied-De-Port, per il percorso del pellegrinaggio ma anche per la battaglia tra l'impero di Carlo Magno ed i Baschi. Nicolas, però, è nato a Pamplona, nella regione di Navarra. Il padre di Nicolas era un torero mentre la madre vendeva frutta al mercato.
Come già detto, Marie e Nicolas si conobbero durante un pellegrinaggio a Santiago, nel 1993. Nel 1995 si sposarono e l'anno dopo, il 9 maggio 1996 a Saint-Jean-Pied-De-Port, nacque Aurore. Come si poteva immaginare, Aurore è nata in una famiglia con una forte fede cattolica, quasi retrograda.
Per questo motivo molte cose ritenute Taboo, non le scoprirà fino a quando non compirà undici anni.
Dall'età di 7 anni, ad Aurore cominciarono a capitare fatti strani e inspiegabili: Una volta, ad esempio, mentre giocava con una sua amica, fece levitare una palla davanti a tutti. Quando lei lo disse ai suoi genitori ovviamente non le credettero, ma si dovettero ricredere circa una settimana dopo, quando davanti ai suoi genitori la piccola fece levitare un giocattolo che aveva davanti a se. A quel punto, i genitori, vista la loro fede quasi estremista e dopo altre “Attività paranormali” della bambina, decisero di portarla dal parroco del paese. Il prete, non sapendo cosa fare, si limitò a benedirla con l'Acqua Santa. Secondo i genitori la bambina era posseduta dal demonio, ma il prete cercò di convincerli che non presentava comportamenti che facevano pensare ad un caso di “possessione demonica”, ma comunque una benedizione con dell'Acqua Santa, non faceva mai male.
Da quel momento in poi iniziò il calvario per la piccola Aurore.
Tornati a casa, suo padre cominciò a non portarla più a scuola, la madre le insegnò il cucito e lei dovette aiutarla col lavoro da sarta.
Quando lei aveva 8 anni nacque il fratello e quindi Aurore dovette impegnarsi di più con il cucito, costringendola a volte, a fare anche le nottate.
Questa situazione durò fino al compimento di nove anni. I nonni paterni, che si erano trasferiti a Barcellona nel frattempo, non vedevano la loro nipote da molto tempo e non avevano mai ricevuto nessuna notizia, al riguardo. Quindi decisero di andarli a trovare. Quando videro quella bambina pallida, con lo sguardo triste e con gli occhi rossi per via delle lacrime e del fatto che dormiva poco, decisero di portarsi via sia la piccola Aurore sia il fratello. Contattarono i servizi sociali, spiegarono la situazione in cui era costretta la bambina e presero i fratelli in affido. I genitori vennero denunciati alle autorità, condannati e persero anche la patria potestà.
Durante questi fatti, la bambina aveva già compiuto undici anni. E come ogni Strega nata babbana, i nonni di Aurore ricevettero la visita di un mago addetto a spiegare ai genitori babbani tutto ciò che bisognava sapere sulla magia e su Hogwarts. I nonni materni, rispetto alla probabile reazione negativa dei genitori, furono felici di questo. Erano religiosi, sì ma non erano estremisti. Erano curiosi, e ansiosi di scoprire tutto della scuola.
I genitori non sapevano nulla di tutto ciò che era successo e difficilmente lo avrebbero saputo.
Gli anni scolastici passarono fortunatamente senza problemi. Andava bene ed era ben voluta da tutti. L'altra parte dolorosa della sua vita iniziò quando iniziò a frequentare Hidenstone, nel regno unito. Lei dovette trasferirsi a Londra, quindi molto lontano dai nonni e dal fratello, rispetto a quando frequentava Beauxbatons.
Alla fine del terzo anno, mentre era intenta a tornare dai nonni, ricevette una chiamata. Erano i suoi genitori che non sentiva da molti anni. Le avevano detto che i nonni erano morti ed il fratello se l'erano portato di nuovo nel paesino francese. Erano tornati, avevano ucciso i nonni e si portarono via il fratello. E oltretutto volevano che lei abbandonasse subito la scuola e la magia, o l'avrebbero uccisa. Avevano intenzione di bruciarla, come facevano con le streghe nel medioevo.
La ragazza non si fece intimorire. Anzi, da quando sentì la voce dei genitori, della notizia della morte dei nonni e delle minacce ricevute dagli stessi genitori, un lampo d'odio scattò nella sua testa. Aurore si smaterializzò direttamente a Saint-Jean e raggiunse i genitori. Li avrebbe voluti uccidere, ma la polizia arrivò prima di loro. Aveva sentito parlare uno dei poliziotti: Il giorno prima, la donna era rimasta in vita ma morì qualche ora dopo, quando vennero ritrovati i suoi nonni riuscì a riferire i nomi e il luogo degli assassini. Vide i suoi genitori uscire dall'abitazione in manette e trasportati direttamente in galera. Poi venne a sapere che i genitori avevano preparato tutto giorni prima. Perché? Perché volevano di nuovo i loro figli, nonostante non avessero più la patria potestà. Quel giorno fu l'ultima volta che vide i suoi genitori. Non voleva più avere nulla a che fare, con loro.
Lei quindi potè tornare a Londra, con l'eredità modesta dei nonni, riuscì a comprare una casa, continuò e finì l'accademia.
Quando finì gli studi, trovò un lavoro a Diagon Alley da Madame McClan, vivendo a Londra assieme a suo fratello.
Adesso Aurore può vivere la sua vita senza più sofferenze e con tranquillità, con un buon lavoro e il fratello che studia ancora in una scuola babbana di Londra. Naturalmente nessuno dei babbani conosce la storia di quella ragazza e sperava di poterlo dimenticare anche lei, ma purtroppo non era possibile.

_{Nothing Else Matters}

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