Una bionda che non si dimentica facilmente

Aaron&Rebecca

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    Meglio vivere una vita di rimorsi che di rimpianti! Dopo la laurea si era dato comunque allo studio. La sua vita non era cambiata per niente sotto un punto di vista lavorativo, era comunque sempre al san Mungo, ma con mansioni più specifiche, una paga leggermente più alta e con responsabilità maggiori. Inoltre Blake Barnes aveva deciso di passare tutta l'estate a Dubai e quindi aveva anche l'ansia di quel giorno. Ma non di certo per il fratello ma per i membri dell'exalibur. Infondo Blak cadeva come i gatti, sempre in piedi e non c'era sicuramente modo di farlo cambiare. Era contento che non era stato bocciato ed era anche contento del fatto che nonostante alcune materie da recuperare, le cose, comunque, fossero andate nel verso giusto. Infondo dopo tutte quelle punizioni prese per un comportamento da piromane nato - cominciava a pensare che davvero lo fosse - non poteva aspettarsi più di quello che era successo. Sorrise appena vedendo un messaggio della sua migliore amica sul telefono e poi rispose al gruppo insieme anche a Blake. Erano fortunati entrambi ad avere una persona come Annie in casa. Era contanto che si fosse trasferito da lei e la convivenza stava andando più che bene. Sorrise ancora alla risposta di quel diavoletto e poi levò il telefono mettendolo nelle tasche dei jeans scuri che indossava, si rimise apposto il colletto della camicia bianca e poi entrò nel canto della sirena. Aveva voglia di una birra prima di ritornare a studiare. Cavolo, certo ovviamente di tanti posti proprio a Denrise doveva andare per una birra? Si, in effetti era qualcosa di strano, ma infondo sperava di potersi incontrare con una sua vecchia amica di li. Non si vedevano veramente da un sacco di tempo e quando entrò nel locale la individuò quasi subito, era mora, bassina, magrolina. Andò da lei la salutò. Oh Emily! Non sei invecchiata neanche di un giorno! Complimenti ti trovo benissimo! Era una sua vecchia amica dell'università ed avevano fatto anche Hogwarts insieme, erano sempre stati legati dalla passione per la medicina e quando lei era partita per l'Europa, Aaron si era ripromesso che ogni volta che fosse tornata a Denrise si sarebbero incontrati e quindi eccoli li. La ragazza gli portò le braccia al collo mettendosi in punta di piedi e salutandolo come si doveva. Si accomodarono entrambi al tavolo e dopo una breve chiacchierata Aaron si alzò, da bravo genitluomo quale era ed andò al bancone per ordinare due birre, bione e belle fresche. Posso ordinare a .... Perse un battito. Ma quella era...Rebecca? Chiese ad alta voce attirando l'attenzione della ragazza biondissima che aveva vicino. Non ci poteva credere! Le diede una rapida occhiata. Si era fatta ancora più bella!
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    Stava lucidando diversi boccali di birra, durante un suo turno extra. Jon non l'aveva presa bene che lei avesse saccheggiato la loro dispensa per l'equipaggio, ma oramai non ci poteva fare assolutamente nulla, eppure quasi per redimersi, gli aveva proposto di fare turni in più senza che dovesse pagarle gli straordinari. Il fatto era che non le pesava affatto, anzi le piaceva lavorare lì ed, oltretutto, Jonathan sapeva essere affascinante, per quanto si comportasse come una grandissima testa di cazzo, il più delle volte. Ma dal momento che, nonostante tutto, la pagava, non si faceva problemi. Inoltre aveva introiti ulteriori per lavori speciali a chi li richiedeva. Sbuffò appena, poiché un boccale presentava una macchia a dir poco ostinata, ma non si diede troppo pensiero, i denrisiani bevevano ovunque, pur di bere. Tuttavia, era distratta da quella macchia, che non si accorse dell'arrivo di una sua conoscenza, finché una voce familiare non la approcciò, chiamandola per nome. Rialzò la testa, puntando le iridi su quelle del giovane, rimanendo per un attimo senza parole, prima che un sorriso spontaneo le comparisse sul volto. Aaron Barnes. Pronunciò il suo nome assaporando ogni sillaba in tono malizioso, dandogli un'altra occhiata. L'uomo del momento! Aggiunse, riflettendo. Sì, insomma, aveva sentito di ciò che era successo a Dubai e, nonostante fossero passati diversi mesi, non era un qualcosa facile da dimenticare. Nemmeno per chi non ci aveva avuto nulla a che fare. Sì, tengo d'occhio twitter, nonostante io tecnicamente sarei Denrisiana. Ma sono tutti troppo antiquati qui. Affermò, lucidando il bancone senza un reale motivo, più per tenere occupate le mani. E lei chi è? Indicò la ragazza che sembrava proprio essere con lui, anche se non li aveva visti insieme. Insomma, aveva un intuito niente male. Gli sorrise. Cosa volevi ordinare? Offre la casa annunciò, abbassando la voce. E visto che oggi Jonny non c'è, direi che posso anche prendermi una pausa. Mi sostituisci tu? Poi si rivolse, quindi, ad una collega un po' bullizzata da Jon.
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    Meglio vivere una vita di rimorsi che di rimpianti! Tutti avevano dei segreti o comunque qualcosa di non detto, tutti avevano una persona nel proprio cuore che avevano conosciuto tempo a dietro, magari d'estate e senza alcun senso ed alla fine mai più rivista. La persona di Aaron, in questo caso, si chiamava Rebecca Wager. Le diede una rapida occhiata, forse molto poco rapida, in effetti e si ritrovò a sorridere come un cretino. Era felice di vederla e quando disse che era l'uomo del momento Aaron scosse il capo e sbuffò. No ti prego, preferito che non leggessi twetter e che rimanessi all'oscuro di tutto quello che è successo! Ma grazie per le congratulazioni per la mia laurea! Le ho apprezzate molto! Ecco, quel bancone era dannato, stava succedendo la stessa cosa che era successa con Liv molto tempo prima. Liv. Chissà dove era finita, chissà dove era andtaa e chissà se stava bene. Lei che aveva sentito le sue ultime parole per Blake quando lui pensava di morire. Non poteva davvero crederci che adesso, entrando nel canto della sirena, non ci fosse più. Ma non voleva sentirsi malinconico, quindi aveva deciso di accantonare quel suo pensiero e tornare, con lo stesso tono sarcastico che aveva usato per farle notare che non aveva ricevuto nessun tipo di auguri da parte sua nonostante avesse letto che quel putiferio era accaduto alla sua lauea, alla ragazza bionda. Però, vedo che sei cresciuta benissimo anche fuori da Denrise! Perchè con lei era così sciolto e disinvolto? Perchè non rusciva a fare lo splendido anche con Evelyn in quel modo? Aveva veramente un nervoso addosso quando sentiva di essere impacciato che si odiava da solo. Ma comunque con Rebecca c'era un altro tipo di confidenza... forse anche troppa confidenza. Quella? Una mia vecchia compagna di università! Ma niente di che insomma! é fidanzata, è felice e penso che stia chattando da un'ora con lui! Aggiunse poi ridacchiando. No, non esiste, stasera offro io! Scosse il capo alla sua affermazione. Se non erro sono io l'uomo della coppia! Era strano rivederla dopo tutto questo tempo. Si può spaere che fine hai fatto? Dove sei stata? Chiese poi interessato ed accomodandosi sullo sgabello del canto della sirena. Addio amica dell'unviersità, Rebbecca ha il figa power incorportato ed Aaron, che ultimamente è avvezzo a vari vizi di sesso, non si sarebbe schiodato da li neanche sotto pagamento! E perchè lavori in questo posto? No, Aaron Barnes non era un fan del canto della sirena, anche se sapeva che li ci lavorava, di tanto in tanto anche Markab. Ecco, adesso si che aveva bisogno di bere, perchè ogni volta che pensava a quel ragazzo il suo coso rispondeva alzandosi?
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    Rebecca Wagner

    Ti devo ricordare che non ho il tuo numero, macho man? Iniziò, anche se non era offesa; stava solo ricambiando con la stessa ironia. Avrei potuto scriverti su twitter, instagram, facebook o quello che è? Sì, ma ero sicura che non mi avresti mai risposto, hai così taaaanti follower che ti riempiranno la casella ogni giorno. Aggiunse con noncuranza ed un sorrisetto strafottente, continuando a lucidare un bicchiere sebbene fosse decisamente pulito, ormai. Ma non è mai troppo tardi. Concluse, allungandosi sopra il bancone e lasciandogli un casto bacio sulla guancia. Beh, congratulazioni. Ora non sei più un tirocinante sottopagato, spero! Ironizzò. Sapeva che sottopagato o meno che fosse, aveva abbastanza soldi guadagnati altrove per preoccuparsi di non essere adeguatamente retribuito al San Mungo. Non perse il sorriso nemmeno una volta, cercando di ricordarsi quand'è che lo avesse visto, prima di allora. Ma era passato così tanto tempo che proprio non si ricordava l'ultima volta che avevano condiviso qualche momento. Alla fine, decise di lasciar perdere il boccale per concentrarsi esclusivamente sul biondino che le era apparso davanti casualmente dopo davvero molto tempo che non lo vedeva.
    Mh? fece, sollevando la testa e scuotendola appena. Andiamo, in fin dei conti sono venuta qui piuttosto da giovane, prima di iniziare Hogwarts, in effetti. Il suo sorriso cambiò leggermente, facendosi appena più triste. A quei tempi, tutto sembrava andare bene, sua madre era viva e se la cavavano, ora invece era sola al mondo, dal momento che proprio non sapeva di avere un fratello a poca distanza dalla locanda, precisamente assunto come docente ad Hidenstone.
    Un'altra occhiata venne concessa all'amica di Aaron, prima che il suo sorriso tornasse alla normalità. Non si sta con il cellulare mentre si è in compagnia! La rimproverò da lontano -senza farsi sentire- ma poteva capire che non potesse fare a meno di sentire il suo ragazzo, anche lei era così quando... Luke era vivo. Sospirò. Poche persone sapevano di quella storia che preferiva tenersi per sé.
    Wow, Aaron Barnes è davvero generoso come ricordavo! Sono estasiata dalla tua bontà. Esclamò, prima di decidere di prenderlo un po' in giro. Che tu sia l'uomo, lascialo decidere a me. Stavolta lo disse in un sussurro e con uno sguardo malizioso, mentre lasciava la sua postazione al bancone per andarsi a sedere su uno sgabello affianco a lui, decidendo in autonomia di prendersi una pausa. Comunque se offri tu, Jon ne sarà certamente contento. Non gli piace perdere soldi, già mi sono beccata uno stupeficium da lui, poco tempo fa. Lo raccontò come se nulla fosse, come se l'altro non avesse usato uno schiantesimo contro di lei.
    Sono stata parecchio impegnata, a dire la verità, tra il lavoro ed altre cose... poi non molto tempo fa sono partita insieme ad alcuni altri denrisiani per una missione, è stato assurdo. Anche quello lo raccontò come se non fosse nulla di che, sebbene avessero rischiato grosso, nella prima parte della loro permanenza all'isola di Papua. E guarda che lavorare qui non è così male, sai. Non mi lamento, potrebbe andarmi peggio. Jonny è burbero e scontroso, ma sotto sotto è un tenerone, ne sono sicura. Sorrise pensando al suo capo che quel giorno non era lì. Fece una pausa, sporgendosi verso l'uomo, ritrovando il suo sguardo malizioso. E tu, Aaron? Cos'hai fatto tutto questo tempo, oltre a diventare schifosamente ricco?... Più di quanto non fossi già, voglio dire. Aveva avvicinato il proprio viso al suo di parecchio, mentre una mano di Becca era andata a posarsi sulla coscia di lui con fare assai provocatorio. In fondo, lei oltre ad essere socievole, non si faceva molti problemi ad essere provocante, così come dimostrava il suo vestiario. Inoltre... non dovresti tornare da lei? Indicò la ragazza sua amica col pollice, mentre le parole furono pronunciate in un sussurro ad un soffio dalle sue labbra, gli occhi chiari incatenati a quelli altrettanto chiari di lui. La mano prese ad accarezzargli la coscia con lentezza e sadismo quasi. Ma dimmi... qual buon vento ti porta in questa locanda? Un uomo come te potrebbe permettersi i migliori pub o ristoranti di lusso, quelli con le tovaglie che costano più di casa mia, le sedie imbottite ed i camerieri alquanto servizievoli...
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    Aaron Barnes
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    Di Aaron c'era da dire una cosa fondamentale: non era una persona che parlava molto in generale e parlava veramente poco di se. Non era un grandissimo amante delle chiacchiere da bar, lui preferiva seriamente ascoltare, preferiva essere una persona diligente e parlare solamente quando era strettamente necessario o comunque quando, effettivamente, sapeva molto bene quello che diceva. Aveva sempre ammirato molto le persone come Rebecca, quelle che facevano amicizia anche con l'aria inanimata e che riuscivano a stare a loro agio sempre e comunque. Lui si sentiva sempre inadatto e semplicemente cercava di evitare qualsiasi tipo di contatto con il genere umano, tanto che oltre al suo lavoro da imprenditore, che gli portava già via parecchio tempo, faceva anche il medico, un altro lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Quella ragazza, era stata una ventata d'aria fresca quando si erano conosciuti ed adesso di nuovo, aveva avuto la stessa sensazione. Rise quando gli disse che non lo aveva contattato perchè non avrebbe mai avuto una risposta!Hai ragione! Anche perchè i miei profili vengono curati da un tizio laureato e pagato per fare questo! Ammise poi come se fosse la cosa più normale del mondo! Diciamo che quello accadeva sopratutto per Twetter in quanto ci lavorava anche e pubblicizzava anche i suoi Hotel,ma comunque si, riceveva un sacco di commenti, mi piace e messaggi quindi aveva fatto bene ad evitare di scrivergli per telefono. Allora che aspetti? Prendi il telefono e segnati il mio numero, oppure dammi il tuo! Magari una sera ti offro una cena! Aggiunse poi ridacchiando prima di osservarla un pò meglio. Non era cambiata veramente di una virgola, era sempre la stessa Rebecca bella e sorridente che aveva conosciuto. Eppure, quando parlava di determinate cose, aveva sempre un velo di tristezza su quel bel viso. Non glielo fece notare,ma lui lo notò. E te la vuoi scampare con un semplice congratulazioni? Chiese poi sorridendo un pò imbarazzato quel quel contatto fisico buttato li con tanta leggerezza. Ecco un'altra cosa che caratterizzava il maggiore dei barnes: Aaron non era per quelle dimostrazioni d'affetto così spontanee, lui proprio non ci riusciva ad essere una persona completamente disinibita, a parte sotto effetto di tanta, tanta sambuca. Comunque cercò di non pensare al rossore che sicuramente apparì sulle sue gote e si concentrò su quello che la ragazza raccontò con una nonchalance che fece leggermente inclinare il viso del ragazzo. No no no... aspetta. Il tuo capo ti ha lanciato uno schiantesimo perchè hai fatto cosa? Per chi? E dove siete andati in missione, e sopratutto quale missione? E si, poi ci torno li... ma... E quel turbinio di domande furono interrotte da una Rebecca troppa audace per un Aaron troppo timido. Si morse il labbro. Certo era timido ma non era una persona che non si faceva rispettare o comunque che non faceva mai la prima mossa, anzi, a volte era meglio che non la faceva visto e considerato che alla fine riusciva a fare solo danni a se stesso. Posò lo sguardo sulla sua coscia ed in particolar modo sulla mano della ragazza. Si, ultimamente non riusciva neanche lui a darsi una regolata e forse era proprio quello il problema principale del giovane medimago. Il fatto che non faceva altro che mettersi confusione in testa invece di schiarsi le idee. La lasciò fare e si voltò completamente verso di lei ridacchiando per la sua domanda. Mi sono laureato, ho comprato un secondo Hotel a Dubai, cerco di essere un fratello maggiore che somigli il meno possibile a mio padre ed il più possibile ad una persona responsabile e... beh...mi sono lasciato con Katrina e... la mia vita sentimentale comunque non è migliorata molto! Si bevve il calice di birra che gli arrivò quasi tutto d'un sorso e poi si avvicinò alle labbra rosa della ragazza. Oh...so per certo che qui, lavorano le cameriere più servizievoli dell'isola! Infondo si era scopato anche Liv li dentro no?
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    Rebecca Wagner

    Ma sentitelo! Aaron Barnes ha addirittura qualcuno pagato per curargli i social, che snob! Commentò, con tono divertito, ammiccando all'uomo d'affari, sorridendo. Rebecca si adorava, non era una di quelle persone con problemi di autostima, lei si vedeva bella e le andava bene così, indipendentemente da cosa pensavano gli altri... e il fatto che fosse così socievole, sicuramente la aiutava ad essere più sciolta e naturale quando c'era bisogno di parlare con qualcuno! Forse anche per quello Jon l'aveva assunta? Magari il suo secondo lavoro, richiedeva una particolare spigliatezza che lei possedeva. Inoltre, ora aveva capito che non era bene scherzare con le cose del suo capo e che non far pagare qualcuno, era il peggior torto che gli si potesse fare. Oh sì, lo aveva imparato a sue spese!
    Alla sua richiesta, ghignò. Ecco a lei, signor Barnes. Gli allungò un foglietto di carta ruvida con scritto, in una calligrafia minuta, delicata ed elegante, un numero di telefono di un grazioso color pesca. Spero che la cena tu non me la voglia offrire qui! Ridacchiò, per quanto là mangiasse bene... ma poteva certamente mangiarci ogni giorno, aveva bisogno di qualcosa di diverso! Cambiare aria. Sorrise per l'ennesima volta, abbracciando il ragazzo con lo sguardo, osservandolo da capo a piedi per quanto glielo consentisse il bancone.
    Mmmmh il cliente ha sempre ragione, quindi forse dovrei impegnarmi di più per farti capire quanto io sia felice per te, nonostante quello che vi è successo... il suo fu un sussurro malizioso, accompagnato da un successivo ammiccamento.
    Non gli fece notare quant'era carino quando arrossiva, anche perché non ce ne fu il tempo, visto ciò che la bionda raccontò. E lo fece con una tale disinvoltura...
    Aggirò il bancone, posandogli quella mano furba sulla coscia.
    Dunque, qualche giorno fa siamo partiti con altri denrisiani per Papua Nuova Guinea.... assurdo! Magari un altro giorno ti racconto i dettagli, fatto sta che ho preso in prestito le provviste del Canto per sfamare l'equipaggio e, insomma, non l'ha presa proprio bene... ridacchiò ancora, coprendosi appena la bocca con la mano libera. Non ce l'aveva affatto con Jonathan -strano ma vero-, forse anche grazie a quella sua indole così tranquilla e spensierata che poco c'entrava con l'essere così burberi dei denrisiani, anche se era un po' il suo modo per combattere la cosa. Aveva dovuto impegnarsi per farsi accettare dagli altri e ancora non ci era riuscita, non con tutti. Sospirò. Ma non fa niente, non sono arrabbiata con lui. Aggiunse, scuotendo la testa, ora più concentrato sul movimento della propria mano che carezzava la coscia del giovane con lentezza esasperante, stringendola appena. Ti sei dato da fare vedo... e come sta il piccolo di casa? Si stava riferendo a Blake, l'unico fratello di Aaron -per sua fortuna. E con Katrina cos'è successo? Il suo tono si fece un po' più acido, quasi Becca fosse completamente cambiata in un secondo. Ti dirò, quella ragazza non mi è mai piaciuta, non la vedevo adatta a te. E nel dirlo, avvicinò ulteriormente i loro corpi, riprendendo quella specie di massaggio.
    Servizievole? Io? Come ti permetti? Il suo tono era palesemente sarcastico, infatti sottolineò quella frase sfiorandogli il cavallo dei pantaloni con le lunghe dita affusolate. Beh, dovremmo scoprirlo insieme, cosa dici? I loro visi ormai erano vicinissimi e la bionda decise di farsi più audace. Avvicinò il viso a quello di lui -ulteriormente, quasi distruggendo le distanze- e gli lasciò un bacio carico di promesse all'angolo della bocca, avvicinandosi come se avesse intenzione di abbracciarlo e quindi avvicinando il proprio seno al suo petto. Jonathan non c'è, perciò... si allontanò, enigmatica, tornando dietro al bancone e avvicinandosi a quella che era la porta della dispensa. Aveva addosso un paio di pantaloni molto aderenti che mettevano in mostra il sedere sodo, abbinati ad una maglia che poco lasciava alla fantasia di chi guardava e, a completare il tutto, un semplice grembiule bianco. Un sorriso smagliante si dipinse sulle sue labbra, mentre le dita si chiusero attorno alla maniglia della porta. Hai mai visto la dispensa? È molto spaziosa, sai... lo provocò, guardandolo. Sperava che avrebbe deciso di seguirla, perché un po' di sano divertimento le sarebbe servito, in quella giornata a vedere solo buzzurri ubriachi e noiosi.
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    Aaron Barnes
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    Se ad Hogwarts qualcuno gli avesse detto che da grande avrebbe riscosso così tanto successo con le ragazze, Aaron avrebbe riso fino a sentirsi male. Doveva ammettere che a quei tempi non se la cavava benissimo e non perchè fosse brutto o poco intelligente ma perchè la sua autostima era veramente minima. Oddio non che adesso fosse al massimo, o comunque per una persona che aveva come termine di paragone Blake, l'autostima non era mai al massimo, ma sapeva di valere qualcosa e da quando Katrina se ne era andata... beh, aveva recuperato tutta la sua adolescenza! Non ci poteva ancora credere, ma era effettivamente così! Lui che comunque era sempre stato un tipo riservato, romatico e sicuramente una di quelle persone che non va con la prima che passava, da quando il suo culetto non era più vergine e da quando Markab era entrato in quel modo prepotente nella sua vita, doveva ammettere che si era sciolto un pò. Becca non solo era bella ma era anche oltremodo affascinante, solare, socievole, era una persona speciale e da quando l'aveva conosciuta non aveva mai dubitato della sua amicizia. Ma lei era fatta così, quelle mani che sapeva mettere esattamente dove ogni uomo voleva e non essere mai volgare, non essere mai una delle tante. Aveva un tocco delicato ed elegante. Chissà se anche Evelyn aveva lo stesso tocco? Si morse il labbro solamente per aver pensato a quella cosa e si concentrò sulle parole della bionda e non di certo su quello che stava facendo. Hai idea di che cosa significa ricevere almeno 100 chiamate al giorno, foto di ragazze in ogni dove, fornitori nuovi che chiedono cose, gente che chiede prestiti, persone che ti chiedono se parteciperai o meno alla loro asta di beneficienza, e poi c'è il San mungo che rompe ogni due per tre... ti giuro... se avessero inventato la clonazione, non basterebbero 5 Aaron Barnes per fare tutto! Infatti ci sono le mie segretarie! Le fece l'occhiolino. Prese il biglietto che gli aveva passato e lo mise in tasca al sicuro. Quasi potrei offendermi anche solo perchè hai insinuato una cosa del genere! Aggiunse prima di guardarsi intorno. Chissà come ci era finito lui li! Oddio ma lui era con... guardò verso il tavolo dove si era seduto con la sua amica e lo vide vuoto. Benissimo se ne era andata senza neanche salutare? Scosse il capo ma poi girandosi verso Becca vide la sua amica su di un muro a pomiciare con quello che era il suo ragazzo. Si strinse nelle spalle. Non sta soffrendo la mia mancanza almeno! la fece notare anche alla biondina prima di sorridere di nuovo e tornare alle loro chiacchiere. Era come se il tempo non fosse passato neanche un minuto e la cosa non gli dispiaceva neanche un pò! Ecco si... impegnati di più... perchè non sto capendo bene! Ecco un pò come dr Jekyll e mister Hyde! In quel momento, beh... si sentiva Hyde e non era affatto una cosa buona, ne per lui ne per Becca... o forse per la ragazza si, ma insomma!
    La sua mano sulla sua coscia e stava raccontando qualcosa di terribilmente ansiolitico con una nonchalance che faceva veramente paura, era proprio Rebecca Wagner! Non ci si poteva fare proprio niente. Il suo sguardo era concentrato e interessato a quel racconto infondo Aaron era una persona curiosa ed affamata di conoscenza, sia per le cose serie che per le cazzate assurde, ed in effetti era un ottimo ascoltatore. Ma hai fatto una cosa carinissima! Ma perchè i densieriani sono così...? Lasciò la frase a metà perchè non sapeva esattamente come definirli, infondo lo avevano scaraventato dentro il Tamigi solamente per aver accompagnato il fratello vicino ad una nave! Comunque si dovresti essere arrabbiata con lui! Non si fanno queste cose! E ti sei fatta male? Hai bisogno di qualcosa? Era un medimago e la sua indole era quella, non poteva farci assolutamente niente. Ma il tutto venne completamente distolto dalla mano della ragazza che arrivò fino al cavallo dei suoi pantaloni. Aaron posò la sua mano su quella della ragazza e dopo averla intrecciata alla sua se la portò alla bocca dandole un leggero bacio. Non era mai stato un ragazzo troppo espasinvo su quelle cose e farlo così in pubblico, beh, lo faceva sentire violato anche perchè la ragazza aveva stuzzicato la sua curiosità e, se solo avesse abbasato lo sguardo, avrebbe visto l'effetto! Blake? Strano che ancora non lo vedi nella locanda, sta frequentando Hidenstone! Sta bene... insomma tra un atto di piromania e vandalismo, va tutto bene! Le rispose prima di lasciarle di nuovo la mano. Sospirò appena quando sentì il nome di Katrina e ridacchiò alle sue parole. é successo che io volevo fare il grande passo e lei è andata a letto con il primo che capitava... insomma il solito di Katrina. Dopo due anni insieme di completa monogamia è esplosa e si è abbandonata alla sua vera natura! Ed era esattamente quello il punto. Aaron aveva contentuo la natura di quella ragazza fino allo stremo e non era neanche giusto. Ma oramai Katrina era seriamente il passato. Un anno che non la vedeva? Nonostante le cose fossero finite, comunque ho chiesto una pausa, per cercare di capire seriamente, invece lei ha preferito chiudere e basta! Insomma alla fine è stata la decisione migliore, ma non ci ha neanche voluto provare e quindi questa è stata la risposta definitiva a tutto, e l'ennesima prova che Blake aveva ragione su di lei! Ma quanto gli costava dire quell'ultima frase, prese il suo boccale di birra e lo buttò giù tutto d'un sorso. Ed ecco qua che tutto quello che voleva evitare arrivò dritto in faccia a lui. Sorrise vedendola muoversi, posò i suoi occhi di un azzurro ghiacchio sul suo sedere e poili alzò sulla sua schiena. Quando si avvicinò di nuovo e sentì il suo seno contro il suo petto sogghignò. Ma dopo bisogna compilare anche una scheda valutativa? E le vecchie abitudini non si levavano proprio da mezzo no? Infondo non poteva avere la ragazza che voleva veramente - e non so perchè non la poteva avere, ma Aaron è stupido ed aveva deciso così, giusto per farsi un pò male - allora si divertiva e distraeva come poteva. Si alzò dallo sgabello e la seguì in dispensa. Si avvicinò a lei e posò le sue mani sui suoi fianchi. Credo che dall'ultima volta che ci siamo visti.. sei cresciuta parecchio! E non si riferiva all'altezza, ma al suo seno che stava toccando, se la ragazza glielo avesse permesso, si avvicinò alle sue labbra e le restituì lo stesso bacio carico di promesse all'angolo della bocca.
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    Rebecca Wagner

    Parlare con quel suo vecchio amico le faceva bene, era divertente vedere come i loro due mondi fossero a tal punto dissimili. Lei era un'umile denrisiana senza troppe pretese, un lavoro piuttosto modesto ed una casetta piccola ed accogliente, mentre lui era un ricco ereditario con una storia significativa alle spalle, hotel sparsi in tutto il mondo e tanto da raccontare e ciò era un bene perché accresceva il bagaglio segreto di Becca, quel lato di lei veramente femminile, affamato di gossip e desideroso di conoscere ogni dettaglio del mondo, anche se solitamente non faceva domande a nessuno, limitandosi a svolgere il proprio lavoro, qualsiasi cosa esso prevedesse.
    Rise alla sua domanda retorica, scuotendo la testa più volte. No, non so assolutamente cosa significa. Qui nemmeno si può usare la tecnologia! Sbuffò, sincera e chiedendosi come il ragazzo riuscisse a stare dietro a tutto senza impazzire e mandare tutto a fanculo, ma lei era lì anche per questo. Farlo rilassare e fare in modo che non pensasse a quanto potesse stressarlo il suo lavoro piuttosto che il fratellino discolo.
    Ehi, guarda che questo posto non è così male. Il cibo è molto buono ed il personale è... gentile? Ridacchiò, ben consapevole che Jonathan fosse tutto fuorché gentile. Comunque, guardò nella direzione da lui indicata e vide che effettivamente la ragazza sembrava molto impegnata. Quasi quasi vado a chiederle se gradiscono una camera, qualche guadagno extra non ci dispiacerebbe. Rise la bionda, prima di tornare a concentrarsi sull'amico e soprattutto su ciò che stava facendo con quella mano che era chiaro cosa volesse, sebbene fosse molto lenta nel prenderselo.
    Va bene, signor Barnes... sussurrò, continuando quel lento massaggio con la mano, mentre il discorso virò su quanto successo tempo prima con Jonathan, prima della partenza per Papua Nuova Guinea.
    Scosse la testa sorridendo dolcemente alla sua preoccupazione. Sono così... no, non so esattamente il motivo... ma forse dovrebbero scopare un po' di più. Ad ogni modo, non riesco ad essere arrabbiata con Jonathan, è più forte di me. La rabbia non è nel mio dna... e non preoccuparti, come vedi, sto benone! Ma grazie per l'interesse. Gli lanciò un bacio, mentre la sua audacia cresceva.
    Sorrise quando intreciò le dita con le sue e quando le baciò la mano, anche se non desiderava altro che completare quell'accenno di erezione. Quindi decise che avrebbe liquidato in fretta tutto ciò che veniva dopo.
    No, ancora mai visto qui... e che grandissima zoccola, Katrina. L'ho sempre detto. Quella frase le esplose dalle labbra con totale naturalezza, quasi disarmante, senza mai perdere il sorriso. Beh gli adolescenti hanno quasi sempre ragione. Tra tutti i loro complessi, sono gli unici che dicono la verità cruda e senza giri di parole, anche se lo fanno nel modo sbagliato.
    Quindi tagliò il discorso, decidendo di iniziare a flirtare esplicitamente con lui, incurante di tutto ciò che succedeva attorno, tanto era prassi del Canto della Sirena e nessuno si scandalizzava, sempre ammesso che vi facessero caso.
    Non so, magari potrei proporre al capo di usare la tua idea e preparare delle schede per valutare le prestazioni... sussurrò, dirigendosi poi verso la dispensa con lo scopo di portarcelo dentro e fargli dimenticare chiunque all'infuori di loro due.
    Alla fine arrivarono alla dispensa e la donna la apri con una mano, mentre l'altra era avvolta attorno alle spalle di Barnes, invece le loro labbra erano incatenate le une sulle altre. Il ragazzo le aveva baciato l'angolo della bocca, poi lei si era spostata per approfondire il bacio. Chissà se sei cresciuto anche tu... mugugnò, iniziando ad armeggiare con i suoi pantaloni. Era ora di non pensare più a nient'altro che non fosse del sano sesso. Dal canto suo, Rebecca era già abbastanza bagnata.
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    Aaron Barnes
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    Assurdo ma vero, non si ricordava seriamente come aveva conosciuto quella ragazza, sapeva solamente che quando si erano conosciuti, alla fine, erano rimasti sempre amici, ma che non si erano vist per tantissimo tempo per il semplice motivo che le loro vite erano così diverse che neanche poteva esserci, fondamentalmente, una vera amicizia tra di loro. Ed invece, a distanza di tutti quegli anni, alla fine, si erano ritrovati ed Aaron non poteva che essere felice di tutto quello. Rise per quello che disse sulla tecnologia ed alzò le mani in segno di resa quando disse che quel posto non era poi così male ed anzi si mangiava bene. Behs i, non si mangiava male, ma Aaron aveva il palato fine, lo aveva sempre avuto di conseguenza non poteva neanche affermare che si mangiava divinamente, ma discretamente. Non si poteva sempre dire qualcosa di gentile anche se non lo si pensava. Guardò ancora la sua amica e sbuffò. Tanto fa sempre così e poi dice perchè non ci vediamo mai! Effettivamente lo disse con un pò di amarezza. Se doveva stare con il fidanzato, perchè mai gli diceva che dovevano uscire perchè non parlavano da non sapeva quando? Se a lei non interessava, perchè mai doveva interessare a lui? Sbuffò per poi tornare alla sua dea bionda che gli disse che non riusciva ad essere arrabbiata con Jonathan e bla bla bla. Scosse il capo. A lei piaceva lui. Una donna si faceva trattare in quel modo solamente quando era infatuata di qualcuno, se no, non lo avrebbe mai e poi mai fatto. Era qualcosa di incredibilmente vero quello e non poteva che ridacchiare e lasciare che la biondina parlasse e si sfogasse su quel punto. Non lo ripeterò mai più, ma mio fratello ne capisce molto di più di donne di me e forse ci sa fare anche di più! Prese la sua birra e la finì completamente prima di riprendere quel tocco sulla coscia della ragazza. Insomma si, ultimamente si sentiva realmente una puttanella ma Aaron non si era mai divertito in adolescenza e forse non si era mai divertito in generale. Forse stava prendendo quella brutta piega per quello? Ma infodno oramai quel giochetto era cominciato e non si sarebbe tirato indietro anche perchè, la soluzione era concludere da solo. Poteva avere anche un grandissimo autocontrollo, ma non era un robot, era comunque fatto di carne ed ossa. La seguì sempicemente nella dispensa e dopo poco la attaccò con il suo corpo al muro di fronte la porta e si beatò di quel bacio. Si aveva sempre saputo baciare molto bene la ragazzina. Sorrise appena tra le sue labbra mozzicando il labbro inferiore. Direi che puoi scorpirlo quando vuoi... a meno che tu invecchiando non ti sia dimenticata di come fare!La stava sfottendo, la stava prendendo in giro e la stava spronando. Sapeva che i densiriani non amavano essere sfidati su qualcosa ed amavano vincere ed Aaron, in quell'occasione, non vedeva l'ora di perdere!
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    Rise alla sua frase e reclinò la testa verso la ragazza ed il suo fidanzato, ancora intenti a pomiciare contro la dura parete del Canto della Sirena. Ma adesso ci sono io, non ti devi preoccupare... disse in un soffio, ammiccando. Si erano conosciuti diverso tempo prima, anche se non sapeva dire quando. Forse ancora l'anno precedente ed inizialmente doveva essere una semplice botta e via, invece l'amicizia era durata fino a quel giorno, anche se le scopate non mancavano di tanto in tanto, sebbene ciò non minasse il loro rapporto. Avevano entrambi altri interessi, ma ogni tanto non faceva male rilassarsi in quel modo tutto loro. Ma era finito il momento delle chiacchiere, la dispensa era abbastanza grande per ospitarli e quel giorno Jonathan non sarebbe stato presente al lavoro, non aveva il turno, quindi sarebbe stato il momento ideale per agire.
    Oh sì, non dubito che Blake sia molto esperto, quando si tratta di donne. Si passò una mano tra i biondi capelli, continuando quella lenta tortura sulla sua coscia, anche se a volte la sua mente virava su un altro volto, sebbene tentasse di non pensarci e di focalizzarsi sul biondino davanti a lei, riuscendoci alla fine. Si concentrò sui suoi occhioni azzurri e sui suoi folti capelli biondi, sulla linea della sua mandibola e sul suo profumo delicato ma maschile, sui suoi vestiti e sul suo tono di voce. Davanti a lei c'era Aaron Barnes. Un uomo bello quanto ricco... e sicuramente, molto disponibile! Un po' come lei.
    Alla fine lo portò dentro la dispensa, baciandolo e sfiorandolo ovunque con le sue morbide dita, toccando i punti giusti senza però ricadere nel volgare, almeno finché la porta della stanza, non si fu chiusa definitivamente alle loro spalle, allora lasciò da parte ogni tipo di decenza per iniziare a spogliare il ragazzo ed ammirarne il bel corpo. Era eccitante l'idea che potessero scoprirli in ogni momento, quindi Becca lo portò dietro uno scaffale dove entrando avrebbero potuto vederli, ma non abbastanza da mostrare le loro nudità. Barnes, non mi sfidare... replicò in risposta, iniziando ad armeggiare con i suoi pantaloni, mentre le loro labbra ancora non si staccavano, così come le loro lingue, danzatrici di un valzer pericoloso e passionale. Riuscì finalmente a raggiungere il suo scopo facendo calare prima i pantaloni e poi i boxer. Si sedette su un tavolo e lo tirò tra le sue gambe. E così, chiusi in quella stanza, fecero dell'ottimo sesso, sicuramente migliore di quello che la biondina, faceva di solito.
    Alla fine dell'amplesso, Becca lasciò che si sistemasse ed uscì diverso tempo dopo di lui, cercando di destare meno sospetti possibile, sebbene là dentro nessuno badasse a nulla se non bere e mangiare.
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