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.Sam piegò la cartina che teneva in mano comprendendo, finalmente, perché dopo un'ora di camminata non era ancora riuscito a trovare quella bottega. Come durante ogni periodo di pausa, Sam si era rintanato a Denrise per godere della sua natura e del suo clima invitante.
Uno tra i tanti druidi con cui aveva stretto un rapporto di amicizia gli aveva fatto il nome di un certo "Erbe e non solo". A detta del saggio era il miglior posto per trovare degli ottimi ingredienti per pozioni o tisane, nonché composti liquidi di elevata utilità come antidoti o esplosivi. In quel momento Sam ne sapeva ben poco di quell'arte ma, tra le diverse materie che aveva seguito, Pozioni era una di quelle in cui aveva sempre performato bene.
Proseguire a destra, superare la rotonda e continuare dritto. Con quei jeans e la maglietta bianca di marca, diversi denrisiani si ritrovarono a sputare a terra vedendolo passare. D'altronde, il ragazzo di magico aveva solo gli stivali e la bacchetta legata al fianco "Chissà come sta il signor Philip. Dovrei andare a trovarlo."
Le gambe si fermarono di colpo quando sulla piantina si posò una coccinella dorata che, dopo qualche secondo d'attesa, spiccò il volo verso un arco avvolto dall'edera. La presenza di piante significative all'interno dell'architettura gli fece tornare in mente alcuni paesini dell'Andalusia che amava alla follia.
""Lo speziale"" Il capo si ruotò verso il basso nello stesso modo adottato dai canidi nei momenti di incertezza "Non è "Erbe e non solo" ma sembra molto invitante."
Un passo e poi un altro fino ad arrivare all'ingresso. Il tirocinante si sarebbe piegato per cercare di spiare dalla serratura. Voleva origliare? Niente affatto. Tuttavia, era pronto a scommettere di trovare qualche insetto nascosto al suo interno. Due colpi di nocca sul legno e poi l'attesa di un invito ad entrare che, in caso di arrivo, avrebbe portato Sam ad entrare senza esitazioni. La sua attenzione sarebbe stata certamente catturata dalla pianta del giorno.
«Parlato»
"Pensato"
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JASON KRATOS BYRNEDruidoCode ©#fishbone
Era stata una giornata davvero rilassante, per il giovane Druido. Aveva deciso che doveva ritagliarsi un po' di tempo per sistemare i nuovi arrivi in bottega e - soprattutto - dare una spolverata a tutto ciò che aveva necessità di essere spolverato. Era un qualcosa che faceva almeno due volte a settimana, perché non amava vedere i suoi gingilli e la sua merce con della polvere sopra.
Seth sonnecchiava al centro della bottega, godendosi un pochino di fresco che arrivava dal basso, sotto la porta, quel filo d'aria che passava fievole fievole.
Jason si era appena preso una pausa e aveva messo a bollire dell'acqua per la tisana del pomeriggio, quando Seth scattò in piedi, avvicinandosi al buco della serratura della porta e ficcandoci il naso all'interno «Ehi bello, che succede?» - la coda dell'Husky iniziò a muoversi a destra e sinistra, mentre faceva qualche passetto in retromarcia e girava su se stesso.
Questo preannunciò il bussare dell'aspirante auror che venne dopo. Jason sorrise sommessamente, oltrepassando il bancone e facendo una carezza energica al cagnolone che adesso si era messo seduto «E' aperto, avanti.» - disse a gran voce, rimanendo accanto al suo cucciolo per evitare che saltasse addosso all'ospite che stava entrando.
La pianta di quel giorno, che era sui tavoli era una verde aloe che con le sue foglie cascava come fontana sui tavolini adibiti.
«Come posso esserle utile?» - domandò Jason ancora con la mano al collo del cagnolone che ancora scondinzolava felice «Ha paura dei cani?» - domandò con un sorriso gentile, il druido.. -
+1 .Un gap dello spessore di un filo si serrò tra il labbro superiore e quello inferiore mentre le narici ondeggiarono per accogliere quei nuovi odori. Immediatamente il ragazzo si ritrovò trasportato nella sua villa londinese, in una giornata di primavera. Una curva troppo arrogante aveva portato il trattorino tosaerba su un cespuglio verde cinereo, adornato da una corolla porpora, massacrandone le foglie e liberandone il profumo "Lavanda, fresca, ma non ne vedo il cespuglio."
Solo allora, e con estrema semplicità - date le relative dimensioni -, Sam riuscì ad accorgersi della presenza del proprietario. Si trattava di un uomo sulla trentina, dai capelli selvaggi ma affascinanti - come tutto ciò che rientrava nel rustico -. Con i suoi due metri d'altezza e delle braccia che sembravano tronchi avrebbe persino fatto sfigurare il signor Philip.
«Aw, ma che carino» Il tono si alzò d'un'ottava mentre con una serie di piccoli salti il tirocinante auror si posizionò di fronte all'Husky «Ma che bel ragazzone, posso?» Con due occhioni da cucciolo, Sam avrebbe rivolto la sua umile richiesta al negoziante. In caso di risposta affermativa, la mano sinistra sarebbe andata a fare i grattini sul capo del cane. Il ragazzo amava le creature magiche allo stesso modo in cui amava le creature non magiche e molte tra loro erano accomunate dalla stessa caratteristica: Essere grattati in posti che non si possono raggiungere gli risultava molto piacevole.
Dopo quel piccolo momento di euforia, il tirocinante sarebbe tornato in piedi. Per quanto più alto della norma, avrebbe comunque dovuto guardare dal basso verso l'alto il negoziante. L'indice avrebbe raggiunto la punta delle labbra per massaggiarla. Per i ragazzi come Sam riordinare i pensieri richiedeva sempre un grande sforzo «Stavo cercando una bottega chiamata "Erbe e non solo" quando mi sono imbattuto nell'adorabile entrata di questo edificio. Noto diverse pozioni e unguenti alle sue spalle, per caso venderebbe anche ingredienti o strumenti per produrre le pozioni stesse?»
«Parlato»
"Pensato"
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Quando Jason vide entrare il volto giovane di quel ragazzo, sollevò un po' il sopracciglio, rimanendo comunque con un cordiale sorriso sulle labbra.
Che fosse un giovane studente? A Luglio? Eppure Hidestone doveva essere in vacanza, no? Insomma, non si vedevano più quelle orde di ragazzini scalmanati a cercare di prendere da bere al Canto e tornarsene barcollando nelle stanze sperando di non essere scoperti.
Vabbé, non che gli interessasse molto, visto che le sue entrare erano solo ed esclusivamente la cosa più importante che potesse avere in quel momento.
Seth inclinò la testa alle parole del ragazzo, come se il suo tono avesse fatto capire al cane che parlasse di lui.
Jason rise sommessamente, non erano in molti ad avere quella reazione alla vista di Seth, tuttavia ne fu compiaciuto. Alla fine il cagnolone non era altro che un ottimo giocherellone, quando non era infastidito da qualcosa o qualcuno.
Jason tolse la mano dal collo dell'husky «Certo. Seth. Presentati.» - non appena il comando sarebbe arrivato al cane, questo avrebbe sollevato una zampa verso il ragazzo e l'avrebbe poggiata dove poteva, quasi come se si stesse presentando realmente.
Ai grattini dell'aspirante, poi, senza pudore, il cucciolone si sarebbe gettato a terra con la pancia all'aria.
«Il solito ingordo.» - commentò Jason ridendo di gusto.
Non appena quel momento di coccole per Seth finì, Jason tornò attento sul suo da farsi e ascoltò quello che il ragazzo disse. Un attimo perplesso, storse il naso, scuotendo la testa «Probabilmente era la vecchia bottega del druido anziano, ma non credo sia ancora aperta, a dire il vero.» - confermò con leggerezza, poi, scuotendo le spalle e tornando dietro il bancone dove l'acqua bolliva.
«Oh, è nel posto giusto, allora. Per quanto riguarda gli ingredienti per le pozioni, siamo già forniti di tutto, mentre gli strumenti non sono ancora arrivati. Purtroppo la loro manifattura richiede del tempo, ma arriveranno il mese prossimo con estrema certezza. Di cosa ha bisogno, al momento?» - versò un po' d'acqua bollente in due tazze, quindi sollevò gli occhi marroni sull'aspirante «Gradisce una tisana?» - domandò cordialmente al ragazzo, così da ammazzare il tempo per la sua scelta.. -
+1 .Il cuore gli si sciolse in petto quando Seth allungò la zampona. La mano di Sam ruotò a mezz'aria e le dita si schiusero in modo da congiunsero il suo palmo a quello dell'Husky. A giudicare dallo stato del cuscinetto e dalla lucentezza del pelo doveva seguire un'ottima dieta. Se Samuel ne avesse compreso qualcosa di affari avrebbe ricollegato questa caratteristica alla qualità degli ingredienti che era solito maneggiare il druido lì davanti «Oh, sei proprio un tenero, grande Seth» La voce si fece più acuto come se avesse a che fare un bimbo.
«Seth non sembra un nome nordico, o mi sbaglio?» Finì per domandare con quella mancanza di tatto che lo caratterizzava. Solo in un secondo momento, sulla strada di ritorno verso casa, avrebbe preso in considerazione la possibilità che Seth potesse essere un parente defunto o un qualche amico scomparso. Al contrario, in quel momento, l'unico pensiero che gli ronzava in testa suonava come un "Questo signore sembra così gentile e aperto. Forse è per questo che ha dato un nome da straniero al suo doggo."
Stava parlando di quell'animale come fosse una persona perché, per lui, gli animali erano proprio persone. Ad ogni modo, gli occhi si Samuel sorvolarono sul druido per esaminare gli ingredienti alle sue spalle. In quel centinaio di teche e provette, Sam finì per perdersi senza fatica alcuna.
La sua famiglia aveva costruito un impero sulla chimica e sulla biologia. La passione per il nonno per quelle scienze era tale da imporgli di costruire un laboratorio in ognuna delle sue dimore. Assieme a calderoni e simili, era certamente possibile provare ogni tipo di ingrediente. Tuttavia, la terra di Denrise era sacra alla natura e il suo miele era il più gustoso che Sam avesse mai mangiato. Di conseguenza, il suo piccolo cervelletto si convinse che gli ingredienti in quella locanda potessero dare un qualcosa in più alle sue pozioni «In verità ho già un po' di tutto. Tuttavia, credo che gli ingredienti di Denrise possano vantare delle proprietà migliori. Avrebbe un listino? Sono sicuro di essere a corto di Mandragola ma sono troppo sbadato per ricordarmi il resto.»
Alla proposta di Jason le guance si accesero di rosso. Tisane, the e mieli erano i punti deboli del tirocinante «Mi farebbe molto piacere...» Mano tremante ma tesa verso il druido «Comunque mi chiamo Samuel. Samuel Starosta.»
«Parlato»
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Seth era veramente indecente. Jason scosse la testa parecchie volte, sorridente per quella scena, quindi attese che tutta quella messa in scena del cagnolone terminasse. Ora lo guardava per aver un premietto delizioso, da parte di Samuel, ma Jason lo richiamo con uno schioccare di dita e il cagnolone scodinzolando passò dietro il bancone, per mettersi nel suo posticino preferito, lontano dai clienti.
«Non sbaglia, ha proprio ragione. Ma mi sembrava piuttosto azzeccato per questo cucciolone. Stiamo insieme da quando lui era veramente piccolo, si può dire che è come se fosse un figlio, per me.» - rise grave, quindi iniziò a versare l'acqua bollente per poi mettervi il filtro preparato con cura dal druido: melissa, lavanda e menta. Rinfrescante, profumata e rilassante. Ecco qual'era la tisana del giorno.
Lo guardò, avanzando sul bancone la tisana e mettendo un contenitore con lo zucchero e uno con del miele «Io le consiglio il miele, quello di Denrise è molto particolare. Dolce al punto giusto, risalta i sapori di ogni erba messa all'interno di questa tisana.» - quindi prese a sorseggiare la sua tisana «Va bevuta calda per sentire ogni singolo ingrediente. Ah, son curioso se ne riconosce qualcuno.» - rise appena, godendosi quel sorso caldo, poi prese da un cassetto un libricino, con tutto il listino prezzi de "Lo Speziale" e lo poggiò lì accanto «Faccia pure con comodo, non ho alcuna fretta.» - quindi lo lasciò riflettere sulle sue spese e bere la tisana.
«Jason Kratos Byrne. Può chiamarmi come vuole, non si preoccupi.» - e rimase in attesa della sua scelta.. -
.La mano accompagnò Seth fino a quando fu possibile. Il braccio di Sam era lungo ma non abbastanza per arrivare fino al retro del balcone. Con un agile scatto tornò composto come la decenza e il suo allenamento da auror avrebbero richiesto.
Ancora una volta, se Sam avesse avuto una coda ora starebbe scodinzolando. L'acqua calda cadde dalla brocca liberando uno sciame di fumi. A giudicare dal vapore, quel giovane amante di the e miele si fece una vaga idea su cosa avrebbe contenuto il filtro. La composizione di un prodotto simile era estremamente complessa, sia dal punto di vista teorico che quello pratico. Gli ingredienti andavano trattati con precisione e vi erano diverse regole da seguire. Il principale limite prevedeva che tutte le piante nel filtro avessero bisogno dello stesso quantitativo di calore per rilasciare i propri aromi. In caso contrario, la tisana sarebbe risultata amara.
La combinazione di più ingredienti avrebbe reso complicato comprendere il contenuto dal colore. Dunque, l'unica sarebbe stata rifarsi all'olfatto e al sapore della stessa tisana.
Le mani danzarono con decisione verso il contenitore di miele. Le dita avrebbero accarezzato il contenitore fino ad aprirlo. Mezzo cucchiaio di quello che si poteva definire il seme degli dei, per le sue diverse caratteristiche, e poi una serie di giri per unire il tutto «Mi fido di lei» Il vapore perse di consistenza sgretolandosi a mezz'aria. Dunque, Sam seppe per certo che non si sarebbe ustionato bevendo la tisana in quel momento.
Un sorso. Dunque un altro.
«Lavanda e menta, certamente. Tuttavia, non riesco a comprendere gli altri.» L'odore seppe guidarlo fino ad un certo punto ma poi il vuoto. Il tirocinante si sentì in colpa «Mi scuso, è che non sono abituato a sapori così puri.»
La mano libera avrebbe cominciato a sfogliare il listino. I prezzi sembravano estremamente ragionevoli «Mi servirebbero sicuramente un po' di questi. Come anche del dittamo, della lavanda e un po' di aconito. Sono sicuro anche di aver finito la mandragola...» Il suo tono si fece sicuro. Conosceva quegli ingredienti e scommetteva che l'influenza di Denrise avrebbe saputo rendere le pozioni che ne sarebbero derivate ancora più efficaci «Questa tisana è buonissima, complimenti! Comunque, questi sono i galeoni che le devo. Spero di riuscire a tornare quanto più presto possibile» La mano sinistra affondò nella tasca destra tornando in superficie con i galeoni richiesti. Un caldo sorriso e poi l'attesa.
«Parlato»
"Pensato"
NarratoThings die. Some come back©CITAZIONESam vorrebbe comprare
2 Dosi di Mandragola - 6 G
2 Dosi di Aconito - 2 G
2 Dosi di Ingredienti base - 2 G
2 Dosi di Dittamo - 4 G
1 Dose di Lavanda - 1 G
Tot 15 G. -
+1 .JASON KRATOS BYRNEDruidoCode ©#fishbone
Jason era un tipo molto paziente, soprattutto quando si trattava di trattare con i clienti. A loro concedeva ogni singolo attimo per la loro permanenza nella bottega, anche perché piaceva anche a lui la loro compagnia, ma amava ancor di più stupirli con le sue tisane.
Quel ragazzo, era entrambe le cose: si era trovato a caso nel momento della tisana ed era anche abbastanza genuino da rendere piacevole quel momento di lavoro, che diversamente sarebbe stato poco invitante.
Lo lasciò assaporare la tisana, senza star lì a fissarlo, in quanto sapeva quanto fosse brutto sentirsi osservati in un bisogno. E poi, bere una tisana aveva bisogno dei suoi spazi, il bevitore doveva sentire ogni singola ghiandola venir solleticata da tutte le piante che vi erano all'interno e questo aveva bisogno di privacy.
Quando Samuel parlò di nuovo, e Jason gli dedicò l'attenzione meritata annuendo ai due ingredienti indovinati.
«Melissa. Una pianta erbacea dalle proprietà rilassanti. E' utile nelle giornate particolarmente stressanti o quando non si riesce a dormire. E' anche antiossidante, oltre che essere un antivirale completamente naturale. Sono contento che ti piaccia, magari la prossima volta che vieni, ti insegno qualche buona ricetta per le tue tisane, se ti va.» - quando la sua passione per le tisane e le erbe veniva assecondata, Jason non aveva occhi che per quello.
Gli piaceva l'interesse dei giovani verso quella disciplina e credeva fermamente che conoscere le piante fosse anche un ottimo modo per avere una qualità in più sul campo.
Prese il foglietto e iniziò a preparare un sacchetto per ogni dose richiesta, dividendo singolarmente le dosi doppie, nell'eventualità che non servissero insieme.
«Ecco qui, questa è tutta tua!» - gli passò la bustina e prese i Galeoni del conto, quindi gli sorrise «Spero di vederti presto, anche qualora non ti servisse niente e volessi solo bere una tisana e farci compagnia.» - lo congedò, per poi ritornare al suo lavoro..
