Olive Moore

nome e cognome

data e luogo di nascita

orientamento sessuale

ex-scuola

professione

stato di sangue

stato sociale

caratteristica

segni particolari

allineamento

bacchetta

famiglio

maybe see what you like?

♫ Soffre di disturbi alimentari: non riesce a mangiare cibo solido, cerca di gestirsi da sola tra integratori e frullati, ogni tanto riesce a prendersi un leccalecca ma non lo morde.
♫ Soffre di attacchi di panico e ipervigilanza.
♫ Non toglie quasi mai i bracciali, con cui copre le cicatrici rimaste dall'anno di prigionia
♫ Vivere con un poliziotto le ha solo insegnato come non farsi beccare: ha ripreso subito con le droghe per avere un po' di pace, preferisce comunque evitare quelle in endovena.
♫ Ciondola quando cammina, dovuto anche al fatto che ha seguito nessun tipo di fisioterapia dopo che per un anno si è mossa poco e niente.
♫ Canta, suona la chitarra, scrive testi. La musica è la sua vita.
♫ Soffre di incubi notturni ed insonnia
♫ Ha un sonno leggerissimo, si sveglia per il minimo rumore e non dorme mai adeguatamente se non quando si droga
♫ Anche se non le piacciono le Black Devil al cioccolato fuma solo quelle perché erano le preferite di Kit.

Looking awesome

Livs è una ragazza abbastanza alta, 1'73 cm per onor della pignoleria, e leggermente in sottopeso - niente ossa visibili, la pelle è morbida e liscia allo sguardo, tanto da poter far pensare che sia semplicemente costituzione.
Il viso un po' tondeggiante e appena paffuto, con un naso piccolo e appena a patata - rotondo, che le dona quindi un insieme infantile, insieme agli occhi grandi che però non tiene mai ben aperti, le sclera in genere arrossate, lo sguardo perennemente vacuo od annoiato, le iridi cangianti da un grigio scuro ad uno più chiaro che si avvicina all'azzurro.
Ma il viso infantile in genere è circondato da una massa di capelli non da poco, arrivano ormai alle natiche, di un biondo ossigenato male e che in genere presenta invece verso la cute una accenno di ricrescita di 5/10 centimetri. Per quanto al tatto risultino morbidi, non sono curati chissà quanto bene, sia per via del costo dei prodotti sia per il fatto che spesso si alza senza neanche pettinarsi se non con le dita, e anche quando i fili dorati vedono una spazzola, il tic nervoso della ragazza di continuare a toccarseli torna a fargli avere un aspetto trasandato. In genere coprono le orecchie, ma quando decide di scoprirle legandoseli in una coda alta o in diverse treccine messe alla bel meglio, si può notare come siano piccole e prive di buchi.
Le labbra invece sono in genere truccate pesantemente, tra diverse tonalità di rosso che scivolano sempre ad arrivare fino ad un nero intenso, lunghe ma non troppo carnose, sembrano comunque stare bene sul suo volto rendendolo armonico.
Le spalle piccole, sottili, in genere che vanno a stringersi per rispondere a qualche domanda di cui non sa la risposta o di cui magari non le interessa, le mani in genere ricoperte da diversi anelli, lo smalto scuro e le unghie tenute non troppo lunghe, le falangi in genere sporche di qualche colore, i polpastrelli che portano i classici calletti di chi suona un qualche strumento a corda.
Il ventre piatto, le gambe decisamente lunghe che riescono ad attirare non poco l'attenzione.
Dire "vestita" con lei è dire tanto, gonne o pantaloncini a livello inguinale, canottiere aderenti e corte o larghe con i laterali abbastanza aperti da lascia comunque vedere la pelle, le gambe in genere decorate con le calze fino a metà della coscia. Abiti principalmente di pelle, diversi collarini, scapre con un tacco a carroarmato - usato più per il peso che per un sentirsi bassa - le braccia in genere coperte da bracciali.

feeling helpless

Il carattere di Livs è di base instabile e creato da diverse sfaccettature. Ogni singola parola potrebbe creare uno scatto d'ira, farla rimanere male, lasciarla indifferente o farla ridere. Non è sicuramente una persona amabile, più simile ad un gatto selvatico, pronta a graffiare e soffiare contro ogni mano le venga offerta. E' una persona sfacciata, che si comporta prevalentemente in modo maleducato e su alcuni punti di vista può essere l'incoerenza fatta persona. Può stare ore nel più completo silenzio, come ore ad un rave dove non può neanche sentire i propri pensieri. Le piace diversirsi, il caos, non riesce a tenere ordinata la propria stanza come non riesce a tenere ordinata la propria vita. Mentre il suo subconscio cerca affetto la parte più esposta va in tutti i modi a tagliare la possibilità di creare legami. Ed è anche da questo che è partita la sua passione per provarci ogni volta che qualcuno le si avvicina: una volta dato quello che vogliono in genere le persone tendono ad allontanarsi perché non c'è il senso di conquista. E lei mira a questo, non vuole legarsi a qualcuno, non vuole sentirsi vicina a niente. Ha un intelligenza fuori dal normale ma finge stupidità, o semplicemente resta in silenzio, non vuole apparire interessante o lasciar intendere il suo modo di ragionare, per timore che possa accadere di nuovo che qualcuno impazzisca per lei. Vede il resto del mondo come nemico, e lei deve semplicemente attraversarlo in cerca di un posto dove stare. Odia le persone deboli per quanto anche lei lo sia o chi cerca di buttare la propria vita, essendo che lei ha tirato avanti con le unghie e con i denti per averla indietro senza mai smettere di lottare per il proprio respiro. La rabbia è qualcosa che non le manca mai, per quanto un attacco di ira incontrollato - in cui vede praticamente rosso e non riesce più a ragionare - sia seguito da un crollo emotivo. Ma il tutto dura poche ore, ed è una volta ripresa dal crollo che la si può vedere nel suo momento più calmo e tranquillo, fresca come una rosa. Poi mano a mano torna ad accumulare. Ha uno strano rapporto con il sesso, a seconda di come si sente può desiderare qualcosa di tranquillo - in realtà molto, molto raramente, successo unicamente con il poliziotto che l'ha salvata - o invece qualcosa di "dirty" in modo da renderlo ancora più impersonale. Non ha imbarazzi di sorta, essendo consapevole di essere una bella ragazza, ma allo stesso tempo non se ne fa un vanto. E' difficile che riesca a parlare senza mettere almeno una parolaccia ad ogni virgola, non ha filtri e fatica a fingere se qualcosa non le va a genio. Ha avuto persone particolarmente importanti nella sua vita in livello di amicizia, pochi, ma buoni che ora sono scomparsi, l'hanno portata quasi ad avere la comunemente chiamata "sindrome di abbandono" che si è autocurata decidendo semplicemente di non far avvicinare nessun'altro. E' un tipo orgoglioso che vuole farsi da solo, ma è come se avesse un altra piccola personalità all'interno più dolce e affranta che cerca costantemente aiuto e che cerca di soffocare con tutta se stessa. Reagisce malissimo se si cerca di farle mangiare del cibo solido, soprattutto dolciumi, la cosa la terrorizza in maniera eccessiva, come la terrorizza l'idea di ingrassare ma le due cose non sono collegate nella classica maniera: più per quello che ha subito. E' un tipo però ingegnoso che sa cavarsela in diverse situazioni, creando più un'affinità con la sopravvivenza che con la vita.

I don't give a damn

Sfortunatamente ancora accade che alcune gravidanze siano difficili, come quella della madre di Olive, morta poco dopo il parto e di cui la biondina ossigenata non conosce neanche il nome. I primi ricordi che ha, sono le urla del padre ubriaco, la violenza fisica, le prese in giro dei compagni di scuola perché i suoi vestiti non erano il massimo. In un quartiere che non era proprio il massimo, secondo piano, con i muri sottili e nessuno che si preoccupa di nient'altro che di se stesso. I ricordi della sua infanzia più calmi sono quelli delle notti passate alla finestra, affacciata dal divano che era il suo letto, posata con le braccia incrociate a vedere la vita sotto di lei, i colori, le persone. Per quanto fosse un pessimo quartiere, tutt'ora ne sente la nostalgia, trovandolo tra i ricordi suggestivo, per quanto non le manchi per niente quella vita.
Le prime stranezze sono arrivate insieme agli attacchi d'ira, quando non riusciva a controllarsi qualcosa esplodeva, o si rompeva, o semplicemente si incrinava. Non ci ha mai fatto molto caso, visto che principalmente era per reagire ad uno degli attacchi d'ira del padre, anche a sette anni già partiva all'attacco non facendosi intimorire dalla differenza di stazza, o di forza, non lasciandosi mai mettere i piedi in testa.
Scappava molte volte, motivo per cui ha fatto amicizia con delle persone dei condomini vicini. Stesso quartiere, vita simile, per quanto loro fossero più grandi. James, detto Jaime di 11 quando lei ne aveva nove, Christopher detto Kit di 13, Bas di 15. La prima cosa che le fu detto da loro è "cazzo, ma hai la rabbia?!" perché aveva cercato di attaccare quando l'avevano afferrata mentre correva, semplicemente in realtà per non farla avvicinare a due che si stavano drogando lì vicino.
Ha cominciato quindi a passare molto tempo con loro, già amici, che passavano la maggior parte del tempo in un magazzino abbandonato, addobbato a nascondiglio segreto. C'erano anche strumenti musicali, ed è così che si è avvicinata alla musica.
Si è accorta che questa, riusciva a calmare quella bestia che le cresceva nel petto, e per quanto abbia avuto comunque degli attacchi i ragazzi non l'hanno mai allontanata. Ha creato così la propria famiglia, passando anche giorni in quel posto, visto che comunque al padre non importava particolarmente e non si accorgeva quasi della sua assenza.
Scoprire di essere una strega, complicò le cose. Non poteva ovviamente dirlo alle persone che le erano più vicine - i ragazzi - e solo suo padre ne era a conoscenza. Quando fu tutto spiegato, al padre non interessò particolarmente e quando quei tizi se ne furono andati disse solo che non intendeva sborsare un soldo.
E lì che ha iniziato a mentire anche a chi non voleva. Spiegò tentennante la situazione, parlando invece della possibilità di andare in una scuola che l'avrebbe allontanata da casa, che le avrebbe permesso di stare in pace, di studiare, di crearsi un futuro.
Si aspettava una reazione diversa da quella che ci fu, perché le misero in mano i loro risparmi, chiedendo semplicemente se bastavano.
E fu così che frequentò la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, tornando sempre per Natale solo per stare con i ragazzi e continuare a cantare per loro, insieme a quella band e famiglia malandata.
Con gli anni la situazione ovviamente cambiò, l'estate si metteva sempre a lavorare per potersi permettere senza premere su di loro di frequentare la scuola, continuavano a stare insieme, ma l'estate dei quattordici anni ricevette la prima batosta: Bas andava via, la madre era morta essendo malata da tempo, e non avendo più nessun tipo di legame che davvero lo bloccasse, voleva ricominciare in America.
Fu una delle estati più intense, perché se da una parte tutti erano felici per lui e gli auguravano fortuna, lo staccarsi per sempre da un membro della famiglia era difficile. Kit fu quello che la prese peggio, e non si presento il giorno in cui Bas prese l'aereo, mentre Livs e Jaime ci rimasero per qualche ora, senza dire niente, prima di tornare.
Per i diciassette anni, quando tornò per Natale, a recuperarla ci fu solo Jaime. Kit sparito per via di un overdose, pochi giorni dopo che lei invece era andata a scuola.
Aveva ottenuto i GUFO l'anno prima, ormai per la comunità magica era un adulta. Per questo decise semplicemente di non tornare, rimanere accanto a Jaime e lasciarsi la magia alle spalle.
Fu tosta da superare, ed anche se ormai erano solo in due si davano da fare. Lei non era tornata a casa del padre ma direttamente in quel posto mezzo abbandonato.
Tornò anche Bas per i funerali, decidendo di rimanere.
E fu così, che pochi mesi dopo cominciarono con le BandBattle - che finivano principalmente in risse - e fece la sua apparizione Morgan.

I've let my emotions go

E' appena iniziata l'estate del 2018 quando incontra Morgan, non si esibiscono da tanto e neanche tanto spesso, è il loro modo di sfogarsi, di continuare a sognare per quanto sia Livs quella che meno crede che potrebbero mai fare qualcosa con la musica, ma segue Jaime e Bas, che invece sembrano crederci.
L'overdose di Kit però non ha allontanato nessuno dei tre dalle droghe, per quanto prediligano quelle leggere e qualche pasticca prima dei concerti in caso.
Il loro stile di vita non si può esattamente dire sano, e Livs non è sicuramente la classica 17enne. Le manca la magia, ma non si è fatta chissà quanti amici a scuola, anzi. Non è semplicemente riuscita ad inserirsi, rimanendo per conto suo a studiare e stando lontano da chiunque. Non si sentiva nel posto giusto, di tutto quello capiva poco e niente e si sentiva in difetto a stupirsi per le piccole cose. Le mancava volare, per quanto non fosse entrata in una squadra le mancava tremendamente prendere una scopa dallo sgabuzzino e vedere tutto dall'alto.
Aveva però considerato la propria famiglia più importante, usando la bacchetta nei pochi momenti in cui era da sola, nascondendo bene i propri libri di testo, ma non aveva messo più piede nella Londra Magica.
Si era convinta che la sua vita era quella, e per quanto avesse forse potuto avere di più, aveva deciso che le andava bene a quel modo.
Morgan, fu solo quello che la convinse ancor di più.
Si innamorò follemente per la prima volta, le era già capitato in realtà di avere rapporti, in posti come quello erano quasi respiro in alcuni casi, ma con Morgan fu diverso. Era più grande di lei, la stessa età di Jaime, si avvicinarono velocemente.
Ma in realtà non sapeva quasi niente di lui, non sapeva che la maggiorparte delle cose fossero menzogne e il suo amore si sarebbe rpesto trasformato in pura ossessione.
Fu così, che Livs sparì poco dopo la festa dei suoi 18 anni, semplicemente lei e Morgan sparirono nel nulla. Ma denunciare la scomparsa di una ragazza appena maggiorenne, che viene dai bassifondi, insieme a quella del fidanzato di cui non conosci il cognome.. è più difficile di denunciare quello che non conosci. Perché nessuno se ne preoccupa, nessuno si chiede dove sia finita. E per quanto Bas e Jaime cercassero, sarebbe stato impossibile trovarla.
Perché si era addormentata vicino ad un falò nel parco insieme a Morgan, e si era risvegliata in una stanza che non aveva mai visto, legata per i polsi al letto.
Sembrava una sala prove, visti gli strumenti e il fatto che fosse insonorizzata, ed inizialmente pensò semplicemente ad uno scherzo. Ma non ci mise molto a capire che in realtà era un incubo da cui non si sarebbe facilmente risvegliata.
Durante quella prigionia non ci fu giorno in cui si arrese, ma tenuta costamente sotto droghe non riusciva neanche ad infuriarsi, si sentiva senza forze, ed oltre urlare non riusciva a fare molto altro.
Fu proprio però uno degli attacchi d'ira che tanto odiava a salvarla, perché le venne subito dopo inniettata la solita dose, per cui almeno in quei momenti dopo tanti mesi, le braccia erano libere.
Non ricorda ancora precisamente cosa sia successo, ma lui aveva perso la presa quando era stato colpito con uno degli strumenti che le era capitato sotto mano - una chitarra per la precisione - e poi si era buttata in strada.
Quando si svegliò di nuovo, era di nuovo in manette su un lettino d'ospedale.

Fuck being a sober hoe

E' l'ottobre del 2019 quando Olive Moore viene ufficialmente incarcerata per omicidio colposo. Quando arriva in cella, non ha voce, ha cominciato ad urlare da quando la giuria l'ha giudicata colpevole, finché non l'hanno chiusa in isolamento.
Ha scoperto solo in quel momento della ricchezza di Morgan e dell'influenza dei genitori, che incolpano lei per la morte del ragazzo, le sue ferite, il mal nutrimento perché si rifiutava di mangiare e veniva costretta con abbastanza violenza da farla rigettare quasi sempre, erano tutte spiegabili per loro: "è una troia a cui piacciono i giochetti" "se ha problemi con il cibo sicuramente Morgan ha solo cercato di aiutarla" "E' solo una tossica che Morgan ha provato a salvare, ha ucciso mio figlio!" in qualche modo dovevano pure salvarsi il nome.
Capì dopo che anche Jaime e Bas erano stati comprati dal denaro, ma non riuscì neanche quello ad abbatterla. Non riusciva a darsi per vinta, pensare che la sua vita fosse finita per quello era qualcosa che non riusciva a concepire. E stava quasi per cedere quando un altra figura entrò nella sua vita.
Un agente, per amor della pignoleria l'agente che l'aveva trovata a vagare piena di sangue e che non riusciva neanche a reggersi in piedi, era convinto della sua innocenza.
E le bastò questo per riuscire a resistere.
La sua psiche viene comunque presa di mira, ha spesso violenti attacchi d'ira tanto che spesso viene messa sotto tranquillanti e in isolamento, che non fanno che peggiorare la sua condizione mentale.
Ci vogliono tre mesi a recuperare le prove, a farla ufficialmente uscire pulita, la difesa con: Autodifesa, riesce finalmente a mettere un punto alla situazione.
Quando esce con le proprie cose, ancora una volta viene minato il suo autocontrollo dalla presenza di Jaime e Bas, le loro occhiaie e il volto colpevole non riescono però a rincuorarla, ed è quindi con David, il poliziotto, che si allontana chiudendo quindi del tutto con il proprio passato.
Con l'aiuto di David si riprende mentalmente, cominciando anche a curarsi per il borderline che le è stato finalmente diagnosticato, ed è a giugno che decide di andarsene, per lasciare del tutto il mondo Babbano e chiudersi in quello magico, si riscrive a scuola, a Hidestone, mentre cerca un lavoro in modo da non sfruttare i soldi che le sono rimasti se non per pagarsi l'alloggio in attesa di cominciare la scuola.