Regulus Iddler

whoiam nome&cognome: Regulus Iddler
età&luogonascita: 38 anni, Londra, Inghilterra.
casata: Ex-Corvonero di Hogwarts
professione: Impiegato dell'Ufficio Misteri del Ministero della Magia Inglese
statosangue: Purosangue
statosociale: Benestante
bacchetta: La bacchetta di Regulus, opera di Ollivander, è in legno di Biancospino, lunga 6.69 pollici ed avente come nucleo uno dei tre "supremi" così dome definiti da Ollivander, una Corda di Cuore di Drago. Il legno di Biancospino denota il carattere contraddittorio del proprio proprietario, di giorno dimostrante un determinato atteggiamento e di notte completamente opposto a quello portato alla luce del sole, una personalità insolita ed appunto contraddittoria, come Gregorovich descrive i pochi possessori delle bacchette di Biancospino. Il nucleo permette alla bacchetta di apprendere velocemente, in particolare la Magia Nera a cui la Corda di Cuore di Drago è più affine, risultando però al contempo decisamente instabile e volubile.
allineamento: Caotico Neutrale



Aspetto fisico Regulus si mostra come un ometto non esageratamente alto, un metro e settantacinque centimetri d'altezza, millimetro più millimetro meno, per una cinquantina di chili dovuta ad un fisico sì snello ma per nulla allenato, quasi smunto nonostante la carnagione chiara e luminosa. I corti capelli del ministeriale, mossi e d'un castano così tanto scuro da tendere al nero, incorniciano un viso dai lineamenti dolci, in cui svettano un paio di iridi d'uno smeraldino estremamente scuro, alla luce del sole sempre riverenti e dall'aria timida, ma che di notte si accendono d'una furia omicida senza pari, iniettando la sclera di venature sanguigne, come fosse una trasposizione vivente de "Lo Strano Caso del Dottor Jeckyll e Mr. Hyde".
Il vestiario di Regulus di giorno è spesso e volentieri elegante: composto principalmente di giacche e camice nere o di color verde scuro, alle quali si può talvolta sostituire una camicia bianca dalle maniche a sbuffo sovrastata da un cardigan marroncino dal motivo floreale; scendendo si trova quindi un semplice paio di pantaloni neri terminanti quindi in stivali o scarpe eleganti dal tacco basso, tutte sempre rigorosamente cineree. Di notte invece, quando sfoga la propria frustrazione tramite gli omicidi, nasconde se stesso tramite semplici espedienti: un lungo mantello nero dotato di cappuccio a nasconderlo quasi completamente, unito ad una maschera da medico della peste atta a celare il suo viso ed un paio di guanti rosso sangue a coprirgli le mani ed evitar così che lasci impronte. Ciò che però porta sempre con se, è un orologio da taschino dorato, donatogli dalla madre quando entrò trai ranghi degli impiegati ministeriali, e che gli serve da monito, giorno dopo giorno, di quanto egli odi il modo in cui è andata la sua vita, pianificata persino nei minuti e nei secondi dai genitori.

prestavolto: Tom Hiddleston

_{"Nothing gives ya... a thrill of life, like stabbing someone right in the heart. Am I right?"}

Carattere Di giorno, quando è in mezzo alla gente o al lavoro, Regulus è la personificazione della timidezza: mantiene perennemente un atteggiamento insicuro, timoroso e sottomesso, così tanto che non fa quasi resistenza nel caso gli vengano fatti soprusi, accettando la cosa e passando avanti, incassando malamente il colpo ma procedendo però per la propria strada. Si mostra come impacciato, sempre terrorizzato dalla possibilità di fare errori, più che altro per le ripercussioni che tali errori potrebbero avere su di lui, come punizioni da parte dei propri superiori e simili; non si può certo dire che sia un cuor di leone, e decisamente tutto ciò lo porta ad accumulare una grande quantità di stress durante il giorno... cosa che però lo porta a cambiar completamente di notte. Mettendosi la maschera ed il mantello indosso, Regulus cambia totalmente: tutta la timidezza ed insicurezza mutano in pura follia omicida, rabbia, furia, e piacere nel vedere gli altri soffrire e morire per mano sua, un cambiamento radicale che egli sfrutta per sfogare tutto lo stress accumulato nelle ore diurne, pronto inoltre, senza problemi, a utilizzare come segno delle proprie stragi il Marchio Nero, indipendentemente dal luogo in cui si trova, tanto nel mondo babbano, quanto in quello magico, come fece dopo l'omicidio dei propri genitori; l'uso del Marchio Nero, denota un piccolo lato esibizionista da parte di Regulus, che infatti lo usa non tanto perché seguace degli ideali di Voldemort, quanto piuttosto come semplice modo per far notare le proprie azioni: lanciando il Marchio Nero come facevano i Mangiamorte all'epoca del Signore Oscuro, di certo attira subito gli Auror sul luogo del delitto. Odia con tutto se stesso la propria vita, il modo in cui è stato costretto dalla famiglia a compiere determinate scelte senza potersi ribellare, impaurito dalla possibilità di deluderli, e per ricordare ciò, porta perennemente un orologio da taschino dorato, monito di quello schifo di vita che gli è stato regalato dalla madre; l'unico conforto che egli ha, è nella sua passione, per quanto inusuale come tale, per gli indovinelli e gli enigmi: è molto spesso solito inventarne di nuovi sul posto di lavoro, ponendoli ad i suoi colleghi, o divertendosi a risolvere quelli che invece gli vengono posti. Questa sua passione, si riversa inoltre nei suoi omicidi, in cui è solito parlare per enigmi alle proprie vittime, e lasciar difficilissimi rebus e rompicapi sulle scene del delitto per indicare il prossimo luogo ove colpirà, anche se le forze dell'ordine non sono mai riuscite a decifrarli e risolverli in tempo per evitare nuovi decessi.



storia La vita di Regulus, beh, non è estremamente particolare: nato in una famiglia londinese benestante, da subito venne istruito ed indottrinato dai genitori su come il suo obbiettivo nella vita sarebbe dovuto essere l'entrare nel Ministero, iniziando così gli studi della magia a casa con un precettore. Venne forzato ad andare bene, ed ad applicarsi sugli studi con il suo maestro privato, sino al giorno in cui partì per il primo anno ad Hogwarts, venendo smistato, per la sua brillante intelligenza, nella casata dei Corvonero; la sua permanenza ad Hogwarts, costellata dagli innumerevoli misteri del castello e dalle lezioni in cui egli si applicava giorno e notte, fecero sì tanto di renderlo uno studente provetto, quanto di donargli una passione innata per il mistero e gli enigmi, che negli anni scolastici coltivò sempre di più, arrivando anche, qualche volta, ad entrare nella Sala delle Necessità pur di trovare un degno rivale nella sua conoscenza di enigmi ed indovinelli, che però era seppur di poco inferiore, visto che qualsiasi rompicapo gli veniva posto dalla stanza, prima o poi veniva risolto. Non con poco stress, completò gli studi dell'accademia di magia, con non meno del massimo dei voti in ogni singola materia, temendo lui una ripercussione da parte dei genitori se così non fosse stato, e, grazie a conoscenze di questi ultimi, il ragazzo riuscì a ritagliarsi un posto nell'Ufficio Misteri del Ministero della Magia Inglese, ove iniziò a lavorare, sempre più stressato però dalla pressione tanto della famiglia, quanto della propria occupazione; ogni giorno lavorava fino a tardi, ed ogni notte, tornato a casa, doveva sorbirsi i propri genitori che continuavano a far pressioni ed a stressarlo con i loro obbiettivi ed aspirazioni, un circolo vizioso che lo portò sempre più ad odiare la propria famiglia, sino a che, una notte, li assassinò a sangue freddo. Sfogò tutto lo stress accumulato in anni ed anni di obbedienza in un solo Avada Kedavra che li uccise entrambi, e così finalmente tolse di mezzo la fonte del suo oramai fragile stato mentale: realizzato però cos'era accaduto, cosa aveva fatto, capì che si era scavato la fossa da solo; per quanto avesse provato finalmente piacere nel togliere di mezzo i propri parenti, se ciò si fosse venuto a sapere, avrebbe scontato il resto della sua vita in prigione, e già folle com'era, di certo non lo avrebbe potuto sopportare. Modificò i ricordi dell'elfo domestico dei propri parenti tramite un incantesimo di memoria, inscenò la scena di una battaglia nella stanza e si fece ferire dall'elfo stesso per avere una alibi, lanciando poi il marchio nero nel cielo sopra la propria casa, come i Mangiamorte facevano all'epoca di Voldemort per segnalare la propria presenza; a vedere quel segno, gli Auror non tardarono ad arrivare, e, raggirati da Regulus e dall'elfo, catturarono quest'ultimo, credendolo il responsabile di tutto ciò che era accaduto, lasciando così l'ormai orfano della famiglia Iddler totalmente impunito e libero di riprendere la sua vita. Da quel momento però, la psiche ormai corrotta dell'uomo si divise, facendolo comportare come sempre durante il dì, e rendendolo un folle omicida nella notte; era nato, dopo quell'omicidio domestico, il vero e proprio "Dottor Jeckyll e Mr. Hyde".

_{"S-sorry Sir."}

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